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Per Mameli un progetto innovativo “Clandestino (S1 E0)”

Per Mameli un progetto innovativo “Clandestino (S1 E0)”Milano, 1 dic. (askanews) – Mameli esce oggi con il singolo “Clandestino (S1 E0)”, il primo singolo che esce per Capitol Records (universal) per cui ha appena firmato. “S1 E0”, che sta per “Stagione 1, Episodio 0”, simboleggia una crescita e un’evoluzione nella carriera di Mameli. Con un approccio più cantautorale, il singolo funge da episodio pilota per un viaggio artistico che culminerà in un progetto discografico ambizioso e ricco di significati.

“Clandestino” è una riflessione intensa e profonda sulle fasi di un amore finito, un viaggio attraverso la vita personale di Mameli e un confronto con i propri traumi passati. Scritto dallo stesso Mameli in collaborazione con Paolo Antonacci e prodotto con l’aiuto di Simon Says!, il brano parla della crudele e disarmante conclusione di una storia d’amore, esplorando temi di malinconia, ferite interiori e le sfide della crescita lontano da casa. In “Clandestino”, Mameli riesce a catturare l’essenza dei pomeriggi siciliani, tinti di malinconia, e le difficoltà emotive di chi è cresciuto lontano dal proprio nucleo familiare. Questo singolo segna un momento di maturazione per l’artista, che si mostra più consapevole e vero che mai.

“Nasce a Settembre 2023, ma forse era dentro di me da tutta la vita,” commenta Mameli, rivelando il profondo legame personale con questo brano. “Clandestino (S1 E0)” è disponibile su tutte le piattaforme digitali https://mameli.lnk.to/clandestino

All’anagrafe Mario Castiglione, Mameli nasce ad Augusta (SR) nel 1995. Musicista eclettico, produttore e autore delle sue canzoni. La sua discografia conta oggi 2 Album da solista: Inno (2019) e Amarcord (2021). Su Spotify le sue canzoni hanno raggiunto più di 30 milioni di stream.

L’artista si è affermato nella scena It-Pop Italiana (è stato inserito nel Best of Indie Italia 2019,2020 e 2021), grazie ai suoi singoli di successo come Ci volgliamo bene, Latte di mandorla, Non ci sei più, Anche quando piove feat. Alex Britti. L’ultimo progetto pubblicato nasce dalla collaborazione con l’amico e collega Lorenzo Fragola: i due hanno realizzato un joint album per Columbia (Sony Music), dal titolo Crepacuore (2023). Ha intrapreso nuovamente il suo percorso solista, con release previste tra fine 2023 e inizi 2024.

Mistero Buffo a Catania con l’interpretazione di Mario Pirovano

Mistero Buffo a Catania con l’interpretazione di Mario PirovanoMilano, 18 nov. (askanews) – In occasione delle celebrazioni per il decimo anno dalla scomparsa di Franca Rame e per la ricorrenza del 25°anno dall’assegnazione del Premio Nobel per la letteratura a Dario Fo, l’Università degli studi di Catania e l’Associazione Musicale Etnea, accogliendo la proposta di Giulia Piccione Majorana, propongono tre appuntamenti (dal 21 al 26 novembre) con l’attore Mario Pirovano per riscoprire una delle coppie che ha incarnato il Novecento italiano.

Si comincia martedì 21 novembre (dalle 10 alle 12) presso il Monastero dei Benedettini, (Aula 9, piazza Dante 32) con il seminario – incontro, patrocinato della Fondazione Fo Rame e curato della prof.ssa Simona Scattina, ‘Dalle origini del teatro al teatro di tutti Mario Pirovano e il teatro vivo di Dario Fo e Franca Rame’. Il secondo appuntamento, ideato e tenuto da Giulia Piccione Majorana, è in programma venerdì 24 e sabato 25 presso il Centro Universitario Teatrale – CUT UniCT (Piazza dell’Università, 13). Pirovano propone a 16 studenti dell’Università di Catania il ‘Seminario intensivo’ dedicato al ‘Teatro di fabulazione’. Si tratta di un vero e proprio percorso per approfondire le tematiche che hanno reso grande il teatro di Fo e Rame, vale a dire voce, linguaggio del corpo e ritmo. Il gran finale è in programma domenica 26 novembre (ore 21, ZO Centro Culture Contemporanee Piazzale Asia, 6) con lo spettacolo ‘Mistero Buffo 50’, una produzione della Compagnia Teatrale Fo Rame, con il patrocinio della Fondazione Fo Rame.

