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La Camera Usa approva l’apertura dell’inchiesta per l’impeachment di Biden

La Camera Usa approva l’apertura dell’inchiesta per l’impeachment di BidenMilano, 13 dic. (askanews) – La Camera degli Stati Uniti, a maggioranza Repubblicana, ha approvato l’apertura formale di un’inchiesta per impeachment nei confronti di Joe Biden, motivata dagli affari all’estero del figlio di Biden, Hunter.

La risoluzione per formalizzare l’inchiesta di impeachment è stata approvata con 221 voti a favore e 212 voti contrari, rispettando i numeri dei due partiti. A favore hanno votato anche i Repubblicani più moderati. Anche se l’inchiesta molto difficilmente condurrà all’impeachment, osservano i media americani, il suo svolgimento durante il 2024 sicuramente complicherà la campagna elettorale per la rielezione di Biden.

Commissione sblocca fondi Ue per l’Ungheria per 10,2 mld euro

Commissione sblocca fondi Ue per l’Ungheria per 10,2 mld euroBruxelles, 13 dic. (askanews) – La Commissione europea ha deciso, questo pomeriggio a Bruxelles, di sbloccare 10,2 miliardi di fondi Ue di coesione destinati all’Ungheria, fondi che erano stati congelati finora perché condizionati a garanzie di indipendenza della magistratura del Paese che non erano state considerate soddisfacenti. La Commissione ha ritenuto che la recente riforma giudiziaria ungherese abbia colmato queste carenze.

La decisione è stata presa con un tempismo che appare chiaramente legato al negoziato che si svolgerà da domani al massimo livello, tra i capi di Stato e di governo al Consiglio europeo di Bruxelles, sull’apertura dei negoziati d’adesione con l’Ucraina, a cui si è finora opposto fieramente il primo ministro ungherese Viktor Orbán. Tuttavia, l’Esecutivo comunitario ha anche deciso di mantenere in vigore altre misure relative al cosiddetto meccanismo di “condizionalità di bilancio”, che lega l’erogazione di determinati finanziamenti comunitari al pieno rispetto dello stato di diritto.

Inoltre, l’Ungheria non ha ancora rispettato tutti gli “obiettivi intermedi”, in termini di misure per rafforzare e garantire l’indipendenza giudiziaria e la corretta gestione degli interessi finanziari dell’Ue nel Paese, che erano previsti dal Pnrr ungherese (approvato dal Consiglio Ue il 15 dicembre 2022). Questi obiettivi intermedi (“super milestones”) rimangono invariati nel Pnrr rivisto dell’Ungheria (approvato dal Consiglio il 15 dicembre 2023) e si applicano anche al capitolo “REPowerEU”. Complessivamente, tra fondi di coesione e finanziamenti del Pnrr ungherese, i fondi Ue destinati a Budapest che restano congelati ammontano a 21 miliardi di euro.

Le misure volte a rafforzare l’indipendenza della magistratura in Ungheria e considerate soddisfacenti dalla Commissione comprendono, in particolare: 1) l’aumento i poteri del Consiglio giudiziario nazionale indipendente, per limitare l’influenza indebita e le decisioni discrezionali e garantire un’amministrazione più obiettiva e trasparente dei tribunali; 2) la riforma del funzionamento della Corte Suprema per limitare i rischi di influenza politica; 3)l’eliminazione del ruolo della Corte Costituzionale nel rivedere le decisioni definitive dei giudici su richiesta delle autorità pubbliche; 4) l’eliminazione della possibilità per la Corte Suprema di rivedere le questioni che i giudici intendono sottoporre alla Corte europea di Giustizia. Nonostante questi progressi compiuti dall’Ungheria in termini di indipendenza giudiziaria, non sono state prese tutte le misure correttive necessarie per rispettare i principi dello Stato di diritto nei settori degli appalti pubblici, delle azioni giudiziarie, del conflitto di interessi, della lotta alla corruzione e dei trust di interesse pubblico. Inoltre, la Commissione mantiene le sue preoccupazioni riguardo alla cosiddetta legge ungherese “sulla protezione dei minori”, ai gravi rischi per la libertà accademica e all’applicazione del diritto di asilo.

L’Ungheria, insomma, potrà iniziare a richiedere rimborsi per diversi progetti finanziati o co-finanziati dall’Ue fino a circa 10,2 miliardi di euro, ma comunque per ricevere il denaro dovrà rispettare “le condizioni abilitanti orizzontali” durante l’intero periodo della politica di coesione. “La Commissione monitorerà attentamente e costantemente, in particolare attraverso degli audit, il coinvolgimento attivo delle parti interessate e nell’ambito di comitati di monitoraggio, l’applicazione delle misure messe in atto dall’Ungheria. Se, in qualsiasi momento, la Commissione riterrà che questa condizione abilitante orizzontale non sia più soddisfatta, può decidere nuovamente di bloccare i finanziamenti”, precisa in una nota l’Esecutivo comunitario.

