Morto il consigliere di amministrazione Rai Riccardo LaganàRoma, 10 ago. (askanews) – “L’improvvisa scomparsa di Riccardo Laganà è un dolore profondo per tutta la ‘sua’ Rai, di cui è stato orgogliosamente parte e che ha rappresentato nel Consiglio di Amministrazione, dando voce a chi, con il proprio lavoro, fa vivere quotidianamente il Servizio Pubblico”. Così la Presidente Rai Marinella Soldi e l’Amministratore Delegato Roberto Sergio si fanno interpreti del grande cordoglio del Consiglio di Amministrazione e di tutti i lavoratori Rai per la morte di Riccardo Laganà.
“Nel suo ruolo di Consigliere di Amministrazione – proseguono Soldi e Sergio – Laganà ha sempre rappresentato, con determinazione e fermezza, ma con lealtà e grandissimo senso di responsabilità, il punto di vista dei lavoratori Rai, per un’Azienda che desiderava fosse realmente un punto di riferimento autorevole per i cittadini e per la quale si è sempre speso generosamente in prima persona”.
Papa riceve ciclisti Athletica Vaticana e firma bici per asta solidaleRoma, 9 ago. (askanews) – Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza i ciclisti di Athletica Vaticana che, nei giorni scorsi, hanno partecipato ai Campionati del mondo di ciclismo a Glasgow. In particolare il Papa ha firmato la bicicletta – donata da Pinarello – con la quale Rien Schuurhuis ha corso il Mondiale, domenica scorsa, andando anche in fuga, e che sarà messa all’asta per sostenere il servizio del Dispensario pediatrico vaticano “Santa Marta” in favore di 500 famiglie povere con bambini piccoli. Le modalità dell’asta solidale saranno rese note nei prossimi giorni da Athletica Vaticana.
I ciclisti della “sua” squadra hanno raccontato a Francesco l’esperienza ai Mondiali, vissuta in comunione con la Giornata mondiale della gioventù a Lisbona. A partire dalla gara “Gran fondo”, riservata agli amatori, nella quale Rino Alberto Bellapadrona e Marcus Bergmann hanno pedalato insieme con Masomah Ali Zada, ciclista afghana del Team Rifugiati formato dall’Unione ciclistica internazionale con atlete e atleti dell’Afghanistan, della Siria e dell’Iran. Inoltre al Papa hanno raccontato l’abbraccio con i campioni paralimpici e gli hanno consegnato una piccola immagine della Madre di Dio da parte dei poveri assistiti nel Centro vincenziano “Ozanam”, a Glasgow, incontrati proprio alla vigilia della gara.
Matteo Messina Denaro ricoverato a L’Aquila in gravi condizioniL’Aquila, 8 ago. (askanews) – Le condizioni di salute del boss Matteo Messina Denaro si sono aggravate e il boss mafioso è stato trasferito dal super carcere dell’Aquila nel reparto di chirurgia del capoluogo di regione abruzzese, con imponenti misure di sicurezza. Matteo Messina Denaro è ora ricoverato nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Lo si apprende da fonti sanitarie.
Il boss mafioso è stato trasferito dal carcere aquilano nel nosocomio abruzzese in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni di salute e alle conseguenti richieste del suo legale. Le condizioni di Messina Denaro “sono peggiorate e non sono compatibili con il carcere duro”, aveva detto oggi l’avvocato del boss mafioso Alessandro Cerella sostenendo che “deve essere assistito 24 ore al giorno”. “Non mi pentirò mai”, avrebbe detto il boss durante l’interrogatorio effettuato dal procuratore di Palermo Maurizio De Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido. L’interrogatorio è stato depositato oggi.
Clima, il ministro Pichetto incontra ‘Ultima generazione’: dagli attivisti una proposta di leggeRoma, 8 ago. (askanews) – Una proposta di legge per la cancellazione dei Sad, i sussidi ambientalmente dannosi alle aziende del fossile che sarà presentata a settembre. Con questa proposta arrivano all’incontro con il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, gli attivisti di Ultima generazione. Una proposta “su cui Ultima generazione vorrebbe che si attivassero tutte le forze politiche e i parlamentari consapevoli dell’urgenza di un intervento per fermare il genocidio di massa verso il quale ci stiamo avviando, che è l’unico motivo che spinge le persone ad aderire alle azioni di resistenza civile nonviolenta”.