L’evento rientra nella rassegna ‘un anno per Franca’ promossa dalla Fondazione Fo Rame per il decimo anno dalla scomparsa di Franca Rame e prosegue le celebrazioni per la ricorrenza del 25°anno dall’assegnazione del Premio Nobel per la letteratura a Dario Fo. Considerato il debito di riconoscenza che il testo teatrale ha verso la cultura siciliana, l’Associazione Musicale Etnea, sotto la direzione di Biagio Guerrera, accoglie e presenta nella 48° Stagione firmata da AME, in particolare, nella rassegna ETNA FOLK CLUB, Mario Pirovano, in ‘Mistero Buffo 50’. Esilarante, epico, provocatorio, potente, attuale magistrale. Per anni Dario Fo e Franca Rame hanno setacciato e raccolto i racconti orali, i documenti di opere popolari, sommersi o incrostati e provenienti da varie regioni italiane, facendoli risorgere, nei personaggi della commedia dell’arte, ed in questo capolavoro leggendario del teatro italiano: ‘Mistero Buffo’.

“Sono molto felice di poter riprendere là dove avevo interrotto per la pandemia – spiega Mario Pirovano – perché la Sicilia ha un fascino unico. Per la prima volta porterò sull’Isola la versione del ‘Mistero Buffo 50’, realizzato appositamente nel 2019 per celebrare la nascita – nel 1969 – di uno dei capolavori teatrali che ha rivoluzionato il teatro mondiale del XX secolo. Sono ben consapevole del debito di riconoscenza che quest’opera ha nei confronti della letteratura e della cultura Siciliana. La ‘Nascita del Giullare’, infatti, una delle più importanti giullarate contenute in questa nuova versione di ‘Mistero Buffo 50’, è stata tratta da Dario Fo e Franca Rame proprio da un importante testo scritto dall’antropologo siciliano, Serafino Amabile Guastella, intitolato ‘Le Parità e le Storie Morali Dei Nostri Villani’”. “Ritengo anche unica e preziosa – continua Pirovano – la possibilità di entrare in una prestigiosa Università come quella di Catania. La divulgazione e la formazione mi trovano sempre a disposizione di tutti coloro che vorranno incontrarmi, per trasferire quello che ho appreso da Franca e Dario, perché non vada smarrito, o inficiato, continuando a tramandare, come facevano i giullari, con l’arte della parola e del corpo. Mi riempie d’orgoglio poterlo fare proprio nell’anno in cui ricorrono due anniversari così significativi”.

Nuovo singolo di Marcella Bella “Tacchi a spillo”

Nuovo singolo di Marcella Bella “Tacchi a spillo”Milano, 6 nov. (askanews) – Un inno alla forza interiore, alla voglia di correre il rischio e alla bellezza della vita ricordandoci che, ad ogni passo, ci vuole equilibrio e stile… finalmente Marcella Bella torna sulle scene musicali con “Tacchi a spillo”, il nuovo singolo in radio e in digitale da venerdì 10 novembre.

L’inedito segna il nuovo capitolo di una carriera straordinaria che ha catturato il cuore di molte generazioni: l’1 dicembre, infatti, esce in vinile e in maxi cd il nuovo album di inediti “Etnea”. L’album è disponibile in pre-order. Nel nuovo singolo i tacchi a spillo sono una metafora della vita: rappresentano la fragilità, la forza e la tenacia che servono per affrontare le sfide e per rialzarsi dopo ogni caduta, sempre con eleganza. Un messaggio sociale che si cela dietro l’immagine di un capo d’abbigliamento senz’altro scomodo, che per molte persone può rappresentare libertà, emancipazione ed empowerment.

Un ritorno molto atteso in una veste completamente inedita con un brano che sorprende per sound e testo, una dimostrazione della continua evoluzione di Marcella Bella, della sua voglia di stupire e di mettersi ancora in gioco. Il brano, che esce dopo 6 anni dall’ultimo album in studio “Metà Amore Metà Dolore”, è il primo a portare la firma con la nascente etichetta FFN Records di Federico Feyrsinger Nonato in collaborazione con Starpoint Corporation S.r.l. e BMG.

In concomitanza con l’uscita di “Etnea”, Marcella Bella sarà impegnata in un instore tour. Marcella Bella nel 2019, ha celebrato i suoi 50 anni di carriera con concerti con orchestra a Roma e Milano.