Usa, prezzi produzione in novembre stazionari, stime +0,1%

Usa, prezzi produzione in novembre stazionari, stime +0,1%New York, 13 dic. (askanews) – A novembre, i prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono rimasti stazionari. Nel mese precedente erano scesi dello 0,4%, rivisto dall’iniziale -0,5%. Gli analisti attendevano un aumento dello 0,1%. I dati sono stati resi noti dal dipartimento del Lavoro.

La componente “core” – quella depurata dalle componenti più volatili rappresentate dai prezzi dei beni alimentari, energetici e dei servizi commerciali – è rimasta anch’essa stazionaria. Il mese precedente aveva rilevato un +0,1%. Gli analisti prevedevano un rialzo dello 0,2%. Rispetto a un anno prima, i prezzi sono aumentati dello 0,9%. Il dato ‘core’ ha registrato un aumento annuale del 2,5%, dopo il +2,9 del mese precedente.

Netflix per la prima volta fornisce i dati di visualizzazione

Netflix per la prima volta fornisce i dati di visualizzazioneRoma, 13 dic. (askanews) – Netflix, il servizio di streaming a lungo criticato per la mancanza di trasparenza sui suoi dati di visualizzazione , inizierà a pubblicare un due volte all’anno un report completo.

Il suo primo Netflix Engagement Report, pubblicato ieri, ha fornito i dati delle visuazzazioni su oltre 18.220 titoli, per un totale di quasi 100 miliardi di ore visualizzate. The Night Agent, un thriller politico, è stato il più visto su Netflix a livello globale nella prima metà del 2023, con 812 milioni di ore. La trasparenza sui servizi di streaming è stata una questione centrale durante gli scioperi di Hollywood di quest’anno. Scrittori e attori chiedevano royalties più adeguate in base alle performance delle loro opere sui servizi di streaming.

Von der Leyen: la vittoria finale dell’Ucraina sarà la sua adesione all’Ue

Von der Leyen: la vittoria finale dell’Ucraina sarà la sua adesione all’UeBruxelles, 13 dic. (askanews) – “L’Ucraina non combatte solo contro l’invasore russo, ma combatte per l’Europa, e la sua adesione alla famiglia europea sarà la sua vittoria finale contro la Russia”. Lo ha affermato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, nel suo discorso alla plenaria del Parlamento europeo, oggi a Strasburgo, durante il dibattito sulle priorità del vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue che si terrà giovedì e venerdì a Bruxelles, e che ha al centro proprio le decisioni sull’avvio dei nuovi negoziati d’adesione, in particolare con l’Ucraina e la Moldova. “Quando la Russia invase l’Ucraina – ha ricordato von der Leyen -, molti temevano che Kiev sarebbe caduta nel giro di pochi giorni. Ma non è accaduto. L’Ucraina, invece, ha cacciato la Russia dalla metà dei territori che aveva conquistato. In mare, l’Ucraina ha respinto la flotta russa e ha riaperto il corridoio marittimo per fornire grano al mondo. Nell’aria, l’Ucraina è diventata incredibilmente efficace nell’abbattere missili e droni russi. E sul terreno, l’Ucraina sta imponendo enormi perdite alla Russia. Ogni settimana decine di migliaia di giovani soldati russi vengono uccisi o feriti”. “Fuori dal campo di battaglia, la Finlandia è diventata membro della Nato. E presto lo sarà anche la Svezia. L’Ucraina si avvia verso l’adesione all’Ue. Il Cremlino si è tagliato fuori dalle economie e dai sistemi di innovazione occidentali e si è reso dipendente dalla Cina. Putin non solo non realizza i suoi obiettivi strategici, ma sta anche imponendo un costo drammatico al suo stesso paese” ha sottolineato von der Leyen.

