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Europee, Monguzzi: a Milano successo di Avs chiede cambiamento

Europee, Monguzzi: a Milano successo di Avs chiede cambiamentoMilano, 11 giu. (askanews) – “Non scambiate i 53.137 voti ad Avs” alle europee a Milano città “per entusiastica adesione alle politiche ambientali del Comune”. Così in una nota il consiglire comunale milanese di Europa Verde, Carlo Monguzzi, commentando il voto delle europee a Milano.


“Salis (21.271 voti ) e Lucano (9.582) sono simboli di forte radicalità e impegno nelle battaglie per i diritti e la libertà. I giovani studenti che in maggioranza ci hanno votato sono gli stessi Fridays for Future che davanti al comune gridano sempre ‘Palazzo Marino è il tempio del Greenwashing’. Molti voti sono dei cittadini che si stanno battendo contro la cementificazione e i condoni, per la diminuzione del traffico e per l’aria pulita” ha osservato. “Ora, sopratutto dopo i risultati di Francia e Germania, godiamoci che Milano sia ancora un baluardo della democrazia, ma non facciamo finta che tutto vada bene. È urgente cambiare: servono serietà e concretezza” ha concluso ribandendo la propria posizione critica nei confronti della giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Beppe Sala.

Europee, A.Fontana: centrodestra più forte, avanti con autonomia

Europee, A.Fontana: centrodestra più forte, avanti con autonomiaMilano, 10 giu. (askanews) – “Il risultato a livello nazionale premia tutti i partiti del centrodestra. La Lega cresce e ora guarda dritta e decisa all’affermazione dell’autonomia” differenziata. Lo ha scritto sui social il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando l’esito delle elezioni europee. “È questa la grande occasione che permetterà alla Lombardia di essere sempre più motore trainante dell’intero Paese e punto di riferimento per tutta Europa. Questa la mia missione e il mio impegno. Per una Lombardia ancora più forte e libera di correre” ha aggiunto Fontana.

Europee, Sala: Pd ottimo, ma centrosinistra senza centro non vince

Europee, Sala: Pd ottimo, ma centrosinistra senza centro non vinceMilano, 10 giu. (askanews) – Alle elezioni europee il centrosinistra in Italia, nonostante “l’ottimo risultato” di Elly Schlein e del Pd “non è, purtroppo, competitivo”. Lo ha scritto sui social il sindaco di Milano, Beppe Sala. “Tutti sottolineeranno la crisi del M5s, io ripeto quello che sto affermando da tempo: senza il centro non si vince. Giorgia Meloni parla di una restaurazione del bipolarismo puro. Lei ha un centro (Fi, che ha ottenuto un buon risultato), noi no” ha ribadito.


In questo quadro in cui “hanno vinto le destre. Hanno vinto in Europa, dove però non governeranno” e “si confermano in Italia”, il primo cittadino ha sottolineato che i dem si dimostrano “una formazione che regge, laddove si registra una generale crisi della proposta socialista democratica. Vanno riconosciuti i meriti della segretaria e di una formazione che continua a essere un argine alle destre”. “Un dato mortificante per il nostro Paese: l’Italia raggiunge il minimo storico di votanti alle elezioni europee più importanti della storia. Ogni nazione in questa campagna elettorale ha ragionato per sé stessa e sui propri problemi, che sono stati sbattuti in faccia all’Europa, la quale è stata dipinta da conservatori e destre come un’organizzazione burocratica che non fa niente. L’Italia, in particolare, senza una Ue forte non va da nessuna parte” ha osservato Sala.


Quanto a Milano, ha concluso il sindaco, “i partiti che mi sostengono hanno ottenuto il 55%. Un’altra volta lascio parlare i rumorosi oppositori e i media schierati e rispondo con il lavoro quotidiano. È la cosa migliore da fare”.

