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Dia: le mafie hanno sostituito la violenza con l’infiltrazione e la corruzione

Dia: le mafie hanno sostituito la violenza con l’infiltrazione e la corruzioneRoma, 14 set. (askanews) – “Le organizzazioni criminali di tipo mafioso, nel loro incessante processo di adattamento alla mutevolezza dei contesti, hanno implementato le capacità relazionali sostituendo l’uso della violenza e delle intimidazioni, sempre più residuali, con strategie di silenziosa infiltrazione e con pratiche corruttive”. E’ quanto emerge dalla Relazione semestrale della DIA presentata dal Ministro dell’Interno e relativa ai fenomeni di criminalità organizzata di tipo mafioso del II semestre del 2022.

“Le mafie”, si legge, “preferiscono rivolgere le proprie attenzioni sempre più ad ambiti affaristico-imprenditoriali, approfittando della disponibilità di ingenti capitali accumulati con le tradizionali attività illecite. Si tratta di ‘modi operandi’ dove si cerca sia di rafforzare i vincoli associativi mediante il perseguimento del profitto e la ricerca del consenso approfittando della forte sofferenza economica che caratterizza alcune aree, sia di stare al passo con le più avanzate strategie di investimento, riuscendo a cogliere anche le opportunità offerte dai fondi pubblici nazionali e comunitari (Recovery Fund e PNRR)”.

Oltre settemila migranti nell’hotspot di Lampedusa. Sale la tensione, interviene la polizia

Oltre settemila migranti nell’hotspot di Lampedusa. Sale la tensione, interviene la poliziaRoma, 13 set. (askanews) – Momenti di tensione nell’hotspot di Lampedusa questo pomeriggio provocati da alcuni ospiti durante la distribuzione dei pasti. Gli operatori della Croce Rossa stanno cercando di continuare a fare il loro lavoro, anche grazie all’intervento delle forze di polizia.

Come si spiega in una una nota la Croce Rossa Italiana al momento gli ospiti nell’hotspot sono oltre 7mila e si prevede che tra oggi e domani saranno trasferiti in 5mila. Indubbiamente l’alto numero di persone presenti rispetto alla normale capienza sta provocando problemi di gestione anche se provocati da un ristretto numero di persone. Ci auguriamo che quanto prima la situazione torni sotto controllo”.

Nicola Gratteri è il nuovo capo della Procura di Napoli (ma il voto spacca il Csm)

Nicola Gratteri è il nuovo capo della Procura di Napoli (ma il voto spacca il Csm)Roma, 13 set. (askanews) – Nicola Gratteri è il nuovo procuratore di Napoli. La sua candidatura è stata votata a maggioranza dal plenum del Consiglio superiore della magistratura. Il magistrato, fino ad oggi ha guidato la procura di Catanzaro. La candidatura di Nicola Gratteri al vertice della procura partenopea ha ottenuto 19 voti a favore; 5 voti sono andati alla proposta di candidatura Giuseppe Amato, 8 voti per la proposta a favore dell’altra candidata Rosa Volpe.

Il nuovo procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, è uno dei magistrati più famosi d’Italia. Fino ad oggi titolare dell’ufficio inquirente di Catanzaro ha coordinato importanti inchieste sulla ‘Ndrangheta. Gratteri, originario di Gerace, 65 anni, ha due figli “medici al nord” ed è entrato in magistratura nel 1986. Vive sotto scorta da trent’anni Gratteri nasce a Gerace nel 1958. Entrato in magistratura nel 1986. Si racconta che con la sua prima indagine provocò le dimissioni di un assessore e la caduta della giunta regionale. In seguito a quella vicenda arrivarono le prime intimidazioni, fino all’affidamento della scorta. “Nel 1989, hanno sparato a casa della mia fidanzata e poi la notte l’hanno chiamata per dirle che avrebbe sposato un uomo morto”, ha detto anni fa lo stesso Gratteri. Negli anni il procuratore si è occupato di indagini come quella sulla faida di San Luca, la strage di Duisburg, fino ad arrivare all’operazione Rinascita – Scott che ha svelato intrecci tra politica, mafia e massoneria. In occasione del governo di Matteo Renzi si parlò di una sua nomina a ministero della giustizia. Gratteri spiegò che se se avesse fatto il guardasigilli avrebbe smontato e rimontato il sistema, cambiato i codici nel rispetto della costituzione, mutato la geografia giudiziaria, “perché ancora oggi ci sono posto dove ci sono molti magistrati e altri dove mancano. Avrei fatto molte cose, ho una rivoluzione in testa”.

