Guerra in Medio Oriente, l’esercito israeliano: avanziamo a Sud e a Nord di GazaRoma, 7 dic. (askanews) – Le Forze di difesa israeliane affermano che la 98esima divisione sta continuando ad avanzare a Khan Younis, nel sud di Gaza, mentre l’aeronautica sta conducendo attacchi su decine di obiettivi di Hamas.
L’Idf ha riferito anche che due agenti di Hamas sono saltati fuori da un tunnel e hanno aperto il fuoco contro le forze dell’unità Duvdevan, che hanno risposto uccidendo gli uomini armati e distruggendo l’accesso al tunnel. Nel nord di Gaza, la 460esima Brigata è avanzata nel campo di Jabaliya, catturando uno dei principali avamposti di Hamas nell’area. Sono stati trovati numerosi tunnel e armi, e diversi miliziani di Hamas sono stati uccisi. La marina militare ha continuato ad assistere le forze di terra, con attacchi e bombardamenti sugli avamposti di Hamas lungo la costa.
I repubblicani al Senato Usa bloccano le proposte di aiuto a Israele e all’UcrainaMilano, 7 dic. (askanews) – I repubblicani al Senato americano hanno bloccato la proposta di aiuti d’emergenza a Ucraina, Israele e Taiwan, perché è stato rimosso l’allegato sulla riforma dell’immigrazione, secondo quanto si apprende dalla diretta proposta dai media Usa.
Il voto è stato di 49 a favore e 51 contrari. I senatori conservatori avevano chiesto che la riforma sull’immigrazione fosse parte della risoluzione. Poiché è stata rimossa, hanno votato per non procedere con il pacchetto di aiuti da 106 miliardi di dollari. La misura è in fase di stallo da diverse settimane a causa di un’impasse sulle disposizioni in materia di sicurezza delle frontiere.
Il rifiuto del pacchetto di aiuti di emergenza rappresenta una sconfitta significativa per il presidente Joe Biden. Egli ha avvertito il Congresso e ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin non rinuncerà alla vittoria in Ucraina, ma potrebbe arrivare al punto di attaccare un paese della Nato.
Sparatoria a Bruxelles, 4 feriti, 1 grave, 1 da delegazione svedeseMilano, 6 dic. (askanews) – Quattro persone sono rimaste ferite in una sparatoria a Bruxelles, secondo la polizia. Il parlamentare svedese dell’UE Tomas Tobé afferma che uno dei suoi è tra i feriti. La polizia belga ha dichiarato al quotidiano Le Soir che non si tratta di un atto terroristico.
“Uno dei nostri dipendenti è rimasto ferito in una sparatoria a Bruxelles. Terribilmente. La persona in questione è in cura in questo momento, le sue condizioni non sono considerate critiche”, scrive Tobé su X/Twitter. Le condizioni di un altro dei feriti invece sono gravi e sarebbe in pericolo di vita. Gli autori della sparatoria avevano già lasciato la scena quando la polizia è arrivata alle 19.30 locali in Avenue de la Toison d’Or.
I colpi sono stati sparati in una trafficata via dello shopping nel centro della città, vicino al famoso Le Hotel. La polizia ritiene che la sparatoria sia legata ad una disfida tra bande, come sostiene anche il sindaco Christos Doulkeridis, secondo il Bruxelles Times.
Usa, Sparatoria Università Las Vegas, è morto presunto colpevoleMilano, 6 dic. (askanews) – Il presunto colpevole è morto dopo le segnalazioni di un attentatore attivo presso l’Università del Nevada, a Las Vegas, secondo il dipartimento di polizia metropolitana. “Sembra che ci siano più vittime”, secondo il dipartimento sui social.
Intanto la tv americana Abc mostra le persone che escono dall’edificio dell’università con le mani alzate e dice che non ci sono indicazioni che ci sarebbero altri sospetti. Un testimone oculare ha detto ad Abc di non aver mai visto tanta polizia in vita sua, ovviamente percepito molto nervosismo e di non sapere se riuscirà a trovare il coraggio domani di andare all’università. La polizia universitaria ha detto che sono stati segnalati colpi di arma da fuoco alla Beam Hall e al sindacato studentesco della scuola.
Il presunto colpevole della sparatoria a Las Vegas negli Usa sarebbe stato localizzato e ucciso, ha reso noto la polizia locale sui social, consigliando alle persone di evitare la zona ed evacuare l’area. L’Università ha lanciato intanto l’allarme: “non è un’esercitazione”, invitando a scappare o nascondersi. Il campus dell’UNLV si trova a poca distanza da Las Vegas Strip, il vivace centro turistico della zona, e proprio di fronte all’aeroporto internazionale Harry Reid.
