Challenge Tour, Chimenti plaude: Periodo esaltante verso la RyderRoma, 18 giu. (askanews) – “Tre vittorie e un secondo posto nelle ultime quattro gare sul Challenge Tour rappresentano un unicum. Un trionfo dopo l’altro che, stavolta, porta la firma di Lorenzo Scalise”. Così il presidente della Federgolf, Franco Chimenti, dopo il successo di Scalise nel Challenge Tour. “Il lombardo – continua – ha più volte sfiorato l’impresa e adesso può finalmente festeggiare il primo successo in carriera su un circuito importantissimo che, settimana dopo settimana, si sta colorando di azzurro. Già da dilettante Scalise, che peraltro vanta una laurea negli Usa, si era messo in mostra distinguendosi nel 2015 come miglior amateur nella storia dell’Open d’Italia, un record tolto a un campione come Francesco Molinari. A 103 giorni dal via della Ryder Cup di Roma il movimento italiano sta vivendo un periodo esaltante, non potrei essere più soddisfatto di così”.
Us Open con Francesco Molinari. Difende titolo Matt FitzpatrickRoma, 14 giu. (askanews) – Un titolo prestigioso, un nuovo capitolo della contesa per il trono mondiale, l’élite del golf nuovamente a confronto e il primo Major in un clima diverso dopo gli accordi tra i maggiori circuiti e il PIF, fondo sovrano dell’Arabia Saudita che finanzia la Superlega Araba. È l’U.S. Open, il terzo evento stagionale del Grande Slam giunto alla 123ª edizione, in programma dal 15 al 18 giugno sul percorso del Los Angeles Country Club (North Course), a Los Angeles in California, dove sarà Francesco Molinari a difendere i colori azzurri.
Al via i migliori giocatori del mondo, compresi 29 tra i primi 30 del World Ranking, con Scottie Scheffler che difende la leadership nel World Ranking, e Jon Rahm, vincitore del torneo nel 2021 e del Masters quest’anno, che vuole riprendersela in un duello senza fine. Il tutto in un contesto in cui sono in tanti a proporsi per il successo, compresi almeno sei dei dieci past winner in gara. A iniziare da Rory McIlroy (2011), in crescendo di condizione e con tre top ten nelle ultime tre uscite sul PGA Tour, autore dello score più basso dell’evento con 268, in assoluto e rispetto al par (-16). Sembra però avere qualcosa in più Brooks Koepka, a segno nel PGA Championship, che cerca la terza vittoria, dopo la doppietta di fila (2017-2018), prerogativa di pochi giocatori, per avvicinarsi al quartetto che saputo fare meglio di tutti con quattro titoli: Willie Anderson (unico a firmare la tripletta di fila dal 1903 al 1905), Bobby Jones, Ben Hogan e Jack Nicklaus. Difende il titolo Matt Fitzpatrick, 28enne di Sheffield, due successi sul PGA Tour e sette sul DP World Tour al netto del Major, che ha buone possibilità di ripetersi, anche alla luce del recente successo nel RBC Heritage, così come tra gli ex vincitori possono dire la loro Bryson DeChambeau (2020), Dustin Johnson (2016) e Jordan Spieth (2015). Difficile invece che possano riproporsi Gary Woodland (2019), Martin Kaymer (2014) e Justin Rose (2013).
Nelle previsioni della vigilia trovano posto Patrick Cantlay, Viktor Hovland, Xander Schauffele, Cameron Smith e Justin Thomas con altri candidati al ruolo di outsider quali Tony Finau, Sam Burns, Collin Morikawa e Sungjae Im, per citarne alcuni. Poco credito, invece, alla possibilità che Phil Mickelson possa divenire il sesto giocatore a chiudere il Grande Slam con l’unico Major che manca nel suo palmarès e in cui per sei volte è giunto secondo. Compirà 53 anni il 16 giugno e diventerebbe di gran lunga il giocatore più anziano a firmare l’albo d’oro, prerogativa che ora è di Hale Irwin, il quale nel 1990 aveva però 45 anni e 15 giorni. Nel golf tuttavia può accadere di tutto. Assente Tiger Woods. Era scontato, ma fa lo stesso notizia perché comunque, anche se l’età avanza e i suoi problemi fisici non gli danno tregua, lascia sempre l’impressione che manchi qualcosa alla completezza dell’evento. Dei primi 30 nel ranking non ci sarà solo lo sfortunato Will Zalatoris, ancora ai box per infortunio.
