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Arisa è la super ospite della Notte della Taranta 2023

Arisa è la super ospite della Notte della Taranta 2023Milano, 21 ago. (askanews) – La voce d’oro della musica italiana Arisa è la super ospite della Notte della Taranta 2023 in programma sabato 26 agosto a Melpignano nel Salento. Sarà lei a interpretare due brani tra i più celebri della cultura popolare: Ferma Zitella e Lu Ruciu de lu mare.

“Sono felicissima ed emozionata. È un onore per me incontrare il pubblico della Taranta, ha detto Arisa. Sarà un viaggio meraviglioso nei ritmi del Salento che richiamano i suoni della mia Basilicata. Due territori che hanno vissuto l’isolamento geografico ma che grazie alla Cultura sono riusciti a determinare la loro crescita. Ringrazio Fiorella Mannoia per l’invito. Essere ospite in questa edizione dedicata alle donne è motivo di orgoglio. Con lei canterò Ferma Zitella, un brano che mi ha particolarmente colpito fin dal primo ascolto. Non vedo l’ora di salire sul magico palco della Taranta e ballare la pizzica”. Da oggi nel Salento, Arisa sarà in sala prove con l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta guidata in questa edizione dal percussionista Carlo Di Francesco e dal direttore d’orchestra Clemente Ferrari nel Teatro Cavallino Bianco di Galatina. L’artista sarà impegnata anche in sala danza a Soleto con la coreografa Francesca Romana Di Maio per immergersi nel ballo della pizzica. La cantante potentina arriva sul palco della Taranta dopo aver spento 41 candeline, ieri 20 agosto, all’apice di una carriera folgorante cominciata nel 2009 con la vittoria nella categoria nuove proposte del Festival di Sanremo con il brano Sincerità. Nel 2010 ha avviato la sua attività televisiva approdando lo scorso anno in prima serata nel talent show Amici di Maria De Filippi. Premio della critica Mia Martini, Arisa regalerà al pubblico della Taranta anche i versi di La Notte tratto dall’album Amami arrangiato e prodotto artisticamente da Mauro Pagani, maestro concertatore dal 2007 al 2009. Con la sua voce intensa e avvolgente, Arisa completa il cast artisti ospiti del Concertone 2023 che ospiterà anche Tananai e Brunori SAS. Il Concertone della Taranta sarà trasmesso il 2 settembre su RAI 1, in seconda serata, con la regia di Stefano Mignucci, le scenografie di Marco Calzavara e la fotografia di Marco Lucarelli. Il Festival Notte della Taranta è un progetto culturale della Fondazione Notte della Taranta finanziato da Regione Puglia e Pugliapromozione con il contributo di Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e del Ministero della Cultura e la collaborazione dell’Istituto Diego Carpitella.

In Salento torna la “Notte della Taranta”: 50 concerti e 400 ospiti

In Salento torna la “Notte della Taranta”: 50 concerti e 400 ospitiMilano, 26 lug. (askanews) – L’edizione 2023 del Festival “La Notte della Taranta” attraverserà dall’1 al 27 agosto, ben 25 tra borghi e città del Salento, la riserva naturale di Torre Guaceto e l’iconica baia di Sant’Andrea, con oltre 50 concerti e oltre 400 ospiti tra musicisti, danzatori, attori, scrittori e filosofi. Un’edizione che si preannuncia straordinaria e che conferma “La Notte della Taranta” come il più grande festival itinerante italiano che promuove la musica popolare come spartito di emozioni nate dal dialogo tra le arti, intrecciando e creando riflessioni e approfondimenti con la danza, il teatro, la letteratura, la filosofia.

