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Il ministro degli Esteri della Finlandia: ho sentito Tajani, abbiamo parlato dell’Ucraina e del Sudan

Il ministro degli Esteri della Finlandia: ho sentito Tajani, abbiamo parlato dell’Ucraina e del SudanHelsinki, 21 apr. (askanews) – “Ho chiamato ieri il vostro ministro degli Esteri Antonio Tajani, per parlare del prossimo incontro del ministri degli Esteri Ue in Lussemburgo lunedì: abbiamo discusso diverse questioni”, tra le quali “l’attuale situazione in Sudan” e “gli aiuti italiani all’Ucraina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto in una video intervista in esclusiva ad askanews, la prima rilasciata a un media italiano dopo l’ingresso della Finlandia nella Nato, il 4 aprile, dove lo stesso ministro ha avuto un importante ruolo.

“Abbiamo discusso i risultati dell’incontro G7 di cui è parte l’Italia” ha aggiunto Haavisto durante l’intervista che si è tenuta nella sede del ministero da lui guidato a Helsinki. “Abbiamo discusso anche degli aiuti italiani all’Ucraina e abbiamo sentito che ci sono molti aiuti commerciali per la ricostruzione che arriveranno dall’Italia per l’Ucraina”, ha proseguito. Nel corso del colloquio i due ministri hanno parlato anche della questione migranti e della “attuale situazione in Sudan, dove entrambi i nostri Paesi – ha detto Haavisto – hanno propri connazionali in circostanze davvero difficili, a Khartoum e in altri luoghi in Sudan”, ha detto Haavisto.Secondo il ministro finlandese “ad un certo punto si potrebbe rendere necessaria un’evacuazione per i nostri connazionali: stiamo lavorando strettamente e fiduciosamente con l’Italia su questi temi”.

(Di Cristina Giuliano e Serena Sartini) 

Ministro Esteri Finlandia: “è importante il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo”

Ministro Esteri Finlandia: “è importante il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo”Helsinki, 21 apr. (askanews) – “L’Italia è già un nostro buon partner nel contesto dell’Unione Europea” e la Finlandia riconosce “l’importante ruolo degli italiani nel Mediterraneo”. Così il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto in una video intervista in esclusiva ad askanews, la prima rilasciata a un media italiano dopo l’ingresso della Finlandia nella Nato il 4 aprile, quando lo stesso ministro ha consegnato il documento di adesione del suo Paese al Trattato Nord Atlantico. “Noi siamo uno di quei Paesi che guardano all’importante ruolo degli italiani nel Mediterraneo” ha precisato Haavisto, che ha spiegato di aver “chiamato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, per parlare del prossimo incontro del ministri degli Esteri Ue in Lussemburgo lunedì: abbiamo discusso diverse questioni”.

“Abbiamo discusso i risultati dell’incontro G7 di cui è parte l’Italia” ha aggiunto Haavisto durante l’intervista nella sede del ministero da lui guidato a Helsinki, che verrà pubblicata integralmente da askanews il 26 aprile. “Abbiamo discusso anche degli aiuti italiani all’Ucraina e abbiamo sentito che ci sono molti aiuti commerciali per la ricostruzione che arriveranno dall’Italia per l’Ucraina”, ha proseguito. Nel corso del colloquio i due ministri hanno parlato anche della questione migranti e della “attuale situazione in Sudan, dove entrambi i nostri Paesi – ha detto Haavisto – hanno propri connazionali in circostanze davvero difficili, a Khartoum e in altri luoghi in Sudan”, ha detto Haavisto.

Secondo il ministro finlandese “ad un certo punto si potrebbe rendere necessaria un’evacuazione per i nostri connazionali: stiamo lavorando strettamente e fiduciosamente con l’Italia su questi temi”. Poi alla domanda se condivide il punto di vista che sia l’Italia, sia la Finlandia, per motivi diversi, devono gestire confini molto impegnativi, il ministro risponde: “Condivido pienamente questa visione” ha dichiarato Haavisto. L’Italia è uno di quei Paesi che conosce molto bene la situazione nordafricana, in particolare la Libia certamente. Dobbiamo dare ascolto molto attentamente all’esperienza su questi temi. Noi (finlandesi) abbiamo un confine molto lungo con la Russia e abbiamo analizzato molto spesso gli sviluppi in Russia e abbiamo anche cercato di aumentare la nostra conoscenza, ma queste sono dinamiche interne. Penso che entrambi i Paesi (Italia e Finlandia, ndr) si prendono cura dei confini esterni della Nato e Ue”.

