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Pnrr, Pacente(Az): non penalizzare Comuni virtuosi come Milano

Pnrr, Pacente(Az): non penalizzare Comuni virtuosi come MilanoMilano, 30 mag. (askanews) – “Gli enti che stanno gestendo meglio il Pnrr non possono essere penalizzati sui trasferimenti in parte corrente sia perché non si penalizza chi è più efficiente sia perché uno degli aspetti più deboli del Piano è proprio l’impossibilità per gli enti locali di gestire gli investimenti dopo averli realizzati”. Lo ha scritto in una nota il presidente della commissione Pnrr e fondi europei del Comune di Milano e membro del Comitato europeo delle Regioni a Bruxelles, Carmine Pacente (Azione).


“Perché continua questo approccio verso il comparto degli enti locali? Gli enti locali al 31/12/2023 erano in linea con il cronoprogramma del Pnrr come dimostrano i dati ufficiali. La procedura di revisione tuttavia ha colpito soprattutto i Comuni con un definanziamento di circa 10 miliardi sui 13 complessivi (ricordiamo che la proposta iniziale del governo alle istituzioni europee era addirittura di definanziare 13 miliardi ai comuni su un definanziamento complessivo del Piano pari a 15,9 miliardi)” ha osservato l’esponente di Azione. “Leggo su vari giornali in questi giorni che tale revisione avrebbe bloccato gli investimenti durante tutto il periodo negoziale. Direi invece che ha sicuramente creato incertezza e confusione ma non che ha bloccato gli investimenti; li ha in alcuni casi allungati prorogando alcune scadenze. In altri termini i Comuni non si sono fermati ma hanno continuato a lavorare seppur in un quadro di grande incertezza” ha continuato citando, ad esempio, i Piani Urbani Integrati “che nella proposta del Governo avevano un definanziamento totale di circa 2,5 miliardi. Il definanziamento finale deciso da Bruxelles è stato pari e 1,5 miliardi”.


“Nella lunga fase negoziale vi è stata molta incertezza sulle nuove fonti di finanziamento ma i lavori non si sono interrotti. Per esempio a Milano alcuni progetti definanziati dal Pnrr e che sono stati coperti da altre risorse, subiranno una ‘proroga’ di ‘soli’ 6 mesi come abbiamo raccontato in una recente commissione consiliare tenutasi il 24 maggio a Palazzo Marino” ha ribadito. Il Pnrr, ha concluso Pacente, “è un Piano di riforme non di spesa. La riforma della Pa è fondamentale. Togliere risorse dal Pnrr proprio alla Pa locale non è un buon modo di ‘metterne alla prova’ e contribuire e migliorarne capacità amministrativa e tecnica soprattutto se le cose stavano andando piuttosto bene come poc’anzi ricordato”.

Lombardia, Calderoli: buon compleanno regione! Autonomia è vicina

Lombardia, Calderoli: buon compleanno regione! Autonomia è vicinaRoma, 29 mag. (askanews) – “Da ministro per gli Affari Regionali tutte le Regioni italiane per me sono sullo stesso livello nel mio lavoro quotidiano, nel mio impegno verso ognuna di loro. Da parlamentare lombardo, da senatore eletto in Lombardia, nella mia Lombardia dove sono nato e ho sempre vissuto, non posso però non vivere con particolare emozione ogni 29 maggio, il giorno della nostra festa regionale, l’anniversario della gloriosa battaglia di Legnano combattuta e vinta dai liberi comuni lombardi uniti per sconfiggere il Barbarossa invasore”. Lo afferma in una nota Roberto Calderoli, senatore della Lega e ministro per gli Affari regionali e l’AUtonomia.


“Questa festa – prosegue calderoli – cade in un momento particolare, alla vigilia dell’ultimo passaggio parlamentare dell’autonomia regionale differenziata, una riforma chiesta e portata avanti dalla Lega e dal centrodestra in consiglio regionale lombardo e poi votata da milioni di cittadini lombardi nel referendum del 22 ottobre 2017. Sei anni e mezzo dopo quella consultazione popolare siamo ad un passo dal completare il percorso parlamentare di questa riforma. Ci siamo, l’autonomia regionale è dietro l’angolo: buon compleanno Lombardia!”, conclude il ministro.