Molinari – Francesco Molinari partecipa per la 13ª volta al torneo e per la 52ª a un Major. L’U.S. Open è l’unico in cui non è mai entrato tra i top ten, con migliori piazzamenti nel 2021 (13°) e nel 2019 (16°). Ha necessità di ritrovare quel gioco che aveva mostrato a inizio stagione, protagonista nella vittoriosa Hero Cup, da capitano del Team dell’Europa Continentale e come giocatore, e con il quinto posto nell’Abu Dhabi Championship. Poi la sua condizione è andata declinando fino alle ultime due uscite al taglio. E un Major offre le motivazioni giuste per risalire.
Italian Pro Tour: Luca Cianchetti vince il Croara Alps OpenRoma, 10 giu. (askanews) – Terzo successo azzurro in tre settimane in un momento particolarmente felice per il golf italiano. Lo ha ottenuto Luca Cianchetti con 196 (69 61 66, -17) colpi nel Croara Alps Open, che è trasformato in un trionfo con il secondo posto di Ludovico Addabbo e di Andrea Romano (201, -12). La prodezza del 27enne modenese segue quelle di Matteo Manassero (Copenhagen Challenge) e di Andrea Pavan (D+D Real Czech Challenge), entrambe sul Challenge Tour.
Sul percorso del Croara Country Club (par 71), a Gazzola (Piacenza), dove è approdato per la prima volta l’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy, nel torneo inserito anche nel calendario dell’Alps Tour, altri due azzurri hanno concluso tra i top ten: Cristiano Terrragni, quarto con 202 (-11), insieme allo spagnolo José Manuel Pardo Benitez e allo svizzero Luca Galliano, e Alessandro Radig, il migliore tra i dilettanti, settimo con 203 (-10) alla pari con l’olandese Lars Keunen e con i francesi Mathieu Prost e Antoine Santarelli. E ancora le buone prove di Jacopo Albertoni, Enrico Di Nitto e dell’altro amateur Flavio Michetti, 11.i con 204 (-9). Cianchetti ha iniziato il giro finale con un colpo di margine su Addabbo e su Galliano mantenendo alto il ritmo con tre birdie sulle prime otto buche. Dopo un bogey alla 11ª, che ha ridato speranze agli avversari, li ha messi definitivamente fuori gioco con altri tre birdie nelle ultime sette per il 66 (-5) vincente. Un doppio bogey alla 13ª ha tolto dalla corsa Galliano, mentre Addabbo, che è stato sempre sulla scia del vincitore (70, -1, tre birdie, due bogey), con un bogey alla 17ª ha permesso a Romano, autore di un gran 63 (-8, otto birdie), miglior score di giornata, di agganciarlo sulla seconda piazza dopo una spettacolare rimonta dalla 30ª. Luca Cianchetti ha ricevuto per il successo un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro ed è risalito dal 27° al quarto posto nell’ordine di merito rilanciando la sua candidatura a una delle ‘carte’ per il Challenge Tour 2024.
“Sono particolarmente felice – ha detto al termine Cianchetti – di aver vinto su questo campo, che conosco bene e dove mi sento di casa, e nella mia Regione. Il successo offre sempre una grande spinta morale, ma in questo caso, con il bel salto nel ranking, mi ha dato l’opportunità di inserirmi concretamente nella corsa verso il prossimo Challenge Tour. Faccio i complimenti ad Abbaddo, con cui sono stato in lotta fino all’ultimo, e a Romano per l’incredibile rimonta. Sotto l’aspetto del gioco oggi sicuramente sono stato ai livelli che mi avevano portato alle precedenti vittorie e di questo ringrazio il mio maestro Duncan Muscroft”. Prossima tappa dell’Italian Pro Tour a Sutri (VT) – Il prossimo evento dell’Italian Pro Tour si svolgerà al Golf Nazionale, la casa del gol italiano, a Sutri (VT), dove è in programma dal 6 al 9 luglio l’Italian Challenge Open, che fa parte del Challenge Tour
Golf, Pga Tour e Liv saudita: è pace con Trump mediatoreRoma, 7 giu. (askanews) – E’ pace tra Usa e sauditi nel mondo del golf. Dopo due anni di scontri e litigi “un accordo storico”, volto non solo “a porre fine ai contenziosi in atto”, ma anche ad “unificare il gioco del golf, su base globale”. Con “una nuova entità a scopo di lucro di proprietà collettiva per garantire che tutti le parti interessate beneficiano di un modello che offre la massima esaltazione e competizione tra i migliori giocatori al mondo”.
