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Roma, domani gran finale al Festival ‘Jazz Idea’

Roma, domani gran finale al Festival ‘Jazz Idea’Roma, 18 mag. (askanews) – Un gran finale, che porta un importante messaggio di unità, condivisione e bellezza artistica creativa. Dopo cinque appuntamenti e dieci concerti di grande successo, domani alle 18 si terrà l’evento conclusivo della 3a edizione del Festival “Jazz Idea” del Conservatorio Santa Cecilia di Roma, ideato e diretto da Carla Marcotulli. A coronare la manifestazione che, come ogni anno, ha visto grandi nomi della scena internazionale e italiana sul palco insieme ai giovani talenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio, due concerti a ingresso libero dedicati a due figure leggendarie della musica mondiale: Ennio Morricone e Duke Ellington.


Carla Marcotulli: “Il grande successo di questa 3a edizione ha confermato la qualità delle scelte musicali, con la presenza di progetti originali mai rappresentati su altri palchi, e una varietà di stili e linguaggi che compongono il jazz odierno. L’eccezionale affluenza del pubblico ha confermato l’alto valore della manifestazione, ma soprattutto il livello altissimo dei musicisti: dai nomi più affermati, ma non inflazionati, ai giovani talenti emergenti e agli studenti del Conservatorio. Filo conduttore del festival è stato proprio l’omaggio a Duke Ellington a cui è dedicata questa edizione 2024, in occasione dei cinquant’anni dalla sua scomparsa.”


Primo a salire sul palco della bellissima Sala Accademica del Conservatorio, il sassofonista Patrizio Destriere con il progetto Portrait of Ennio: un omaggio al grande Maestro con la reinterpretazione delle sue celebri colonne sonore, tra cui Metti una sera a cena, La leggenda del pianista sull’oceano, Il buono, il brutto e il cattivo, C’era una volta in America, eseguite con il quartetto completato dal pianista Claudio D’Amato, dal contrabbassista Damiano Lanciano e dal batterista Giampaolo Scatozza. (segue)

On line il video “umorismo Italiano” di Michele Bravi con Guè

On line il video “umorismo Italiano” di Michele Bravi con GuèMilano, 15 mag. (askanews) – Da oggi è online il video del nuovo singolo di Michele Bravi, in collaborazione con Guè, “umorismo Italiano”. Il videoclip vede la partecipazione dell’attrice Chiara Francini in un cameo straordinario. “Michele sei stato la mia prima volta. E ho riso e ho pianto e ho danzato. Aspetto la seconda” – Chiara Francini. Il brano è “una parodia malinconica sulla dittatura della risata”.


Michele si chiede “Cosa succederebbe se fossimo noi i protagonisti di un qualche sipario grottesco e sguaiato?” Nel video ritorna, come nella canzone, la critica alla superficialità e alla vacuità della caricatura italiana. Le immagini del video sono un affresco grottesco che cattura e racconta l’italianità in modo drammaticamente macchiettistico, offrendo uno specchio deformante della realtà che invita alla riflessione. Michele Bravi nasce a Città di Castello nel 1994. Cantautore, scrittore e attore, nonostante la giovane età ha già collezionato due partecipazioni al Festival di Sanremo, è stato uno dei tre giudici della ventiduesima edizione del programma “Amici di Maria De Filippi”. Ha preso parte al film di Saverio Costanzo “Finalmente l’alba”, presentato in concorso alla 80ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

I Sxrrxwland dopo anni di silenzio annunciano il loro ritorno

I Sxrrxwland dopo anni di silenzio annunciano il loro ritornoMilano, 15 mag. (askanews) – Sxrrxwland, collettivo nato nel 2017 a Roma, formato da Osore, Tremila e Giovanni Vipra, rispettivamente producer, art director e autore/voce del progetto, tornano sulle scene dopo anni di silenzio. Ad aprile 2024 il gruppo aveva comunicato il suo ritorno sulle scene per un live al Mi Ami, lasciando al pubblico la speranza che non si trattasse dell’unica novità, ed è stato così: Sxrrxwland ha appena annunciato “Anima Macchina”, il suo primo album (link pre-save), fuori con Asian Fake venerdì 31 maggio e reso noto dopo un countdown durato 48 ore tramite una call to action alla fan base. Sarà possibile da oggi preordinare l’album fisico in diversi formati: il vinile blu autografato e numerato in edizione limitata, il vinile nero e il cd al seguente link: https://sxrrxwland.com/ e sul sito di Asian Fake.


