Roccella, Guardia costiera coccorre barca con 96 migrantiMilano, 17 giu. (askanews) – Questa notte la motovedetta SAR CP 311 della Guardia Costiera di Roccella ha prestato soccorso ad una barca a vela in difficoltà con 96 migranti a bordo, a più di 100 miglia nautiche da Roccella, in area di responsabilità SAR italiana. In un primo momento, a causa delle proibitive condizioni del mare e dell’ingente numero di persone a bordo, non è stato possibile effettuare in sicurezza il trasbordo dei migranti sulla motovedetta, nonostante la presenza di un’unità mercantile impegnata a creare ridosso per lo svolgimento delle operazioni.
I soccorritori marittimi della Guardia Costiera sono quindi saliti a bordo della barca a vela con l’obiettivo di tranquillizzare gli occupanti, governare l’unità e cercare di mantenere una posizione più ridossata, per permettere l’affiancamento ad opera della motovedetta.Grazie anche all’intervento sul posto di un pattugliatore portoghese operante per l’agenzia Frontex e alla presenza di unità mercantili che creavano ridosso dal mare e dal vento, con le prime luci dell’alba le operazioni di soccorso, seppur complesse, si sono potute svolgere in sicurezza. Una donna, caduta in mare durante le prime fasi concitate dell’attività, è stata subito recuperata dai soccorritori marittimi della Guardia Costiera e portata a bordo della motovedetta.
Tutti i migranti sono stati tratti in salvo, trasbordandoli sulla motovedetta della Guardia Costiera, poi giunta poche ore fa circa nel porto di Roccella.
Vacanze, i consigli per difendersi dai furti nelle caseRoma, 17 giu. (askanews) – Le cifre fornite dal Censis non lasciano spazio a dubbi. D’estate, i furti nelle nostre case aumentano in maniera consistente: settecento al giorno, circa trenta ogni ora, due ogni minuto. Non è un caso che, in queste settimane, si sta registrando un fenomeno decisamente nuovo: “Non ci sono dati ufficiali, ma c’è un’insolita richiesta di grate -afferma Alessandro Dall’Aglio, Ceo di Digiemme Serramenti, una delle principali aziende che, in Italia, operano nel settore. Non so se sia una moda ma questa è la nuova tendenza, come conferma chi opera in questo campo. Un +40%, dai primi calcoli, che sta modificando anche il nostro lavoro. Una scelta tuttavia che non convince del tutto, se l’obiettivo è quello di blindare i nostri appartamenti”.
Moda o soluzione corretta? Le grate proteggono davvero da intrusioni? Gli esperti non hanno dubbi: “Chi delinque oggi -continua Dall’Aglio- è particolarmente aggiornato e usa dispositivi facilmente trasportabili e utilizzabili. Penso, ad esempio, alle cesoie che si possono tenere in mano e non hanno bisogno di corrente elettrica. Basta un tac e il gioco è fatto, le inferriate si tagliano senza alcuna difficoltà. Tuttavia, se questa è la scelta, bisogna procedere con grate che abbiano un diametro maggiore di 22 mm. Sono innanzitutto un deterrente ma poi, se hanno determinate caratteristiche, hanno una funzionalità fondamentale. La qualità del prodotto è essenziale. Inoltre bisogna curare anche la posizione delle barre. La distanza fra esse deve, per completare al meglio il sistema difensivo, essere al massimo di dodici centimetri, in modo da impedire la flessione con una leva o con un crick. Esistono tuttavia soluzioni ancora più incisive. La migliore in assoluto è quella di dotarsi di finestre blindate, a patto però che siano in acciaio perché solo le sole a poter reggere vetri che siano anch’essi blindati. In alternativa, potrebbero andar bene anche le persiane blindate”. Cosa fare allora per andare in vacanza tranquilli? “Gli allarmi da soli non bastano -puntualizza Dall’Aglio. Occorre dotarsi, questo è essenziale, di una porta che impegni il ladro per almeno una quindicina di minuti. Fondamentale l’ancoraggio della porta e il telaio realmente performante è quello assemblato con la saldatura. Ci vuole un falso telaio prefissato alla parete, un telaio maestro che venga ancorato al falso telaio e un battente che contenga tutti quegli elementi come le serrature e i chiavistelli che rendono la porta resistente ai tentativi di effrazione e manipolazione anche meccanica. Nella logica di complicare la vita al ladro, anche la serratura è determinante. Optare per la doppia serratura è la decisione decisamente più efficace. Ma a un patto: quello di differenziare gli accessi”-
Che, tradotto, cosa significa? “Questo vuol dire -risponde l’esperto- che, a mio parere, la prima serratura deve essere a doppia mappa, mentre la seconda deve invece adottare il cilindro”. Si tratta di due tecnologie completamente diverse e ciò comporta due azioni da parte del ladro diametralmente opposte: “Se poi le serrature -continua Dall’Aglio- presentano una protezione di copertura la percentuale, in termini di protezione, aumenta ancor di più. Si chiama Defender ed è un dispositivo che impedisce i tentativi di effrazione che coinvolgono il cilindro e non consente al ladro di agire con strumenti da scasso nella zona del cilindro. Deve avere una forma a tronco di cono o arrotondata per non dare appigli ai classici arnesi utilizzati per i furti”.
