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Roma Pride, Rocca: il patrocinio era stato dato in buona fede, hanno perso un’occasione

Roma Pride, Rocca: il patrocinio era stato dato in buona fede, hanno perso un’occasione


Roma Pride, Rocca: il patrocinio era stato dato in buona fede, hanno perso un’occasione


Roma Pride, Rocca: il patrocinio era stato dato in buona fede, hanno perso un’occasione






























1686034622 Roma Pride Rocca il patrocinio era stato dato in buona

Roma, 6 giu. (askanews) – “Il Pride dovrebbe essere una festa per tutti, l’occasione per un dialogo sui diritti civili, e non avere una connotazione ideologica. Non potevo dare il patrocinio a chi rivendica una condotta (l’utero in affitto) che è considerata reato nel nostro Paese”. Lo ha detto il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a Non Stop News, su RTL 102.5,, a proposito della decisione della Regione di revocare il patrocinio al Pride di Roma. “Ieri nel primo pomeriggio – ha spiegato – ho letto un’agenzia di Mario Colamarino, presidente del Circolo Mario Mieli e portavoce del Roma Pride, che accostava il mio patrocinio all’utero in affitto. Questo è quanto di più distante ci sia dalla mia sensibilità. Nella concessione del patrocino, peraltro, c’era chiaramente scritto e indicato di evitare comportamenti che potessero ledere la sensibilità altrui. L’utero in affitto significa sfruttamento delle donne più povere, del corpo della donna. Io sono profondamente contrario. Si tratta di un reato nel nostro Paese. Per questo motivo non potevo dare il patrocinio a chi lo accostava alla rivendicazione di una condotta che è considerata reato nel nostro Paese. È un’occasione persa, perché il patrocinio era stato dato in perfetta buona fede. Il Pride dovrebbe essere una festa per tutti, e non avere una connotazione ideologica come il presidente Colamarino e quella sua condotta hanno dimostrato. Da festa è diventata un’occasione di divisione su un tema molto delicato. Da qui la nostra decisione. La provocazione del Circolo Mario Mieli è inutile e dimostra quanto siano politicizzati. La Regione non dà il patrocinio al Pd o a FdI: insomma, non dà il patrocinio a eventi politicizzati”.

All’ultimo Pride per le strade di Roma, ad aprire il corteo erano stati il sindaco Roberto Gualtieri e l’allora governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. Fu un errore, quindi? “Non ricordo se in quel caso ci fosse la rivendicazione dell’utero in affitto. A mio avviso è stato un errore, se le tematiche erano come queste, anche perché quando si parla di utero in affitto si parla di un tema che riguarda coppie eterosessuali in 7 casi su 10. Se c’è il tema della lotta alla discriminazione e allo stigma, invece, ben venga. Ma qui le cose sono diverse”. Il portavoce del Pride taccia la regione di “pavidità” e ieri pomeriggio ha ribadito l’intenzione di non togliere il logo istituzionale dalla comunicazione dell’evento. “Sicuramente non manderò i carabinieri a togliere il logo dal sito – dice Rocca su RTL 102.5 -, facessero come credono. La mia posizione è chiara e netta. Non posso accostare la Regione Lazio alla pratica dell’utero in affitto. Mi dispiace sia un’occasione persa per dialogare sui diritti civili”. C’è stato un confronto con il governo prima di questa decisione? “No, penso che la Presidente Meloni abbia questioni più importanti di cui occuparsi”. Il Presidente Rocca conclude: “Sì, questo provvedimento, questo segnale va nella direzione di rendere la maternità surrogata reato universale” entro giugno, come assicurato da FdI nei giorni scorsi.

Smart working, Zangrillo: non siamo più in pandemia, via l’eccezione per i genitori con figli under 14

Smart working, Zangrillo: non siamo più in pandemia, via l’eccezione per i genitori con figli under 14


Smart working, Zangrillo: non siamo più in pandemia, via l’eccezione per i genitori con figli under 14


Smart working, Zangrillo: non siamo più in pandemia, via l’eccezione per i genitori con figli under 14




























1686032764 Smart working Zangrillo non siamo piu in pandemia via leccezione

Roma, 6 giu. (askanews) – “Non siamo più in pandemia, per cui non credo ci sia più l’urgenza di intervenire sui genitori con figli under 14. Auspico invece continui ad esserci la giusta attenzione nei confrontiádeiáfragili”. Lo dice, in una intervista a “Il Messaggero”, il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, rispondendo alla domanda su cosa succederà dopo il 30 giugno quando scadrà la proroga dello smart working per i dipendenti privati con figli under 14 e per i fragili. “Ho sempre sostenuto che il lavoro agile rappresenti un importante strumento e non vedo perché non possa essere in grado di funzionare anche nella Pa. Per evitare il racconto del lavoro agile come una sorta di semi-vacanza, serve però una vera e propria rivoluzione culturale, oltre che organizzativa, in grado di rendere lo smart working pienamente efficace, per non pregiudicare i servizi erogati a cittadini e imprese”.