Sotterrano l’ascia di guerra il golf dei tornei tradizionali a 72 buche del Pga Tour e Dp World Tour, con un montepremi negli Usa di 428 milioni di dollari più 145 di bonus, e quello ispirato da Riad e dall’ex presidente Usa Donald Trump, che investe un miliardo di budget (ingaggi esclusi) su gare a squadre, franchigie tipo football americano, concerti ed eventi gastronomici per un pubblico più scatenato del consueto rappresentato da Liv, finanziato dal Public Investment Fund saudita (Pif), forte di un portafoglio da 620 miliardi di dollari e dei legami col principe saudita Mohammed bin Salman. A sancire l’accordo un comunicato congiunto di PGA Tour, il DP World Tour e la LIV Golf. Per il quale “si crea una partnership per un’organizzazione che porterà benefici a tutti” che introduce anche il concetto del golf a squadre.
I sauditi avevano creato degli eventi paralleli ai tradizionali riscuotendo un successo basato su un’aggressiva campagna di ingaggi ai campioni che ha fatto di Phil Mickelson, avversario storico di Tiger Woods, lo sportivo più pagato al mondo nel 2022 con 138 milioni di dollari. Golfisti del Pga Tour ingaggiati da Liv e “scomunicati” dal circuito Usa. Roba che Messi e Ronaldo sono una inezia economica. I due mondi hanno trovato in Donald Trump un mediatore in occasione del Liv Golf Dc di Sterling, in Virginia, su uno dei suoi percorsi, il Trump National Golf Club. “Le parti hanno firmato un accordo”, recita il comunicato congiunto, “che combina le attività e i diritti commerciali di Pif (incluso Liv Golf) con le attività commerciali e i diritti di Pga Tour e Dp World Tour in una nuova entità a scopo di lucro di proprietà collettiva”. Il duo Bin Salman-Trump ha visto così riconosciuta la bontà del progetto e della formula. Meglio alleati che nemici.
Il consiglio di amministrazione della nuova entità commerciale includerà Yasir Al-Rumayyan (Pif) come presidente e Jay Monahan (Pga Tour) come amministratore delegato.
Golf, Andrea Pavan vince il Real Czech ChallengeRoma, 4 giu. (askanews) – Seconda brillante vittoria consecutiva degli azzurri sul Challenge Tour. L’ha ottenuta Andrea Pavan, che ha vinto con 270 (67 69 65 69, -18) colpi il D+D Real Czech Challenge, torneo del Challenge Tour disputato sul percorso del Panorama Golf Resort (par 72) a Kácov, nella Repubblica Ceca. E’ il quinto successo del 34enne romano sul circuito (primo nel 2013 anche nella money list), che fa seguito a quello di Matteo Manassero la scorsa settimana nel Copenhagen Challenge.
Pavan, che vanta anche due titoli sul DP World Tour, il primo datato 2018 nel D+D Real Czech Masters, il fratello maggiore dell’evento appena concluso, ha superato in un combattuto round finale il sudafricano Casey Jarvis, secondo con 271 (-17), nuovamente runner up dopo essere stato battuto in extremis da Manassero in Danimarca. A completare il trionfo italiano l’ottima prova di Aron Zemmer, quinto con 276 (68 70 71 67, -12). In buona classifica anche Manassero, 19° con 281 (-7), e più indietro Gregorio De Leo, 45° con 287 (-1), e Stefano Mazzoli, 51° con 288 (par). Le dichiarazioni del Presidente della FIG Franco Chimenti: “Ancora un successo, il secondo consecutivo, sul Challenge Tour. Dopo Matteo Manassero abbiamo ritrovato un altro grande campione qual è Andrea Pavan. La loro è una storia simile, di due atleti che hanno vissuto un momento complicato e che ora stanno trovando le soddisfazioni che meritano. Mi auguro di rivederli presto giocare sui migliori tour al mondo, perché ne hanno tutte le capacità. A pochi mesi dalla Ryder Cup italiana, il movimento azzurro è in forte crescita, non solo in campo maschile ma anche in quello femminile. Sono felicissimo”.