“Ma il fallimento di Putin – ha osservato – non si tradurrà automaticamente nella vittoria dell’Ucraina. Mentre la guerra si trascina, dobbiamo dimostrare cosa significa sostenere l’Ucraina ‘per tutto il tempo necessario’. L’Ucraina non combatte solo contro l’invasore, ma per l’Europa. Unirsi alla nostra famiglia sarà la vittoria finale dell’Ucraina. E per questo, noi abbiamo un ruolo decisivo da svolgere”. “L’Ucraina – ha indicato von der Leyen – sta facendo grandi passi avanti per approvare le riforme che la porteranno nella nostra Unione. La nostra relazione del mese scorso sull’allargamento ha mostrato chiari progressi su tutte le tappe che avevamo individuato. All’epoca, oltre il 90% delle riforme” previste da queste tappe “era stato completato. Abbiamo individuato quattro riforme per finalizzare completamente tutti i passaggi. E in questo mese l’Ucraina ha continuato a lavorare su tutti questi aspetti. La Rada (il parlamento ucraino, ndr) ha appena approvato due leggi anti-corruzione, sul personale dell’Ufficio nazionale anticorruzione e sulle dichiarazioni patrimoniali. Oltre a una legge modificata sulle minoranze nazionali”, che “consentirà un maggiore utilizzo delle lingue minoritarie nelle scuole, nei libri e negli eventi pubblici. I gruppi minoritari nazionali hanno già reagito positivamente. E anche il nostro primo bilancio è positivo”. “Se attuate efficacemente – ha continuato la presidente della Commissione -, queste azioni possono soddisfare tre delle nostre quattro raccomandazioni in sospeso. Il governo ucraino ha anche proposto una nuova legge sul lobbismo, per frenare il potere degli oligarchi, e rispondere alla nostra ultima raccomandazione. Questo è un lavoro duro e l’obiettivo di completare tutti e sette i passaggi è a portata di mano”.

“L’Ucraina – ha concluso von der Leyen – ci sta dimostrando quanto tiene alla nostra Unione e ai nostri valori. E noi dovremmo dare una risposta all’altezza della loro determinazione”.

Von der Leyen: vittoria finale Ucraina sarà sua adesione all’Ue

Von der Leyen: vittoria finale Ucraina sarà sua adesione all’UeBruxelles, 13 dic. (askanews) – “L’Ucraina non combatte solo contro l’invasore russo, ma combatte per l’Europa, e la sua adesione alla famiglia europea sarà la sua vittoria finale contro la Russia”. Lo ha affermato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, nel suo discorso alla plenaria del Parlamento europeo, oggi a Strasburgo, durante il dibattito sulle priorità del vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue che si terrà giovedì e venerdì a Bruxelles, e che ha al centro proprio le decisioni sull’avvio dei nuovi negoziati d’adesione, in particolare con l’Ucraina e la Moldova.

“Quando la Russia invase l’Ucraina – ha ricordato von der Leyen -, molti temevano che Kiev sarebbe caduta nel giro di pochi giorni. Ma non è accaduto. L’Ucraina, invece, ha cacciato la Russia dalla metà dei territori che aveva conquistato. In mare, l’Ucraina ha respinto la flotta russa e ha riaperto il corridoio marittimo per fornire grano al mondo. Nell’aria, l’Ucraina è diventata incredibilmente efficace nell’abbattere missili e droni russi. E sul terreno, l’Ucraina sta imponendo enormi perdite alla Russia. Ogni settimana decine di migliaia di giovani soldati russi vengono uccisi o feriti”. “Fuori dal campo di battaglia, la Finlandia è diventata membro della Nato. E presto lo sarà anche la Svezia. L’Ucraina si avvia verso l’adesione all’Ue. Il Cremlino si è tagliato fuori dalle economie e dai sistemi di innovazione occidentali e si è reso dipendente dalla Cina. Putin non solo non realizza i suoi obiettivi strategici, ma sta anche imponendo un costo drammatico al suo stesso paese” ha sottolineato von der Leyen.

“Ma il fallimento di Putin – ha osservato – non si tradurrà automaticamente nella vittoria dell’Ucraina. Mentre la guerra si trascina, dobbiamo dimostrare cosa significa sostenere l’Ucraina ‘per tutto il tempo necessario’. L’Ucraina non combatte solo contro l’invasore, ma per l’Europa. Unirsi alla nostra famiglia sarà la vittoria finale dell’Ucraina. E per questo, noi abbiamo un ruolo decisivo da svolgere”. “L’Ucraina – ha indicato von der Leyen – sta facendo grandi passi avanti per approvare le riforme che la porteranno nella nostra Unione. La nostra relazione del mese scorso sull’allargamento ha mostrato chiari progressi su tutte le tappe che avevamo individuato. All’epoca, oltre il 90% delle riforme” previste da queste tappe “era stato completato. Abbiamo individuato quattro riforme per finalizzare completamente tutti i passaggi. E in questo mese l’Ucraina ha continuato a lavorare su tutti questi aspetti. La Rada (il parlamento ucraino, ndr) ha appena approvato due leggi anti-corruzione, sul personale dell’Ufficio nazionale anticorruzione e sulle dichiarazioni patrimoniali. Oltre a una legge modificata sulle minoranze nazionali”, che “consentirà un maggiore utilizzo delle lingue minoritarie nelle scuole, nei libri e negli eventi pubblici. I gruppi minoritari nazionali hanno già reagito positivamente. E anche il nostro primo bilancio è positivo”.

