Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Napoli, 18enne ucciso con un colpo alla testa. Il 19enne fermato: colpo partito per gioco

Napoli, 18enne ucciso con un colpo alla testa. Il 19enne fermato: colpo partito per giocoMilano, 10 nov. (askanews) – È scattato il fermo per il 19enne che ieri si è presentato in Questura a Napoli in relazione all’omicidio di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso all’alba con un colpo di pistola alla testa in piazza Sedil Capuano, zona Vicaria. Si tratta di un parente della vittima, che ieri ha raccontato che il colpo letale sarebbe partito per gioco da un’arma che stavano maneggiando. È gravemente indiziato dei reati di porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione.


Il provvedimento precautelare è stato emesso all’esito delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Napoli. Dalle attività svolte è emerso appunto che l’indagato mentre era in Piazza Sedil Capuano, con alcuni amici, nel maneggiare un’arma da fuoco ha ferito mortalmente la vittima al capo. La persona offesa trasportata immediatamente presso l’Ospedale dei Pellegrini è deceduta poco dopo per la gravità delle ferite riportate. All’esito delle attività svolte è stata rinvenuta anche l’arma del delitto, una pistola Beretta calibro 9×21. Sono ancora in corso ulteriori approfondimenti circa la dinamica dell’omicidio.

Napoli, morto 18enne colpito in testa da uno sparo

Napoli, morto 18enne colpito in testa da uno sparoNapoli, 9 nov. (askanews) – Un 18enne incensurato è morto a Napoli in seguito alla grave ferita riportata alla testa a causa di un proiettile. Il giovane, Arcangelo Correra, è deceduto questa mattina presso l’ospedale Vecchio Pellegrini dove era stato trasportato all’alba in condizioni disperate. Il suo ferimento è avvenuto in via Tribunali, all’angolo con piazza Sedil Capuano, intorno alle 5. Correra era il cugino di Luigi Caiafa, il 17enne ucciso da un poliziotto in borghese la notte del 4 ottobre 2020 durante una rapina tra via Duomo e via Marina.


(Foto di archivio)

Difesa, Palazzo Aeronautica apre al pubblico per Giornata Trasparenza

Difesa, Palazzo Aeronautica apre al pubblico per Giornata TrasparenzaRoma, 7 nov. (askanews) – Si rinnova l’adesione dell’Aeronautica Militare all’iniziativa promossa dal Responsabile della Prevenzione della corruzione e per la Trasparenza, una giornata che intende promuovere la cultura della legalità e della trasparenza nello svolgimento di tutte le attività istituzionali, così come previsto dall’art. 10 del D.lgs. 33/2010.


Giovedì 7 novembre si sono aperte pertanto le porte al pubblico di Palazzo Aeronautica, a Roma, la sede istituzionale dell’Aeronautica Militare. Per la Forza Armata questa speciale giornata rappresenta anche un’importante occasione per far conoscere ai cittadini il ruolo e le attività che la Forza Armata svolge al servizio del Paese e dare, allo stesso tempo, la possibilità ai cittadini di ammirare le bellezze architettoniche del Palazzo dell’Aeronautica, complesso monumentale degli inizi anni ’30 del secolo scorso e tra i più interessanti nel panorama architettonico di quegli anni. Sempre nell’ambito di questa iniziativa, l’Aeronautica Militare ha organizzato delle ulteriori aperture straordinarie del Palazzo AM nelle giornate di sabato del mese di novembre (9-16-23-30), dalle ore 09:00 alle ore 17:00. Il pubblico potrà accedere gratuitamente a Palazzo Aeronautica dall’ingresso di Viale Pretoriano, 18 con tour guidati che partiranno con cadenza di 30 minuti a partire dalle ore 9:00 (con una interruzione dalle 12.30 alle 14.00).


Per accedere a Palazzo Aeronautica in occasione della Giornata della Trasparenza o in occasione delle Aperture Straordinarie è necessario registrarsi sul sito web dell’Aeronautica Militare per prenotare il tour per la visita. Il Palazzo dell’Aeronautica, sede istituzionale della Forza Armata, fu inaugurato il 28 ottobre 1931 dopo poco più di due anni dall’avvio dei lavori. Un tempo record per la realizzazione di un edificio monumentale voluto da Italo Balbo, Ministro dell’Aeronautica dal 1929 al 1933, che ne aveva affidato la progettazione al giovane architetto Roberto Marino, di soli 28 anni.


