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”Giorni felici”, il nuovo brano del cantautore siciliano Iofortunato

”Giorni felici”, il nuovo brano del cantautore siciliano IofortunatoRoma, 10 ott. (askanews) – Sono scorci di una quotidianità semplice, necessaria ed essenziale, i “Giorni felici” di Iofortunato, il nuovo singolo del cantautore siciliano, all’anagrafe Fabrizio Fortunato, in uscita in rotazione radiofonica e in digitale da oggi 10 ottobre.


“Si tratta di una canzone arrivata all’improvviso, durante una vacanza alla fine dell’estate con Giulia e Beatrice – racconta l’artista -. I giorni felici sono quelli che ci attraversano, ci muovono e molto spesso ne comprendiamo il passaggio soltanto quando si sono trasformati in ricordi. In una vita che consumiamo nella frenetica corsa verso un’idea materiale della felicità, nulla di ciò che impariamo riesce a restituirne l’essenza. Giorni Felici è una collina, una passeggiata, una bimba che gioca, una pozzanghera dopo una pioggia estiva, una campagna piena di alberi scampati agli incendi, alberi salvi”. “Giorni felici” è una produzione di Ruderec e distribuito da Tunecore. Al singolo hanno collaborato Iofortunato (voce e synth), Giusto Correnti (batteria e synth), Valerio Ragusa (basso) e Daniele Stagno (chitarra). L’artwork è di Giulia Mastellone, mentre mix e master di Valerio Mina.

Taormina Opera Festival, si abbassa il sipario con omaggio a Puccini

Taormina Opera Festival, si abbassa il sipario con omaggio a PucciniRoma, 14 set. (askanews) – Il Taormina Opera Festival conclude la stagione estiva fortemente voluta dal Comune di Taormina con l’atteso concerto commemorativo dedicato a Giacomo Puccini nel 100° anniversario della morte.


Il prossimo 27 settembre Taormina renderà infatti omaggio a Giacomo Puccini con il Puccini Opera Gala, concerto che vedrà sul palcoscenico un quartetto di cantanti internazionali che hanno segnato la propria carriera proprio nel solco delle opere di Puccini: il soprano Amarilli Nizza, il tenore Dario Di Vietri, il soprano Kristin Sampson e il baritono Franco Pomponi, tutti al debutto sul palcoscenico del Teatro Antico di Taormina, ma star affermate nei maggiori teatri del mondo, dal Metropolitan di New York all’Opera di Parigi e al Teatro alla Scala di Milano, solo per citarne alcuni. Si tratta di un concerto ideato dal regista e scenografo Enrico Castiglione, tornato quest’anno al Teatro Antico innanzitutto come regista della Manon Lescaut messa in scena alla fine del mese di luglio, trasmessa televisivamente con grande successo in Italia da Rai 5, nonché come direttore artistico proprio del Taormina Opera Festival, dopo esser stato protagonista assoluto della musica e della danza a Taormina per oltre un decennio come storico e più longevo regista e direttore artistico di Taormina Arte.


(segue)

La signora del suono di Io Capitano al CineFest di Marzamemi

La signora del suono di Io Capitano al CineFest di MarzamemiMarzamemi (Sr), 13 set. (askanews) – La chiamano la “signora del suono”. Maricetta Lombardo è stata una delle prime donne nel cinema italiano a fare questo lavoro, tecnico del suono. È lei a dare il ciak ad ogni film e quando iniziò, all’Accademia di Cinematografia, le donne erano appena tre.


Oggi è riconosciuta come “la signora del suono”, avendo collaborato in tanti ed importanti progetti. Uno di questi, Io Capitano, il film di Matteo Garrone sul tema dell’accoglienza di migranti, in un viaggio che dal continente africano ha portato anche i sogni di questi ragazzi in Italia. Il film è stato proiettato al Marzamemi CineFest, la manifestazione diretta da Rossana Danile, che ha visto intrecciarsi cinema, cultura, arte e musica sul tema delle identità e dei connubi.