A Palermo tutto pronto per il primo dei due concerti di Vasco Rossi

A Palermo tutto pronto per il primo dei due concerti di Vasco RossiPalermo , 22 giu. (askanews) – A Palermo è tutto pronto per la due giorni di concerti di Vasco Rossi allo stadio Renzo Barbera. Il noto cantante italiano si esibirà sul palco dell’impianto palermitano oggi e domani. Circa 74.000 gli spettatori attesi per le due date nel capoluogo siciliano. Di questi, 55.000 dovrebbero arrivare da fuori città. Un’attesa lunga diciotto anni e per la quale il Comune ha messo in campo un piano della viabilità speciale per cercare di direzione i flussi verso l’impianto di viale del Fante. Cinque i parcheggi previsti per pullman ed auto provenienti da fuori città. Niente navette, bensì un potenziamento dei mezzi pubblici.

Vasco Rossi: “Finalmente a Palermo”

Vasco Rossi: “Finalmente a Palermo”Palermo, 21 giu. (askanews) – “Finalmente a Palermo”. Vasco Rossi è atterrato a Palermo con un aereo privato. Il rocker di Zocca è attesissimo per i due concerti al Renzo Barbera in programma domani e dopodomani. Previste 75.000 persone e 500 pullman provenienti da tutta Italia. “Finalmente a Palermo!!! Ci torno dopo 18 anni! L’ultima volta ci sono stato nel 2005 al Velodromo Borsellino, mentre allo stadio Barbera, detto anche La Favorita, sono stato… nel 1985 durante il tour Cosa succede in città, poi non ho potuto andarci più perché non era disponibile e quest’anno sono felice di riaprirlo al Rock!! Evviva!!!”, scrive Vasco Rossi su Facebook. “Ho provato grande emozione, quando sono atterrato a Palermo – ha detto Vasco – Ho dei ricordi bellissimi, ricordi che si sono ripresentati mentre ho visto il panorama, quella montagna. Davvero una grande emozione. Appena sono entrato in aeroport tanti mi hanno salutato, con gioia, con felicità, tipica di questa città, una città straordinaria come sono i siciliani. Mi sento a casa, c’è un qualcosa di familiare in tutto questo”.

Festival del Cinema Italiano: Lipari si candida per l’edizione 2024

Festival del Cinema Italiano: Lipari si candida per l’edizione 2024Milano, 12 giu. (askanews) – L’isola di Lipari, attraverso la società Brand Eolie operante nel settore della promozione turistica e del marketing e la Rtm Messina che ne detiene i diritti, si candida per ospitare la prossima edizione del Festival del Cinema Italiano. Calato il sipario, sabato scorso (sull’edizione 2023 della manifestazione che si è tenuta a Milazzo) domenica , a Lipari, si è tenuta l’appendice “Set -Eolie” nella splendida cornice dell’hotel Mea alla presenza dell’assessore regionale per il turismo, lo sport e lo spettacolo, Elvira Amata, e di una rappresentanza di ospiti del mondo cinematografico e dello spettacolo che hanno preso parte al festival, tra i quali l’attrice statunitense, candidata al premio oscar, Alfre Woodard con il marito, scrittore, Roderick Spencer.

“Quella di Lipari è una idea che valutiamo seriamente – mette in chiaro il patron della manifestazione, Franco Arcoraci -. L’unicità dei luoghi non si discute e le collaborazioni locali sono di ottimo livello per cui tutto è possibile”. D’accordo, ovviamente, anche il Sindaco di Lipari, Riccardo Gullo nonostante il compito “arduo”. Ma c’è disponibilità ad offrire l’assistenza necessaria. Il primo cittadino isolano ha incantato la platea descrivendo il museo archeologico ed esaltando la storia e la bellezza di questi luoghi. Alla serata, per tracciare una rapida analisi dei problemi accusati dalle case di produzione che investono massicciamente in Sicilia è intervenuto, tra gli altri, Marcello Foti, già direttore del Centro Sperimentale di cinematografia e ora del Cesam di Potenza: “Serve che le istituzioni territoriali facciano rete altrimenti è come se avessimo una bella Ferrari senza pilota”. Nel mirino la burocrazia: “Se si chiede un suolo pubblico non si possono perdere 20 giorni per un timbro”. Ma, osserva ancora Foti, “occorre fare sistema con gli operatori turistici, migliorare i trasporti e valorizzare le risorse umane locali, formando le maestranze, creando lavoro e consentendo a chi investe di risparmiare”. Per l’attore Pino Ammendola “non si può parlare in questo momento di cinema in senso stretto ma, piuttosto, bisognerebbe creare un rapporto diretto con le piattaforme televisive”. Roberta Ammendola, presentatrice Rai, ha sottolineato l’importanza del Festival del Cinema Italiano che racconta il territorio auspicando che sia l’inizio di un percorso che possa portare la manifestazione in tutto il mondo: “Siamo stimati, creduti e apprezzati ovunque per il lavoro che facciamo. Se riusciamo a portare il cinema a quello di una volta, alla sua allure, saremo sempre vincenti”.

