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Open d’Italia, Renato Paratore: “Gioco condizionato dal vento”

Open d’Italia, Renato Paratore: “Gioco condizionato dal vento”Roma, 5 mag. (askanews) – Renato Paratore soddisfatto della sua seconda giornata di gara all’Open d’Italia: “Non è stata una giornata facile. Il vento ha condizionato il gioco, soprattutto sui green. E’ un “-2″ su cui non posso dire nulla, un giro molto positivo. Il campo? E’ ancora più bello dell’anno scorso, hanno fatto un lavoro straordinario, le condizioni sono perfette: rough alto e green duri. E poi ogni buca bisogna studiarla nel dettaglio. Tutti i campi dovrebbero essere così”.

Il leader Matthieu Pavon afferma: “In questo secondo giro ho avuto alti e bassi. Ho iniziato bene con tre birdie nelle prime quattro buche, poi qualche errore non mi ha permesso di mantenere un buon ritmo. Verso la fine del round ho accusato la fatica di ieri. Ho trovato il campo più difficile, i green stanno diventando più duri, perché ieri non è piovuto, a differenza degli scorsi giorni. Per il weekend la cosa più importante è essere in forma fisicamente: se lo è il corpo anche la mente mi aiuterà”. Aron Zemmer guarda a domani: “Sono contento del mio secondo giro. Ho segnato quattro birdie e purtroppo anche quattro bogey, ma complessivamente ho giocato abbastanza bene. Il campo è davvero difficile, soprattutto il rough è molto alto e se sbagli anche di poco dal tee diventa problematico recuperare. Spero tra due settimane di giocare sul Challenge Tour e poi concludervi la stagione. Il mio obiettivo per l’Open d’Italia? Il primo, piccolo, l’ho raggiunto: superare il taglio. Adesso spero di chiudere domenica pomeriggio nei primi 20”.

Open d’Italia, Il francese Pavon leader dopo prima giornata

Open d’Italia, Il francese Pavon leader dopo prima giornataRoma, 4 mag. (askanews) – Il francese Matthieu Pavon, leader con 63 (-8) colpi, è stato il protagonista della prima giornata del DS Automobiles 80° Open d’Italia sull’impegnativo percorso del Marco Simone Golf & Country Club (par 71), a Guidonia Montecelio (Roma), dove dal 29 settembre al 1° ottobre si svolgerà la Ryder Cup 2023. Tra gli italiani i migliori sono stati Guido Migliozzi, 18° con 69 (-2), Emanuele Canonica e Aron Zemmer, 41.i con 71 (par).

Pavon, 30enne di Tolosa senza successi in 172 presenze sul DP World Tour ma con due vittorie sull’Alps Tour, una delle quali in Italia, figlio di Michel e nipote di Pepito, entrambi ex calciatori, ha segnato nove birdie contro un bogey lasciando a due colpi il tedesco Maximilian Kieffer, secondo con 65 (-6). Al terzo posto con 66 (-5) il cinese Ashun Wu e il francese Julien Guerrier e al quinto con 67 (-4) il finlandese Tapio Pulkkanen, l’inglese Todd Clements, il tedesco Marcel Siem e lo spagnolo Jorge Campillo. Tra i giocatori in nona posizione con 68 (-3) l’altro tedesco Yannik Paul, il polacco Adrian Meronk e l’iberico Adrian Otaegui, tra i favoriti della vigilia. In difficoltà lo scozzese Robert MacIntyre, campione in carica, 78° con 73 (+2).

Gli azzurri – Partenza difficile sia per Migliozzi che per Canonica. Il veneto ha segnato due bogey che poi ha recuperato con sei birdie contro altri due bogey e Canonica, gravato di un doppio bogey e di un bogey, ha rimesso in piedi lo score con quattro birdie e un nuovo bogey. Zemmer ha segnato invece tre birdie e altrettanti bogey. Dietro di loro Renato Paratore ed Enrico Di Nitto, 63.i con 72 (+1), e Francesco Laporta e il dilettante Marco Florioli, 78.i con 73 (+2). E’ al 98° posto con 74 (+3) Edoardo Molinari, vice capitano del Team Europe alla Ryder Cup, stesso score del capitano, l’inglese Luke Donald.