“Ad un anno dall’uscita di Io Capitano, di Garrone sono felice di vedere come il film prosegua il suo cammino e riscuota il successo che merita. Un film che mi ha emozionata a partire dalla prima lettura della sceneggiatura, che mi ha coinvolta ad ogni scena e anche oggi ad ogni proiezione non finisce di colpirmi. In questo contesto, dove si parla di Cinema e di Radici Identità e nuovi Innesti, in questa terra che sa accogliere, Io Capitano trova il suo posto. Un film italiano che sembra, in realtà, africano come se fosse stata capovolta la macchina da presa nella narrare un viaggio verso la speranza che questi ragazzi hanno intrapreso non necessariamente per sfuggire alle guerre, ma per raggiungere un sogno”. Un ruolo troppo spesso nascosto, quello del tecnico del suono. Ma fondamentale. “Mi occupo della presa diretta e questo film è interamente in presa diretta. È stato bello già leggerlo, poi farlo e anche vederlo, perché – in qualche modo – si rivivono le emozioni”.

Cinema, Michele Russo: “Vi racconto mio cugino Francis Ford Coppola”

Cinema, Michele Russo: “Vi racconto mio cugino Francis Ford Coppola”Marzamemi (Sr), 12 set. (askanews) – “Il fischio di famiglia” è il documentario che Michele Russo, cugino di Francis Ford Coppola, ha realizzato sulla famiglia Coppola. Un viaggio in retrospettiva che parte dalla figura del nonno Agostino e da Bernarda, piccola cittadina in Basilicata, che unisce i pezzi della famiglia del regista e sceneggiatore americano. Il documentario ha aperto ufficialmente il Marzamemi CineFest, una manifestazione che per cinque giorni ha portato la cittadina divisa tra il comune di Pachino e quello di Noto, al centro della vita della punta sud-orientale della Sicilia. Cinema, cultura, arte, musica si sono intrecciate nella kermesse, grazie alla direzione artistica di Rossana Danile.


Michele Russo racconta ad askanews come nasce il documentario e la commovente reazione di Francis. “Ho cominciato una lunga ricerca negli archivi comunali ed ecclesiastici, cercando di ricostruire l’albero genealogico che poi ho realizzato, partendo dal 1765, quando è venuto a Bernarda è venuto il primo Coppola”. Michele Russo e Francis Ford Coppola si sono rivisti e riabbracciati, nel 1989, in quella Bernarda dove tutto nacque. Dalla scoperta di quelle radici, delle figure interessanti che compongono quella famiglia, è nata l’idea di realizzare il documentario.


“Al matrimonio di sua figlia Sophie, che si è voluta sposare a Bernarda, Francis mi ha chiesto di proiettarlo prima della torta. È stata l’occasione per vedere la sua risposta emotiva. Alla fine, emozionato, mi ha detto: well done., Michele. Possiamo proporlo al pubblico”. “La cosa difficile è stata coinvolgere tutti. Una famiglia davvero straordinaria. Ho attinto tanto da loro. E ho ritrovato tante cose della mia famiglia. Ho visto nelle mani di Francis le mani di mio padre, ho visto il suo sguardo ho reincontrato emozionalmente tanto della mia famiglia. E’ stato u viaggio meraviglioso”. A Bernarda ogni famiglia ha il proprio fischio. Da qui il titolo del documentario.”L’ho usato anche a Cannes, eravamo insieme sul tappeto rosso. Ero con Francis e le moglie ma ad un certo punto ci siamo persi, mi ero distratto. Ho provato a chiamarlo, ma non mi sentiva. E con il fischio, lui si è girato e ci siamo riuniti. Ha riconosciuto il fischio della famiglia Coppola”.

