Israele, Netanyahu a Biden: non abbiamo scelta, dobbiamo entrare a GazaNew York, 9 ott. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto al presidente americano Joe Biden che Israele di non avere altra scelta che lanciare un’operazione di terra a Gaza. “Dobbiamo entrare”, avrebbe detto il leader israeliano, secondo tre fonti israeliane e statunitensi informate della chiamata e raggiunte in esclusiva dal sito di notizie Axios.
Durante la telefonata, Biden avrebbe sollevato la questione degli ostaggi israeliani a Gaza, secondo le tre fonti, ma il primo ministro ha ribadito: “Dobbiamo entrare. Non possiamo negoziare adesso”. Netanyahu avrebbe detto a Biden che Israele deve necessariamente rispondere con la forza perché un paese non può mostrare debolezza in Medio Oriente. “Dobbiamo ripristinare la deterrenza”, avrebbe detto il primo ministro israeliano.
Israele lancia l’assedio a Gaza. E cresce il rischio di un nuovo fronte al confine con il LibanoRoma, 9 ott. (askanews) – Israele minaccia un’operazione di terra nella Striscia di Gaza entro 24-48 ore, intanto lancia un assedio del territorio palestinese controllato da Hamas, mentre cresce il rischio di un nuovo fronte nel nord del Paese, anche se il gruppo libanese Hezbollah ha negato di aver lanciato operazioni in territorio israeliano. Al terzo giorno di guerra dopo l’attacco lanciato sabato scorso contro Israele da Hamas, il bilancio dei morti è arrivato a 800 israeliani e 500 palestinesi, i feriti rispettivamente oltre 2.400 e almeno 2.300.
Resta incerto il numero degli ostaggi israeliani e questo è uno dei principali nodi da sciogliere. Hamas ha sostenuto ieri che sono almeno 100 e oggi che quattro sono morti in un bombardamento israeliano su Gaza. La Jihad islamica ha parlato invece di 30 ostaggi. In giornata si sono rincorse indiscrezioni su negoziati per il rilascio degli ostaggi, poi un altro funzionario di Israele ha dichiarato che “non esiste alcuna negoziazione” con Hamas. La smentita, riferisce il Times of Israel, arriva dopo che Reuters ha confermato una precedente indiscrezione dell’agenzia di stampa cinese Xinhua, secondo cui mediatori del Qatar sarebbero in contatto con funzionari di Hamas nel tentativo di garantire il rilascio delle donne e dei bambini israeliani tenuti in ostaggio a Gaza in cambio di 36 donne e bambini palestinesi detenuti nelle carceri israeliane.
Secondo il quotidiano egiziano Al Ahram, che cita una fonte anonima, Il Cairo ha avviato negoziati con Israele e i movimenti armati palestinesi in vista di uno scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi e dell’instaurazione di un cessate-il-fuoco. Dopo una terza giornata di combattimenti con i miliziani infiltrati in Israele, il portavoce delle Forze di difesa israeliane ha annunciato che l’esercito ha ripreso il pieno controllo delle città israeliane al confine con la Striscia di Gaza, avvertendo però che alcuni di loro potrebbero essere ancora nel paese, e ha riferito del richiamo di 300.000 riservisti dell’esercito, in quella che Haaretz ha definito la coscrizione “più grande e più veloce mai vista” nella storia di Israele. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ordinato un assedio totale alla Striscia di Gaza occupata da Israele. “Niente elettricità, niente cibo, niente gas, tutto è chiuso. Stiamo combattendo animali con sembianze umane e agiamo di conseguenza”.
Nel primo pomeriggio, per la prima volta le sirene anti-razzo sono state attivate nelle città settentrionali di Israele, vicino al confine con il Libano, e l’esercito israeliano ha riferito di aver ucciso “diversi sospetti armati che si erano infiltrati nel territorio israeliano dal territorio libanese”. Poco dopo una fonte di Hezbollah ha fatto sapere che il gruppo sciita libanese non ha lanciato alcuna operazione in Israele. Quindi le forze israeliane hanno annunciato attacchi contro obiettivi nel territorio del Libano, senza fornire ulteriori dettagli. Sul fronte interno, la coalizione del primo ministro Benjamin Netanyahu sta negoziando con il partito di opposizione Unità Nazionale dell’ex ministro della Difesa Benny Ganz, per formare un governo di emergenza da tenere in carica finchè dura la guerra, ma l’opposizione chiede di escludere i membri della coalizione di estrema destra Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich.