La nomina, a maggioranza, arriva da una riunione del plenum del Consiglio superiore della magistratura nel corso della quale sono stati molti i distinguo espressi per quello che è uno degli inquirenti più famosi d’Italia. In particolare Gratteri, fino ad oggi alla guida della procura di Catanzaro, ha preso 19 voti. Tra queste posizioni si sono contate le scelte del vicepresidente di palazzo dei Marescialli, Fabio Pinelli, e del procuratore generale della Cassazione, Luigi Salvato. Al tempo stesso il primo presidente della Suprema corte, Margherita Cassano, è stata contraria alla opzione Gratteri.

Adesso lui andrà a ricoprire il ruolo lasciato vacante nel 2022 da Giovanni Melillo, attuale procuratore nazionale antimafia. Rumore all’interno del Csm hanno fatto alcune affermazioni fatte durante la discussione di stamane, secondo cui bisognava dare continuità all’azione di Rosa Volpe. Quest’ultima ha ricevuto 8 voti ed il consenso dei rappresentanti della corrente di Area, del consigliere Domenica Miele e del professor Roberto Romboli. Giuseppe Amato ha preso 8 voti. Per lui ha votato, tra gli altri, Roberto Fontana. Per Gratteri compatta è stata la pattuglia di Unicost.

Esplosione nella fabbrica di Casalbordino che recupera polvere da sparo: tre morti. Nel 2020 altri tre morti

Esplosione nella fabbrica di Casalbordino che recupera polvere da sparo: tre morti. Nel 2020 altri tre mortiRoma, 13 set. (askanews) – Un’esplosione verificatasi in mattinata per cause ancora da accertare ha causato la morte di tre persone alla Sabino Esplodenti, con sede a contrada Termini nel comune di Casalbordino, in provincia di Chieti. Sul posto i vigili del fuoco, i carabinieri e il 118. Si cercano eventuali dispersi. La ditta è specializzata nel recupero di materiali provenienti da munizioni militari, da attività di demilitarizzazione, bonifica di siti contaminati, smaltimento di prodotti contenenti esplosivi. Il 21 dicembre 2020 nello stesso stabilimento ci fu un’esplosione che provocò tre morti.

Viminale: in tre giorni sbarcati 8.141 migranti

Viminale: in tre giorni sbarcati 8.141 migrantiRoma, 13 set. (askanews) – In poco meno di tre giorni, da lunedì 11 a oggi (dato aggiornato alle ore 8), sono sbarcati sulle coste italiane 8.141 migranti. E’ l’ultimo dato disponibile aggiornato del ministero dell’Interno.

Dall’inizio dell’anno ad oggi sono arrivati nel nostro Paese 123.863 migranti quasi il doppio rispetto ai 65.517 arrivi del 2022. Dall’inizio del 2023, sono 11.630 i minori non accompagnati giunti in Italia (dato aggiornato all’11 settembre) contro i 14.044 del 2022.

Migranti, Viminale: in tre giorni sbarcati in 8.141

Migranti, Viminale: in tre giorni sbarcati in 8.141Roma, 13 set. (askanews) – In poco meno di tre giorni, da lunedì 11 a oggi (dato aggiornato alle ore 8), sono sbarcati sulle coste italiane 8.141 migranti. E’ l’ultimo dato disponibile aggiornato del ministero dell’Interno.

Dall’inizio dell’anno ad oggi sono arivati nel nostro Paese 123.863 migranti quasi il doppio rispetto ai 65.517 arrivi del 2022. Dall’inizo del 2023, sono 11.630 i minori non accompagnati giunti in Italia (dato aggiornato all’11 settembre) contro i 14.044 del 2022.

Il 66% dei genitori protegge la propria casa vs 53% di chi non ha figli

Il 66% dei genitori protegge la propria casa vs 53% di chi non ha figliRoma, 13 set. (askanews) – Le vacanze sono finite ma i timori per la propria sicurezza domestica no: il 54% degli italiani continua a temere un furto, soprattutto chi ha figli. Oggi, 7 genitori 10 trascorrono molto più tempo soli in casa con i propri figli rispetto a prima della pandemia. Verisure, azienda leader in Italia e in Europa nella sicurezza domestica, condivide i dati raccolti in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Sondea sui bisogni di protezione domestica delle famiglie con figli e, in occasione del back to school e back to work, propone una lista di consigli utili per mettere in sicurezza la propria abitazione.