Nell’idea di Balbo il Palazzo dell’Aeronautica doveva essere «un’opera di dimensione imperiale, in armonia con l’essenza e il divenire della Forza Armata, totalmente esente da suggestioni esterofile» caratterizzata da linee larghe e sicure a sottolineare, nell’intento dell’epoca, le caratteristiche di una Roma moderna. Fedele alla definizione di sede del «Ministero che regola il più moderno mezzo di trasporto ed insieme l’arma di guerra più audace e importante nel futuro», il Palazzo dell’Aeronautica fu anche modello di innovazione come prima imponente costruzione italiana interamente edificata in cemento armato con la tecnica moderna del calcestruzzo.


Nuovi anche i criteri per la suddivisione delle aree interne che, su precisa indicazione di Italo Balbo, privilegiarono ampi spazi di lavoro privi di muri divisori, ma delimitati da tramezzi in legno e vetrate, sul modello open space degli uffici americani, di cui il Ministro dell’Aeronautica aveva avuto modo di constatare di persona l’estrema funzionalità ed efficacia. Gli elementi decorativi della struttura architettonica assicuravano semplicità ed eleganza agli ambienti e sono tuttora visibili, tra l’altro, nelle maniglie dei portali rappresentate da un profilo alare stilizzato e dal motivo del “Bastone del Comando”, allora segno distintivo degli ufficiali piloti. Segno riproposto, come abbellimento, anche sulle ringhiere metalliche dello Scalone d’Onore, sulle porte a vetri della Sala degli Eroi e della Sala delle Nuvole e, addirittura, nelle imponenti coperture dei caloriferi presso le Sale d’Onore. La Sala Italia, la Sala Europa e la Sala delle Cartine sono sapientemente istoriate con pitture murali di carattere geografico, astronomico e storico. L’ultima delle tre sale citate, in particolare, commemora le due Crociere Atlantiche guidate dallo stesso Balbo nel 1930 e nel 1933. Custode di opere architettoniche e pittoriche del razionalismo italiano, il Palazzo dell’Aeronautica apre periodicamente le porte ai visitatori che hanno così la possibilità di ammirare il Piazzale Italo Balbo, lo Scalone d’onore, le Sale Nobili, la Fontana degli Eroi e il Paternoster, l’ascensore storico a cabine aperte. L’ingresso di viale Pretoriano, denominato dei “Tre Archi” per il colonnato centrale che adorna la facciata principale, rappresenta il monumento ai Caduti dell’Aeronautica Militare, tutti nominativamente ricordati con il Lapidario che ne onora la memoria imperitura. Un luogo di intensa suggestione e cuore di un Palazzo che è parte integrante, non solo, del patrimonio storico, artistico e architettonico del Paese, ma dell’essenza stessa dell’Aeronautica, della sua storia, delle sue tradizioni e dei suoi valori più nobili.

A Roma l’appuntamento mondiale della Famiglia Vincenziana

A Roma l’appuntamento mondiale della Famiglia VincenzianaRoma, 7 nov. (askanews) – La Famiglia Vincenziana, oltre duecento fra congregazioni, enti e associazioni nel mondo che si richiamano al carisma di san Vincenzo de’Paoli coinvolgendo milioni di persone in circa 167 Paesi in tutto il mondo, si appresta a vivere un appuntamento importantissimo: la Convocazione Vincenziana 2024 “Keeping the fire burning: Vincentian Synodality in action”.