Per Ultima generazione il governo, riferisce una degli attivisti, deve attivarsi per quella “che non è solo una crisi climatica ma un problema sociale, economico e lavorativo”. La delegazione è composta da 4 membri di cui però Beatrice Pepe, non ha potuto partecipare all’incontro perché le è stato dato un foglio di via obbligatorio che le impedisce di entrare a Roma per un anno a causa di un blocco stradale. “È una semplice data che però si porta dietro una montagna di preoccupazione, frustrazione, denunce, rabbia ma anche amore e cura. Più di 30 anni di superficialità e incompetenza ci costringono oggi a una situazione di emergenza che, anni fa, si sarebbe potuta evitare con una transizione energetica graduale. Ora abbiamo l’ultima occasione per fare qualcosa di coerente con quella che dovrebbe essere la priorità nelle agende politiche mondiali”, dichiara Ultima Generazione in vista dell’incontro.
Vista l’urgenza del momento, le persone di Ultima generazione portano all’attenzione del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica alcune questioni impellenti e gli rivolgeranno domande su importanti impegni internazionali assunti dall’Italia. In particolare “come intende rispettare gli impegni di abbandono dei sad (sussidi ambientalmente dannosi) entro il 2025, un impegno ribadito anche nell’introduzione dell’ultima edizione del catalogo dei sussidi favorevoli e dannosi”. Inoltre “come intende raggiungere gli impegni dell’agenda Fit for 55, su cui siamo drammaticamente in ritardo e come risponde alla totale bocciatura da parte di Eccoclimate del Pniec Piano nazionale integrato energia e clima), presentato lo scorso 19 luglio; cosa risponde all’appello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, parlando di crisi climatica, ha dichiarato: ‘Occorre avere la consapevolezza che siamo in ritardo nelle azioni necessarie per invertire il trend’; cosa intende fare delle lacrime versate al Giffoni Festival”.
E’ stata imbrattata la Galleria di Milano. Sangiuliano: punire con pene esemplariRoma, 8 ago. (askanews) – La sommità dell’arco di ingresso della Galleria Vittorio Emanuele II che si affaccia su piazza del Duomo a Milano è stata deturpata dai “tag” (le firme) di tre writer. E’ accaduto la sera di lunedì 7 agosto, quando tre persone vestite di nero sono salite sul monumento e hanno tracciato dei disegni stilizzati con la vernice spray verde e azzurra.
L’atto vandalico è stato filmato con i cellulari da diversi passanti e turisti che affollavano la piazza, increduli per quello che stava avvenendo sotto i loro occhi. Alcuni hanno anche fischiato e insultato il terzetto che, nonostante l’intervento dei vigili, della polizia e dei vigili del fuoco è riuscito a far perdere le proprie tracce. Molto visibile è invece l’imbrattamento che campeggia proprio sopra la dedica “A Vittorio Emanuele II i milanesi”. Sia i vigili che la polizia escludono una qualsivoglia matrice politica del gesto, a differenza invece del blitz ambientalista che Ultima Generazione compì, sempre in piazza del Duomo, il 9 marzo scorso gettando della vernice gialla sulla statua di Vittorio Emanuele II. “Il danneggiamento al frontone della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano con vernice spray è un atto gravissimo che va punito con pene esemplari. Il rispetto per i beni pubblici e per i nostri immensi tesori artistico-architettonici deve affermarsi sempre più come valore assoluto, a partire dalla scuola e fino agli strumenti social che troppo spesso rilanciano le gesta di veri e propri vandali che mettono a rischio i monumenti e gli spazi aperti al pubblico di elevatissimo valore storico e culturale”. Lo ha affermato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, aggiungendo: “A breve, dopo l’approvazione avvenuta il mese scorso al Senato, il ddl eco-vandali sarà votato dalla Camera e diventerà finalmente legge così da avere un quadro normativo più severo ed efficace per contrastare il deturpamento dei nostri beni culturali e paesaggistici”.
Migranti, Papa: Nel Nord Africa ci sono lager, è terribileRoma, 7 ago. (askanews) – “Il Mediterraneo è un cimitero, ma non è il cimitero più grande. Il cimitero più grande è il Nord Africa”. Così papa Franceco parlando ai giornalisti sul volo che lo ha riportato a Roma.