Se, durante le vacanze crescono timori e bisogni di protezione domestica perché le persone lasciano le loro case vuote per giorni o settimane, non si può affermare il contrario durante i mesi invernali: il 54,3% degli italiani continua a temere un’effrazione nella propria abitazione durante tutto l’anno. I dati evidenziano una differenza tra chi è genitore e chi non ha figli non solo in termini di apprensione (rispettivamente 56% vs 51,5%) ma, soprattutto, di azioni adottate: Il 66% dei genitori sceglie di proteggere la propria casa con almeno 1 misura di sicurezza contro “solo” il 53% di chi non ha figli. La prima scelta ricade sull’installazione di un allarme domestico, con il 47% dei genitori vs l’appena 29% di chi non ha figli, e il dato cresce al 52% se i figli sono minori di 12 anni.

In vista del back to school, il timore di subire intrusioni preoccupa chi è genitore non solo quando lascia la casa vuota per la routine scuola-lavoro, ma anche e soprattutto quando è al suo interno. Infatti, secondo i dati, il cambio di abitudini avvenuto con l’introduzione “massiva” dello smart-working durante la pandemia da Covid-19, ha portato oggi il 72,5% di chi è genitore, contro il 64% di chi non ha figli, a trascorrere molto più tempo in casa rispetto a prima. E così, oltre 7 genitori su 10 sono spesso soli in casa con i bambini: il 26,4% tutti i giorni, weekend compreso, e il 17% fino a 3 giorni a settimana, proprio a causa dello smart-working. Come conseguenza, per sentirsi più tranquilli, il 60% dei genitori ha rinforzato o rinforzerà le proprie misure di sicurezza domestica rispetto al 50% di chi non ha figli. In particolare: il 17% dei genitori ha già installato telecamere di videosorveglianza e/o sistema di allarme; il 20% è intenzionato a farlo nel prossimo futuro; l’8,3% ha optato per una porta blindata o grate alle finestre e il 4,7% lo farà a breve; il 5% e 4% ha scelto o sceglierà un’assicurazione sulla casa e sui beni al suo interno.

Come affrontare il back to school / to work in sicurezza sia per chi trascorrerà molte ore fuori casa sia per chi sarà in telelavoro? Ecco i consigli degli esperti di Verisure: Abitudini “consapevoli”: I ladri studiano bene le proprie vittime e scelgono colpi “sicuri”, come case dove sanno non ci sarà nessuno per il tempo necessario al furto. Evita abitudini fisse, varia percorsi e orari di rientro, non “urlare” i tuoi piani al telefono sotto casa, chiudi a chiave la porta al tuo rientro, chiudi bene serrande o porte-finestre dei balconi quando esci. Protezione-extra low cost: porte blindate (sempre aggiornate) e inferriate alle finestre sono misure di sicurezza che ogni famiglia dovrebbe avere. Un buon consiglio è abbinare misure extra: ad esempio, un defender magnetico che copre la toppa della serratura contro la tecnica della “chiave bulgara” o luci con timer che simulano la presenza di persone in casa. Attenzione al rientro: quando si rientra in casa, è sempre bene assicurarsi che porte e finestre non siano manomesse perché eventuali malintenzionati potrebbero essere ancora all’interno. Nel caso lo fossero, è bene allontanarsi e chiamare le Forze dell’Ordine. Occhio ad Instagram: nell’era dei social, anche i topi d’appartamento si sono adeguati. Attenzione ai nuovi follower, a chi visualizza le proprie stories e, se possibile, limitare gli aggiornamenti in real time su quando e quanto tempo si è fuori casa. Sistema di allarme: insieme alle buone abitudini, è bene dotarsi di un allarme di nuova generazione, possibilmente collegato ad una centrale operativa.