(Di Cristina Giuliano e Serena Sartini)

Si è dimesso il vice premier e ministro della giustizia britannico Dominic Raab, accusato di bullismo

Si è dimesso il vice premier e ministro della giustizia britannico Dominic Raab, accusato di bullismoRoma, 21 apr. (askanews) – Il ministro della Giustizia e vice primo ministro britannico, Dominic Raab, si è dimesso dai suoi incarichi a seguito di accuse di bullismo. Nella sua lettera di dimissioni, Raab afferma di sentirsi “obbligato ad accettare l’esito dell’inchiesta” – ma sottolinea che il rapporto di Adam Tolley “ha respinto tutte le accuse mosse contro di me tranne due”.

Ieri il primo ministro britannico Rishi Sunak aveva ricevuto il rapporto interno da lui stesso ordinato sulle accuse di “bullismo” ai danni di alcuni sottoposti avanzate contro Raab.

Un aereo russo ha sganciato per errore una bomba su Belgorod, cratere di 20 metri nel centro della città

Un aereo russo ha sganciato per errore una bomba su Belgorod, cratere di 20 metri nel centro della cittàRoma, 21 apr. (askanews) – Un cacciabombardiere russo ha sganciato per errore una bomba a Belgorod, città russa presso il confine con l’Ucraina e ha provocato un enorme cratere – 20 metri di larghezza – nel centro della città. Ieri sera tardi le autorità locali hanno riferito di una forte esplosione e il governatore regionale ha detto che due donne sono rimaste ferite.

“Mentre un aereo dell’aeronautica Sukhoi Su-34 stava sorvolando la città di Belgorod, si è verificata una scarica accidentale di munizioni per aviazione”, ha detto il ministero della Difesa, secondo Tass. Il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, annunciando lo stato di emergenza, ha scritto su Telegram che un cratere di 20 metri (65 piedi) di diametro si è creato su una delle strade principali. Quattro auto e quattro condomini sono stati danneggiati.

Speciale Lettonia, viaggio a Riga dove allineamento Nato è totale

Speciale Lettonia, viaggio a Riga dove allineamento Nato è totaleRiga, 21 apr. (askanews) – Può sembrare davvero strano vedere la bandiera giallo-blu, quella ucraina, che sventola sulla facciata principale dell’Accademia delle scienze di Riga, in Lettonia. Un palazzone, in completo stile sovietico, principale simbolo del quartiere russo della capitale del Paese baltico. Maskavas Forstate, che in lettone significa sobborgo russo, è il quartiere sulla riva destra del fiume Daugava, che meglio racconta il suo passato, a cavallo tra due popoli e due regimi.

Al mercato si parla solo russo. I palazzi richiamano l’architettura sovietica. Nel Paese ci sono più di mezzo milione di lettoni russi, un quarto dell’intera popolazione. Nessuno vuole rispondere a chi gli chiede se temono una invasione anche in Lettonia, dopo l’Ucraina, da parte di Mosca. E si percepisce paura, timore, diffidenza. “Se ho paura che la guerra arrivi anche da noi? Certamente, chi non ha paura di Putin?”, risponde un giovane, uno dei pochi che – oltre al russo – parla anche inglese. “Non voglio essere fotografato – prosegue – non voglio finire con un colpo in testa dai russi. Qui siamo nel quartiere della piccola Mosca – ci spiega – tutti qui parlano russo. Tutti hanno paura, ma nessuno lo dice”. Poi l’accusa all’Occidente. “Denunciano quanto accaduto in Georgia prima, in Ucraina ora. Però stanno tutti a guardare”.