Farà (molto) caldoRoma, 17 giu. (askanews) – Aria calda dal Sahara, anticiclone africano Scipione in espansione dall’Algeria verso l’Italia; la fase relativamente fresca ed instabile è finita dopo le piogge torrenziali che hanno interessato gran parte dell’Italia dal primo maggio fino alla giornata di ieri.
Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma il ribaltone meteo, dagli ombrelli agli ombrelloni, dai nubifragi al solleone, dalle temperature quasi autunnali alla canicola africana: dal Sahara arriveranno anche le polveri del deserto e renderanno il cielo a tratti velato e giallognolo, in particolare sul Centro-Sud. Ma, nonostante queste sottili velature giallognole, avremo il termometro in impennata: le temperature saliranno in modo repentino, anche a causa della lunghezza del giorno, con circa 15 ore di luce da Nord a Sud. Ci stiamo infatti avvicinando al Solstizio d’Estate e le giornate sono lunghissime, il sole scalda per tante ore e la notte, relativamente breve, non riesce a bilanciare le temperature con il successivo raffreddamento: in questo modo le temperature salgono costantemente e lo faranno almeno fino a venerdì 23 giugno quando al Nord sono previsti dei temporali. Sabato 24 aria più fresca, al seguito di questi acquazzoni, potrebbe attraversare l’Italia con un break instabile meno afoso sul nostro Paese.
Le temperature massime previste sono comunque sorprendenti: fino a 40-42°C in Sardegna e localmente fino a 39°C anche in Sicilia. Questi valori dovrebbero essere raggiunti dopo 3-4 giorni di riscaldamento africano, quindi verso il 20-21 giugno, ma non si esclude un’impennata anche più veloce con i primi 40°C già domenica o lunedì. Sul resto dell’Italia, cioè sulla parte peninsulare, avremo temperature fino a 33-35 gradi, ma con molta umidità, tanta afa e temperature percepite superiori ai 40°C: non si escludono valori quasi record sulle regioni centrali e meridionali. La lingua rovente di Scipione infatti punterà in particolare le Isole Maggiori, ma anche il Centro tirrenico e le zone interne del Sud.
La Capitale potrebbe veder salire il termometro all’improvviso, dopo settimane di piogge, anzi di nubifragi a ripetizione.
La bimba Kata scomparsa, sgombero all’ex hotel occupatoFirenze, 17 giu. (askanews) – E’ in corso lo sgombero dell’ex hotel Astor, a Firenze, dove ormai una settimana fa è scomparsa una bambina peruviana, Kata, di cinque anni. Lo sgombero è dovuto al sequestro preventivo disposto dalla Procura di Firenze. Sul posto forze dell’ordine, personale medico, servizi sociali, polizia municipale e vigili del fuoco. Nella struttura vivono un centinaio di persone, di cui 19 minori. L’ex hotel era occupato abusivamente dal settembre 2022.
