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Sardegna, Schirru (As): faremo opposizione costruttiva a giunta Todde

Sardegna, Schirru (As): faremo opposizione costruttiva a giunta ToddeRoma, 18 mar. (askanews) – “La nostra sarà un’opposizione costruttiva alla Giunta Todde, prenderemo in considerazione i provvedimenti di legge che andranno nella direzione degli interessi dei sardi. E proporremo da subito provvedimenti attesi come una legge per ristorare con vaucher gli imprenditori e i commercianti che hanno subito danni economici a causa dei lavori pubblici”. Lo ha detto Stefano Schirru, confermato in Consiglio regionale nel collegio di Cagliari col partito Alleanza Sardegna, una formazione che ha raccolto 28 mila preferenze nonostante sia stato costituito in poco tempo.


Con Schirru è stato rieletto anche il consigliere regionale nuorese Franco Mula. Ad aprire l’incontro con i giornalisti è stato Andrea Floris, ex assessore a Cagliari e presidente di AS, che ha ringraziato tutti i candidati. A seguire il segretario della formazione politica, Mimmo Solina, che ha aggiunto: “Siamo pronti per le prossime 27 competizioni elettorali con i nostri valori: dalla difesa del territorio allo sviluppo economico”. Presentando la proposta di legge sui vaucher, Schirru ha precisato: “Non sono una misura contro Truzzu visto che opere pubbliche che hanno generato danni alle imprese se ne registrano anche in altri comuni della Sardegna. I danni però ci sono e vanno ristorati”. L’ex presidente della commissione Bilancio ha aggiunto: “Presenteremo una proposta di legge sulla prima casa, con un fondo di rotazione destinato a finanziare quella quota, il cosiddetto anticipo, che le banche molto raramente finanziano”. Schirru poi ha precisato che “il nuovo consiglio regionale dovrà mettere mano alla Sanità, alla quale serve personale. E alla legge urbanistica e al piano casa: si può preservare il territorio dando agli imprenditori e più in generale a chi presenta una pratica la certezza del diritto”.


In merito alla sconfitta elettorale del centrodestra e ai rapporti con il presidente uscente Solinas , il leader di Alleanza Sardegna ha detto: “Non siamo stati noi a dargli la spallata ma la coalizione del centrodestra ha scelto un altro candidato che è stato sostenuto anche dal partito del presidente Solinas”.

Sardegna, spoglio ufficioso chiuso con 1.600 voti in più per Todde

Sardegna, spoglio ufficioso chiuso con 1.600 voti in più per ToddeMilano, 4 mar. (askanews) – Lo scrutinio da parte dei Tribunali delle 19 sezioni che non avevano completato in tempo lo spoglio delle schede delle regionali del 25 febbraio in Sardegna si è concluso oggi, dopo sette giorni, con un distacco di circa 1.600 voti tra la presidente in pectore Alessandra Todde e lo sconfitto Paolo Truzzu. Un margine ridotto rispetto a quello delle prime ore successive al voto, ma secondo la coalizione vincente non sufficiente per far sperare al centrodestra un capovolgimento del risultato. La stessa candidata del campo largo di centrosinistra, intervenuta ieri a in Mezz’ora su Rai3, si è detta “serena e tranquilla” parlando di un suo vantaggio che considerava compreso tra i 1.450 e i 1.600 voti.


“I dati che noi abbiamo dai rappresentanti di lista e dai presidenti di seggio delle sezioni mancanti ci lasciano stare tranquilli, poi aspetteremo quello che ci comunicherà il Tribunale della Corte d’appello di Cagliari, ma voglio dire una cosa molto serenamente: per riuscire ad andare contro l’evidenza del Tribunale delle Corte d’appello serve un ricorso, che deve essere motivato, e un riconteggio totale non è proprio previsto. Deve essere fatto su singole sezioni con delle motivazioni che devono essere precise” ha detto Todde. Il distacco di circa 1.600 voti è ancora un dato ufficioso, visto che quello definitivo sarà pubblicato dalla Regione Sardegna solo dopo l’ufficializzazione da parte degli Uffici centrali circoscrizionali, istituiti presso i Tribunali, e dell’Ufficio centrale regionale, istituito presso la Corte d’Appello di Cagliari, che stanno svolgendo gli accertamenti di loro competenza previsti dalle leggi regionali in materia elettorale. Il centrodestra aspetta l’ufficialità per valutare se presentare o meno un ricorso al Tar. Potrà farlo comunque dopo la proclamazione del nuovo presidente e dei 59 consiglieri eletti, attesa tra una decina di giorni.

