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Carceri, Defence For Children: sistema minorile torna indietro

Carceri, Defence For Children: sistema minorile torna indietroRoma, 7 nov. (askanews) – “Il sistema di giustizia minorile italiano sta regredendo gravemente e il governo non se ne occupa”. E’ l’allarme lanciato da Defence For Children Italia. Un anno fa, al termine di un seminario internazionale organizzato a Genova dall’Associazione, che si occupa di diritti per i minori, e sostenuto dalla Commissione europea con il Child Friendly Justice EuropeanNetwork, i partecipanti, in rappresentanza di 20 Paesi europei, inviavano una lettera alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi con la quale si invitava il governo “a riallineare il decreto immigrazione e sicurezza ai criteri e alle norme europee e internazionali che regolano la protezione di qualsiasi persona minorenne”.


“La normativa adottata, in particolare il Decreto Caivano, centrata sulla punizione invece che su orientamenti educativi, la distanza dai principi della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, la divergenza da quanto prevede la normativa che regola la situazione dei minorenni stranieri non accompagnati, la carenza di investimenti sui servizi e sul personale educativo degli Istituti Penali Minorili – si legge in una nota – sono le traiettorie negative che ci portano indietro nel tempo. Il Decreto Caivano, inoltre, ha reso più frequente il ricorso alla custodia cautelare in carcere per i minorenni, incrementando il tasso di detenzione. Nel 2023, quasi l’80% dei nuovi ingressi negli IPM è avvenuto per custodia cautelare, aumentando così il numero complessivo di giovani reclusi con un tasso di sovraffollamento medio del 110%. Ad oggi, a distanza di un anno, il governo non ha fatto nulla per migliorare la situazione degli IPM. Recentemente, inoltre, è stato ripristinato per gli agenti in ogni IPM l’uso della divisa d’ordinanza. Da sottolineare anche che dal 2021 al 2022, la spesa per psicofarmaci negli IPM italiani è aumentata del 30%, un incremento significativo rispetto agli istituti per adulti, dove nello stesso periodo l’aumento è stato molto più contenuto (circa l’1%). Misure che dimostrano che le istituzioni preferiscono giocare la carta dell”onore e della disciplina’ per affrontare le emergenze. È da evidenziare, infine, il legame tra le carenze del sistema di accoglienza dei minorenni stranieri non accompagnati e l’aumento proporzionale dei numeri degli stessi nel sistema penale minorile. Se dal punto di vista formale l’Italia ha appena incorporato nella normativa quanto richiesto dalla Direttiva Europea 800/2016 che prevede tutta una serie di garanzie per i minorenni coinvolti nei procedimenti penali e promuove una giustizia ‘child-friendly’. Dall’altra il governo procede in senso opposto, con decreti che scardinano un sistema proposto in Europa come un modello efficace e avanzato”. “I ragazzi e le ragazze non hanno bisogno di vuota retorica e di autoritarismo ma di adulti capaci di comprendere e di proporre solide opportunità di cambiamento così come fino ad ora indicato dalla nostra cultura giuridica”, spiega Gabriella Gallizia coordinatrice dei programmi di Defence for Children Italia.

Manovra, Pd: taglio risorse a Metro C è scelta contro la Capitale

Manovra, Pd: taglio risorse a Metro C è scelta contro la CapitaleRoma, 6 nov. (askanews) – “Il taglio del 20% delle risorse per il completamento della Metro C è una grave scelta contro la Capitale, più che contro la sua amministrazione. La Linea C è una spina dorsale della città, la linea metropolitana più lunga d’Europa, con 29 stazioni e 26 km, che collega l’estrema periferia con il centro storico e con la città oltre il Tevere”. Così i deputati del Partito Democratico, Andrea Casu e Roberto Morassut, in una nota.


“Questa opera pubblica è la più importante in fase di realizzazione a Roma, non un’opera ordinaria. In Commissione Trasporti abbiamo chiesto al Governo di assumere un impegno per il reintegro di questi fondi già dal prossimo anno, ma neanche questa mediazione è stata accettata. C’è una scelta contro Roma che arriva da un Governo presieduto da una premier romana solo a parole, ma non nei fatti”, spiegano i parlamentari Pd.

