Toti, Piana: ritorno al voto in Liguria? Leggi prevedono reggenzaMilano, 7 mag. (askanews) – “Non mi sento di condannare le parole della minoranza” che chiede il ritorno al voto in Liguria, “ma ci andrei cauto sul fatto che si debba andare al voto, quando ci sono delle leggi che prevedono la reggenza”. Lo ha dichiarato Alessandro Piana, presidente facente funzione della Regione Liguria dopo che Giovanni Toti è stato posto agli arresti domiciliari, intervenuto oggi a Radio Giornale Radio.
L’inchiesta “è stato un fulmine a ciel sereno, non me lo aspettavo minimamente. Esprimo massima fiducia nell’operato del presidente Toti e piena solidarietà alla persona”, ha aggiunto l’esponente leghista, che ha poi assicurato di essere “completamente estraneo” ai fatti contestatigli in alcune vecchie inchieste: “Mai ricevuto un avviso di garanzia, non sono nemmeno indagato, eppure mi sono ritrovato in una ordinanza. Ho già chiarito la mia posizione alla magistratura, mi auguro che venga fatta luce, perché è un fatto che mi ha fatto girare i coglioni e non poco. Mi auguro che certi giornali la smettano di scrivere minchiate”.
A guida regione Liguria Toti sostituito da vicepresidente PianaGenova, 7 mag. (askanews) – Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, finito agli arresti domiciliari per corruzione nell’ambito di un’inchiesta della Guardia Finanza, “ai sensi dell’articolo 41 dello Statuto, è sostituito pro tempore in tutte le sue funzioni dal vicepresidente Alessandro Piana nella pienezza dei poteri. L’attività amministrativa della Regione Liguria prosegue senza soluzione di continuità”. Lo annuncia la Regione Liguria in una nota.
“Siamo vicini al nostro presidente Toti – spiega lo stesso Piana – certi che abbia sempre agito nell’esclusivo interesse della Liguria. Auspichiamo che venga fatta chiarezza al più presto e che il presidente possa così dimostrare la sua più totale estraneità ai fatti contestati”.
Toti, M5s: accuse gravissime, si deve dimettere tutta la GiuntaGenova, 7 mag. (askanews) – “In base alle notizie apprese dalla stampa nazionale e locale, il gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle chiede le dimissioni della Giunta regionale ligure. In tutti questi anni abbiamo più volte segnalato e denunciato, anche con esposti, diverse operazioni quantomeno discutibili. L’operazione delle Colonie Bergamasche, ad esempio, o la vendita dell’ex ospedale di Santa Margherita, oltre alle centinaia di attività inerenti a determinate sponsorizzazioni e utilizzo di fondi pubblici. Le notizie odierne certamente non fanno bene alla nostra regione viste le innumerevoli criticità ancora irrisolte. Tuttavia, di fronte alla gravità delle accuse, non possiamo che chiedere che l’esecutivo faccia un passo di lato”. Lo dichiara in una nota il capogruppo del M5s in Regione Liguria Fabio Tosi, con il collega Paolo Ugolini.
Toti sospeso da presidenza Liguria,l’avvocato: è sereno, chiarirà tuttoGenova, 7 mag. (askanews) – “Il presidente Toti al momento è sereno e convinto di poter spiegare tutto. La Regione continuerà anche in sua assenza a lavorare. Sono tutti fatti di cui possiamo dare una spiegazione perché rientrano nell’ambito di legittima attività di amministrazione”. Lo ha affermato Stefano Savi, avvocato del governatore della Liguria Giovanni Toti, commentando l’inchiesta della Guardia di Finanza che ha portato al suo arresto con l’accusa di corruzione.
“Non si parla – ha sottolineato Savi – di dimissioni. Si sospende dalla funzione e poi vedremo cosa succede. Il processo è ancora tutto da fare. Vediamo gli atti, li leggiamo e cerchiamo di capire come costruire gli elementi difensivi nel miglior modo possibile. Il presidente è sereno e tranquillo. Vuole affrontare il procedimento spiegando tutto nel dettaglio”.
