Roma, 6 giu. (askanews) – “La grande novità degli ultimi mesi è l’inserimento nella Costituzione della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e l’indicazione che la legge dello Stato deve disciplinare “i modi e le forme della tutela degli animali””. Lo ha ricordato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo al Convegno the Forest Factor in corso a Roma. “Il nuovo dettato Costituzionale – ha sottolineato -è una sfida per il Parlamento che lo deve attuare, e per il Governo che deve agire in linea con nuovi i principi indicati nella Carta. Sulla stessa linea va il nuovo principio comunitario “DNSH – Do No Significant Harm”, cioè di non arrecare danno significativo all’Ambiente. Ci muoviamo, insomma, nel solco di una sensibilità accresciuta e di storici riconoscimenti istituzionali e costituzionali alla tutela dell’ambiente, come elemento imprescindibile nel quadro dei diritti e dei doveri dei cittadini”.
Roma, 6 giu. (askanews) – La Cyber Security Italy Foundation rafforza il proprio ruolo di riferimento nel settore della cybersecurity in Italia grazie a due nuovi protocolli di intesa focalizzati sulla formazione e all’inserimento di nuovi membri all’interno del Comitato Tecnico scientifico e dell’advisory board.
La fondazione no profit, presieduta da Marco Gabriele Proietti, la prima in Italia sul mondo cibernetico, annuncia infatti l’ingresso nel CTS Cyber, tra gli altri, dell’ingegnere Enrico Maresca (Direttore della Sicurezza Informatica del Ministero della Giustizia), della dottoressa Nicla Ivana Diomede (Direttore del Dipartimento di Cybersecurity e Sicurezza di Roma Capitale) e nell’advisory board dell’avvocato Lidia Dimasi (Docente di “Diritto amministrativo” presso il Dipartimento di Giurisprudenza – Università degli studi di Messina). La Cyber Security Italy Foundation ha poi siglato un accordo con l’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy nel settore dei Servizi alle Imprese con l’obiettivo di promuovere competenze e professionalità elevate e innovative per la comunicazione e la sicurezza digitale, tali da essere facilmente spendibili nei principali settori e ambiti produttivi e nell’area dei servizi alle imprese, con ampio riferimento alla programmazione europea per la divulgazione di tecnologie e competenze di cybersecurity. Tra le attività previste dall’accordo: attuare percorsi formativi anche con modalità innovative e/o on the job rivolti a professionisti e aspiranti tecnici superiori; favorire iniziative di ricerca nel campo dell’innovazione tecnologica di settore; organizzare e promuovere iniziative di informazione, comunicazione e formazione destinate a studenti delle scuole secondarie e cittadini.
Avviato inoltre il Protocollo d’Intesa tra la Cyber Security Italy Foundation e Trend Micro per il Progetto Pilota di diffusione della cultura della Cyber Sicurezza nelle Scuole di Secondo Grado. L’obiettivo del progetto è di sensibilizzare gli studenti sull’importanza della cyber sicurezza, fornire conoscenze di base e competenze pratiche in materia di cyber sicurezza. “Questi protocolli e l’arrivo dei nuovi membri rappresentano un importante passo avanti per la Cyber Security Italy Foundation nel suo impegno a creare una società digitale, consapevole, sicura e resiliente. Il Cts, diretto dall’Ingegner Angelo Tofalo, già Sottosegretario di Stato alla Difesa, si arricchisce di esperti altamente qualificati, che contribuiranno a perseguire ulteriormente la nostra missione di promuovere la consapevolezza e la sicurezza informatica nel Paese. L’accordo con l’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy, così come il Progetto Pilota di Diffusione della cultura della Cyber Sicurezza nelle Scuole, ci permetteranno invece, tramite programmi di formazione congiunti e all’avanguardia e campagne di sensibilizzazione, di accedere alla formazione di un team di talenti emergenti, con l’obiettivo di creare una rete di professionisti in grado di maturare conoscenze e competenze necessarie per affrontare le minacce informatiche future sempre più complesse e frequenti”, spiega il presidente e fondatore della Cyber Security Italy Foundation Proietti.
