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”L’Amore è come un brodo di giuggiole” con Giuseppe Maggio

”L’Amore è come un brodo di giuggiole” con Giuseppe MaggioMilano, 28 nov. (askanews) – Dal 3 all’8 dicembre 2024 al teatri OFF/OFF Theatre di Roma va in scena “L’Amore è come un brodo di giuggiole” con Giuseppe Maggio e Denise Tantucci, scritto e diretto da Tommaso Agnese. La storia è divisa in capitoli, ogni capitolo racconta un momento nel tempo in cui i due personaggi si incontrano o affrontano delle dinamiche interiori. Luca (30) è un giovane squattrinato di periferia, simpatico e un po’ guascone, vive di espedienti e non riesce mai a mettere la testa apposto, abita ancora con l’anziana madre a cui spesso ruba parte della pensione. Un giorno conosce Ginevra (25) una giovane borghese malinconica, Ginevra sta vivendo un momento difficile della sua vita, la relazione segreta con un uomo molto più grande di lei sposato e con figli è ad un punto morto. Un rapporto perverso e ossessivo che distrugge piano piano la sua quotidianità. L’incontro inaspettato con Luca, i suoi buffi tentativi di conquista riescono a distrarla.


Luca dall’altra parte ha sempre più gravi problemi economici che nasconde a Ginevra per non sentirsi umiliato. Spesso sparisce, quando trova dei lavoretti come muratore o netturbino. Tra Luca e Ginevra c’è una differenza socioculturale incolmabile, entrambi fanno un inconsapevole sforzo per comunicare, ma alla fine i loro fantasmi riescono fuori, la verità viene a galla per entrambi, è un momento di cambiamento? Di analisi personale? Forse di maturazione o di accettazione che li porta da soli a confrontarsi con sé stessi.

Al Teatro Anfitrione debutta “Terapia col fischio o senza?”

Al Teatro Anfitrione debutta “Terapia col fischio o senza?”Roma, 26 nov. (askanews) – Un viaggio nella commedia sexy all’italiana, le cui pellicole sono considerate oggi veri e propri cult. Uno dei generi più longevi nella storia del nostro cinema, quando le sale si riempivano e ci si divertiva con semplicità. E sarà proprio grazie ad un viaggio, ma nel tempo, che sul palco del Teatro Anfitrione, dal 28 novembre all’1 dicembre e con una ripresa dal 5 all’8 dicembre 2024, si tornerà a parlare di mode e icone di un’epoca nella quale i rapporti umani erano genuini, la tecnologia non ci regalava ancora tante opportunità, ma c’era senza dubbio più integrazione, e i sogni erano forse più a portata di mano.


A far rivivere questa atmosfera40 anni dopo arriva uno spettacolo teatrale “Terapia col fischio o senza?” con alcuni grandi artisti: Alvaro Vitali, Sandro Ghiani, Sergio Di Pinto, Carmine Faraco e Valentino Fanelli, che firma anche la regia. La commedia, scritta a due mani da Paolo Andreotti e dallo stesso Fanelli,vedrà sul palco un ricco cast, Rita Gianini, Bruna Gasperini, Mirko Susanna, Marco Macrì, Marco Vivarelli e il piccolo Valerio Sofia, pronto a dare vita ad una serata spensierata e spassosa durante la quale il protagonista, Valentino, cresciuto letteralmente “a pane e commedia sexy”, nonostante l’età adulta continua a restare in casa a vedere i suoi film preferiti. Ed ecco che un giorno, incredibilmente, i suoi miti vengono catapultati a casa sua. Dal passato al futuro i suoi idoli si materializzano, ma sarà poi tutto vero? Ad occuparsi del caso interviene un esperto psicologo. Siamo sicuri che metterà in campo la terapia giusta? Uno spettacolo esilarante da non perdere.

Castellitto spiega in una lettera l’addio a presidenza Fondazione CSC

Castellitto spiega in una lettera l’addio a presidenza Fondazione CSCRoma, 13 nov. (askanews) – L’attore e regista Sergio Castellitto ha spiegato in una breve ma intensa lettera le motivazioni che lo hanno spinto a presentare “dimissioni irrevocabili” dalla presidenza della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC).


