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E’ in Egitto il primo carico di aiuti italiani per i civili di Gaza

E’ in Egitto il primo carico di aiuti italiani per i civili di GazaRoma, 30 ott. (askanews) – É atterrato oggi alle 15.00, all’Aeroporto egiziano di Al-Arish, il primo carico di aiuti a favore della popolazione civile della Striscia di Gaza, fornito dalla Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina. È il primo di due voli umanitari, organizzati dall’Aeronautica militare su direttiva del Ministro Crosetto, il cui contenuto sarà consegnato dall’Ambasciata d’Italia in Egitto alla Mezzaluna Rossa Egiziana, che si occuperà della successiva distribuzione di tali beni di prima necessità.

Così l’Italia intende far fronte alla crescente necessità di aiuti umanitari a Gaza, una vera e propria “missione morale”, come definita dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, che risponde al “bisogno di materiale umanitario da parte del mondo intero, in quantità sufficiente per vivere in maniera dignitosa”.

Unrwa: “672.000 sfollati a Gaza, i nostri rifugi sono pieni”

Unrwa: “672.000 sfollati a Gaza, i nostri rifugi sono pieni”Roma, 30 ott. (askanews) – L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa) ha riferito oggi di “condizioni sempre più disperate” nella Striscia di Gaza. La loro capacità di fornire assistenza è stata “ulteriormente ostacolata dall’interruzione delle comunicazioni di trentasei ore che ha colpito l’intera Striscia di Gaza, comprese le organizzazioni umanitarie, dal 27 ottobre alle prime ore del 29 ottobre”, si spiega in un comunicato dell’agenzia. Nel suo aggiornamento finale, che copre il periodo dal 27 al 29 ottobre 2023, l’organizzazione informa che ospita “quasi 672.000 sfollati interni” in 149 rifugi dell’Unrwa nella Striscia di Gaza. “Tuttavia, i rifugi non hanno più la capacità né lo spazio per accogliere i nuovi sfollati, costringendo molte persone a dormire per strada”, continua l’agenzia. Inoltre, “gli aiuti attualmente disponibili non sono sufficienti a coprire i bisogni più elementari degli sfollati”, nonostante siano circa 1,4 milioni.

L’Idf ha salvato nella notte una soldatessa che era ostaggio di Hamas

L’Idf ha salvato nella notte una soldatessa che era ostaggio di HamasRoma, 30 ott. (askanews) – Le forze di difesa israeliane e l’agenzia di sicurezza Shin Bet hanno annunciato oggi che una soldatessa catturata dal gruppo terroristico Hamas è stata salvata dalla Striscia di Gaza durante un’operazione notturna.

In una dichiarazione congiunta, l’IDF e lo Shin Bet hanno affermato che il capitano Ori Megidish è in buone condizioni e ha incontrato la sua famiglia. L’IDF ha spiegato che Megidish è stata salvata durante un’operazione di terra compiuta nella notte, di cui però non sono stati forniti dettagli.

Croce Rossa: la situazione all’ospedale Al-Quds di Gaza è fuori controllo

Croce Rossa: la situazione all’ospedale Al-Quds di Gaza è fuori controlloRoma, 30 ott. (askanews) – La situazione all’ospedale Al-Quds di Gaza City è “fuori controllo”. Lo ha confermato il portavoce della Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, Tommaso Della Longa, alla Bbc.

L’ospedale è “affollato di pazienti, feriti e di oltre 10.000 persone che hanno cercato rifugio nell’ospedale perché pensavano che fosse il posto più sicuro”. “La gente vive nei corridoi, sulle scale, fuori e dentro. Oltre 500 pazienti ricevono cure salvavita. Sto parlando di reparti di terapia intensiva, neonati in incubatrici che hanno bisogno di ossigeno”, ha aggiunto Della Longa. Il portavoce ha precisato che la Croce Rossa è “profondamente preoccupata” per l’ordine di evacuazione che, secondo la Mezzaluna Rossa palestinese, è stato dato ai medici da Israele. “In questa situazione non c’è modo di evacuare i pazienti”, ha commentato Della Longa.

“Le risorse sono assolutamente limitate e si stanno esaurendo minuto dopo minuto” nella struttura, con la fornitura di carburante in calo che significa che “l’energia finirà presto”, ha concluso.

Casa, idealista:sale quota reddito familiare per acquisto o affitto

Casa, idealista:sale quota reddito familiare per acquisto o affittoRoma, 30 ott. (askanews) – La percentuale di reddito familiare necessaria per pagare l’acquisto o l’affitto di una casa è aumentata negli ultimi quattro anni in quasi tutti i capoluoghi italiani, secondo uno studio realizzato da idealista, il portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia, che analizza i tassi di sforzo per il primo trimestre del 2019 e del 2023. Lo sforzo richiesto per affittare è cresciuto di 6,5 punti, dal 20,9% al 27,4%. Nella compravendita, invece, è aumentato di 5,8 punti, dal 14,1% al 19,9% a causa dell’aumento dei tassi.

La percentuale di reddito che le famiglie devono destinare per accedere a una casa in affitto è cresciuta in 90 capoluoghi italiani, con Vicenza che registra il maggiore incremento (16,3%). A Venezia si è passati da uno sforzo del 31,6% nel terzo trimestre del 2019 al 41,7% nello stesso periodo del 2023, con un aumento di 10,1 punti percentuali. Seguono, con aumenti di oltre 9 punti percentuali, le città di Padova e Brescia, rispettivamente con aumenti del 9,7% e del 9,1%. Aumenti sopra la media del 6,5% riscontrata a livello nazionale anche a Roma (8,7%), Como (8,7%), Napoli (8,3%), Monza (7,2%) e Milano (6,6%). Al contrario, in dieci città lo sforzo necessario per la locazione si è ridotto in questi anni. Il calo maggiore si è verificato a Vercelli, in contrazione di 4 punti percentuali, seguita da Matera con il 3,3% e Vibo Valentia (-2%). Cali inferiori ai due punti percentuali nel resto dei centri mentre a Enna e Catanzaro lo sforzo è rimasto lo stesso di 4 anni fa.