Open d’Italia,Dietro gli azzurri: Migliozzi: “porto a casa il -2’

Open d’Italia,Dietro gli azzurri: Migliozzi: “porto a casa il -2’Roma, 4 mag. (askanews) – Partenza difficile per gli azzurri all’Open d’Italia. Migliozzi ha segnato due bogey che poi ha recuperato con sei birdie contro altri due bogey e Canonica, gravato di un doppio bogey e di un bogey, ha rimesso in piedi lo score con quattro birdie e un nuovo bogey. Zemmer ha segnato invece tre birdie e altrettanti bogey.

Dietro di loro Renato Paratore ed Enrico Di Nitto, 63.i con 72 (+1), e Francesco Laporta e il dilettante Marco Florioli, 78.i con 73 (+2). E’ al 98° posto con 74 (+3) Edoardo Molinari, vice capitano del Team Europe alla Ryder Cup, stesso score del capitano, l’inglese Luke Donald. “E’ un -2 che prendo e porto a casa – afferma a fine giro Guido Migliozzi – è sempre un bene giocare sotto par in questo campo. E’ stata una giornata iniziata subito con bogey alla 1 e alla 2 che mi hanno un po’ destabilizzato ma per fortuna poi sono arrivati due birdie consecutivi che mi hanno rimesso in carreggiata. Il campo è tosto, c’è un rough che punisce e dal tee shot non è sempre semplice orientarsi. Se c’è differenza tra le prime e le seconde nove buche? Sì, principalmente sui tee shot. Ma in generale bisogna essere aggressivi e non esitare, prendere un punto di riferimento e fidarsi”. Per Emanuele Canonica: “‘Non sono partito bene, ho sbagliato un colpo alla buca 3 che mi è costato un doppio bogey e dopo poco ho fatto un bogey alla 5. Due bei colpi alla 9ª mi hanno permesso di segnare un birdie importante. Da lì in poi ho giocato bene. Non posso recriminare su nulla. Il campo? Lo stanno preparando per la Ryder Cup ed è in ottime condizioni: fairway molto belli, rough severo e punitivo. I concorrenti faranno un po’ di fatica, ma fa parte del gioco. Questa è la mia prima gara della stagione. Tra due settimane parto per gli Stati Uniti per partecipare al KitchenAid Senior PGA Championship con buone prospettive”.

Infine Renato Paratore: “Sono contento del risultato e del birdie sull’ultima buca. Sono sceso sotto par sulle prime nove buche, poi ho mandato la palla due volte nel rough e sono stati due bogey, ma mi soddisfa che su un campo molto difficile abbia espresso un gioco regolare. Ho lavorato parecchio, lo swing è più ritmato e il gioco corto ha continuità. E’ un buon viatico per i prossimi impegni sul DP World Tour dove disputerò otto gare di fila, poi si vedrà. Giocare in casa? E’ bello, gratificante e anche emozionante avere il supporto di tante persone che mi seguono”.

All’Open d’Italia per provare il golf con i maestri di PGA Italia

All’Open d’Italia per provare il golf con i maestri di PGA ItaliaRoma, 4 mag. (askanews) – Mentre l’Open d’Italia numero 80 mette in campo da oggi i suoi campioni al Marco Simone Golf di Guidonia, PGA Italiana (l’Associazione che riunisce i professionisti di golf) schiera i suoi maestri nell’area family del torneo. Ma anche i suoi giocatori migliori nel field. A pochi metri dal pubblico giocano, tra gli altri, Edoardo Molinari (vice capitano della prossima Ryder Cup, tra meno di cinque mesi sullo stesso tracciato), Renato Paratore (due vittorie sul DP World Tour) e i più giovani Stefano Mazzoli e Gregorio De Leo (campione PGAI in carica). C’è molto da imparare. Ma se l’Open è un momento di attenzione per chi gioca già, è anche una prima volta per molti, curiosi di vedere il golf da vicino, il suo mondo e i suoi attori, e di sperimentare. E qui entrano in scena i maestri di PGA Italiana, con il compito di offrire la prima esperienza di gioco e di trasformarla in un’irresistibile voglia di golf. All’Open la prima lezione non costa nulla (così come l’ingresso alla gara) e resta nel cuore: basta seguire le frecce verso l’area «Prova il golf», registrarsi, e poi lasciarsi guidare da mani esperte. Non poteva esserci avvio migliore, questa mattina, con un benvenuto ai più piccoli: i protagonisti sono stati cinquanta bambini della scuola elementare di Guidonia, che già partecipano al progetto della federazione «Golf a Scuola». Con loro sono intervenute le istituzioni (il Ministero per lo Sport e i Giovani e quello dell’Istruzione e del Merito) per annunciare un protocollo di intesa (alla firma) con la federgolf. Andrea Abodi, ministro per lo sport, ha accompagnato i bambini nell’area dedicata di PGA Italiana, ringraziando i maestri per il lavoro che svolgono, come ha detto, «con competenza e con la passione che si legge nei loro occhi, difficile altrimenti coinvolgere emotivamente i ragazzi. Ritengo che il ruolo dei maestri vada assolutamente rivalutato, nello sport e nella scuola», ha aggiunto. Portare al golf un pubblico nuovo è una delle priorità dell’Associazione, che ha da tempo avviato un percorso di promozione nelle piazze, nelle scuole, nei parchi pubblici, con street event e open day in ogni parte d’Italia. Un impegno quotidiano che trasforma i grandi eventi, lo spettacolo e la comunicazione in numeri e business.