“Caro Centro Sperimentale di Cinematografia, cari tutti. Lascio la presidenza della Fondazione. È una decisione che meditavo da tempo. Non sono gli attacchi ad avermi spinto a lasciare, mi hanno ferito ma mai impaurito”, si legge nella missiva. “Semplicemente voglio tornare a fare il mio vero mestiere, che ho trascurato per più di un anno. Avrò certamente nostalgia, ma non rimpianti, perché insieme abbiamo realizzato cose di cui essere fieri. Ho visto negli occhi di molti di voi scintille di entusiasmo per esservi sentiti apprezzati e riconosciuti nelle vostre singole competenze. E questo è sia un premio che un bel ricordo”, aggiunge Castellitto.


“Vi ringrazio per tutto il tempo speso insieme e per i consigli che mi avete dato. So che continuerete a lavorare sulla stessa traiettoria con identica onestà”, sottolinea, ricordando che “il Centro sperimentale è un luogo dove si studia, si promuove e si protegge l’arte cinematografica” e invitando a “non consentire mai che diventi territorio di conquista per altri scopi. Vi voglio bene”.

Da domani è Magic Christmas al MagicLand di Valmontone

Da domani è Magic Christmas al MagicLand di ValmontoneRoma, 8 nov. (askanews) – Da domani, 9 novembre, al 6 gennaio 2025, MagicLand accoglie i visitatori con una nuova, straordinaria esperienza natalizia: Magic Christmas, un evento che trasforma il parco divertimenti più amato del Centro-Sud Italia in un vero e proprio mondo incantato. Questo progetto nasce dalla collaborazione con Il Regno di Babbo Natale di Vetralla, il mondo natalizio creato da Giorgio Onorato Aquilani con il quale Magicland ha recentemente ricevuto un prestigioso riconoscimento ai Parksmania Awards. “Portare la magia del Natale contemporaneo in ogni cuore è la nostra missione. Magic Christmas è molto più di un evento: è un viaggio emozionale che invita adulti e bambini a ritrovare il Natale come esperienza viva e autentica”, afferma Aquilani.


MagicLand, che ospita ogni anno migliaia di famiglie, ha scelto di puntare su questa collaborazione per offrire ai suoi visitatori contenuti che non siano solo intrattenimento, ma portino con sé valori profondi. Guido Zucchi, CEO di MagicLand, racconta: “Per noi, il Natale è un’occasione per fare la differenza, regalando emozioni autentiche e durature. Con i contenuti del Regno di Babbo Natale abbiamo voluto offrire qualcosa di più profondo, un’esperienza che il pubblico possa portare a casa nel cuore, arricchita di valori e significati che vanno oltre il periodo festivo”. A partire dall’ingresso, decorato con uno scintillante albero di Natale e una spettacolare nevicata, il parco si trasforma in un luogo da fiaba, con scenografie immersive, addobbi che richiamano il Natale delle tradizioni, e percorsi che conducono i visitatori in due mondi fiabeschi e luminosi. Ma la vera meraviglia si trova nel cuore di MagicLand, dove sorge il Castello di Babbo Natale: un percorso incantato in cui Babbo Natale accoglie grandi e piccoli per scattare foto e donare piccoli ricordi che porteranno un pizzico di magia natalizia nelle case di tutti.


Tra le principali novità di questa edizione, spicca il musical Lucy e il Segreto di Natalloween, tratto dall’omonimo libro illustrato edito da Gribaudo (Gruppo Feltrinelli), già alla seconda ristampa dopo pochi giorni dall’uscita. Lo spettacolo, che va in scena presso il Gran Teatro Alberto Sordi, racconta una storia unica e coinvolgente che è già un Classico di Natale. “È un’avventura straordinaria, in cui Lucy, la stellina del Regno, insieme agli elfetti Buddy e Pretty, si ritrova coinvolta in un gioco segreto che trasforma il Regno di Babbo Natale nel Regno di Natalloween, dando vita a un’avventura tra sogno e incanto. Questo spettacolo è il cuore pulsante del nostro Magic Christmas e riflette tutto lo spirito del Regno di Babbo Natale: magia, emozione e un pizzico di follia”, racconta Aquilani. Ma le sorprese non finiscono qui. Magic Christmas offrirà anche Regno AdvenTour, un percorso emozionale che si snoda in 24 tappe, ognuna con una sorpresa per i più piccoli e un messaggio di riflessione e gioia per i più grandi, fino a culminare in un momento speciale alla venticinquesima tappa. “Questo viaggio è un invito a riscoprire il Natale come un dono prezioso, capace di trasformare ogni cuore. Il Regno AdvenTour rappresenta ciò che desideriamo: creare momenti che lascino il segno,” aggiunge Zucchi.


Non mancheranno inoltre spettacoli di luci, come l’aurora boreale proiettata nel Cosmo Academy, uno dei più grandi planetari d’Europa, che grazie alla tecnologia fulldome permetterà di immergersi in uno spettacolo mai visto prima. E per i più avventurosi, torna anche la pista di pattinaggio sul ghiaccio per chi desidera divertirsi e vivere la magia del Natale fino all’ultimo dettaglio. MagicLand e il Regno di Babbo Natale invitano tutti a scoprire un evento unico, dove ogni tappa è pensata per accendere la meraviglia e portare nel cuore dei visitatori il vero spirito del Natale. Una collaborazione che non solo celebra la festa più amata dell’anno, ma trasforma ogni momento in un’esperienza indimenticabile. Magic Christmas vi aspetta per un Natale da sogno a MagicLand fino al 6 gennaio 2025.

”Ciascuno a suo modo”, il 10 novembre in scena a Castel Sant’Angelo

”Ciascuno a suo modo”, il 10 novembre in scena a Castel Sant’AngeloRoma, 5 nov. (askanews) – “Lo spettatore dovrebbe essere partecipe come se fosse sul palco, sempre in allerta, come se da un momento all’altro dovesse essere chiamato in causa, deve sentire qualcosa di vivo scivolare dal palco al suo luogo protetto, è un legame erotico, vitale, a tratti inopportuno”. Le parole di Liv Ferracchiati raccontano il suo lavoro drammaturgico davanti al testo di Luigi Pirandello. “Ciascuno a suo modo. O la realtà che quasi non esiste” è il lavoro su cui il giovane e pluripremiato drammaturgo si è messo in gioco su invito di Oltre le parole, collettivo teatrale di Roma. L’opera va in scena in sei regioni fino a dicembre, ed ha una chiara intenzione, nel tempo dei like facili e delle certezze prêt à porter, una intenzione che il teatro può rendere concreta: costringere lo spettatore a spostare il punto di osservazione; guardare la realtà diventa “come guardare le varie sfumature di un prisma”.


Il 10 novembre il lavoro, con tutta la sua potenza, arriva nella capitale e andrà in scena a Castel Sant’Angelo, in linea con la precisa scelta degli organizzatori di spazi scenici “non canonici”. In scena, gli attori di Monolocale Produzioni, diretti da Daniele Coscarella. Scritto e rappresentato esattamente cento anni fa, “Ciascuno a suo modo” è uno dei testi più significativi della poetica di Pirandello, da lui stesso definito il suo scritto più “ingarbugliato”, tanto che nel tempo è diventata una delle opere meno rappresentate del grande siciliano.


Ferracchiati si lascia ispirare e cerca di districare la matassa, si muove a passi lievi sul testo originario: “Non si tratta di voler riscrivere un classico, io parto da un altro presupposto: la condivisione. Quando un classico instaura con me un dialogo cerco di enuclearne i temi e mescolare alle strutture drammaturgiche dell’autore la mia percezione. È come se un adulto guidasse un bambino nell’esplorazione di sue curiosità”. Noi, le nostre opinioni e le ragioni degli altri, tutto è in discussione e tutto viene sovvertito. Anche la genesi del testo è di grande interesse, c’è la guerra, un figlio prigioniero, l’incontro di Pirandello con lo psichiatra e padre dello psicodramma Jacob Moreno.


Prima e dopo la pièce teatrale, Castel Sant’Angelo ospiterà due sessioni di lettura, ma di una lettura particolare, che ancora fa incontrare con potenza le ragioni degli altri: chi arriva potrà scegliere un ‘libro vivente’ che racconterà la sua storia, ispirata a episodi locali. Un itinerario artistico, dunque, dove il teatro svolge il suo ruolo di relazione, di messa a fuoco di desideri, bisogni, paure, e dove la narrazione è rispecchiamento, caduta degli stereotipi, possibilità di pensarsi insieme.


Per Pascal La Delfa, direttore artistico del progetto, “il teatro è collettore di comunità e il progetto nasce dalla necessità e dalla bellezza di ri-portare il teatro in mezzo alle persone: la cultura come strumento di confronto con le parti più profonde di noi”. Questa la cifra stilistica di Oltre le Parole, in oltre vent’anni di teatro, cultura e società. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti (domenica 10 novembre, ore 16.30 pièce Ciascuno a suo modo (50 minuti), ore 15.15 e ore 17.45 Librerie viventi), previa prenotazione: segreteria@teatrocivile.it. www.librerieviventi.it, www.teatrocivile.it.

Al via le riprese de “La Gioia”, con Jasmine Trinca e Valeria Golino

Al via le riprese de “La Gioia”, con Jasmine Trinca e Valeria GolinoRoma, 4 nov. (askanews) – Primo ciak per “La Gioia”, il nuovo film di Nicolangelo Gelormini, interpretato da Valeria Golino, Saul Nanni, Jasmine Trinca, Francesco Colella, scritto da Giuliano Scarpinato e Benedetta Mori, in collaborazione con Chiara Tripaldi e Nicolangelo Gelormini e liberamente ispirato ad un fatto di cronaca. Le riprese si svolgeranno tra Torino e Roma.


La fotografia è affidata a Gianluca Palma, il montaggio è di Chiara Vullo, la scenografia di Eugenia F. Di Napoli e i costumi sono di Antonella Cannarozzi. Prodotto da Viola Prestieri per HT Film e Vision Distribution in collaborazione con Sky e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, “La Gioia” uscirà in sala nel 2025 con Vision Distribution.


Nicolangelo Gelormini è regista, sceneggiatore e montatore. Nel 2020 il suo primo lungometraggio, “Fortuna”, viene presentato in Concorso alla Festa del Cinema di Roma. Nel 2022 firma la docuserie Sky “Il Sequestro Dozier”. L’anno successivo torna alla Festa del Cinema di Roma con il documentario “Lucio Amelio” che gli vale un Nastro d’Argento speciale e dirige un episodio della serie “L’arte della gioia”, presentato al Festival di Cannes 2024.

Teatro del Quarticciolo ricorda giornalista e attivista curda Nagihan

Teatro del Quarticciolo ricorda giornalista e attivista curda NagihanRoma, 2 nov. (askanews) – Il Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma domenica 3 novembre ospita “Voce arcaica”, una serata artistica per Nagihan, un’iniziativa con dibattiti, musica e danza per ricordare Nagihan Akarsel, attivista, accademica e giornalista curda uccisa due anni fa.


Una proposta del teatro che arriva dal territorio in attesa dell’inizio della nuova stagione 2024/25 il prossimo 10 novembre. Molte le attività romane, infatti, coinvolte nell’organizzazione dell’iniziativa che si avvia a celebrare la giornata globale contro ogni violenza di genere che, come ogni anno, si commemora il 25 novembre. Il 4 ottobre del 2022 tutto il mondo curdo, in particolare il Movimento di Liberazione delle donne, è stato colto da un gravissimo lutto. Nagihan Akarsel è stata uccisa ad appena 40 anni davanti alla sua casa a Suleimaniyah, nella Regione Autonoma del Kurdistan iracheno, in un agguato dell’intelligence turca. La notizia ha provocato profonda tristezza e forte rabbia. La sua storia e la sua vita, infatti, sono tra le più emblematiche del processo di trasformazione radicale che la società curda sta perseguendo attraverso il progetto del Confederalismo Democratico, teorizzato dal leader curdo Abdullah Öcalan.


Nata in un villaggio nella regione di Konya in Bakur (il Kurdistan del nord colonizzato dalla Turchia), sin dalla sua primissima infanzia Nagihan ha intuito che la sua gente per troppo tempo è stata costretta a nascondere le proprie radici culturali, a partire dal divieto di esprimersi a scuola o in pubblico in lingua curda. Da grande studia editoria, giornalismo e radiodiffusione all’università di Gazi ad Ankara e fonda Jinha Agency, la prima agenzia di informazione curda formata solo da donne. Dal 2001 al 2007 viene arrestata per la sua attività politica nelle università come attivista del YCK (Unione della Gioventù del Kurdistan). Il carcere turco diventa così parte del bagaglio che la convince ancora di più a percorrere il suo cammino: quello della lotta per la liberazione del suo popolo e delle donne del Medio Oriente. Una volta libera, viaggia in gran parte del Kurdistan, in particolare in Rojava, fondando comitati e accademie di donne dedite alla ricerca e allo studio della Jineolojî (scienza delle donne). Negli ultimi anni della sua vita si stabilisce a Suleymaniyah con il proposito di fondare una Biblioteca, archivio e centro di ricerca e di incontro rivolto alle donne ma che, a causa del suo omicidio, non ha avuto modo di inaugurare, poiché è stata ultimata e presentata solo dopo la sua morte dopo varie difficoltà. Per ricordare il suo esempio, il comitato europeo di Jineoloji e il Tjk-e (Comitato del movimento delle donne curde in Europa) hanno coinvolto l’assemblea cittadina di Non una di meno Roma, Quarticciolo ribelle, la Casa delle Donne Lucha y Siesta, il centro Ararat, Uiki onlus e la Rete Kurdistan Italia, per dedicarle un omaggio verso e oltre il 25 novembre, giornata globale contro la violenza di genere.


Si inizia dal tardo pomeriggio al Teatro Biblioteca Quarticciolo (via Ostuni 8) e si va avanti fino a sera, alternando la presentazione della Biblioteca/Centro di Ricerca e Archivio delle donne di Suleymanyah e della fanzine dedicata a Naghian Arkel e al suo percorso di ricerca sulla jineoloji, la scienza delle donne di cui la stessa Arkel era preziosa ricercatrice e divulgatrice esperta, a momenti di performance artistica, musicale e teatrale.

Il Grande Fratello ti spia? In “1984” al Quirino “siamo tutti morti”

Il Grande Fratello ti spia? In “1984” al Quirino “siamo tutti morti”Roma, 29 ott. (askanews) – “La guerra è pace, la libertà e schiavitù, l’ignoranza è forza”. Gli slogan del ministero della Verità risuonano in “1984” nell’adattamento del celebre romanzo di George Orwell creato nel 2013 da Robert Icke e Duncan Macmillan, spettacolo in scena al Teatro Quirino di Roma con un cast d’eccezione (Violante Placido, uno spietato Ninni Bruschetta e Woody Neri e altri 6 attori), in replica fino al 3 novembre e che poi proseguirà nelle principali città italiane. Ma il sipario si alza su tre citazioni che richiamano Trump, Snowden e la Russia.


C’è molta attualità nello spettacolo teatrale di 101 minuti (come la famigerata stanza 101) diretto dal regista Giancarlo Nicoletti e ispirato al capolavoro distopico di fantapolitica che Orwell scrisse nel 1949. La scena si svolge nel 1984 o meglio in un anno di un futuro qualsiasi, per rimbalzare nel presente, per gli spettatori un presente comunque proiettato nel futuro, nella mente del protagonista Winston Smith o compagno 6709, che lavora al ministero della Verità – a interpretarlo un bravissimo Woody Neri – ed è intento ad annotare i suoi ricordi su un diario clandestino, scritto appunto nel 1984, ma che gli storici avrebbero scoperto solo nel 2050. In “1984” è vietato pensare, c’è infatti la polizia mentale pronta a “vaporizzare” chiunque venga colto mentre compie un reato di pensiero, chiamato “psico crimine”. Le telecamere sono ovunque (ce ne sono di vere anche sul palco), prima o poi avrebbero preso Winston e cancellato ogni traccia della sua esistenza. Poi Neri-Winston si innamora di Giulia, che ha il volto magnetico di Violante Placido, una compagna che indossa un fazzoletto rosso che indica gli “ambisesso” e dice di essere pronta a unirsi alla resistenza contro il Grande Fratello assieme a lui. Ma il Grande Fratello, che utilizza anche i bambini per spiare, è in continuo ascolto, niente accade a Oceania, la cui capitale è Londra, senza che lui lo sappia. E sarà il Ministero dell’Amore ad occuparsi di loro, perché “l’individuo è morto” e “il partito è vivo”. Il Grande Fratello saprà trarre in inganno Winston e lo obbligherà alla sottomissione, perché il prezzo della sanità mentale è la “sottomissione”.


“1984” ci spinge a riflettere sul bisogno di verità dell’essere umano, su una società che tutti sappiamo essere sempre più controllata, e anche se ci sembra di essere liberi, forse così liberi non siamo. Un’altra riflessione ci rimanda invece alla crudele quotidianità: “Quando mai c’è stata uguaglianza se ci sono persone con il potere e altre senza? Quando ci sono stati periodi senza guerra?”. Tra le cose più “divertenti” dello spettacolo i due minuti di odio, con gli attori seduti a fissare lo schermo del telefonino per seguire le impiccagioni in streaming. Un metodo di esecuzione che a sua volta si è evoluto, anche quello.


Nel cast anche Silvio Laviano, Brunella Platania, Salvatore Rancatore, Tommaso Paolucci, Gianluigi Rodrigues e Chiara Sacco. Una produzione di Federica Luna Vincenti per Goldenart Production; scenografia imponente firmata da Alessandro Chiti che si avvale di videoproiezioni, telecamere a circuito chiuso ed effetti speciali, completati dal disegno video visionario di Alessandro Papa, dagli iconici costumi di Paola Marchesin e dall’atmosfera delle luci di Giuseppe Filipponio. Musiche originali composte dal duo Oragravit. La produzione esecutiva è di Daniela Piccolo e l’organizzazione generale di Valentina Taddei. Per il suo fortissimo impatto sul pubblico, la visione è consigliata a spettatori di età superiore ai 14 anni.

La “Crocifissione bianca” di Chagall inaugura Museo del Corso a Roma

La “Crocifissione bianca” di Chagall inaugura Museo del Corso a RomaRoma, 28 ott. (askanews) – Sarà l’opera preferita di Papa Francesco, la “Crocifissione bianca” di Marc Chagall, a inaugurare l’apertura del Museo del Corso – Polo Museale, il nuovo spazio espositivo capitolino promosso da Fondazione Roma, che comprende i due edifici storici di Palazzo Sciarra e Palazzo Cipolla, entrambi affacciati su Via del Corso, fra Piazza Venezia e Largo Chigi.


Il dipinto di Chagall – un olio su tela del 1938 attualmente presso l’Art Institute di Chicago, – inaugura il ciclo di esposizioni dedicato agli artisti del Novecento tra cui Picasso, atteso per il 2025. Il nuovo Polo aprirà gratuitamente al pubblico le sale della Collezione permanente di Fondazione Roma e l’Archivio storico, entrambi all’interno di Palazzo Sciarra. Una parte di Palazzo Cipolla sarà invece riservata a mostre temporanee, eventi artistici e spazi espositivi dedicati ad opere provenienti da altre collezioni, come nel caso del capolavoro di Marc Chagall.


“Essere i primi in Italia ad ospitare una delle opere più apprezzate da Papa Francesco alla vigilia del Giubileo rappresenta un evento artistico di eccezionale rilevanza e sicuramente il migliore modo per inaugurare il nuovo Polo museale”, ha dichiarato Franco Parasassi, Presidente di Fondazione Roma. “Quella di creare un unico Polo attivo dal punto di vista artistico e culturale per la città di Roma – ha aggiunto – è un’idea che avevamo in programma da tempo. Con questa iniziativa apriamo le porte della Collezione permanente della Fondazione Roma e dell’Archivio storico, un viaggio nella storia dell’arte che va dal Quattrocento fino ai giorni nostri”. Opere d’arte legate a Roma, o perché significative per la storia della città o perché di autori che hanno vissuto e lavorato nella Capitale saranno fruibili gratuitamente con visite guidate su prenotazione. “Il Museo del Corso – Polo – Museale – ha concluso il Presidente – è uno spazio espositivo dal cuore antico, ma fortemente legato alla contemporaneità. Anche nella scelta di articolare il Polo su due sedi, quella di Palazzo Sciarra a quella di Palazzo Cipolla, c’è l’idea di apertura alla comunità, di inclusione, di impegno per il territorio, in perfetta armonia con lo spirito di Fondazione Roma. Le mostre, programmate già a partire dai prossimi mesi, saranno sempre al servizio di un progetto socio-culturale. Non ci interessa tanto fare cassetta o vendere più biglietti: vorremmo invece migliaia e migliaia di visitatori interessati a opere straordinarie che fanno parte di un percorso che offriamo come esempio di relazione con la città. Il Museo del Corso – Polo Museale non è il primo e non sarà l’ultimo progetto di Fondazione dedicato all’arte, allo spettacolo, all’educazione. Dal Premio Gigi Proietti alle giornate del Fai, dal sostegno alle periferie contro la dispersione scolastica ai corsi di educazione finanziaria nelle scuole”.