Al Marzamemi CineFest anche il COM.IT.ES Messico

Al Marzamemi CineFest anche il COM.IT.ES MessicoMarzamemi (Sr), 11 set. (askanews) – A Marzamemi si alza il sipario sul Marzamemi CineFest, il Festival internazionale delle Identità del Mediterraneo che spiega le ali e riconnette anche gli italiani all’estero, in virtù di quelle Radici che sono fondamento e Identità per nuovi e vitali Innesti.


Il COM.IT.ES. Messico (Comitato Italiani all’Estero) sostiene con una importante alleanza culturale il CineFest. Il Presidente della Pro Loco Marzamemi, Nino Campisi dichiara: “Il nuovo format del festival strutturato da Rossana Danile va a potenziare e ampliare l’idea originale dell’evento, dandoci l’opportunità di rafforzare vecchi partenariati ma soprattutto di crearne di nuovi anche oltre il mediterraneo, come ad esempio con il COM.IT.ES Messico”. “La sinergia e lo scambio, in linea con il tema di questa edizione, Radici e Nuovi Innesti, con il Comitato Italiani all’Estero – conclude la direttrice artistica – Rossana Danile – apre a nuove e importanti connessioni. Abbiamo già la conferma che non solo, il COM.IT.ES Messico, sarà come annunciato presente a sostenere Marzamemi, ma siamo stati invitati per ricambiare il sostegno al loro Festival in Messico. Questo rafforza ed incoraggia i nostri sforzi, con la certezza che la cooperazione e la speciale magia del cinema, la settima arte, possa davvero realizzare cosa grandi”.

A Marzamemi il Festival internazionale delle Identità del Mediterraneo

A Marzamemi il Festival internazionale delle Identità del MediterraneoMarzamemi (Sr), 10 set. (askanews) – Si accendono i riflettori sulla terza e rinnovata edizione del Marzamemi CineFest in scena dall’11 al 15 settembre nella cittadina siciliana, in cui si intrecciano radici identitarie, contaminazioni e valorizzazione del territorio. Cinque giornate di cinema, letteratura, arte, scienza e culture enogastronomiche. La presentazione della kermesse è avvenuta nella sala degli specchi del Comune di Noto.


Tante le novità di questa edizione e una nuova Direttrice Artistica, Rossana Danile che ne ha tracciato la nuova rotta e delineato i contorni. “Il messaggio che intendiamo rilasciare al grande pubblico è già racchiuso nel paradigma ‘radici, identità, nuovi innesti’. Siamo in uno stesso viaggio esistenziale, che ha radici, che ha un percorso formativo che chiamiamo identità e innesti. Il cinema racconta noi, la nostra vita, e Marzamemi attraverso le arti porterà questa dimensione esistenziale”.


Un programma fitto di eventi e ricco di contenuti che culminerà con l’assegnazione di Premi e riconoscimenti da parte di una giuria tecnica e scientifica. A organizzare l’evento la Proloco di Marzamemi. Il presidente Nino Campisi: “Il filo conduttore è quello di connettere tutte le arti: il cinema, la letteratura, la scienza, la cultura gastronomica; tutte peculiarità che ci contraddistinguono come siciliani e come mediterranei. L’obiettivo è quello di promuovere i nostri territori, non solo Marzamemi, ma anche tutto il comprensorio del sud-est della Sicilia”.


Per il Marzamemi CineFest anche un videomessaggio arrivato direttamente dal regista e sceneggiatore Francis Ford Coppola, i cui film saranno proiettati in questi giorni alla kermesse.

Francis Ford Coppola invia videomessaggio al Marzamemi CineFest

Francis Ford Coppola invia videomessaggio al Marzamemi CineFestMarzamemi (Sr), 10 set. (askanews) – Il regista e sceneggiatore americano Francis Ford Coppola ha inviato un video messaggio al Marzamemi CineFest che si terrà a Marzamemi dall’11 al 15 settembre augurando un buon lavoro e complimentandosi per il documentario realizzato da Michele Russo sulla famiglia Coppola.