I Carabinieri festeggiano oggi il 209mo annuale di fondazione

I Carabinieri festeggiano oggi il 209mo annuale di fondazioneRoma, 5 giu. (askanews) – Si celebra oggi 5 giugno il 209° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. All’interno della Caserma “Salvo D’Acquisto” di Tor di Quinto, a Roma, si terrà alle ore 19 una cerimonia alla presenza di autorità parlamentari e di governo, di esponenti delle magistrature e di autorità militari.

Uno schieramento composto dalla Bandiera di Guerra, dalla Banda dell’Arma e da tre Reggimenti di formazione, rappresentativo di tutte le componenti, scandirà le fasi salienti dell’evento, che si concluderà con il Carosello Storico del 4° Reggimento a Cavallo. L’Arma dei Carabinieri fu istituita il 13 luglio 1814 da Re Vittorio Emanuele I e convenzionalmente si celebra il 5 giugno in occasione della rievocazione della concessione della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra. Quest’anno al vessillo dell’Arma verrà tributata la Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri per i meriti acquisiti nell’attività di tutela del comparto agroalimentare dal 1983 ad oggi. Saranno consegnate, inoltre, delle ricompense individuali, tra cui la Medaglia d’Oro al Valor dell’Arma “alla memoria” alla famiglia del Mar. Ca. Filippo Salvi, deceduto a Bagheria (Palermo) il 12 luglio 2007, dopo essere precipitato da una parete rocciosa, mentre stava installando una telecamera nell’ambito delle ricerche del latitante Matteo Messina Denaro. “Oggi, 5 giugno, è la Festa dell’Arma dei Carabinieri, una giornata per ricordare e rievocare la storica concessione della medaglia d’oro al valore militare per la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale, avvenuta il 5 giugno del 1920. Sarà anche l’occasione per celebrare i 209 anni della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, avvenuta il 13 luglio del 1914. Oggi come allora il valore dei Carabinieri è un patrimonio prezioso del nostro Paese. Grazie a tutti i Carabinieri, donne e uomini coraggiosi e capaci, che si confrontano ogni giorno con criminali e reati sempre più subdoli e complessi, ma anche con i semplici cittadini che in loro trovano attenzione e professionalità, sempre pronti a dare il massimo per aiutare con onore, ‘Nei Secoli Fedeli’. Grazie”. Così su Facebook il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.

Il cardinale Zuppi inviato a Kiev dal Papa per incontrare le autorità dell’Ucraina

Il cardinale Zuppi inviato a Kiev dal Papa per incontrare le autorità dell’UcrainaRoma, 5 giu. (askanews) – L’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana card. Matteo Maria Zuppi sarà a Kiev oggi e domani per “ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni”. È quanto fa sapere un comunicato della Santa Sede.

“Con riferimento a quanto comunicato in precedenza dalla Santa Sede – spiega la nota – si dà notizia che nei giorni 5-6 giugno 2023, il card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, compirà una visita a Kyiv quale Inviato del Santo Padre Francesco. Si tratta di una iniziativa che ha come scopo principale quello di ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni”.

In settimana l’Italia resta nella “gabbia” di nuovi e forti temporali

In settimana l’Italia resta nella “gabbia” di nuovi e forti temporaliRoma, 5 giu. (askanews) – Come il mese di maggio anche giugno sembra acquistare le stesse sembianze: tutta colpa della posizione anomala, per questo periodo, dell’anticiclone delle Azzorre che da circa tre settimane ha deciso di andare in vacanza sul Regno Unito estendendo la sua stabile e mite influenza anche a Francia, Germania, Danimarca, Polonia e Scandinavia meridionale. Sotto questa mastodontica e granitica figura di alta pressione regna l’instabilità che si manifesta soprattutto nelle ore pomeridiane.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it avverte che anche questa settimana avrà caratteristiche simili alle precedenti, ovvero con frequenti episodi temporaleschi, spesso accompagnati da grandinate, colpi di vento e locali nubifragi. Entrando nel dettaglio, possiamo affermare che le due giornate più toste sotto il profilo delle precipitazioni saranno quella di oggi e quella di martedì. Una perturbazione atlantica sta interessando in queste ore il Centro-Nord con precipitazioni che potrebbero durare fino a sera e notte, soprattutto sui settori orientali, nel contempo il meteo tenderà a peggiorare via via più diffusamente e intensamente in Sicilia.Martedì continuerà ad essere molto instabile al Nordest mentre continuerà a piovere diffusamente in Sicilia, soprattutto sui settori centro-orientali. Il tempo migliorerà decisamente al Nordovest dove inizierà a fare un po’ più caldo dopo il calo termico di lunedì. Al Centro ci saranno i consueti temporali a sviluppo diurno che occasionalmente potrebbero spingersi fin verso le coste. Da mercoledì e almeno fino a venerdì 9 la pressione proverà ad aumentare un po’ e così l’instabilità sarà relegata soprattutto alle ore pomeridiane e principalmente, ma non esclusivamente, a tutti i rilievi e le zone vicine ad essi.