La Ragnatela della Taranta proporrà un lungo viaggio nella musica popolare con 200 ore di live show nelle piazze: il tema di questa ventiseiesima edizione è “L’dentità”, ispirato da Italo Calvino, lo scrittore del quale quest’anno ricorre il centenario dalla nascita. Il Festival 2023 è dedicato a Luigi Chiriatti, il direttore artistico scomparso di recente, che ha lavorato fine alla fine dei suoi giorni al programma itinerante della Taranta. A suggellare l’importanza di questo festival nel panorama culturale italiano il progetto “L’umanità dell’Acqua” in collaborazione con Acquedotto Pugliese che porterà l’Orchestra Popolare Notte della Taranta e il suo Corpo di Ballo a raccontare attraverso la musica e la danza, l’acqua che in Puglia è autostrada dell’umanità. Un’autostrada dalla forma fluens che attraverso le condotte di Acquedotto Pugliese, la stupefacente rete di conservazione e distribuzione dell’acqua frutto del lavoro e dell’ingegno di innumerevoli generazioni, influenza la vita di Puglia, i gesti e il linguaggio dei suoi abitanti. L’acqua è il collegamento più importante che ha attraversato il passato e scorre verso futuro. Ecco i 50 concerti che animeranno le tappe del Festival con Eugenio Bennato, Faraualla, Alla Bua a Corigliano d’Otranto, Rachele Andrioli, Enza Pagliara – Elena Ledda – Lucilla Galeazzi – Dario Muci, Uccio Aloisi Gruppu a Calimera, Orchestra Popolare La Notte della Taranta a Torre Guaceto Riserva Naturale, Tamburellisti di Otranto, I Trainieri e Criamu a Sogliano Cavour, l’Orchestrona della scuola di musica popolare di Forlimpopoli e I Calanti a Nociglia, I Briganti di Terra d’Otranto, Kalurya, Mimmo Epifani – Pietro Cirillo e I Tamburi della Tarantola di Tricarico a Racale, Damiano Mulino & Kardia – Tzichì popolare, Taranta Arneo, Dakkamà e Carlo Canaglia a Cursi, Pino Ingrosso e i Kalascima che ospitano Joao Silva a Alessano, Maria Mazzotta e Scazzacatarante a Ugento, I Mandatari e Orchestra Popolare La Notte della Taranta a Sant’Andrea, Assurd e Strittuli compagnia di musica popolare salentina a Carpignano Salentino, Fiorenza Calogero con Biagio De Prisco e Stella Grande a Nardò, Sciacuddhuzzi e Enzo Petrachi & Folkorband23 a Galatone, Mario Incudine – Peppe Servillo e Orchestra Popolare La Notte della Taranta a Lecce, Leonardo Cordella Salento Pizziche e Tarante e Ashèblasta a Zollino, Chi sonä e cantä no nmòrë majï e Canzoniere Grecanico Salentino che ospita Inude a Galatina, Consuelo Alfieri e Mascarimirì “25 anni tradinnovazione” che ospita Hakim Hamadouche a Castrignano de’ Greci, Le Malmaritate e Antonio Amato Ensemble a Cutrofiano, Arakmea, Raiz & Radicanto, Edoardo Zimba a Aradeo, Nui…Nisciunu e Giancarlo Paglialunga che ospita Redi Hasa a Martignano, Makaria, Fanfara Station e Officina Zoè “I 30 anni” a Soleto, Jonica Popolare, Antonio ed Eliseo Castrignanò con Oles Orchestra a Sternatia, Ciccio Nucera Band e Kamafei a Martano.

Appuntamento imperdibile e atteso per gli appassionati di pizzica tornano, curati dal Corpo di Ballo della Notte della Taranta, i laboratori di pizzica. Le ballerine e i ballerini della Taranta accolgono gli ospiti nei grandi cerchi inclusivi e aperti accompagnando il pubblico alla scoperta del ritmo del tamburello e delle diverse espressioni della pizzica: pizzica di corteggiamento, pizzica tarantata e pizzica scherma. Il 22 agosto in piazza Cattedrale dopo la mezzanotte a Soleto le ballerine e i ballerini del Corpo di Ballo della Taranta daranno vita alla Balconata, uno spettacolo dal forte impatto visivo che trasforma i balconi del centro storico nel palcoscenico urbano da ammirare con la testa all’insù. Anche quest’anno La Notte della Taranta dedica al teatro un grande spazio. Gli appuntamenti da non perdere sono il 2 agosto nell’area mercatale a Calimera con Teatro Koreja in Cumpanaggio (spettacolo per max 30 spettatori con prenotazione obbligatoria al 0832 724200). A Capignano Salentino in largo Giudeca, l’11 agosto in scena “La Guerra del vino” con Fabrizio Saccomanno e Marco Schiavone. A Nardò nella Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta di scena Apocalisse Apocrifa con Giuseppe Semeraro e Giuseppe Gigante. A Zollino il 16 agosto nella villa comunale approda Enea, umano eroe lo spettacolo narrativo in musica ideato da Andrea Sirianni.