Guterres invoca l’articolo 99 della Carta Onu per la crisi a GazaRoma, 6 dic. (askanews) – In una lettera al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il segretario generale Antonio Guterres ha invocato l’articolo 99 della Carta dell’Onu, per portare all’attenzione del Consiglio la crisi nella Striscia di Gaza, “una questione che a mio avviso potrebbe aggravare le esistenti minacce al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”.
Stando alla missiva riportata da Al Jazeera, Guterres ha scritto che “la situazione si sta rapidamente deteriorando fino a diventare una catastrofe con implicazioni potenzialmente irreversibili per i palestinesi nel loro insieme e per la pace e la sicurezza nella regione”. “Un simile esito deve essere evitato a tutti i costi – ha scritto Guterres – la comunità internazionale ha la responsabilità di usare tutta la propria influenza per scongiurare un’ulteriore escalation e mettere fine alla crisi. Invito i membri del Consiglio di sicurezza ad adoperarsi per scongiurare una catastrofe umanitaria. Rilancio il mio appello per la dichiarazione di un cessate il fuoco umanitario. E’ urgente”.
L’articolo 99 della Carta Onu recita che “il Segretario Generale può richiamare l’attenzione del Consiglio di Sicurezza su qualunque questione che, a suo avviso, possa minacciare il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”.
Crosetto: attacchi indiscriminati da entrambi i fronti in conflitto a GazaRoma, 6 dic. (askanews) – “La condotta delle operazioni su entrambi i fronti non garantisce sufficiente discriminazione tra obiettivi militari e civili”: lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’informativa alla Camera sulle iniziative del governo sulla crisi a Gaza.
“La condotta delle operazioni su entrambi i fronti, seppur con dinamiche e motivazioni differenti, ha avuto conseguenze dirette sui civili”, ha sottolineato il ministro, per cui “i ragionamenti basati sul diritto internazionale umanitario sono corretti, necessari, indispensabili, ma purtroppo sembrano sterili nell’attuale contesto di Gaza”.“Hamas impiega tattiche e procedure criminali, quali l’utilizzo di infrastrutture civili, ospedali in primis, per fini bellici, e l’uso della popolazione civile spesso come scudo – ha spiegato – nel contempo i bombardamenti israeliani, per quanto preaanunciati e condotti con sistemi d’arma che vengono definiti ad elevata tecnologia e precisione, non garantiscono discriminazione tra obiettivi legittimi e illegittimi, a causa dell’elevata densità di popolazione e della necessità di colpire i tunnel di Hamas, i cui accessi sono stati realizzati nella gran parte all’interno di edifici pubblici e privati”.
“Da tutto ciò deriva un quadro drammatico che rende complessi, difficilissimi gli sforzi della comunità internazionale per alleviare le sofferenze della popolazione civile e porre fine al conflitto”, ha rimarcato.
Gb, ex premier Johnson si scusa con famiglie vittime CovidRoma, 6 dic. (askanews) – Oggi l’ex primo ministro britannico Boris Johnson si è scusato con le famiglie delle vittime del Covid e ha ammesso di aver “sbagliato su alcuni punti” durante la sua udienza nell’ambito dell’inchiesta pubblica sulla pandemia.
“Sono profondamente dispiaciuto per il dolore, la perdita e la sofferenza” di queste vittime e delle loro famiglie, ha affermato Boris Johnson nell’introduzione a questa attesissima udienza. Queste scuse sono state però interrotte da quattro manifestanti che hanno detto “non vogliamo le sue scuse!”, prima di essere espulsi dalla sala. “Inevitabilmente abbiamo sbagliato su alcuni punti”, ha continuato l’ex capo del governo conservatore, affermando di assumersi la “responsabilità personale” delle decisioni prese all’epoca. “Penso che abbiamo fatto del nostro meglio… in circostanze molto difficili. (…) Ci sono cose che avremmo dovuto fare diversamente? Senza dubbio.”
Boris Johnson dovrà rispondere a domande difficili durante questa udienza prevista per due giorni, dopo le forti critiche degli ex collaboratori. Dall’inizio delle udienze a giugno, diversi consiglieri e scienziati hanno descritto un Primo Ministro sopraffatto, indeciso, con poca preoccupazione per le vittime quando è scoppiata la pandemia all’inizio del 2020, e un governo diviso e caotico. Molte le domande a cui trovare risposta: Boris Johnson ha impiegato troppo tempo per imporre un primo confinamento alla fine di marzo 2020? Aveva fatto il punto sulla pandemia? Ha eguito la scienza? Era indifferente alle vittime e soprattutto agli anziani?