La gara – Pavan è rimasto sempre in alta classifica. Per due giri ha inseguito il leader Jarvis, prima terzo, poi secondo, per prendere il comando dopo 54 buche, grazie a un ottimo 65 (-7), miglior score di giornata, con tre colpi di vantaggio sullo stesso sudafricano. Nelle prime cinque buche del quarto round è però arrivato un inatteso black out e con due bogey e un doppio bogey, contro un birdie, l’azzurro ha perso il primato. Mostrando però la grinta e il carattere, che non gli sono mai mancati, non si è disunito e con sei birdie sulle successive otto buche ha agganciato Jarvis, che era salito in vetta, per poi distaccarlo di un colpo. Pavan ha proseguito da quel momento in par per il parziale di 69 (-3) vincente, mentre Jarvis nel tentativo di recuperare ha commesso un errore alla buca 17, rimediando poi con un birdie alla 18 (67, -5, un eagle, sei birdie, un bogey, un doppio bogey) valido solo per evitare di condividere la seconda piazza con lo svedese Adam Blomme, terzo con 272 (-16).
Molinari a Memorial Tournament, quartetto azzurro al Porsche OpenRoma, 31 mag. (askanews) – Il PGA Tour lascia il Texas per l’Ohio dove a Dublin si svolgerà uno degli eventi più attesi della stagione, il Memorial Tournament, giunto alla 48ª edizione, in programma dal 1° al 4 giugno sul percorso del Muirfield Village Golf Club, disegnato da Jack Nicklaus. Field delle grandi occasioni, anche se con qualche defezione, per uno dei tornei “elevati” del circuito con un montepremi di 20.000.000 di dollari e prima moneta di 3.600.000 dollari. In particolare saranno sul tee di partenza 23 giocatori tra i primi 30 del World Ranking, compresi i primi cinque, nell’ordine Scottie Scheffler, Jon Rahm, Rory McIlroy, Patrick Cantlay e Xander Schauffele a proporre spettacolo, bel gioco e l’ormai consueta contesa per il trono mondiale, che cambia proprietario con una frequenza maggiore del solito.
In chiave azzurra torna in campo Francesco Molinari che, in una gara di peso, proverà a cambiare la tendenza sfavorevole che lo ha visto uscire al taglio per tre volte nelle ultime cinque presenze e con due piazzamenti in media classifica. Un andamento che non era prevedibile alla luce dell’ottimo inizio di stagione, prima come protagonista e capitano del team dell’Europa Continentale nella Hero Cup e poi con il quinto posto nell’Abu Dhabi Championship. Edoardo Molinari, Renato Paratore, Francesco Laporta e Guido Migliozzi è il quartetto azzurro che prende parte al Porsche European Open (DP World Tour) ospitato dal 1° al 4 giugno per la sesta volta consecutiva dal Green Eagle Golf Courses di Amburgo in Germania.
Nel field dell’evento, giunto alla 40ª edizione, due tra i primi cinque dell’European Points, la classifica che concede tre posti di diritto nel Team Europe alla prossima Ryder Cup di Roma, il francese Victor Perez (3°) e il tedesco Yannik Paul (5°), e undici vincitori stagionali: gli svedesi Dan Bradbury e Simon Forsstrom, i sudafricani Deon Germishuys e Ockie Strydom (due titoli), il transalpino Antoine Rozner, il danese Thorbjorn Olesen, i tedeschi Nick Bachem e Marcel Siem, lo spagnolo Jorge Campillo e l’inglese Matthew Baldwin, oltre allo stesso Perez. Il Porsche European Open è l’ultimo dei quattro eventi, dopo l’Open d’Italia, il Soudal Open e il KLM Open, che concedono, attraverso un apposito ordine di merito, due posti per il prossimo US Open, il terzo Major stagionale in programma dal 15 al 18 giugno a Los Angeles, in California.