Le temperature subiranno un nuovo stop lunedì, poi lentamente torneranno ad aumentare fino a raggiungere nuovamente valori tipicamente estivi a partire da venerdì 9. 

Anm: c’è alta preoccupazione fra le toghe, contro Nordio pronte a sciopero

Anm: c’è alta preoccupazione fra le toghe, contro Nordio pronte a scioperoRoma, 5 giu. (askanews) – C’è “un livello di preoccupazione davvero molto alto” nei confronti delle politiche del governo in materia di Giustizia: “La decisione del ministro Nordio” sul caso Uss “ha suscitato sconcerto, disorientamento e forte preoccupazione tra i magistrati. Il nostro timore è che l’azione disciplinare contro i colleghi possa costituire un precedente pericoloso perché non è stato rispettato il limite invalicabile che impedisce al titolare dell’azione disciplinare, cioè il Guardasigilli, di sindacare il merito delle decisioni dei giudici. Su questo confine si misura l’indipendenza effettiva dei tribunali e delle corti”. Così in una intervista a La Repubblica il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia.

“Sciopero? Noi siamo già in stato di agita- zione da due settimane, perché un’assemblea come questa non s’improvvisa e i colleghi stanno discutendo nelle singole realtà. Ovviamente” la prossima assemblea dell’Anm, convocata per l’11 giugno, “è sovrana, nessuno può, neppure io, anticiparne qui le decisioni, ma se vado col pensiero alle assemblee che già ci sono state, in particolare quella di Milano, prendo atto che il livello di preoccupazione è davvero molto alto. L’assemblea di Napoli non lo ha escluso”.“Tra le tante indiscrezioni, noi non abbiamo ancora capito in che direzione andrà Nordio. In particolare sulle intercettazioni. Ad esempio non comprendo l’ipotesi di non trascrivere i riferimenti che chi sta al telefono fa nei confronti di una terza persona. Se quelle parole possono costituire una possibile prova non le si può buttare via. Se prova non sono invece, il sistema in vigore già prevede che siano scartate”, conclude.

 

Il Wwf denuncia: è allarme plastica, superato il limite planetario

Il Wwf denuncia: è allarme plastica, superato il limite planetarioMilano, 1 giu. (askanews) – C’è un solo materiale prodotto dall’uomo che possiamo trovare ovunque nel mondo: nei suoli, nei fiumi, nell’aria, nel cibo. Se da un lato la plastica porta benefici all’umanità, dall’altro, il suo impatto su ogni essere vivente e habitat è sempre più devastante. I danni per specie e salute umana sono (quasi) irreversibili. Una contaminazione globale e diffusa in ogni ambiente naturale (mari, fiumi, laghi, terra e aria), tanto che l’inquinamento da plastica in Natura ha superato il “limite planetario” (Planetary boundary), oltre il quale non c’è più la sicurezza che gli ecosistemi garantiscano condizioni favorevoli alla vita. E’ l’allarme lanciato dal Wwf che nella Giornata mondiale dell’ambiente pubblica il nuovo report “Plastica: dalla natura alle persone. È ora di agire”, chiedendo al governo di andare oltre il riciclo dei soli imballaggi e di estendere la raccolta differenziata a tutti i prodotti in plastica di largo consumo allo scopo di far crescere l’economia circolare come valore condiviso. Secondo l’associazione ambientalista, la plastica deve essere gestita in maniera più efficace ed efficiente, coordinata e integrata, coinvolgendo tutti gli attori (dalle istituzioni, alle aziende, fino alle persone e alle città in cui vivono) e agendo in tutte le fasi – dalla sua produzione, al suo impiego e fino allo smaltimento. Il report conferma che l’Italia è tra i peggiori Paesi inquinatori che si affacciano sul Mediterraneo, contribuendo all’inquinamento soprattutto in qualità di secondo più grande produttore di rifiuti plastici in Europa.

