Intesa Lombardia-Lega calcio dilettanti su promozione cultura sport
Intesa Lombardia-Lega calcio dilettanti su promozione cultura sportMilano, 15 apr. (askanews) – Promuovere e sviluppare la cultura sportiva calcistica dilettantistica. Questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa sottoscritto a Palazzo Lombardia dal sottosegretario alla Presidenza con delega allo Sport e Giovani e il presidente del Comitato regionale Lega nazionale dilettanti, Sergio Pedrazzini. Ha partecipato anche l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione. L’intesa prevede la realizzazione di iniziative specifiche che favoriscano l’integrazione e l’inclusione attraverso lo sport, nell’ottica di un percorso coordinato e condiviso.
“Questo documento – ha detto il sottosegretario – sigla la collaborazione con un sistema che conta 1.350 società in Lombardia, 180.000 tesserati, 40.000 tesserati tra dirigenti e tecnici e 48.000 gare organizzate. Numeri importanti sottolineati dalle recenti vittorie nel campionato d’Italia under 17 anche femminile. A dimostrazione che lo sport non è di genere, ma di qualità di uomini e donne capaci di esprimere al meglio il loro percorso sportivo. Lo sport è infatti quella disciplina che ci aiuterà ad essere – anche in vista dei prossimi Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026 – più convincenti in un percorso di aggregazione, di inclusione. Questa intesa vuole quindi rinforzare questa opportunità di crescita e di inclusione inserita anche nel libro bianco della Comunità europea”. La collaborazione avrà come obiettivo anche quello di dare risalto ai valori olimpici e dello sport, con uno sguardo particolare alla crescita sportiva e turistica del territorio lombardo.
“Questo protocollo – ha concluso Sergio Pedrazzini – è motivo d’orgoglio perché il calcio dilettantistico ha un importante valore sociale. È il terzo tempo dei ragazzi insieme a quelli della famiglia e all’istruzione. Siamo quindi al fianco di Regione Lombardia per portare avanti eventi che vanno nella direzione dell’educazione, dell’istruzione, dell’apprendimento e del vivere assieme come insegna lo sport”.