L’incontro mondiale è in programma a Roma dal 14 al 17 novembre e sarà la seconda volta che la Famiglia Vincenziana si raduna, stavolta “per mantenere il fuoco acceso”, come auspica il titolo: il primo incontro fu nel gennaio 2020 a Castel Gandolfo. Il tema fa riferimento anche alla “Sinodalità Vincenziana in azione”: significativo è il richiamo all’appello di Papa Francesco che ha invitato a compiere un processo di rinnovamento attraverso la sinodalità; i tre pilastri di una Chiesa sinodale, Comunione, Partecipazione e Missione, sono ora “il modo di agire permanente nella Chiesa, a tutti i livelli”. (Papa Francesco, 13 giugno 2024) e la Famiglia Vincenziana, la cui variegata composizione è essa stessa preziosa in quanto ogni membro è portatore di una differente realizzazione del carisma vincenziano, è invitata a farne tesoro nell’orientare il discernimento dei tempi, cioè dare risposte sempre nuove alla domanda “cosa si deve fare?”. I partecipanti all’incontro inizieranno i lavori nel pomeriggio di giovedì 14 al Teatro Ghione in Via delle Fornaci, 37 e si entrerà già nel clima sinodale con un approfondimento pratico su cosa esso significhi. Il Superiore Generale Padre Tomaž Mavric, C.M. terrà quindi una relazione dal tema “Il carburante che alimenta la fiamma”.


Il giorno successivo, venerdì 15 novembre, dopo l’Eucarestia celebrata dal Superiore Generale, sarà il prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale cardinale Michael Czerny, S.J. a tenere la riflessione dal titolo “L’appello del povero”. Proseguirà quindi il dialogo sinodale a piccoli gruppi; le sessioni pomeridiane di lavoro, come anche nel giorno successivo, si terranno a “Casa Tra Noi” in via di Monte del Gallo 113. Sabato 16 novembre saranno al centro dell’attenzione “La Carità vivente: i molti volti del Carisma vincenziano nel mondo”, con un video che descrive la realtà della Famiglia Vincenziana, e “L’anno del Giubileo e la campagna delle 13 Case di San Vincenzo”. Il Gen Verde animerà la Messa, che si celebrerà nel Teatro Ghione.


Alle ore 20, si terrà il concerto “ARISE – Gen Verde Acoustic Concert”, sempre nello stesso teatro, con un programma vivace che offre una selezione, in versione acustica, di alcune delle canzoni più amate dal gruppo, insieme ad alcuni pezzi creati appositamente per questo concerto, che toccano molti dei temi più scottanti della nostra attualità: pace, dialogo, unità nella diversità, giustizia sociale. Sarà un viaggio musicale e spirituale, durante il quale le componenti della band condivideranno alcuni flash del loro percorso artistico e personale, coinvolgendo il pubblico e invitandolo a riflettere sull’attualità dei temi proposti. Una parte speciale del programma preparata in collaborazione con i Vincenziani sarà dedicata in modo particolare alla celebrazione della conclusione del meeting. “È per noi una bellissima occasione far parte di questa conferenza e poter portare un contributo speciale attraverso il nostro concerto. Sentiamo la Famiglia Vincenziana come la nostra famiglia, dove abbiamo sempre sperimentato un grande spirito di accoglienza e dove ci sentiamo valorizzate e volute bene. Perciò è per noi anche un regalo poter ricambiare questo amore attraverso la nostra musica e cantare insieme a tutti i membri della Famiglia, condividendo anche i brani ispirati dal carisma di San Vincenzo de’ Paoli, cioè ‘Walk on Holy Ground’ e ‘Vincent’s Song (You Did It to Me)’”, dice Nancy Uelmen (cantante, pianista e compositrice, Stati Uniti). Progetto “13 Case” per il Giubileo.


Domenica 17 novembre, giornata conclusiva dell’incontro, i partecipanti si recheranno in piazza san Pietro per la Messa per la Giornata Mondiale del Povero celebrata da Papa Francesco. Il Santo Padre sosterrà la nuova iniziativa della Famiglia Vincenziana, il Progetto “13 Case” per il Giubileo, un traguardo importante nella sua missione di supportare i più vulnerabili. Lanciata dall’Alleanza Famvin con le persone senzatetto (FHA), questa iniziativa è in linea con la Giornata Mondiale dei Poveri 2024 e il prossimo Giubileo della Chiesa. Il suo obiettivo è mobilizzare le comunità di tutto il mondo per fornire soluzioni sostenibili di alloggio e autosufficienza per coloro che vivono in condizioni di senzatetto, partendo da 13 paesi.

Videogame, torna isybank University Master, alla quinta edizione

Videogame, torna isybank University Master, alla quinta edizioneRoma, 7 nov. (askanews) – Dopo il successo della scorsa edizione, con oltre 200mila spettatori in live streaming, torna “isybank University Master”, competizione italiana sui videogames che vede protagonisti gli studenti universitari dei principali atenei, mettendo in palio per i vincitori premi finalizzati alla formazione universitaria.


