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Dl materie prime, Todde: lo impugneremo davanti alla Consulta

Dl materie prime, Todde: lo impugneremo davanti alla ConsultaRoma, 6 ago. (askanews) – “Impugneremo presso la Corte Costituzionale” il decreto legge sulle materie prime critiche di interesse strategico. Lo ha detto la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, in un’intervista a Il manifesto. “La Sardegna ha combattuto in solitudine la battaglia per contrastare le intenzioni del Governo che, utilizzando impropriamente un decreto-legge, dispone una disciplina lesiva non solo del nostro Statuto ma anche delle nostre competenze esclusive in materia di sfruttamento di cave e miniere. In questo modo si vorrebbe minare la possibilità per i sardi di tutelare ambiente e paesaggio. Non lo permetteremo”, ha aggiunto.

Dl materie prime, Todde: la Sardegna si rivolgerà alla Consulta

Dl materie prime, Todde: la Sardegna si rivolgerà alla ConsultaRoma, 2 ago. (askanews) – Martedì 30 luglio la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge sulle materie prime critiche di interesse strategico. La Regione Sardegna, attraverso il suo assessore dell’Ambiente, Rosanna Laconi e di comune accordo con me e l’assessore all’Industria, Emanuele Cani, ha espresso un parere fortemente contrario – nel suo ruolo di coordinatrice della Commissione Ambiente, Energia e Sostenibilità (CAES) – all’impostazione del nuovo impianto normativo in sede di Conferenza Stato-Regioni Il motivo del dissenso nasce dal mancato accoglimento di una serie di nostri emendamenti che miravano a rendere vincolante il parere delle Regioni nel procedimento autorizzativo, e a rendere obbligatoria l’intesa delle Regioni per l’approvazione del Piano Nazionale delle Materie prime critiche. Nonostante l’opposizione della Regione Sardegna, il decreto ha ottenuto il parere favorevole della maggioranza delle altre Regioni e successivamente l’approvazione definitiva dalla Camera dei Deputati. La nostra Regione ha combattuto in solitudine la battaglia nel tentativo di far convergere le altre Regioni sulla necessità di emendare il testo del DL, purtroppo senza successo.


“Il governo, utilizzando impropriamente un decreto-legge, dispone una disciplina lesiva non solo del nostro Statuto e delle nostre competenze esclusive in materia di sfruttamento di cave e miniere, ma mina soprattutto la possibilità per noi sardi di tutelare ambiente e paesaggio. Infatti, il governo vuole escludere tali interventi dalla valutazione di impatto ambientale che la nostra Regione dovrebbe poter effettuare quando si tratta del proprio territorio. Un atteggiamento ricorrente in questi ultimi tempi, pericoloso e incurante degli impatti che tali disposizioni avrebbero sulla Sardegna. Pertanto, non appena il decreto verrà ufficialmente convertito in legge, la Sardegna impugnerà il Dl materie prime critiche alla Corte costituzionale”, ha affermato la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde.

Sanità, Consulta: Sardegna può aumentare spesa oltre limiti

Sanità, Consulta: Sardegna può aumentare spesa oltre limitiRoma, 22 lug. (askanews) – La Regione Autonoma Sardegna può incrementare la spesa per prestazioni sanitarie anche oltre i limiti imposti dalle leggi nazionali.


La Corte costituzionale con la sentenza n.141 depositata in data odierna ha dichiarato la non fondatezza delle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 56 della legge reg. Sardegna n. 9 del 2023 e dell’art. 5, comma 1, della legge reg. Sardegna n. 21 del 2023. Con tali disposizioni la Regione autonoma Sardegna, al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza e ridurre i tempi di attesa, ha autorizzato l’incremento della spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie eccedendo i limiti previsti dalla normativa nazionale.