“È stata una crisi sbagliata per le capacità del Primo Ministro”, ha detto alla commissione Lee Cain, ex direttore delle comunicazioni di Downing Street, alla fine di ottobre, raccontando di un Boris Johnson che respingeva le decisioni e cambiava continuamente idea, in base sull’ultima persona che gli aveva parlato. Le sue scuse sono già state respinte da Aamer Anwar, avvocato dell’associazione scozzese delle vittime del Covid, la Scottish Covid Bereaved. “Invece di risolvere la crisi”, Boris Johnson ha “presieduto un’orgia di narcisismo totalmente disgustosa”, ha detto ai giornalisti fuori dall’edificio dove si sta svolgendo l’udienza. “Ha permesso che i corpi si accumulassero e che gli anziani fossero trattati come rifiuti tossici”, ha aggiunto.
L’esercito di Israele ha trovato un grosso arsenale di HamasRoma, 6 dic. (askanews) – L’esercito israeliano ha reso noto di aver catturato uno dei principali arsenali di armi nella Striscia di Gaza, “nei pressi di una clinica e di una scuola”: è quanto riporta l’Agence France Presse.
Secondo quando reso noto dall’Idf sul suo canale Telegram l’arsenale conteneva “centinaia di razzi e lanciarazzi, missili a lungo raggio, droni ed ordigni esplosivi”, una “ulteriore prova dell’utilizzo cinico da parte di Hamas degli abitanti della Striscia di Gaza come scudi umani”.
L’Onu: nel mondo c’è il più alto numero di conflitti dalla Seconda Guerra MondialeRoma, 6 dic. (askanews) – Il numero di conflitti armati nel mondo è di 55, il più alto dalla Seconda guerra mondiale (1939-1945). Lo ha denunciato Volker Turk, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Unhchr). “La situazione globale che sto descrivendo è desolante perché ora viviamo in tempi bui. Oggi ci sono 55 conflitti nel mondo, il numero più alto dalla Seconda Guerra Mondiale”, ha dichiarato Turk in una conferenza stampa a Ginevra. Secondo le Nazioni Unite, nei conflitti contemporanei fino al 90 per cento delle vittime sono civili, soprattutto donne e bambini. Le donne, in particolare, possono subire forme specifiche e devastanti di violenza sessuale, a volte usata sistematicamente per raggiungere obiettivi militari o politici. Inoltre, le donne continuano a essere sottorappresentate nei processi di pace formali, sebbene contribuiscano in molti modi informali alla risoluzione dei conflitti. Secondo le Nazioni Unite, attualmente ci sono 12 operazioni di peacekeeping (mantenimento della pace) in tutto il mondo, guidate dal Dipartimento per le Operazioni di Pace.
Usa, Time sceglie Taylor Swift come “Persona dell’anno” 2023Roma, 6 dic. (askanews) – La cantante e attrice statunitense Taylor Swift è la “Persona dell’anno” per il 2023, riconoscimento assegnato dalla rivista Time.
“Scegliere una persona che rappresenti gli otto miliardi di persone del pianeta non è un compito semplice. Abbiamo scelto una persona che rappresenta la gioia. Qualcuno che sta portando luce al mondo”, ha dichiarato Sam Jacobs, direttore della rivista, al programma “Today” della Nbc, “Era come il tempo, era ovunque”. Taylor Swift ha superato la concorrenza di altri otto finalisti annunciati questa settimana a “Today”: della short list facevano parte tra gli altri re Carlo III e Barbie. “I risultati ottenuti da Swift come artista – a livello culturale, critico e commerciale – sono così numerosi che elencarli sembra quasi superfluo”, ha sottolineato la rivista.
L’anno scorso, quando la Russia ha invaso l’Ucraina, il riconoscimento era stato assegnato a Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina, e allo “spirito” di quella nazione. La rivista ha invece nominato Elon Musk persona dell’anno nel 2021. “Con un semplice gesto del suo dito, il mercato azionario si impenna o crolla”, aveva scritto la rivista all’epoca.
Nel 2020, Jo Biden e Kamala Harris – all’epoca presidente eletto e vicepresidente eletto – erano in copertina, mentre nel 2019 era toccato all’attivista climatica Greta Thunberg. Nel 2018 il titolo era invece andato a Jamal Khashoggi, ucciso all’interno del consolato saudita di Istanbul, e ad altri giornalisti.