L’impegno di PGA Italiana nelle parole del neo eletto presidente Ascanio Pacelli: “Questo Open è il punto di partenza della nuova PGA 3.0, che vuole utilizzare modalità di comunicazione pensate per raggiungere i molti che ancora hanno delle resistenze nei confronti del golf o, semplicemente, non hanno mai pensato di avvicinarsi a questo gioco. Qui al Marco Simone diamo la possibilità a tutti di capire come funziona. E i bambini sono molto svelti a imparare. La presenza del ministro dello sport è un elemento fondamentale e dimostra che un faro importante si sta accendendo su questa disciplina. Il compito di PGA Italiana è quello di trovare le modalità giuste affinché la prova fatta qui non rimanga fine a sé stessa”.

Abodi e Valditara insieme per promuovere il golf nelle scuole

Abodi e Valditara insieme per promuovere il golf nelle scuoleRoma, 4 mag. (askanews) – Diffondere il golf e i suoi valori nelle scuole, superando lo stereotipo che sia un sport solo per pochi. E’ questo l’obiettivo del Progetto golf a scuola presentato oggi in una conferenza stampa dal ministro dello Sport, Andrea Abodi, dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, assieme alla presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Antonella Baldino, il presidente della Federgol, Franco Chimenti, il direttore generale della Ryder Cup, Giampaolo Montali, al Marco Simone Golf e Country Club, sede dell’80mo Open d’Italia e dove a fine settembre si giocherà la Ryder Cup.

“Fin dal primo giorno del mio insediamento al ministero ho avuto ben chiaro che il mondo della scuola e dello sport devono procedere di pari passo. Praticare un’attività sportiva è estremamente utile per la crescita equilibrata dei nostri ragazzi”, ha detto Valditara in video collegamento. “Gli accordi stretti con il ministro Abodi rafforzano il legame strategico, molto importante, tra l’ambito dell’istruzione e la pratica sportiva”, ha aggiunto. “Nei prossimi giorni firmeremo un protocollo d’intesa con la Federgolf per portare il golf nelle scuole di tutta Italia e diffonderne la pratica tra i ragazzi perché questa disciplina rappresenta un veicolo di inclusione sociale, di benessere fisico e psichico e porta in sé l’espressione pratica di tutti quei valori che la scuola insegna: rispetto dell’altro, l’inclusione dei più fragili, crea aggregazione e condivisione di regole scritte e non scritte”.

Per il ministro Abodi, “il golf è uno sport che ti pone prima di tutto di fronte ai tuoi limiti e non è un tema secondario, prima di vincere le gare, prima della competizione con gli altri, c’è il confronto con se stessi. Secondo me farebbe bene ad ognuno di noi, ogni mattina, a porci come obiettivo principale il miglioramento di ciò che siamo, il superamento dei nostri limiti, la limitazione delle nostre cattive abitudini”. E inoltre “il golf permette di competere alla pari anche con chi è più bravo di te, grazie a quello strumento formidabile dell’handicap”, ha detto ancora il ministro. “Lo sport e l’educazione sono un binomio inscindibile e questo progetto rappresenta un’alleanza virtuosa tra educazione e innovazione”, ha detto Baldino, numero uno dell’Istituto per il credito sportivo. “Il golf è espressione di autonomia e libertà e consente di acquisire competenze e concentrazione, la capacità di programmare gli obiettivi, come sul green, colpo su colpo si porta la palla in buca, cosi nella vita, colpo su colpo, si raggiungono gli obiettivi importanti. Il golf rappresenta un vademecum della vita per il raggiungimento degli obiettivi nel rispetto delle regole, nel rispetto degli altri, nel rispetto della natura, e nello sviluppo di una coscienza ambientale, altro paradigma importante. Il golf è anche un alleato prezioso per l’inclusione sociale”, ha sottolineato Baldino.

