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“Wine Cube” di Partesa sbarca a Roma il 20 e 21 marzo con 67 Cantine

“Wine Cube” di Partesa sbarca a Roma il 20 e 21 marzo con 67 CantineMilano, 1 mar. (askanews) – Assaggi dall’Italia e da Austria, Germania, Slovenia, Spagna, fino alla Francia dei Bordeaux e degli Champagne (con una “chicca” da Sauternes), masterclass e incontri con produttori, ristoratori, esperti e opinion leader del panorama italiano e internazionale. Tutto questo è “Wine Cube-A Great Experience”, l’evento ideato da Partesa, azienda leader in Italia nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Horeca, andrà in scena per la prima volta a Roma, il 20 e 21 marzo al Salone delle Fontane, che apre per l’occasione dalle 11 alle 19.
Dopo il debutto lo scorso ottobre a Milano con oltre duemila visitatori, questa prima edizione romana offrirà 57 banchi d’assaggio (40 per i vini bianchi e rossi e 17 per gli sparkling) in cui scoprire oltre 400 etichette di 67 cantine italiane ed europee; sei masterclass curate dai grandi nomi del vino italiano e internazionale, e incontri per discutere “dell’evoluzione di ruolo, modalità, canali di comunicazione di un mondo del vino che si interfaccia con un pubblico di nuovi wine lovers sempre più acculturati, curiosi, esperti e a loro agio con i mezzi digitali”.
“Siamo felici e orgogliosi di portare questa manifestazione nella Capitale, oltrettutto in un anno per noi speciale: il 25esimo anniversario del progetto ‘Partesa per il Vino’, nato nel 1998 dalla passione e dalla capacità di Partesa di anticipare le esigenze del mercato, con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento in Italia per il mondo del vino di qualità” ha dichiarato il National category manager wine, Alessandro Rossi, aggiungendo che “‘Wine Cube’ è un format pensato per creare occasioni di condivisione, di incontro e di business tra produttori, operatori ed esperti”.
Attiva da 34 anni, Partesa, che è parte del Gruppo Heineken Italia, opera in 13 regioni con 40 depositi, impiega circa mille persone e conta oltre 42mila clienti, a cui offre un portfolio con oltre ottomila referenze nell’ambito della birra, del vino, degli spirits, delle bevande analcoliche e del food.

Intesa Sanpaolo: supporto a 150 donne ucraine in Polonia con AVSI

Intesa Sanpaolo: supporto a 150 donne ucraine in Polonia con AVSIMilano, 1 mar. (askanews) – Integrazione, formazione ed empowerment femminile, questi i tre pilastri del progetto “Inclusione lavorativa per rifugiati ucraini in Polonia” avviato dall’ong AVSI, con il partner storico AVSI Polska e il sostegno di Intesa Sanpaolo, ad agosto 2022 in risposta all’onda di migranti arrivata nel paese polacco a causa della guerra in Ucraina. Un progetto innovativo che ha saputo unire la formazione linguistica, corsi di soft skill, la formazione tecnica, l’assistenza psicologica e legale fino all’inserimento lavorativo.
Nel progetto sono state coinvolte 25 aziende locali che operano in diversi settori: dall’industria meccanica ed elettronica, alla logistica e ai servizi finanziari e assicurativi, fino alla consulenza e ad aziende che operano in ambito educativo. Il progetto della durata di sei mesi ha previsto anche una componente di aiuto economico tramite voucher alle famiglie di rifugiati ucraini più vulnerabili e l’inserimento e accompagnamento di 50 minori ucraini in ambienti scolastici polacchi come scuole dell’infanzia e asili.
Il sostegno di Intesa Sanpaolo rientra nell’impegno ESG per i territori e le comunità che ha portato la Banca a donare tempestivamente 10 milioni di euro a favore di misure di solidarietà e accoglienza verso la popolazione dell’Ucraina, con progetti di protezione umanitaria, alloggio, sostegno economico diretto, assistenza sanitaria e psicologica, distribuzione di beni di prima necessità e integrazione dei rifugiati. “Il progetto in pochi mesi ha risposto concretamente al bisogno delle persone, soprattutto donne con bambini, fuggite dall’Ucraina. Avevano bisogno di lavorare per mantenersi e di integrarsi nel nuovo paese. Per farlo hanno messo a disposizione le proprie competenze”. Racconta Donato Di Gilio, presidente di AVSI Polska. “Punto di forza dell’intervento è stata la capacità di far incontrare le esigenze delle aziende e del mercato del lavoro polacco con le competenze e la formazione delle rifugiate”.
“Nel progetto di Avsi abbiamo ritrovato quei valori di solidarietà e inclusione che caratterizzano le iniziative ESG della Banca e che hanno permesso di intervenire tempestivamente per trovare una soluzione stabile a numerose famiglie ucraine in un momento di grave difficoltà. Quando Intesa Sanpaolo ha deciso di intervenire con un’importante donazione allo scoppiare del conflitto ha individuato, tra i partner più affidabili, l’Avsi come destinatario delle risorse” ha commentato Paolo Bonassi, Responsabile Direzione Strategic Support Intesa Sanpaolo.