Sardegna,Todde a Solinas: si limiti a ordinaria amministrazione

Sardegna,Todde a Solinas: si limiti a ordinaria amministrazioneRoma, 1 mar. (askanews) – “Richiamo il Presidente Christian Solinas al doveroso rispetto istituzionale: lui e la sua giunta sospendano immediatamente le delibere inopportunamente adottate e si limitino all’ordinaria amministrazione. Lo avevo già denunciato nei giorni scorsi e sono obbligata a farlo nuovamente”. E’ quanto scrive su Facebook la neo eletta presidente della regione Sardegna Alessandra Todde.


“Nelle ultime ore di campagna elettorale la giunta Solinas si è riunita tre volte e ha adottato oltre 200 nuove delibere. Molte di queste, ad una settimana dalla loro approvazione, non sono neanche visibili dai cittadini sardi che vengono appositamente tenuti all’oscuro – spiega -. Sono riuscita a leggere, grazie anche agli organi di stampa, cosa hanno inserito all’interno di questa infornata di provvedimenti dell’ultimo minuto: nomine, proroghe di incarichi, piani e programmi che impegnano l’amministrazione per i prossimi anni. Hanno addirittura dato il via libera a una programmazione del fondo di coesione per oltre 2 miliardi di euro. Credo che sia estremamente scorretto che una giunta uscente, scaduta e sconfitta, possa definire tutto ciò senza vergogna e senza rispetto dei cittadini e delle cittadine”. (segue)

Sardegna, Boccia (Pd): voto trasformato da Meloni in sfida al Paese

Sardegna, Boccia (Pd): voto trasformato da Meloni in sfida al PaeseMilano, 28 feb. (askanews) – “Ogni elezione regionale, ogni elezione territoriale, penso che abbia una rilevanza anzitutto territoriale, poi ha deciso Giorgia Meloni con Salvini e Tajani di andare in Sardegna, di chiudere la campagna elettorale” dando a quel voto una valenza nazionale. Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, a Cinque minuti su Rai1.


“C’era la presidente del Consiglio e due vicepresidenti del Consiglio sul palco che anziché parlare dei problemi della Sardegna hanno parlato dell’Italia, della loro sfida italiana, hanno irriso le opposizioni e il risultato è stata la reazione dei sardi. Hanno trasformato loro le elezioni regionali in Sardegna in una sfida al Paese e l’hanno persa” ha aggiunto Boccia.

Sardegna, Schlein: nostra prima ‘reconquista’ e non sarà l’ultima

Sardegna, Schlein: nostra prima ‘reconquista’ e non sarà l’ultimaRoma, 28 feb. (askanews) – “Sapevo che ce la potevamo giocare perché la campagna di Alessandra Todde era andata in crescendo, specie nella settimana prima del voto avevo notato un cambiamento di clima e nutrivo la speranza di una risalita, però qualche timore restava. Era dal 2015 che non strappavamo una regione alla destra. Nove anni, un’eternità. Dalla Sardegna è arrivato un bel segnale: è la nostra prima reconquista e non sarà l’ultima, questo è il mio messaggio per Giorgia Meloni”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, a la Repubblica.


“La sfida in Abruzzo, dove il centrosinistra stavolta al completo ci può regalare un’altra sorpresa. Ma anche la costruzione del campo dell’alternativa, a cui lavoro sin dal principio con spirito testardamente unitario. La vittoria di domenica dimostra due cose: che la premier non è imbattibile e che se stiamo insieme tutto diventa possibile”, aggiunge.

Sardegna, Conte: quella di Todde è la vittoria del campo giusto

Sardegna, Conte: quella di Todde è la vittoria del campo giustoRoma, 28 feb. (askanews) – “Sono molto felice. La vittoria straordinaria di Alessandra Todde è il segno di un nuovo vento che inizia a soffiare dalla Sardegna e che si potrà diffondere in tutta Italia. È anche la vittoria di tutti gli italiani che non hanno mai creduto alle facili promesse di Giorgia Meloni e di quelli che in buona fede ci avevano creduto, ma sono rimasti fortemente delusi. I cittadini cominciano a stufarsi”. Così il leder di M5s, Giuseppe Conte, sul Corriere della Sera, commenta i risultati delle elezioni regionali in Sardegna. “È la vittoria del campo giusto. Ed è la prima regione che il M5s conquista. Una grande soddisfazione per il nuovo corso del M5s e perché Todde è la prima donna presidente della Sardegna”, sottolinea.