“Ciao, sono Francis. Sono qua per augurare a mio cugino Michele Russo che proietterà il suo meraviglioso documentario “Il fischio di famiglia” sulla famiglia Coppola al Marzamemi CineFest – dice il regista americano -. Voglio ringraziare la direzione artistica della manifestazione. Mi piacerebbe far vedere anche il trailer del mio nuovo film Megalopolis che arriverà in Italia fra qualche mese”. Il documentario “Il fischio di famiglia” sarà proiettato a Marzamemi mercoledì 11 settembre alla presenza del cugino Michele Russo che ha curato la retrospettiva dedicata alla famiglia Coppola. Francis ha radici lucane ma ha girato le principali scene de “Il Padrino”, film cult degli anni ’80, proprio in Sicilia.


Al Marzamemi CineFest ogni serata omaggerà con due pellicole Coppola con la migliore filmografia.

Marzamemi CineFest, Sindaco Noto: valorizzare nostra identità

Marzamemi CineFest, Sindaco Noto: valorizzare nostra identitàNoto (Sr), 10 set. (askanews) – Il Marzamemi Cinefest “rappresenta un’occasione per valorizzare la nostra identità e il nostro territorio, ma anche la voglia di riscatto di questo popolo che, a livello internazionale, dimostra la resilienza, la Sicilia che sa accogliere, il punto di riferimento turistico a livello internazionale”: lo ha detto il sindaco di Noto, Corrado Figura, durante la conferenza stampa di presentazione del Marzamemi Cinefest dal titolo “Radici, identità, nuovi innesti”, che si tiene a Marzamemi dall’11 al 15 settembre, con la direzione artistica di Rossana Danile e organizzata dalla Proloco di Marzamemi con il suo presidente Nino Campisi.


“Attraverso il cinema – ha aggiunto il primo cittadino di Noto – si ha ancora di più a possibilità di valorizzare questo territorio. Non ci saranno più angoli del nostro territorio dimenticati e ogni luogo sarà valorizzato”.

Al via SalinaDocFest, il premio SIAE Sguardi di cinema a Cortellesi

Al via SalinaDocFest, il premio SIAE Sguardi di cinema a CortellesiRoma, 9 set. (askanews) – Al via, dall’11 al 15 settembre a Salina (Isole Eolie) la XVIII edizione del SalinaDocFest, fondato e diretto da Giovanna Taviani, da quest’anno affiancata da Antonio Pezzuto.


Sei documentari tra i migliori dell’ultimo anno selezionati da Paola Cassano, Ivelise Perniola, Antonio Pezzuto, Giovanna Taviani, sul tema Libertà Come essere Liberi, che concorreranno al Premio Palumbo Editore per il Miglior Documentario, Premio Signum del Pubblico, e Premio Media Fenix al Miglior Montaggio. La prestigiosa Giuria per il Concorso del documentario narrativo è formata dalla regista Firouzeh Khosrovani, dal produttore Andrea Occhipinti e dalla regista e attrice Kasia Smutniak. “La libertà – sottolineano i selezionatori – prima che essere un diritto è una dinamica relazionale. Non è solo un diritto, ma è una necessità dell’essere umano e della società, per svilupparsi e crescere, come una necessità è camminare o respirare. Ma la parola libertà, da sola, vuole dire poco. La libertà acquista senso nel momento in cui la rapportiamo alla condivisione, al vivere con gli altri. La libertà è importante se capiamo, prima di tutto, come possiamo essere liberi. Sono state queste le linee che ci siamo dati per scegliere i sei film del concorso che entrano, più o meno consapevolmente, nei meandri di questa tematica e mostrano le mille sfaccettature che questa parola può assumere”.


