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Diecimila sfollati in Emilia-Romagna a causa del maltempo (e 250 strade chiuse per frane)

Diecimila sfollati in Emilia-Romagna a causa del maltempo (e 250 strade chiuse per frane)Bologna, 18 mag. (askanews) – Sono 42 i comuni coinvolti dall’alluvione in Emilia-Romagna. Oltre ai danni per l’esondazione di tutti i fiumi che attraversano la regione, si contano danni per frane e smottamenti su 250 strade in Romagna e sull’Appennino. Lo ha detto l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo. “Le piogge dei prossimi giorni non ci preoccupano tanto per innalzamento dei fiumi – ha spiegato -, ma perché contribuiscono alla fragilità dei nostri territori in Appennino”. “Il nostro impegno in queste ore – ha precisato Priolo – è quello di trovare un’accoglienza dignitosa alle persone che sono state evacuate dalle proprie abitazioni e ospitate nelle palestre e nei punti di accoglienza temporanei”.

“Particolarmente critica è la situazione in Appennino di Forlì e Cesena con comuni che hanno frazioni isolate – ha aggiunto Priolo -. Enel sta intervenendo per ripristinare il prima possibile l’elettricità. Dobbiamo comprendere qual è il fabbisogno per l’approvvigionamento eventuale di derrate alimentari”. Inoltre “abbiamo attivato oggi il Coordinamento nazionale di Anci per mettere in campo l’assistenza tecnico-amministrativa a tutti i Comuni. C’è già stata l’attivazione ufficiale di Anni in questa direzione”. “Stasera attiveremo un numero verde dedicato – ha spiegato l’assessore – per fare in modo che le persone possano avere le informazioni o l’indirizzamento alle strutture corrette a seconda del bisogno che hanno”.

Il Papa prega per le vittime in Emilia Romagna e ringrazia i soccorritori

Il Papa prega per le vittime in Emilia Romagna e ringrazia i soccorritoriCittà del Vaticano, 18 mag. (askanews) – Un messaggio per esprimere vicinanza e preghiera per le vittime dei nubifragi che stanno devastando l’Emilia Ronagma ed un “grazie” ai soccorritori e a quanti, in queste ore, si stanno prodigando nei soccorsi. E’ quello che Papa Francesco ha fatto oggi con un telegramma, inviato dal Sostituto per gli Affari Generali, Mons. Edgar Pena Parra, al Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

“Informato del violento nubifragio abbattutosi sulla regione dell’Emilia Romagna, specialmente sulle province della parte orientale, il Santo Padre – si legge ne telegramma – incarica vostra eminenza a volersi rendere interprete presso congiunti e amici delle vittime dei suoi sentimenti di viva partecipazione per l’impressionante disastro che ha colpito codesto territorio. Mentre assicura fervide preghiere di suffragio per i defunti esprimendo cordoglio ai familiari, il sommo pontefice invoca da Dio conforto per i feriti e consolazione per quanti soffrono conseguenze per la grave calamità”. “Papa Francesco – si legge ancora – ringrazia tutti coloro che in queste ore di particolare difficolta’ si stanno adoperando per portare soccorso e alleviare ogni sofferenza, come pure le comunita’ diocesane per la manifestazione di comunione e fraterna vicinanza alle popolazioni piu’ provate”.

Papa prega per vittime in Emilia Romagna e ringrazia soccorritori

Papa prega per vittime in Emilia Romagna e ringrazia soccorritoriCittà del Vaticano, 18 mag. (askanews) – Un messaggio per esptimere vicinanza e preghiera per le vittime dei nubifragi che stanno devastando l’Emilia Ronagma ed un “grazie” ai soccorritori e a quanti, in queste ore, si stanno prodigando nei soccorsi. E’ quello che Papa Francesco ha fatto oggi con un telegramma, inviato dal Sostituto per gli Affari Generali, Mons. Edgar Pena Parra, al Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

“Informato del violento nubifragio abbattutosi sulla regione dell’Emilia Romagna, specialmente sulle province della parte orientale, il Santo Padre – si legge ne telegramma – incarica vostra eminenza a volersi rendere interprete presso congiunti e amici delle vittime dei suoi sentimenti di viva partecipazione per l’impressionante disastro che ha colpito codesto territorio. Mentre assicura fervide preghiere di suffragio per i defunti esprimendo cordoglio ai familiari, il sommo pontefice invoca da Dio conforto per i feriti e consolazione per quanti soffrono conseguenze per la grave calamità”. “Papa Francesco – si legge ancora – ringrazia tutti coloro che in queste ore di particolare difficolta’ si stanno adoperando per portare soccorso e alleviare ogni sofferenza, come pure le comunita’ diocesane per la manifestazione di comunione e fraterna vicinanza alle popolazioni piu’ provate”.