L’assessore Elvira Amata, consapevole delle difficoltà, ma fiduciosa sul lavoro intrapreso ha invitato tutti gli “attori” a fare rete per abbattere le criticità perché le potenzialità sono straordinarie. Pare anche che “la luce naturale che abbiamo in Sicilia sia una delle migliori per girare film. Bisogna – ha spiegato – offrire servizi oltre alle locations, eliminare i problemi creati dalla burocrazia perché i produttori hanno dei tempi e devono andare veloci. Spendono tanti soldi già per il primo ciak per cui vanno sostenuti”. Ecco quindi l’idea del “cineporto a Palermo con servizi alle case produttrici per realizzare un set al chiuso” tanto amato dagli americani . E per abbattere i costi ricorda che, ogni anno, c’è il bando “Film Commission” col credito sportivo ( che si occupa anche di cultura) e che consente alle case produttrici di accedere immediatamente all’anticipo delle somme, per il primo ciak . “E dobbiamo- ha concluso- insieme alle amministrazioni , alle associazioni, alle Pro Loco e a coloro che hanno interesse a vendere questo nostro prodotto, sapere accogliere i turisti cercando di risolvere i problemi legati ai rifiuti e ai collegamenti marittimi”.

Milazzo, al Festival del Cinema vincono cultura e bellezza

Milazzo, al Festival del Cinema vincono cultura e bellezzaMilazzo, 11 giu. (askanews) – Per una notte la città di Milazzo si è sentita un po’ Hollywood. Al Teatro Trifiletti si è concluso, ieri sera, il Festival del Cinema Italiano con la premiazione dei vincitori delle “Stelle d’argento” alle star nazionali ed internazionali del cinema, tra cui Matt Dillon, il tre volte premio Oscar Vittorio Storaro, l’attrice statunitense Alfre Woodard, l’attore Rocco Papaleo e le attrici e gli attori Giulia Andò, Nicola Guaglianone, Paola Lavini, Ivano De Matteo. Hanno condotto la serata Veronica Mayo e il direttore generale Franco Arcoraci.

Sono stati assegnati vari premi, tra cui il premio “Mare Milazzo” alle fiction e alle serie televisive, istituito per la prima volta all’interno del Festival del Cinema Italiano, in onore della Città di Milazzo. Il premio è stato assegnato alle serie televisiva “Marefuori”: ha ritirato il premio Desirée Popper. Diverse sono state le produzioni cinematografiche nazionali concorrenti, tra cui film, documentari e cortometraggi. È stato assegnato un premio al cortometraggio “Manco Morto” di Emma Cecala ed un premio speciale al cortometraggio dal titolo “C’hai 5” di Daniele Falleri, con la partecipazione di Maria Grazia Cucinotta.

Un premio al documentario dal titolo “Mimì, tutti ne parlano, io l’ho conosciuta” di Gianfrancesco Lazotti, con Mariana Lancellotti, Francesco Guzzo Magliocchi, Vasila Gavrilas Burlacu, Rino Rodio, Stefano Baldrini e Silvia Mezzanotte. Il Festival ha il patrocinio della Regione Sicilia e del Comune di Milazzo. Askanews ha seguito la rassegna cinematografica. Hanno partecipato alla serata conclusiva, in qualità di ospiti e premiati, il presidente onorario del Festival Fabrizio Del Noce, Giorgio Pasotti, Silvia Mezzanotte, Aleandro Baldi, Viola Valentino, Giovanni Cacioppo, Francesco Rizzuto, Giusy Venuti, Stefania Casini, Pino Ammendola, Serena De Bari, Lina Savonà, Giovanni Esposito, Heaven di Battista, Nello Pepe, Maria Pia Iannuzzi, Marcello Foti, Gianni Todini, Jenny De Nucci, Emanuel Caserio, Silvia Scola, Andrea Bosca, Riccardo Trombetta, Roberta Ammendola, Biagio Maimone, Gabriella Chiarappa, Donatella Gimigliano, Francesco Bomenuto, Susy del Giudice, Christian Marazziti, Vincent Riotta, Ignazio Senatore, Francesca Rettondini, Salvo Grasso, Giuseppe Zaccaria, Margot Sikabonyi, Massimiliano Buzzanca Zeudy Di Palma, Marco Robinson, Roberto Oddo, Nicola Posatore, Luca Scivoletto.