Da Riga arriva un segnale chiaro alla Russia di Putin: l’allineamento alla Nato è totale. Consolati chiusi nel Paese, diplomatici espulsi. La bandiera ucraina svetta in ogni dove nella capitale lettone. Dalla città vecchia, Patrimonio Unesco, fino al quartiere Art Nouveau. Bandiere, striscioni, slogan davanti ai Musei, sui tram, ma anche al Comune, ai ministeri e davanti al castello, sede del presidente lettone. Una gigantografia, che campeggia da oltre un anno sulla facciata del Museo della Scienza, di fronte all’ambasciata russa, riproduce il presidente russo Vladimir Putin come un teschio. “Con questo manifesto esprimiamo il nostro sostegno all’Ucraina – si legge sul sito ufficiale del museo – e, dalla nostra posizione vicina all’ambasciata di Mosca, facciamo una chiara dichiarazione contro la guerra scatenata Putin”. I segni del sostegno a Kiev, qui a Riga sono ancora visibili, anche se nel tempo sono diminuiti. Tante anche le bandiere della Nato nella piccola perla del Baltico, che si specchia sulle acque del fiume Daugava. I lettoni riconoscono il ruolo importantissimo della base dell’Alleanza ad Adazi, a una trentina di chilometri da Riga, a 300 chilometri dalla Russia. Circa 4mila soldati impiegati per garantire la sicurezza del confine est, ma è già previsto un aumento.

In Lettonia, un paese grande come la Svizzera, con appena 2 milioni di abitanti, è stata da poco reintrodotta la leva obbligatoria per gli under 28, a partire dall’anno prossimo. Non è ancora del tutto chiaro come funzionerà ma c’è chi la vive come una imposizione che Riga aveva abolito dopo l’ingresso nella Nato nel 2004. (di Serena Sartini e Cristina Giuliano)

Twitter, il Papa, Beyoncè e Donald Trump hanno perso la spunta blu

Twitter, il Papa, Beyoncè e Donald Trump hanno perso la spunta bluRoma, 21 apr. (askanews) – Twitter ha cominciato a eliminare la spunta blu che appare sugli account verificati per gli utenti che non hanno sottoscritto il servizio a pagamento da 84 dollari l’anno per mantenerla. Ne ha fatto le spese Papa Francesco, ma anche Kim Kardashian, Beyonce, Bill Gates, Donald Trump e addirittura Jack Dorsey, il fondatore di Twitter hanno perso la spunta blu.

Via la spunta blu anche da una serie di account governativi americani, che non hanno ancora ottenuto la spunta grigia che caratterizzerà gli account delle amministrazioni pubbliche nela nuova Twitter di Elon Musk.

Al Salone del Mobile è l’anno di Euroluce, settore vocato a export (77%)

Al Salone del Mobile è l’anno di Euroluce, settore vocato a export (77%)Milano, 21 apr. (askanews) – Il mondo dell’illuminazione è tornato dopo quattro anni a esporre in presenza al Salone del mobile con Euroluce, la biennale dedicata al settore, che si presenta in un inedito format. “Il nostro obiettivo era quello di rappresentare il sistema luce nella sua globalità, dal tecnico fino ad arrivare alla parte decorativa” spiega Carlo Urbinati, numero uno di Assoluce, l’associazione di FederlegnoArredo delle più importanti aziende italiane produttrici di apparecchi di illuminazione che esportano per il 77% del loro fatturato.

Il settore dell’illuminazione conta 1.360 aziende e circa 10.900 addetti. Dopo la pesante flessione del 2020, nel 2021 è tornato ai livelli pre-pandemici per poi tornare a crescere nel 2022 con un aumento di fatturato del +7,2%. Fortemente votato alle esportazioni, ha nella Francia il primo mercato (220 milioni di euro, +6,5%), seguita dalla Germania (210 milioni, +2,5%), come attestano i dati del Centro Studi FederlegnoArredo. Gli Stati Uniti si confermano anche per il 2022 il terzo mercato, con vendite per circa 143 milioni di euro e la variazione più significativa di tutte le principali destinazioni (+27,1%). In particolare, si segnala l’ingresso della Cina nella top 10, con un export dall’Italia di 42 milioni di euro e un andamento del +15,9%. “L’ultima edizione di Euroluce risale al 2019 e in questi quattro anni come associazione abbiamo sviluppato una progettualità precisa, con lo scopo di rafforzare una formula espositiva efficace. L’innovazione tecnologica ha infatti portato il mondo della luce a integrare gli interlocutori storici, legati all’arredamento, con i tecnici della luce, interessati non solo al design ma soprattutto alla gestione degli impianti. Così siamo arrivati a privilegiare un’offerta che potesse attrarre anche questo tipo di pubblico – ha raccontato Urbinati – È stato inoltre creato un percorso che privilegia il punto di vista del visitatore perché dopo la sua esperienza di visita possa essere diverso da come è entrato in fiera. È stato un processo non banale”.

