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Zelensky cambia ministro della Difesa. Ancora droni sulla Russia

Zelensky cambia ministro della Difesa. Ancora droni sulla RussiaRoma, 4 set. (askanews) – Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha deciso di sostituire il ministro della Difesa di Kiev, Oleksiy Reznikov. Lo ha annunciato lo stesso Zelensky sul suo canale Telegram. Una decisione che era nell’aria, e che i media locali avevano anticipato nei giorni scorsi, dovuta anche alle accuse a Reznikov di corruzione su alcune forniture e appalti militari.

“Ho deciso di sostituire il Ministro della Difesa ucraino. Oleksiy Reznikov – ha scritto il presidente – ha vissuto più di 550 giorni di guerra su larga scala. Credo che il Ministero abbia bisogno di nuovi approcci e di altre forme di interazione sia con i militari che con la società in generale. Ora Rustem Umerov dovrebbe guidare il Ministero. La Verkhovna Rada ucraina (il parlamento monocamerale dell’Ucraina, ndr) lo conosce bene e Umerov non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Mi aspetto che il Parlamento sostenga questo candidato. L’autunno è un momento di rafforzamento”, ha concluso Zelensky, spiegando che il Parlamento dovrà votare il cambio di ministro “questa settimana”. Nella notte intanto il Ministero della Difesa russo ha fatto sapere che due droni sono stati distrutti dalle difese aeree russe sopra il Mar Nero al largo della Crimea e sopra la regione di Kursk, mentre Kiev ha fatto un altro tentativo di attaccare le strutture russe.

“Alle ore 1:00 circa di oggi – ha dichiarato il Ministero, come riportato dall’agenzia Tass – è stato sventato un tentativo del regime di Kiev di compiere un attacco terroristico contro strutture sul territorio russo con l’uso di due veicoli aerei senza pilota. Le forze di difesa aerea

Papa Francesco: il mondo è tristemente funestato da troppe guerre

Papa Francesco: il mondo è tristemente funestato da troppe guerreCittà del Vaticano, 3 set. (askanews) – Soprattutto “in un tempo come il nostro di tensioni e di guerre”, l’Eucaristia “è sempre celebrata, in un certo senso, sull’altare del mondo”, “tristemente funestato da troppe guerre e conflitti”. Ha citato il padre gesuita Pierre Teilhard de Chardin, Papa Francesco per accomiatarsi, al termine della messa odierna presso la Steppe Arena di Ulaanbaatar, dalla comunità cattolica della Mongolia. Nel suo indirizzo di saluto al termine della messa domenicale, il Papa ha voluto ringraziare la comunità cattolica locale sottolineando di aver “toccato con mano quanto mi sia caro il Popolo di Dio che è in Mongolia”. “È vero, sono partito per questo pellegrinaggio con molta attesa, con il desiderio di incontrarvi e di conoscervi, e ora – ha detto il Papa – ringrazio Dio per voi perché, attraverso di voi, Egli ama compiere grandi cose nella piccolezza. Grazie, perché siete buoni cristiani e onesti cittadini. Andate avanti, con mitezza e senza paura, avvertendo la vicinanza e l’incoraggiamento di tutta la Chiesa, e soprattutto lo sguardo tenero del Signore, che non dimentica nessuno e guarda con amore ciascuno dei suoi figli”. Dopo aver ringraziato le autorità locali e il governo mongolo per l’ospitalità, Francesco ha voluto salutare poi “di cuore i fratelli e le sorelle di altre Confessioni cristiane e religioni. Continuiamo – ha detto loro – a crescere insieme nella fraternità, come semi di pace in un mondo tristemente funestato da troppe guerre e conflitti”.

Papa: religioni insieme indichino a società strada armonia e bene

Papa: religioni insieme indichino a società strada armonia e beneCittà del Vaticano, 3 set. (askanews) – Le religioni, insieme e senza confusioni, possono rappresentare per l’umanità attuale una via unica di armonia e ricerca del vero senso della vita. Questo l’invito venuto da Papa Francesco dalla Mongolia dove oggi, presso l’Hun Theatre di Ulaanbaatar, ha partecipato ad un Incontro Ecumenico e Interreligioso.

“Le tradizioni religiose, nella loro originalità e diversità, – ha ricordato Francesco prendendo la parola – rappresentano un formidabile potenziale di bene a servizio della società. Se chi ha la responsabilità delle nazioni scegliesse la strada dell’incontro e del dialogo con gli altri, contribuirebbe in maniera determinante alla fine dei conflitti che continuano ad arrecare sofferenza a tanti popoli”. Il tutto in uno spirito di “armonia”, parola, ha detto Francesco “dal sapore tipicamente asiatico. Essa è quel particolare rapporto – ha poi spiegato – che si viene a creare tra realtà diverse, senza sovrapporle e omologarle, ma nel rispetto delle differenze e a beneficio del vivere comune”. Per questo, secondo il Papa, “le religioni sono chiamate a offrire al mondo questa armonia, che il progresso tecnico da solo non può dare, perché, mirando alla dimensione terrena, orizzontale dell’uomo, rischia di dimenticare il cielo per il quale siamo fatti”.