“I sopralluoghi compiuti dalla polizia giudiziaria”, a seguito di un tentato omicidio del 28 maggio 2022 “e dell’ipotizzato sequestro di persona a scopo di estorsione di Mia Kataleya Chiclio Alvareza del 10 giugno del 2002 hanno confermato la presenza nell’immobile di numerosi nuclei familiari”, fa sapere la Procura. “Sussiste il pericolo – aggiunge la Procura – che il protrarsi della condotta criminosa impedendo i necessari e urgenti lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’edificio, agevoli o protragga le conseguenze del reato contestato o agevoli la commissione di altri reati”.
Su delega della Dda, il sequestro è stato curato dalla questura e dal comando provinciale dei carabinieri con l’ausilio degli assistenti sociali, dei vigili del fuoco e del 118. La prefettura e il Comune diáFirenzeási sono attivati per trovare agli occupanti alloggi in altre strutture abitative.
Arrestato il camionista tedesco che investì e uccise RebellinRoma, 17 giu. (askanews) – La polizia tedesca ha arrestato, giovedì scorso, sulla base di un mandato d’arresto europeo emesso dal Gip del Tribunale di Vicenza, il conducente dell’autoarticolato che il 30 novembre 2022 investì e uccise il ciclista Davide Rebellin, impegnato in un allenamento in bicicletta sulla SR 11 presso Montebello Vicentino. Wolfgang Rieke – che era già in carcere a Munster dal 28 dicembre 2022 in stato di arresto provvisorio – è accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso.
Nell’ambito degli accertamenti, i carabinieri di Vicenza e il consulente tecnico nominato per la ricostruzione della dinamica dell’incidente, con il supporto di personale specializzato del Commissariato di Polizia tedesco, hanno stabilito che in corrispondenza delle parti plastiche della motrice del tir coinvolto nel sinistro stradale (paraurti anteriore, spoiler) erano presenti deformazioni compatibili con l’urto della bicicletta e del corpo del ciclista e che il mezzo era stato successivamente lavato con un detergente concentrato, a forte reazione decapante e ad alta reazione acida. La consulenza tecnica ha inoltre accertato che il conducente del mezzo aveva a disposizione una visibilità diretta e indiretta che consentiva in maniera adeguata di percepire la presenza del ciclista sulla careggiata nei momenti antecedenti l’urto e che il mezzo era dotato di una telecamera posta sulla base dello specchio del lato passeggero che sarebbe entrata in funzione automaticamente all’inserimento della freccia sul lato destro. Ove pertanto il conducente avesse attivato l’indicatore di direzione, avrebbe scorto agevolmente la presenza del ciclista quando quest’ultimo si trovava a ridosso del limite di sagoma laterale, garantendo anche prospettiva di visibilità frontale-angolare destra per più di sei metri in avanti.
Parte lo sgombero dell’ex hotel occupato dove è sparita KataFirenze, 17 giu. (askanews) – A Firenze è iniziato lo sgombero dell’ex hotel Astor, dove ormai una settimana fa è scomparsa Kata, la bambina peruviana di cinque anni. Lo sgombero è dovuto al sequestro preventivo disposto dalla Procura di Firenze. Sul posto forze dell’ordine, personale medico, servizi sociali, polizia municipale e vigili del fuoco. Nella struttura vivono un centinaio di persone, di cui 19 minori. L’ex hotel era occupato abusivamente dal settembre 2022.
“I sopralluoghi compiuti dalla polizia giudiziaria” a seguito di un tentato omicidio del 28 maggio 2022 “e dell’ipotizzato sequestro di persona a scopo di estorsione di Mia Kataleya Chiclio Alvareza del 10 giugno del 2002 hanno confermato la presenza nell’immobile di numerosi nuclei familiari”, fa sapere la Procura. “Sussiste il pericolo – aggiunge la Procura – che il protrarsi della condotta criminosa impedendo i necessari e urgenti lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’edificio, agevoli o protragga le conseguenze del reato contestato o agevoli la commissione di altri reati”.
Su delega della Dda, il sequestro è stato curato dalla questura e dal comando provinciale dei carabinieri con l’ausilio degli assistenti sociali, dei vigili del fuoco e del 118. La prefettura e il Comune diáFirenzeási sono attivati per trovare agli occupanti alloggi in altre strutture abitative. xfi
Argentina, in due volumi Uca apre archivi su dittaturaCittà del Vaticano, 16 giu. (askanews) – Quali rapporti, azioni di resistenza ma anche omissioni e silenzi da parte della Chiesa cattolica nel tragico periodo della storia argentina che va dal 1966 al 1983, segnati dai colpi di stato dei militari, fino al tragico epilogo del governo del governo dei militari del generale Videla.