“L’emozione più grande è aver partecipato alla costruzione di un progetto politico competitivo, di cui il M5s è stato protagonista. Abbiamo fornito una candidata credibile, che ha dimostrato serietà e accettato il rischio, rinunciando al ruolo di parlamentare e alla vicepresidenza del M5s. Abbiamo fatto un lavoro serio con le altre forze progressiste, costruendo un progetto autentico sulle esigenze dei territori, mettendo da parte ambizioni di singoli partiti e scacciando via la tentazione di affidarsi a un mero cartello elettorale acchiappavoti”, spiega. L’affermazione di Todde è “un primo mattone che va a scalfire il castello di giravolte e false promesse costruito da Giorgia Meloni. È una grande sconfitta per lei, che ha voluto guidare in prima persona la coalizione con arroganza, imponendo il suo candidato più fedele. Parla tanto di meritocrazia, ma ha scelto uno dei meno amati tra i sindaci e lo ha spinto con una campagna personalizzata, in cui giganteggiavano manifesti con la sua foto e la scritta ‘Forte e fiera’”, aggiunge.


E sull’ipotesi di allargare la coalizione di centrosinistra anche a Renzi e Calenda dice “un campo giusto non può essere minato da personalismi, tatticismi e poteri di interdizione e condizionamento. Nel nuovo corso del M5s noi lavoriamo con grande impegno sui territori per offrire al Paese una classe dirigente adeguata, motivata, estranea a pratiche clientelari e che si vuole distinguere per competenze, serietà e capacità”.

Sardegna, Todde: forse Calenda ha capito che deve parlare con Conte

Sardegna, Todde: forse Calenda ha capito che deve parlare con ConteMilano, 27 feb. (askanews) – “Calenda dice che non ha senso correre da soli alle Regionali e che si deve parlare con Conte? Meglio tardi che mai, forse ora lo ha capito visto gli ultimi risultati”. Così Alessandra Todde, vincitrice delle elezioni regionali in Sardegna.


“Ho trovato bizzarro che Calenda abbia deciso di non sostenermi visto che per anni mi ha elogiato parlando di competenza e professionalità. Ognuno fa le sue scelte ma se ne assume anche le responsabilità”, ha aggiunto Todde a margine della conferenza stampa di questa mattina a Cagliari.

Sardegna, M5s Senato: orgogliosi di prima presidente Regione

Sardegna, M5s Senato: orgogliosi di prima presidente RegioneRoma, 27 feb. (askanews) – “La vittoria della nostra Alessandra Todde dimostra che la determinazione, l’amore per la propria terra e la competenza valgono più delle passerelle che politici come Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno fatto in questi giorni ma senza una reale offerta politica sul territorio. È un successo per il Movimento 5 Stelle, che con orgoglio accoglie la sua prima presidente di regione, ed una sconfitta che pesa tutta su Giorgia Meloni. Ma soprattutto è una vittoria per i cittadini sardi, che dopo 5 anni di malgoverno della destra voltano pagina e spingono nella direzione di un cambiamento che arriverà anche sul Continente”. Così il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle al Senato.

Todde festeggia conquista Sardegna, Truzzu:sconfitta mia.

Todde festeggia conquista Sardegna, Truzzu:sconfitta mia.Roma, 27 feb. (askanews) – Alessandra Todde, candidata dal centrosinistra, è la nuova presidente – la prima donna nella storia – della regione Sardegna. L’esponente M5s, appoggiata dal Pd e dai partiti di area centrosinistra, ha vinto sul filo di lana sul candidato del centrodestra Paolo Truzzu. Mancano ancora 19 sezioni da scrutinare su 1844 ma la vittoria, nonostante lo spoglio lunghissimo iniziato alle 7 di ieri, è acquisita: Todde ha raccolto 331.109 voti ottenendo il 45,4% dei consensi, Truzzu ne ha presi 328.494 fermandosi al 45%. Renato Soru candidato da Azione ha ottenuto 63.100 voti pari all’8,6% e Lucia Chessa 7.158, pari all’1%.