Strage Brescia, A.Fontana: nostro dovere non dimenticare

Strage Brescia, A.Fontana: nostro dovere non dimenticareMilano, 28 mag. (askanews) – Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha inviato un messaggio alla cerimonia di commemorazione delle vittime della strage di Piazza della Loggia a Brescia, di cui oggi ricorre il cinquantesimo anniversario, nel quale ha ringraziato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “oggi in Piazza della Loggia per commemorare insieme a Brescia e a tutti i lombardi questo cinquantesimo anniversario”.


“È nostro dovere – ha aggiunto Fontana – non dimenticare, mantenere viva la memoria di tutte le vittime innocenti e continuare a chiedere verità e giustizia”. Alla cerimonia ha partecipato l’assessore all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, secondo il quale la strage è “una ferita che ancora non si è rimarginata. La presenza del presidente Mattarella è un segnale forte di come lo Stato sia vicino alla nostra città. Le istituzioni sono compatte e determinate nel voler arrivare alla conclusione di tutti i procedimenti ancora aperti per consegnare ai parenti delle vittime e a tutti i cittadini non solo la verità storica, ma anche quella giudiziaria”.

M.O., Majorino(Pd): ogni istituzione si mobiliti per cessate fuoco

M.O., Majorino(Pd): ogni istituzione si mobiliti per cessate fuocoMilano, 28 mag. (askanews) – “Chiediamo a tutte le istituzioni, compresa la Regone Lombardia all’interno della quale presenteremo una mozione”, di mobilitarsi per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per un “intervento politico” che porti al riconoscimento dello Stato di Palestina. Lo ha detto il capogruppo del Pd nel Consiglio regionale della Lombardia, Pierfrancesco Majorino, durante una conferenza stampa organizzata insieme alla capolista dem alle europee, Cecilia Strada.


“Siamo convinti ogni giorno di più che ci sia bisogno di un intervento politico, a partire dall’Unione europea, i cui atti sono stati finora inadeguati” ha aggiunto Majorino per il quale il massacro del 7 ottobre da parte di Hamas “ha innescato una spirale di violenza”. Oggi a Gaza, ha concluso, siamo “di fronte a una strage sistematica” di civili “provocata dal governo Netanyahu, che ha responsabilità enormi sulle proprie spalle e la cui azione va fermata anche con una forza di interposizione” internazionale.

M.O., mozione del Pd al Pirellone per cessate il fuoco a Gaza

M.O., mozione del Pd al Pirellone per cessate il fuoco a GazaMilano, 28 mag. (askanews) – Il gruppo del Pd nel Consiglio regionale della Lombardia presenterà a breve una mozione per chiedere al governo di fare tutto il possibile per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Italia. Sul secondo punto, ha osservato il consigliere dem Paolo Romano durante una conferenza stampa insieme alla capolista alle europee Cecilia Strada, “ci sono cancellerie” europee, come quella spagnola, che hanno dimostrato di avere “il coraggio che l’Italia non ha”. Quanto alla strage di Rafah, cioè la morte di decine di civili a causa di un bombardamento israeliano, per l’esponente dem il commento del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è stato “vergognoso e schifoso perché non ha detto nulla sulle vittime civili e ha detto che Hamas sta costringendo Israele in una trappola mediatica”.