“Se attuate efficacemente – ha continuato la presidente della Commissione -, queste azioni possono soddisfare tre delle nostre quattro raccomandazioni in sospeso. Il governo ucraino ha anche proposto una nuova legge sul lobbismo, per frenare il potere degli oligarchi, e rispondere alla nostra ultima raccomandazione. Questo è un lavoro duro e l’obiettivo di completare tutti e sette i passaggi è a portata di mano”. “L’Ucraina – ha concluso von der Leyen – ci sta dimostrando quanto tiene alla nostra Unione e ai nostri valori. E noi dovremmo dare una risposta all’altezza della loro determinazione”.

Ucraina, dopo gli Usa per Zelensky vertice scandinavo a Oslo

Ucraina, dopo gli Usa per Zelensky vertice scandinavo a OsloMilano, 13 dic. (askanews) – Vertice scandinavo a Oslo per il presidente uccraino Volodymyr Zelensky. Il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store ospita un incontro “nordico” a Oslo oggi 13 dicembre, con il presidente finlandese Sauli Niinisto, il primo ministro svedese Ulf Kristersson, il primo ministro danese Mette Frederiksen e il primo ministro islandese Katrín Jakobsdóttir. Lo riferisce il governo norvegese, che in un altro comunicato afferma che al vertice nordico partecipa anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

In una settimana fatidica per Kiev e il destino della guerra con la Russia, nella tappa successiva agli Usa, Zelensky avrà incontri con Store in cui si parlerà, tra le altre cose, dell’ulteriore sostegno di Oslo all’Ucraina. “La Norvegia continua a sostenere la lotta di difesa dell’Ucraina. Diamo all’Ucraina un sostegno forte e a lungo termine nella sua lotta per la libertà e la democrazia. È importante anche per la nostra libertà e sicurezza”, afferma il primo ministro Store. Indubbio che sia appunto una settimana decisiva per il presidente Zelensky. Al vertice UE di questa settimana si voterà su un maggiore sostegno finanziario al paese. Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha già rifiutato di fornire 50 miliardi di euro di sostegno.

In queste ore in un discorso all’università militare di Washington, Zelensky ha detto che spera di poter ancora fidarsi degli Stati Uniti. “Non ci arrendiamo. Putin deve perdere. Sappiamo cosa è necessario fare. Potete fidarvi dell’Ucraina, e noi speriamo di poterci fidare di voi”, ha detto Zelensky. In Norvegia intanto Zelensky è ricevuto con tutti gli onori anche dal Re in udienza, alla quale saranno presenti anche la Regina, il principe ereditario e la principessa ereditaria. È quanto scrive la Casa Reale sulle sue pagine. Il presidente ucraino visita anche lo Storting (parlamento monocamerale della Norvegia) e si rivolgerà ai deputati.

Cop28, adottato accordo al vertice: chiede abbandono fonti fossili

Cop28, adottato accordo al vertice: chiede abbandono fonti fossiliMilano, 13 dic. (askanews) – Al vertice sul clima di Dubai i Paesi hanno deciso di sostenere l’abbandono delle fonti energetiche fossili. È la prima volta che viene presa una decisione del genere in quasi 30 anni da quando sono in corso i negoziati sul clima delle Nazioni Unite. “Il sultano al-Jaber si è mosso per approvare il documento senza interventi né obiezioni”, scrive la Bbc.

Per la prima volta, l’accordo invita tutti i Paesi ad abbandonare l’uso dei combustibili fossili, ma non a eliminarli gradualmente, cosa che molti governi volevano, precisa la tv pubblica britannica. Il testo riconosce la necessità di riduzioni profonde, rapide e durature se l’umanità vuole limitare l’aumento della temperatura a 1,5°C. Quasi tutti i Paesi del mondo sostengono la decisione del vertice sul clima di Dubai di oggi. Secondo la BBC, è scoppiata una standing ovation perché i quasi 200 firmatari dell’accordo hanno acconsentito.

Il testo prevede la “transizione” già nel decennio in corso verso l’abbandono dell’energia fossile verso la neutralità globale entro il 2050.