Pichetto: l’Emilia Romagna ha una pericolosità altissima di rischio idrogeologico

Pichetto: l’Emilia Romagna ha una pericolosità altissima di rischio idrogeologicoRoma, 18 mag. (askanews) – “L’Emilia Romagna ha una pericolosità altissima di rischio idrogeologico”, rispetto all’aggravarsi delle condizioni climatiche che possono causare eventi estremi. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto a Radio24 sul maltempo nella Regione. Parlando della capacità di spesa Pichetto ha evidenziato come in Italia sia “bassissima non solo per le opere di contenimento se pensiamo che sui fondi strutturali europei dell’ultima programmazione abbiamo speso 50 mld su 110. Purtroppo abbiamo un percorso burocratico di controlli e monitoraggio che non è modermo e su questo bisogna intervenire. L’Emila Romagna tra l’altro è una regione in cui le opere vengono fatte”. L’Emila Romagna “è un catino” e ha una situazione molto particolare, ha evidenziato il ministro: “siamo di fonte a un’enorme inondazione che ha determinato frane”. “Ci possono essere tante opere di mitigazione ma il mondo ha un clima che sta cambiando”, ha aggiunto Pichetto. “Stiamo facendo il piano di adattamento climatico. Dobbiamo parlare di mitigazione e di adattamento del sistema rispetto a un quadro climatico che è completamente cambiato. Piove mediamente tra 80 e 90 giorni all’anno rispetto a prima che pioveva 110-120 giorni” ha Fratin, che ha evidenziato, parlando dell’emergenza maltempo in Emilia Romagna, la necessità di “superare questa questione del sempre no, del non volere nessuna opera”. “Dobbiamo trovare il punto di equilibro della convivenza dell’uomo con la natura e quindi ci sono delle opere che vanno fatte, vanno fatte le dighe che servono, le vasche, gli argini in alcuni luoghi e quindi vanno crete le condizioni perchè possa vivere anche l’uomo”, ha aggiunto Pichetto. “C’è un pezzo di clutura ambientalista in alcuni casi di quelli che vivono nel loft magari al 20esimo piano di un grattacielo, ma credo era anche la comodità che tutti avevamo di dire no piuttosto che sì”, ha sottolineato il ministro. “Martedì sarà dichiarato lo stato di calamità perchè è evidente che ci vuole un atto normativo per farlo e si risponderà ai primi interventi con il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie, tutti interventi che necessitano di un provvedimemento per decreto. Nel contempo c’è uno strettissimo rapporto con le autorità locali con la Regione prima di tutto e tra oggi e domani e si cercherà di capire lo stato della gravità dell’emergenza e i primi interventi e poi le valutazioni complessive”.

Maltempo in Veneto, Zaia firma il decreto di Stato d’emergenza

Maltempo in Veneto, Zaia firma il decreto di Stato d’emergenzaRoma, 18 mag. (askanews) – Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha firmato il Decreto di Stato di Emergenza per le eccezionali avversità atmosferiche che si sono verificate martedì 16 maggio e ieri, 17 maggio, nei territori della provincia di Rovigo e della Città Metropolitana di Venezia (n. 33 del 17/05/2023 recante “Eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei giorni 16 e 17 maggio 2023 nei territori della provincia di Rovigo e della Città metropolitana di Venezia. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate”.) “Dopo la ricognizione dei danni effettuata dalle strutture regionali, – ha detto il Presidente -, sono state individuate le aree del territorio maggiormente colpite dalle intense precipitazioni di questi giorni, che hanno provocato danni soprattutto alle zone costiere. Non sono emerse criticità che hanno coinvolto direttamente la sicurezza dei cittadini ma il maltempo, che si è abbattuto senza pietà in Emilia Romagna, ha interessato anche il Veneto, fortunatamente in maniera più mitigata, lasciando comunque il segno”. “Le forti piogge ed il vento – ha spiegato – hanno colpito, in particolare, il litorale centro-meridionale, fino al Delta del Po e la pianura limitrofa tra il Basso Veneziano e il Basso Polesine, oltre la zona di Bibione e le spiagge dei territori limitrofi. Qui, infatti, si sono registrate frequenti precipitazioni a carattere di rovescio con quantitativi complessivi anche abbondanti, fino a massimi di 50-70 mm circa. Inoltre, la persistenza dell’area ciclonica ha determinato nelle stesse aree un significativo rinforzo dei venti dai quadranti orientali fin dalle prime ore di martedì 16. Si sono registrati numerosi e diffusi interventi da parte dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile regionale”.