“Molti dicono ‘Hamas è un gruppo terroristico, sono degli assassini e di là c’è una democrazia’, ma io mi chiedo quanto è più grave che a compiere questi atti sia una democrazia. La posizione della premier Meloni e di Tajani è cerchiobottismo: nei fatti c’è la difesa delle azioni di Israele, non di Israele sul quale siamo tutti d’accordo. A noi fa schifo come Meloni e Tajani giocano sulla pelle dei palestinesi” ha continuato. Per Romano il primo ministro di israeliano, Benjamin Netanyahu, sta cercando di diffondere “una profezia autoverificante” identificando i palestinesi con i sostenitori di Hamas perché “in base agli ultimi sondaggi a Gaza il supporto per Hamas non era sufficiente neanche per arrivare terzi” in eventuali elezioni democratiche e “la scommessa di Netanyahu è quella di portare il popolo palestinese e schierarsi con Hamas” come unica scelta possibile a fronte della “nostra inazione”.

M.O., Strada(Pd): Governo non sta facendo nulla per pace a Gaza

M.O., Strada(Pd): Governo non sta facendo nulla per pace a GazaMilano, 28 mag. (askanews) – Il governo Meloni “non sta facendo niente di quello che dovrebbe fare, bisogna chiedere il cessate il fuoco, bisogna riconoscere lo Stato di Palestina, bisogna immediatamente fermare questa follia” del governo israelino di Benjamin Netanyahu che “sta commettendo crimini di guerra su base quotidiana ed è gravissimo perché non è un gruppo terrorista a commetterli, ma uno Stato democratico del quale evidentemente tutti quanti ci aspettiamo molto di più di quello che ci possiamo aspettare dalle organizzazioni terroristiche”. Lo ha detto la capolista del Pd nella circoscrizione Nord Ovest alle europee, Cecilia Strada, durante una conferenza stampa organizzata insieme al gruppo dem in Regione Lombardia.


Quello in corso a Gaza, ha proseguito, “è un massacro di civili ma qui in gioco non c’è soltanto la sopravvivenza del popolo palestinese, è in gioco la nostra sopravvivenza, il modo in cui stiamo insieme perché ovviamente non possiamo accettare, così come non possiamo accettare che Putin invada l’Ucraina, i massacri della popolazione civile, non si può accettare che il governo Netanyahu stia massacrando la popolazione civile” quindi il governo italiani “dovrebbe chiedere realmente un cessate il fuoco, lavorare a una soluzione politica basata sul principio ‘due popoli due Stati’, mentre non sta facendo questo”. “Per esserci due popoli e due Stati ci deve esserci uno Stato e partiamo dal riconoscimento dello stato di Palestina, lavoriamo a una soluzione politica, bisogna proteggere i diritti umani e non tornare alla ituazione precedente al 7 ottobre perché il 6 ottobre c’era già la guerra, c’erano diritti umani violati su base quotidiana, bisogna trovare una soluzione politica che rimette i diritti fondamentali delle persone israeliane e palestinesi al centro a partire dal diritto a restare vivi e bisogna farlo ora” ha ribadito Strada.


“Bisognerebbe parlare di smettere di inviare armi a Israele, di investigare sulle responsabilità come giustamente sta facendo la Corte penale internazionale perché sono stati commessi dei crimini di guerra e delle gravissime violazione dei diritti umanitario. Il governo Netanyahu ha stracciate la Convenzione di Ginevra e l’ha buttata per terra, poi ci ha tirato una bomba sopra, è veramente inaccettabile. I numeri dei morti a Gaza sono sottostimati perché la maggior parte delle persone in una guerra non muore per le bombe e per le pallottole, ma per tutto quello che c’è attorno per cui se sono morte 35.000 persone tre volte tanto moriranno per la mancanza di cure mediche, per la fame, perché sono state distrutte le infrastrutture civili ed è inaccettabile che a commettere tutto questo non sia una organizzazione terroristica ma un governo democratico” ha concluso.

Strage Brescia, Mattarella: oggi la Repubblica è qui

Strage Brescia, Mattarella: oggi la Repubblica è quiBrescia, 28 mag. (askanews) – “Oggi la Repubblica Italiana è Brescia, è Piazza della Loggia, è questo teatro, con la presenza e il coinvolgimento di tante persone”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel discorso al Teatro Grande di Brescia per la commiserazione della strage di Piazza della Loggia, in cui50 anni fa rimasero uccise otto persone e ferite 102, alcune in modo grave e con lesioni permanenti.