La manifestazione è organizzata da 2WATCH, l’entertainment hub delle nuove generazioni, ed è sostenuta da isybank, la banca digitale di Intesa Sanpaolo, title sponsor dell’intera manifestazione e da Adecco. Giunta alla sua quinta edizione, con la partecipazione di migliaia di studenti da tutta Italia, la competizione promette spettacolo e adrenalina. I gamer universitari potranno scontrarsi su due dei giochi più amati del panorama competitivo: Clash Royale e Rocket League. Le qualificazioni si terranno online, dando la possibilità a tutti di partecipare comodamente da casa. Il torneo è suddiviso in sei turni di qualificazione online che si stanno svolgendo in queste settimane. Da queste sfide emergeranno i dodici migliori giocatori che si qualificheranno per la finalissima dal vivo, il Torneo dei Campioni che sarà disputato il 22 novembre con un appuntamento durante la Milan Games Week, la più importante fiera di gaming d’Italia. La finalissima sarà presentata da Bryan Ronzani alias “Bryanbox” e Antonella Arpa alias “Himorta.


Per Rocket League, i fan saranno guidati dalle voci di Simone Lonardi, alias “ReUltras”, e Michele Zuddas, conosciuto come “Ztan”. Per Clash Royale, la telecronaca sarà affidata a Luigi Puccianti, noto come “Gigi”, e Diego Contò, alias “DC System”. Sarà disponibile anche “Area studio” format di intrattenimento che racconterà gli highlights più avvincenti e sarà condotto da Raffaele Bottone alias Il solito Mute e Giada Cristina Bessi, nota influencer e streamer. Tutti gli incontri, dalle qualificazioni alla finalissima, saranno trasmessi in diretta sui canali Twitch e TikTok di 2WATCH, dando la possibilità a migliaia di spettatori di seguire gli scontri in tempo reale. “isybank University Master” prevede nell’edizione di quest’anno un’importante novità: il “Road to isybank University Master”, un viaggio in itinere tra innovazione e passione per i videogames, che si svolgerà direttamente all’interno delle aule dei principali atenei italiani, con l’intento anche di dialogare sullo stato attuale nel panorama del mondo gaming, analizzando un fenomeno in continua crescita e in costante evoluzione.

Il Mar Mediterraneo è sempre più caldo

Il Mar Mediterraneo è sempre più caldoRoma, 7 nov. (askanews) – Nel 2023 le temperature del Mar Mediterraneo hanno raggiunto il valore termico più elevato dall’inizio delle rilevazioni moderne, con un incremento della temperatura media superficiale di oltre 1°C in 25 anni, un progressivo aumento dal 2013 nel Tirreno meridionale, in estensione verso nord, e il riscaldamento degli strati più profondi, fino a 800 metri. È quanto emerge dalle attività condotte da ENEA e INGV nell’ambito del progetto MACMAP e presentate in occasione dei 25 anni dell’attività di rilevamento della temperatura delle acque dei mari Ligure e Tirreno, lungo la tratta Genova-Palermo, in collaborazione con GNV, la compagnia di traghetti del Gruppo MSC.


Oltre all’aumento della temperatura media in superficie, la “fotografia termica” del Mediterraneo, realizzata in 100 campagne durante le quali sono state lanciate oltre 3 mila sonde, evidenzia anche un incremento degli strati più profondi (100-450 metri: +0,4 – +0,6°C; 450-800 m: +0,3 – +0,5°C). Inoltre, dall’analisi delle misure emerge che tra il 2013 e il 2016 il riscaldamento è stato superiore a 0,4 °C, seguito da una leggera diminuzione e da un periodo stazionario negli anni successivi, per poi riprendere ad aumentare progressivamente dal 2021 fino al settembre 2023, quando ha raggiunto il suo massimo. Per un’indicazione dell’entità del fenomeno, va segnalato sia il breve arco temporale in cui è avvenuta questa variazione sia il fatto che per indurre nel mar Tirreno l’aumento di temperatura misurato tra 2015 e 2023 nello strato tra 200 e 800 m di profondità, sarebbe necessaria una quantità di energia pari a decine di volte il consumo di energia elettrica in Italia in un anno. “La serie storica di dati di temperatura lungo la stessa rotta è cruciale per gli studi climatici perché consente di valutarne l’evoluzione temporale evidenziando le possibili variazioni quindi di capire se nel tempo c’è stato un riscaldamento o un raffreddamento lungo colonna d’acqua nella zona monitorata”, spiegano i ricercatori dell’ENEA, tra cui Franco Reseghetti, da poco in congedo e che in prima persona ha realizzato le campagne.