Usa, Washington Post: Biden annuncerà la sua ricandidatura martedì

Usa, Washington Post: Biden annuncerà la sua ricandidatura martedìMilano, 20 apr. (askanews) – Secondo il Washington Post il presidente americano, Joe Biden potrebbe annunciare la sua ricandidatura alla presidenza martedì 25 aprile. “Il presidente Biden e il suo team stanno preparando l’annuncio della campagna per la rielezione la prossima settimana, con gli assistenti che lavorano a un piano per la diffusione di un video con cui lanciare ufficialmente la campagna” scrive il Washington Post citando “tre persone informate sui fatti”.

Biden e i suoi collaboratori punterebbero a martedì per la diffusione del video in concomitanza con il quarto anniversario del lancio della sua campagna 2020.

Lagarde (Bce): l’inflazione è troppo alta da troppo tempo

Lagarde (Bce): l’inflazione è troppo alta da troppo tempoRoma, 20 apr. (askanews) – Sulla manovra di stretta monetaria della Bce “ad oggi la situazione è semplice: abbiamo una inflazione che è troppo elevata da troppo tempo. E la nostra politica monetaria deve evidentemente dispiegare tutti i suoi strumenti per riportarla all’obiettivo del 2%. Abbiamo già dispiegato una parte importante” di questo intervento monetario restrittivo ma “c’è ancora un po’ di strada da fare”. Lo ha ribadito la presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo al Politecnico di Parigi.

“La lunghezza di questo cammino dipenderà da diversi fattori, in particolare dall’impatto che ci sarà sulla disponibilità di credito a seguito delle tensioni che abbiamo visto con i fallimenti di due banche negli Usa e di una banca sistemica in Svizzera”, ha aggiunto.

Fiera Milano porta il design italiano a Singapore con FIND

Fiera Milano porta il design italiano a Singapore con FINDMilano, 20 apr. (askanews) – Le eccellenze italiane del design alla prova del grande mercato asiatico: Fiera Milano, in collaborazione con dmg Events, ha annunciato al Fuorisalone la seconda edizione di FIND – Design Fair Asia, che si terrà a Singapore dal 21 al 23 settembre. “Il nostro intento strategico con questo tipo di iniziative – ha detto ad askanews Andrea Sozzi, Head of International Department Fiera Milano – è di intercettare un bisogno, quello delle aziende italiane con cui ci interfacciamo ogni giorno nel quartiere di Fiera Milano a Rho, per poi portarle dove è più forte la crescita”.

Oltre 500 brand di riferimento, 50 relatori internazionali e moti giovani talenti: questi i numeri principali di FIND, che punta ad avere 15mila presenze internazionali. “C’è grande voglia di design a livello internazionale – ha aggiunto Carl Constantin Press, direttore di FIND – ma in Asia non esisteva una piattaforma di qualità elevata per portare i brand più importanti nel continente. Per questo abbiamo scelto Singapore, che è un hub internazionale per la regione”. Il mercato asiatico offre grandi opportunità a chi opera nell’arredamento, ma anche l’industria dei servizi in interior design sta crescendo a grande velocità. “FIND – ha proseguito Sozzi – è una manifestazione che si rivolge alle aziende del design, industria di punta per l’Italia in tutto il mondo e Singapore, dove si svolgerà la prossima edizione, è in un certo senso l’hub del design asiatico che nel 2027 è atteso valere circa 250 miliardi di dollari, quindi un’opportunità enorme per le aziende italiane. FIND, con questa seconda edizione vuole confermare il nostro impegno a fianco delle aziende italiane nell’indirizzare questo importante mercato”.

E per le aziende italiane è prevista particolare attenzione: “È ovviamente una piattaforma abbastanza importante anche per gli italiani – ha concluso Press – abbiamo un padiglione per l’Italia con più di 30 aziende e lavoriamo con l’Ice per portare l’eccellenza del Made in Italy in Asia”. FIND è inoltre l’appuntamento principale della Singapore Design Week, uno dei principali appuntamenti al mondo per il settore.