Manovra, Silvestri-Meleo (M5s): ancora tagli a fondi per Metro C Roma

Manovra, Silvestri-Meleo (M5s): ancora tagli a fondi per Metro C RomaRoma, 6 nov. (askanews) – “Il governo Meloni continua a taglieggiare i Comuni, e in particolare Roma. In Legge di Bilancio è infatti prevista una decurtazione per oltre 400 milioni delle risorse necessarie per la Metro C della Capitale. Eppure questa infrastruttura è essenziale per la mobilità dei cittadini, già gravati dall’incompetenza del ministro dei Trasporti peggiore che il nostro Paese abbia mai avuto. Per questa ragione il Movimento 5 stelle depositerà due emendamenti che mirano ad assegnare le risorse sottratte per il finanziamento del completamento della Metro C e per l’acquisto di treni nuovi. Non possiamo permettere che Roma e i suoi cittadini continuino a essere ostaggio del traffico e dei disagi, specie durante il Giubileo per il quale continuiamo a proporre di potenziare lo smart working per i lavoratori del pubblico e del privato in modo da agevolare tutti coloro che sono obbligati ad attraversare la città per andare a lavoro”. Così in una nota Francesco Silvestri, capogruppo M5s alla Camera, e Linda Meleo, capogruppo M5s al Comune di Roma.

Shoah, Segre a presentazione ‘Il nemico ideale’ di Nathania Zevi

Shoah, Segre a presentazione ‘Il nemico ideale’ di Nathania ZeviRoma, 15 ott. (askanews) – Il nemico ideale, l’ebreo, è il collega, l’amico, il vicino di casa “certamente ricco”, “che non si sente italiano”, che sposa un altro ebreo “perché stanno sempre tra di loro”, che suscita odio “perché sono tutti intelligenti”, che non ha il passaporto italiano ma quello israeliano. Di antisemitismo e di come questo sia una piaga più che mai attuale parla il libro “Il nemico ideale” della giornalista Nathania Zevi, edito da Rai Libri, che sarà presentato giovedì 17 ottobre a Roma alla presenza della senatrice a vita Liliana Segre.


L’appuntamento è alle 17 alla Camera di Commercio di Roma, sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano in piazza di Pietra. Insieme a Segre parteciperanno il generale Pasquale Angelosanto, coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, e lo storico Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio. Modera Massimo Franco, editorialista del Corriere della sera. L’antisemitismo, secondo l’autrice, non è mai stato davvero superato, può rimanere latente per anni per poi esplodere, in qualsiasi angolo del Pianeta, in maniera violenta e devastante. La giornalista Nathania Zevi lo analizza e lo racconta partendo dai fatti drammatici dell’attualità. Quella del sentimento antisemita è una storia antica che, nel tempo, ha subito delle evoluzioni, prendendo forme nuove e subdole. Stereotipi del passato, difficilissimi da sradicare, trovano oggi canali di amplificazione sempre più potenti. L’antisemitismo vive e si manifesta nella società reale e sul web, nei luoghi di lavoro come nella scuola e allo stadio. I social media fanno da cassa di risonanza per tutti i tipi di ostilità e gli ebrei sono tornati a essere nel mirino dei complottisti nelle accezioni più fantasiose: untori, avvelenatori di pozzi, membri di un’ élite mondialista, plutocrati che tramano nell’ombra.


Per Zevi mai come ora, anche alla luce dei drammatici eventi dell’ attualità, la conoscenza del fenomeno a partire dai fatti rappresenta il punto di partenza necessario per un’analisi imprescindibile.

Ascari e Cafiero De Raho (M5s): fare luce su scomparsa Paolo Adinolfi

Ascari e Cafiero De Raho (M5s): fare luce su scomparsa Paolo AdinolfiRoma, 8 ott. (askanews) – Arrivare alla verità sulla scomparsa del giudice Paolo Adinolfi avvenuta 30 anni fa a Roma. Lo hanno chiesto i deputati di M5s, Stefania Ascari e Federico Cafiero De Raho, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, assieme al figlio del magistrato, Lorenzo Adinolfi.