Open d’Italia, la Pro Am al danese Olesen

Open d’Italia, la Pro Am al danese OlesenRoma, 3 mag. (askanews) – Sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club inizia il DS Automobiles Open d’Italia (4-7 maggio), che festeggia l’80ª edizione, un momento importante per uno dei tornei più longevi del DP World Tour in un’occasione unica. Infatti anticipa la Ryder Cup 2023, il terzo evento sportivo e mediatico più importante al mondo dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio, che si svolgerà sullo stesso campo di Guidonia Montecelio (Roma) dal 29 settembre al 1° ottobre.

Prologo all’evento la Rolex Pro-Am vinta con “meno 23” dalla squadra del pro danese Thorbjorn Olesen con i dilettanti Simone Di Tommaso, Mauro Botticelli e Diego Antonelli, che ha preceduto quella del tedesco Marcel Siem con Lorenzo Boglione, Alessandro Boglione e il campione di surf Leonardo Fioravanti, al secondo posto con “meno 22”. Al terzo con “meno 21” il team del belga Nicolas Colsaerts con Giuseppe Macchia, Antonella Reibaldi e Loredana Tarsia e al quarto con “meno 20” la formazione dello scozzese Richie Ramsay con Roberto Lazzini, Roberto Perrino e Simon Pitout. Hanno partecipato anche gli ex calciatori Gianfranco Zola e Giuseppe Incocciati, l’influencer Mariano Di Vaio, tutti nella compagine dello spagnolo Rafa Cabrera Bello. E’ inevitabilmente clima di Ryder Cup, sia sul campo, dove appaiono già imponenti tribune, che tra i concorrenti. E il field lo testimonia con la partecipazione di 13 giocatori che al momento sono tra i primi 20 della graduatoria European Points che qualifica di diritto i primi tre. Tra costoro, in veste di favoriti nella gara, il tedesco Yannik Paul (n. 3), il francese Victor Perez (n. 4), lo scorso anno terzo nel torneo, e lo spagnolo Jorge Campillo (n. 5) insieme ad altri che sono alle loro spalle e in piena corsa per accedere al Team Europe, quali l’altro iberico Adrian Otaegui, lo scozzese Robert MacIntyre, che ha un motivo in più perché dovrà difendere il titolo, ma che non ha disputato la Rolex Pro-Am per un leggero infortunio. E ancora il transalpino Antoine Rozner, i danesi Rasmus Hojgaard e Thorbjorn Olesen (a segno nel 2018), il polacco Adrian Meronk, l’olandese Joost Luiten, il francese Matthieu Pavon e Guido Migliozzi (n. 20), che ha posto la sua candidatura con l’ottima prova nella Hero Cup di gennaio e che ora è determinato a cercare punti preziosi e la considerazione dello staff tecnico (leggi wild card) che sarà in campo al gran completo, con il capitano Luke Donald e i vice capitani Edoardo Molinari, Thomas Bjorn e Nicolas Colsaerts.

Saranno 16 gli azzurri in gara con Edoardo Molinari, Guido Migliozzi e Renato Paratore che sanno come si vince sul DP World Tour e che hanno qualità e potenzialità per puntare molto in alto. Completano lo schieramento, tutti in grado di ben figurare, Francesco Laporta, Lorenzo Gagli, Andrea Romano, Aron Zemmer, Gregorio De Leo, Stefano Mazzoli, Filippo Celli, Jacopo Vecchi Fossa, Enrico Di Nitto, Andrea Saracino ed Emanuele Canonica per tanti anni sul DP World Tour e vincitore nel 2005 del Johnnie Walker Championship. Con loro i dilettanti Pietro Bovari e Marco Florioli, campioni del mondo a squadre con Celli nel 2022. Il primo giro del DS Automobiles 80° Italian Open inizierà, domani 4 maggio, alle ore 7,30 con ultima partenza alle ore 14,30. Edoardo Molinari, insieme agli altri due vice capitani di Ryder Cup Bjorn e Colsaerts partirà alle ore 8,10 dalla buca 10. Il terzetto sarà preceduto alle ore 8 da Renato Paratore, Adri Arnaus e Thorbjorn Olesen e seguito alle ore 8,20 da Luke Donald, Calum Hill e Victor Perez. Alle ore 13,20 dal tee della buca 1 l’avvio di Guido Migliozzi con Rasmus Hojgaard e Robert MacIntyre.