A Summa i vini biologici e biodinamici di cento Cantine di otto Paesi

A Summa i vini biologici e biodinamici di cento Cantine di otto PaesiMilano, 1 mar. (askanews) – Summa, la rassegna delle eccellenze enologiche biologiche e biodinamiche dal mondo, torna l’1 e il 2 aprile con la sua 24esima edizione come sempre a Casòn Hirschprunn & Tòr Löwengang della Tenuta Alois Lageder, organizzatrice dell’evento, a Magrè sulla Strada del Vino (Bolzano).
Alla mostra, aperta al pubblico, saranno presenti un centinaio di cantine selezionate per l’altissima qualità dei vini prodotti in armonia con l’ambiente. Grazie ai tanti luoghi di origine rappresentati, la varietà proposta è come ogni anno molto ampia, con etichette provenienti, oltre che dall’Italia, per la prima volta dalla Grecia e poi ancora da Germania, Nuova Zelanda, Austria, Portogallo, Svizzera e Francia, con la partecipazione, in rappresentanza di quest’ultimo Paese, di nuove aziende dalla Champagne.
L’offerta italiana si arricchisce per questa edizione dei vini di prestigiose e storiche cantine, pioniere di una scelta produttiva naturale, a cominciare da Gravner, Federico Graziani, Giulia Negri-Serradenari, Occhipinti, Passopisciaro Andrea Franchetti, Braida.
“Quando si parla di vitivinicoltura biologica e biodinamica qualcuno ancora pensa che si tratti di qualcosa di semplice perché legato al passato o alla sola produzione del vino. Per chi partecipa a Summa, invece, si tratta di uno stile di vita globale, che richiede capacità di osservare il proprio ambiente, di fare progetti, sperimentare e adottare soluzioni di economia circolare seguendo il ritmo della natura, affinché il vino, che è pur sempre un prodotto dell’uomo, sia espressione di un territorio incontaminato” ha spiegato la chief marketing officer dell’azienda, Helena Lageder, sottolineando che “oltre all’altissima qualità, i vini di Summa portano un messaggio di rispetto e fusione con il nostro pianeta”.
Per tutti questi motivi la mostra è diventata il punto di riferimento per un numero sempre crescente di operatori e wine lover che desiderano fare scelte di acquisto e consumo consapevoli: a loro Summa propone degustazioni guidate, verticali, prove di botte e walk around tasting, con la presenza dei produttori che raccontano come nascono i propri vini. Durante l’evento, vengono proposte anche visite tra vigneti e in cantina, per far toccare con mano la filosofia biodinamica di Tenuta Alois Lageder, basata proprio sull’economia circolare. Inoltre, il Paradeis, ristorante della Tenuta, proporrà piatti preparati con prodotti a km zero di produzione propria e di altri partner.
Quest’anno l’organizzazione di Summa ha deciso di devolvere parte del ricavato dalla vendita dei biglietti d’ingresso al Progetto Dormizil – dormitorio per persone senzatetto. Basato sul concetto dell’”Housing first”, il progetto intende realizzare una struttura a lungo termine per i senzatetto, con nove piccoli appartamenti, uno spazio per l’accoglienza di emergenza, docce e lavatoi.