“Paolo Adinolfi è scomparso il 2 luglio del 1994 e purtroppo per 30 anni le istituzioni non hanno fatto nulla. Abbiamo deciso di ascoltare il grido di aiuto della famiglia, di giornalisti e scrittori che hanno fatto un’indagine dietro le quinte per stimolare la magistratura. Abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al ministro della Giustizia per avere tutta la documentazione, anche quella che 30 anni fa magari era secretata e oggi invece è disponibile, sulla vicenda di Paolo Adinolfi”, ha detto Ascari. “Abbiamo anche chiesto alla Commissione d’inchiesta Antimafia di dare vita a un gruppo di lavoro per fare un breve ciclo di audizioni e sentire tutte quelle persone che ad oggi non sono state mai sentite ma che possono invece aiutare nel riaprire l’inchiesta su un servitore dello Stato, un marito, un padre, scomparso nel nulla”, ha aggiunto Ascari.


Per Cafiero De Raho “è sconcertante che un magistrato sia scomparso e che tutte le istituzioni non abbiano fatto tutto il necessario per ritrovarlo. Bisogna dare nuovo impulso alle indagini chiedendo a tutti i collaboratori di giustizia se sanno qualcosa della vicenda Adinolfi o anche interrogare la banca dati della Direzione nazionale antimafia”. Alla conferenza stampa, moderata dal giornalista Gianluca Zanella, è intervenuto in collegamento anche l’ex giudice del Tribunale di Milano Guido Salvini, che negli anni, tra le tante inchieste, si è occupato della strage di Piazza Fontana, di terrorismo e del crack Parmalat. “Qualche anno fa all’interno del Palazzo di giustizia di Milano c’è stata una grande mostra sui magistrati caduti per mano della mafia, del terrorismo e della criminalità organizzata. Tra le tante immagini non c’era però quella di Paolo Adinolfi, forse perché, è doloroso dirlo, non era iscritto all’Associazione nazionale magistrati e non faceva parte di quella corporazione”, ha ricordato Salvini.


Da parte sua, il figlio di Paolo Adinolfi, Lorenzo, ha sottolineato che “a distanza di 30 anni dalla sua scomparsa oggi siamo qui per ricordare il magistrato, il padre, ma soprattutto attraverso il coordinamento con le istituzioni chiediamo che sia fatta luce su quella maledetta mattina dell’estate ’94 per avere finalmente un posto dove poter portare un fiore a mio padre”. Il 2 luglio 1994 Paolo Adinolfi, magistrato della Sezione Fallimentare del Tribunale di Roma, sparì nel nulla. Il giudice non è riconosciuto come una vittima del proprio lavoro, nonostante un’inchiesta condotta dalla Procura di Perugia, poi archiviata, abbia sancito che fu ucciso proprio per essersi occupato di numerosi casi di fallimenti di rilevanza economica e sociale, che coinvolgevano personaggi della criminalità organizzata romana e dell’alta finanza.

Libri, domani al Maxxi presentazione “Spettri” di Maggioni con Giuli

Libri, domani al Maxxi presentazione “Spettri” di Maggioni con GiuliRoma, 25 set. (askanews) – Tutti quei fantasmi che abbiamo scelto scientemente di dimenticare, tutti quei protagonisti feroci che pensavamo sopiti o sconfitti, sono pronti a presentare il conto all’Occidente. E il prezzo da pagare, come ci mostrano le ultime notizie provenienti dal Libano, sarà altissimo. E’ questa la premonizione di ‘Spettri’, ultimo libro della giornalista Monica Maggioni, appena uscito per Longanesi e che sarà presentato domani pomeriggio alle 18 al MAXXI, alla presenza di Alessandro Giuli, Ministro della Cultura.