Da qui l’appello all’incontro tra credenti con l’impegno “a condividere il tanto bene che abbiamo ricevuto, per arricchire un’umanità che nel suo cammino è spesso disorientata da miopi ricerche di profitto e benessere. Essa – ha poi aggiunto Francesco – è spesso incapace di trovare il filo: rivolta ai soli interessi terreni, finisce per rovinare la terra stessa, confondendo il progresso con il regresso, come mostrano tante ingiustizie, tanti conflitti, tante devastazioni ambientali, tante persecuzioni, tanto scarto della vita umana”.

Ustica, Pinelli (Csm): la Procura di Marsala renda accessibili gli atti

Ustica, Pinelli (Csm): la Procura di Marsala renda accessibili gli attiRoma, 2 set. (askanews) – “Le affermazioni di Giuliano Amato sulla strage di Ustica aprono, dopo quarant’anni scenari veramente inquietanti che impongono il giusto riconoscimento di quegli organi dello Stato che fin dall’inizio cercarono di ricostruire la verità dell’accaduto e le relative responsabilità. Tra questi mi pare doveroso ricordare Paolo Borsellino, a capo della Procura della Repubblica di Marsala. In quel ruolo, il dottor Borsellino portò avanti, con la consueta e riconosciuta capacità professionale e rettitudine morale, una delicatissima attività di indagine scontrandosi sovente con reticenze e depistaggi. Basti ricordare la vicenda sul radar di Marsala, come ricostruito meritevolmente dal compianto giornalista Andrea Purgatori”. E’ quanto si legge in una nota del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Fabio Pinelli.

“Per tali ragioni, condividerò – annuncia – con l’intero Consiglio Superiore di valutare l’opportunità di avanzare alla Procura della Repubblica di Marsala la richiesta di rendere accessibili tutti gli atti del procedimento di potenziale interesse di quell’inchiesta, nonché il compendio documentale delle iniziative portate avanti dal dottor Borsellino all’epoca. Tutto ciò, non solo per dare memoria ancora una volta dello straordinario contributo nell’interesse dello Stato da parte di Paolo Borsellino, ma anche per un dovere di carattere morale nei confronti dei familiari delle vittime, di vedere finalmente riconosciuto il diritto alla ricostruzione – per quanto possibile – della verità storica della tragedia di Ustica”, conclude Pinelli.

E’ un week-end da “bollino rosso”

E’ un week-end da “bollino rosso”Roma, 2 set. (askanews) – Traffico intenso sugli oltre 32 mila chilometri di rete stradale e autostradale gestiti da Anas società del Polo Infrastrutture Gruppo FS Italiane. Il fine settimana di controesodo, contrassegnato dal bollino rosso, è caratterizzato dagli spostamenti di breve, media e lunga percorrenza, con circolazione sostenuta dalle località di mare, di montagna e dai valichi di confine in direzione in direzione dei centri urbani.

In Basilicata permane la chiusura, in via precauzionale, della strada statale 18 “Tirrena Inferiore” a Maratea (PZ) dove, nel tardo pomeriggio di ieri, il sistema di monitoraggio geotecnico di versante ha segnalato alcune anomalie. Il personale Anas è al lavoro per consentire la riapertura del tratto per le 11:00 di oggi. Per agevolare la circolazione nell’intero periodo delle partenze e dei rientri anche in questo week-end, come deciso da Anas restano sospesi gli oltre 800 cantieri.

Infine, nella giornata di domani, domenica 3 settembre, al fine di agevolare i flussi di traffico sarà in vigore il divieto di transito ai mezzi pesanti dalle ore 7:00 alle ore 22:00.

Quasi 10 milioni di persone vanno in vacanza a settembre

Quasi 10 milioni di persone vanno in vacanza a settembreRoma, 2 set. (askanews) – Sono 9,8 milioni gli italiani che hanno scelto di trascorrere almeno parte delle vacanze estive nel mese di settembre, in aumento dell’11% rispetto allo scorso anno, spinti dal ritorno del caldo e anche dalla possibilità di combattere il caro prezzi approfittando della cosiddetta bassa stagione. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe’ in occasione dell’ultimo weekend da bollino rosso dell’estate per il controesodo che segna però anche un turnover tra quanti partono per le ferie e chi ritorna al lavoro. Dopo il mese di agosto si verifica infatti una riduzione dei listini che – precisa Coldiretti – può arrivare al 30% per i viaggi, i soggiorni ed anche gli svaghi e che risulta particolarmente appetibile in un momento di difficoltà economica.