Vino, Consorzio: nel 2022 vendite Brunello di Montalcino +18% a valore

Vino, Consorzio: nel 2022 vendite Brunello di Montalcino +18% a valore

E +7% a volume: in Italia +19%. Bene export (Usa +29%), calo solo in UK

Milano, 1 mar. (askanews) – Incrementano ancora le vendite di Brunello di Montalcino, che nel 2022 chiudono in valore a +18% sul pari periodo dell’anno precedente, con la variazione a volume a +7%. Lo rileva il Consorzio del vino Brunello di Montalcino su base Osservatorio Prezzi, lo strumento di rilevazione delle vendite basato sulle dichiarazioni di un campione omogeneo di imprese del territorio.
Secondo il panel monitorato, che rappresenta il 28% della capacità produttiva della Docg, al significativo aumento del prezzo medio, ha corrisposto una performance positiva in quasi tutti i mercati export di sbocco e in quello interno. In particolare, spicca la domanda nel Belpaese, primo mercato per il principe dei rossi toscani, con un rialzo in valore a +27% (+19% i volumi). Molto bene anche gli ordini dagli Stati Uniti, che con una chiusura di anno a +29% si confermano principale sbocco internazionale con una quota di mercato che sale a circa il 30% sul totale delle vendite di Brunello oltreconfine. Luce verde, nella top 5 dell’export, anche per Canada, Germania e Svizzera, mentre arretra la domanda del Regno Unito.
Complessivamente, nel 2022 è stato commercializzato il 94% della consistenza iniziale dell’annata 2017. La Riserva 2016, altra protagonista delle vendite dello scorso anno, ha infine portato il millesimo al sostanziale sold out nelle cantine di Montalcino.
“Lo scorso anno le nostre imprese sono riuscite a fare ancora meglio del già fortunato biennio precedente” ha dichiarato il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, aggiungendo “questo fa particolarmente piacere perché è la dimostrazione di come il nostro brand territoriale sia sempre più apprezzato nel mondo a prescindere dal blasone delle singole annate, e perché il risultato è stato raggiunto nonostante una dotazione della nuova annata commerciale 2017 di circa il 15% inferiore rispetto a quella precedente”. “‘Consolidamento’ – ha concluso Bindocci – sarà la parola chiave di un 2023 che si apre con molte insidie di carattere congiunturale, da conseguire attraverso un’attività intensa di promozione e posizionamento in Italia e all’estero”.
“Quest’anno, tra i principali impegni del Consorzio e delle 214 imprese rappresentate, figurano le collettive del Prowein di Düsseldorf, dal 19 al 21 marzo, e del Vinitaly a Verona (2-5 aprile), ma anche gli eventi strategici sul territorio, come Red Montalcino, previsto a inizio estate e Benvenuto Brunello, dal 17 al 27 novembre, che vedrà confermata l’appendice in contemporanea in diversi Paesi chiave”.

Nappini (Slow Food): cambiare il vino significa cambiare l’agroalimentare

Nappini (Slow Food): cambiare il vino significa cambiare l’agroalimentareMilano, 28 feb. (askanews) – “La Slow Wine Fair è la narrazione in forma di evento di un percorso più ampio che si chiama a Slow Wine Coalition, la coalizione internazionale non solo dei viticoltori ma anche di tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno a che fare con il vino, i selezionatori, i venditori, i gastronomi, gli appassionati, i giornalisti del vino. È un percorso collettivo che incarna la nostra posizione sull’agricoltura in generale, un percorso di produzione del vino che sia rispettoso dell’ambiente, che tuteli la biodiversità, che è uno dei nostri principali ambiti di lavoro, che salvaguardi la fertilità del terreno (una questione importante in Italia dove abbiamo un rischio di desertificazione piuttosto significativo) ma anche che utilizzi le risorse comuni, come il suolo e l’acqua, in maniera non scellerata, e questo è un tema di diritti”. Lo ha detto la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini parlando con askanews a Slow Wine Fair, la manifestazione dedicata al “vino buono, pulito e giusto” che si è conclusa oggi alla Fiera di Bologna.
“In questo senso è molto importante che il cambiamento avvenga nel vino perché il vino è un settore trainante, è un tema molto conosciuto e in Italia identitario, ma in generale è, da una parte un elemento quotidiano, con cui abbiamo a che fare tutti i giorni, e dall’altra è un ambito in cui c’è molta sensibilità ed è un comparto sostanzioso” ha spiegato Nappini, aggiungendo che “quindi se riuscissimo, e ci riusciremo perché è già in atto, ad attivare un cambiamento sul vino, è chiaro che questo ha un impatto sull’intero comparto agricoltura e dei sistemi produttivi alimentari: questa è la ricchezza della Slow Wine Fair e della Slow Wine Coalition”.
“Inoltre noi abbiamo una chiamata all’azione che ci dice che a livello globale, perché questa coalizione ha dimensione e prospettiva globali, dobbiamo lavorare sulla tutela della biodiversità e questo progetto lavora in quella direzione” ha proseguito la presidente, continuando “una chiamata che ci dice che dobbiamo fare educazione e qui si fa educazione perché attraverso la piacevolezza della degustazione si racconta tutto quello che avviene prima del calice e quindi si diffonde consapevolezza e conoscenza sul mondo del vino. E poi c’è tutto il tema dell’advocacy – ha evidenziato – perché noi dobbiamo lavorare per influenzare le scelte politiche e questa tre giorni, inserita in un percorso che dura un intero anno, è importante perché ogni volta è occasione di riflessioni approfondite ed oneste sul vino e sul mondo della produzione: è importante poi che la politica le raccolga e le metta a terra con normative adeguate”.