Come ha spiegato Truzzu in conferenza stampa “abbiamo perso davvero per uno ‘sputo’, circa duemila voti su 750mila sardi che sono andati a votare. La responsabilità della sconfitta è solo mia” perchè, ha aggiunto, se a Cagliari “avessimo preso 3-4 punti percentuali in più oggi si parlerebbe di vittoria della Meloni”. Proprio la città dove ha svolto il suo mandato di sindaco lo ha ‘tradito’ premiando la candidata del centrosinistra Alessandra Todde con circa “13mila voti” in più. Colpa “del voto disgiunto”, ha osservato Truzzu, e dei molti “cantieri” disseminati per la città. Proprio sul voto disgiunto “matematico” punta il dito Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia secondo il quale però quello che giunge dalla Sardegna “non è un segnale politico nazionale ma locale”. Gli alleati di centrodestra, invece, da Forza Italia, alla Lega, a Noi Moderati assicurano sulla tenuta del governo ma chiedono di “riflettere” (“faremo le nostre riflessioni – dice Maurizio Gasparri – ma non ci abbattiamo”). Dalla Lega, con il vice segretario, Andrea Crippa giunge un gelido “prendiamo atto delle scelte degli elettori sardi” e poi Matteo Salvini rilancia: “Ogni tanto cadere può servire a fare un esame per fare di più e meglio”. “Non do la colpa a Truzzu”, aggiunge il vice premier, “ma sicuramente quando cambia un candidato in corsa, anche un sindaco al primo mandato, è più complicato”. “Il governo è comunque saldo al suo posto. Il dato elettorale delle regionali non tocca l’azione del governo, certo avremmo preferito vincere, ma il governo continua la sua attività senza problemi e guarda in avanti”, assicura il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Todde da parte sua rivendica una vittoria che rappresenta anche una conquista per le donne perchè “dopo 75 anni siamo riusciti a rompere questo tetto di cristallo e ad assumere un ruolo che nessuna di noi era riuscita ad avere. Sono contenta per ruolo avuto dalle donne nella mia squadra”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso della campagna elettorale per le regionali in Sardegna “è venuta qua a passeggiare, ha fatto una apparizione vergognosa. I sardi non si meritano il cabaret”, rilancia Todde. Il campo largo del centrosinistra? “Io credo che la Sardegna non sia un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie” taglia corto. Nei partiti che l’hanno sostenuta c’è aria di festa perchè “il vento è cambiato”, osserva la segretaria Dem Elly Schlein guardando già alle regionali in Abruzzo, la strada intrapresa, il campo largo del centrosinistra con i Cinquestelle è quella “giusta”, “l’alternativa c’è” ed “essere testardamente unitari dà i suoi frutti”. Insomma, in Sardegna “ha perso Truzzu, ha perso Giorgia Meloni che l’ha imposto con una forzatura e ha perso pure Salvini”, conclude Schlein. Sorride il leader Cinquestelle Giuseppe Conte perchè “con questo passaggio diamo la sveglia al governo a Roma, la presidente Meloni ha molto da interrogarsi: l’arroganza con cui ha gestito la politica nazionale ma anche questa partita locale non paga”. Quanto alle future alleanze con il centrosinistra Conte tiene il freno a mano tirato: i “cartelli elettorali” non funzionano, dice, e “servono compagni di viaggio affidabili”.

Sardegna, Mulè (FI): guai non ammettere che qualcosa non è andato

Sardegna, Mulè (FI): guai non ammettere che qualcosa non è andatoRoma, 27 feb. (askanews) – “C’è sicuramente qualcosa che non è andato bene e guai a non ammetterlo. Il problema è che Truzzu ha preso meno voti anche delle liste, e questo vuol dire che non siamo stati capaci di scegliere il candidato da mettere in lista. Qualcosa dobbiamo pur perdere, allora impariamo dalla lezione sarda: impariamo che i candidati si scelgono nella condivisione e non guardando al dato ultimo elettorale che consegna a Fratelli d’Italia, a Forza Italia, alla Lega la leadership in quel territorio”. Così ai microfoni di Radio Cusano Campus, il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, sui risultati delle elezioni regionali in Sardegna.