Le disposizioni sono state ritenute costituzionalmente legittime. Difatti, con riguardo ai vincoli di finanza pubblica recati dalla legislazione statale, seppure la Corte sia costante nel ritenere che essi si applicano, di regola, anche ai soggetti ad autonomia speciale e che i tetti di spesa costituiscono principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica, nel caso di specie, non si utilizzano per la Regione autonoma Sardegna che provvede integralmente al finanziamento del proprio servizio sanitario regionale. Il finanziamento integrale degli oneri del servizio sanitario regionale a carico del bilancio sardo e l’assenza di condizioni che possano far ritenere di non poter applicare il predetto principio (ossia la sottoposizione a un piano di rientro dal disavanzo finanziario in materia sanitaria o la compromissione dei livelli essenziali delle prestazioni) comporta che lo Stato non possa intervenire con norme di coordinamento finanziario che incidano sulla competenza regionale nella allocazione della spesa sanitaria.

Autonomia, Zaia: solo la Sardegna si è dichiarata contraria

Autonomia, Zaia: solo la Sardegna si è dichiarata contrariaRoma, 14 lug. (askanews) – “Sfatiamo una leggenda metropolitana. C’è solo la Sardegna che si è dichiarata contraria” all’autonomia differenziata. Lo afferma il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in un’intervista a la Repubblica.


La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde “ha posizione molto ideologica, rappresenta un partito che è contro l’autonomia. Niente di nuovo. Ma io non accuso nessuno. I primi giorni sono sempre difficili per chiunque. Ricordo soltanto che in Veneto ogni cittadino lascia al Fisco circa 4 mila euro l’anno e che più di 600 milioni vanno alla Sardegna. Però voglio tendere una mano, non spariamoci addosso tra noi”.

Cappellacci(FI): Alghero senza voli nuova puntata ‘isola dei fumosi’

Cappellacci(FI): Alghero senza voli nuova puntata ‘isola dei fumosi’Roma, 12 lug. (askanews) – “Nuova puntata del format della Giunta Todde, l’isola dei ‘fumosi”. Così Ugo Cappellacci, deputato e responsabile del Dipartimento Insularità di Forza Italia commenta la mancata presentazione di offerte per la continuità territoriale dell’aeroporto di Alghero.


“Non occorreva un indovino per intuire quale esito avrebbe avuto proporre la versione ridotta del vecchio bando, con meno risorse e durata ridotta. Ma ancora più preoccupante è il fatto che questo avviene in nome di futuri disegni di cui non si comprendono i contorni e ancor meno la compatibilità con i tempi amministrativi di bandi e altre procedure”, sottolinea Cappellacci. “Ora occorre intervenire con gli strumenti che consentono un intervento urgente della pubblica amministrazione affinché Alghero non resti isolata o ostaggio di tariffe e frequenze incontrollate. Questa Legislatura comincia con il segno meno: meno risorse, meno voli, meno rotte. La stessa che caratterizzato la sciagurata esperienza del centrosinistra al governo della Regione quando, regnante Pigliaru, cancellarono la continuità 2 per Bologna, Verona, Napoli e Torino perché loro ‘avevano un’idea diversa’”, conclude.

Lega, Salvini incontra i vertici del partito Sardegna

Lega, Salvini incontra i vertici del partito SardegnaMilano, 10 lug. (askanews) – Incontro tra il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini e il coordinatore della Lega Sardegna, Michele Pais, e il vice Michele Ennas.


Al centro del colloquio, tra le altre cose, alcuni dossier di particolare interesse per la Regione Sardegna a partire dal miglioramento delle infrastrutture stradali e ferroviarie, dalla battaglia per la tariffa unica per la continuità territoriale, fino all’energia. A proposito di questo tema, spiega una nota della Lega, “l’idea è che debba coniugare il miglioramento dei servizi per i cittadini con la tutela del territorio, nel pieno rispetto dell’autonomia sarda”. Salvini ha confermato che sarà sull’isola il 30 e 31 luglio prossimi: sarà l’occasione per un ulteriore confronto con il territorio.

