Migranti, sindaco Ravenna: dal Governo solo demagogiaRoma, 10 feb. (askanews) – Questa mattina è approdata a Ravenna la nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere con a bordo 134 persone. Mi sono recato a Porto Corsini per accogliere il gruppo di migranti, l’ottavo in un anno sul nostro territorio, e per ringraziare uno ad uno tutti gli operatori e i volontari coinvolti nelle operazioni di sbarco”. Lo rende noto sui social il primo cittadino e presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale.
Per il primo cittadino la comunità rappresenta “un modello di accoglienza basato su umanità, professionalità e organizzazione. L’accoglienza delle città è l’unico anello umano ed efficiente di una catena segnata invece dalla demagogia e dalla disorganizzazione del governo Meloni. Il blocco degli sbarchi era stata la promessa più forte e, al di là delle opinioni, oggi ne rappresenta il fallimento più cocente. La presidente del consiglio ammetta l’errore, convochi le autononomie locali e il mondo del lavoro e costruiamo insieme un modello di integrazione serio, umano ed efficiente”.
Giorno Ricordo, Bonaccini: memoria condivisa per non dimenticareBologna, 9 feb. (askanews) – “Curare la verità storica del nostro passato vuol dire anche guardare con speranza al futuro, perché simili drammi non debbano più ripetersi”. Per questo motivo occorre una “memoria condivisa per non dimenticare la tragedia delle foibe e le tante vittime innocenti”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in occasione del Giorno del Ricordo, domani 10 febbraio, istituito dal Parlamento nel 2004 con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria del dramma delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel Secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
“Vogliamo ricordare le tante vittime innocenti e il dramma dei nostri connazionali costretti a lasciare le proprie terre e le proprie case – ha detto Bonaccini -. La tragedia delle foibe, con migliaia di morti, e l’esodo degli italiani d’Istria e Dalmazia richiedono che si faccia memoria di quei fatti per ricordarci come i muri e le divisioni siano sempre un’aberrazione che si contrappone alla libertà, alla civiltà, alla democrazia. E per non lasciar cadere il monito che la storia ci consegna contro la follia di ogni totalitarismo e autoritarismo, contro la violenza cieca che si abbatte su coloro considerati diversi su basi etniche o per le proprie origini. Un orrore che si ripete ogni qualvolta si perde di vista la propria umanità”. Diverse le iniziative e gli appuntamenti in programma da Piacenza a Rimini che si possono consultare sui siti degli istituti storici raggiungibili dal portale della “Rete degli istituti storici dell’Emilia-Romagna” (https://900-er.it/), sostenuto dalla Regione nell’ambito della legge sulla Memoria del Novecento.
A marzo 2016 è stata approvata la legge regionale sulla Memoria per sostenere la conoscenza di fatti e avvenimenti storici avvenuti nel corso del Novecento in ambito emiliano-romagnolo. Una legge unica nel panorama nazionale, che promuove ricerche e approfondimenti storici ma anche progetti culturali e artistici che attraverso i diversi linguaggi, affrontano avvenimenti e tematiche storiche. La legge interviene sia a sostegno delle attività degli Istituti storici regionali che di soggetti pubblici e privati.
Transizione ecologica, Bonaccini: tenere insieme ambiente e lavoroBologna, 25 gen. (askanews) – “Bisogna stare attenti perché se il costo della transizione, che è doverosa, lo devono pagare solo quelli più deboli, questi si ribelleranno e non riusciremo a fare invece quelle cose che vanno assolutamente fatte” per salvare il pianeta. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, nel suo intervento al convegno “Cambiamento climatico e filiera delle imprese: infrastrutture e Pmi nella transizione verde”, organizzato a Bologna.
