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Niger, premier: Bazoum “grande combattente”, spera in esito positivo

Niger, premier: Bazoum “grande combattente”, spera in esito positivoRoma, 31 lug. (askanews) – Il presidente del Niger, Mohamed Bazoum, detenuto nella residenza presidenziale dai militari responsabili del golpe del 26 luglio scorso, “sta bene” e “spera davvero che le cose vadano nella giusta direzione”. Lo ha detto a France24 il premier nigerino, Ouhoumoudou Mahamadou, che il giorno del colpo di stato si trovava a Roma per il vertice della Fao sui sistemi alimentari e ora è a Parigi.

Bazoum “è un grande combattente e un sindacalista esperto”, ha rimarcato il premier, aggiungendo: “Se affronta questa situazione con ottimismo, possiamo credergli. Spera davvero che le cose vadano nella giusta direzione”. Nello scatto diffuso su Twitter dal presidente del Ciad Mahamat Idriss Déby Itno, Bazoum appare sorridente. Deby è volato ieri a Niamey dopo aver partecipato al vertice straordinario dell’Ecowas in Nigeria, e ha avuto colloqui con Bazoum, con l’ex presidente nigerino, Mahamadou Issoufou, e con il leader della giunta, Abdourahmane Tchiani.

Ieri l’Ecowas ha annunciato sanzioni contro il Niger e ha concesso sette giorni di tempo ai golpisti per far tornare Bazoum alla guida del Paese, sottolineando che una volta scaduto tale termime verranno “adottate tutte le misure necessarie per ripristinare l’ordine costituzionale e queste misure potrebbero includere l’uso della forza”. Il premier nigerino si è detto “molto soddisfatto” delle decisioni dell’Ecowas, una “reazione logica” dei Paesi vicini, “perché è un golpe gratuito, senza alcun fondamento”. E anche se non è stato escluso il ricorso alla forza, Mahamadou ha detto di rimanere “ottimista”.

“Conosco la fragilità del Niger – ha spiegato – conosco il contesto economico e finanziario del Niger. È un Paese che non potrà resistere a questo tipo di sanzioni. A livello economico sarà un disastro. A livello sociale sarà un disastro. Perché il Niger è un paese che fa molto affidamento sui suoi rapporti di partnership internazionale”.

In Niger arrestati i membri del partito e del governo di Bazoum

In Niger arrestati i membri del partito e del governo di BazoumRoma, 31 lug. (askanews) – Il Partito Nigerino per la Democrazia e il Socialismo (Pnsd) del presidente Mohamud Bazoum ha denunciato oggi l’arresto di diversi suoi membri e ministri di governo da parte della giunta militare al potere dopo il golpe del 26 luglio scorso.

“Dopo il sequestro del Presidente della Repubblica Mohamed Bazoum, i golpisti moltiplicano gli arresti”, si legge nel comunicato diffuso oggi dal Pnsd, precisando che la scorsa notte è finito in manette il presidente del Comitato Esecutivo Nazionale del Pnds e Alto Rappresentante del Presidente della Repubblica, El hadj Foumakoye Gado, mentre oggi è stata la volta del ministro del Petrolio, Mahamane Sani Mahamadou, e del ministro per le Miniere, Ousseini Hadizatou. Nella nota si ricorda che erano già stati arrestati il ministro dell’Interno e del Decentramento, il ministro dei Trasporti e il suo vice.

I golpisti del Niger sostengono che la Francia vuole “intervenire militarmente”

I golpisti del Niger sostengono che la Francia vuole “intervenire militarmente”Roma, 31 lug. (askanews) – La giunta militale al potere a Niamey dopo il golpe del 26 luglio scorso ha accusato la Francia di voler “intervenire militarmente” per far tornare il presidente Mohamed Bazoum alla guida del Niger.

In un comunicato letto in tv, il portavoce della giunta ha dichiarato che, “alla ricerca di modi e mezzi per intervenire militarmente, la Francia, con la complicità di alcuni nigerini, ha tenuto una riunione presso la sede della Guardia Nazionale del Niger, per ottenere le necessarie autorizzazioni politiche e militari”.