Roma, 6 giu. (askanews) – “Le foreste, pur giocando un ruolo cruciale nella lotta alla povertà e nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile grazie ai loro impagabili benefici ecologici, economici e sociali, sono sempre al centro di pericoli derivanti da incendi, parassiti, siccità e disboscamento. Esse costituiscono anche una barriera naturale alla diffusione delle malattie trasmesse dagli animali agli esseri umani. Il protrarsi della deforestazione sta riducendo questa difesa ed oltre il 30% delle nuove malattie segnalate dal 1960 ad oggi sono da attribuirsi a cambiamenti nell’uso del suolo, inclusa la deforestazione. I nostri boschi sono anche farmacie naturali. Delle oltre 60.000 specie di alberi presenti nel mondo tantissime hanno valore medicinale. Eppure continuiamo a depredarle”. Lo ha sottolineato il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, in occasione della Conferenza internazionale “The Forest Factor” aperta a Roma. “Uomini e animali insieme – ha ricordato – rappresentano solo lo 0,3 per cento della vita. L’85,5 per cento è rappresentatodalle piante. Esse popolano il pianeta da molto prima di noi. Spesso lo dimentichiamo. Tutta la nostra evoluzione è avvenuta in un ambiente verde. Nell’era dell’Antropocene abbiamo però abbattuto un terzo di tutta la popolazione arborea”. E “gli alberi sono i più importanti assorbitori di anidride carbonica”. “Il Green Deal, la più ambiziosa manovra politica europea, passa attraverso gli alberi e la loro protezione – ha osservato -. L’Arma dei Carabinieri, soprattutto attraverso il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, è custode del nostro meraviglioso patrimonio boschivo e delle specie che lo abitano,tramite una complessa azione combinata: monitoraggio e controllo del territorio, prevenzione e repressione degli illeciti connessi, studi e ricerca ededucazione alla legalità ambientale. La presenza capillare di circa 1.000 presidi della specialità forestale, costituisce un insostituibile elemento di prossimità ambientale, di interfaccia tra uomo e natura, tra produzione e conservazione sotto il segno della legalità e di aiuto alle comunità”.
Roma, 6 giu. (askanews) – “Il Pride dovrebbe essere una festa per tutti, l’occasione per un dialogo sui diritti civili, e non avere una connotazione ideologica. Non potevo dare il patrocinio a chi rivendica una condotta (l’utero in affitto) che è considerata reato nel nostro Paese”. Lo ha detto il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a Non Stop News, su RTL 102.5,, a proposito della decisione della Regione di revocare il patrocinio al Pride di Roma. “Ieri nel primo pomeriggio – ha spiegato – ho letto un’agenzia di Mario Colamarino, presidente del Circolo Mario Mieli e portavoce del Roma Pride, che accostava il mio patrocinio all’utero in affitto. Questo è quanto di più distante ci sia dalla mia sensibilità. Nella concessione del patrocino, peraltro, c’era chiaramente scritto e indicato di evitare comportamenti che potessero ledere la sensibilità altrui. L’utero in affitto significa sfruttamento delle donne più povere, del corpo della donna. Io sono profondamente contrario. Si tratta di un reato nel nostro Paese. Per questo motivo non potevo dare il patrocinio a chi lo accostava alla rivendicazione di una condotta che è considerata reato nel nostro Paese. È un’occasione persa, perché il patrocinio era stato dato in perfetta buona fede. Il Pride dovrebbe essere una festa per tutti, e non avere una connotazione ideologica come il presidente Colamarino e quella sua condotta hanno dimostrato. Da festa è diventata un’occasione di divisione su un tema molto delicato. Da qui la nostra decisione. La provocazione del Circolo Mario Mieli è inutile e dimostra quanto siano politicizzati. La Regione non dà il patrocinio al Pd o a FdI: insomma, non dà il patrocinio a eventi politicizzati”.