“Stiamo mettendo a rischio il bene più prezioso che abbiamo, il pianeta – ha spiegato Bonaccini -. E anche per questo le generazioni più giovani sono molto più sensibili sui temi dell’ambiente perché sentono che rischiano di perdere il pianeta in cui vivono. Però se noi non teniamo insieme ambiente e lavoro, rischiamo che quelli a cui dobbiamo dobbiamo spiegare che la transizione ecologica comporterà anche dei sacrifici e dei cambiamenti di abitudini quotidiane, rischieranno di ribellarsi contro quei giusti, doverosi e sacrosanti provvedimenti”. A sostegno di questa tesi il governatore dell’Emilia-Romagna ha portato come esempio i provvedimenti presi dell’Europa sulle limitazioni all’utilizzo di auto più inquinanti. “Se le persone più povere o quelle non propriamente benestanti che solitamente sono quelle che hanno le auto e i mezzi più inquinanti (Euro 0 fino Euro4, il 90% di patrimonio circolante) perché spesso non si possono permettere di cambiare l’automobile, non ricevono un contributo, un beneficio o un incentivo per poterlo fare, non potendolo fare rischiano di essere compromessi negli spostamenti che per ragioni varie hanno necessità di fare magari anche solo per lavoro, di studio o di salute”.
Alluvione, Bonaccini: Von der Leyen ha mantenuto parolaForlì, 17 gen. (askanews) – “Grazie” alla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen “per aver mantenuto la parola quando venne, quando insieme sorvolammo le zone alluvionate. Il lavoro del ministro Fitto e del governo Meloni consentirà” ora “di avere questo ulteriore miliardo e 200 milioni per gli investimenti sul territorio” delle zone alluvionate. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini prima delle dichiarazioni congiunte della premier Meloni e della presidente dell’esecutivo Ue Von der Leyen nel municipio di Forlì.
“Insieme al comissario Figliuolo e a tutti i sindaci della provincia cercheremo di fare il meglio per far ripartire questa bellissima terra”, ha aggiunto Bonaccini.
Meloni: mobilitati 687 mln con firma accordo per coesione E.R.Roma, 17 gen. (askanews) – Con la firma dell’accordo di coesione di oggi con l’Emilia Romagna “mettiamo a disposizione 558 milioni di euro” e “a queste risorse, se noi aggiungiamo le quote di cofinanziamento, arriviamo a una somma complessiva di 687 milioni di euro che viene mobilitata oggi con questa firma”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Bologna per la cerimonia di firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Emilia Romagna.
“Ci concentriamo complessivamente su 92 progetti, poche grandi priorità, non risorse che vengono spese in centinaia di micro progetti con piccoli investimenti, ma scegliere sulle priorità che rappresentano un volano, quelle che danno il moltiplicatore maggiore nella capacità di creare crescita e nella capacità di dare a una regione, che ha storicamente una capacità straordinaria di saper correre, strumenti che permettano di correre ancora più velocemente”, ha aggiunto la premier.
Governo, oggi Meloni a Bologna. Poi a Forlì con Von der LeyenForlì, 17 gen. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà oggi in Emilia Romagna. La premier è attesa alle 9.45 nella sede della Regione per la firma del nuovo Accordo di sviluppo e coesione 2021-2027 con il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Presente anche il ministro degli Affari Ue, le Politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto.
Dopo la firma la premier farà una visita a “Marca” la fiera della marca commerciale in corso presso la Fiera di Bologna. All’ora di pranzo Meloni si sposterà invece a Forli per una visita insieme dalla presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen. L’occasione è il conferimento di 1,2 miliardi aggiuntivi del Pnrr per i danni dell’alluvione che colpì la Regione Emilia Romagna, e in particolare i territori della Provincia di Forlì-Cesena, nel maggio dello scorso anno. Alle 13.30 sono previste dichiarazioni congiunte alla stampa. Anche a maggio 2023 Meloni e Von der Leyen visitarono insieme i territori colpiti dall’alluvione.
Bologna, una ventina di contestatori per l’arrivo di MeloniBologna, 17 gen. (askanews) – “Fuori la Meloni da Bologna”. “Via il governo di fascisti, guerra e devastazione ambientale”. Una ventina di contestatori di Potere al popolo e del collettivo Osa, Opposizione Studentesca d’Alternativa, hanno riservato questa “accoglienza” alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, attesa a Bologna per la firma del nuovo Accordo sul Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027, che garantisce investimenti per quasi 600 milioni di euro in Emilia-Romagna.