Challenge Tour: Matteo Manassero trionfa nel Copenhagen ChallengeRoma, 28 mag. (askanews) – Il successo di un talento puro. Matteo Manassero ha trionfato nel Copenhagen Challenge con 276 (75 64 71 66, -12) colpi dopo una grande rimonta finale propiziata da un 66 (-6), che gli ha permesso di annullare i sei colpi di svantaggio che aveva dal leader, il finlandese Matias Honkala, poi terzo con 279 (-9), e di bruciare sul filo di lana il sudafricano Casey Jarvis, giunto in club house con anticipo e che lo aveva agganciato in vetta alla classifica sul “meno 11”. Sul percorso del Royal Golf Club (par 72), a Copenhagen in Danimarca, per vincere il veneto aveva bisogno di un birdie alla buca 18 che è arrivato puntuale, sesto di giornata in un giro senza bogey, in un momento di grande tensione agonistica. E Jarvis, secondo con 277 (-11), non ha avuto neanche la chance del playoff.
Il Presidente della FIG Franco Chimenti ha espresso così la sua soddisfazione: “Il ritorno al successo di Matteo Manassero è una grande notizia, una di quelle che più aspettavo a pochi mesi dalla Ryder Cup di Roma, un evento irripetibile che segnerà una svolta epocale per il golf italiano. Dieci anni fa – ha ricordato – precisamente il 26 maggio 2013, Manassero trionfò a Wentworth nel BMW PGA Championship, affermandosi come il più giovane vincitore di un torneo storico. La sua impresa in rimonta arrivata ora in Danimarca e sul Challenge Tour, sono certo gli servirà a ritrovare slancio e fiducia. E’ un campione, dal talento innato e dalla grande maturità. Per tutti questi motivi, presto tornerà a imporsi sui migliori palcoscenici”. Successi su tutti i tre tour continentali – Manassero, 30enne di Negrar (VR), è il secondo italiano, dopo Marco Crespi, ad essersi imposto in tutti e tre i circuiti continentali. Nel suo palmarès, oltre al titolo attuale, i quattro successi sul DP World Tour (Castello Masters 2010, Malaysian Open 2011, Singapore Open 2012 e BMW PGA Championship 2013) e l’unico sull’Alps Tour (Toscana Alps Open 2020).
Manassero, oltre allo splendido turno finale, è stato spettacolare nel secondo round quando con un 64 (-8) bogey free, miglior score di giornata, è risalito dal 91° al quinto posto. Dopo essersi portato al secondo nel terzo, è partito ben deciso puntando al primato, anche se il ritardo da Honkala era pesante. Ha fatto affidamento sia su un possibile cedimento dell’avversario, peraltro avvenuto, che sulle proprie qualità espresse con un paziente inseguimento a Jarvis, il primo a sorpassare il finlandese, e poi chiudendo il conto all’ultimo respiro. Per lui un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000 euro e il salto dal 40° al quinto posto nella Road To Mallorca (ordine di merito). Alle spalle dei tre protagonisti quattro svedesi: Christofer Blomstrand, quarto con 281 (-7), Charlie Lindh e Jesper Svensson, quinti con 282 (-6), e Adam Blomme, settimo con 283 (-5), insieme all’inglese Jamie Rutherford.
Degli altri azzurri Andrea Pavan ha concluso al 20° posto con 286 (-2), perdendo posizioni nel finale, Aron Zemmer è terminato 45° con 291 (+3), seguito da Francesco Laporta, 60° con 295 (+7), e da Lorenzo Scalise, 64° con 296 (+8). Sono usciti al taglio Stefano Mazzoli e Gregorio De Leo, 88.i con 149 (+5), e Jacopo Vecchi Fossa, 145° con 158 (+14).
Italian Pro Tour, vince l’olandese Van der Weele. Secondo AgugiaroRoma, 26 mag. (askanews) – L’olandese Kiet Van der Weele, dopo una travolgente corsa di testa, ha trionfato con 191 (63 63 65, -19) colpi e un notevole vantaggio sugli avversari, nel Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon, primo evento dell’Italian Pro Tour 2023, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy, e torneo inserito anche nel calendario dell’Alps Tour.