Sardegna, Todde: ok a bilancio, aiuti per trasporto e alle imprese

Sardegna, Todde: ok a bilancio, aiuti per trasporto e alle impreseRoma, 28 giu. (askanews) – “Oggi si è riunita la 16ª Giunta regionale, la 4ª negli ultimi 5 giorni. Abbiamo approvato l’assestamento del bilancio di previsione 2024-2026, fondamentale strumento giuridico-contabile della Regione, che rende definitivi i dati indicati in via provvisoria e presuntiva nella legge di bilancio”. Lo scrive sui social la presidente della regione Sardegna, Alessandra Todde.


“La Giunta ha approvato ulteriori indirizzi per l’attuazione e l’approvazione del programma di spesa del fondo progettazione degli enti locali. Il provvedimento – spiega – viene incontro ai numerosi Comuni che non sono riusciti a completare le procedure di affidamento della progettazione entro i termini previsti. La delibera fissa il nuovo termine a 36 mesi dall’erogazione dell’anticipazione sul finanziamento (in precedenza erano 18). Abbiamo approvato la delibera che prevede l’incremento del fondo delle progressioni professionali per il corpo forestale. Aumentiamo anche le risorse destinate agli straordinari relativi alla campagna antincendi”. “Per quanto riguarda i Trasporti, la Giunta ha approvato l’estensione a tutti i cittadini residenti in Sardegna degli ‘Aiuti a carattere sociale per il trasporto aereo’ fino al 31 dicembre. I rimborsi fino ad oggi potevano essere richiesti solo dai giovani fino al compimento del 26simo anno di età e da quelli con più di 65. Un significativo passo per ridurre a favore di tutti i viaggiatori gli svantaggi derivanti dall’insularità – sottolinea la governatrice -. In ambito turistico, si è deliberato di consolidare il posizionamento della Sardegna mediante campagne pubblicitarie sui canali di comunicazione delle società sportive professionistiche nella stagione 2024-2025, attraverso la promozione delle produzioni dell’artigianato artistico isolano e di attrattori culturali. Infine, per quanto riguarda la questione del Sulcis sono state approvate, questa volta in via definitiva, le direttive di attuazione degli aiuti alle imprese attraverso il programma Just Transition Found (JTF) del PNRR”.

Autonomia, Todde: impoverisce la Sardegna, sottrae risorse essenziali

Autonomia, Todde: impoverisce la Sardegna, sottrae risorse essenzialiRoma, 21 giu. (askanews) – “L’autonomia differenziata impoverisce la Sardegna, le sottrae risorse essenziali per i servizi di base e va contro l’articolo 3 della Costituzione. Ma non c’è nessuna contraddizione nel volersi battere per difendere la nostra specificità e per tutelare i sardi”. Così la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, in un’intervista a La Stampa.


“Vedo grande confusione in tutti quei parlamentari del Sud che hanno deciso di votarla senza rendersi conto dell’impatto devastante che avrà. A chi dice che la Sardegna è al sicuro perché è una Regione a statuto speciale, rispondiamo che le risorse vengono dalla dimensione nazionale e che se queste si riducono saranno di meno anche per la Sardegna, così come è già successo. Quindi, sia chiaro: non accetteremo mai una legge che condanna il popolo sardo all’arretratezza”, spiega. “Non vedo benefici, se non per qualcuno che cerca di costruire il proprio consenso sulle spalle delle Regioni più povere. Meloni, pur di portare a casa il premierato, ha ceduto a Salvini avallando la secessione dei ricchi. Interi mondi produttivi, sindacati e associazioni di categoria si stanno dichiarando apertamente contrari a tutto ciò. Questa legge ha ricevuto una sonora bocciatura anche a livello europeo perché comporta rischi per la coesione nazionale e per le nostre finanze, aumentando le diseguaglianze”, aggiunge Todde.