Il direttore generale Franco Arcoraci ha mantenuto le promesse annunciate per questa edizione del Festival del Cinema Italiano, che intende valorizzare il cinema italiano, i suoi registi, i suoi attori, i suoi produttori, le sue case cinematografiche, nonché tutto l’intero comparto ad esso afferente. Diverse le produzioni cinematografiche nazionali concorrenti, tra cui film, documentari e cortometraggi. Il Festival del Cinema ha assunto una connotazione internazionale grazie alla direzione di Arcoraci, il quale intende dar vita in Sicilia, terra di cultura, a una manifestazione di carattere continuativo. Sua la sapiente scelta degli artisti e degli ospiti di rilievo. Arcoraci, oltre ad essere direttore generale della manifestazione, ne ha curato la direzione artistica, supportato da Matteo Cichero della Fair Play.

Il Festival ha veicolato messaggi culturali. Il sindaco Pippo Midili ha espresso grande soddisfazione per la rilevanza assunta dalla manifestazione che, oltre a dar lustro alla città di Milazzo, ha creato un clima festoso che si augura possa rivivere nella sua città anche per i prossimi anni. Al centro è stato posto il tema della bellezza, intesa come espressione profonda della cultura propria di quel cinema il cui fine primario è trasmettere messaggi di elevato spessore culturale, tali da incidere sulla realtà. Madrina d’eccezione dell’evento è stata l’imprenditrice Daniela Lucchesi. La giuria che ha assegnato le “Stelle d’argento” era composta da Andrea Muzzi, Roberta Ammendola, Giorgio Pasotti, Nicola Guaglianone, Vincent Riotta, Christian Marazziti, Paola Lavini e Mario Falcone. Lo Staff organizzativo del Festival del Cinema Italiano era composto dal presidente onorario, ex direttore di Rai Uno, Fabrizio Del Noce, dal vice presidente e creatore del Brand Danilo Tomassi, dal produttore toscano Matteo Cichero di Fair Play, da Marcello Foti, ex direttore del centro sperimentale di Cinematografia di Roma, dall’attrice Giusy Venuti, responsabile degli eventi e conduttrice del Gran Galà in TV del 2023, dall’attore Pino Ammendola, direttore editoriale, dal critico cinematografico Ignazio Senatore, da Paky Arcella e Anna Di Maria, dal giornalista Biagio Maimone, responsabile della Comunicazione, da Gabriella Chiarappa, responsabile rapporti con i Media, dalla giornalista ed esperte di tematiche sociali Donatella Gimigliano e dalla conduttrice televisiva Noemi Gherrero. La regia è stata affidata a Nello Pepe (storico regista di Rai 1), le scenografie a Maurizio Tattini, la direzione musicale a Rosario Bella, la direzione tecnica a Giovanni Grasso Karamella, Davide Bisazza ha curato tutti i service audio e video proiezioni e Antonio Grasso (service video di supporto alle serate). Coordinatori della comunicazione sul web sono stati Matteo Mastroeni e Giorgio Scifo della Hi-Fly Communication. La Sala Stampa, in pieno centro cittadino, è stata allestita e organizzata dalla Redazione della TV Telespazio Messina ’89, che ha curato le dirette streaming e televisive. La produzione esecutiva di tutto l’evento è stata affidata alla società Venarc Comunicazione.

Arte, danza e teatro, torna a Palermo “Between Land and Sea”

Arte, danza e teatro, torna a Palermo “Between Land and Sea”Roma, 1 giu. (askanews) – Ritorna a Palermo, dopo le ultime edizioni di Tunisi e di Brema, ‘Between Land and Sea’, il festival culturale ideato e prodotto da Fondazione Studio Rizoma dove impegno politico e sociale si confondono contaminandosi a vicenda con arte, danza, musica e teatro, per discutere delle urgenze del mondo contemporaneo. La quarta edizione del festival, frutto della pluriennale collaborazione tra Dream City Biennale di Tunisi e Theater Bremen, riparte dalla città al centro del Mediterraneo dove dal 16 giugno all’1 luglio, più di 30 artisti, lavoratori, e ricercatori da ogni parte del mondo, s’incontreranno per intessere una fittissima trama di attività culturali, tra l’Ecomuseo Memoria Mare Viva e il Complesso Monumentale di Santa Chiara.