Tosca in “Musica Stregata”, con Brancale, Brachetti e Drusilla Foer

Tosca in “Musica Stregata”, con Brancale, Brachetti e Drusilla FoerRoma, 25 ott. (askanews) – Non si ferma il viaggio della residenza artistica di Tosca nel 2024 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Dopo le tre date, a gennaio con lo spettacolo Unico, concerto in 3 atti, pensato appositamente per la Sala Santa Cecilia, e i primi due appuntamenti in Sala Petrassi a febbraio e marzo con D’Altro canto dedicati a “Napoli” e al “Cinema”, l’artista continua a festeggiare il suo viaggio nella musica, iniziato 30 anni fa.


Con D’Altro Canto il 31 ottobre tornerà a esibirsi nella Sala Petrassi con il terzo dei tre appuntamenti a tema, questa volta dedicato alla “Musica stregata”. Gli ospiti sul palco, insieme a Tosca e ai suoi musicisti, saranno Serena Brancale, Arturo Brachetti, Drusilla Foer, Marisa Laurito. La sera di Halloween richiama inevitabilmente il mondo delle streghe e tutto ciò che il mondo della musica e dello spettacolo ha dedicato loro. Ancora una volta, sarà un’occasione per conoscere gli ospiti sul palco nei loro aspetti meno conosciuti. E visto l’enorme riscontro di D’Altro Canto e i sold out in prevendita, si aggiunge un altro appuntamento. Il 13 dicembre sarà la volta, infatti, di uno “Speciale Natale” con una novità: sarà sul palco della Sala Sinopoli. Come sempre, ci saranno grandi sorprese e grandi cast che saranno annunciati a breve.


D’Altro Canto, serie di spettacoli a tema, scritti con Giorgio Cappozzo, Valentina Romano e Alessandro Greggia, per la direzione musicale di Joe Barbieri, parte da lontano tre anni fa, nascendo alla radio per trasformarsi prima in album e poi in evento teatrale. Nel corso di questa metamorfosi si è arricchito di sfumature e contenuti, senza perdere lo spirito originario che è quello del confronto giocoso, planando con leggerezza anche sugli argomenti più delicati. Sul palco la padrona di casa, Tosca, incontra altri amici artisti con cui scambiare canzoni, racconti, idee, visioni e riscoprirsi attraverso la conoscenza di paesaggi sonori poco frequentati, tra brani famosi eseguiti in altre lingue, rivisitazioni di hit, canzoni introvabili di artisti scoperti per caso, omaggi ai maestri. Ogni appuntamento propone uno spunto da cui partire e attraverso la musica (il cui tempo è scandito dalla direttrice d’orchestra Tosca), riflessioni e aneddoti lo spazio si anima, coinvolgendo il pubblico in esplorazioni a volte sconosciute anche ai protagonisti, rivelando spiragli inediti e inaspettate epifanie.


“Una piccola isola felice nel mare magnum di un tempo complesso, da cui non si cerca fuga, ma solo una chiave diversa per interpretarlo, senza subirlo, con grazia e ironia”, racconta Tosca. E aggiunge: “Con i molti amici che mi verranno a trovare sarà un piacere e un onore condividere storie e regalare musica, accomunati da una visione affine dell’arte e della sua funzione emotiva, sociale e di crescita”. Sul palco Tosca e i suoi ospiti saranno accompagnati dai musicisti: Giovanna Famulari violoncello e voce Massimo De Lorenzi chitarra Fabia Salvucci percussioni e voce Luca Scorziello percussioni e batteria Arabella Rustico contrabbasso.


D’Altro Canto è una produzione Don Chisciotte e Do7.