“C’è un problema che a me preoccupa, che è il problema Mediterraneo. Per questo- vado in Francia. È criminale lo sfruttamento dei migranti”, ha sottolineato il Pontefice con riferimento al viaggio che farà a Marsiglia a fine settembre. “Qui in Europa no, perché va, siamo più colti, ma nei lager del Nord Africa… Io raccomando una lettura. C’è un piccolo libretto, piccolo, che scrisse un migrante che per venire dalla Guinea in Spagna ha speso credo tre anni perché era catturato, torturato, schiavizzato. I migranti in quei lager del Nord: è terribile. In questo momento – la settimana scorsa – l’associazione Mediterranea Saving Humans, – prosegue Bergoglio come riportano i media Vaticani – stava facendo un lavoro per riscattare i migranti che erano nel deserto tra la Tunisia e a Libia, perché li avevano lasciati lì a morire. Quel libro si chiama ”Hermanito”, vale la pena. Leggetelo e voi vedrete il dramma dei migranti prima di imbarcarsi. I vescovi del Mediterraneo faranno questo incontro, anche con qualche politico, per riflettere sul serio sul dramma dei migranti”. “Il Mediterraneo è un cimitero, ma non è il cimitero più grande. Il cimitero più grande è il Nord Africa. È terribile questo, Io vado a Marsiglia per questo. La settimana scorsa il presidente Macron mi ha detto che è sua intenzione di venire a Marsiglia”. Non ha niente lei contro la Francia? “No. No su questo è una politica. Io sto visitando i piccoli Paesi europei. I grandi Paesi, – risponde il Papa – Spagna, Francia, Inghilterra, li lascio per dopo, alla fine. Ma come opzione ho cominciato con l’Albania e così i piccoli”.
Domenica infernale in Sardegna,costa orientale in fiamme a Nord e SudRoma, 6 ago. (askanews) – Domenica infernale in Sardegna, con fiamme spaventose sulla costa orientale dell’isola la mattina a Sud nel Sulcis a Costa Rei e in Baronia, il pomeriggio nel Nord con un drammatico gigantesco incendio nel nuorese divampato a Posada e rapidamente estesosi fino a Siniscola a causa del forte maestrale.
In volo sulla costa orientale sarda incrociano senza sosta sette Canadair, arrivati anche dalla penisola, nel tentativo di domare dal cielo le fiamme che hanno fatto evacuare spiagge e abitazioni. E supportare l’incessante impegno a terra delle squadre dei Vigili del Fuoco e delle squadre volontarie specializzate di soccorso. Un grosso incendio sta divorando le campagne tra Posada e La Caletta, le fiamme e il fumo sono spinti dal forte vento. È stato necessario anche bloccare il traffico sulla strada statale 131 ed evacuare alcune spiagge e case. Dalla base di Anela è partito un elicottero del Corpo forestale mentre via terra c’è un grande dispiegamento di forze. In località Monte Longu sono al momento impegnate sei squadre dei vigili del fuoco, con 30 uomini e 12 mezzi, e ne sta arrivando un’altra. Il forte vento sta spingendo le fiamme. Sul posto stanno intervenendo anche Protezione civile e volontari. In mattinata i Canadair hanno preso acqua dal mare e scaricato soprattutto nella parte Sud della Costa sarda orientale, nella zona di Costa Rei. Due incendi hanno devastato la zona del Parco dei Sette Fratelli, dove due aziende agricole sono state evacuate. Gravissimi i danni nella zona di Feraxi: 4 aziende agricole sono state devastate dal fuoco che ha distrutto le riserve di foraggio accumulate.Roghi hanno impegnato forze dell’ordine e soccorsi anche a Capoterra, San Sperate e San Giovanni Suergiu.In fiamme un canneto a Molentargius, dove a ridosso di via Fiume sono state minacciate aziende e alcune abitazioni.
Migranti, a Lampedusa morti una donna e un bambino, 30 dispersiRoma, 6 ago. (askanews) – A Lampedusa le motovedette SAR della Guardia Costiera CP319 e CP324 hanno tratto – si legge in un comunicato – in salvo 57 migranti, recuperando a bordo anche i corpi esanimi di una donna e di un minore. Alle operazioni di ricerca hanno partecipato anche elicotteri Gdf e Frontex .I migranti si trovavano a bordo di due natanti partiti verosimilmente da Sfax nei giorni precedenti e risulterebbero mancare all’appello circa 30 persone.