Un enorme studio di ricerca e analisi storica è stata portata a termine dalla Uca, la prestigiosa Università cattolica argentina che si è avvalsa del lavoro di oltre 20 studiosi, con la pubblicazione di due volumi (un terzo è ancora in gestazione)dall’evocativo titolo: “La verità vi renderà liberi” che prende in esame quasi un ventennio di vita nel paese natale di Papa Bergoglio basandosi su un elemento decisivo: l’accesso agli archivi dei vari organismi, sia vaticani che della Conferenza episcopale argentina, con l’utilizzo anche di documenti fino a questo momento secretati. Una opera di disvelamento voluta, ‘in primis’, dallo stesso Pontefice argentino. A presentarli nella sede della Radio Vaticana a Roma, alcuni suoi curatori e tra loro Carlos Galli, ricercatore e decano della facoltà teologica dell’Uca.
“Si tratta – ha spiegato lo stesso Galli – di un’opera collettiva e sinodale che nel secondo volume tratta della Chiesa argentina e della Santa Sede di fronte al ‘terrorismo’ di Stato’ che è andato dispiegandosi in quei drammatici anni”. Galli ha parlato di “spirale demoniaca che ebbe il suo compimento con la violenza diffusa di Stato messa in atto dagli apparati governativi di quegli anni”. Di fronte a tutto ciò si è posto lo storico che nei volumi ha analizzato “argomenti difficili ma necessari” come quelli che riguardano il ruolo della Chiesa dal 1976 quando apparvero evidenti sequestri, torture e sparizioni di oppositori operati dal regime dei militari al governo.
In questi libri, ha poi affermato Galli, “si realizza un’opera di analisi storica che abbraccia due decenni dove raccontiamo la verità storica senza retorica ma con un atteggiamento intellettuale onesto. Ricordo che già la Conferenza episcopale argentina, in un suo pubblico documento, ha ammesso di non aver fatto abbastanza per prevenire e poi agire in molti casi di violazione di diritti umani”.
Papa, Alfieri: con attenta convalescenza viaggi in condizioni miglioriCittà del Vaticano, 16 giu. (askanews) – “Se non ricordo male, il primo viaggio in Portogallo è ad agosto, quindi a circa due mesi dall’intervento. Se lui fa un’attenta convalescenza, potrà fare questo viaggio in condizioni migliori rispetto a quando lo aveva programmato in precedenza, con questi disturbi, questi dolori, queste crisi sub-occlusive. Cioè quando i processi di cicatrizzazione saranno terminati, lui starà meglio. E quindi per me li può fare assolutamente i viaggi. Poi con i suoi collaboratori durante questo mese e mezzo cercherà di equilibrare e di bilanciare gli impegni tra quelli improcrastinabili e quelli più gravosi”. Così i prof. Sergio Alfieri in una intervista esclusiva raccolta dal giornalista Salvatore Cernuzio per i Media Vaticani.
Il medico che ha operato Papa Francesco ha, quindi, ribadito che “l’intervento è andato bene. Ho delle preoccupazioni per la salute del Papa? No, nel senso che il Santo Padre, rispetto ad altri coetanei di 86 anni, ha un cuore perfetto, ha gli esami del sangue che molti cinquantenni invidierebbero perché non ha un parametro fuori posto, neanche uno: la glicemia, il colesterolo, i globuli bianchi… Ha un ottimo valore di emoglobina, non ha nessun problema. – ha rivelato – Ha gli organi vitali, quelli che noi consideriamo nei pazienti quando si deve valutare la criticità o meno, sani. Il cuore è sano, non ha mai avuto problemi, i reni funzionano benissimo, i polmoni funzionano bene”. “Voi avete visto ogni tanto ha quel sibilo, però vi ricordate dell’ulteriore intervento che ha subito in gioventù – l’asportazione di parte del lobo – e quindi ha meno polmone degli altri, ma questo lo ha da sempre… Non è quello che preoccupa. La preoccupazione – ha poi aggiunto Alfieri – che ho è che faccia una buona convalescenza: che lui e chi gli sta intorno questo primo mese limitino un pochino gli impegni, non in generale, ma quelli gravosi per quello che potrebbero essere gli sforzi a livello della parete addominale”.