E’ uscito “Ridere” il nuovo singolo dei Mamastè

E’ uscito “Ridere” il nuovo singolo dei MamastèRoma, 17 giu. (askanews) – Un nuovo tormentone estivo sta per invadere il Salento. E non solo. Da mercoledì 14 giugno è disponibile su tutte le piattaforme e digital store “Ridere”, il nuovo singolo della band salentina Mamastè. E dal 20 giugno, e per tutta l’estate, il gruppo riprende l’attività concertistica in giro per la Puglia.

Il brano è prodotto da Francesco Mancarella per l’etichetta discografica L’Arcadel blues e scritto in collaborazione con Antonio “Toni” Tarantino (pianista e compositore salentino che vanta prestigiose collaborazioni nazionali), edizioni Metatron e distribuito da Universal Music Italia. Contenuti grafici e shooting fotografico sono a cura di Giungla Creative Studio. Il gruppo Mamastè è composto da Lorenzo Mancarella (voce), Vito Stefanizzi (basso), Diego Martino (batteria), Francesco Mancarella (synth), tutti musicisti noti per avere intrapreso carriere solistiche e calcato importanti palcoscenici italiani, ma che insieme formano anche una eclettica band dal sound inconfondibile. Per questo brano ha collaborato anche Mirko Arnone (chitarra).

L’uscita della traccia, tutta da ascoltare, arriva dopo il grande successo del primo singolo “Perfetto per te” e si propone come una ventata di positività, di energia, di vivacità a suon di musica.

Decima edizione speciale per l’Uno Maggio di Taranto

Decima edizione speciale per l’Uno Maggio di TarantoRoma, 19 apr. (askanews) – L’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto compie 10 anni, un’edizione speciale, ancora interamente autofinanziata, creata dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti e sempre con la direzione artistica di Diodato, Roy Paci e Michele Riondino, mentre a condurre l’evento ci saranno Valentina Correani, Martina Martorano, Valentina Petrini, Serena Tarabini e Andrea Rivera.

Dalle ore 14, come di consueto, si esibiranno i numerosi artisti che hanno scelto di aderire all’iniziativa a titolo gratuito: Samuele Bersani, Vasco Brondi, Vinicio Capossela, Tonino Carotone, Luca De Gennaro, Niccolò Fabi, Nino Frassica e la Los Plaggers Band, Gemitaiz, Fido Guido, Kento, La rappresentante di lista, Marlene Kuntz, Mezzosangue, Meg, Francesca Michielin, Studio Murena, Omini, Willie Peyote, Ron, Renzo Rubino, Terraros, Venerus. Insieme a loro anche due presenze speciali: il giovane attore e musicista Carlo Amleto e la Uno Maggio Orchestra, una band creata per l’occasione, composta da musicisti straordinari che interagiranno con molti degli artisti in line up. Ecco la formazione: Roberto Angelini alle chitarre, Fabio Rondanini alla batteria, Gabriele Lazzarotti al basso, Adriano Viterbini alle chitarre, Andrea “Fish” Pesce, alle tastiere, Rodrigo D’Erasmo, al violino, Beppe Scardino al sax baritono/flauto, Stefano “Piri” Colosimo alla tromba/flicorno. Ma anche e soprattutto per questa edizione, la musica farà da amplificatore alla voce degli attivisti che interverranno dal palco per condividere e discutere dal vivo i temi politici intorno ai quali è nata la manifestazione. Prima tra tutte la libertà: “se dal punto di vista degli eventi storici – fa sapere il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti – dovremmo considerarci sconfitti, perché le nostre profezie su Taranto si sono avverate data l’impossibilità di adeguare gli impianti e la progressiva riduzione dei posti di lavoro, sappiamo di aver intrapreso un processo lungo e complesso per far fronte alla crisi globale. Siamo parte di un meccanismo più ampio di prevaricazione e l’Uno Maggio è la riprova che noi non intendiamo lasciarci schiacciare”.