M.O, Israele lancia assedio a Gaza, si scalda il fronte NordRoma, 9 ott. (askanews) – Israele minaccia un’operazione di terra nella Striscia di Gaza entro 24-48 ore, intanto lancia un assedio del territorio palestinese controllato da Hamas, mentre cresce il rischio di un nuovo fronte nel nord del Paese, anche se il gruppo libanese Hezbollah ha negato di aver lanciato operazioni in territorio israeliano. Al terzo giorno di guerra dopo l’attacco lanciato sabato scorso contro Israele da Hamas, il bilancio dei morti è arrivato a 800 israeliani e 500 palestinesi, i feriti rispettivamente oltre 2.400 e almeno 2.300.
Resta incerto il numero degli ostaggi israeliani e questo è uno dei principali nodi da sciogliere. Hamas ha sostenuto ieri che sono almeno 100 e oggi che quattro sono morti in un bombardamento israeliano su Gaza. La Jihad islamica ha parlato invece di 30 ostaggi. In giornata si sono rincorse indiscrezioni su negoziati per il rilascio degli ostaggi, poi un altro funzionario di Israele ha dichiarato che “non esiste alcuna negoziazione” con Hamas. La smentita, riferisce il Times of Israel, arriva dopo che Reuters ha confermato una precedente indiscrezione dell’agenzia di stampa cinese Xinhua, secondo cui mediatori del Qatar sarebbero in contatto con funzionari di Hamas nel tentativo di garantire il rilascio delle donne e dei bambini israeliani tenuti in ostaggio a Gaza in cambio di 36 donne e bambini palestinesi detenuti nelle carceri israeliane.
Secondo il quotidiano egiziano Al Ahram, che cita una fonte anonima, Il Cairo ha avviato negoziati con Israele e i movimenti armati palestinesi in vista di uno scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi e dell’instaurazione di un cessate-il-fuoco. Dopo una terza giornata di combattimenti con i miliziani infiltrati in Israele, il portavoce delle Forze di difesa israeliane ha annunciato che l’esercito ha ripreso il pieno controllo delle città israeliane al confine con la Striscia di Gaza, avvertendo però che alcuni di loro potrebbero essere ancora nel paese, e ha riferito del richiamo di 300.000 riservisti dell’esercito, in quella che Haaretz ha definito la coscrizione “più grande e più veloce mai vista” nella storia di Israele.
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ordinato un assedio totale alla Striscia di Gaza occupata da Israele. “Niente elettricità, niente cibo, niente gas, tutto è chiuso. Stiamo combattendo animali con sembianze umane e agiamo di conseguenza.” Nel primo pomeriggio, per la prima volta le sirene anti-razzo sono state attivate nelle città settentrionali di Israele, vicino al confine con il Libano, e l’esercito israeliano ha riferito di aver ucciso “diversi sospetti armati che si erano infiltrati nel territorio israeliano dal territorio libanese”. Poco dopo una fonte di Hezbollah ha fatto sapere che il gruppo sciita libanese non ha lanciato alcuna operazione in Israele. Quindi le forze israeliane hanno annunciato attacchi contro obiettivi nel territorio del Libano, senza fornire ulteriori dettagli.
Sul fronte interno, la coalizione del primo ministro Benjamin Netanyahu sta negoziando con il partito di opposizione Unità Nazionale dell’ex ministro della Difesa Benny Ganz, per formare un governo di emergenza da tenere in carica finchè dura la guerra, ma l’opposizione chiede di escludere i membri della coalizione di estrema destra Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich.
L’Ue sospende “tutti i pagamenti” per i palestinesiRoma, 9 ott. (askanews) – L’Ue ha sospeso i versamenti per gli aiuti allo sviluppo ai palestinesi e sta mettendo “sotto revisione” 691 milioni di euro di sostegno dopo l’assalto di Hamas a Israele. Lo rende noto il commissario Ue per l’allargamento e il vicinato Oliver Varhelyi.
“Tutti i pagamenti immediatamente sospesi. Tutti i progetti messi sotto revisione. Tutte le nuove proposte di bilancio, anche per il 2023, sono rinviate fino a nuovo avviso. Valutazione globale dell’intero portafoglio”, pubblica sui social media Oliver Varhelyi.
L’esercito di Israele: “Uccisi sospetti armati” entrati dal LibanoRoma, 9 ott. (askanews) – Le forze armate israeliane hanno ucciso “diversi sospetti armati che si erano infiltrati nel territorio israeliano dal territorio libanese”. E’ quanto ha riferito l’esercito israeliano su Telegram, aggiungendo che “i soldati stanno continuando a perlustrare la zona” e che “gli elicotteri stanno colpendo l’area”.
Un funzionario di Hezbollah ha detto alla Reuters che il gruppo sciita libanese non ha lanciato alcuna operazione in Israele. La fonte è stata interpellata dopo che l’esercito israeliano ha riferito di aver ucciso “diversi sospetti armati che si erano infiltrati nel territorio israeliano dal territorio libanese”.