I sei documentari in concorso sono: ‘La canzone di Aida’ (Canada, Francia, Italia) opera prima di Giovanni Princigalli, su una bambina, poi ragazza e infine donna, che vive la propria vita in un campo Rom di Bari; Un paese di resistenza (Belgio, Francia, Italia) di Shu Aiello e Catherine Catella, proiettato alla presenza delle registe, sulla cittadina calabrese di Riace, che, grazie al lavoro del sindaco Domenico “Mimmo” Lucano, è stata per vent’anni un simbolo di accoglienza e di speranza. Lettre à ma fille depuis le pays des femmes (Francia, Italia) di Silvia Staderoli, è il diario filmato indirizzato dalla regista alla figlia adolescente, e a tutte le adolescenti che sarà proiettato alla presenza del montatore Antonio Carola. Vakhim (Italia) di Francesca Pirani, alla presenza della regista. Il sale nell’anima (Italia) di Luca Noris, alla presenza del regista, è un omaggio a Renato Guttuso, nel racconto della vita di alcuni pescatori con i loro rituali quotidiani, le difficoltà, la solitudine e il senso della comunità. Bosco Grande (Francia, Italia) di Giuseppe Schillaci, alla presenza del regista, è la storia di un tatuatore palermitano di 260 kg, mito della cultura punk della città fin dagli anni Ottanta. Il 14 settembre al SalinaDocFest 2024 sarà consegnato il Premio SIAE – Sguardi di cinema dedicato agli autori di finzione con un film tra i migliori dell’ultimo anno sul tema prescelto dal Festival. Dopo Valeria Golino, Alice Rohrwacher, Claudio Giovannesi, Francesco Bruni, quest’anno il Premio SIAE – Sguardi di Cinema va all’opera prima di Paola Cortellesi, C’è ancora domani, enorme successo di pubblico con oltre 5 milioni di presenze. Maggiore incasso dell’anno 2023, è stato apprezzato dalla critica italiana ed estera, che pone l’accento sui diritti delle donne, a partire dal diritto di voto esercitato nel 1946.


‘Per l’edizione 2024 – annuncia Salvatore Nastasi, Presidente della SIAE – abbiamo deciso di premiare un film che in questa stagione cinematografica ha superato ogni aspettativa, facendo parlare di sé e portando al cinema quasi sei milioni di spettatori. Potrebbe sembrare ridondante consegnare il Premio SIAE – Sguardi di Cinema a Paola Cortellesi per il suo ‘C’è ancora domani’, dato che per la pellicola, dal momento della sua uscita in sala, è stato un susseguirsi di trionfi sia di botteghino che di critica. Due premi alla Festa del Cinema di Roma, premiato come Film dell’anno ai Nastri d’Argento del 2024. Le 19 candidature ai David di Donatello – trasformate in 6 premi – l’hanno resa l’opera d’esordio con più candidature nella storia dei David. ‘C’è ancora domani’ è il debutto alla regia di Paola Cortellesi, che ne è anche interprete e coautrice con Furio Andreotti e Giulia Calenda. Iscritta in SIAE da venticinque anni, Cortellesi incarna la versatilità dell’autore e la sua capacità di leggere il proprio tempo e intercettarne i bisogni. Il tema del SalinaDocFest di quest’anno – ‘Libertà – Come essere liberi’ – ci impone di continuare a parlare di temi come la violenza domestica, il patriarcato, la parità di genere, che accompagnano la quotidianità della protagonista del film a uno dei giorni più importanti della Storia d’Italia: la nascita della Repubblica in seguito al referendum del 2 giugno 1946, al quale per la prima volta parteciparono anche le donne. Dopo una lunga e premiata carriera d’attrice, Cortellesi affronta temi che dal secolo scorso a oggi non hanno smesso di essere attuali, riportandoli all’attenzione con immagini allo stesso tempo dure ed emozionanti, non rinunciando all’ironia e alla sua innata capacità di parlare a un vasto pubblico’.


