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Zelensky: a Pokrovsk situazione difficile ma i russi non avanzano

Zelensky: a Pokrovsk situazione difficile ma i russi non avanzanoRoma, 2 set. (askanews) – La situazione intorno alla città di Pokrovsk, nell’oblast’ di Donetsk nell’Ucraina orientale, principale obiettivo delle truppe russe, resta “difficile” ma “da due giorni non c’è stata alcuna avanzata” da parte della Russia nella zona. Lo ha dichiarato dalla città meridionale di Zaporizhzhia, dove oggi ha ricevuto il nuovo primo ministro olandese Dick Schoof, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.


Per quanto riguarda la regione di Kursk, il presidente ucraino non ha menzionato alcun progresso sul terreno, ma ha affermato che circa 600 prigionieri sono stati presi, rendendo possibile negoziare nuovi scambi. A inizio giornata, il presidente russo Vladimir Putin ha accolto con favore l’accelerazione dell’avanzata dell’esercito russo nell’Ucraina orientale, ritenendo che l’offensiva ucraina nella regione di Kursk, lanciata all’inizio di agosto, fosse destinata a fallire.

Venezia 81, Barachini: pirateria uccide settore audiovisivo

Venezia 81, Barachini: pirateria uccide settore audiovisivoMilano, 2 set. (askanews) – “La pirateria uccide la fantasia, la libertà creativa, l’economia e la sostenibilità di interi settori. Restringe i confini della nostra visione del mondo. Serve che i cittadini avvertano la responsabilità di tutelare il settore audiovisivo e la sua missione culturale. La nuova campagna antipirateria va in questa direzione”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, partecipando all’evento “We are stories 2” Campaign: Women’s Vision And Skills in the Audiovisual Industries.


“Siamo pronti anche quest’anno, con Fapav e Mic, a fare la nostra parte” ha aggiunto all’evento che si è tenuto oggi a Venezia nell’ambito della 81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. “Pagare un prodotto audiovisivo accende l’attenzione, responsabilizza la visione e amplifica lacapacità di apprezzarlo e lo spirito critico. Al contrario – ha rilevato l’esponente dell’esecutivo – credere che un prodotto sia gratis ce ne fa inevitabilmente perdere il senso di valore e l’occasione di poterne fare una occasione di arricchimento e consapevolezza. La stessa cosa vale per l’informazione”.

Venezia 81, Zaia: Prosecco Doc eccellenza che promuove territorio

Venezia 81, Zaia: Prosecco Doc eccellenza che promuove territorioVenezia, 2 set. (askanews) – “Da dieci anni le bollicine fornite dal Consorzio di tutela della Doc Prosecco sono al fianco della Regione del Veneto alla Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia nello spazio regionale allestito all’Hotel Excelsior. Un sommelier in uniforme serve un calice agli ospiti dello spazio regionale, un momento inaugurale in occasione degli importanti eventi che ogni anno vengono ospitati nel nostro spazio, diventato oggi un punto di riferimento dell’intero territorio veneto, delle realtà produttive, scolastiche, associazionistiche legate in qualche modo al mondo della produzione cinematografica. Siamo grati di questa partnership che offre una vetrina sulle produzioni di eccellenza valorizzando il nostro territorio”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, raccontando l’impegno della Regione alla 81. Mostra del Cinema di Venezia.


Oltre 70 gli appuntamenti ospitati nello spazio regionale allestito all’Hotel Excelsior. “Anche quest’anno nello spazio regionale verranno stappate 360 bottiglie di Prosecco Doc – ha proseguito Zaia -. In tutto sono 2500 calici con cui brindano star, addetti ai lavori, e le delegazioni dei film prima di sfilare sul red carpet, proiettando un prodotto di eccellenza dei nostri territori nel mondo. Il Prosecco nel suo complesso è vero attore protagonista di questa Mostra del Cinema, ricordando anche l’impegno del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, da quest’anno star in sostituzione dello champagne come protagonista del red carpet”.

Biden: sul cessate-il-fuoco e il rilascio degli ostaggi Netanyahu non sta facendo abbastanza

Biden: sul cessate-il-fuoco e il rilascio degli ostaggi Netanyahu non sta facendo abbastanzaRoma, 2 set. (askanews) – “Siamo molto vicini” a raggiungere un accordo per il cessate-il-fuoco e il rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza. Lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.


Tuttavia, alla domanda dei giornalisti se il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu stia facendo abbastanza per garantire un accordo, Biden ha risposto con un laconico ma eloquente “No”. Il premier israeliano è stato messo sotto accusa per aver dato priorità alla nuova richiesta di mantenere le truppe delle Idf nel Corridoio di Philadelphi, al confine tra Gaza ed Egitto, durante la prima fase di sei settimane dell’accordo di cessate- il-fuoco, per impedire il contrabbando di armi dall’Egitto a Gaza. L’establishment della sicurezza si è opposto alla posizione di Netanyahu, sostenendo che le Idf (Forze di Sicurezza israeliane) possono tornare al corridoio se necessario e che la nuova richiesta rischia di far saltare i colloqui lasciando morire gli ostaggi.