“Questa collaborazione rientra nella più ampia strategia di sostenibilità di GNV attraverso cui intendiamo, tra le altre cose, dare il nostro contributo fattivo per preservare la biodiversità e l’ecosistema marino. Auspichiamo, infatti, ci sia modo di rafforzare sempre di più questo progetto portandolo anche sulle altre rotte operate dalla nostra Compagnia nel Mediterraneo. L’obiettivo a lungo termine è quello di utilizzare i dati raccolti anche per una sempre migliore gestione delle nostre navi ottimizzando, ad esempio, la manutenzione di scafi ed eliche”, afferma Ivana Melillo, Head of Energy Efficiency di GNV. “Cosa riserverà il futuro prossimo? Le indicazioni dei modelli disponibili propendono per un possibile ulteriore aumento delle temperature delle acque, ma la veridicità di tali previsioni potrà essere confermata solo dalle misurazioni che gli attori di questa venticinquennale attività hanno tutta l’intenzione di continuare a svolgere, a cominciare dalla centesima campagna prevista per il prossimo dicembre”, dichiara Simona Simoncelli ricercatrice dell’INGV.

Istat: i centenari sono 22.552, per l’81% donne

Istat: i centenari sono 22.552, per l’81% donneRoma, 7 nov. (askanews) – Al primo gennaio 2024 i centenari residenti in Italia sono 22.552, l’81% dei quali di sesso femminile. Considerando che al primo gennaio 2014 i centenari erano 17.252, la crescita in un solo decennio è stata di oltre il 30%. Lo rende noto l’Istat nel rapporto “I centenari in Italia al 1° gennaio 2024”.


Alla stessa data, i residenti con almeno 105 anni di età (semi-supercentenari) sono 677. Questi ultimi registrano una netta diminuzione rispetto ai 1.047 individui rilevati nel 2020 (picco raggiunto dall’inizio della rilevazione) per una ragione di carattere strutturale: negli ultimi quattro anni sono entrati progressivamente nella classe di età degli over 105enni i superstiti delle generazioni nate negli anni della Prima Guerra Mondiale, contraddistinti da una natalità contingentemente più bassa. Tale effetto strutturale aveva interessato tra il 2016 e il 2019 le generazioni precedenti, portando a un calo della popolazione di 100 anni e più, che a partire dal 2020 ha ripreso a crescere in misura consistente registrando un incremento di quasi il 60% tra il 2019 e il 2024. Il rapporto di genere tra i semi-supercentenari è fortemente sbilanciato a favore delle donne: sono infatti 600, pari all’89% del totale, contro 77 uomini (11%). Al 1° gennaio 2024 i residenti che hanno raggiunto e superato la soglia dei 110 anni (supercentenari) sono 21. A conferma di una maggiore longevità femminile soltanto uno di essi è di sesso maschile. Nei 15 anni di rilevazione della popolazione semi-super e supercentenaria, ovvero nel periodo 2009-2024, spiega ancora l’Istat, nel complesso sono 8.521 gli individui che hanno superato la soglia dei 105 anni di età, di cui 7.536 donne (88%) e 985 uomini (12%). I nomi di battesimo più diffusi sono Giuseppe per gli uomini e Maria per le donne, seguiti da Antonio e Rosa al secondo posto e Giovanni e Anna al terzo. Tanto le donne quanto gli uomini che hanno raggiunto i 105 anni di età sono quasi tutti nello stato civile di vedovanza (86% e 81% rispettivamente).


Le differenze maggiori si riscontrano tra i celibi e le nubili, i maschi sono il 6% e le femmine il 12%, ma soprattutto tra i coniugati e le coniugate dove le donne rappresentano solo l’1%, mentre gli uomini il 13%, per effetto della maggiore longevità femminile che porta più frequentemente le persone di sesso maschile a trascorrere gli ultimi anni della propria vita ancora con il partner. Complessivamente sono stati 200 gli individui che tra il 2009 e il 2024 hanno oltrepassato i 110 anni di età, il 92% dei quali di genere femminile. Al 1° gennaio 2009, di questi solo 10 erano in vita, mentre al 1° gennaio 2024 ben 21 lo sono ancora, per una crescita più che raddoppiata in 15 anni.