Corruzione, arresti domiciliari per governatore Liguria TotiGenova, 7 mag. (askanews) – Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è agli arresti domiciliari. Questa mattina i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova gli hanno notificato un’ordinanza di applicazione di misure cautelari con l’accusa di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, nell’ambito di un’inchiesta che ha portato all’arresto anche del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini e dell’imprenditore nel settore logistico ed immobiliare ed ex presidente del Livorno, Aldo Spinelli. (Segue)
Europee, Pd Liguria presenta candidati e lancia ciclo incontriGenova, 6 mag. (askanews) – Sono Brando Benifei, eurodeputato e capo delegazione Pd al Parlamento europeo, Donatella Alfonso, consigliera dem del Comune di Genova, e Lucia Artusi, ex assessore all’Ambiente del Comune di Sanremo, i tre candidati liguri del Pd alle elezioni Europee.
La presentazione dei candidati è avvenuta oggi nella sede del Pd di Genova e della Liguria ed è stata anche l’occasione per lanciare “Europa Prossima”, il ciclo di incontri sul territorio organizzati dal Pd della Liguria che, durante tutto il mese di maggio, coinvolgeranno e metteranno a confronto gli iscritti del Pd di ogni federazione sul territorio con le imprese, le associazioni, i sindacati, dialogando intorno a sei tavoli tematici che ricalcano i sei argomenti del Next Generation Eu: “Un green deal europeo”, “Un’Europa pronta per l’era digitale”, “Un’economia al servizio delle persone”, “Un’Europa più forte nel mondo”, “Promozione dello stile di vita europeo” e “Un nuovo slancio per la democrazia europea”. Su questi temi si produrranno dei documenti di proposta e di identità politica di profilo europeo che saranno affidati ai candidati liguri e agli eletti del Nord Ovest. “Prende il via la campagna elettorale delle Europee e, come ha sottolineato la segretaria del Pd Elly Schlein, lavoreremo per un’Europa più giusta e solidale, per garantire i diritti fondamentali, la dignità del lavoro e un’economia circolare e sostenibile”, ha dichiarato il segretario ligure del Pd Davide Natale.
“Le elezioni dell’8 e 9 giugno – ha aggiunto il segretario genovese del Pd Simone D’Angelo – saranno determinanti per il futuro dell’Unione Europea. Il Pd arriva pronto a questa sfida elettorale, con un programma chiaro e candidature all’altezza del compito di raccontare l’idea di Europa giusta, solidale, integrata, nella quale si riconosce tutta la famiglia del Partito Socialista Europeo. I cittadini e le cittadine dovranno decidere se il futuro europeo sarà nelle mani della destra, impegnata a sostenere un’Europa sempre più chiusa, dove le regole economiche vengono scritte prima di valutarne le ricadute sociali, oppure della sinistra, per un’Europa dei diritti, impegnata a costruire condizioni di vita dignitose per tutti i propri abitanti”. (segue)
25 aprile, Toti: va ribadito che Italia si fonda su antifascismoGenova, 23 apr. (askanews) – “Il 25 aprile porta da sempre con sé delle polemiche: quando queste polemiche finiranno, forse l’Italia sarà davvero matura, rendendo questa ricorrenza una festa di tutti. Occorre ribadire con grande chiarezza che la nostra è una Repubblica fondata sull’antifascismo, che nasce dalle ceneri di una guerra tragica che ha devastato l’Europa e in cui la Resistenza partigiana ha fatto la sua parte e, soprattutto, ha riscattato un Paese, facendolo sedere tra le democrazie che hanno vinto questa guerra”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, a margine delle seduta solenne del Consiglio regionale per la Festa della Liberazione.