Sono innumerevoli e significativi i danni causati da ogni fase del ciclo di vita della plastica, dalla produzione all’utilizzo fino allo smaltimento: a fronte di una produzione in costante crescita, infatti, lo smaltimento della plastica è oggi ancora altamente inefficiente e inefficace, con tassi di riciclo inferiori al 10% a livello globale. Il risultato è che fino a 22 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica entrano nell’ambiente marino e altrettanti nell’ambiente terrestre ogni anno, in gran parte plastica monouso. Inoltre, attualmente, la produzione di plastica è responsabile di circa il 3,7% delle emissioni globali di gas serra e si prevede che questa percentuale possa aumentare fino al 4,5% entro il 2060, se le tendenze attuali continueranno senza controllo. Senza un miglioramento nella gestione della plastica e dei suoi rifiuti, entro il 2050 la quantità totale di plastica prodotta si è calcolato che potrebbe triplicare, con conseguente aumento dell’immissione di rifiuti di plastica nell’ambiente: 12 miliardi di tonnellate di plastica potrebbero finire negli ambienti naturali. Se accadrà, tra 30 anni nel mare ci potrebbero essere più plastiche che pesci. “Per attuare un cambio di rotta, ormai indispensabile, la soluzione è l’economia circolare in cui le materie prime, come la plastica, di un oggetto non più funzionante restino in circolo, in un lungo e possibilmente infinito succedersi di produzione e riuso/riciclo, eliminando le fasi di estrazione di materie prime e smaltimento. L’efficienza nell’utilizzo delle risorse, promossa dall’economia circolare, deve diventare un fattore cruciale per orientare nuovi modelli di produzione e di consumo, e consentire una transizione verso stili di vita e dinamiche socioeconomiche più rispettose dell’ambiente – afferma Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del Wwf Italia-. Per questo vogliamo muovere alle istituzioni richieste più ambiziose. Non c’è più tempo da perdere”. Per il WWF serve agire sui primi tre livelli della scala gerarchica dei rifiuti: la prevenzione, il riuso e il riciclo. “L’obiettivo comune è porre fine all’inquinamento da plastica entro il 2040 e per raggiungerlo è urgente l’adozione da parte delle nazioni del mondo di un Trattato globale sulla plastica, in accordo con il mandato stabilito nella risoluzione del marzo 2022 dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEA) perché i danni all’ambiente causati dalla plastica e dalle sostanze chimiche ad essa associate sono di portata planetaria e trascendono i confini nazionali, avendo effetti sulla salute del pianeta e delle persone di tutto il mondo”, conclude Eva Alessi.

Ambiente, Wwf: è allarme plastica, superato il limite planetario

Ambiente, Wwf: è allarme plastica, superato il limite planetarioMilano, 1 giu. (askanews) – C’è un solo materiale prodotto dall’uomo che possiamo trovare ovunque nel mondo: nei suoli, nei fiumi, nell’aria, nel cibo. Se da un lato la plastica porta benefici all’umanità, dall’altro, il suo impatto su ogni essere vivente e habitat è sempre più devastante. I danni per specie e salute umana sono (quasi) irreversibili. Una contaminazione globale e diffusa in ogni ambiente naturale (mari, fiumi, laghi, terra e aria), tanto che l’inquinamento da plastica in Natura ha superato il “limite planetario” (Planetary boundary), oltre il quale non c’è più la sicurezza che gli ecosistemi garantiscano condizioni favorevoli alla vita. E’ l’allarme lanciato dal Wwf che nella Giornata mondiale dell’ambiente pubblica il nuovo report “Plastica: dalla natura alle persone. È ora di agire”, chiedendo al governo di andare oltre il riciclo dei soli imballaggi e di estendere la raccolta differenziata a tutti i prodotti in plastica di largo consumo allo scopo di far crescere l’economia circolare come valore condiviso.