All’inizio del 2024 la persona più anziana è una donna residente in Emilia-Romagna, a ottobre di quest’anno ha potuto tagliare il traguardo dei 114 anni di età. Tra gli uomini, il più anziano vivente al 1°gennaio 2024 era un individuo residente in Molise di 110 anni di età, successivamente scomparso nel corso dei primi mesi dell’anno. A fine ottobre il ‘nuovo’ decano risiede in Basilicata e ha anch’egli superato i 110 anni. Rimangono, pertanto, ancora imbattuti i record assoluti di longevità maschili e femminili italiani, rispettivamente detenuti da Antonio Todde (residente in Sardegna) deceduto nel 2002 poche settimane prima di compiere 113 anni e soprattutto da Emma Morano (residente in Piemonte) deceduta nel 2017 all’età di 117 anni che, finché in vita, aveva ottenuto il primato di donna contemporanea più longeva al mondo. Oggi tale record è detenuto a livello mondiale da John Alfred Tinniswood, cittadino inglese, tra gli uomini (112 anni di età) e da Tomiko Itooka, cittadina giapponese, tra le donne (116 anni). In assoluto, da quando esiste una documentazione ufficialmente riconosciuta a livello internazionale, la donna più longeva della storia è stata Jeanne Calment, cittadina francese deceduta nel 1997 all’età di 122 anni. L’uomo più longevo, invece, è stato Jir?emon Kimura, cittadino giapponese deceduto nel 2013 all’età di 116 anni.


Gli oltre 22mila centenari viventi all’1 gennaio 2024, rileva l’Istat, sono distribuiti sul territorio in maniera eterogenea. La Lombardia è la regione con la presenza più alta in valore assoluto, con oltre 3mila residenti, seguita dal Lazio e dall’Emilia-Romagna che ne contano oltre 2mila. Discorso analogo per i semi-supercentenari che si concentrano in Lombardia con più di 100 residenti, quindi in Emilia-Romagna e Veneto con oltre 60 individui. In termini relativi la rappresentazione territoriale della popolazione centenaria cambia. La Liguria, infatti, è la regione con la concentrazione più elevata di centenari, 61 ogni 100mila residenti, seguita dal Molise (58) e dal Friuli Venezia-Giulia (54). La Lombardia con un valore del 34 per 100mila si posiziona nelle ultime posizioni, anche al di sotto del valore nazionale (38 per 100mila). Limitando l’analisi alla sola popolazione semi-supercentenaria è invece il Molise a presentarne la maggiore concentrazione, 3,1 ogni 100mila residenti, seguita dalla Liguria (2,4) e dalla Basilicata (2,1).

Verso il taglio degli aerei antincendio Canadair, denuncia di piloti e sindacati

Verso il taglio degli aerei antincendio Canadair, denuncia di piloti e sindacatiRoma, 7 nov. (askanews) – Il servizio antincendio dei Canadair italiani è a rischio. Per il calo del numero di aeromobili schierati e la progressiva obsolescenza della flotta; il taglio delle ore operative già dalla prossima estate. A completare il quadro che potrebbe ritardare gli interventi e la stessa efficacia dell’antincendio aereo nel sud della penisola, lo spostamento della base calabrese da Lamezia Terme a Crotone.


La denuncia, che arriva dai piloti impegnati nelle attività antincendio e dalle rappresentanze sindacali, è rimbalzata dalle chat ai social network per poi arrivare ad alcuni magazine di settore, ed ora – si annuncia – potrebbe sfociare anche in una manifestazione di livello nazionale, da fare a Roma. Il 29 ottobre scorso la questione dei Canadair è stata presentata in commissione ambiente della Camera dai sindacati Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo e dell’Anpac-associazione nazionale professionale aviazione civile. Il portavoce delle organizzazioni, che rappresentano i lavoratori, ha affrontato i temi che preoccupano il settore: dalle limitazioni operative imposte dal bando alle incongruenze rispetto alla crisi climatica, fino alla riduzione del personale qualificato.