Europee, candidato Avs srotola bandiera Palestina su Duomo Milano

Europee, candidato Avs srotola bandiera Palestina su Duomo MilanoMilano, 5 giu. (askanews) – L’ex parlamentare dei Verdi e candidato alle europee per Avs Stefano Apuzzo ha srotolato una bandiera della Palestina lunga 15 metri sulla facciata del Duomo di Milano. Un gesto che segue il blitz di alcuni giorni fa sul cornicione di Montecitorio che ha generato il bando dell’esponente ambientalista dalla Camera, finalizzato a “ribadire la richiesta dei popoli, delle piazze e delle università del mondo di un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza e in West Bank, dello stop al genocidio ai danni del popolo palestinese e della richiesta al governo italiano di non inviare più armi a Tel Aviv (Oto Melara, Leonardo), impiegate per il massacro in corso e del riconoscimento dello Stato di Palestina”.


Il vessillo è stato rimosso dopo pochi minuti, ma è bastato a scatenare la reazione del centrodestra. Per il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato il gesto di Apuzzo “è a dir poco vergognoso e indecente”. Qualche settimana fa, ha ricordato l’ex vicesindaco di Milano, “ci aveva pensato il collega Monguzzi, esponendo la stessa bandiera in un altro luogo simbolo della città, ovvero la Galleria Vittorio Emanuele. Si tratta di un inaccettabile atteggiamento antisionista. Spero vivamente che non arrivino ad esporre la bandiera anche su Palazzo Marino. Sala purtroppo sulla questione fa orecchie da mercante e tace”. Sulla stessa linea il segretario provinciale della Lega e consigliere comunale di Milano, Samuele Piscina, secondo il quale “utilizzare un luogo sacro per la propria propaganda politica è squallido. Evidentemente la sinistra ha la necessità di avere visibilità mediatica”. Da tempo la Lega ha chiesto al Comune, ha ricordato Piscina, “di esporre lo striscione per richiedere la liberazione degli ostaggi israeliani, rimanendo inascoltati. Oggi sul Duomo, con ampia soddisfazione della sinistra, abbiamo purtroppo potuto vedere la bandiera in sostegno dei terroristi di Hamas”.

Lombardia, Pd: ancora carenze in applicazione legge 194

Lombardia, Pd: ancora carenze in applicazione legge 194Milano, 4 giu. (askanews) – “L’applicazione della legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza in Lombardia, nonostante qualche piccolo passo avanti grazie anche al nostro lavoro di monitoraggio e segnalazione delle situazioni critiche, presenta ancora carenze e disomogeneità anche gravi nell’accesso alle prestazioni e nella possibilità di decidere la procedura. Con un pericolo imminente: la presenza dei pro vita nei consultori pubblici che rischiano di interferire pesantemente sul lavoro degli operatori e ostacolare e limitare la libertà di scelta delle donne. Per questo raccoglieremo segnalazioni su eventuali problemi che si dovessero presentare in fase di applicazione di un diritto consolidato”. È la sintesi degli interventi di Paola Bocci e Pierfrancesco Majorino, consigliera e capogruppo regionali del Pd in Lombardia, che stamattina al Pirellone hanno presentato l’indagine annuale dei dem sull’applicazione della 194 in Lombardia.