Sanchez: in Spagna una maggioranza parlamentare a guida Psoe è possibile

Sanchez: in Spagna una maggioranza parlamentare a guida Psoe è possibileRoma, 31 lug. (askanews) – Il premier spagnolo facente funzioni Pedro Sßnchez si è detto convinto che in Spagna esiste una “maggioranza sociale” che ora va tradotta in una maggioranza parlamentare al Congresso dei Deputati, ovvero in un nuovo governo a guida socialista.

Sanchez ha pubblicato un video sul suo profilo Twitter in cui sostiene che agirà di conseguenza appena sarà formato il nuovo parlamento frutto delle elezioni anticipate del 23 luglio: bisgona “lavorare per ottenere un’investitura che ci permetta di continuare ad avanzare”. Il premier spagnolo ha detto di ritenere che tale maggioranza “possa essere allargata fino a comprendere anche persone che si sono allontanate dal governo progressista per la stanchezza di questi anni difficili o per l’intensa propaganda messa in atto dal duo Partito Popolare e Vox”. Oggi il partito di estrema destra Vox ha da parte sua protestato contro uno scambio epistolare tra il PP e il Psoe, che vede come manovra verso una grande coalizione tra i due principali partiti spagnoli, ufficialmente nemici. Secondo Sanchez, tuttavia, l’esito del voto “ha chiarito che (…) la Spagna può continuare a crescere e creare posti di lavoro, mentre continuiamo ad avanzare nei diritti sociali e viviamo nella diversità”.

Il leader del partito socialista ha sottolineato che l’ultima legislatura è stata segnata dalle “avversità derivate dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina, nonché da altri contrattempi e calamità”. Nonostante questo, ha proseguito, “ci siamo mobilitati cielo e terra per proteggere posti di lavoro e aziende, stipendi e pensioni”. I Popolari di Alberto Nunez Feijóo hanno vinto le elezioni ma crescendo meno del previsto, i socialisti di Pedro Sanchez a sorpresa hanno tenuto e i sovranisti di Vox hanno invece perso posizioni. La triplice dinamica confluisce in una situazione di stallo che non permettere di escludere un nuovo ritorno alle urne. (con fonte: Servimedia)

Secondo il Cremlino “in Niger servono moderazione e ripristino dello stato di diritto”

Secondo il Cremlino “in Niger servono moderazione e ripristino dello stato di diritto”Roma, 31 lug. (askanews) – La Russia chiede il ripristino dello stato di diritto in Niger il prima possibile, esortando le parti in conflitto a mostrare moderazione: è quanto precisato oggi dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Ria Novosti.

“Per quanto riguarda il Cremlino, stiamo monitorando questa” situazione in Niger, “soprattutto perché insieme ai partner africani siamo stati molto impegnati con gli sviluppi in Africa la scorsa settimana. E, naturalmente, la situazione è fonte di grande preoccupazione ed è stata preoccupante per i tutti partecipanti al vertice” Russia-Africa”, ha detto Peskov. “Chiediamo il ripristino dello stato di diritto nel paese il prima possibile, chiediamo moderazione a tutte le parti in modo che non causi vittime”, ha aggiunto il portavoce della presidenza russa, rispondendo a una domanda sull’ammutinamento armato in Niger.

Russia: attacco ucraino con i droni contro la stazione di polizia a Bryansk

Russia: attacco ucraino con i droni contro la stazione di polizia a BryanskRoma, 31 lug. (askanews) – Una stazione di polizia nella regione russa di Bryansk, al confine con l’Ucraina, è stata colpita nella notte in un attacco ucraino con droni senza causare vittime: lo ha annunciato oggi il governatore regionale, Alexander Bogomaz, in un messaggio su Telegram.

“Le forze ucraine hanno attaccato il distretto di Troubchevsky durante la notte”, ha scritto Bogomaz. “Un drone ha colpito la stazione di polizia in questo distretto. Nessuna vittima”, ha aggiunto, precisando che le finestre e il tetto dell’edificio sono stati danneggiati.

In Niger manifestazione pro-golpe e antifrancese: “Viva Putin”

In Niger manifestazione pro-golpe e antifrancese: “Viva Putin”Roma, 30 lug. (askanews) – Migliaia di persone si sono radunate oggi davanti all’ambasciata francese a Niamey, stando a quanto constatato da un giornalista dell’agenzia France-Presse, nell’ambito della manifestazione di piazza in corso nella capitale nigerina a sostegno dei militari che il 26 luglio scorso hanno rovesciato il presidente Mohamed Bazoum.