Per molti si tratta in realtà di un bis della vacanza, anche per pochi giorni – sottolinea la Coldiretti -, prima di arrendersi al ritorno alla quotidianità del lavoro. La ricerca del risparmio – continua Coldiretti – non è però la sola ragione poiché ad apprezzare il mese di settembre sono anche coloro cercano il relax e la tranquillità e vogliono cogliere l’ultimo scampolo dell’estate per riposarsi e tornare in forma alla routine quotidiana. Anche se il mare resta protagonista si registra infatti un aumento in percentuale – precisa la Coldiretti – del turismo legato alla natura in montagna, nei parchi e nelle campagne con la possibilità di assistere alle tradizionali attività di settembre come il rito della vendemmia o avventurarsi nei boschi alla ricerca dei porcini, finferli e trombette. Non a caso per settembre si stimano secondo Coldiretti quasi un milione di presenze in agriturismo secondo Terranostra e Campagna Amica. Una vacanza a contatto con la natura che è l’ideale per tanti turisti e buongustai che possono oltretutto anche approfittare delle numerose sagre che proprio in questo mese abbondano. A far scegliere una delle 25mila strutture agrituristiche presenti nella Penisola è certamente secondo Campagna Amica e Terranostra l’opportunità di conciliare la buona tavola con la possibilità di stare all’aria aperta avvalendosi anche delle comodità e dei servizi offerti. Nelle aziende agricole sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking ma non mancano – continua la Coldiretti – attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici ma anche corsi di cucina o di orticoltura.

Con le ultime partenze di settembre finisce – conclude la Coldiretti – una stagione turistica con 37,5 milioni gli italiani che hanno deciso di trascorrere una vacanza durante l’estate 2023.

Papa in Mongolia torna a invocare pace e rispetto creato

Papa in Mongolia torna a invocare pace e rispetto creatoCittà del Vaticano, 2 set. (askanews) – Nel suo primo discorso pubblico, pronunciato davanti alle autorità pubbliche della Mongolia, Papa Francesco ètornato a chiedere pace per il mondo ed un congiunto sforzo per la salvaguardia del creato.

Nel suo discorso pronunciato alle 4.20 ora di Roma, presso la Sala Ikh Mongol,di Ulaanbaatar di fronte a circa 700 persone tra Autorità politiche e religiose, Membri del Corpo Diplomatico, Imprenditori e Rappresentanti della Società civile e della cultura, Francesco ha voluto ricordare l’antica cultura mongola “sempre attenta – ha detto – a non rompere i delicati equilibri dell’ecosistema”, una cultura che “ha molto da insegnare a chi oggi non vuole chiudersi nella ricerca di un miope interesse particolare, ma desidera consegnare ai posteri una terra ancora accogliente e feconda”. Dopo il discorso introduttivo del Presidente della Mongolia, Ukhnaagiin Khürelsükh, il Papa ha poi ricordato come proprio la cultura di cui il popolo mongolo è portatore è sempre stata attenta a “non rompere i delicati equilibri dell’ecosistema, ha molto da insegnare a chi oggi non vuole chiudersi nella ricerca di un miope interesse particolare, ma desidera consegnare ai posteri una terra ancora accogliente e feconda e a promuovere con delicatezza e attenzione, contrastando gli effetti della devastazione umana con una cultura della cura e della previdenza, che si riflette in politiche di ecologia responsabile”.

Poi quella che è stata una vera invocazione per la fine dei conflitti che insanguinano il mondo. In unaterra “devastata da troppi conflitti, – da detto il Papa – si ricreino anche oggi, nel rispetto delle leggi internazionali, le condizioni di quella che un tempo fu la pax mongolica, ossia l’assenza di conflitti”. “Passino le nuvole oscure della guerra, vengano spazzate via dalla volontà ferma di una fraternità universale in cui le tensioni siano risolte sulla base dell’incontro e del dialogo, e a tutti vengano garantiti i diritti fondamentali! Qui, nel vostro Paese ricco di storia e di cielo, imploriamo questo dono dall’Alto e diamoci da fare insieme per costruire un avvenire di pace”.

Orsa Amarena uccisa, Pichetto: grave, sia fatta chiarezza

Orsa Amarena uccisa, Pichetto: grave, sia fatta chiarezzaRoma, 1 set. (askanews) – “L’uccisione di una femmina di orso marsicano rappresenta un episodio grave, sui cui è doveroso fare quanto prima chiarezza. Sono in costante contatto con tutti i soggetti istituzionali che in queste ore lavorano per far luce sulla vicenda: è necessario adesso il massimo coordinamento tra Ministero, regioni, Ente Parco, ISPRA, CUFA, sindaci e prefetti. Il nostro impegno è rivolto anche alla protezione dei cuccioli dell’orsa, facendo di tutto affinché possano restare in libertà. Invito infine a moltiplicare l’impegno nell’osservare comportamenti corretti per prevenire ogni possibile conflitto tra gli animali e le persone”.