Quindi, ancora una precisazione sulla convelescenza del Pontefice ora che ritornato in Vaticano. “Gli abbiamo chiesto, raccomandato e spiegato che una buona convalescenza adesso potrà permettergli di poter essere operativo in tutti gli impegni che ha programmato da luglio in poi, compresi i viaggi. Quindi non deve stare a letto, assolutamente no, ma – ha precisato Alfieri – deve ancora stare attento agli sforzi. Almeno un mese di convalescenza per risparmiare un po’ i muscoli addominali, in modo tale che possa cicatrizzare bene, così che lui possa riprendere al meglio tutti i suoi impegni”.
Il Papa ha lasciato il Gemelli ed è tornato in Vaticano: “Sono ancora vivo”Roma, 16 giu. (askanews) – Papa Francesco ha lasciato stamattina il Policlinico Gemelli di Roma dove si è sottoposto, mercoledì 7 giugno scorso, ad un intervento chirurgico all’addome. Il Pontefice, dopo dieci giorni di degenza al decimo piano del nosocomio, è rientrato in auto a Casa Santa Marta in Vaticano dove risiede e dove resterà a riposo qualche giorno.
Lasciando dall’ingresso principale il Gemelli, il Papa, dopo aver salutato sanitari e infermieri, è stato accolto da una piccola folla di degenti e parenti di malati che lo hanno applaudito e incoraggiato. Francesco, che è apparso non sofferente e sereno, in carrozzina, ha risposto con cenni di saluto e sorridendo: “Grazie per il vostro servizio, grazie tante”. Come sta? “Ancora vivo!”. Rispondendo alle domande dei cronisti sul naufragio dei migranti in Grecia ha quindi detto: “Tanto dolore”. Francesco è apparso in buona salute e prima di salire in macchina si è alzato dalla carrozzina. Lasciato il policlinico Agostino Gemelli, come avvenuto nel caso degli altri ricoveri, il pontefice in auto si è recato in Basilica all’Esquilino, nella cappella Paolina, dove è custodita l’antica immagine della Madonna Salus populi romani e si è raccolto in preghiera. Prima di fare rientro in Vaticano, Papa Francesco si è fermato anche per una breve visita privata alla suore dell’Istituto Maria Santissima Bambina, riunite per il loro capitolo generale. Il Papa è arrivato intorno alle dieci in Vaticano e fuori dall’ingresso del Perugino, ha voluto salutare le forze dell’ordine e ringraziarle per il loro servizio.
Nel suo appartamento a Casa Santa Marta, in Vaticano, il Papa dovrà proseguire ancora per qualche giorno il periodo di riposo dopo l’operazione all’addome a cui si è sottoposto. Papa Francesco farà comunque l’Angelus di domenica, mentre – rende noto il Vaticano – “le udienze dei prossimi giorni sono confermate, salvo l’udienza generale di mercoledì 21 giugno, che è annullata per salvaguardare il recupero post operatorio del Santo Padre”.
Gualtieri: è inaccettabile un incidente mortale per un video sui socialRoma, 15 giu. (askanews) – L’incidente a Casal Palocco, in cui è stato ucciso un bambino di 5 anni, “è un evento tragico. Davvero spezza il cuore pensare alle vittime” e “sarebbe davvero incredibile e inaccettabile se si fossero perse delle vite per realizzare dei video”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a margine della presentazione dell’Estate Romana 2023 al Teatro India. “Da quello che si sta accertando, naturalmente c’è un’inchiesta in corso e quindi sarà la magistratura a esprimersi – ha aggiunto Gualtieri – pare evidente che occorre un senso di responsabilità diffuso sulla sicurezza stradale”. L’incidente, secondo Gualtieri, “è una cosa davvero sconvolgente che deve far riflettere tutti e il nostro auspicio è che si faccia luce e giustizia, rapidamente e severamente”, ha concluso.