Venezia 81, premiazione cortometraggi scuole contro violenza donne

Venezia 81, premiazione cortometraggi scuole contro violenza donneMilano, 2 set. (askanews) – Mercoledì 4 settembre 2024 alle ore 15, all’Hotel Excelsior di Venezia Lido, nell’ambito della Mostra internazionale del Cinema di Venezia, avrà luogo la premiazione dei migliori cortometraggi contro la violenza sulle donne realizzati dagli studenti delle scuole italiane che hanno partecipato a un concorso promosso attraverso un protocollo d’intesa fra i ministeri delle Pari Opportunità, dell’Istruzione e della Cultura.


L’iniziativa, annunciata alla fine dello scorso anno in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne e rivolta alle scuole secondarie di primo e secondo grado, “ha avuto un ottimo riscontro – fanno sapere i ministeri promotori – con la partecipazione di 136 scuole con altrettanti prodotti audiovisivi di ottima qualità, a dimostrazione che nei ragazzi c’è una grande sensibilità che ha bisogno solo di essere stimolata”. La premiazione, che vedrà come madrina d’eccezione Claudia Gerini, è stata organizzata in collaborazione con la Biennale del Cinema di Venezia. Interverranno i ministri Eugenia Roccella e Giuseppe Valditara, la presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul Femminicidio, Martina Semenzato, e rappresentanti della Regione Veneto e del Comune di Venezia.

Netanyahu considera lo sciopero generale una dimostrazione di sostegno ad Hamas

Netanyahu considera lo sciopero generale una dimostrazione di sostegno ad HamasRoma, 2 set. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito lo sciopero odierno dell’Histadrut una vergognosa dimostrazione di sostegno ad Hamas e al suo leader Yahya Sinwar. È quanto trapelato dalla riunione settimanale dell’esecutivo.


Lo sciopero è “una vergogna. Questo è dire a Sinwar: Hai ucciso sei persone; eccoci qui a sostenerti”, ha detto Netanyahu ai ministri, in riferimento ai sei ostaggi uccisi dai loro rapitori di Hamas, come riporta il sito di notizie Ynet. Lo sciopero, iniziato questa mattina, è stato interrotto per ordine del tribunale alle 14.30. Netanyahu ha anche detto ai ministri: “Dobbiamo rimanere sul corridoio di Philadelphi, è essenziale per la sicurezza di Israele”. L’insistenza del primo ministro a non ritirarsi dal corridoio di confine tra Gaza e l’Egitto nella prima fase di 42 giorni di un accordo per il cessate il fuoco con ostaggi, al fine di impedire il contrabbando di armi da parte di Hamas, è ampiamente segnalata come un ostacolo chiave per un accordo.

Kuleba: gli occidentali ci permettano di colpire la Russia con le armi

Kuleba: gli occidentali ci permettano di colpire la Russia con le armiRoma, 2 set. (askanews) – Dmytro Kuleba ha chiesto agli alleati occidentali l’autorizzazione a colpire la Russia utilizzando le armi fornite all’Ucraina. In un messaggio pubblicato oggi, il ministro degli Esteri ucraino fa riferimento all’attacco effettuato nella notte e sottolinea che alcuni dei missili erano di fabbricazione nordcoreana.


“Alcuni dei missili balistici sparati contro i civili ucraini questa mattina erano KN-23 nordcoreani. I regimi di Pyongyang e Mosca non hanno alcuna restrizione a colpire a lungo raggio qualsiasi località dell’Ucraina. Tuttavia, per difendersi da queste due barbare macchine da guerra, l’Ucraina è costretta a combattere con le mani legate dietro la schiena. Non è assurdo? È giunto il momento che i partner dell’Ucraina abbandonino i timori infondati ed eliminino le restrizioni al legittimo diritto del Paese all’autodifesa secondo la Carta delle Nazioni Unite, che include il diritto di colpire tutti gli obiettivi militari legittimi sul territorio russo”. Il Regno Unito, uno dei principali sostenitori di Kiev per oltre due anni, ha autorizzato l’esercito ucraino a utilizzare le sue armi, come i carri armati Challenger 2, nell’offensiva nella regione di Kursk, ad eccezione dei missili a lungo raggio Storm Shadow. Da parte sua, l’Institute for the Study of War (Isw) ha pubblicato una mappa che mostra come centinaia di obiettivi russi siano nel raggio d’azione degli Atamcs forniti dagli Stati Uniti. Tuttavia, Washington continua a vietare all’Ucraina di usarli contro le forze russe.