Sarà quindi consegnato il Premio Ravesi – Dal testo allo schermo, che verrà consegnato da Giuseppe Siracusano dell’Hotel Ravesi a Giulia Calenda, sceneggiatrice pluripremiata del cinema italiano e co-sceneggiatrice di C’è ancora domani. “Giulia Calenda – recita la motivazione del premio – si è affermata in questi ultimi anni come una delle più importanti sceneggiatrici italiane, seguendo le orme di Suso Cecchi d’Amico, con la quale ha iniziato a scrivere i suoi primi soggetti, raccontando una nuova Italia con film come quelli diretti da Cristina Comencini, Riccardo Milani, Fabio Mollo o Daniele Luchetti, ma anche in opere televisive come La storia, diretta quest’anno da Francesca Archibugi”. La Calenda incontrerà incontrerà il pubblico di Salina per svelare dal vivo segreti e idee di un film che ha nella scrittura al suo fulcro vitale. A dialogare con lei sul tema “Donne Libertà Costituzione”, Maria Chiara Prodi, Direttrice della Maison de l’Italie alla Cité internationale universitaire di Parigi, Presidente della Commissione VII del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, Presidente delle Acli di Francia. “Il segreto di Delia e del film di Paola – sottolinea la Calenda in una intervista inedita di Giovanna Taviani pubblicata sul catalogo del festival – sta proprio in questo rapporto: non c’è libertà senza condivisione con gli altri. Bisogna incontrare il mondo, partecipare alla vita comune, stare insieme. Anche la gioia che il pubblico prova nel finale del film è liberatoria: è la gioia di ritrovarsi, di commuoversi di fronte a una storia condivisa. Il pubblico che ha deciso di andare a vedere il film è uscito di casa, ha cercato parcheggio, ha incontrato gente che magari non andava al cinema da anni, si è riconosciuto negli altri. E ha provato la stessa gioia di Delia, che alla fine del film esce da casa per andare a votare insieme ad altre donne. In sala il pubblico ha cominciato ad applaudire dieci minuti prima del finale, e ha continuato fino alla fine, in un cre scendo incredibile, come allo stadio”. Il Premio Ravesi – Dal testo allo schermo negli anni ha visto premiati, tra gli altri, autori e autrici come Abraham Yehoshua, Emma Dante, Nadia Terranova, Giuseppina Torregrossa, Daniele Vicari, Nahal Tajadod, Francesca Marciano e Abderrahmane Sissako. Il SalinaDocFest 2024 è una iniziativa realizzata con il contributo di Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, Sicilia Film Commission, MIC Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Comune di Malfa, Comune di Santa Marina Salina, Città Metropolitana di Messina, Città di Messina. Con il patrocinio del Comune di Leni. Main partner: Irritec s.r.l., Omi-Fer s.r.l, Hotel Signum, Hotel Ravesi, G.P Palumbo Editore, Howden, Pistì, Dp World, Crédit Agricole Italia. Main technical partner: Media Fenix Group, Salina Isola Verde. Partner: Cielle, Ocima, Marino 1959, Interpolimeri, Enovely. Special Technical Partner: Marina Salina, Azienda Agrobiologica D’Amico, Pa.Pe.Rò al glicine, Ristorante Porto Bello. Technical partner: Davidoff store, Liberty lines, Experience Salina, Tipografia PubliStampa, Caravaglio, Eolia, Fenech, Tasca Conti D’Almerita, Virgona. Hospitality Partner: AlBelvedere Salina Residence Hotel, Hotel Bellavista, Hotel Punta Scario Salina, I Cinque Balconi, Il Delfino, Rapa Nui. Cultural partner: C.I.D.I. Palermo, WiFT&M Women in Film, Television & Media, Dams, Doc/it, 100 Autori, UNHCR, Zelig, Red Shoes, Università degli Studi di Palermo, Luce Cinecittà, Salina Eu Pilot Island 2019, ACMF – Associazione Compositori Musica per Film, Through Waters, Sacher Film, Dolcevita sur Seine, Maison de l’Italie, Fondazione Giuseppe Fava, CSC – Cineteca Nazionale. Festival partner: AFIC, Andaras Traveling, Biografilm Festival, Cagliari Film Festival, Creuza de Mà, DocLisboa, FCS Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia, Films Femmes Mediterranée, La Valigia dell’Attore, Réel International Documentary Film Festival, Premio Solinas, Messina Film Festival. Media partner: Radio Doc, 98Zero, Radio 102, ildocumentario.it, Sky Arte, Made in Sicily, Taxidrivers. Comitato Scientifico: Francesco D’Ayala, Agostino Ferrente, Fabio Ferzetti, Enrico Magrelli, Emiliano Morreale, Anna Maria Pasetti, Silvia Scola, Lidia Tilotta. Comitato d’Onore: Cristina Comencini, Romano Luperini, Giorgio e Mario Palumbo, Bruno Torri. Tra i sostenitori del festival, la direzione artistica ricorda con affetto Andrea Purgatori: Presidente del Consiglio di Sorveglianza SIAE e membro del comitato scientifico del SalinaDocFest, era stato più volte a Salina, protagonista di tanti dibattiti, entrato nell’anima dell’isola e dei salinari.