Parco Bracciano Martignano: ecco la nuova carta escursionistica

Parco Bracciano Martignano: ecco la nuova carta escursionisticaRoma, 28 feb. (askanews) – Il Parco Bracciano-Martignano ha una nuova Carta escursionistica dei sentieri del Parco e dei suoi Comuni, grande partecipazione per la presentazione a Spazio Porta del Parco ad Anguillara Sabazia (Roma) alla presenza di autorità locali (i sindaci, i rappresentanti delle amministrazioni comunali, le università agrarie come quella di Bassano Romano), associazioni, cittadini, escursionisti ed amanti dell’area naturale protetta: nel nuovo strumento di comunicazione tutti i maggiori punti di interesse, i percorsi in mountain bike, la segnalazione aggiornata della rete sentieristica secondo i canoni CAI lungo i 130 Km. del corridoio ecologico lacustre coi riferimenti di frecce, segnavia e i grandi sentieri di lunga percorrenza coi luoghi di interesse storico e culturale del Parco dei due laghi, compresi i monumenti naturali regionali La Caldara di Manziana, Pantane e Lagusiello oltre la faggeta vetusta depressa di Monte Raschio, patrimonio dell’umanità Unesco. “La nuova Carta escursionistica dei sentieri del Parco e dei suoi Comuni non si presta ad essere solo un valido strumento di supporto per gli escursionisti a piedi, a cavallo e in bicicletta, ma anche per il territorio tutto e i suoi Comuni che ora dispongono di un aggiornato volano per l’incremento del turismo ecosostenibile locale: ringrazio sia i sindaci che hanno sostenuto quest’importante lavoro che associazioni, cuore pulsante dell’area protetta insieme al mondo agricolo e produttivo” ha spiegato Vittorio Lorenzetti, presidente del Parco Bracciano-Martignano che, proprio grazie al protocollo d’intesa stipulato coi Comuni, può garantire la manutenzione ordinaria dei sentieri, finanziata invece dalla Regione Lazio per 387.000 euro l’opera di adeguamento e miglioramento straordinario nel progetto I sentieri della natura – In cammino nelle aree protette del Lazio. “La carta – ha aggiunto Daniele Badaloni, direttore dell’ente di gestione regionale – muove per lo sviluppo economico e sociale delle popolazioni locali anche attraverso l’incentivazione economica parallelamente alla conservazione e tutela dell’ambiente che per essere efficace deve viaggiare sulla stessa linea della promozione, in questo caso la fruizione sostenibile diventa allo stesso tempo uno strumento attivo di conservazione”.