All’ultimo Pride per le strade di Roma, ad aprire il corteo erano stati il sindaco Roberto Gualtieri e l’allora governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. Fu un errore, quindi? “Non ricordo se in quel caso ci fosse la rivendicazione dell’utero in affitto. A mio avviso è stato un errore, se le tematiche erano come queste, anche perché quando si parla di utero in affitto si parla di un tema che riguarda coppie eterosessuali in 7 casi su 10. Se c’è il tema della lotta alla discriminazione e allo stigma, invece, ben venga. Ma qui le cose sono diverse”. Il portavoce del Pride taccia la regione di “pavidità” e ieri pomeriggio ha ribadito l’intenzione di non togliere il logo istituzionale dalla comunicazione dell’evento. “Sicuramente non manderò i carabinieri a togliere il logo dal sito – dice Rocca su RTL 102.5 -, facessero come credono. La mia posizione è chiara e netta. Non posso accostare la Regione Lazio alla pratica dell’utero in affitto. Mi dispiace sia un’occasione persa per dialogare sui diritti civili”. C’è stato un confronto con il governo prima di questa decisione? “No, penso che la Presidente Meloni abbia questioni più importanti di cui occuparsi”. Il Presidente Rocca conclude: “Sì, questo provvedimento, questo segnale va nella direzione di rendere la maternità surrogata reato universale” entro giugno, come assicurato da FdI nei giorni scorsi.
Roma, 6 giu. (askanews) – “Non siamo più in pandemia, per cui non credo ci sia più l’urgenza di intervenire sui genitori con figli under 14. Auspico invece continui ad esserci la giusta attenzione nei confrontiádeiáfragili”. Lo dice, in una intervista a “Il Messaggero”, il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, rispondendo alla domanda su cosa succederà dopo il 30 giugno quando scadrà la proroga dello smart working per i dipendenti privati con figli under 14 e per i fragili. “Ho sempre sostenuto che il lavoro agile rappresenti un importante strumento e non vedo perché non possa essere in grado di funzionare anche nella Pa. Per evitare il racconto del lavoro agile come una sorta di semi-vacanza, serve però una vera e propria rivoluzione culturale, oltre che organizzativa, in grado di rendere lo smart working pienamente efficace, per non pregiudicare i servizi erogati a cittadini e imprese”.
I Carabinieri festeggiano oggi il 209mo annuale di fondazioneRoma, 5 giu. (askanews) – Si celebra oggi 5 giugno il 209° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. All’interno della Caserma “Salvo D’Acquisto” di Tor di Quinto, a Roma, si terrà alle ore 19 una cerimonia alla presenza di autorità parlamentari e di governo, di esponenti delle magistrature e di autorità militari.
Uno schieramento composto dalla Bandiera di Guerra, dalla Banda dell’Arma e da tre Reggimenti di formazione, rappresentativo di tutte le componenti, scandirà le fasi salienti dell’evento, che si concluderà con il Carosello Storico del 4° Reggimento a Cavallo. L’Arma dei Carabinieri fu istituita il 13 luglio 1814 da Re Vittorio Emanuele I e convenzionalmente si celebra il 5 giugno in occasione della rievocazione della concessione della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra. Quest’anno al vessillo dell’Arma verrà tributata la Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri per i meriti acquisiti nell’attività di tutela del comparto agroalimentare dal 1983 ad oggi. Saranno consegnate, inoltre, delle ricompense individuali, tra cui la Medaglia d’Oro al Valor dell’Arma “alla memoria” alla famiglia del Mar. Ca. Filippo Salvi, deceduto a Bagheria (Palermo) il 12 luglio 2007, dopo essere precipitato da una parete rocciosa, mentre stava installando una telecamera nell’ambito delle ricerche del latitante Matteo Messina Denaro. “Oggi, 5 giugno, è la Festa dell’Arma dei Carabinieri, una giornata per ricordare e rievocare la storica concessione della medaglia d’oro al valore militare per la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale, avvenuta il 5 giugno del 1920. Sarà anche l’occasione per celebrare i 209 anni della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, avvenuta il 13 luglio del 1914. Oggi come allora il valore dei Carabinieri è un patrimonio prezioso del nostro Paese. Grazie a tutti i Carabinieri, donne e uomini coraggiosi e capaci, che si confrontano ogni giorno con criminali e reati sempre più subdoli e complessi, ma anche con i semplici cittadini che in loro trovano attenzione e professionalità, sempre pronti a dare il massimo per aiutare con onore, ‘Nei Secoli Fedeli’. Grazie”. Così su Facebook il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.
Il cardinale Zuppi inviato a Kiev dal Papa per incontrare le autorità dell’UcrainaRoma, 5 giu. (askanews) – L’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana card. Matteo Maria Zuppi sarà a Kiev oggi e domani per “ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni”. È quanto fa sapere un comunicato della Santa Sede.