Open d’Italia, Macintyre: “Vincere nel 2022 è stato incredibile”

Open d’Italia, Macintyre: “Vincere nel 2022 è stato incredibile”Roma, 3 mag. (askanews) – “Vincere qui in un campo così impegnativo è stato incredibile e lasciarmi dietro in classifica i migliori del mondo ha aumentato notevolmente la mia autostima”. Così il vincitore del 2022 dell’Open d’Italia Robert Macintyre. “Ho davvero dei bellissimi ricordi del successo conquistato l’anno scorso nell’ultima edizione dell’Open d’Italia – continua – In questi mesi il campo è un po’ cambiato, sono state apportate diverse modifiche e non sarà facile ripetersi su quei livelli: alcuni fairway sono più stretti e sono stati aggiunti dei bunker. È un campo lungo e difficile, è necessario giocare bene dal tee e se sbagli poi è difficile recuperare. Vedere queste tribune dietro alcuni tee di partenza può aumentare la pressione. La Ryder per me sarebbe una grande esperienza e spero di far parte del Team Europe”.

Open d’Italia, Guido Migliozzi: “La Ryder Cup è un sogno”

Open d’Italia, Guido Migliozzi: “La Ryder Cup è un sogno”Roma, 3 mag. (askanews) – “Fa la sua scena camminare il campo della Ryder e vedere tutte queste tribune dietro e a fianco i tee di partenza. Sono delle belle sensazioni. Sto affrontando una preparazione che sta andando bene, il campo qui al Marco Simone sembra essere in buone condizioni”. Così Guido Migliozzi alla vigilia dell’Open d’Italia sul campo che ospiterà la Ryder cup. “Il sogno Ryder – continua – è sempre lì, non se n’è mai andato. Adesso iniziano le gare decisive per la Road to Rome, sarà importante portare punti dopo punti in questi tornei che si giocheranno in Europa”. Sulla sua stagione dice: “E’ una stagione altalenante, ci sono stati parecchi tagli mancati con qualche piazzamento importante: un periodo un po’ strano. Dopo l’India ho passato due mesi senza fare gare. Poi il rientro, prima in Giappone e poi in Corea con un rendimento positivo culminato con il -9 nel round finale in Corea del Sud che mi da buone sensazioni in vista dell’Open d’Italia. Mi piacerebbe essere più regolare portare a casa risultati più concreti, ma accetto quello che sono, perché sono sempre stato così. Non ho mai avuto grandissimi momenti di regolarità, ma più genio e sregolatezza. Anche l’anno scorso non è stato granché, nonostante poi sia arrivato l’exploit dell’Open di Francia, anche lì con un -9 nelle ultime 18 buche che mi ha permesso di raggiungere la vittoria. Punto ad essere un po’ più regolare, anche se un po’ mi annoia. Mi piace essere così come sono, mancare qualche taglio ed essere decisivo nei momenti in cui conta per la vittoria finale”. Infine l’esperienza della Hero Cup: “è stata molto importante, sia per me che per Luke Donald. Lui ha potuto vedere il comportamento di noi ragazzi novellini. Non so se oggi sono nella sua corsia preferenziale, ma posso dire che è stata una bellissima esperienza. Io come tutti gli altri dobbiamo meritarci un posto nella Ryder. Il format della Hero è un format che non siamo abituati a giocare, quindi tornare a fare un torneo a squadre e match play mi ha riportato indietro negli anni quando ero Amateur e andavo in giro a rappresentare l’Italia nel mondo con i miei compagni. E’ stato bello, un po’ come tornare alle origini”.

Open d’Italia, Edoardo Molinari: non vedo l’ora che sia settembre

Open d’Italia, Edoardo Molinari: non vedo l’ora che sia settembreRoma, 3 mag. (askanews) – “E’ una settimana particolare. La prima cosa che mi è venuta in mente, entrando nel circolo, è che ormai manca poco alla Ryder Cup. Non vedo l’ora di iniziare a giocare l’Open, ma che soprattutto arrivi settembre”. Edoardo Molinari è uno dei più attesi all’Open d’Italia che si apre domani a Roma. “Il campo – dice – è in ottime condizioni in considerazione del periodo stagionale. Il rough è più consistente dello scorso anno e, inoltre, abbiamo fatto apportare alcune varianti con un bunker nuovo alla buca 12 e modifiche a quelli delle buche 14 e 15. E’ normale che i fairway non siano ancora al top dato il momento, ma lo saranno sicuramente a settembre. Stiamo facendo preparare il percorso in modo che si addica alle caratteristiche dei nostri giocatori e che possa mettere in difficoltà gli avversari, con fairway stretti e green non tanti veloci. Poi altri piccoli accorgimenti che ci teniamo per noi e che speriamo possano fare la differenza per la vittoria del Team Europe”.