Venezia 81, al Lido mostra su “dive e madrine” del cinema italiano

Venezia 81, al Lido mostra su “dive e madrine” del cinema italianoMilano, 2 set. (askanews) – Sguardi d’autore verso un passato che vive ancora. Star d’altri tempi la cui luce non ha mai smesso di splendere, in dialogo con nuove stelle del grande schermo italiano. Nasce così la mostra “Dive & Madrine”, fino al 7 settembre, in occasione dell’81° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica al Lido di Venezia, nella hall dell’Hotel Excelsior, cuore pulsante di questo evento internazionale.


In quest’esposizione fotografica, organizzata dal Ministero della Cultura e Archivio Luce Cinecittà e curata dal Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e da Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà, si scopre la storia del nostro cinema attraverso le immagini di otto grandi dive del passato, da ammirare in scatti dell’Archivio Luce e altri archivi storici. Oggi, otto attrici contemporanee, dopo aver ricoperto il ruolo di madrine in passate edizione della Mostra del Cinema, le reinterpretano vestite da importanti maison italiane, attraverso gli scatti del fotografo Uli Weber, celebrando così il valore del Made in Italy, in un intreccio più che mai virtuoso fra moda, costume e cinema. Scenario degli scatti di Weber non poteva che essere Cinecittà, luogo iconico e simbolo del cinema italiano nel mondo, fulcro di storia e contemporaneità che ha accolto le protagoniste dentro i suoi mitici teatri di posa dove i maestri del cinema hanno girato – e girano – le loro opere, nei grandi set all’aperto, nel suo parco e nelle sue strutture espositive. Luoghi dove arte e spettacolo del passato convivono con le grandi produzioni di oggi.


Il fil rouge fotografico accomuna così Silvana Mangano, impersonificata da Kasia Smutniak. E poi Sophia Loren, evocata da Caterina Murino, fino a Sonia Bergamasco nelle vesti di Alida Valli. Ma anche Stefania Sandrelli rappresentata da Rocio Morales e Claudia Cardinale interpretata da Serena Rossi. Il fascino di Virna Lisi, da ritrovare in Vittoria Puccini, come l’incanto di Mariangela Melato brilla negli occhi di Anna Foglietta. Terminando con lo charme di Monica Vitti, tradotto in posa da Sveva Alviti.

Università Cattolica: ancora 20 anni per equità di genere in regia

Università Cattolica: ancora 20 anni per equità di genere in regiaMilano, 2 set. (askanews) – Per molto tempo le donne che hanno lavorato nell’industria cinematografica sono state soprattutto attrici o segretarie di produzione. Ma negli ultimi anni le donne dietro la macchina da presa sono aumentate e i film a direzione femminile vincono più premi e circolano di più nelle sale dei film a direzione maschile. “Ma serviranno ancora almeno 20 anni per raggiungere l’equità di genere alla regia e oltre 50 per avere un eguale numero di direttrici e di direttori della fotografia nelle produzioni cinematografiche italiane”. Lo scrive in una nota la direttrice dell’Alta scuola per la comunicazione (Almed) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Mariagrazia Fanchi, anticipando i contenuti del quarto Rapporto Gender Balance in Italian Film Crews dell’Ateneo e del Ministero della Cultura-Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, che verrà illustrato alla Biennale del cinema di Venezia, martedì 3 settembre, ore 14, nello spazio incontri dell’Hotel Excelsior, e online on the VPB Live Channel, all’interno dell’Annual Seminar in Gender Equality and Inclusivity in the Film Industry, evento ospitato da La Biennale di Venezia, Eurimages and Women in Film, Television & Media Italy.


“Uno scenario in miglioramento” fa notare la professoressa Fanchi. “Resta tuttavia ancora un importante divario da colmare: 21% la quota di professioniste alla direzione di lungometraggi nel 2023; poco meno del 30% quella delle sceneggiatrici e delle montatrici; al 12% la percentuale delle direttrici della fotografia e ancora sotto la soglia del 10% quella delle direttrici delle musiche; la presenza femminile fra i supervisor di effetti speciali continua a crescere, sebbene non superi il 30%; costumi e trucco restano professioni a prevalenza femminile”.

La strategia di Xi Jinping che ha riunito a Pechino i leader dell’Africa

La strategia di Xi Jinping che ha riunito a Pechino i leader dell’AfricaRoma, 2 set. (askanews) – La Cina continua a corteggiare i paesi dell’Africa. Il presidente Xi Jinping ha tenuto una serie di incontri con leader africani, affluiti a Pechino per prendere parte al Nono Forum sulla Cooperazione Cina-Africa (FOCAC), che inizierà mercoledì.