L’Iran nega ogni coinvolgimento nell’operazione di HamasRoma, 9 ott. (askanews) – La missione iraniana all’Onu ha negato ogni coinvolgimento nell’operazione militare lanciata da Hamas contro Israele, affermando: “Le azioni palestinesi sono una difesa totalmente legittima contro sette decenni di oppressiva occupazione e di crimini atroci dell’illegittimo regime sionista”. Lo riportano i media iraniani.
A sua volta, da Theran, il portavoce del ministero degli esteri iraniano Nasser Kanani ha definito false “e basate su motivi politici” le accuse “legate al ruolo dell’Iran” ribadendo che “Theran non interviene nelle decisioni di altre nazioni, comprese nelle decisioni dei palestinesi”. Poi Kanani ha aggiunto: “La resistenza della nazione palestinese ha la capacità, la forza e la volontà nedessaria per difendersi e cercare di recuperare i diritti perduti”.
M.O., Iran nega ogni coinvolgimento in operazione HamasRoma, 9 ott. (askanews) – La missione iraniana all’Onu ha negato ogni coinvolgimento nell’operazione militare lanciata da Hamas contro Israele, affermando: “Le azioni palestinesi sono una difesa totalmente legittima contro sette decenni di oppressiva occupazione e di crimini atroci dell’illegittimo regime sionista”. Lo riportano i media iraniani.
A sua volta, da Theran, il portavoce del ministero degli esteri iraniano Nasser Kanani ha definito false “e basate su motivi politici” le accuse “legate al ruolo dell’Iran” ribadendo che “Theran non interviene nelle decisioni di altre nazioni, comprese nelle decisioni dei palestinesi”. Poi Kanani ha aggiunto: “La resistenza della nazione palestinese ha la capacità, la forza e la volontà nedessaria per difendersi e cercare di recuperare i diritti perduti”.
La Cina condanna le violenze sui civili in Israele e PalestinaRoma, 9 ott. (askanews) – La Cina ha condannato oggi le violenze sui civili, in occasione della ripresa del conflitto tra gli estremisti palestinesi nella Striscia di Gaza e Israele.
“La Cina è molto preoccupata per la continua escalation del conflitto israelo-palestinese”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, aggiungendo che Pechino “deplora le vittime civili causate dal conflitto”, “respinge e condanna le azioni che danneggiano i civili”.
M.O., Banca centrale Israele mobilita 30 mld a sostegno valutaRoma, 9 ott. (askanews) – La Banca centrale di Israele ha annunciato il lancio di un programma di vendite di attività in valuta straniera per un controvalore da 30 miliardi di dollari, volto a sostenere la valuta nazionale, il siclo, dopo il crollo innescato dagli attacchi terroristici su vasta scala lanciati questo fine settimana da Hamas.
Con un comunicato, l’istituzione monetaria precisa che “opererà sul mercato in modo da moderare la volatilità del cambio del siclo e assicurare le necessarie liquidità per un appropriato continuo funzionamento dei mercati”. Oltre a questo programma ad hoc la Banca centrale assicurerà liquidità tramite meccanismi di swap valutario fino a ulteriori 15 miliardi di dollari. Questa mattina, alla ripresa delle contrattazioni il siclo israeliano è crollato di oltre il 2%, con il dollaro schizzato a 3,925 shekel a fronte di 3,84 di venerdì.
L’attacco di Hamas a Israele è stato pianificato con l’Iran (secondo il Wall Street Journal)Roma, 9 ott. (askanews) – Funzionari della sicurezza iraniani avrebbero contribuito a pianificare l’attacco a sorpresa di Hamas contro Israele sabato e dato il via libera all’assalto durante un incontro a Beirut lunedì scorso: a rilanciare le accuse contro l’Iran è oggi il Wall Street Journal, citando “alti esponenti di Hamas ed Hezbollah, un altro Gruppo militante sostenuto dall’Iran”.
Questa alleanza sarebbe stata siglata in agosto per sviluppare incursioni aeree, terrestri e marittime. Diversi incontri a Beirut avrebbero poi permesso di affinare l’offensiva, alla quale avrebbero partecipato ufficiali del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, secondo quanto spiegato. L’ipotesi di un coinvolgimento iraniano nell’attacco non è però sostenuta da prove certe, hanno precisato alti funzionari di Washington, tra cui il segretario di Stato Antony Blinken. “Non abbiamo informazioni in questo momento per corroborare questa narrazione”, ha ribadito un funzionario americano interpellato sulle accuse del Wall Street Journaldegli incontri. Da parte sua, Mahmoud Mirdawi, un alto funzionario di Hamas, ha detto che il gruppo ha pianificato gli attacchi da solo. “Questa è una decisione palestinese e di Hamas”, ha sottolineato.