“Anima Macchina” è il primo album di Sxrrxwland ma anche il terzo volume di una trilogia iniziata con “Buone Maniere per Giovani Predatori” (2018) e proseguita con “OSSO” (2019). Se i primi due EP rappresentavano la carne e le ossa, “Anima Macchina” è il respiro che dona vita alla creatura di Osore, Vipra e Tremila: un essere a metà tra l’umano, la divinità e l’androide, risultato delle influenze differenti e complementari che animano i tre artisti del collettivo. Il sound ibrido e originale dell’album, ancora una volta in anticipo sulle tendenze italiane, presenta un’evoluzione breakcore delle atmosfere fredde e cupe che da sempre sono il marchio di fabbrica di Sxrrxwland, che racconta: “Se il presente ci porta sempre più lontani da ciò che siamo stati, trasformando le nostre identità in dati e le nostre azioni in interazioni meccaniche è il caso di chiedersi se gli uomini-macchina non saranno già modelli obsoleti rispetto alle tecnologie di nuovo sviluppo. “Anima Macchina” è il file di backup di un software forse destinato a scomparire, ma di cui è importante conservare la memoria: quello delle nostre emozioni”. Chiptune, drum’n bass, post punk aggiungono nuova profondità a un progetto apprezzato soprattutto per la sua capacità di strutturare un vero e proprio genere a se stante, come testimonia la grande produzione musicale derivativa dai primi due lavori del gruppo. In un momento in cui l’intelligenza artificiale, l’automazione e la crisi delle strutture sociali (da quelle economiche a quelle emotive) lasciano presagire un grande cambiamento, Sxrrxwland esplora il lato traumatico e quello di continuità tra l’umanità e la macchina: l’una specchio – ma anche evoluzione – dell’altra.

Da Marcorè a Roberto Gatto: torna il Villa Lazzaroni Summer Festival

Da Marcorè a Roberto Gatto: torna il Villa Lazzaroni Summer FestivalRoma, 13 mag. (askanews) – Dopo il successo della rassegna jazz dello scorso inverno, Villa Lazzaroni diventa di nuovo il palcoscenico delle stagioni alternative di Promu con Villa Lazzaroni Summer Festival, rassegna musicale e interdisciplinare che animerà per più di due settimane il grande parco urbano sull’Appia Nuova.


Il festival, a cui si potrà accedere gratuitamente, accoglierà eventi musicali con grandi nomi della classica, del jazz e del pop, una mostra fotografica diffusa sui grandi musicisti in viaggio a Roma a cura dell’Archivio Riccardi, incontri, dibattiti, tornei sportivi per bambini e famiglie, presentazioni di libri e spazi dedicati alle performances di artisti emergenti grazie alle partnership con il Saint Louis College of Music e le accademie di musica del territorio. Le attività pomeridiane inizieranno alle 18ì con incontri e dibattiti su temi di attualità e di divulgazione culturale, presentazioni di libri e performances di artisti emergenti; mentre gli eventi serali partiranno alle 21 spaziando dal jazz di Roberto Gatto o del grande clarinettista Gabriele Mirabassi, entrambe star del jazz europeo, al pop sofisticato di John De Leo, fondatore dei Quintorigo considerato una delle voci più interessanti del panorama italiano, passando per il teatro musicale di Massimo Wertmuller con “Le Fiabe di Gramsci”. E ancora: lo spettacolo musicale “Le mie canzoni altrui” di Neri Marcorè, l’omaggio ad Ezio Bosso di TTR Piano Trio, il concerto tributo a Lucio Dalla del Folkways Trio, ma anche il concerto della Banda Musicale della Marina Militare e della Blind Inclusive Orchestra fino alle Quattro Stagioni di Vivaldi con i virtuosi Solisti Aquilani.