Tra le persone presenti, ha sottolineato Mattarella, “giovani e giovanissimi, con la volontà di prendere parte a questa commemorazione, di rendere testimonianza e di stringersi attorno alla città, che avverte tuttora il trauma e la ferita di quel tragico, barbaro atto di terrorismo”.

Capaci, Sala: battaglia non è finita, a Milano problema mafia c’è

Capaci, Sala: battaglia non è finita, a Milano problema mafia c’èMilano, 23 mag. (askanews) – Il ricordo di Giovanni Falcone e della Strage di Capaci di 32 anni fa è materia viva “perché da un lato lo vediamo nella partecipazione a queste giornate nelle città, che a Milano c’è ancora, dall’altro c’è il rischio che nella testa della gente sia una battaglia finita invece non è così”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine della cerimonia di commemorazione delle vittime della strage del 23 maggio del 1992.


“Noi dobbiamo continuare a testimoniare, a fare cose le giuste, tipo il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia, tipo come noi costruiamo le gare pubbliche per evitare che ci siano infiltrazioni, i comitati che utilizziamo, quindi io penso che da questo punto di vista è sciocco dire che a Milano il problema non c’è, perché c’è, ma è altrettanto vero che l’impegno, anche forte, a Milano c’è” ha continuato il primo cittadino. Quanto alla stima di Transcrime di 5.000 imprese lombarde rischiò infiltrazioni per Sala “è chiaro che dove c’è ricchezza c’è il tentativo di infiltrazioni, ne parlavo recentemente anche col prefetto e anche col nuovo questore. Il lavoro deve essere un lavoro serio e anche quasi di natura pedagogica cioè convincere gli imprenditori che nello stare nelle regole c’è un vantaggio per tutti e isolare quelli che nelle regole non vogliono stare” ha concluso.

Lombardia,premio Rosa Camuna a Confalonieri, Dolce-Gabbana, Marotta

Lombardia,premio Rosa Camuna a Confalonieri, Dolce-Gabbana, MarottaMilano, 17 mag. (askanews) – Mercoledì 29 maggio, alle ore 17, a Palazzo Lombardia, in occasione della giornata in cui si celebra la ‘Festa della Lombardia’, verranno consegnati i ‘Premi Rosa Camuna’. Si tratta della più alta onorificenza istituita dalla Regione attraverso la quale viene riconosciuto pubblicamente l’impegno, l’operosità, la creatività e l’ingegno di coloro che si sono particolarmente distinti nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia. Destinatari dei premi: persone fisiche, imprese, enti, associazioni, fondazioni e realtà residenti, con sede o operanti in Lombardia.


Il ‘Premio Rosa Camuna’ prevede l’assegnazione di 5 riconoscimenti indicati dal Consiglio Regionale e 2 decisi dal Presidente della Giunta regionale che verranno attribuiti quest’anno a Fedele Confalonieri (“milanese doc, manager di successo, cui la città ha affidato la Presidenza della Veneranda Fabbrica del Duomo”) e Dolce&Gabbana (“impresa di eccellenza che celebra i suoi 40 anni ed è motivo di grandissimo orgoglio della nostra regione nel mondo”). Tra i 5 premiati dal Consiglio, l’amministratore delegato dell’Inter Campione d’Italia, Giuseppe Marotta (“dirigente con un curriculum costellato di risultati eccellenti nelle squadre italiane, tra le quali le lombarde Inter, Atalanta, Monza, Como e Varese”). Inoltre, è previsto il conferimento di menzioni individuate dal Consiglio Regionale e di una serie di ‘Premi tematici Rosa Camuna del Presidente”. Tra quest’ultimi, riconoscimenti a Umberto Bossi (Premio per le Riforme Istituzionali – “Ha aperto la strada al processo di riforme costituzionali. Uomo politico di rilievo soprattutto per la nostra regione, sempre vicino alla gente”), Alessandro Mahmoud – Mahmood (Premio per la Musica e l’Impegno sociale – “I suoi album hanno registrato milioni di copie vendute e innumerevoli riconoscimenti artistici. Non fa mancare il suo sostegno a progetti a favore di chi è difficoltà”) e Ambra Angiolini (Premio per lo Spettacolo e l’Impegno sociale – “Artista di grande umanità che si batte per i diritti umani con uno spiccato impegno per le campagne di sensibilizzazione sociale”).