Con spettacoli, incontri e mostre per 16 giorni di arte e sperimentazione, tra concerti, installazioni e performance, molte delle quali prodotte specificatamente per il festival, oltre ai progetti che si sviluppano e vivono durante il corso dell’anno, Between Land and Sea è un organismo pulsante che intreccia continue relazioni tra il nord e il sud del Mediterraneo, coltiva un pensiero critico radicale sull’esistente e interpella i nuovi immaginari. Il programma multidisciplinare, curato da Eva-Maria Bertschy e Izabela Moren, concentra l’attenzione sul lavoro di tre artisti siciliani, il fotografo Francesco Bellina, l’artista Irene Coppola e la filmmaker Genny Petrotta, insieme ad una ricerca sonora di Rossella Biscotti e Attila Faravelli; e tre performer/coreografi internazionali, Ordinateur, Annick Choco e Monika Gintersdorfer (Costa D’Avorio), con l’obiettivo di esaminare le connessioni esistenti tra il locale ed il globale e riflettere criticamente sulle loro storie intrecciate, legate da cambiamenti climatici, migrazione e commercio. Per immaginare nuove unioni che attraversino e colleghino le due sponde del Mediterraneo; nuove alleanze per affrontare crisi comuni, come gesto concreto di guarigione per un pianeta nell’avvenire .

Between Land and See presenta Pray For Seamen, reportage di Francesco Bellina dedicato ai pescatori artigianali, minacciati da pesca industriale e crisi climatica, in un’indagine che collega la Sicilia alla Tunisia e al Ghana. Il lavoro, realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council, sarà per la prima volta esposto come istallazione multimediale, con il contributo dei filmati realizzati in collaborazione con il giornalista e regista Stefano Liberti. La storia tratta i legami: quello tra l’uomo e il mare, tra la pesca e la città, ma anche di legami tra le città che vivono di pesca e tra le persone che, pur avendo un mare a dividere le loro terre, condividono un orizzonte comune. Un libro pubblicato da Cesura Publish accompagnerà il progetto. Il rapporto tra città e la sua costa è alla base anche della ricerca di Irene Coppola, che sin dal 2017 si concentra sulla Costa Sud di Palermo, per recuperare la memoria di quella che un tempo fu la spiaggia dei palermitani, oggi simbolo del mare negato alla città; la costa dimenticata che riflette la storia del quartiere e il disastro urbanistico causato dalla speculazione immobiliare del Sacco di Palermo. Per Between Land and Sea, Irene Coppola costruisce una scultura modulare fatta di scarti di fuochi d’artificio che ha trovato sulla spiaggia e che ricordano i modi locali di celebrare eventi collettivi di diverso tipo. Sulla collina, il cosiddetto ‘Mammellone’, la scultura diventa un luogo di incontro improvvisato durante il festival. Questa piattaforma sociale ospiterà un’assemblea domenica sera, in cui l’artista presenterà e discuterà i risultati intermedi del suo studio con gli abitanti della zona, i cittadini di Palermo, gli esperti locali e il pubblico internazionale.

Il rapporto tra passato e presente, e in particolare le lotte politiche comuni a diverse generazioni, sono temi che Between Land and Sea 2023 indaga anche attraverso il lavoro di Genny Petrotta intrecciando la storia delle lotte dei contadini e dei braccianti del suo paese natale, Piana degli Albanesi, dopo la Seconda Guerra Mondiale, con le attuali prospettive socio-economiche dei giovani del borgo caratterizzato dalla cultura arbëreshë. La videoartista di Piana degli Albanesi racconta la storia della Repubblica contadina, fondata nel suo paese natale verso la fine della Seconda guerra mondiale sotto la guida del nonno Giacomo Petrotta, e ne rievoca la violenta repressione. In un intervento artistico e in una videoinstallazione, Genny Petrotta e i due scultori Francesco Albano e Simone Zagaglia collegano due eventi di una violenta storia di repressione della popolazione di Piana degli Albanesi che resisteva ai latifondisti e al governo. La presentazione della videoinstallazione nell’ex carcere di Piana degli Albanesi è accompagnata dalla lettura di un testo del poeta e linguista Giuseppe Lo Schiró, testimone superstite degli eventi. Tra le artiste più attese al festival c’è Rossella Biscotti, che arriva a Between Land and Sea 2023 con The Journey, il “viaggio” nel quale l’artista, insieme al sound artist Attila Faravelli ha registrato i diversi suoni e le complesse ecologie e mappature che collegano i Paesi del Mar Mediterraneo. Il risultato è stato ottenuto rilasciando un blocco di marmo di Carrara regalato all’artista e gettandolo in un punto ben preciso. Il percorso, seguito su GPS, è stato progettato per evidenziare i punti di interesse: da una spaccatura geologica ai confini nautici che delimitano concessioni di petrolio e gas, dalle aree di operazioni militari alla migrazione di una tartaruga marina che attraversa le linee di pattugliamento di FRONTEX. Attraverso una lecture performance multimediale, gli artisti condivideranno alcuni episodi di questo viaggio straordinario.