“La nostra segretaria Elly Schlein, in piazza a Milano, ha detto che il Governo Meloni sulla sanità non ha fatto nulla, se non sostenere e aiutare i pro vita. Regione Lombardia rischia di diventare il racconto di tutto questo. E lo dicono i fatti: zero iniziative per il servizio sociosanitario lombardo, per affrontare il tema delle liste d’attesa, per sostenere lo sviluppo della sanità pubblica. A parte qualche viaggio esotico dell’assessore Bertolaso. Al contrario, stiamo assistendo a un’apertura di credito significativa verso i pro vita che si è già manifestata con una recente mozione in consiglio regionale. In questa cornice si inserisce il lavoro importante e puntuale che facciamo ogni anno e che incredibilmente non viene realizzato dalla Regione, dove avremo bisogno di un vero osservatorio permanente sulla 194. Per questo raccoglieremo, anche in forma anonima, segnalazioni di ingerenze da parte dei pro vita che si possano verificare in ospedali e consultori, e siamo a disposizione di operatori e donne che le vivano”, ha precisato Majorino. Alla consigliera Bocci il compito di illustrare i dati raccolti “che ci hanno aiutato a comporre un quadro, cosa che facciamo da 10 anni. La relazione nazionale del Ministero della Salute riporta dati non aggiornati (quella presentata a ottobre 2023 rendicontava i dati del 2021) e non disaggregati per provincia che non consentono di comprendere le criticità puntuali delle singole provincie e del singolo ospedale, le differenze tra capoluogo e territorio, agendo in modo tempestivo per correggerle. Per questo la Regione dovrebbe lei stessa monitorare, avere tutto sotto controllo e intervenire come istituzione per garantire il diritto al servizio dovunque”.


Dall’indagine del Pd emerge che “mentre è chiaro che l’applicazione della norma, combinata con l’attività di informazione e sensibilizzazione nei consultori, ha portato a una netta diminuzione delle Ivg, passando, in Lombardia, dalle 37mila Ivg del 1982 alle 11mila del 2023, rimangono nella nostra regione carenze e disomogeneità, sia di accesso, sia di scelta del metodo. Permangono, infatti, grosse disparità tra province e strutture ospedaliere, perché ci sono presidi dove ancora abbiamo il 100 per cento di obiezione o dove non viene somministrata la RU486”, ha sottolineato Bocci. “Per questo motivo, ribadiamo e ampliamo le richieste che, come Gruppo regionale del Pd, facciamo da anni alla Regione: va realizzato un osservatorio sull’attuazione della 194 con il dettaglio per provincia e strutture. Va offerta un’informazione chiara, diffusa e accessibile in diverse lingue sull’Ivg, in particolare sulla RU486, coinvolgendo i medici di medicina generale, gli ambulatori, le Case di comunità e i Consultori, che devono poter operare senza interferenze dei Centri di aiuto alla vita. Regione deve dare direttive chiare e cogenti alle Asst, sia per assicurare alle donne lombarde l’Ivg in tutti i suoi presidi, anche in caso di obiezione al 100%, sia per riequilibrare le prestazioni tra il personale, rispettando la multidisciplinarietà della professione. Inoltre, Regione deve formalmente richiedere alle aziende sanitarie che entrambe le prestazioni siano erogate in tutte le strutture ospedaliere pubbliche, incentivando l’utilizzo della RU486, e potenziare i consultori pubblici affinché l’erogazione della farmacologica avvenga anche in questi presidi territoriali. Infine, ribadiamo la necessità che i contraccettivi post Ivg, ma non solo, siano offerti gratuitamente a chi ne fa richiesta, in particolare a minorenni e fragili”, ha concluso Bocci.

Lombardia, Fdi presenta al Pirellone ddl su governo del territorio

Lombardia, Fdi presenta al Pirellone ddl su governo del territorioMilano, 3 giu. (askanews) – Il gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale della Lombardia ha depositato un progetto di legge dal titolo “modifiche e integrazioni alla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 (legge per il governo del territorio) e ad altre leggi regionali”, con primo firmatario e proponente Giorgio Bontempi, unitamente al capogruppo Christian Garavaglia. L’obiettivo, si legge in una nota, è approvare “una grande riforma, volta a migliorare il modo di pensare e programmare il territorio, in linea con l’evoluzione degli stili di vita, dei fabbisogni sociali, economici e ambientali e della partecipazione al governo del territorio e alla sua trasformazione sostenibile”.


A distanza di quasi 20 anni dalla sua emanazione, per Fdi si rende necessaria la revisione e attualizzazione della lr. 12/2005, superando l’approccio regolatorio, parcellizzato per zone omogenee e introducendo una visione pianificatoria, impostata su previsioni di Piano generale, nel quale adeguare interventi di trasformazione e servizi conseguenti. In questo percorso viene attribuita maggiore responsabilità agli enti locali per la programmazione di dettaglio dei propri territori. “Vi è la necessità di avviare un lavoro di revisione della legge, che nasce dalla constatazione del profondo mutamento che si è prodotto in questi vent’anni: dalla crisi economica internazionale del 2008, al quadro sociale e demografico, dalle esigenze del tessuto economico produttivo alle equilibrate esigenze di tutela ambientale, dalla sicurezza delle aree metropolitane alla valorizzazione delle aree agricole e turistiche” ha osservato Bontempi.


“Il quadro di contesto chiede di dare nuovo impulso agli strumenti di programmazione e di governo del territorio, che consenta di valorizzare al meglio le vocazioni dei diversi territori e la loro capacità attrattiva, contribuendo a migliorare la qualità della vita di chi abita e opera in Lombardia” ha aggiunto. Al riguardo Garavaglia ha precisato che, a suo parere, “è necessario apportare un contributo, finalmente concreto e tangibile, allo snellimento burocratico – primo fattore disincentivante gli investitori – unitamente alla semplificazione e alla definizione di tempi certi degli iter amministrativi, fattori fondamentali per attuare una programmazione sostenibile e ridurre contenziosi e costi impropri, spesso imposti da percorsi eccessivamente lunghi e farraginosi”.


Il testo proposto di 39 articoli, mantiene i principi della legge vigente, basati sulla sussidiarietà, partecipazione, collaborazione e sostenibilità. “La proposta è l’avvio di un confronto aperto, ampio, partecipato, che dovrà portare il Consiglio regionale all’approvazione di un ‘lavoro di squadra’, arricchito dal contributo di tutti gli attori, con una dinamica ‘bottom up’, al termine di un percorso di dialogo costruttivo” ha concluso Bontempi.

Stadi, La Russa: su San Siro Sala ha fatto dei pasticci infiniti

Stadi, La Russa: su San Siro Sala ha fatto dei pasticci infinitiMilano, 3 giu. (askanews) – “Io non critico mai in maniera spropositata il sindaco, con il quale ho anche un buon rapporto personale, ma credo che su sullo stadio ha fatto veramente veramente dei pasticci infiniti. La politica è fatta per decidere, non per rinviare, avrebbe dovuto dire subito e bene ‘ lo stadio di San Siro non si tocca’, è un patrimonio”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a Telelombardia, a proposito del sindaco di Milano Beppe Sala e della possibile riqualificazione dello stadio di San Siro.

Pnrr, Pacente(Az): non penalizzare Comuni virtuosi come Milano

Pnrr, Pacente(Az): non penalizzare Comuni virtuosi come MilanoMilano, 30 mag. (askanews) – “Gli enti che stanno gestendo meglio il Pnrr non possono essere penalizzati sui trasferimenti in parte corrente sia perché non si penalizza chi è più efficiente sia perché uno degli aspetti più deboli del Piano è proprio l’impossibilità per gli enti locali di gestire gli investimenti dopo averli realizzati”. Lo ha scritto in una nota il presidente della commissione Pnrr e fondi europei del Comune di Milano e membro del Comitato europeo delle Regioni a Bruxelles, Carmine Pacente (Azione).


“Perché continua questo approccio verso il comparto degli enti locali? Gli enti locali al 31/12/2023 erano in linea con il cronoprogramma del Pnrr come dimostrano i dati ufficiali. La procedura di revisione tuttavia ha colpito soprattutto i Comuni con un definanziamento di circa 10 miliardi sui 13 complessivi (ricordiamo che la proposta iniziale del governo alle istituzioni europee era addirittura di definanziare 13 miliardi ai comuni su un definanziamento complessivo del Piano pari a 15,9 miliardi)” ha osservato l’esponente di Azione. “Leggo su vari giornali in questi giorni che tale revisione avrebbe bloccato gli investimenti durante tutto il periodo negoziale. Direi invece che ha sicuramente creato incertezza e confusione ma non che ha bloccato gli investimenti; li ha in alcuni casi allungati prorogando alcune scadenze. In altri termini i Comuni non si sono fermati ma hanno continuato a lavorare seppur in un quadro di grande incertezza” ha continuato citando, ad esempio, i Piani Urbani Integrati “che nella proposta del Governo avevano un definanziamento totale di circa 2,5 miliardi. Il definanziamento finale deciso da Bruxelles è stato pari e 1,5 miliardi”.