La Cina è stata il più grande partner commerciale dell’Africa negli ultimi 15 anni, con un volume commerciale che nel 2023 ha raggiunto un record di 282,1 miliardi di dollari. Il deficit commerciale complessivo dell’Africa rispetto alla Cina è aumentato l’anno scorso a 64 miliardi di dollari, anche se il divario si è ridotto nella prima metà del 2024 grazie alle importazioni in rapida crescita dall’Africa di prodotti agricoli, metalli, materie prime critiche per i nuovi settori energetici cinesi. Gli investimenti diretti dalla Cina hanno raggiunto i 40 miliardi di dollari nel 2023, rendendola una delle principali fonti di investimenti esteri in Africa. Ancora, le istituzioni finanziarie cinesi hanno fornito più di 170 miliardi di dollari in crediti, prestiti e sovvenzioni alle nazioni africane tra il 2001 e il 2022, principalmente per finanziare progetti infrastrutturali legati all’Iniziativa Belt and Road, voluta dal Xi.


Secondo l’agenzia di stampa statale Xinhua, almeno 50 capi di stato e di governo africani visiteranno Pechino per il forum. Pechino ha definito l’evento di tre giorni come il più grande “evento diplomatico di rilievo” ospitato dalla Cina negli ultimi anni. Xi ha incontrato il presidente della Repubblica democratica del Congo, Félix Tshisekedi, promettendo di approfondire la cooperazione nei settori dell’agricoltura e della lavorazione dei metalli, per aiutare il paese a “trasformare le risorse in slancio per lo sviluppo”. Il leader cinese ha inoltre promesso di consolidare la “fiducia politica reciproca”, affermando che i due paesi sono “compagni di viaggio sulla strada della modernizzazione e dovrebbero essere amici stretti con aspirazioni simili e benefici reciproci”. La RDC fornisce oltre il 60% del cobalto della Cina, un componente chiave nelle batterie per veicoli elettrici ed elettronica, rendendola un attore chiave nella transizione dell’Asia verso l’energia verde. All’inizio di quest’anno, due società cinesi – Sinohydro Corp e China Railway Group – hanno accettato di investire fino a 7 miliardi di dollari in infrastrutture per sostenere la joint venture Sicomines per rame e cobalto.


Xi ha inoltre incontrato oggi anche i leader di Gibuti, Comore, Mali e Togo, paesi che hanno elevato i loro rispettivi partenariati bilaterali al livello di “partenariato strategico”. Ismail Omar Guelleh, presidente di Gibuti, ha detto a Xi che il suo paese attende con impazienza di “rafforzare la comunicazione e la collaborazione nell’attuale situazione internazionale e regionale” per “promuovere la sicurezza e lo sviluppo regionale”. Gibuti è un paese particolarmente importante per Pechino nel Corno d’Africa, perché ospita l’unica base navale della marina cinese al di fuori del territorio nazionale. Incontrando il colonnello Assimi Goita, presidente ad interim del Mali controllato da una giunta militare, Xi ha dichiarato che la Cina ha “sostenuto l’autodeterminazione del popolo africano nel decidere il proprio destino futuro”. Goita, dal canto suo, ha lodato la posizione di Pechino di “opposizione all’interferenza negli affari interni di altri paesi”.


Particolarmente attivo, è anche in queste ore anche il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. Tra gli incontri, di particolare quello con il ministro degli Esteri sudaricano Ronald Lamola, avvenuto ieri. La Cina e il Sudafrica hanno “aderito all’etica diplomatica di sfidare il potere e sostenere la giustizia”, con i loro legami che ispirano e promuovono “l’unità e l’auto-miglioramento” del Sud Globale, ha detto Wang a Lamola, secondo il resoconto dell’incontro fornito dal ministero degli Esteri cinese. Lamola ha detto che il suo paese sostiene il crescente ruolo della Cina nelle piattaforme multilaterali come il G20 e i Brics. Incontrando la ministra degli Esteri senegalese Yassine Fall ieri, Wang ha lodato il ruolo del Senegal come co-presidente del FOCAC e ha detto che Pechino sostiene fermamente i paesi africani nella salvaguardia dei loro legittimi diritti allo sviluppo. Il Senegal ha ospitato l’ultimo FOCAC nella sua capitale Dakar nel novembre 2021, con Xi che ha tenuto un discorso virtuale. Il FOCAC di quest’anno affronterà quattro temi principali: governance, industrializzazione e modernizzazione agricola, pace e sicurezza, e lo sviluppo dell’iniziativa Belt and Road di Pechino. L’evento si concluderà con due documenti – una “dichiarazione d’intenti” e un “piano d’azione” – per guidare la cooperazione Cina-Africa nei prossimi tre anni.