Ogni giornata si concluderà con dJ det e jam sessions, e nei giorni delle partite dell’Italia agli Europei 2024, la programmazione artistica verrà interrotta per lasciare spazio all’esperienza collettiva all’aperto della partita sul grande schermo del parco. L’Assessore alla Cultura Riccardo Sbordoni commenta: “Villa Lazzaroni Summer Festival, che animerà una parte importante dell’Estate Romana del VII Municipio dal 13 al 30 giugno, fa parte di un più ampio progetto di rilancio di una cultura di qualità, accessibile a tutte e tutti in cui come amministrazione crediamo molto e su cui abbiamo lavorato fortemente in questi due anni. Più di due settimane di concerti e tante altre attività, ad accesso completamente gratuito, che offriamo alla cittadinanza all’interno di Villa Lazzaroni, una delle location più suggestive del nostro municipio. Grazie all’Associazione Promu – All For Music per aver lavorato con noi a questo ambizioso progetto e per aver costruito con grande professionalità un programma di altissima qualità”.


Il programma nel dettaglio: 13 giugno Saint Louise College of Music Party; 14 giugno Roberto Gatto “Lifetime, la musica di Tony Williams” con Roberto Gatto (batteria), Alfonso Santimone (tastiere, elettronica), Marcello Alulli (sax), Umberto Fiorentino (chitarra), Pierpaolo Ranieri (basso elettrico); 15 giugno Proiezione partita dell’Italia, Europei 2024; 16 giugno “Le Fiabe di Gramsci” con Massimo Wertmuller; 17 giugno “Lucio, dove vai?” concerto omaggio a Lucio Dalla con Folkways Trio (Costanza Alegiani, voce; Marcello Allulli, sax; Riccardo Gola, contrabbasso); 18 giugno “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi interpretate in chiave ambientalista dall’orchestra d’archi de I Solisti Aquilani (evento conclusivo della giornata dedicata all’ecosostenibilità organizzata in collaborazione con Fondazione Ecosistemi); 19 giugno “Omaggio a Ezio Bosso” con TTR Piano Trio (David Romano, violino; Diego Romani, violoncello; Mario Montore, pianoforte); 20 giugno Proiezione partita dell’Italia, Europei 2024; 1 giugno Roberto Gatto Imperfectrio Roberto Gatto (batteria), Marcello Allulli (sax), Pierpaolo Ranieri (basso); 22 giugno Concerto della Banda Musicale della Marina Militare; 23 giugno Gabriele Mirabassi con l’orchestra d’archi Metaphora Ensemble; 24 giugno Proiezione partita dell’Italia, Europei 2024; 25 giugno Blind Inclusive Orchestra (evento conclusivo della giornata dedicata all’accessibilità organizzata in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale Accessibility Days); 26 giugno Argiria: dalla classica al blues; 27 giugno Ottava edizione della Mostra Cinematografica Cinese in Italia; 28 giugno John de Leo – Grande Abarasse Orchestra; 29 giugno “Le mie canzoni altrui” con Neri Marcorè; 30 giugno Fondazione Treccani musica e storia con Sandro Cappelletto, Valerio Corzani, Stefano Cioffi e Daniela Menta.

A teatro “Stai Zitta!”, dal libro di Murgia lotta agli stereotipi

A teatro “Stai Zitta!”, dal libro di Murgia lotta agli stereotipiRoma, 13 mag. (askanews) – Lo Spazio Rossellini di Roma, polo culturale multidisciplinare della Regione Lazio gestito da ATCL, presenta, dal 16 al 19 maggio, “Stai Zitta!” dal libro di Michela Murgia con, Antonella Questa, Valentina Melis, Teresa Cinque, regia Marta Dalla Via.


Antonella Questa, Valentina Melis, Teresa Cinque e Marta Dalla Via hanno sempre avuto qualche difficoltà a stare zitte e lo dimostrano in questi anni i loro tanti spettacoli, video e libri, che affrontano, con ironia e intelligenza, tematiche sociali e anche femministe. Inevitabile quindi si incontrassero un giorno per dare vita a uno spettacolo comico e dissacrante su quanto la discriminazione di genere passi spesso proprio dal linguaggio. Le “frasi che non vogliamo più sentirci dire!” contenute nel libro, offrono l’occasione di raccontare la società contemporanea attraverso una carrellata di personaggi e di situazioni surreali. Dal mansplaining (atteggiamento paternalistico, ndr) all’uso indiscriminato del nome proprio per le donne, passando per la celebrazione della figura “mamma e moglie di”, Questa, Melis e Cinque, guidate dalla sapiente regia di Dalla Via, sapranno coinvolgervi nella lotta contro gli stereotipi di genere, annullando già di fatto, con questo spettacolo, quello secondo cui “le donne sono le peggiori nemiche delle donne”.

”Marta – il delitto della Sapienza”, docu-serie a 27 anni da omicidio

”Marta – il delitto della Sapienza”, docu-serie a 27 anni da omicidioRoma, 8 mag. (askanews) – È il 9 maggio del 1997 quando Marta Russo, studentessa di 22 anni, viene raggiunta alla testa da un proiettile vagante mentre cammina nel campus universitario de La Sapienza a Roma con un’amica. Muore in ospedale cinque giorni dopo. Attraverso le registrazioni audio del diario intimo e segreto di Marta, sinora mai reso pubblico, ripercorriamo il racconto inedito di una storia che ha sconvolto l’Italia.


In occasione del 27esimo anniversario della morte di Marta Russo, arriva la docu-serie in due puntate “Marta – Il delitto della Sapienza”, giovedì 9 e venerdì 10 maggio alle 22, su Sky Crime e in streaming su NOW. La giustizia riconosce colpevoli Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro, ma lascia aperti molti interrogativi inquietanti. La morte della giovane studentessa è infatti una delle vicende giudiziarie più controverse d’Italia. Tra interviste e documenti inediti e intimi la docu-serie prodotta da Minerva Pictures evidenzia come i lati oscuri di questa terribile vicenda siano ancora moltissimi e che come sottolineato da uno dei teste “la verità va detta, sostenuta e difesa” e che come ha sempre sostenuto la mamma di Marta “Bisogna arrivare alla verità non per vendetta ma per giustizia”.

”Tris di cuori” dal 9 al 19 maggio al Teatro Golden di Roma

”Tris di cuori” dal 9 al 19 maggio al Teatro Golden di RomaRoma, 7 mag. (askanews) – Tutte le sfumature dell’amore al centro di una nuova e divertente commedia, “Tris di cuori” in scena al Teatro Golden dal 9 maggio al 19 maggio. I protagonisti, Simone Montedoro, Paola Barale, Mauro Conte e Ilaria Canalini, sono alle prese con una serie di intrecci e colpi di scena che portano la firma di Toni Fornari (che cura anche la regia dello spettacolo).