Sul percorso de La Pinetina Golf Club (par 70), ad Appiano Gentile (Como), ottima prova di Niccolò Agugiaro, secondo con 200 (69 66 65, -10) alla pari con lo spagnolo Asier Aguirre Izcue, mentre altri quattro azzurri hanno concluso tra i top ten: al quarto posto con 202 (-8) Enrico Di Nitto, al settimo con 203 (-7) il dilettante Elia Dallanegra e al nono con 204 (-6) Filippo Bergamaschi e l’altro amateur Mattia Comotti, per la seconda volta in stagione tra i primi dieci. Di Nitto è stato affiancato dal francese Alexandre Daydou e dall’irlandese Ronan Mullarney, a segno nel precedente Gosser Open, e Dallanegra ha condiviso la posizione con il transalpino Augustin Hole. In buona classifica Luca Cianchetti, 17° con 206 (-4), Adalberto Montini, Andrea Saracino, Manfredi Manica e il dilettante Lucas Nicolas Fallotico, 22.i con 207 (-3).
Van der Weele, 22enne neoprofessionista, ha firmato il secondo successo stagionale (dopo quello nell’Alps de Las Castillas) in appena cinque gare disputate sull’Alps Tour. Lo ha fatto realizzando con 191 (-19) lo score più basso nelle nove edizioni del torneo e stabilendo con nove colpi il divario più ampio con il secondo. Entrambi i primati appartenevano a Gregorio De Leo che lo scorso anno aveva segnato un 192 (-18) e lasciato a quattro colpi il francese Pierre Pineau. In precedenza il margine tra primo e secondo non era mai stato superiore ai due colpi. Curiosa analogia, anche l’azzurro ha fatto accoppiata con l’Alps De Las Castillas. Van der Weele ha concluso la sua corsa vittoriosa con un 65 (-5, cinque birdie) dopo due 63 (-7) mettendo insieme 20 birdie contro un solo bogey. Nuovo leader della money list, ha ricevuto un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro. Un 65 (-5) anche per Agugiaro con sette birdie e due bogey e un 68 (-2) per Di Nitto con tre birdie e un bogey.
Nel corso della gara è stata realizzata una “hole in one” dal dilettante toscano Luca Rimauro (buca 17, par 3, metri 158, ferro 8). Prossimo evento dell’Italian Pro Tour il Croara Alps Open in programma dall’8 al 10 giugno sul percorso del Croara Country Club.
“E’ una vittoria che accresce la mia autostima, ma significa anche che so stare bene in campo, analizzare nel modo giusto le varie situazioni e che sta tutto andando alla grande – le parole di Kiet Van der Weele -. Nelle tre giornate ho sempre avuto piena confidenza con il gioco in ogni parte del percorso e, in particolare, con il putting, soprattutto nei primi due round. Nel mese di giugno sarò ancora sull’Alps Tour, poi avrò qualche chance sul Challenge Tour. Dedico la vittoria al mio coach, ma anche a me stesso per il lavoro che abbiamo svolto”. Niccolò Agugiaro è “pienamente soddisfatto per un ottimo risultato dal quale trarre tanta fiducia per il resto della stagione che sarà tutta sull’Alps Tour”, mentre Elia Dallanegra, miglior amateur, esprime la sua soddisfazione e guarda al futuro: “Sono alla quarta gara sul circuito ed è la prima volta che mi classifico così in alto. Continuerò a frequentare il tour, compatibilmente con i miei impegni da amateur, e ringrazio il mio coach Alain Vergari”.
Golf, la Ryder Cup all’ultima tappa del Giro d’Italia a RomaRoma, 26 mag. (askanews) – Ha fatto il Giro d’Italia, il trofeo della Ryder Cup. Coinvolgendo tutto il Paese, da Nord a Sud. E ora torna a Roma dove, dal 29 settembre al 1° ottobre (sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club), si disputerà la 44esima edizione della sfida tra il team Europe e il team Usa, “volata” finale di un percorso iniziato nel 2015 che, da sogno, si è trasformato in realtà.