Taormina, al Teatro Antico il Concerto Bellini Opera Gala

Taormina, al Teatro Antico il Concerto Bellini Opera GalaRoma, 8 set. (askanews) – Dopo il grande successo della Manon Lescaut di Giacomo Puccini messa in scena con la regia di Enrico Castiglione al Teatro Antico di Taormina alla fine dello scorso mese di luglio, e trasmessa con ottimi risultati da Rai 5, il Taormina Opera Festival prosegue con il Concerto Bellini Opera Gala, che si svolgerà il 20 settembre nella suggestiva cornice del Teatro Antico di Taormina in co-produzione con il Bellini Festival nell’ambito della programmazione messa a punto con il Comune di Taormina.


Il Bellini Opera Gala, evento dedicato interamente alle musiche di Vincenzo Bellini, vedrà protagoniste numerose stelle della musica lirica internazionale, a partire da Natalia Roman, soprano di origine moldava, che negli ultimi anni si è imposta sulla scena internazionale proprio come interprete di grande successo del belcanto belliniano, acclamata nei grandi teatri del mondo dall’Italia alla Cina e diretta da registi quali Franco Zeffirelli, Enrico Castiglione, Pier Luigi Pizzi, Ivan Stefanutti, Accanto a Natalia Roman, ci sarà il tenore Domenico Menini, specializzato nel repertorio belcantistico, e il baritono Luca Simonetti, recentemente acclamato proprio a Taormina nel ruolo di Lescaut nella Manon Lescaut di Puccini appena messa in scena. I tre cantanti saranno accompagnati dall’Orchestra del Festival Belliniano e dal nuovo Coro Lirico Italiano “Vincenzo Bellini”, sotto la direzione di Pietro Vanguarnera, valente direttore e maestro di compagini corali tra i più attivi e prestigiosi in Sicilia, che svolge attività musicologiche ed interpretative non solo nel Belcanto ma anche nella musica antica e barocca. Il Concerto offrirà un programma di oltre due ore di musica interamente dedicato alle opere di Vincenzo Bellini, da La straniera alla Sonnambula, dal Pirata alla Beatrice di Tenda, dall’Adelson e Salvini alla Norma, dai Capuleti e i Montecchi ai Puritani, coprendo l’intero repertorio delle più celebri ed amate arie di Bellini tratte da tutte le sue opere.


Tra le arie operistiche di Bellini che verranno proposte, alcune tra le più difficili e di raro ascolto: “Sì, li sciogliete, o giudici…” da La straniera, “Sì, vincemmo, e il pregio io sento” dall’opera Il pirata, “=h! Quante volte” dai Capuleti e i Montecchi, “Ah! Non credea mirarti” dalla Sonnambula, “Come ti adoro e quanto” e “Rimorso il lei” dalla Beatrice di Tenda, “Ah! Per sempre io ti perdei…” e “Qui la voce” da I Puritani, oltre alle sinfonie delle opere più celebri ed arie immancabili come “Casta Diva” e “Guerra! Guerra” dalla Norma. (segue)