Oggi Soccorso alpino e speleologico siciliano e 82° Csar dell’Aeronautica militare sono in azione a Lampedusa (Agrigento) per recuperare una quarantina di immigrati bloccati da quasi 48 ore, dopo il naufragio della loro imbarcazione, su una scogliera ai piedi di una parete verticale alta più di 100 metri nella zona di Cala ponente. Vista l’impossibilità di operare via mare a causa delle avverse condizioni meteo, allertato dalla Direzione marittima di Palermo della Capitaneria di porto, il Soccorso alpino ha a sua volta chiesto il supporto dell’Aeronautica, con la quale vige un consolidato rapporto di collaborazione. Due tecnici di elisoccorso si sono imbarcati all’aeroporto di Birgi su un elicottero HH 139B dell’82° centro Csar che in pochi minuti ha raggiunto l’isola delle Pelagie. Il velivolo ha fatto una brevissima sosta per lasciare materiale tecnico imbarcato nel caso di un intervento più complesso anche via terra e avere più spazio a bordo. A questo è iniziata la vera e propria operazione di recupero. I tecnici del Sass e dell’Aeronautica si sono calati col verricello e hanno imbarcato per prime sei donne per sbarcarle all’aeroporto dell’isola.
”Un’estate con 32 eventi estremi al giorno”Roma, 6 ago. (askanews) – La nuova ondata di maltempo sulla Penisola rende l’estate 2023 sempre più da incubo, funestata da una media di 32 eventi estremi al giorno lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento, in aumento del +57% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno che hanno colpito il territorio, con pesanti danni a città e campagne, oltre a rovinare le vacanze e il turismo. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti del cambiamento climatico secondo i dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).
Dopo il caldo estremo fatto registrare a luglio, che dovrebbe confermarsi come il mese più caldo di sempre, gli ultimi nubifragi aumentano ulteriormente il conto danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali che supereranno i 6 miliardi dello scorso anno, secondo Coldiretti. Un’annata nera per l’agricoltura italiana dove a causa dei cambiamenti climatici quest’anno si registra tra l’altro un taglio del 10% della produzione di grano, del 14% di quella di uva da vino fino al 63% delle pere mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno, secondo l’analisi Coldiretti. Ma in difficoltà sono anche le atre produzioni ortofrutticole bruciate dal caldo torrido con ustioni che provocano perdite, dall’uva ai meloni, dalle angurie alle albicocche, dai pomodori alle melanzane. “Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi.
Papa: troppe guerre nel mondo e grande dolore per UcrainaCittà del Vaticano, 6 ago. (askanews) – Ci sono ancora troppe guerre nel mondo come quella in Ucraina per la quale si prova “grande dolore”. A tornare a pregare per la pace è stato stamane Papa Francesco da Lisbona. Prima dell’Angelus domenicale, nel Parco Tejo dove ha presieduto la messa finale della Gmg di fronte a centinaia di migliaia di ragazzi, ringraziando tutti per l’impegno per la buona riuscita del grande evento, Francesco ha voluto inviare un saluto particolare “ai giovani che non hanno potuto essere qui, ma hanno partecipato a iniziative organizzate nei loro Paesi dalle Conferenze episcopali e dalle Diocesi; penso, ad esempio, – ha detto – ai fratelli e alle sorelle subsahariani riuniti a Tangeri. In particolare, accompagniamo con il pensiero e con la preghiera coloro che non sono potuti venire a causa di conflitti e di guerre. Nel mondo sono tante”.
“Pensando a questo continente, provo grande dolore per la cara Ucraina, che continua a soffrire molto. Amici, permettete a me, anziano, di condividere con voi giovani un sogno che porto dentro: è il sogno della pace, il sogno di giovani che pregano per la pace, vivono in pace e costruiscono un avvenire di pace. Attraverso l’Angelus mettiamo nelle mani di Maria, Regina della pace, il futuro dell’umanità. E, tornando a casa, – ha chiesto il Papa ai giovani – continuate, per favore a pregare per la pace. Voi siete un segno di pace per il mondo, una testimonianza di come le nazionalità, le lingue e le storie possono unire anziché dividere. Siete la speranza di un mondo diverso”.