“Dall’altra parte – ha aggiunto Toti – occorrerebbe che tutte le culture del nostro Paese, non solamente le forze politiche, riconoscessero che la Liberazione è una festa di tutti: è la celebrazione delle grandi democrazie, a partire dagli Stati Uniti d’America e dalla Gran Bretagna, che hanno difeso la bandiera della libertà anche nei tempi più cupi dopo l’inizio della guerra, delle forze partigiane che sono rappresentate dai militari badogliani e monarchici, fino alle brigate Garibaldi del Partito Comunista. Tutto questo è nella nostra Carta Costituzionale, non mi sembra così difficile ricordarlo, non mi sembra così complesso farne patrimonio comune. D’altra parte, tutti rispondiamo, soprattutto chi ricopre una carica elettiva, a quella stessa Costituzione”. “Credo quindi – ha concluso il governatore ligure – che sarebbe l’ora di smorzare le polemiche, di evitare ogni genere di distinguo e chiudere l’epoca in cui qualcuno ritiene questa festa più sua che di altri, arrivando a celebrare tutti insieme un elemento fondativo del nostro Paese, come fa la Francia per la presa della Bastiglia e gli Stati Uniti ogni 4 di luglio”.
Sanità, Toti: Liguria stanzia 63 mln per servizi, nessun taglioGenova, 22 apr. (askanews) – “Oggi siamo qui per mettere 63 milioni di euro nella sanità ligure per coprire i costi di servizi che già sono stati erogati, non perché siano stati o saranno tagliati servizi: questo non è accaduto e non accadrà. Non lasceremo buchi di bilancio nei prossimi anni, come invece abbiamo trovato al nostro arrivo: terremo, come abbiamo fatto finora, i conti in ordine”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nella sua relazione alla variazione di bilancio all’esame dell’aula del Consiglio regionale.
“Nel momento in cui si parla di mettere fondi sulla sanità – ha aggiunto il governatore ligure – non vuol dire che stiamo tagliando risorse, ma che al contrario stiamo immettendo risorse, perché è stato speso di più di quanto avevamo preventivato nel bilancio approvato a dicembre 2023. La sanità ligure ha speso 63 milioni di euro in più di prestazioni che hanno prodotto risultati concreti, visto che sono aumentate le prestazioni”. “Questa variazione di bilancio – ha sottolineato Toti – prevede, oltre al ripiano, un ulteriore stanziamento di oltre 10 milioni di euro per investimenti delle aziende sanitarie liguri e non ha alcun impatto negativo sui livelli essenziali di assistenza: dall’analisi del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, cui è affidato il compito di verificare l’erogazione dei Lea in condizioni di appropriatezza e di efficienza nell’utilizzo delle risorse, emerge per la Liguria una fotografia positiva, con i valori del 2022 relativi all’area distrettuale e ospedaliera in significativa crescita rispetto al 2021 così come dai primi dati del 2023 emerge, per quanto riguarda esclusivamente le strutture pubbliche, una crescita sia delle prestazioni relative alla specialistica ambulatoriale e diagnostica sia dell’attività ospedaliera, con un aumento di oltre 2 mila ricoveri”.
“Si tratta quindi di ampliare i servizi ai cittadini – ha concluso il governatore ligure – nella logica di traguardare un sistema sempre più performante. Come regione più anziana d’Italia e d’Europa, siamo chiamati al difficile compito di garantire le crescenti esigenze dei nostri cittadini attuando contemporaneamente azioni per rendere la Liguria ‘appetibile’ per i nostri giovani. In questo senso stiamo lavorando da un lato aumentando le possibilità di cura e, dall’altro, investendo sulle politiche giovanili e sullo sviluppo economico. Intendiamo continuare così”.
Sanità, Pd: chiudere Alisa e azzerare modello giunta Toti in LiguriaGenova, 22 apr. (askanews) – “Una manovra di bilancio straordinaria che toglie 63 milioni di euro dal bilancio corrente per riequilibrare i conti della sanità ligure su un bilancio 2024-2026 approvato solo pochi mesi fa, certifica il fallimento del modello di governance sanitaria della Giunta Toti. È la dimostrazione della fine della narrazione del presidente e del ‘va tutto bene’”. Lo affermano in una congiunta Luca Garibaldi, capogruppo del Pd in Regione Liguria, ed Enrico Ioculano, vice presidente della Commissione Bilancio e consigliere regionale del Pd.