Biden: Ucraina nazione sovrana, vogliamo che vinca la guerra

Biden: Ucraina nazione sovrana, vogliamo che vinca la guerraRoma, 13 dic. (askanews) – Nella conferenza stampa dopo l’incontro alla Casa Bianca con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente USA Joe Biden ha definito le aspettative degli Stati Uniti nei confronti dell’Ucraina: “Vogliamo che l’Ucraina vinca la guerra”, ha detto Biden, precisando che “vincere significa che l’Ucraina è una nazione sovrana e indipendente. E può permettersi di difendersi oggi e di scoraggiare ulteriori aggressioni. Questo è il nostro obiettivo”.

Aprendo la sua conferenza stampa, Biden ha detto che il presidente russo Vladimir Putin “conta sul fatto che gli Stati Uniti non forniscano” nuovi aiuti e che le divisioni americane sulla fornitura di nuovi aiuti fanno il gioco della Russia: “Dobbiamo, dobbiamo, dobbiamo dimostrare che si sbaglia”, ha detto Biden. Il presidente USA ha quindi fatto notare che il conduttore di un programma della televisione di Stato russa ha elogiato i repubblicani per aver bloccato l’approvazione di nuovi aiuti all’Ucraina la scorsa settimana: “Se venite celebrati dai propagandisti russi, forse è il caso di ripensare a quello che state facendo”, ha concluso.

Zelensky ha invece dichiarato che l’obiettivo è “togliere la superiorità russa e interrompere le sue operazioni offensive” nel 2024. “Colloqui importanti con il presidente Biden. I nostri obiettivi per il 2024 sono chiari”, ha scritto poi su Telegram: “Protezione del nostro popolo, rafforzamento della difesa aerea, privazione dei terroristi della superiorità aerea, produzione congiunta di armi, ulteriore isolamento della Russia e utilizzo delle risorse russe congelate. Grazie al presidente Biden e a tutti gli americani che apprezzano la libertà tanto quanto noi in Ucraina”.

Scandalo IA a Sports Illustrated, silurato il CEO

Scandalo IA a Sports Illustrated, silurato il CEORoma, 12 dic. (askanews) – L’amministratore delegato di Arena Group, proprietaria di Sports Illustrated, è stato licenziato poche settimane dopo che la rivista è stata accusata di pubblicare articoli generati dall’intelligenza artificiale. Ross Levinsohn è stato silurato “per migliorare l’efficienza operativa e i ricavi” della società, ha affermato Arena Group in una nota.

“Oggi, il consiglio di amministrazione di The Arena Group Holdings si è riunito e ha intrapreso azioni per migliorare l’efficienza operativa e le entrate dell’azienda. Il consiglio ha posto fine al rapporto di amministrazione del CEO Ross Levinsohn e ha nominato Manoj Bhargava amministratore delegato ad interim, entrambi a partire da oggi”, si legge nella nota. “Questa decisione segue le azioni della scorsa settimana, in cui la società ha terminato l’impiego del presidente delle operazioni e COO Andrew Kraft, del presidente dei media Rob Barrett e del consulente aziendale Julie Fenster”. Bhargava, dal canto suo, ha smentito che il siluramento di Levinson sia legato alla vicenda dell’IA. Il CEO ad interim ha detto alla BBC che la rimozione di Levinsohn “non ha assolutamente nulla a che fare con la questione dell’intelligenza artificiale”.

L’annuncio arriva un mese dopo che il notiziario tecnologico Futurism ha rivelato che Sports Illustrated ha pubblicato diversi articoli con nomi di autori falsi, generati con l’IA. La rivista ha rimosso i contenuti, ma ha contestato l’accuratezza del rapporto e ha avviato un’indagine interna. Secondo la sua ricostruzione, gli articoli erano stati stilati da un “service”, Advon Commerce che, dal canto suo, ha assicurato “che tutti gli articoli in questione sono stati scritti e modificati da esseri umani” e che l’azienda di e-commerce utilizza regolarmente “software antiplagio e anti-intelligenza artificiale”. Per quanto riguarda i nomi falsi, il gruppo ha affermato che ai giornalisti è consentito utilizzare pseudonimi “in alcuni articoli” per proteggere la propria privacy.

Questo incidente a Sports Illustrated arriva mentre cresce la preoccupazione nel mondo dei media che l’intelligenza artificiale generativa possa sostituire a buon mercato i giornalisti e potenzialmente diffondere disinformazione. Varie redazioni hanno sperimentato l’intelligenza artificiale o pubblicato linee guida per dipendenti e pubblico per spiegare il loro approccio nei suoi confronti.