“Abbiamo pensato – aggiunge – di lasciare tranquilli i giocatori per una settimana senza far sentir loro tanti occhi addosso, mentre noi avremo modo di fare le nostre considerazioni. Quanto alle mie condizioni di forma, ho iniziato bene la stagione, al contrario di altri anni. Ho già ottenuto buoni risultati, il gioco è consistente e ho fatto dei progressi sul putting, cose che mi danno fiducia per il resto dell’anno”.

Open d’Italia, Luke Donald “Si sentono le emozioni di Ryder”

Open d’Italia, Luke Donald “Si sentono le emozioni di Ryder”Roma, 3 mag. (askanews) – “Sono felice di essere tornato. Questa settimana ho portato con me anche la famiglia; le mie tre figlie non erano mai state in Italia quindi siamo arrivati un po’ prima (sabato scorso) e ci siamo goduti Roma, che è bellissima. Ormai siamo quasi al countdown, mancano solo 5 mesi alla Ryder Cup e l’atmosfera si fa sempre più intensa”. Così Luke Donald, capitano del Team Europe alla Ryders caup alla vigilia dell’Open d’Italia. “Da capitano – continua – ci sono tante cose da fare, ed è molto importante stare il più possibile a contatto con i giocatori, capire come si gioca sui diversi campi. Personalmente sono abbastanza soddisfatto della mia prestazione da giocatore, ho visto un miglioramento in quest’ultimo anno, ho iniziato a colpire meglio la palla dal tee e ho visto un miglioramento sul green. Quindi sono fiducioso e spero di vivere una bella settimana qui all’Open”. “Certamente uno dei vantaggi di essere home Captain è che hai voce in capitolo nell’assetto del campo. Avendo giocato già l’anno scorso, la prima cosa su cui abbiamo iniziato a lavorare è stata quella di portare i fairway ad essere più stretti. Noi europei siamo abituati a campi più stretti e difficili, green non troppo veloci come invece sono abituati gli americani. Non abbiamo fatto modifiche sostanziali, solo qualche intervento su alcuni fairway e aggiunto qualche bunker. Questo è un campo divertente dove il tee shot è molto importante, e anche su questo statisticamente vanno leggermente meglio gli europei. Alla fine dei conti c’è poco che si può fare, il livello tra i giocatori è molto equilibrato, c’è soltanto qualche differenza qua e là e il nostro lavoro è quello di cercare di scovare quelle piccole potenziali differenze tra i giocatori da poter sfruttare”. Sui preferiti dice: “In quanto capitano non posso avere dei preferiti, terrò d’occhio tutti i giocatori che potenzialmente possono entrare nel team e più sono meglio è. Certamente Guido Migliozzi ha mostrato un grande potenziale nell’ultimo anno, ottenendo una grande vittoria in Francia su un campo molto difficile. Ha fatto quello che credo possa essere stato il tiro migliore dell’anno: ricordo quel ferro 5 dove ha fatto birdie. Guido sembra che riesca a gestire bene le situazioni di stress, monitorerò il suo gioco e spero che continui a giocare così bene e che mi costringa così a tenerlo in considerazione per il team. Sarebbe fantastico averlo in squadra e sarebbe una bellissima occasione per lui in quanto italiano. La policy per i giocatori europei è sempre la stessa, potenzialmente chiunque può essere scelto e giocare nella Ryder Cup, a patto che sia un membro del tour europeo e sia nato in europa. Quest’anno abbiamo avuto un grande slancio se si guardano i vari vincitori europe, già a partire da un paio di anni fa. Per me è molto bello vedere dei bravi giocatori europei vincere e che potenzialmente potranno giocare nel team, fa bene al morale di tutti. Una volta che i 12 giocatori saranno selezionati e il team sarà completo è già previsto un viaggio qui a Roma per iniziare l’esperienza di gruppo”.