Quest’anno a celebrare i dieci di lotta ci saranno le compagne e i compagni storici impegnati nella difesa dei territori e delle comunità. Ci saranno i giovanissimi in prima linea nella battaglia climatica e numerosi ospiti nazionali e internazionali. Tra questi Filippo Taglieri per l’associazione ReCommon, Valentina Pitzalis, Christian Raimo, Ilenia Iengo, Teresa Antignani, Francesca Corbo per Amnesty International Italia, Flavio Rossi Albertini, l’associazione Bianca Guidetti Serra, Fridays for Future Italia, Luisa Impastato per Casa Memoria Felicia Impastato, Dana Lauriola per il Movimento No Tav, il Movimento No Triv, il Movimento No Tap, Campagna per il Clima fuori dal Fossile, Enzo Di Salvatore, Raffaele Crocco, Laika, Patrizia Moretti, Sos mediterranee, Marco Cappato, Salvo Ruvolo per Associazione Musica e Cultura, Margherita Luongo per la Fondazione Amor, l’associazione Dis-education. Avremo anche una testimonianza da Cutro e vari contributi artistici non solo musicali. All’Uno maggio e agli eventi che lo precederanno la casa di produzione Cascavel con i registi Giorgio Testi e Fabrizio Fichera documenteranno la giornata e quelle precedenti per dare alla narrazione della manifestazione uno sguardo nuovo.

L’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto sarà in diretta su Antenna Sud e Corriere.it. Media Partner Vh1 e Pluto Tv.

”L’Unica cosa che vuoi” nuovo singolo dei salentini Boombadash

”L’Unica cosa che vuoi” nuovo singolo dei salentini Boombadash




“L’Unica cosa che vuoi” nuovo singolo dei salentini Boombadash – askanews.it



















Milano, 4 apr. (askanews) – La doppia anima dei Boombadash torna finalmente in gioco con il nuovo singolo “L’Unica cosa che vuoi”, fuori venerdì 7 aprile su tutte le piattaforme digitali per Soulmatical Music/Capitol Records Italy (Universal Music Italy).

Il brano riesce a esprimere al cento per cento il dualismo stilistico del gruppo salentino: da una parte il sound frizzante della cassa dritta, dall’altra un testo più cantautorale e riflessivo da immagazzinare e fotografare. Dopo i tocchi della chitarra in levare sulle note dell’intro e la prima strofa di Biggie chitarra-voce decisamente intimista, “L’Unica cosa che vuoi” prende forma e acquista energia – incontrando nella seconda le barre di Payà – a pari passo con l’intensità delle parole, esplodendo in una fortissima e impulsiva dichiarazione d’amore: per ogni tua foto venuta mossa, amami fino a spaccarmi le ossa, guardami come se fossi l’unica cosa che vuoi. Come l’incontro raccontato nel brano, l’impronta dei Boomdabash si riconferma multicolore, dolce come l’arsenico, ossimoro di sé stessa: unica. “L’Unica cosa che vuoi” è innanzitutto una canzone d’amore. È un brano che esprime e racconta la voglia di abbandonarsi completamente ai sentimenti, senza freni e senza limiti, lasciandosi travolgere.” – racconta Biggie – “In una società che costruisce lo stereotipo maschilista dell’uomo duro che non segue le proprie emozioni per non sembrare debole, il brano racconta la storia di un uomo che invece chiede di essere amato fino quasi a farsi male, fino a spaccarsi addirittura le ossa come appunto recita il ritornello. Dal punto di vista musicale per la prima volta i Boomdabash collaborano con JVLI, talentuoso produttore italo-francese che porta la band in un territorio musicale quasi mai esplorato. Bpm alti e cassa dritta per una love song fuori dagli schemi che oltre che emozionare fa anche ballare, muoversi e divertirsi.”

Il nuovo singolo esce dopo il successo di Heaven con gli Eiffel 65, pezzo di grande impatto che aveva inaugurato il capitolo dance di Biggie Bash (voce), Payà (voce), Dj Blazon e Mr. Ketra (beatmaker), una delle band italiane più apprezzate e acclamate della scena contemporanea con oltre 3 miliardi di stream totali, 30 dischi di platino e più di 650 milioni di views su YouTube.