Ma Between Land and Sea 2023 è anche occasione di ritorni, come quello dell’ivoriano Ordinateur, la stella del Coupé-decalé, genere di musica e danza nato in Costa D’Avorio e oggi cantato e ballato anche in Europa e ovunque ci siano comunità del West Africa. Il coreografo torna a Palermo con il trio La Fleur, formato insieme alla danzatrice Annick Choco e alla coreografa Monika Gintersdorfer per condurre un laboratorio di due settimane con un gruppo di giovani palermitani il cui esito sarà una performance spettacolo che indaga le numerose connessioni tra calcio e cultura pop. Ne viene fuori la fotografia del divario Nord-Sud, che spinge i talenti del continente africano ballerini, musicisti e calciatori a spostarsi in Europa, dove si concentrano il capitale finanziario e le infrastrutture, i migliori club e campionati e un sistema differenziato di promozione culturale che attrae i talenti dalle aree del Sud Globale. Completa il programma di Between Land and Sea 2023, la cena Splurge No Splash! della The School of Water Scarcity, un progetto di ricerca artistica che mira a indagare e scambiare conoscenze e pratiche di diverse discipline, creando consapevolezza e proponendo strategie umili per superare le limitazioni culturali, politiche ed economiche in Sicilia e Tunisia, e concentrandosi in particolare sulle questioni legate alla cattiva gestione dell’acqua. I temi spaziano dalla conservazione della biodiversità, alla coltivazione di varietà locali autoctone e non, ai problemi di distribuzione e filtrazione dell’acqua, alla raccolta di dati, alle strategie di resistenza e al coinvolgimento dei consumatori.

Come continuazione del Summit Syndicat! del 2022, la cena sostituisce la conversazione diurna per poter offrire un formato più interattivo che invita i partecipanti a condividere concretamente le proprie conoscenze partendo dalla ricerca e contemporaneamente offrendo la possibilità di cucinare e mangiare insieme in un’esperienza condivisa, possibilmente sviluppando un manuale che il pubblico possa seguire. Le attività della cena sono ospitate in collaborazione con la cucina WET ZONES di Eliza Collin.

Durante un incontro performance sulla spiaggia dell’Ecomuseo Memoria Mare Viva, con attivisti, ricercatori e agricoltori locali, Eliza Collin presenterà Wet Zones, una cucina mobile in cui sperimenta un sistema di filtraggio dell’acqua, che ne consente la purificazione e quindi il riutilizzo, invitando così a ripensare il modo in cui utilizziamo l’acqua, senza demonizzare l’ambiente domestico ma fornendo un’alternativa alle nostre abitudini idriche e inviando un chiaro messaggio a coloro che occupano posizioni di potere su un futuro idrico possibile.

Eolie Music Fest 2023 con Elisa, Piero Pelù e Clementino

Eolie Music Fest 2023 con Elisa, Piero Pelù e ClementinoMilano, 23 mag. (askanews) – Eolie Music Fest è il festival in cui le sonorità della musica cambiano, prendono la forma del mare, del cielo e dei vulcani, pronto a dare energia ed emozioni a tutti gli spettatori da giovedì 29 giugno a venerdì 7 luglio, cullati dal mare e immersi nella scenografia naturale delle Isole Eolie. Vulcano, Lipari, Salina e Stromboli si preparano a ospitare un cartellone selezionato dalla direzione artistica di Samuel Romano, costellato da eventi unici, tra mare – sull’iconico caicco turco lungo 27 metri – e terra, che ammalieranno gli spettatori con i loro set pensati in esclusiva. E, come da tradizione, non mancheranno le collaborazioni e i feat. Tra gli artisti ospiti.