Lombardia, approvata legge a sostegno comunità lombardi nel mondo

Lombardia, approvata legge a sostegno comunità lombardi nel mondoMilano, 14 mag. (askanews) – Sostenere e valorizzare le comunità dei lombardi nel mondo “quali componenti essenziali della società lombarda”. È questa la finalità della legge approvata oggi a larghissima maggioranza dal Consiglio regionale della Lombardia (61 voti a favore, 3 astenuti, nessuno contrario). Il provvedimento riconosce l’importanza della mobilità internazionale dei lombardi per la comunità regionale, favorisce lo sviluppo della professionalità e l’inserimento nei mercati del lavoro, sostiene gli interventi finalizzati alla circolazione dei talenti, promuovendo anche il loro rientro in regione, e valorizza cultura e identità lombarde.


Come hanno dichiarato in Aula consiliare la relatrice e il Sottosegretario alle Relazioni internazionali “negli ultimi anni il fenomeno dell’emigrazione è cambiato ed è cresciuto moltissimo e coinvolge sempre di più soggetti giovani, con una elevata preparazione professionale, che scelgono di stabilirsi prevalentemente in Paesi europei. Il tema deve quindi essere affrontato con strumenti nuovi e adeguati ai tempi, rispettando nello stesso tempo un dovere statutario della Regione”. Si stima che siano quasi 600 mila i lombardi nel mondo, 587 mila dei quali iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. Alla legge fanno riferimento i cittadini residenti in Lombardia attualmente all’estero per motivi di lavoro e di studio e i cittadini nati in Lombardia e con una residenza per almeno cinque anni in regione prima dell’espatrio e della residenza all’estero. Sono compresi i familiari.


Punto di riferimento per l’attuazione delle iniziative sarà la Consulta regionale per i lombardi nel mondo, organismo composto da rappresentanti regionali, di enti e istituzioni quali Anci, Unioncamere, Università, associazioni, enti del Terzo Settore e dal decano del Corpo consolare di Milano e della Lombardia. Tra i soggetti attuatori potranno rientrare enti pubblici e privati, associazioni, fondazioni e reti rappresentative delle comunità di lombardi. È stato previsto uno stanziamento di 255mila euro per ciascun anno del triennio 2024-26. Viene infine istituita la Giornata dei lombardi nel mondo, che verrà celebrata ogni 1° giugno, data che ricorda San Giovanni Battista Scalabrini, vescovo missionario originario di Fino Mornasco (Como), dove nacque l’8 luglio 1839, e scomparso a Piacenza il 1° giugno 1905. Nell’occasione verranno assegnati riconoscimenti a cinque persone che si sono particolarmente distinte in ambito economico, sociale, ambientale culturale e sportivo dando lustro alla Lombardia nel mondo. Ai premiati verrà conferito il titolo di “Voce lombarda nel mondo”.


Il testo della legge è il risultato dell’unificazione di due progetti di legge sul tema, uno di iniziativa della Giunta regionale e l’altro di Consiglieri di maggioranza, e del lavoro e delle audizioni avvenute in Commissione “Affari istituzionali”. Prima dell’approvazione finale il Consiglio regionale è stato sospeso brevemente per permettere un esame congiunto degli emendamenti presentati e favorire un accordo bi-partisan. Sono così stati accolti diversi emendamenti tra i quali quelli che prevedono un maggior coinvolgimento del Consiglio nella fase di attuazione della legge. Respinto l’emendamento che intendeva proporre come data della Giornata dei lombardi nel mondo il 15 luglio, ricorrenza della nascita di Santa Madre Cabrini, patrona dei migranti.