Il trofeo della Ryder Cup ospite a Roma del Giro d’Italia – Sabato 27 (dalle ore 18:00 alle 22:00) e domenica 28 maggio (dalle 10:00 alle 19:30) l’ambito trofeo, sempre più un’icona popolare, sarà esposto in bella mostra a Piazza del Popolo, all’interno del Villaggio “Giroland”, dedicato ad adulti e bambini dove scoprire la storia e i simboli della Corsa Rosa, con attività di intrattenimento e di engagement ispirate ai giochi più iconici del Luna Park. Dove il trofeo “Senza Fine” del Giro d’Italia e quello più rappresentativo del golf a livello mondiale, si incontreranno e “abbracceranno”. Entrambi hanno girato l’Italia in lungo e in largo, affermandosi come simboli di due competizioni dalla grande importanza. Ed entrambi vantano una importante storia e tradizione. Recitando un ruolo importante anche per lo sviluppo del turismo e un volano per la candidatura di Roma a ospitare l’Expo 2030. Una “tappa” significativa, dunque. A Piazza del Popolo ci sarà quindi la possibilità, per tutti, di scoprire la storia e l’importanza dei due appuntamenti, il Giro d’Italia e la Ryder Cup. E ancora: di farsi una foto con i due trofei e di divertirsi con la musica di RDS. Non solo; nello spazio dedicato alla Federgolf, ci si potrà cimentare attraverso un “putting green” per scoprire da vicino la magia di uno sport inclusivo e sempre più accessibile. Parteciperanno all’evento personaggi del mondo dello sport e delle istituzioni.
Protagonista sarà la Città Eterna che, per la quinta volta nella sua storia dopo quelle del 1911, 1950, 2009 e 2018, sarà sede di arrivo (all’angolo tra i Fori Imperiali e l’Altare della Patria, con partenza dall’Eur) della Corsa Rosa.
Via all’Italian Pro Tour con il Memorial BordoniRoma, 23 mag. (askanews) – Ad Appiano Gentile (Como), scatta il Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon che riporta il golf europeo dal 24 al 26 maggio sul percorso de La Pinetina Golf Club. È il primo evento dell’Italian Pro Tour 2023, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy, torneo inserito anche nel calendario dell’Alps Tour.
La Pro Am alla squadra di Di Nitto – L’evento – giunto alla nona edizione e dedicato a Giorgio Bordoni, tecnico federale scomparso nel 2013 e artefice di importanti successi delle nazionali azzurre dal 1997 al 2005 come Responsabile Tecnico sia della squadra maschile che di quella femminile – è stato anticipato dalla Pro Am del Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon vinta con “meno 37” dalla squadra del pro romano Enrico Di Nitto con i dilettanti Lidia Papetti, Olivia Barcellini e Luca Russillo, che ha preceduto la formazione di Davide Buchi con Luigi Peviani, Giuseppe Peviani e Luigi Broglia (meno 35). L’atleta paralimpico Roberto Molina ha giocato nella squadra condotta dall’inglese Marcus Mohr, terminata 13ª. In campo sette tra i primi dieci della money list – Alla gara prendono parte 144 concorrenti di cui 65 italiani, in rappresentanza di 17 nazioni con sette tra i primi dieci della money list compresi i quattro vincitori stagionali: lo spagnolo Quim Vidal, numero 1 della money list, l’irlandese Ronan Mullarney (n. 2), l’olandese Kiet Van der Weele (n. 3) e l’inglese Jack Floydd (n. 5). Con loro, altrettanto favoriti nella corsa al successo, gli azzurri Andrea Romano (n. 7), Gianmaria Rean Trinckero (n. 8) e Cristiano Terragni (n. 10). Tanti, comunque, i giocatori di qualità in grado di garantire spettacolo tra i quali ricordiamo l’olandese Lars Keunen, il transalpino Benjamim Kedochim, lo svizzero Luca Galliano e gli spagnoli Daniel Berna Manzanares e Borja Martin Torre.
Tra gli italiani, molti dei quali in grado di recitare un ruolo da protagonisti, ecco Enrico Di Nitto, undicesimo nell’ordine di merito, Luca Cianchetti, Federico Maccario, Edoardo Raffaele Lipparelli, Andrea Saracino, Manfredi Manica e Davide Buchi, terzo lo scorso anno. Conterà anche l’esperienza di Filippo Bergamaschi, Andrea Maestroni, Gregory Molteni e di Andrea Rota. Tra i dilettanti attesi alla prova Mattia Comotti e Flavio Michetti, rispettivamente con uno e due piazzamenti entro i dieci in stagione. Gli azzurri si sono imposti in questa gara cinque volte con Andrea Perrino (2015), Stefano Pitoni (2016), Marco Crespi (2017), Guido Migliozzi (2018) e lo scorso anno con Gregorio De Leo, leader della money list e promosso sul Challenge Tour 2023.