“Con riferimento a quanto comunicato in precedenza dalla Santa Sede – spiega la nota – si dà notizia che nei giorni 5-6 giugno 2023, il card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, compirà una visita a Kyiv quale Inviato del Santo Padre Francesco. Si tratta di una iniziativa che ha come scopo principale quello di ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni”.
In settimana l’Italia resta nella “gabbia” di nuovi e forti temporaliRoma, 5 giu. (askanews) – Come il mese di maggio anche giugno sembra acquistare le stesse sembianze: tutta colpa della posizione anomala, per questo periodo, dell’anticiclone delle Azzorre che da circa tre settimane ha deciso di andare in vacanza sul Regno Unito estendendo la sua stabile e mite influenza anche a Francia, Germania, Danimarca, Polonia e Scandinavia meridionale. Sotto questa mastodontica e granitica figura di alta pressione regna l’instabilità che si manifesta soprattutto nelle ore pomeridiane.
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it avverte che anche questa settimana avrà caratteristiche simili alle precedenti, ovvero con frequenti episodi temporaleschi, spesso accompagnati da grandinate, colpi di vento e locali nubifragi. Entrando nel dettaglio, possiamo affermare che le due giornate più toste sotto il profilo delle precipitazioni saranno quella di oggi e quella di martedì. Una perturbazione atlantica sta interessando in queste ore il Centro-Nord con precipitazioni che potrebbero durare fino a sera e notte, soprattutto sui settori orientali, nel contempo il meteo tenderà a peggiorare via via più diffusamente e intensamente in Sicilia.Martedì continuerà ad essere molto instabile al Nordest mentre continuerà a piovere diffusamente in Sicilia, soprattutto sui settori centro-orientali. Il tempo migliorerà decisamente al Nordovest dove inizierà a fare un po’ più caldo dopo il calo termico di lunedì. Al Centro ci saranno i consueti temporali a sviluppo diurno che occasionalmente potrebbero spingersi fin verso le coste. Da mercoledì e almeno fino a venerdì 9 la pressione proverà ad aumentare un po’ e così l’instabilità sarà relegata soprattutto alle ore pomeridiane e principalmente, ma non esclusivamente, a tutti i rilievi e le zone vicine ad essi.
Le temperature subiranno un nuovo stop lunedì, poi lentamente torneranno ad aumentare fino a raggiungere nuovamente valori tipicamente estivi a partire da venerdì 9.
Anm: c’è alta preoccupazione fra le toghe, contro Nordio pronte a scioperoRoma, 5 giu. (askanews) – C’è “un livello di preoccupazione davvero molto alto” nei confronti delle politiche del governo in materia di Giustizia: “La decisione del ministro Nordio” sul caso Uss “ha suscitato sconcerto, disorientamento e forte preoccupazione tra i magistrati. Il nostro timore è che l’azione disciplinare contro i colleghi possa costituire un precedente pericoloso perché non è stato rispettato il limite invalicabile che impedisce al titolare dell’azione disciplinare, cioè il Guardasigilli, di sindacare il merito delle decisioni dei giudici. Su questo confine si misura l’indipendenza effettiva dei tribunali e delle corti”. Così in una intervista a La Repubblica il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia.
“Sciopero? Noi siamo già in stato di agita- zione da due settimane, perché un’assemblea come questa non s’improvvisa e i colleghi stanno discutendo nelle singole realtà. Ovviamente” la prossima assemblea dell’Anm, convocata per l’11 giugno, “è sovrana, nessuno può, neppure io, anticiparne qui le decisioni, ma se vado col pensiero alle assemblee che già ci sono state, in particolare quella di Milano, prendo atto che il livello di preoccupazione è davvero molto alto. L’assemblea di Napoli non lo ha escluso”.“Tra le tante indiscrezioni, noi non abbiamo ancora capito in che direzione andrà Nordio. In particolare sulle intercettazioni. Ad esempio non comprendo l’ipotesi di non trascrivere i riferimenti che chi sta al telefono fa nei confronti di una terza persona. Se quelle parole possono costituire una possibile prova non le si può buttare via. Se prova non sono invece, il sistema in vigore già prevede che siano scartate”, conclude.