Sono a rischio, per il momento, nove equipaggi – si sottolinea- “18 piloti di grande esperienza da lasciare a casa, con riflessi anche sull’impossibilità per l’operatore a schierare la macchina aggiuntiva, sovente richiesta da circostanze straordinarie nei periodi estivi”. La “minore operatività” prevista dal nuovo capitolato sul servizio aereo antincendio ad ala fissa (con 18 aeromobili, la maggiore al mondo) porterà via risorse – si denuncia – e si lascerà che “professionalità altamente specializzate ammirate da tutte le forze aeree straniere” vengano di fatto perdute. Perché i piloti italiani potrebbero essere indotti a lasciare lo Stivale “per essere ingaggiati dai paesi che oggi invece, con adeguata lungimiranza, investono su questi mezzi aerei così efficaci”. La consegna delle buste con le offerte per l’affidamento della flotta dovrebbe avvenire entro il 16 novembre. A prescindere da chi, tra gli operatori in lizza, si aggiudicherà la gara, il calo dei finanziamenti comporterà – si precisa – “meno Canadair schierati e meno ore volabili da ogni aeromobile nel periodo più critico, quello estivo. In pratica i mezzi non potranno avere la piena capacità operativa e saranno costretti a lasciare i boschi in fiamme – anche quando i roghi comporteranno minacce a strutture abitative e allevamenti – soprattutto quando, a fine giornata, sarà maggiormente necessario il loro supporto”.


Il Dipartimento della Protezione Civile negli anni – si aggiunge – aveva approntato uno strumento efficace ed efficiente, facendo diventare i Canadair tricolore un fiore all’occhiello dell’intero sistema antincendio. “Ed adesso che in tutta Europa e nei paesi già classificati come ‘Non-Fire’, a causa del crescente flagello degli incendi boschivi, aumenta la sensibilità verso questi mezzi, l’Italia, in netta controtendenza, relega i nostri Canadair a un ruolo sempre meno centrale”. Chi è impegnato nel servizio antincendio dei Canadair conferma il prossimo trasferimento del cosiddetto “Avamposto Sud”, dall’aeroporto di Lamezia Terme a quello di Crotone. In questo modo – si denuncia – si allontanano, di fatto, i Canadair dalle zone statisticamente più colpite dagli incendi. “Ne faranno le spese soprattutto la Sicilia, la Calabria stessa e tutta la costa tirrenica deIl’Italia meridionale, con ritardi negli interventi fino a 20 minuti, se non di più, nel caso di ostacoli meteorologici sui rilievi calabresi”. L’Europa, con tutti i paesi maggiormente colpiti dagli incendi boschivi – viene spiegato – si sta dotando di flotte più moderne per fronteggiare il fenomeno, in uno scenario previsto da tutti i sistemi di monitoraggio e previsione ambientale. “L’Italia è stata il sesto e cronologicamente ultimo paese a siglare l’opzione di acquisto di due nuovi Canadair 515 diventando così il fanalino di coda di un sistema europeo”.


I Canadair italiani hanno anche 30 anni di servizio e milioni di lanci di acqua sul fuoco. Alcuni sistemi di navigazione sono obsoleti e non più allineati agli standard previsti dalla normativa attuale. Rispetto alla gestione la soluzione potrebbe essere quella di una agenzia nazionale dell’antincendio boschivo, capace di coordinare i piloti e la sala operativa.

Emergency lancia campagna “R1PUD1A” “Italia ripudia la guerra”

Emergency lancia campagna “R1PUD1A” “Italia ripudia la guerra”Roma, 5 nov. (askanews) – L’Italia ripudia la guerra. Lo ribadisce con forza la campagna “R1PUD1A” di EMERGENCY che ha preso il via durante il weekend in occasione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate: in oltre 60 città italiane si sono riuniti i volontari dell’associazione per riaffermare l’importanza e l’adesione all’articolo 11 della Costituzione italiana: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.