Cassiche Forme ’23 una settimana di grande musica a Lecce

Cassiche Forme ’23 una settimana di grande musica a Lecce



Cassiche Forme ’23 una settimana di grande musica a Lecce – askanews.it


Cassiche Forme ’23 una settimana di grande musica a Lecce – askanews.it




















Milano, 3 apr. (askanews) – Torna Classiche Forme, Festival internazionale e diffuso di musica da camera nell’arte e nella natura del salento. Fondato a soli 23 anni dalla pianista Beatrice Rana, oggi eccellenza riconosciuta del pianismo mondiale, Classiche Forme è stato sin da subito musica d’arte nel bello e nella natura con artisti di spicco internazionale, soprattutto giovani, a musicare in modo informale i luoghi apicali di quella Lecce natia che stava nel frattempo diventando punto di riferimento del turismo più curioso e cosmopolita. Festival famigliare, accogliente, semplice nella forma ma sofisticato nei contenuti, aperto al mondo, innovativo e di ricerca, oggi Classiche Forme è non solo un cenacolo artistico e un approdo di grandi talenti ma, ampliandosi e accogliendo sempre nuove sollecitazioni anche dall’imprenditoria locale d’eccellenza, come nella collaborazione con lo storico calzaturificio delle star Elata per la commissione contemporanea, diventa la vera opera d’arte immateriale che non c’era e per una settimana apre una finestra sul mondo creando il “Suono del paesaggio Salentino”, sogno di sempre della Rana per la sua terra.

Tredici, dunque, gli appuntamenti di Classiche Forme ’23 per una settimana di grande musica nei luoghi più preziosi di Lecce, per la prima volta quest’anno goduta anche dal cielo grazie ai concerti notturni nei giardini pensili dell’Accademia di Belle Arti, delle Mura Urbiche, importante testimonianza di fortificazione cinquecentesca, voluta dall’imperatore Carlo V per arginare le invasioni turche e di Palazzo Maresgallo, dimora storica e gioiello architettonico cinquecentesco nel cuore di Lecce. Ma gli eventi quest’anno saranno estesi anche ad altri tre comuni del Salento, tra cui la bellissima Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina, trecentesco capolavoro gotico le cui origini evocano i fiabeschi sapori orientali delle Crociate, o lo storico borgo di Casarano, crocevia di culture sin dall’epoca bizantina, nel suo moderno Teatro Fondazione Filograna, dove risuonerà in prima esecuzione la nuova commissione di Classiche Forme 2023 al compositore pugliese Domenico Turi per i 100 anni di Elata, storica azienda calzaturiera salentina, che ha conquistato con la sua dedizione artigianale star hollywoodiane come il premio Oscar Anne Hathaway, Sofia Loren e Penelope Cruz. Senza dimenticare i tesori di sempre, come l’arcadica Masseria Le Stanzie, il Chiostro del Rettorato di Lecce o l’Oasi di Classiche Forme all’interno del Parco di Belloluogo, simbolo d’amore per la natura abitato dai giovani alberi donati dal Festival e che prende il nome dall’omonima e preziosa Torre trecentesca che fu storica residenza della regina Maria D’Enghien e rappresenta una delle rare testimonianze sopravvissute del Medioevo salentino. Anche quest’anno inoltre accanto alla fondatrice e direttrice artistica Beatrice Rana si avranno alcuni dei più grandi nomi del concertismo internazionale, spesso in inedite formazioni create solo per l’occasione nel libero spirito del festival grazie ad ospiti come la star del violino Stephen Waarts, i due violoncellisti italiani più celebri nel mondo Mario Brunello e Giovanni Sollima per un raro duo, oltre alla compagine dei giovani talenti dello strumento con Ludovica Rana e l’enfant prodige lettone Tim Posner; il grande flauto di Emmanuel Pahud, eclettico virtuoso tra i più stimati del globo, il soprano Rosa Feola, presenza costante dei migliori palchi d’opera del mondo, i giovanissimi virtuosi del violino Tim Crawford, Timothy Ridout, BBC New Generation Artist 2019, e Maja Avramovic; il fresco talento dei Marmen String Quartet, tra i quartetti più sorprendenti e ricercati della nuova generazione, e ancora il mezzosoprano specializzato in teatro musicale Chiara Osella, il pianista Massimo Spada, il virtuoso clarinettista Kevin Spagnolo. Ma ad abbassare ulteriormente l’età media di quello che si può definire senza dubbio il festival più giovane d’Europa, il dream team di Beatrice Rana sarà arricchito da alcuni dei migliori talenti emergenti provenienti da scuole di assoluta eccellenza, come l’accademia romana Avos Project, la Scuola di Musica di Fiesole e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Dal 5 aprile sarà possibile acquistare su www.vivaticket.com i biglietti per i concerti che si terranno nel Chiostro del Rettorato a Lecce. Tutti gli altri saranno disponibili dal mese di maggio.