“Meloni non sei la benvenuta. Soldi alla scuola non alla guerra” hanno scritto i giovani contestatori che si sono presentati davanti alla sede della Regione in viale Aldo Moro, con megafoni e striscioni. Il gruppo di antagonisti è tenuto a distanza da un dispiegamento di forze dell’ordine. La premier è attesa alle 9,45 in Regione per la cerimonia a cui parteciperà il presidente Stefano Bonaccini e il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto. Al termine della cerimonia Meloni dovrebbe visitare i padiglioni di BolognaFiere dove è in corso Marca, la manifestazione dove espone la distribuzione moderna organizzata. A seguire si recherà a Forlì dove in municipio incontrerà la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per discutere insieme alle istituzioni locali e al presidente della Regione Bonaccini dei fondi europei da destinare ai territori, alle imprese e alle famiglie colpite dall’alluvione dello scorso maggio.
Domani Meloni a Bologna per firma accordo sul Fsc con BonacciniBologna, 16 gen. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, firmeranno domani, mercoledì 17 gennaio, alle 9.45, il nuovo Accordo sul Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027, che garantisce investimenti per quasi 600 milioni di euro in Emilia-Romagna.
All’incontro, nella Sala Polivalente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, in viale Aldo Moro 50 a Bologna, sarà presente anche il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto. Al termine della cerimonia la premier dovrebbe visitare i padiglioni di BolognaFiere dove è in corso Marca, la manifestazione dove espone la distribuzione moderna organizzata. Meloni è attesa intorno alle 13 in Comune a Forlì dove incontrerà la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per discutere insieme alle istituzioni locali e al presidente della Regione Bonaccini dei fondi europei da destinare ai territori, alle imprese e alle famiglie colpite dall’alluvione dello scorso maggio.
Alluvione, Meloni e von der Leyen mercoledì a Forlì per i fondiBologna, 15 gen. (askanews) – A otto mesi dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, la Toscana e le Marche, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, torna a Forlì, uno dei territori più colpiti dal maltempo. Mercoledì 17 gennaio, nel pomeriggio, è in programma un vertice con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, per discutere delle risorse da impiegare per la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio e affrontare i problemi causati dall’alluvione.
In mattinata, invece, la premier è attesa a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna, per la firma di un accordo sulla destinazione delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Ad annunciarlo è il presidente Bonaccini che sempre mercoledì, alle 11, ha in programma una call con il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Giorgia Meloni fece visita alla Romagna pochi giorni dopo l’alluvione di maggio, incontrando alcune famiglie e imprese che hanno subito danni e le istituzioni locali impegnate nella gestione dell’emergenza. A poche settimane di distanza la premier aveva incontrato a Bologna von der Leyen dalla quale aveva ricevuto rassicurazioni sugli aiuti europei.
Alluvione Emilia, Tajani: 700 milioni a disposizione di impreseForlì, 12 gen. (askanews) – Dalla fine del 2023 “abbiamo iniziato a lavorare per la verifica dei danni indiretti” che hanno subito le imprese emiliano-romagnole colpite dall’alluvione dello scorso maggio. Per questo “sono a disposizione 700 milioni di euro” e “siamo pronti a rispondere positivamente”. Lo ha detto il ministro degli Affari esteri e vicepremier, Antonio Tajani, a margine dell’incontro “La Politica come crocevia fra le relazioni” con gli studenti del Cnos Fap dei dei Salesiani Don Bosco a Forlì.
“Siamo venuti immediatamente dopo l’alluvione. Io preso impegni per aiutare imprese che esportano – ha detto Tajani -. Ho mantenuto come ministero tutti gli impegni presi, abbiamo risposto positivamente a tutte le richieste di finanziamento per aziende che esportano che hanno avuto danni diretti”. Ora “ci vuole tempo per verificare danni indiretti”. Per questo “dalla fine 2023 – ha aggiunto il vicepremier – si è cominciato a lavorare su questo. Ci sono 700 milioni a disposizione, siamo pronti a rispondere positivamente”. Tra l’altro “l’aiuto viene dato anche ad aziende che non esportano direttamente ma che fanno parte di una filiera che esporta”. Quindi c’è “grande disponibilità” per aiutare chi produce ed esporta.