Oss. Romano: migranti non hanno alternative, diritti violati

Oss. Romano: migranti non hanno alternative, diritti violatiMilano, 28 feb. (askanews) – Non fa sconti il segretario generale dell’Onu, António Guterres, aprendo a Ginevra la 52esima sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, che coincide con il 75esimo anniversario della Dichiarazione universale – lo scrive l’Osservatore Romano in un editorale intitolato “La marcia indietro dei diritti umani”. Non fa sconti perché la realtà contemporanea non lo consente: basti pensare alle continue violazioni dei diritti delle donne in Iran, la cui libertà di pensiero, parola e istruzione viene continuamente soffocata, anche nel sangue; ai soprusi sui diritti dei bambini in Ucraina, ai quali una guerra violenta e crudele ha strappato il futuro; all’indifferenza nei confronti dei diritti dei migranti che cercano un mondo migliore e trovano, invece, la morte in mare. Nel loro caso, come ripetuto spesso da Papa Francesco, ad essere violato è anche il “diritto a non dover migrare”, ossia ad avere in patria condizioni di pace e sicurezza sociale ed economica, troppe volte messe a rischio da guerre, conflitti e conseguenze del cambiamento climatico. Chi lascia il proprio Paese lo fa perché non ha alternative, perché la sua stessa vita è a rischio: per questo, afferma il Pontefice, “è importante riflettere sulle cause dei flussi migratori e sulle forme di violenza che spingono a partire verso altri Paesi”.
Ed è anche per questo che le parole di Guterres risuonano con forza: tutto il mondo, dice, ha fatto “marcia indietro” sui diritti umani. E ricordando “l’orribile naufragio” avvenuto domenica a Cutro, in Calabria, afferma: “Tutti coloro che cercano una vita migliore meritano sicurezza e dignità. Abbiamo bisogno di percorsi sicuri e legali per migranti e rifugiati”. Guardando poi all’Ucraina, il segretario generale dell’Onu sottolinea che l’aggressione russa al Paese “è la più vasta violazione dei diritti umani che osserviamo oggi”, contrassegnata da “casi di violenza sessuale, sparizioni forzate, detenzioni arbitrarie e violazioni dei diritti dei prigionieri di guerra”.
“La Dichiarazione universale dei diritti umani è sotto attacco da ogni parte e ogni giorno vengono commesse nuove violazioni”, ribadisce il segretario generale dell’Onu citando “l’antisemitismo, il fanatismo anti-musulmano, la persecuzione dei cristiani, il razzismo, la discriminazione e la violenza di genere”. Troppo spesso “usata male” e “sfruttata per tornaconti politici”, tale Dichiarazione universale ha ora bisogno di “nuova vita”.

Sardegna, attivo in tutta l’isola il numero d’emergenza 112

Sardegna, attivo in tutta l’isola il numero d’emergenza 112Roma, 28 feb. (askanews) – Da oggi tutti i cittadini sardi e i turisti hanno come unico riferimento, per qualsiasi emergenza, il Numero Unico Europeo 112. Questa mattina l’ultima attivazione nei Distretti telefonici 070, 0781. La Centrale Unica di Risposta di Sassari ha iniziato a filtrare le chiamate di soccorso e di emergenza provenienti dal Sud Sardegna.
“Con la completa copertura del Numero Unico Europeo su tutta l’Isola abbiamo raggiunto un traguardo importante, rispettando le tappe e il cronoprogramma che avevamo fissato. Un risultato che è stato possibile raggiungere grazie al lavoro in sinergia con l’Areus e tutte le istituzioni coinvolte. Parliamo di un servizio moderno, in grado di geolocalizzare l’utente e con un supporto multilingua, che non riguarda solo la sanità, ma la gestione dell’emergenza a tutto campo”, dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria.
Il passaggio al Numero Unico Europeo 112, iniziato lo scorso 29 novembre da Olbia, è proseguito il 31 gennaio con l’attivazione del servizio a Sassari e Macomer e il 14 febbraio nei distretti di Nuoro, Oristano e Ogliastra.
Positivi i riscontri del nuovo sistema registrati finora sulla rete di emergenza urgenza, soprattutto nella localizzazione e nell’azione di filtro. Lo confermano ancora una volta i dati registrati sino a ieri: delle 28 mila chiamate ricevute dalla CUR di Sassari in questi primi 3 mesi 14mila, ovvero il 51 per cento, sono risultate appropriate (con un notevole sgravio sulle centrali di secondo livello). L’Operatore Tecnico di Sala Operativa codifica la richiesta di soccorso o di emergenza e immediatamente attiva le centrali di secondo livello del 118, forze dell’ordine, carabinieri, vigili del fuoco e Capitaneria, trasferendo in pochi secondi dettagli e posizione precisa del chiamante.
Sono già tanti i sardi che hanno scaricato l’App ‘Where are U’ collegata alla CUR NUE 112. L’applicazione è pensata soprattutto per gli anziani e per le persone con disabilità. Con l’applicazione la richiesta d’aiuto può essere facilmente inoltrata tramite chat o telefonata muta, rendendo più precisa la localizzazione del chiamante.
I numeri 118, 115, 113 e 1530 restano comunque operativi: la chiamata viene comunque confluita verso la Centrale Unica di Risposta del NUE 112 di Sassari.