Sbarchi di migranti senza sosta a Lampedusa, annega un neonato. La Cri: continuare i trasferimenti

Sbarchi di migranti senza sosta a Lampedusa, annega un neonato. La Cri: continuare i trasferimentiRoma, 13 set. (askanews) – È stata una notte di sbarchi a Lampedusa. Sono circa 6.800 i migranti già presenti sull’isola. Quasi tutti si trovano all’hotspot di contrada Imbriacola, ma altri migranti sono in attesa in vari punti dell’isola, soprattutto sui moli. E nella notte si è consumata la tragedia: un neonato è morto dopo essere finito in acqua prima dell’arrivo dei soccorritori della Guardia Costiera.

Il barchino su cui viaggiava il piccolo assieme alla mamma si è rovesciato durante la navigazione, poco prima dell’arrivo dei militari della Capitaneria che hanno salvato tutte le persone finite in acqua, tranne il piccolo di 5 mesi. La barca, con a bordo circa 45 persone, secondo quanto è stato ricostruito da Capitaneria di porto e polizia, si è ribaltata perché i migranti, alla vista della motovedetta della Guardia costiera, si sono spostati quasi tutti su una fiancata.

Intanto proseguono i trasferimenti: 700 persone verranno imbarcate sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle e 180 partiranno con un volo Oim. Ma la Cri lancia l’allarme. “All’hotspot di Lampedusa ci sono stamattina oltre 6.000 persone, tante le famiglie con minori. Sono previsti trasferimenti in giornata ma la situazione è difficile per via degli oltre 100 sbarchi registrati nelle ultime ore. Stiamo reggendo nella gestione dell’accoglienza, concentrandoci in particolare sui più fragili, ma è evidente che deve continuare a funzionare in queste ore il processo dei trasferimenti dall’isola che, fino a questo momento, ha consentito di mantenere la situazione sotto controllo. È importante anche sotto il profilo umanitario che l’hotspot non vada oltre una soglia critica di presenze”. Così la Croce Rossa Italiana in una nota stampa.

Strage di Ustica, Amato non sarà sentito. L’inchiesta dei pm romani sarà definita entro l’anno

Strage di Ustica, Amato non sarà sentito. L’inchiesta dei pm romani sarà definita entro l’annoRoma, 12 set. (askanews) – Entro la fine dell’anno i pubblici ministeri della Capitale hanno intenzione di definire l’ultima indagine sul disastro di Ustica. E’ questa l’intenzione che si è registrata a piazzale Clodio dopo un vertice tra il procuratore capo Francesco Lo Voi, l’aggiunto Michele Prestipino e il pm Erminio Amelio. All’esito della riunione durata oltre un’ora non sarebbe poi emersa l’esigenza di ascoltare l’ex presidente del consiglio Giuliano Amato che nei giorni scorsi ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla vicenda. E’ questa la decisione degli inquirenti della Procura di Roma – secondo quanto si è appreso – a fronte dell’analisi degli elementi già agli atti, sia delle diverse inchieste succedutesi negli anni che dalle deposizioni fatte nei processi dall’ex premier e presidente emerito della consulta.

Il tribunale di Napoli ordina il reintegro immediato di Lissner al Teatro San Carlo

Il tribunale di Napoli ordina il reintegro immediato di Lissner al Teatro San CarloNapoli, 12 set. (askanews) – Il Tribunale di Napoli ha ordinato l’immediata reintegrazione del Maestro Stéphane Lissner nell’incarico di sovrintendente del teatro e, di conseguenza, anche di direttore artistico, del Teatro San Carlo di Napoli. La notizia è stata resa nota da una comunicazione del maestro Stéphane Lissner e del collegio difensivo composto dal giuslavorista Claudio Morpurgo (studio Morpurgo e Associati), dal costituzionalista prof. Giulio Enea Vigevani (università Milano-Bicocca e studio ACCMS) e dall’esperto di governance Pietro Fioruzzi (studio Cleary Gottlieb). “L’ordinanza cautelare odierna del giudice del lavoro dottoressa Clara Ruggiero – si legge nel comunicato – ha deciso, infatti, che il decreto legge 10 maggio 2023, n. 51 che era stato utilizzato per anticipare la risoluzione del rapporto di lavoro” deve “interpretarsi nell’unico senso che lo rende compatibile con i principi costituzionali e la previgente disciplina nell’ambito del quale suddetto decreto si colloca”. Al posto di Lissner era stato nominato Carlo Fuortes, l’ex amministratore delegato Rai.