Dopo le anteprime di giovedì 29 e venerdì 30 giugno, con musica dal vivo e dj set, sabato 1 luglio la bellezza mozzafiato di Salina sarà lo scenario per l’imperdibile live di Elisa. Ad anticiparla sul caicco, Motta. Domenica 2 luglio i caldi colori dei tramonti di inizio estate accenderanno Vulcano con Piero Pelù, M¥SS KETA e i Motel Connection. Lipari martedì 4 luglio accoglierà uno speciale dj set a cura di Radio R101. Mercoledì 5 luglio a Stromboli sarà la volta di Clementino ed Ensi, che si sfideranno in una vera e propria battle di barre. A loro si aggiunge anche La Rappresentante di Lista. Nati ai piedi del Vesuvio, i 99 Posse porteranno la loro energia sulle terre vulcaniche di Stromboli giovedì 6 luglio insieme a Sud Sound System e Africa Unite. Venerdì 7 luglio, infine, l’EOLIE MUSIC FEST Party tutto da ballare, per salutare le Isole con il giusto mood. Questi sono solo i primi annunci per EOLIE MUSIC FEST 2023: il cartellone si completerà presto con nuovi importanti nomi del panorama musicale italiano. “Questa terza edizione di Eolie Music Fest è l’ennesima evoluzione del nostro festival e mai come quest’anno vede tra i protagonisti alcuni degli artisti tra i più importanti sulla scena musicale italiana” commenta Samuel “Abbiamo l’onore di avere con noi Elisa a inaugurare il festival, vero e proprio big del panorama musicale italiano che sarà capace di dare un valore aggiunto al nostro palco caicco. Inoltre, avremo Piero Pelù, un altro storico nome di prestigio della musica, il rap di amici come Clementino ed Ensi, il pop cult de La Rappresentante di Lista e M¥SS KETA. Questo è il primo il primo grande passo avanti per Eolie Music Fest verso un parterre di artisti sempre più importanti e influenti del mondo della musica”.

Ogni performance di Eolie Music Fest sarà resa unica proprio dallo scenario da cui saranno proposte, sia in mare sul palco itinerante immerso nel blu del mar Tirreno meridionale che nelle location a terra pensate per accogliere ogni artista e i loro set musicali ispirati dal territorio: energia pura che scaturisce dal mare e si fonde con i suoni e le voci di ogni artista presente a bordo del caicco o a terra, per un’esperienza di ascolto davvero indimenticabile. Un’esperienza unica, nuova, energica ed emotiva, destinata ad albergare nel cuore degli spettatori per sempre. I biglietti per partecipare agli eventi in programma a terra e in barca per Eolie Music Fest 2023 sono già disponibili su TicketOne. È possibile acquistare i biglietti per il singolo evento oppure sono disponibili anche soluzioni vantaggiose attraverso abbonamenti e pacchetti. Maggiori info sul sito di TicketOne. Il costo del biglietto a persona per barca turistica è di?65,65€ comprensivo di biglietto concerto + trasporto in barca, mentre il costo del biglietto a persona per barca privata è di?60,95€. Per noleggiare un’imbarcazione privata è possibile scaricare l’app Talay e scegliere tra le soluzioni proposte.

La regista Margarethe von Trotta al Festival Altre Rive a Palermo

La regista Margarethe von Trotta al Festival Altre Rive a PalermoRoma, 17 mag. (askanews) – Ritorna dal 12 e 14 giugno a Palermo, al cinema Rouge et Noir “Altre Rive – Festival Cinematografico Interculturale”, la rassegna che porta in Sicilia il meglio dei film delle ultime edizioni della Berlinale e di altri rinomati festival.

Promosso dall’Ambasciata di Germania, con la curatela di Carlo Chatrian, direttore artistico del Festival internazionale del cinema di Berlino, Vincenzo Bugno, direttore del World Cinema Fund, e Heidi Sciacchitano, direttrice del Goethe-Institut Palermo, e organizzato da Sudtitles, “Altre Rive” è un festival di cinema che unisce la creatività europea, nordafricana e mediorientale, mettendo in dialogo registi europei e mediterranei. Il Festival vuole essere un evento a promozione della cultura e di valori importanti come la diversità, la tolleranza, il dialogo interculturale e l’inclusione. Tra le presenze di questa seconda edizione è attesissima ad Altre Rive, Margarethe von Trotta, pluripremiata regista, attrice e sceneggiatrice, che sarà la protagonista, assieme al suo ultimo film “Ingeborg Bachmann – Journey Into the Desert”, della prima serata di apertura, lunedì 12 giugno al Rouge et Noir, insieme a Elvira Federici, Presidente della Società delle Letterate e alla regista Cuini Amelio Ortiz, di cui sarà proiettato il documentario “Margarethe von Trotta – The Age of Women”.

Sarà Presente a Palermo per l’apertura del Festival anche l’Ambasciatore di Germania in Italia, Viktor Elbling. “Altre Rive” è sostenuto dall’Ambasciata di Germania, Goethe-Institut e World Cinema Fund; con la collaborazione della Società delle Letterate ed il Rouge et Noir di Palermo, il supporto di Flixbus e il patrocinio della Città di Palermo.

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