A Ischia delegazione trentina per rilevazione danni maltempo

A Ischia delegazione trentina per rilevazione danni maltempoRoma, 28 feb. (askanews) – È operativa da inizio settimana ad Ischia la delegazione tecnica della Provincia autonoma di Trento, che partecipa all’articolata operazione di rilevazione dei danni causati lo scorso novembre dal maltempo. Ai primi quattro operatori, presto se ne aggiungeranno altri che completeranno il team di 15 dipendenti provinciali che si avvicenderanno per un periodo di tre settimane. Questo intervento si inserisce nell’ambito della gestione dell’emergenza che ha colpito l’isola: il commissario straordinario Giovanni Legnini ha chiesto il supporto del Dipartimento nazionale di Protezione civile, affinché i tecnici delle diverse Regioni e Province autonome possano dare una mano nella compilazione delle nuove schede tecniche AeDEI, per la rilevazione dei danni su edifici e strutture a seguito di eventi idraulici e idrogeologici. Anche in questo caso, le realtà italiane sono state coordinate da Piazza Dante, nell’ambito del lavoro congiunto con il Dipartimento nazionale di Protezione civile.

Sardegna, Solinas: solidarietà ai lavoratori in lotta di Portovesme

Sardegna, Solinas: solidarietà ai lavoratori in lotta di PortovesmeRoma, 28 feb. (askanews) – “Vicino ai lavoratori in lotta, condividendone tutte le ragioni e le preoccupazioni”. Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, esprime piena solidarietà ai lavoratori di Portovesme in lotta per salvaguardare l’occupazione, e conferma l’impegno della Regione per la soluzione della vertenza.
“Soluzione che la Regione ha agevolato con tutti gli strumenti a sua disposizione, e per la quale sono state poste solide e chiare basi nelle varie interlocuzioni svoltesi con il Governo nazionale e i gestori di energia. Positiva in questo senso la convocazione a Roma dell’incontro tra le parti, decisa dal Ministro Urso”, ricorda Solinas.
“Sono state create le condizioni favorevoli perché nell’ambito di accordi commerciali tra privati Portovesme srl possa trattare con i soggetti erogatori dell’energia elettrica per stabilire un accordo che consenta di accedere a prezzi molto più competitivi, tali da garantire la prosecuzione delle attività nella fase di transizione che porterà l’azienda ad una riconversione delle produzioni. Era prioritario, prosegue, agevolare un confronto tra i soggetti in campo, con l’obiettivo di affrontare in modo stabile ed efficace il problema del costo dell’energia, per salvaguardare il lavoro e programmare il rilancio del polo industriale del Sulcis, che consideriamo di assoluta importanza”, aggiunge.
“Ora l’azienda deve fare la sua parte. Abbiamo preso atto del progetto di riqualificazione della produzione con un ambizioso programma di riconversione degli impianti, e confermato il nostro impegno ad accompagnare l’azienda e i suoi lavoratori nella fase di transizione, come stabilito fin dal mese di ottobre. La Regione ha un interesse diretto a mantenere nel Sulcis Iglesiente la filiera della metallurgia non ferrosa, conferma il Presidente, ed è disponibile a realizzare qualsiasi intervento di propria competenza per il mantenimento del sito. Forme di protesta estreme quali quelle in atto, dice ancora il Presidente Solinas, non devono lasciare insensibili. Nessun lavoratore sarà lasciato solo, la Regione metterà in campo tutti gli strumenti necessari per supportare le maestranze nella fase di riconversione industriale”, conclude.