“Nella lunga fase negoziale vi è stata molta incertezza sulle nuove fonti di finanziamento ma i lavori non si sono interrotti. Per esempio a Milano alcuni progetti definanziati dal Pnrr e che sono stati coperti da altre risorse, subiranno una ‘proroga’ di ‘soli’ 6 mesi come abbiamo raccontato in una recente commissione consiliare tenutasi il 24 maggio a Palazzo Marino” ha ribadito. Il Pnrr, ha concluso Pacente, “è un Piano di riforme non di spesa. La riforma della Pa è fondamentale. Togliere risorse dal Pnrr proprio alla Pa locale non è un buon modo di ‘metterne alla prova’ e contribuire e migliorarne capacità amministrativa e tecnica soprattutto se le cose stavano andando piuttosto bene come poc’anzi ricordato”.

Lombardia, Calderoli: buon compleanno regione! Autonomia è vicina

Lombardia, Calderoli: buon compleanno regione! Autonomia è vicinaRoma, 29 mag. (askanews) – “Da ministro per gli Affari Regionali tutte le Regioni italiane per me sono sullo stesso livello nel mio lavoro quotidiano, nel mio impegno verso ognuna di loro. Da parlamentare lombardo, da senatore eletto in Lombardia, nella mia Lombardia dove sono nato e ho sempre vissuto, non posso però non vivere con particolare emozione ogni 29 maggio, il giorno della nostra festa regionale, l’anniversario della gloriosa battaglia di Legnano combattuta e vinta dai liberi comuni lombardi uniti per sconfiggere il Barbarossa invasore”. Lo afferma in una nota Roberto Calderoli, senatore della Lega e ministro per gli Affari regionali e l’AUtonomia.


“Questa festa – prosegue calderoli – cade in un momento particolare, alla vigilia dell’ultimo passaggio parlamentare dell’autonomia regionale differenziata, una riforma chiesta e portata avanti dalla Lega e dal centrodestra in consiglio regionale lombardo e poi votata da milioni di cittadini lombardi nel referendum del 22 ottobre 2017. Sei anni e mezzo dopo quella consultazione popolare siamo ad un passo dal completare il percorso parlamentare di questa riforma. Ci siamo, l’autonomia regionale è dietro l’angolo: buon compleanno Lombardia!”, conclude il ministro.

Strage Brescia, A.Fontana: nostro dovere non dimenticare

Strage Brescia, A.Fontana: nostro dovere non dimenticareMilano, 28 mag. (askanews) – Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha inviato un messaggio alla cerimonia di commemorazione delle vittime della strage di Piazza della Loggia a Brescia, di cui oggi ricorre il cinquantesimo anniversario, nel quale ha ringraziato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “oggi in Piazza della Loggia per commemorare insieme a Brescia e a tutti i lombardi questo cinquantesimo anniversario”.


“È nostro dovere – ha aggiunto Fontana – non dimenticare, mantenere viva la memoria di tutte le vittime innocenti e continuare a chiedere verità e giustizia”. Alla cerimonia ha partecipato l’assessore all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, secondo il quale la strage è “una ferita che ancora non si è rimarginata. La presenza del presidente Mattarella è un segnale forte di come lo Stato sia vicino alla nostra città. Le istituzioni sono compatte e determinate nel voler arrivare alla conclusione di tutti i procedimenti ancora aperti per consegnare ai parenti delle vittime e a tutti i cittadini non solo la verità storica, ma anche quella giudiziaria”.