Stando a quanto riportato dal giornalista della Afp, alcuni manifestanti hanno rimosso la targa con su scritto “Ambasciata francese in Niger”, prima di calpestarla a terra e di sostituirla con bandiere russe e nigerine. “Viva Putin”, “viva la Russia”, “abbasso la Francia”, hanno gridato i dimostranti. La manifestazione a favore della giunta militare si tiene in concomitanza del vertice straordinario sul Niger indetto dall’organizzazione regionale Ecowas ad Abuja, in Nigeria, accusato dai golpisti di avere come obiettivo quello di “convalidare un piano di aggressione contro il Niger, attraverso un imminente intervento militare a Niamey in collaborazione con i paesi africani non membri dell’organizzazione e alcuni paesi occidentali”.

Appello di Papa Francesco a Mosca: ripristinare l’accordo sul grano

Appello di Papa Francesco a Mosca: ripristinare l’accordo sul granoRoma, 30 lug. (askanews) – “Faccio appello ai miei fratelli, le autorità della Federazione russa, affinché sia ripristinata l’Iniziativa del Mar Nero e il grano possa essere trasportato in sicurezza”: questo l’appello lanciato da Papa Francesco durante l’angelus.

Il Pontefice ha rinnovato l’appello a “pregare per la martoriata Ucraina dove la guerra distrugge tutto, anche il grano, e questo è una grave offesa a Dio, perchè il grano è un suo dono per sfamare l’umanità, e il grido di milioni di fratelli e sorelle che soffrono la fame sale fino al cielo”.

Gli Usa danno la caccia a un malware cinese che minaccia le operazioni militari

Gli Usa danno la caccia a un malware cinese che minaccia le operazioni militariRoma, 29 lug. (askanews) – L’amministrazione Biden è impegnata a dare la caccia a un malware introdotto presumibilmente dalla Cina nelle reti che controllano le reti elettriche, i sistemi di comunicazione e le forniture idriche delle basi militari negli Stati Uniti e in tutto il mondo. E’ quanto riporta oggi il New York Times, citando funzionari dell’esercito, dell’intelligence e della sicurezza nazionale Usa, secondo cui il timore è che gli hacker cinesi, che probabilmente lavorano per l’Esercito popolare di liberazione, abbiano inserito un codice volto a interrompere le operazioni militari statunitensi in caso di conflitto.

Il quotidiano ricorda che le prime tracce del malware sono emerse a fine di maggio, quando Microsoft riferì di aver trovato un misterioso codice informatico nei sistemi di telecomunicazioni a Guam, l’isola del Pacifico che ospita una grande base aerea americana, e altrove negli Stati Uniti. Da allora si sono tenute diverse riunioni nella Situation Room della Casa Bianca, con il Consiglio di sicurezza nazionale, il Pentagono, il Dipartimento per la sicurezza interna e le agenzie di intelligence impegnate a comprendere la portata del malware e a mettere a punto una risposta.

Cento soldati Wagner verso il confine con la Polonia”

Cento soldati Wagner verso il confine con la Polonia”Roma, 29 lug. (askanews) – Il premier polacco, Mateusz Morawiecki, ha dichiarato oggi che oltre 100 combattenti del gruppo paramilitare russo Wagner si sarebbero spostati verso il Corridoio di Suwalki, un tratto strategico del territorio polacco compreso tra la Bielorussia e l’enclave russa di Kaliningrad. Lo riporta l’agenzia di stampa polacca Pap.

“La situazione sta diventando sempre più pericolosa – ha detto il premier – abbiamo informazioni riguardo a oltre 100 mercenari del Gruppo Wagner che si sono spostati verso il Corridoio di Suwalki, nei pressi di Grodno, in Bielorussia”.Secondo Morawiecki, “questo è certamente un passo verso un attacco ibrido su territorio polacco”.

“Molto probabilmente – ha proseguito – si fingeranno agenti della frontiera bielorussa e aiuteranno i migranti irregolari a entrare in territorio polacco, a destabilizzare la Polonia, ma probabilmente cercheranno anche di infiltrarsi in Polonia fingendo di essere migranti irregolari, e questo porrà altri rischi”.