Secondo l’associazione ambientalista, la plastica deve essere gestita in maniera più efficace ed efficiente, coordinata e integrata, coinvolgendo tutti gli attori (dalle istituzioni, alle aziende, fino alle persone e alle città in cui vivono) e agendo in tutte le fasi – dalla sua produzione, al suo impiego e fino allo smaltimento. Il report conferma che l’Italia è tra i peggiori Paesi inquinatori che si affacciano sul Mediterraneo, contribuendo all’inquinamento soprattutto in qualità di secondo più grande produttore di rifiuti plastici in Europa. Sono innumerevoli e significativi i danni causati da ogni fase del ciclo di vita della plastica, dalla produzione all’utilizzo fino allo smaltimento: a fronte di una produzione in costante crescita, infatti, lo smaltimento della plastica è oggi ancora altamente inefficiente e inefficace, con tassi di riciclo inferiori al 10% a livello globale. Il risultato è che fino a 22 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica entrano nell’ambiente marino e altrettanti nell’ambiente terrestre ogni anno, in gran parte plastica monouso. Inoltre, attualmente, la produzione di plastica è responsabile di circa il 3,7% delle emissioni globali di gas serra e si prevede che questa percentuale possa aumentare fino al 4,5% entro il 2060, se le tendenze attuali continueranno senza controllo. Senza un miglioramento nella gestione della plastica e dei suoi rifiuti, entro il 2050 la quantità totale di plastica prodotta si è calcolato che potrebbe triplicare, con conseguente aumento dell’immissione di rifiuti di plastica nell’ambiente: 12 miliardi di tonnellate di plastica potrebbero finire negli ambienti naturali. Se accadrà, tra 30 anni nel mare ci potrebbero essere più plastiche che pesci.

“Per attuare un cambio di rotta, ormai indispensabile, la soluzione è l’economia circolare in cui le materie prime, come la plastica, di un oggetto non più funzionante restino in circolo, in un lungo e possibilmente infinito succedersi di produzione e riuso/riciclo, eliminando le fasi di estrazione di materie prime e smaltimento. L’efficienza nell’utilizzo delle risorse, promossa dall’economia circolare, deve diventare un fattore cruciale per orientare nuovi modelli di produzione e di consumo, e consentire una transizione verso stili di vita e dinamiche socioeconomiche più rispettose dell’ambiente – afferma Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del Wwf Italia-. Per questo vogliamo muovere alle istituzioni richieste più ambiziose. Non c’è più tempo da perdere”. Per il WWF serve agire sui primi tre livelli della scala gerarchica dei rifiuti: la prevenzione, il riuso e il riciclo. “L’obiettivo comune è porre fine all’inquinamento da plastica entro il 2040 e per raggiungerlo è urgente l’adozione da parte delle nazioni del mondo di un Trattato globale sulla plastica, in accordo con il mandato stabilito nella risoluzione del marzo 2022 dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEA) perché i danni all’ambiente causati dalla plastica e dalle sostanze chimiche ad essa associate sono di portata planetaria e trascendono i confini nazionali, avendo effetti sulla salute del pianeta e delle persone di tutto il mondo”, conclude Eva Alessi.

Papa: con la pace si guadagna. Forse poco. Ma con guerra si perde sempre

Papa: con la pace si guadagna. Forse poco. Ma con guerra si perde sempreRoma, 4 giu. (askanews) – “Con la pace si guadagna sempre, forse poco, ma si guadagna. Con la guerra si perde tutto”. Lo ha detto papa Francesco nella trasmissione A sua immagine su RaiUno.

“Impariamo ad avere compassione, a ‘carezzare’: solo così potremo essere vicibi a Dio”, ha aggiunto. “Chi aggredisce, bullizza, può sembrare forte ma è uno sconfitto. La vera vittoria è la mitezza. Oggi non si educa ad esser miti. Dobbiamo aiutare i bimbi o i ragazzi bullizzati con l’affetto, con le carezze”, ha detto. E poi tornando all’Ucraina: “La malvagità è una delle possibilità delle persone. C’è chi sente piacere nel torturare. E’ una malattia, ma lo stiamo vedendo con la guerra, nelle torture ai soldati ucraini: c’è piacere nel torturare. Purtroppo questo succede anche fra i ragazzi, ma i ragazzi vanno educatio alla mitezza. Bisogna fare sentire loro la via dell’amore, della tenerezza”. “Oggi si pensa che chi è mite sia un po’ stupido – ha aggiunto – ma in realtà chi è mite è un vincente. Chi aggredisce è uno sconfitto”.

In poche ore più di dieci sbarchi a Lampedusa, arrivati oltre 600 migranti

In poche ore più di dieci sbarchi a Lampedusa, arrivati oltre 600 migrantiLampedusa, 3 giu. (askanews) – Il meteo più clemente ha nuovamente aperto agli arrivi di migranti sull’isola di Lampedusa. Nelle ultime ore si registrano più di dieci sbarchi, con l’arrivo di almeno 600 persone. Aumentano quindi anche le presenze al centro d’accoglienza di contrada Imbriacola, formalmente passato in mano alla Croce Rossa. Se il bel tempo dovesse durare, gli arrivi nei prossimi giorni potrebbero aumentare cospicuamente. Intanto la prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di almeno 200 migranti verso altri hotspot.