Insieme all’autrice intervengono anche Marco Damilano, Massimo Gramellini (in collegamento video) e Walter Veltroni. ‘Spettri’ racconta alcuni degli ultimi e principali accadimenti mondiali attraverso le storie dei protagonisti. A un anno dallo scoppio del nuovo conflitto in Medio Oriente e prendendo avvio proprio dal 7 ottobre 2023, giorno dell’attacco di Hamas contro Israele, Maggioni ripercorre, col piglio da inviata sul campo di grande esperienza, storie feroci e crudeli conosciute in prima persona che tutti abbiamo cercato di rimuovere ma che adesso, come spettri appunto, tornano a tormentarci e a farci percepire l’insicurezza del mondo occidentale. La ferocia dell’attacco di Hamas a Israele riporta in primo piano, nelle agende mondiali, la causa palestinese e i suoi fantasmi. Li avevamo rimossi e loro sono tornati. Nella consapevolezza che la storia, e i suoi protagonisti più ambigui, tornano sempre a presentarci il conto delle scelte e degli errori compiuti, Monica Maggioni riscrive le storie interrotte di cui non parliamo e che minacciano il nostro futuro e la nostra idea di sicurezza. Dal capo spirituale di Hamas alla giovane donna italiana affiliata all’Isis, dall’addestratore di kamikaze Tawalbe, al neonazista americano Kreiss, al fanatico antimusulmano Breivik; da Occidente a Oriente, riappaiono i volti degli incubi che attraversano la contemporaneità. Sono questi gli spettri, persone che hanno creato una frattura, tracciato un segno, magari sconfitti o uccisi o dimenticati, ma che tornano come un incubo perché la loro eredità si è radicata, ha sfruttato il tempo per crescere sottotraccia.

Lazio, Rocca: bene intervento governo su Santa Lucia,

Lazio, Rocca: bene intervento governo su Santa Lucia,Roma, 9 ago. (askanews) – “A seguito dell’incontro al MiMIT, dal Governo arriva un atto concreto per aiutare la Fondazione Santa Lucia ad uscire dalla crisi in cui si trova. Lo stanziamento di 11 milioni nel decreto omnibus rappresenta un segnale concreto per gli 800 lavoratori e per tutte le persone che vengono assistite dalla struttura. Questa somma consentirà di pagare gli stipendi in questo momento di grave crisi. Ora tocca alla proprietà fare un gesto di generosità. Come Regione Lazio ribadiamo l’auspicio che venga chiesta l’amministrazione straordinaria per arrivare alla creazione e di un soggetto giuridico nuovo, con la partecipazione della Regione e di un privato no profit. Il nostro obiettivo resta salvare una struttura di eccellenza specializzata nella riabilitazione e nella ricerca sulle neuroscienze, dare continuità assistenziale ai pazienti e salvaguardare tutti i posti di lavoro”. Lo dichiara il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

Giubileo, Mollicone (FdI): a Termini non ci sarà una tensostruttura

Giubileo, Mollicone (FdI): a Termini non ci sarà una tensostrutturaRoma, 8 ago. (askanews) – “La soluzione prospettata nelle strutture adiacenti a Via Marsala e alla Caritas, messe a disposizione da Ferrovie dello Stato, in questo contesto giubilare è una buona sintesi e un’alternativa alla tensostruttura, che non ci sarà. Soluzione che va a rafforzare il ruolo importante di accoglienza della Caritas e Binario 95, che è sullo stesso asse”. Così il deputato di Fratelli d’Italia, componente del Comitato Giubileo presso la Presidenza del Consiglio, Federico Mollicone, nel corso del Comitato per la Sicurezza Pubblica in corso presso la Prefettura di Roma.


“Rispetto a quello che diceva Caritas, in particolare, credo anche che la situazione di emergenza e il Giubileo debba coniugare la sicurezza dei residenti, dei commercianti e dei pellegrini e allo stesso tempo la gestione del disagio sociale e dell’accoglienza. Questa soluzione è più strutturale rispetto alla tensostruttura, ma non permanente”, aggiunge. “Sono molto d’accordo con l’idea di creare e sviluppare un progetto complessivo, come proposto da Caritas, che possa andare oltre le scadenze del Giubileo ed essere risolutivo per creare percorsi di integrazione e di cura per i senza fissa dimora psichiatrici, dipendenti dalle sostanze stupefacenti e di chi ha un disagio sociale estremo, pur registrando l’abbattimento del 2% della povertà in Italia grazie alle politiche del Governo”, sottolinea.