Il Wwf denuncia: è allarme plastica, superato il limite planetarioMilano, 1 giu. (askanews) – C’è un solo materiale prodotto dall’uomo che possiamo trovare ovunque nel mondo: nei suoli, nei fiumi, nell’aria, nel cibo. Se da un lato la plastica porta benefici all’umanità, dall’altro, il suo impatto su ogni essere vivente e habitat è sempre più devastante. I danni per specie e salute umana sono (quasi) irreversibili. Una contaminazione globale e diffusa in ogni ambiente naturale (mari, fiumi, laghi, terra e aria), tanto che l’inquinamento da plastica in Natura ha superato il “limite planetario” (Planetary boundary), oltre il quale non c’è più la sicurezza che gli ecosistemi garantiscano condizioni favorevoli alla vita. E’ l’allarme lanciato dal Wwf che nella Giornata mondiale dell’ambiente pubblica il nuovo report “Plastica: dalla natura alle persone. È ora di agire”, chiedendo al governo di andare oltre il riciclo dei soli imballaggi e di estendere la raccolta differenziata a tutti i prodotti in plastica di largo consumo allo scopo di far crescere l’economia circolare come valore condiviso. Secondo l’associazione ambientalista, la plastica deve essere gestita in maniera più efficace ed efficiente, coordinata e integrata, coinvolgendo tutti gli attori (dalle istituzioni, alle aziende, fino alle persone e alle città in cui vivono) e agendo in tutte le fasi – dalla sua produzione, al suo impiego e fino allo smaltimento. Il report conferma che l’Italia è tra i peggiori Paesi inquinatori che si affacciano sul Mediterraneo, contribuendo all’inquinamento soprattutto in qualità di secondo più grande produttore di rifiuti plastici in Europa.
Sono innumerevoli e significativi i danni causati da ogni fase del ciclo di vita della plastica, dalla produzione all’utilizzo fino allo smaltimento: a fronte di una produzione in costante crescita, infatti, lo smaltimento della plastica è oggi ancora altamente inefficiente e inefficace, con tassi di riciclo inferiori al 10% a livello globale. Il risultato è che fino a 22 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica entrano nell’ambiente marino e altrettanti nell’ambiente terrestre ogni anno, in gran parte plastica monouso. Inoltre, attualmente, la produzione di plastica è responsabile di circa il 3,7% delle emissioni globali di gas serra e si prevede che questa percentuale possa aumentare fino al 4,5% entro il 2060, se le tendenze attuali continueranno senza controllo. Senza un miglioramento nella gestione della plastica e dei suoi rifiuti, entro il 2050 la quantità totale di plastica prodotta si è calcolato che potrebbe triplicare, con conseguente aumento dell’immissione di rifiuti di plastica nell’ambiente: 12 miliardi di tonnellate di plastica potrebbero finire negli ambienti naturali. Se accadrà, tra 30 anni nel mare ci potrebbero essere più plastiche che pesci. “Per attuare un cambio di rotta, ormai indispensabile, la soluzione è l’economia circolare in cui le materie prime, come la plastica, di un oggetto non più funzionante restino in circolo, in un lungo e possibilmente infinito succedersi di produzione e riuso/riciclo, eliminando le fasi di estrazione di materie prime e smaltimento. L’efficienza nell’utilizzo delle risorse, promossa dall’economia circolare, deve diventare un fattore cruciale per orientare nuovi modelli di produzione e di consumo, e consentire una transizione verso stili di vita e dinamiche socioeconomiche più rispettose dell’ambiente – afferma Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del Wwf Italia-. Per questo vogliamo muovere alle istituzioni richieste più ambiziose. Non c’è più tempo da perdere”. Per il WWF serve agire sui primi tre livelli della scala gerarchica dei rifiuti: la prevenzione, il riuso e il riciclo. “L’obiettivo comune è porre fine all’inquinamento da plastica entro il 2040 e per raggiungerlo è urgente l’adozione da parte delle nazioni del mondo di un Trattato globale sulla plastica, in accordo con il mandato stabilito nella risoluzione del marzo 2022 dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEA) perché i danni all’ambiente causati dalla plastica e dalle sostanze chimiche ad essa associate sono di portata planetaria e trascendono i confini nazionali, avendo effetti sulla salute del pianeta e delle persone di tutto il mondo”, conclude Eva Alessi.