Fiorella Mannoia maestra concertatrice de La Notte della Taranta

Fiorella Mannoia maestra concertatrice de La Notte della Taranta


Fiorella Mannoia maestra concertatrice de La Notte della Taranta – askanews.it



Fiorella Mannoia maestra concertatrice de La Notte della Taranta – askanews.it



















Milano, 24 mar. (askanews) – È Fiorella Mannoia la maestra concertatrice della 26esima edizione del Concertone de La Notte della Taranta, il più grande festival d’Italia e una delle più significative manifestazioni sulla cultura popolare in Europa, in programma il 26 agosto a Melpignano (LE).

Lo hanno annunciato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il presidente della Fondazione Notte della Taranta Massimo Manera nella conferenza stampa svoltasi questa mattina a Bari, alla quale hanno partecipato la consigliera delegata alla cultura Grazia Di Bari, il direttore del dipartimento cultura della Regione Puglia Aldo Patruno e la sindaca di Melpignano Valentina Avantaggiato. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo in conferenza stampa ha dichiarato “Stiamo parlando di una delle artiste più identitarie del panorama musicale italiano e internazionale. Ovviamente è una persona di straordinaria qualità che ha interpretato il suo ruolo con libertà, indipendenza, senza mai rassegnarsi ai luoghi comuni dello star system. Quindi è una personalità che si adatta molto alla nostra Notte della Taranta, luogo di libertà, identità, appunto, ma anche indipendenza dai luoghi comuni e dalle banalità. Io sono molto felice e confesso che è una delle artiste preferite anche da me. La sua presenza è stata nascosta anche a me fino all’ultimo e questo ha creato piacevolmente l’effetto sorpresa.

La signora Mannoia ha cantato alcune delle canzoni più belle dedicate alle donne: gli uomini dovrebbero abbassare lo sguardo di fronte a questa grande umanità al femminile”. Sulla Notte della Taranta, in particolare, il presidente ha tenuto a precisare che è “prima di tutto un grande appuntamento a livello culturale e musicale, poi indirettamente, come ogni evento culturale di grande respiro, ha anche un effetto turistico molto positivo. I due elementi si tengono sempre insieme, quello del turismo e della cultura. Perché, come ho detto sempre, per noi prima di tutto vale il principio di accoglienza rivolto a chiunque voglia venire qui nella nostra terra, turisti e non. Mi riferisco a tutti i tipi di flussi migratori: sono fratelli che arrivano a dare sollievo a se stessi ma anche a noi. La loro presenza rafforza il nostro DNA, la nostra economia, ma soprattutto ci regalano uno sguardo sul mondo che, senza di loro, ci mancherebbe. Sono una ricchezza, come ribadisco sempre, e mi auguro che l’Europa, prima o poi, e l’Italia tutta lo comprenda”. Alla domanda su quale fosse la canzone preferita della Mannoia, ha così risposto: “quella che fa sentire in imbarazzo gli uomini di fronte ai loro stessi errori e che recita ‘le donne dicono sempre un altro sì’”. Visibilmente emozionata Fiorella Mannoia ha ricordato la sua esperienza sul palco della Taranta. “Sono salita la prima volta nel 2016 invitata da Carmen Consoli e cantavo la Cardilledda e Lu Zinzale. È un onore e un privilegio essere stata chiamata come maestra concertatrice. Mi piacerebbe fare una Notte della Taranta al femminile, sottolineare le storie di donne. Le donne della tradizione popolare sono cantate in canti apparentemente leggeri ma che nascondevano dietro le parole grandi significati, e sulle quali ci vorremo intrattenere, storie di lavoro, di abuso, di sfruttamento. Abbiamo il dovere di preservare questa storia, perché se non sappiamo da dove veniamo non sappiamo neanche dove andiamo.