Una squadra, per la prima volta insieme sul palco, che dimostra un grande affiatamento e riesce a dare vita ad una storia fatta di emozioni, rottura di rapporti, divorzi, strascichi amari. Maria Teresa (Paola Barale) scrittrice di romanzi rosa, porta alle estreme conseguenze l’incapacità di scegliere tra due legami differenti. Diventa così Maria moglie di Giorgio (Simone Montedoro) professore di matematica intellettuale vecchio stampo con sfumature decisamente noiose, e allo stesso tempo, per tre giorni alla settimana è Teresa moglie di Danny (Mauro Conte) musicista di belle speranze con zero incisioni, il cui comportamento quotidiano è influenzato dai saggi consigli dello “sciamano” Jim Morrison. Sette giorni, due mariti e la certezza che la felicità si raggiunge con un numero perfetto: il tre. D’altronde è proprio quello che l’autrice di romanzi racconta all’amica editrice Sara (Ilaria Canalini) spiegandole che se manca qualcosa in un primo partner si cerca di colmare quel vuoto cercando rifugio tra le braccia di un nuovo uomo. Naturalmente arrivano gli imprevisti e il “castello di bugie” ad un certo punto inevitabilmente crolla vertiginosamente.

”Il principe del varietà”, tributo a icone comicità con Antonello Costa

”Il principe del varietà”, tributo a icone comicità con Antonello CostaRoma, 7 mag. (askanews) – Un tributo ai simboli della comicità, quei volti così familiari entrati nella case degli italiani, che sono rimasti impressi nel cuore. È questo lo spirito che anima lo spettacolo “Il principe del varietà”, pronto al debutto il 10 maggio (e fino al 12 maggio) al Nuovo Teatro Orione di Roma per poi partire in tournée, con cui il protagonista Antonello Costa intende omaggiare i grandi artisti senza tempo che hanno ispirato la sua carriera, tra i quali: Ettore Petrolini, Aldo Fabrizi, Nino Manfredi, Alberto Sordi, Claudio Villa, Franco Califano ed altri. Un viaggio tra parole e note che porterà sul palco alcuni numeri originali di Costa con diverse tecniche di comicità: il mimo, la caratterizzazione, la canzone comica, il numero cantato e ballato, la macchietta, il tributo, lo sketch, il tormentone, la parodia e tante altre apprese proprio dai celebri personaggi.


La cosa straordinaria è che a tutte queste tecniche darà sempre vita il talento di Antonello Costa, da anni considerato uno degli artisti più originali ed eclettici dello spettacolo italiano, che sul palco sarà accompagnato come in un varietà d’altri tempi da una spalla, Gianpiero Perone, da una soubrette, la sorella Annalisa Costa, e da un corpo di ballo. La prima partecipazione di Antonello a uno spettacolo teatrale risale a marzo 1987. Quest’anno “compirà” 37 anni di carriera, nei quali ha accumulato quasi 4 mila spettacoli, più di 2 milioni di km, 35 spettacoli di varietà, oltre 120 numeri di repertorio, e così Costa per coinvolgere la platea in una vera festa ha deciso rendere il pubblico “giudice”. Seduti dalla poltroncina rossa gli spettatori potranno semplicemente inquadrare con il proprio telefonino il Qrcode presente in teatro e scegliere il gran finale.

Al Monk di Roma il block party Uppercut, anche Don Ciccio e Dj Craim

Al Monk di Roma il block party Uppercut, anche Don Ciccio e Dj CraimRoma, 6 mag. (askanews) – Al via domenica 12 maggio Uppercut, la prima edizione del block party dedicato alla cultura Hip-Hop tra musica, arte e danza pensato per celebrare le discipline che hanno reso famosa quest’arte nel mondo.


Negli spazi del Monk un festival che coinvolge molte realtà dell’underground nazionale e internazionale, pensato per creare un hub di confronto per gli artisti, come per il pubblico. Dai laboratori per i più piccoli agli stand d’autore di urban artist, dagli spettacoli di break dance ai concerti e DJ set. I Il programma parte dalla mattina il live painting non stop dalle 11 alle 21 a cui parteciperanno quattro tra i writer più stimati nel mondo dell’arte. Does con i suoi disegni e dipinti celebri per richiamare le radici del lettering 3D, si concentra su una paziente ricerca di schemi di colore ben equilibrati e sul controllo della precisione dei contorni; Zeus40, artista campano attivo dai primi anni 2000, che ha tratto ispirazione dagli graffiti del circondario napoletano, fino a collaborare alla scenografia del film “L’Amico di famiglia” del regista Paolo Sorrentino; Fabrizio De Tommaso docente della scuola internazionale di Comics a Roma e attualmente lavora per diversi editori Sergio Bonelli, Marvel e Disney; Drak e 180 All Stars è un collettivo di writers che insieme esplorano il mondo dei graffiti, del graphic design, dell’illustrazione e di tutte le sfaccettature dell’arte urbana.


Dalle 11 alle 21 saranno a disposizione del pubblico vari stand con esposizione di oggetti artistici come diorama, poster, stampe e la possibilità di customizzare le proprie sneakers. Dalle 11 alle 19 il laboratorio per bambini a cura dell’Associazione Per Fare un Gioco, dove i più piccoli saranno accompagnati della colorazione di piccoli animali di cartapesta.


Dalle 11 alle 13 il laboratorio di stencil art a cura del writer LA180, mentre dalle 14:30 alle 16:30 è in programma il laboratorio di calligrafia con il writer Daniele Tozzi. Dalle 15 alle 17 il laboratorio dedicato ai bambini dove sarà possibile realizzare passo dopo un passo un mosaico. Dalle 16:30 alle 17:30 spazio alla danza con il laboratorio di break dance a cura della crew Wild Up. Dalle 17:30 alle 19 sonorizzazioni a cura di DJ Gafeto e lo spettacolo di ballo Hip-Hop con la crew Wild Up.


Dalle 19 alle 20 selezioni Hip-Hop a cura di DJ Seiv, mentre dalle 20 alle 21 sarà protagonista l’afrobeat di DJ Koba. La seconda parte serale dell’evento prevede concerti e DJ set, dalle 21.30 il live del rapper romano Lord Madness che assieme al DJ Promo L’Inverso presenterà dal vivo i brani del suo ultimo album Heath Ledger. Celebre per le sue capacità tecniche e per il suo acuto sarcasmo, Lord Madness è un MC dalle rime e dagli incastri taglienti, che scorrono un low mozzafiato con i beat e le sonorità del rap old school ma aperto al presente. A seguire il concerto di Don Ciccio con Mama Marjas DJ, produttore e conduttore radiofonico, Don Ciccio è uno dei pionieri della black music in Italia dai primi anni ’90. Mama Marjas è una delle voci più apprezzate del panorama reggae, roots e R&B nazionale. Sul palco di Uppercut porteranno il meglio dei loro successi che in coppia hanno già presentato dal vivo nei più importanti club e festival internazionali. In chiusura l’esibizione di DJ Craim (nella foto, ndr), un pilastro della scena rap italiana, produttore e virtuoso del turntablism, ha collaborato negli anni con artisti come Colle der Fomento e Kaos One. La sua ultima fatica è stata la produzione dell’ultimo album di Nex Cassel “Fegato”.

UnArchive Fest, film e performance sul riuso creativo delle immagini

UnArchive Fest, film e performance sul riuso creativo delle immaginiRoma, 6 mag. (askanews) – Torna per la sua seconda edizione UnArchive Found Footage Fest, a Roma dal 28 maggio al 2 giugno 2024. Ideato e prodotto dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS in collaborazione con Archivio Luce – Cinecittà, con il patrocinio del MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, il primo festival interamente dedicato al riuso creativo delle immagini è diretto da Alina Marazzi e Marco Bertozzi.