Da Milano a Catania, da Reggio Emilia a Sassari, i volontari si sono dati appuntamento in tutta Italia in luoghi simbolici, piazze e strade per ricordare che questo “NO alla guerra” è scritto all’interno della Costituzione. Lo hanno fatto questa mattina a Roma, srotolando lo striscione con scritto R1PUD1A al Colosseo, mentre ieri la scritta è stata dispiegata a Venezia al Ponte di Rialto, a Milano in Piazza del Duomo, a Torino sotto la Mole Antonelliana. Lo striscione con scritto R1PUD1A ieri è stato srotolato anche a Roma, a Piazza San Pietro, durante l’Angelus del Papa che ha salutato i volontari del gruppo romano di EMERGENCY, unendosi al messaggio con queste parole: “Che questo principio possa attuarsi in tutto il mondo. La guerra sia bandita e si affrontino le questioni col diritto e i negoziati, tacciano le armi, si dia spazio al dialogo”.


Tanti anche i flashmob dei volontari di EMERGENCY che hanno coinvolto la gente al Pantheon di Roma, sotto la Torre di Pisa, a Trieste al Molo Audace, in piazza dell’Unità d’Italia e piazza della Borsa e a Ferrara in piazza Trento e Trieste, fino a Volterra sotto il monumento ai Caduti di tutte le guerre. E ancora da Genova a Messina, passando per Pistoia e dal Lucca Comics e in tantissime altre città sono state numerose le sfilate silenziose con i partecipanti che hanno composto, con magliette e cartelli, la scritta con lo slogan della campagna. In un momento in cui la guerra sembra inevitabile e sono 56 i confilitti aperti nel mondo, l’appello di EMERGENCY diffonde il messaggio della nostra Costituzione. “In Italia c’è una legge bellissima: la Costituzione. Che nell’articolo 11 dice una cosa bellissima: l’Italia non vuole più fare la guerra. La ripudia. Dopo i conflitti mondiali, le atomiche e milioni di morti, l’Italia è rinata dall’idea che nessuna guerra potrà mai essere la soluzione – dichiara l’associazione -. Il nostro Paese si è impegnato a risolvere i conflitti con altri mezzi: con la diplomazia, la politica e la pace. Eppure non stiamo più assistendo a significative azioni di pace. Il linguaggio della guerra dilaga come fosse una verità inoppugnabile: l’opinione pubblica è chiamata alla guerra attraverso le parole dei politici e dei media. In Italia e in Europa i governi si riarmano e dicono che la pace è un lusso. Ma il lusso è proprio l’industria bellica. Secondo Milex, l’Osservatorio sulle spese militari in Italia, solo nel 2025 il nostro Paese ha già preventivato di destinare 32 miliardi di euro alle spese militari, record storico con un aumento del 12,4% rispetto al 2024 e del 60% sul decennio. Di questi 32 miliardi ne riserverà 13 per i nuovi armamenti, con un balzo del 77% nell’ultimo quinquennio”.


“La nostra storia ci dice di non tacere, di impegnarci per abolire la guerra, di non perdere mai di vista le vittime – conclude EMERGENCY nel suo appello – Non ci stancheremo di ripeterlo: EMERGENCY ripudia la guerra, come tantissimi in Italia. Con questa campagna è il Paese in prima persona a potersi esprimere. Perché il senso della Costituzione è inequivocabile e le persone possono darle nuova voce e farla vivere ancora. Perché dire “no alla guerra” è ovunque un’aspirazione ma è anche un modo per rispettare la storia del nostro Paese e dimostrare che la nostra Costituzione è ancora ‘lettera viva’”. Alla campagna “R1PUD1A” possono aderire singoli cittadini, scuole, teatri, Comuni, enti pubblici e locali.

Valditara: è importante vietare l’uso dei social sotto i 15 anni

Valditara: è importante vietare l’uso dei social sotto i 15 anniMilano, 5 nov. (askanews) – “Ecco perché, a dispetto di chi è rimasto ancora allo slogan ‘vietato vietare’, è importante vietare l’utilizzo dei social sotto i 15 anni. Ci sono contenuti spesso devastanti che rischiano di rovinare i nostri giovani”. Lo ha scritto sui social il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, facendo riferimento alla notizia dell’iniziativa di un gruppo di genitori francesi che, per la prima volta in Europa, ha fatto causa a TikTok con l’obiettivo di vedere riconosciuta la responsabilità del social network cinese per avere messo in pericolo i propri figli attraverso video che incitano all’automutilazione e al suicidio e che promuovono disturbi alimentari.