“Di fronte a un disavanzo di queste dimensioni – prosegue la nota del Pd – il doppio rispetto a quello dell’anno precedente, si impone l’azzeramento del modello di sanità proposto da Toti in questi otto anni. Un modello fatto di privatizzazioni, tagli ai servizi, scelte scellerate che hanno condotto la sanità pubblica al disastro, aumentando fughe, liste d’attesa e numero di persone che rinunciano a curarsi o che possono farlo solo pagando. Lo spezzatino di funzioni messo in atto da questa giunta nella gestione della sanità va ricondotto a un ordine, a partire dalla chiusura di Alisa”. “Azzerare Alisa – sottolineano Garibaldi e Ioculano – vuol dire azzerare il castello di carta e scatole costruite attorno alla sanità. Un carrozzone inutile da 400 milioni di euro che non è stato in grado di gestire il sistema sanitario ligure e non ha operato quelle scelte necessarie per migliorare gli equilibri e garantire i servizi. Le sue competenze vanno ridistribuite in maniera ordinaria, senza cabine di regia, advisor e sovrastrutture esterne che in questi anni la Giunta Toti ha messo attorno all’azienda certificandone nei fatti l’incapacità di gestione. Serve ricominciare tutto da capo con un confronto aperto con le organizzazioni sindacali per coordinare la fase più acuta, con una operazione verità sulla sanità pubblica che Toti, con le sue scelte, sta portando al disastro”.
“Oggi Toti – si legge ancora nella nota – ripiana il buco di bilancio togliendo 35,5 milioni di euro al fondo sanitario per la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza, oltre un milione alla scuola, 4 milioni all’agricoltura e al commercio. Non un euro in meno per la comunicazione, non un euro in meno per la promozione. 63 milioni di euro ripianati con 35 milioni di euro di tagli in sanità e un taglio di oltre 18 milioni di euro per la prossima programmazione comunitaria e 10 milioni di euro tolti dal Fondo Strategico Regionale, per progetti destinati ai Comuni. Con 35 milioni di euro si sarebbe potuto assumere personale, garantire servizi sanitari e territoriali, acquistare macchinari, rafforzare i consultori, le guardie mediche, l’integrazione socio sanitaria. Invece la Giunta ha deciso di toglierli alla sanità per sanare un buco conseguenza di sue scelte sbagliate. In questi otto anni la Giunta è riuscita a ridurre i servizi e aumentare il disavanzo”. “Tutto questo – concludono Garibaldi e Ioculano – in un momento in cui il governo nazionale non sta garantendo sostegno al fondo sanitario e la garanzia dei servizi è sempre più a rischio. All’analisi dei fatti, con un disavanzo sanitario raddoppiato rispetto all’anno precedente, possiamo affermare con certezza che ‘non va tutto bene’ e che la gestione della sanità a firma Toti-Gratarola è un fallimento. Bisogna azzerare tutto e ricominciare da capo, senza toccare i servizi”.
Autonomia, Toti: Liguria proseguirà il percorso intrapresoGenova , 16 apr. (askanews) – “Confermiamo che è intenzione della Regione Liguria proseguire senza indugio nel percorso intrapreso per l’attuazione dell’autonomia differenziata, una volta approvata la legge, a oggi all’esame della Camera. Immagino che, a partire da questa tarda primavera, se il Parlamento ovviamente avrà concluso il proprio lavoro, comincerà poi la fase di stesura di un vero e proprio accordo sulle autonomie con la Liguria e tutte le altre regioni interessate”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, rispondendo in Consiglio regionale ad una interrogazione sul tema.
“Al momento – ha aggiunto Toti – è in corso anche l’iter di una legge delega per la riforma del sistema portuale italiano, che in qualche modo rientra tra le competenze concorrenti dell’articolo 116 della Costituzione tra il governo e Regioni. In parallelo, con il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, abbiamo anche ovviamente concordato – ha concluso il governatore ligure – che quella legge delega debba in qualche modo intersecarsi poi con il documento sull’autonomia differenziata che verrà redatto, per venire incontro alle esigenze che Regione Liguria aveva già espresso nel suo primo documento di richiesta sull’autonomia”.