È la cultura che unisce i popoli, che ci fa riconoscere l’un l’altro, senza questo scambio culturale di cui si è nutrito il nostro Paese che è un meticciato. Noi risentiamo dell’influenza araba, spagnola, greca, noi siamo un meticciato, questo dobbiamo sottolineare, questo sarà il mio obiettivo, dando spazio alla parte percussiva, senza la quale non sarebbe Taranta. Penso che le percussioni siano l’anello che ha unito tutte le culture e allora speriamo di lavorare insieme a Carlo Di Francesco e Clemente Ferrari sotto questo profilo. Io sceglierò le canzoni che richiamano come protagoniste le donne, ma non solo, le sceglieremo insieme all’orchestra popolare, che ho conosciuto nel 2016 e ne ho constatato la bravura, la serietà e la competenza. L’aspettativa è grande e noi ce la metteremo tutta per fare del nostro meglio. Sono molto emozionata e gratificata da questo incarico, spero di essere all’altezza della situazione perché la Notte della Taranta è una cosa grande”. E rispondendo alle domande dei giornalisti ha aggiunto “Noi stiamo facendo una ricerca sulle canzoni tradizionali che abbiano come tema le donne e le loro denunce sul mondo del lavoro, lavoravano dalla mattina alla sera, spesso venivano abusate, spesso si sentivano in gabbia. C’è da lavorare e siamo impegnati nella ricerca. La Notte della Taranta è una notte di cultura perché al di là del divertimento, e al di là delle 200mila persone che abbiamo davanti, è una notte di riproposta, un grande privilegio. Mi rendo conto che sto per lavorare per una cosa importantissima per la Puglia e per l’Italia”.

Al Bari Film Tv Festival il libro su “Il cinema di Elio Petri”

Al Bari Film Tv Festival il libro su “Il cinema di Elio Petri”


Al Bari Film Tv Festival il libro su “Il cinema di Elio Petri” – askanews.it



Al Bari Film Tv Festival il libro su “Il cinema di Elio Petri” – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Verrà presentato per la prima volta in Italia, al Bif&st – Bari International Film&Tv Festival, alla presenza di Jean Antoine Gili, storico e critico cinematografico francese, e David Grieco, regista, sceneggiatore, attore e giornalista, il volume “Il cinema di Elio Petri”, scritto da Alfredo Rossi ed uscito in doppia lingua (italiano e francese) per Gremese Editore.

Una conversazione-evento tra autore e illustri ospiti, in programma domenica 26 marzo alle 18:30 al Teatro Margherita di Bari, che mira a celebrare l’itinerario artistico di un regista affascinante e complesso, nel tentativo di mettere a fuoco il suo cinema. Elio Petri, tra i più importanti registi italiani, deve la sua notorietà in campo internazionale al successo di “A ciascuno il suo” (1967), “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” (Oscar 1971 per il Miglior film straniero) e “La classe operaia va in Paradiso” (Palma d’oro al Festival di Cannes 1972).

Benché lo si sia sempre associato quasi esclusivamente al cinema di impegno politico e civile, la sua posizione in questo ambito – e anche nella cultura di sinistra dell’epoca – è sempre stata piuttosto anomala. Ateo, comunista, materialista, di cultura francese, sartriano sono solo alcuni dei dettagli che ne descrivono la personalità, incorniciata all’interno di una ricerca nevroticamente tesa alla sperimentazione di nuove strutture narrative, dominata da un pensiero allucinato, da un linguaggio violento, iroso, febbrile come quello di Céline e, insieme, anarchico come quello di Bataille e Sade, in un’ottica grottesca e carnascialesca che rimanda anche a Bosch e Rabelais. Nel libro, che contiene anche due racconti brevi di Petri ed è preceduto da un significativo saggio di Jean Gili, Alfredo Rossi (già autore per Gremese di Splendore nell’erba e La via lattea) racconta minuziosamente l’opera del regista analizzando film per film con notazione e un’analisi particolarmente minuziosa di trame, cast & credits e integrando, a commento del testo, oltre 300 fotogrammi tratti dalle vere immagini di ciascuna pellicola.

Uscito contemporaneamente in Francia, dove ha già mietuto consensi di pubblico e critica, Il cinema di Elio Petri fa ora il suo esordio in Italia, battezzato da un festival di prestigio, con l’obiettivo di restituire la memoria di un regista – morto prematuramente a 53 anni – che seppe brillantemente focalizzare una sua personale visione del mondo, ponendo il proprio linguaggio fuori da qualsiasi appartenenza a stilemi narrativi realistici. Rossi ha collaborato con varie riviste di cinema, tra cui “Cinema&Film”, e ha pubblicato i volumi Elia Kazan, Elio Petri e il cinema politico italiano, Lontano dal cinema nonché, per la collana “I migliori film della nostra vita” di Gremese, Splendore nell’erba e La via lattea.

La Collana “Cinealbum” di Gremese è improntata alla riscoperta dell’opera completa di maestri internazionali del cinema. Tra le pubblicazioni più recenti, i volumi dedicati a Ingmar Bergman, Bernardo Bertolucci, Michael Cimino, Stanley Kubrick, Quentin Tarantino, Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini.