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Ricchi e Poveri, Anteprima tour il 3 e 21 maggio a Milano e Roma

Ricchi e Poveri, Anteprima tour il 3 e 21 maggio a Milano e RomaRoma, 16 feb. (askanews) – I Ricchi e Poveri il 3 maggio al Teatro Dal Verme di Milano e il 21 maggio al Teatro Brancaccio per l’anteprima del loro tour. Le date sono organizzate da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci. Il tour è prodotto da DM Produzioni.


I Ricchi e Poveri hanno partecipato alla 74esima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Ma non tutta la vita”, prodotto dall’etichetta DM Produzioni su licenza Carosello Records, casa discografica legata al gruppo sin dagli esordi (1967). Il brano, scritto da Edwyn Clark Roberts, Cheope e Stefano Marletta e arrangiato da Merk&Kremont e Edwyn Roberts, è un inno a vivere pienamente la vita, a scendere adesso in pista.


“Questa canzone è un invito a non rinviare – raccontano Angela Brambati e Angelo Sotgiu – a lanciarsi per perseguire ciò che si desidera non solo nella sfera affettiva, nel rapporto di coppia, ma in generale nelle cose che ci appassionano”. Il gruppo italiano ha venduto 22 milioni di dischi, realizzato 30 album, con 6,7 milioni di ascoltatori mensili si conferma il più “streammato” di Spotify tra gli artisti di Sanremo 2024, e attesta l’intergenerazionalità del repertorio di grandi successi, tra cui: “La prima cosa bella”, “Che sarà”, “Mamma Maria”, “Voulez vous danser”, “Se m’innamoro” e “Sarà perché ti amo”.

Il Tre annuncia le prime date estive del Fragili Tour

Il Tre annuncia le prime date estive del Fragili TourMilano, 14 feb. (askanews) – Reduce dalla partecipazione alla 74° edizione del Festival di Sanremo 2024 con il brano “Fragili” e dopo l’annuncio del concerto al Palazzo dello Sport di Roma (sabato 9 novembre 2024), Il Tre annuncia le prime date estive del Fragili Tour.


La tournée, prodotta e organizzata di Vivo Concerti, porterà l’artista nei principali festival italiani a partire dal Nameless (venerdì 14 giugno 2024 @Annone di Brianza – LC) per poi proseguire al Wonderlast Festival (sabato 13 luglio 2024 @Gubbio – PG) all’ Oversound Music Festival (sabato 27 luglio 2024 @Gallipoli – LE) al Wave Summer Music (mercoledì 7 agosto 2024 @Zafferana Etnea – CT) e al Red Valley Festival (venerdì 16 agosto 2024 @Olbia – SS). Il Tre proseguirà poi all’AMA Music Festival (venerdì 23 agosto 2024 @Romano d’Ezzelino – VI) al Connessioni Festival (sabato 14 settembre 2024 @Cuneo) per concludere con un gran finale al Carroponte (domenica 15 settembre 2024 @Milano). I biglietti saranno in vendita online su vivoconcerti.com a partire da giovedì 15 febbraio 2024 alle ore 14:00 e in tutti i punti vendita autorizzati a partire da martedì 20 febbraio 2024 alle ore 14:00. Scritto da lui stesso, “Fragili” è un brano dedicato alle “fragilità di ognuno di noi” e come negli altri suoi pezzi racconta il coraggio della paura, gli amici di sempre, il credere nei propri sogni e la forza della famiglia che l’ha salvato anche dai momenti bui. È online anche il video girato tra Roma e New York.


Il brano è inserito nella nuova versione dell’album Invisibili che ha debuttato al n.1 della classifica ufficiale FIMI /GFK . L’album “Invisibili”, uscito il 15 settembre, è composto da dodici tracce che si alternano tra energia e intimità e racchiudono la sua visione del mondo, alternando testi più introspettivi a rapidissimi flow che racchiudono esercizi di stile ma anche frecciate taglienti contro tutto ciò che non va. INVISIBILI è un album per rendersi visibile e per far in modo che si senta così anche chi ascolta, chi si riconosce nei suoi testi, chi non ha più voglia di non essere visto. Gli invisibili siamo tutti noi. Ed è ora di farci vedere.

Ada Montellanico canta il 600 e presenta nuovo album “Canto proibito”

Ada Montellanico canta il 600 e presenta nuovo album “Canto proibito”Roma, 14 feb. (askanews) – Ada Montellanico il 21 febbraio (alle 21) presenta in anteprima il suo nuovo album “Canto Proibito”, all’Auditorium Parco della Musica, insieme a un quintetto composto da Giovanni Falzone alla tromba, Filippo Vignato al trombone, Jacopo Ferrazza al contrabbasso ed Ermanno Baron alla batteria. Nell’album in uscita il 23 febbraio per Giotto/Egea Music su Cd e digitale, la cantante romana rivisita un repertorio secentesco, cantandone l’irriverenza, l’ironia e la sensualità, riportandone alla luce la modernità e la vivacità culturale.


Dopo aver interpretato i testi inediti di Tenco (Danza di una ninfa, 2005) e i diritti civili di Abbey Lincoln (Abbeys Road, 2017), Ada Montellanico torna con un nuovo progetto di ricerca, non solo musicale, indagando un’epoca caratterizzata da profonde trasformazioni, grandi rivoluzioni e mutamenti, a cui si contrappongono forze conservatrici; nel quale alle idee innovative e alle proposte artistiche accolte da una Venezia liberale, si contrappongono le proibizioni di una Roma clericale, e il divieto alle donne di calcare i palcoscenici consente l’ascesa e l’affermazione dei castrati. Un’epoca tumultuosa, ma estremamente florida e significativa, in cui la musica diventa per la prima volta espressione di affetti, di passione, e che vede la nascita della monodia, l’apertura del primo teatro pubblico e l’affacciarsi delle donne sulla scena culturale. Da qui nasce il nome Canto Proibito, che vuole narrare questo secolo attraverso le composizioni degli autori più rappresentativi dell’epoca: Handel, Scarlatti, Caldara, Cesti, Carissimi, Cavalli, Barbara Strozzi e Francesca Caccini, entrambe meravigliose e rare compositrici di quei tempi.


Ada Montellanico sceglie un organico pianoless, in cui la voce, oltre ad essere protagonista per la narrazione, assume un ruolo primario a livello strumentale, insieme alla tromba di Giovanni Falzone (che ha curato anche tutti gli arrangiamenti e firmato insieme alla Montellanico l’unico brano originale in scaletta che dà titolo all’album), al trombone di Filippo Vignato, al contrabbasso di Jacopo Ferrazza e alla batteria di Ermanno Baron. Registrato a maggio 2023 negli studi della Casa del Jazz di Roma, questo album rappresenta per la cantante romana anche un legame con l’inizio del suo percorso musicale: è su queste composizioni, infatti, che ha intrapreso i primi studi canori per poi arrivare al canto jazz.


Infine, in Canto Proibito c’è un omaggio Cecilia Bartoli e alla sua “Opera Proibita”, album del 2005 della cantante molto amata dalla Montellanico.

Tra libertà e ironia, è “Il fu Mattia Pascal” di Giorgio Marchesi

Tra libertà e ironia, è “Il fu Mattia Pascal” di Giorgio MarchesiRoma, 6 feb. (askanews) – Dall’8 al 18 febbraio al Teatro Ghione di Roma, Giorgio Marchesi interpreta “Il fu Mattia Pascal”, dal romanzo di Luigi Pirandello, con le musiche scritte ed eseguite dal vivo da Raffaele Toninelli, con la regia di Giorgio Marchesi e Simonetta Solder.


“‘Posso dire che da allora ho fatto il gusto a ridere di tutte le mie sciagure e di ogni mio tormento’. Leggendo queste parole che Pirandello stesso fa dire al suo protagonista, da subito abbiamo pensato di raccontare le vicende di Mattia Pascal sottolineando l’ironia presente nel testo, sperimentando un linguaggio che potesse essere accessibile a tutti, anche e soprattutto alle nuove generazioni, affinchè la ‘pesantezza’ che spesso viene erroneamente associata ad alcuni capolavori letterari possa essere smentita da un racconto energico e divertito di un ‘caso davvero strano’. Insieme a Raffaele Toninelli e alla sua creatività musicale, abbiamo cercato di dare vita a un’atmosfera non realistica; non abbiamo ambientato il testo precisamente negli anni ’30, ma lo abbiamo traslato e trascinato lungo il ‘900 per assecondarne la contemporaneità dei temi trattati: il rapporto con la propria identità, prima di tutto, dato che i tanti ‘profili’ di cui ormai ci serviamo quotidianamente per comunicare sui social ne sono l’estremizzazione. Ma anche la rinascita, dopo lo sconvolgimento delle nostre vite negli ultimi due anni”, spiega Marchesi. “‘Mi trasformerò con paziente studio sicché, alla fine, io possa dire non solo di aver vissuto due volte, ma di essere stato due uomini diversi’. Pascal sembra chiedere quindi non solo un’altra possibilità, come spesso sogniamo tutti, magari di ricominciare da capo o di correggere gli errori del passato. Vuole proprio abitare un’altra persona, nuova, diversa, sconosciuta. Da queste due frasi, da questi due spunti è nata l’idea di raccontare la storia di Mattia Pascal e Adriano Meis con libertà e ironia, non prendendolo troppo sul serio, o meglio, permettendoci di giocare con lui, pur lasciando intatto lo stile e il linguaggio originali. Perché un testo, anche se un classico, rimane un pretesto per comunicare col pubblico. E visto il periodo… meglio farlo con leggerezza”.

A Edith Bruck il premio speciale Nastri d’Argento documentari 2024

A Edith Bruck il premio speciale Nastri d’Argento documentari 2024Roma, 26 gen. (askanews) – Premio speciale dei Nastri d’Argento per i Documentari a Edith Bruck per il documentario “Edith”, eccezionale testimonianza sulla Shoah e sull’orrore dei campi di concentramento nei quali fu deportata, neanche adolescente, fino al 1945.

Il direttivo dei Giornalisti Cinematografici Italiani lo ha annunciato, in occasione della Giornata della Memoria, anticipando le “cinquine” dei titoli finalisti e vincitori dei Nastri d’Argento per i Documentari 2024 che saranno premiati a Roma, lunedì 26 Febbraio al Cinema Barberini, partner di quest’edizione del Premio. “Edith”, nato da un’idea della sceneggiatrice Giovanna Boursier e dalla sua collaborazione con Edith Bruck, è firmato per la regia da Michele Mally e realizzato da 3D produzioni di Didi Gnocchi in collaborazione con La7 che lo ha trasmesso, esattamente un anno fa, in una puntata speciale di Atlantide, la trasmissione di Andrea Purgatori che i Giornalisti Cinematografici ricordano in quest’occasione con grande affetto.

“Inserirlo nella selezione ufficiale 2024 -sottolinea a nome del Direttivo Nazionale dei Giornalisti (SNGCI) Laura Delli Colli, Presidente – e annunciarne la premiazione proprio oggi, alla vigilia della Giornata della Memoria è una scelta che ne sottolinea il valore e ancora una volta riconosce a Edith Bruck il coraggio, la coerenza e la sua straordinaria capacità di continuare a raccontare il dramma che ha segnato tutta la sua vita perché nessuno dimentichi, ma soprattutto perché, come sostiene l’autrice, “bisogna raccontare oggi per ieri ma anche per oggi e per domani”. “Edith”, che ha avuto il Patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Fondazione Museo della Shoah, del Dicastero della Cultura e l’Educazione, e la collaborazione dell’Accademia d’Ungheria a Roma, è il ritratto di una donna speciale, che ha continuato a vivere e amare nonostante il dramma vissuto nei campi di sterminio: dal lager al grande amore per il poeta Nelo Risi, alla scrittura che le ha permesso di continuare a vivere. La vediamo, nelle prime immagini, mentre guarda il documentario ungherese, “A Látogatas” (in italiano “La visita”).

Sono immagini mai viste prima in Italia nelle quali proprio lei, tornata nel 1982 in Ungheria per rivedere i luoghi dov’è nata e dai quali fu deportata, torna a ricordare. Edith Bruck (pseudonimo di Edith Steinschreiber nata a Tiszabercel, in Ungheria e naturalizzata italiana), scrittrice, poetessa, traduttrice e testimone della Shoah è stata anche regista ma soprattutto, come sottolineava un anno fa ad Atlantide Andrea Purgatori, “è una donna speciale, piena di curiosità, amore e gentilezza nonostante le enormi fatiche del suo vivere”. La selezione ufficiale è firmata dal Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI): Laura Delli Colli (Presidente), Fulvia Caprara (Vicepresidente), Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi.

Lunedì 4 e martedì 5 Marzo, dopo la Premiazione del 26 Febbraio, una selezione dei film premiati sarà in programmazione nella rassegna dedicata ai Documentari premiati al Cinema Barberini di Roma, partner di quest’edizione dei Nastri d’Argento.

Arriva a Roma “Climate Talks”, Volker Schloendorff tra i super ospiti

Arriva a Roma “Climate Talks”, Volker Schloendorff tra i super ospitiRoma, 26 gen. (askanews) – Arriva anche a Roma Climate Talks, la serie dedicata al cambiamento climatico lanciata dal Ministero degli Esteri tedesco in tutto il mondo e che, nella Capitale, è protagonista con una serie di eventi tra i quali una rassegna cinematografica organizzata con il Goethe-Institut e in collaborazione con ReteZeroWaste.

La rassegna si compone di cinque lungometraggi tedeschi, tra film e documentari, tutti sul tema della crisi del cambiamento climatico. Ogni appuntamento prevede la partecipazione dei registi e registe in sala e un dibattito al termine della proiezione. Le tematiche affrontate nei cinque appuntamenti riguardano le conseguenze del cambiamento climatico, come l’estinzione della fauna selvatica, l’inquinamento da plastica o la deforestazione, ma anche e soprattutto le responsabilità politiche e morali di tutte quelle generazioni che hanno permesso di arrivare alla crisi dell’ecosistema, oltre alle responsabilità dei Paesi industrializzati verso quelli del Terzo Mondo, spesso incolpevoli vittime del disastro ecologico. “Il cambiamento climatico è già realtà, i suoi impatti riguardano noi tutti – ha commentato l’Ambasciatore tedesco Hans-Dieter Lucas – Si tratta, tuttavia, di una realtà su cui possiamo e dobbiamo influire. La rassegna cinematografica organizzata assieme al Goethe-Institut di Roma nel contesto dei ‘Rome Climate Talks’ si inserisce in questa importante discussione: come intendiamo trasformare la nostra società e far sì che tutti ne siano partecipi? Quali sono gli effetti del cambiamento climatico su altri Paesi e questo cosa comporta per noi in Europa? Cinque film premiati illustrano le conseguenze del cambiamento climatico partendo da prospettive molto diverse e allo stesso tempo ci fanno sperare di trovare soluzioni per salvaguardare il nostro pianeta”.

Ad aprire la rassegna, martedì 6 febbraio alle 19.30 è il film di Marten Persiel, “Everything will change”, un road movie ambientato nel futuro, il 2054, in cui un gruppo di giovani cerca di risalire alle cause e alle responsabilità dell’estinzione della fauna selvatica. Il regista è introdotto da Cristiana Paternò. Martedì 5 marzo alle 19.30 viene proiettato l’ultimo documentario di Volker Schloendorff, “Der Waldmacher”, che segue la storia dell’agronomo australiano Tony Rinaudo, che con la sua innovativa tecnologia di riforestazione da decenni dimostra nel continente africano come la rivitalizzazione degli alberi possa anche favorire la salute dei terreni agricoli. Il regista sarà introdotto da Miriam Mauti.

Martedì 19 marzo alle 19.30 sarà la volta del documentario “Plastic Fantastic”. In questo film la regista Isabella Willinger approfondisce la crisi globale della plastica che permea il nostro ambiente e persino i nostri stessi corpi. Con fatti impressionanti, come ad esempio che negli oceani ci sono 500 volte più particelle di plastica che stelle nella nostra galassia, il film mostra l’urgenza e la portata della crisi. Modera Mauro Donzelli. Martedì 26 marzo alle 19.30 Okozid di Andres Veiel ci porta nel futuro, quando nel 2034 la catastrofe climatica diventa oggetto di un procedimento legale. Due avvocatesse rappresentano 31 paesi del Sud del mondo in una richiesta di risarcimento danni contro la Repubblica Federale Tedesca. Il procedimento giudiziario affronta la responsabilità economica ed ecologica dei Paesi sviluppati, nonché il diritto all’integrità della natura.

Chiude la rassegna martedì 9 aprile alle 19.30 “Eldorado”, documentario di Markus Imhoof, imbarcato su una nave militare italiana durante l’operazione Mare Nostrum che salva decine di migliaia di persone nel Mediterraneo. Il film rivela storie attuali di fuga, girate su una nave militare e su treni che attraversano illegalmente i confini. Tra storie personali e contesti globali, Eldorado solleva domande urgenti sulla crisi migratoria e rivela come questa sia collegata ai flussi economici globali. I Climate Talks sono nati nel 2023 da un’iniziativa del Ministero degli Esteri tedesco in tutto il mondo. In Italia sono organizzati dalle tre rappresentanze diplomatiche tedesche a Roma con dibattiti, attività social e la presente rassegna cinematografica con il Goethe-Institut e in collaborazione con ReteZeroWaste. L’ingresso alla rassegna è gratuito fino a esaurimento posti, su prenotazione eventi-roma@goethe.de

Al Teatro Ghione debutta “Non gioco più. Pandimiglio canta Mina”

Al Teatro Ghione debutta “Non gioco più. Pandimiglio canta Mina”Roma, 23 gen. (askanews) – In occasione dei 70 anni della televisione Italiana la poliedrica artista Donatella Pandimiglio, considerata la più bella voce del teatro italiano, ha deciso di dedicare un omaggio a Mina e a personaggi fondamentali come Antonello Falqui, regista e autore di tanti programmi e in special modo varietà e per questo il 27 e 28 gennaio 2024 il Teatro Ghione di Roma ospiterà lo spettacolo “Non gioco più. Pandimiglio canta Mina”. Dopo il grandissimo successo della scorsa stagione con il concerto/tributo a Barbra Streisand, “Timeless Barbra”, l’artista porta in scena quest’anno un omaggio alla straordinaria voce femminile italiana: Mina. La Pandimiglio presenterà in questo spettacolo la sua versione di un bellissimo brano del cantautore Bungaro e si divertirà a “giocare” con il repertorio intramontabile della Tigre di Cremona, alternando anche rivisitazioni su cover condivise negli anni anche da lei, cosa che le accomuna in un eclettismo di generi. Dedicherà anche un ricordo al grande regista Antonello Falqui, definito l’Inventore del personaggio “Mina”. Sul palco con lei una fortissima band e altre sorprese.

Mina ha incarnato il modello del talento e della diva dello spettacolo sulle scene, in televisione e nei suoi dischi. Ha fatto la storia della televisione italiana negli anni ’60 e ’70 per poi decidere di non apparirvi più. Ha interpretato le canzoni di successo che hanno accompagnato la vita quotidiana degli italiani per 60 anni e oggi pubblica un lavoro discografico inedito ogni anno. Forse è l’unico caso al mondo di un artista che non si concede ai media (infatti non rilascia interviste e non fa né recital né apparizioni pubbliche da più di 40 anni) rimanendo al primo posto in classifica ogni volta che pubblica un nuovo disco. Con l’ironia che il suo “talento totale” le ha costantemente assicurato, Mina, già da molti anni prima che si parlasse di “look”, ha sempre giocato con la sua immagine, stravolgendola nelle copertine dei suoi dischi, che sono anche state oggetto di mostre nei musei italiani. Donatella Pandimiglio col suo target di diva teatrale e di voce incredibile e versatile farà rivivere per una sera quei momenti magici dei live della grande Mina senza voler cercare in alcun modo di paragonarsi ma solo rendendole omaggio da grande interprete. Saranno rievocati, in occasione dei 70 anni della televisione italiana, programmi memorabili come Studio Uno: varietà televisivo che è stato tra i più importanti programmi d’intrattenimento della storia della Rai. Ideato dal decano degli autori televisivi Antonello Falqui e da Guido Sacerdote, andò in onda dal 1961 al 1966.

”L’Albero di Natale” al Teatro Golden, dal 25 gennaio al 4 febbraio

”L’Albero di Natale” al Teatro Golden, dal 25 gennaio al 4 febbraioRoma, 23 gen. (askanews) – Al Teatro Golden di Roma un super cast si prepara a salire sul palco per portare in scena “L’Albero di Natale”, da un soggetto di Andrea Maia scritto da Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli per la regia di Toni Fornari e una produzione A.T.P.R. Ass. Teatri Per Roma, che vede protagonisti Simone Montedoro, Roberta Mastromichele, Emanuela Fresi, Andrea Lolli.

Dal 25 gennaio al 4 febbraio 2024 la commedia ruota attorno alla storia di Marco, quarantacinquenne di bella presenza e di professione scrittore, rimasto vedovo da quattro anni. Una vita che affronta nel ricordo della moglie senza alcun interesse per altre relazioni. Marco non ha neppure più fatto l’albero di Natale da quando ha perso la sua compagna, il suo amore. Nonostante gli amici, soprattutto Franco, cerchino di distoglierlo da questo stato e coinvolgerlo in vari appuntamenti, come feste e uscite, lui non cede e resta in compagnia dei suoi pensieri. Neppure la simpatica presenza della portiera tuttofare, che si prende cura della casa e lo pungola spesso, riesce a fargli cambiare idea. Ma una sera, esattamente quella del 23 dicembre, Marco soccorre Vanessa, una giovane donna che è stata scippata e gettata a terra da due malviventi. La invita a casa sua per medicarla e trascorrono la notte a parlare e a raccontarsi. L’incontro tra i due si rivelerà importante e cambierà le loro vite per sempre.

Carmen Russo è la madrina del primo carnevale di Cinecittà World

Carmen Russo è la madrina del primo carnevale di Cinecittà WorldRoma, 23 gen. (askanews) – Per la prima volta nel Parco divertimenti del Cinema e della Tv di Roma esplode la festa più amata da adulti e bambini con maschere, parate, carri, concorsi di costumi e spettacoli. Dal 3 febbraio la via di ingresso al parco, in modalità “Carnival Street”, ospiterà ogni ora la Parata dei carri del cinema, con spettacolari Big Foot, Maxi Chopper, sfrontate Limousine, Auto della Polizia made in USA, Auto e Robot Transformer, Personaggi e Supereroi, nonché la Parata tradizionale dei carri tipici di Carnevale, in collaborazione con il Carnevale di Fano.

Guest star e madrina del Carnevale sarà Carmen Russo, protagonista tutti i giorni sui carri e sul palco con lo spettacolo “Carmen Live”, accompagnata da 8 ballerini, show che ripercorre le più belle canzoni Italiane, con un omaggio a Raffaella Carrà. Le migliori maschere (categorie bambini e adulti) verranno premiate ogni pomeriggio con abbonamenti del parco, mentre a fine giornata è prevista una grande battaglia di coriandoli.

Le attrazioni disponibili nel mese di Febbraio saranno: la novità 2024 “Hotel Transilvania”, Guerra dei Mondi, esperienza di realtà virtuale sul set del noto film di fantascienza e Saltopazzo, salto nel vuoto da 2 a 6 metri. A Carnevale anche il prezzo di ingresso è speciale: 10 Euro, in più una sorpresa inclusa nel biglietto, la possibilità di tornare gratuitamente nel parco entro Marzo.

Il Villaggio sarà aperto tutti i weekend dal 3 al 25 Febbraio, dalle ore 11 alle 18, l’8 e il 13 (Giovedì e Martedì grasso) dalle 15 alle 23, con feste e cena spettacolo presso il Charleston Club, il 14 con la serata romantica San Valentino da Oscar.

”‘Na notte infame”, il nuovo album di Piotta in uscita il primo marzo

”‘Na notte infame”, il nuovo album di Piotta in uscita il primo marzoRoma, 23 gen. (askanews) – “‘Na notte infame” è il titolo del nuovo album del cantautore e rapper Tommaso Zanello, in arte Piotta, in uscita venerdì primo marzo in tutte le piattaforme digitali, CD e vinile, pubblicato da La Grande Onda e distribuito da Altafonte e A1.

Il disco, decimo lavoro in studio, prende tutta l’ispirazione dalla recente e prematura scomparsa del fratello maggiore Fabio. Con lui, apprezzato scrittore e saggista, ha firmato molti dei testi, e proprio la voce e i versi del fratello aprono la prima traccia. “‘Na notte infame” è un percorso emotivo in quel labirinto di sentimenti che è il rapporto tra fratelli. Attraverso le vicissitudini personali e generazionali di Tommaso e di Fabio, la voce di Piotta racconta gli anni che hanno segnato le loro generazioni. Dagli anni di piombo all’Italia campione del Mondo, dal boom dei ’90 al crollo del Muro di Berlino, dalle controculture dei ’70 fino alla nascita dell’Hip-Hop italiano. Il rap di Piotta si fa più introspettivo e consapevole che mai, nel disco come dal vivo. Un viaggio inedito per suoni e formazione, così che dopo l’album, uscirà in tutte le librerie per La Nave di Teseo il primo romanzo di Tommaso dal titolo “Corso Trieste”, scritto a quattro mani con il fratello Fabio, proprio come il disco, che ne è la colonna sonora. Le due pubblicazioni saranno accompagnate dal tour nei club, in partenza il 15 marzo dal Viper Theatre di Firenze.

Un percorso che parte dal nuovo album, per scandagliare a ritroso i momenti cantautorali di Tommaso, da “La Valigia” (dall’album disco di platino “Comunque vada sarà un successo”) a “Ciclico” (per il primo film dei Manetti Bros), da “La forza che scorr” (con l’amico Danno dei Colle der Fomento) a “Un’estate ed è finito” (con Primo Brown dei Cor Veleno), passando per “Sempre là” (dall’album “La Grande Onda”) e “Ladro di te” (Sanremo 2004), fino a “Cuore Nero” e “7 vizi Capitale”, colonna sonora di Suburra, e altre, tra cui un paio di cover a cui è da sempre legato (“Rimmel” di De Gregori e “Lella” di De Angelis). Con lui una formazione dal sound totalmente rinnovato con il compositore Francesco Santalucia (piano, synth, chitarra), Augusto AKU Pallocca (sax), Claudio Cicchetti (batteria e percussioni), accompagnati dai visual del sound engineer Cristiano Boffi. Di seguito la prime date del tour: venerdì 15 marzo Viper Theatre Firenze; sabato 16 marzo Largo Venue Roma; giovedì 21 marzo Hiroshima Mon Amour Torino; venerdì 22 marzo Mercato Sonato Bologna; domenica 7 aprile Eremo Club Molfetta (BA); sabato 13 aprile Mattorosso Montebelluna (TV); giovedì 18 aprile Circolo Magnolia Milano e venerdì 19 aprile The Cage Livorno.