Frutto di una profonda riflessione sulla funzione degli archivi audiovisivi e cinematografici nel mondo contemporaneo, nello sviluppo dell’arte, della cultura e più in generale della società civile, UnArchive Found Footage Fest ricerca e prova a raccontare il paesaggio vasto e multiforme del found footage, un orizzonte iconico in continuo mutamento che accoglie in sé una moltitudine di materiali, immaginari, supporti e tecnologie. Un cinema rivolto al presente che scruta, interroga, riaccende, a volte ribalta le proprie fonti. Un cinema che ‘brucia’, come campeggia sul manifesto di questa edizione, realizzato dall’artista Gianluca Abbate. Il programma – 115 opere tra lungometraggi, cortometraggi, installazioni e performance – ha le fattezze di un mosaico multidimensionale, composito, imprevedibile, che racconta le diverse modalità di riuso creativo, i suoi protagonisti, le loro pratiche ed estetiche. Forme molteplici accolte in altrettanti spazi nel quartiere Trastevere: le tre sale del Cinema Intrastevere ospitano le proiezioni di film; il locale Live Alcazar è dedicato alle performance dal vivo; l’Accademia di Spagna a Roma è la sede di panel e tavole rotonde; il Tempietto del Bramante e Vicolo Moroni sono luoghi estemporanei di installazioni artistiche. Tutto alla presenza di importanti ospiti internazionali, che accompagnano le loro opere in un aperto dialogo con il pubblico.


Al centro del programma di UnArchive il Concorso internazionale, dedicato a opere audiovisive di qualunque genere, formato, durata e nazionalità, caratterizzato dall’uso libero e creativo di materiali d’archivio. 11 lungometraggi dai confini porosi – dichiarano i direttori – in grado di restituire creatività non imbrigliate, sguardi non stereotipati provenienti da diversi continenti e identità culturali. Storie personali che intrecciano esperienze, condizioni e mutamenti condivisi; oppure potenti narrazioni collettive che si declinano in sguardi vissuti da singoli. Tra i 12 cortometraggi, sempre con temi e provenienze eterogenee, una maggiore varietà di sperimentazione linguistica e di tecniche adottate.


Le opere della sezione competitiva concorrono per i premi del Festival UnArchive Award (€ 3.000) aperto a tutte le opere selezionate; Best Feature Film Award (€ 1.500) per il miglior lungometraggio, Best Short Film Award (€ 1.500) per il miglior cortometraggio, assegnati da una giuria internazionale composta dai registi Bill Morrison e Firouzeh Khosrovani (tra i vincitori della prima edizione) e dalla montatrice e regista Sara Fgaier. Ad assegnare tre omologhi riconoscimenti una giuria studenti, composta da allievi di scuole e università e coordinata dal regista Giovanni Piperno. Ricchissima e articolata la programmazione Fuori Concorso. Una novità di questa edizione è la sezione Processi d’archivio, focus che ci porta dentro le aule dei tribunali grazie alle immagini d’archivio di alcuni tra i più famosi processi della storia, guidati dallo sguardo degli autori – Loznitsa, Sivan, De La Orden – che interrogano la natura umana, le radici della violenza, l’idea di giustizia.