“Il M5s raccoglierà le firme per il referendum perché non possiamo condannare il futuro di milioni di cittadine e cittadini che vivono in aree più svantaggiate e credo che in questa battaglia in difesa dell’unità nazionale troveremo alleati anche nel centrodestra. Ci sono governatori coraggiosi che giustamente stanno evidenziando tutte le criticità di questa scelta. La Sardegna proporrà di creare un coordinamento con le altre Regioni del Sud, coinvolgendo soprattutto quelle amministrate da Forza Italia”. Alla domanda se la battaglia contro l’Autonomia rappresenta il primo passo per unire tutte le opposizioni risponde che “le forze di opposizione, finalmente unite, hanno cercato in tutti i modi di contrastare questa legge già in Parlamento. Poi abbiamo dato prova di unità nella piazza di Roma. Anche in Sardegna abbiamo dimostrato enorme capacità unitaria e stiamo governando bene nell’interesse dei sardi. La piazza di Roma ha confermato che i nostri elettorati chiedono unità e sono stanchi di vedere il campo progressista spaccato mentre la destra si muove unita. Si parta da questa battaglia e da altri temi condivisi, per costruire l’alternativa alla Meloni e ai suoi alleati”.


Per Todde “il Movimento ha dimostrato invece di saper costruire percorsi vincenti quando a unire sono i temi e i nomi condivisi. Il dialogo serve ed è necessario. La Sardegna ci ha insegnato che non dobbiamo semplicemente contrastare la destra, ma dobbiamo proporre qualcosa di diverso rispetto ai loro valori e a ciò che rappresentano”.

M5s, Todde: MoVimento 5 Stelle non è padronale, è comunità di persone

M5s, Todde: MoVimento 5 Stelle non è padronale, è comunità di personeRoma, 19 giu. (askanews) – “Il MoVimento 5 Stelle non è padronale, il Movimento 5 Stelle è una comunità di persone, una classe dirigente che deciderà liberamente cosa fare del proprio futuro. Ritengo che si debba fare politica con la ‘p’ maiuscola, politica matura e soprattutto confrontandosi sui temi, sulla propria identità. Su questo faremo al più presto un percorso e lo faremo con il presidente Conte”. Così la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, al termine della giunta, rispondendo a una domanda sul rapporto tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte.


“Adesso qualcuno, in maniera estemporanea, propone ricette, ma sono gli stessi personaggi che non ho visto in campagna elettorale e forse non sono neanche andate a votare. Francamente per me il confronto politico è una cosa diversa”, ha aggiunto.

Autonomia, Todde: è una vergogna, Sardegna ora meno speciale

Autonomia, Todde: è una vergogna, Sardegna ora meno specialeRoma, 19 giu. (askanews) – “L’autonomia differenziata è una vergogna, credo che leda quelle che sono le prerogative della Sardegna: dopo questa approvazione la Sardegna è assolutamente meno speciale”. Lo ha detto la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, al termine della giunta.


“Le regioni a statuto speciale sono tali perché sono state riconosciute storicamente come regioni che avevano delle prerogative particolari. Il fatto di poter discutere quelle che sono le materie alla ‘carte’, indipendentemente anche da quelle che sono le risorse finanziarie delle regioni, è un meccanismo che premia esclusivamente le regioni più ricche”, ha sottolineato. “Mi sembra che il ministro Calderoli quando si tratta di parlare di risorse finanziarie è un po’ reticente: secondo lui va bene l’autonomia, però non si parla mai di come viene coperta, di come viene data la possibilità alle regioni di poter anche esercitare le proprie prerogative. La Regione Sardegna ha un gap infrastrutturale, sull’istruzione, sanitario che dobbiamo ricoprire e adesso abbiamo anche l’ulteriore problema di dover competere con regioni che negli anni grazie alle tasse di tutti i cittadini italiani sono diventate più ricche di noi. Questo non è tollerabile, ci muoveremo con tutti gli strumenti possibili per supportare le nostre prerogative”, ha proseguito.


“Voglio anche uscire dalla logica che le regioni a statuto speciale dovrebbero essere contente dell’autonomia differenziata: è una bugia. Noi veniamo annacquati e questo vuol dire che da oggi non saremo più soltanto periferici, non saremo più soltanto un’isola, ma saremo più poveri”, ha detto ancora.