“Bisogna partire dall’emergenza – e ringrazio il Commissario del Giubileo Gualtieri per la disponibilità su questo tema – per affrontare, con la riforma delle norme vigenti, un’integrazione del volontariato per il soccorso di prima necessità con dei percorsi personali strategici di vera solidarietà. È necessario uno sforzo complessivo di tutte le istituzioni, che non riguarda solo Stazione Termini ma è un tema cruciale che riguarda tutte le grandi città. Bisogna avere una visione strategica, coinvolgendo, oltre al volontariato, anche le forze dell’ordine, la Croce Rossa e la Protezione Civile. Può essere l’occasione per creare un format nazionale più strutturale”, evidenzia. “Per farlo dobbiamo muoverci su più livelli e non solo quello del Comune. In conclusione, vorrei porre l’attenzione sui residenti delle zone circostanti all’edificio di Via Marsala e alla loro sicurezza. Se decidiamo di istituire una sede provvisoria ma più stabile in quella zona, è fondamentale che ci sia un servizio speciale di inserimento di queste persone, che vagano in stato confusionale nei portici e nella zona della stazione, con l’aiuto della Protezione Civile e altre forze, in queste strutture e avvicinare loro il prima possibile a questi servizi. Sarà necessario anche un piano straordinario permanente di pulizia e decoro dei portici, di Piazza dei Cinquecento, di Piazza Vittorio e le zone limitrofe, che al momento sono in condizioni, appunto, indecorose. Auspico che sia una svolta complessiva che coniughi solidarietà sociale e sicurezza per i cittadini. Fratelli d’Italia è stata la prima forza politica, in aprile scorso, a sollevare il problema e oggi a portarlo a soluzione. La tensostruttura a Piazza dei Cinquecento non ci sarà”, conclude.

Roma, Foschi (Pd): salvare eccellenza Fondazione Santa Lucia

Roma, Foschi (Pd): salvare eccellenza Fondazione Santa LuciaRoma, 5 ago. (askanews) – “Un’eccellenza frutto del lavoro di 800 persone che ora rischiano di andare a casa. Salvare il Santa Lucia si può e si deve. Chiedo ai nostri iscritti e alle nostre iscritte, ai nostri elettori e ai romani di sottoscrivere la petizione a tutela dei lavoratori e dalle lavoratrici del Santa Lucia. Tutte le istituzioni locali e nazionali, a partire dalla Regione Lazio, facciano sentire la propria voce e facciano la propria parte fino a valutare seriamente di farla acquisire dal Sistema sanitario nazionale, facendola diventare così una struttura pubblica”. Lo scrive Enzo Foschi, segretario Pd Roma.

Governance Poll 2024, Lega: Gualtieri penultimo, non avevamo dubbi

Governance Poll 2024, Lega: Gualtieri penultimo, non avevamo dubbiRoma, 16 lug. (askanews) – “Gualtieri penultimo nella classifica sull’apprezzamento dei sindaci? Non avevamo dubbi che il fautore della nuova Fascia Verde, il primo responsabile dell’emergenza abitativa con le graduatorie che esplodono e i romani che aspettano, il sostenitore della ‘città dei 15 minuti’ tra buche, rifiuti, segnaletica sbagliata e trasporto in tilt, potesse godere di un giudizio diverso rispetto a tutti gli altri primi cittadini d’Italia”. Lo dichiarano il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori e il consigliere capitolino Maurizio Politi in merito alla classifica Governance Poll 2024 stilata da Noto per il Sole 24 Ore sul gradimento dei sindaci dei capoluoghi italiani in cui il primo cittadino di Roma è al penultimo posto dei consensi.


“Questa classifica è la fotografia più nitida di una Capitale allo sbando per colpa di un’amministrazione sorda e arrogante che ignora i cittadini e non è in grado di rispondere ai loro bisogni, a partire dai servizi essenziali. Un ottimo motivo in più per continuare a dare battaglia in Aula e rafforzare ulteriormente il nostro percorso per vincere la sfida di Roma. I romani meritano di poter vivere la propria vita in una città sicura, pulita, con infrastrutture moderne per far ripartire crescita e un tessuto produttivo e sociale che sappia fare da volano alla ripresa economica”, aggiungono.