Lo afferma il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, con riferimento all’uccisione dell’orsa Amarena a San Benedetto dei Marsi, in provincia de L’Aquila.

In aumento del 28,1% i casi settimanali di covid

In aumento del 28,1% i casi settimanali di covidRoma, 1 set. (askanews) – Secondo il bollettino del Ministero sull’andamento del Covid in Italia, nella settimana 24-30 agosto si registrano 14.866 nuovi casi positivi con una variazione di +28,1% rispetto alla settimana precedente (n: 11.606); 65 deceduti con una variazione di +47,7% rispetto alla settimana precedente (n: 44); 142.118 tamponi con una variazione di +12,6% rispetto alla settimana precedente (n: 126.215). Il tasso di positività è al 10,5% con una variazione di +1,3% rispetto alla settimana precedente (9,2%).

Inoltre, dal report di Monitoraggio di Fase 3 risulta che il tasso di occupazione in area medica è pari al 2,7% con una variazione di +0,7% rispetto alla settimana precedente (2,0%); il tasso di occupazione in terapia intensiva è pari allo 0,4% con una variazione di -0,1% rispetto alla settimana precedente (0,5%). “Nel periodo di riferimento e rispetto alla settimana precedente si osserva un lieve aumento del numero di nuovi casi, incremento atteso sulla base degli andamenti previsti di fine estate e della diffusione di una nuova variante che, come per le varianti precedenti, si associa ad una maggiore circolazione virale”, spiega il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia. “In questa fase, nella quale è particolarmente importante osservare l’impatto della malattia sugli ospedali e la gravità clinica, si evidenzia che i tassi di occupazione ospedaliera rimangono sostanzialmente stabili, e, anzi, si registra una lieve diminuzione nelle terapie intensive”, conclude Vaia.

Uccisa a fucilate l’orsa Amarena, identificato chi ha sparato

Uccisa a fucilate l’orsa Amarena, identificato chi ha sparatoL’Aquila, 1 set. (askanews) – È morta l’orsa Amarena, conosciuta per le sue incursioni nei centri abitati: l’animale è stato ucciso nella notte a fucilate nella zona di San Benedetto dei Marsi (L’Aquila). Lo comunica il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Identificato l’uomo che avrebbe sparato.

Ieri 31 agosto 2023 “alle 23:00 circa – spiega il Parco – l’Orsa Amarena è stata colpita da una fucilata esplosa dal signor LA alla periferia di San Benedetto dei Marsi, fuori dal Parco e dall’Area Contigua. Sul posto sono prontamente intervenute le Guardie del Parco, in servizio di sorveglianza, vista l’area in cui Amarena era scesa coi suoi cuccioli. Sul posto è intervenuto il veterinario del Parco con la squadra di pronto intervento, che però ha potuto accertare solo la morte dell’orso vista la gravità della ferita. L’uomo è stato identificato dai Guardiaparco e poi sottoposto ai rilievi a cura dei Carabinieri della locale stazione, intervenuti a seguito della chiamata dei Guardiaparco”. “I rilievi per accertare la dinamica dei fatti sono in corso e andranno avanti tutta la notte, così come il personale del Parco è impegnato a individuare i due cuccioli dell’orsa per valutare il da farsi. L’episodio è un fatto gravissimo, che arreca un danno enorme alla popolazione che conta una sessantina di esemplari, colpendo una delle femmine più prolifiche della storia del Parco. Ovviamente non esistono motivazioni di nessuna ragione per giustificare l’episodio visto che Amarena, pur arrecando danni ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area Contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo”.

Per il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, “la notizia dell’uccisione a colpi di fucile dell’orsa Amarena rappresenta un atto gravissimo nei confronti dell’intera Regione che lascia dolore e rabbia per un gesto incomprensibile. In tutti questi anni le comunità fuori e dentro ai parchi hanno sempre dimostrato di saper convivere con gli orsi senza mai interferire con le loro abitudini. Mai un orso ha rappresentato in Abruzzo un qualunque pericolo per l’uomo, neanche quando si è trovato a frequentare i centri abitati. L’atto violento compiuto nei confronti del plantigrado non ha alcuna giustificazione. Confidiamo nelle indagini che sono state avviate dalle forze dell’ordine e dai vertici del parco, che hanno già individuato il responsabile, affinché la giustizia faccia il suo corso. Sono pronto a costituire la Regione come parte civile contro questo delinquente per tutelare l’immagine e l’onorabilità della nostra gente. Invito le comunità locali e tutti i turisti a continuare ad osservare tutte le norme prescritte affinché gli animali presenti sul territorio possano vivere indisturbati nel loro habitat”.