Ed è proprio Sergei Loznitsa ad aprire il festival con il suo ‘The Kiev Trial’, la sera del 28 maggio, mentre alla ricerca di Eyal Sivan è dedicato il focus Politics of Memory e la proiezione a 25 anni dalla sua uscita di ‘Uno specialista – Ritratto di un criminale moderno’, sul processo ad Adolf Eichmann. Tra gli eventi speciali: il focus ‘An unusual archive’, dedicato al regista palestinese Kamal Aljafari e al suo incessante tentativo di ricomporre e mostrare in una prospettiva inedita l’archivio disperso di un paese non tratteggiato sulle carte geografiche, e l’evento Archiveology, sull’opera di Bill Morrison e sul suo film-manifesto Decasia, proiettato e discusso in un dialogo tra l’autore e la studiosa Rossella Catanese. Ancora fuori concorso: Frontiere presenta 4 titoli internazionali per una riflessione sui confini geografici ed estetici del found footage; Panorami italiani offre uno sguardo su opere che mostrano la varietà di pratiche e poetiche nel found footage italiano; la Carte blanche di Philippe Alain Michaud propone due nuovi programmi con film provenienti dagli archivi del Centre Pompidou; la sezione Riuso di classe si arricchisce di nuove collaborazioni con scuole nazionali e internazionali per presentare i lavori di giovanissimi cineasti. Alla collaborazione con il ReFrame Award di IDFA si aggiunge quella con un altro festival internazionale, il MUTA, Festival Internacional de Apropiación Audiovisual di Lima, con una selezione di cortometraggi peruviani. Infine quest’anno prende vita anche la sezione AAMOD Reloaded, che ripropone in forma monocanale alcune tra le più interessanti live performance prodotte dall’Archivio. Oltre le pareti della sala cinematografica, nella sezione UnArchive//Expanded, due lavori di Studio Azzurro che rivolgono uno sguardo inedito ai propri archivi: l’installazione site specific La cesta del montatore, accolta nell’inaspettata cornice del Tempietto del Bramante, e il loop audiovisivo Radici iconiche. Per la stessa sezione un appartamento in Vicolo Moroni, Casa Borelli, si apre all’installazione Afterimage. All’Alcazar Live la sezione Live performance promette un viaggio lungo le diverse pratiche di riuso e musicazione dal vivo delle immagini, dal montaggio di materiali Luce – in occasione dei cent’anni dell’Istituto – tutto dedicato all’elemento dell’acqua, diretto da Roland Sejko per le musiche di Teho Teardo, alla sonorizzazione dal vivo di film sperimentali di Gianfranco Brebbia, al VJing collagista di Gianluca Abbate e Alessandro D’Alessandro. Il Festival propone nella sala conferenze dell’Accademia di Spagna a Roma due momenti più strutturati di approfondimento e confronto: il panel L’immagine situata. Pensieri e pratiche d’archivio tra femminismo e decolonialità, con interventi di artiste, ricercatrici, e teoriche, e la tavola rotonda Poetiche del riuso nel contemporaneo. Forme, pratiche, esperienze a confronto con le autrici e gli autori presenti in questa edizione. Infine, due degli ospiti d’eccezione, Sergei Loznitsa e Eyal Sivan sono anche protagonisti di altrettante masterclass incentrate sulle pratiche di riuso, la prima organizzata in collaborazione con l’Università IULM, la seconda con la NABA di Roma. UnArchive Found Footage Fest è ideato e prodotto dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS (AAMOD); in collaborazione con Archivio Luce – Cinecittà; con il patrocinio di MIC- direzione generale cinema e audiovisivo, Comune di Roma, Accademia di Spagna a Roma, Ambasciata del Québec, Istituto polacco di Roma, Universidade de Lisboa, Faculdade de Belas-Artes, Centro de Investigação e Estudos em Belas-Artes (CIEBA), Ambasciata del Canada; Partner NABA – Nuova Accademia delle Arti, Università IULM; con la collaborazione di Centre Pompidou Studio Azzurro, IDFA, Locarno Film Festival, MUTA Festival Internacional de Apropiación Audiovisual, Pordenone Docs Fest, Cineteca di Milano, CSC sede Sicilia, Università Roma Tre DAMS, Università di Roma La Sapienza, Università Tor Vergata, Accademia di Belle Arti Roma, Accademia di Belle Arti Bologna, Accademia di Belle Arti Napoli, John Cabot University, Zelig Bolzano, IUAV Università di Venezia, SudTitles, Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival . Si ringraziano: Casa Internazionale delle Donne, Academy of Art in Szczecin Biblioteca Totiana Lab80 Cinescatti Archivio Aperto Casale del Giglio, gli staff di Cinema Intrastevere, Alcazar Live. Si ringraziano inoltre Enrico Bufalini, Luca Carinci, Fabio Capalbo, Riccardo Costantini, Roberto De Gaetano, Antonio Medici, Minas Lourian, Luca Mazzei, Monica Maurer, Andrea Minuz, Cristiano Migliorelli, Maria Nadal, Antonio Falduto, Gabriella Gallozzi, Alessandro Giovannini, Daniele Guastini, Monica Repetto, Matteo Rubagotti, Paola Scarnati, Pierluca Sforza, Giovanni Spagnoletti, Cesare Zavattini.