Milano e Venezia sono le città dove si stima il tasso più elevato per affittare una casa con 2 camere da letto, pari al 41,7% del reddito familiare. Seguono Napoli e Roma, rispettivamente con il 37,8% e il 35,2%, quindi Como (34,6%) e Vicenza 33,9%) tra i centri dove la locazione assorbe oltre un terzo delle entrate familiari. Al contrario, le città meno onerose per le tasche degli utenti sono Vercelli (10,2%) e Vibo Valentia (11,4%).

Hamas pubblica un video in cui tre donne rapite chiedono a Netanyahu di accettare lo scambio di prigionieri

Hamas pubblica un video in cui tre donne rapite chiedono a Netanyahu di accettare lo scambio di prigionieriRoma, 30 ott. (askanews) – Hamas ha pubblicato un video in cui tre donne sequestrate nell’assalto in Israele dello scorso 7 ottobre chiedono al primo ministro dello stato ebraico, Benjamin Netanyahu, di accettare lo scambio proposto dal movimento integralista islamico palestinese.

Hamas ha proposto di rilasciare gli ostaggi in suo possesso in cambio della scarcerazione di tutti i detenuti palestinesi. Il filmato, che dura un minuto e sedici secondi, è pubblicato da Haaretz e tutte le principali testate.

”L’Anp non tornerà Gaza senza una soluzione globale”

”L’Anp non tornerà Gaza senza una soluzione globale”Roma, 30 ott. (askanews) – Se Israele eliminerà la leadership di Hamas nella Striscia di Gaza, come ha promesso di fare, l’Autorità nazionale palestinese (Anp) non tornerà a governare il territorio a meno che non ci sia una soluzione “globale” che coinvolga anche la Cisgiordania. Lo ha detto il primo ministro dell’Anp Mohammad Shtayyeh in una intervista al Guardian.

“Fare in modo che l’Anp vada a Gaza e gestisca gli affari di Gaza senza una soluzione politica per la Cisgiordania, come se questa Anp salisse a bordo di un F-16 o di un carro armato israeliano? Non lo accetto. Il nostro presidente Abu Mazen non lo accetta. Nessuno di noi lo accetterà”, ha dichiarato Shtayyeh al quotidiano britannico nel suo ufficio a Ramallah. “Penso che ciò di cui abbiamo bisogno sia una visione globale e pacifica”, ha detto ancora prima di aggiungere: “la Cisgiordania ha bisogno di una soluzione, e poi di collegare Gaza ad essa nel quadro di una soluzione a due Stati”.

La ragazza ostaggio di Hamas Shani Louk è stata uccisa barbaramente

La ragazza ostaggio di Hamas Shani Louk è stata uccisa barbaramenteMilano, 30 ott. (askanews) – “Questi animali le hanno tagliato la testa”. Lo ha detto alla Bild il presidente israeliano Yitzchak Herzog in un’intervista, riferendo quanto crudelmente Shani Louk sia stata assassinata dopo essere stata trascinata a Gaza. “Sono davvero spiacente di riferire che ora abbiamo ricevuto la notizia che Shani Nicole Louk è stata confermata assassinata e morta. Il suo cranio è stato ritrovato”, ha detto il presidente Herzog. “Ciò significa che questi animali barbari e sadici le hanno semplicemente tagliato la testa mentre attaccavano, torturavano e uccidevano gli israeliani. È una grande tragedia e porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia”, ha detto citato da Bild, riferendosi all’ostaggio di doppia nazionalità israelo-tedesca.

L’esercito israeliano: nelle ultime ore uccisi quattro importanti membri di Hamas

L’esercito israeliano: nelle ultime ore uccisi quattro importanti membri di HamasRoma, 30 ott. (askanews) – Le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato di aver ucciso quattro membri di spicco di Hamas, tra cui un comandante delle forze navali, “nelle ultime ore”.

“Inoltre, sulla base dell’intelligence delle Idf e dell’Isa, le truppe delle forze di difesa israeliane hanno ucciso quattro importanti agenti di Hamas nelle ultime ore”, ha scritto su Telegram l’esercito, aggiungendo che tra le vittime c’erano un comandante delle forze navali di Hamas, un comandante di un reparto missilistico anticarro, un membro importante dell’unità missilistica anticarro di Hamas e un membro di alto livello del dipartimento di produzione di Hamas.

Ecatombe a Gaza (il bilancio)

Ecatombe a Gaza (il bilancio)Milano, 30 ott. (askanews) – Il Ministero della Sanità di Gaza controllata da Hamas afferma che almeno 8.306 palestinesi sono rimasti uccisi dal 7 ottobre. Lo riporta la tv satellitare araba al Jazeera. Le cifre includono 3.457 bambini, 2.136 donne e 480 anziani. Almeno 21.048 persone sono rimaste ferite. Rimangono disperse 1.950 persone, tra cui 1.050 bambini. L’ospedale al Quds continua a ricevere continui avvertimenti da parte dell’esercito israeliano di evacuare. La scarsità d’acqua ha portato a diffuse epidemie di malattie trasmesse dall’acqua e disturbi della pelle.