“Il maltempo – ha aggiunto il Presidente Zaia – ha provocato anche una marea sostenuta sull’Alto Adriatico, dove i venti hanno soffiato in maniera forte durante tutta la giornata, in particolare lungo il litorale, con intensità media in prevalenza compresa tra 10 e 15 m/s, a tratti anche intorno ai 16-18 m/s e con raffiche massime di 25-26 m/s”. Colpite le nostre spiagge che hanno subito l’asporto di importanti metri cubi di sabbia e l’accumulo di importanti quantità di rifiuti, soprattutto di legname. Siamo veneti e come ci insegna il nostro DNA ci stiamo già rimboccando le maniche: alcuni Sindaci mi hanno riferito che hanno già cominciato a ripulire per riportare il litorale alla normalità, pronto per accogliere a braccia aperte i turisti e dare inizio al meglio alla nuova stagione estiva”.

Caro affitti, Brugnaro: basta uscire dal centro e i prezzi scendono

Caro affitti, Brugnaro: basta uscire dal centro e i prezzi scendonoRoma, 18 mag. (askanews) – “Rispetto chi protesta ma il mio messaggio ai giovani è: non è detto che aspettare la paghetta sociale o che lo Stato vi risolva i problemi sia la scelta migliore. Se poi la protesta delle tende è un momento di socialità, e dentro le tende si divertono anche, fanno benissimo. Dopodiché ribadisco: il mondo va avanti in un certo modo e gli adulti hanno il dovere di dire la verità ai ragazzi”. Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, dopo aver detto a uno studente che si è lamentato con lui per l’emergenza abitativa “se paghi 700 euro per un posto letto ti fai fregare e non meriti di laurearti”, rincara la dose: “Se vuoi laurearti e fare la classe dirigente del Paese ti devi svegliare. Sennò avremo una classe dirigente che non riesce a fare i suoi interessi, figuriamoci quelli degli altri”, ha commentato.

La colpa sarebbe quindi dello studente che spende 700 euro per un letto. “Certo che è colpa sua”, ha insistito il sindaco di Venezia. E che alternative ci sarebbero? “A Milano non è che uno deve per forza andare ad abitare sotto il Duomo o a Venezia in piazza San Marco. Un appartamento con un paio di stanze e una cucina, in periferia, si trova anche a 600-800 euro. Se dividiamo quella cifra per quattro non vengono certo fuori 700 euro a testa”, ha argomentato Brugnaro.

Il meteorologo Mercalli: disastro annunciato, segnali ignorati

Il meteorologo Mercalli: disastro annunciato, segnali ignoratiRoma, 18 mag. (askanews) – “Quante migliaia di volte avrò scritto che dobbiamo fermare la corsa al surriscaldamento globale? Eppure nulla succede, ci si commuove ora, poi si volta la testa fino alla catastrofe prossima”. E’ un’accusa durissima quella che il meteorologo Luca Mercalli rivolge in un’intervista al quotidiano La Stampa. “Bisogna capire che il surriscaldamento porta a eventi meteo sempre più estremi”, sottolinea. “Non possiamo continuare in questa ignoranza voluta”.

Per mitigare il rischio, secondo Mercalli, “occorre studiare caso per caso, a dimensione di bacino, con tutte le competenze attorno a un tavolo, dagli ingegneri agli agronomi, ai forestali”. “Poi bisogna abbattere e ricostruire, ma lontano dai fiumi, per carità”, sostiene. Mercalli spiega che “servirebbe una legge contro il consumo di suolo perché questo episodio ci ha messo ancora davanti agli occhi quanto voglia dire aumentare la vulnerabilità del territorio”. “Basta con il cemento. Tra l’altro, la terra ci serveper la nostra autosufficienza agricola, per il paesaggio, per il turismo”, insiste.

Però la politica e la società non ascoltano. “Perché il cambiamento climatico va a toccare la nostra responsabilità personale. Richiede impegno. E salvo i ragazzi che si battono per il clima, nessuno vuole fare sacrifici”, commenta Mercalli.

Maltempo, il sindaco di Forlì: è stato un incubo, ma la città si rialzerà

Maltempo, il sindaco di Forlì: è stato un incubo, ma la città si rialzeràRoma, 18 mag. (askanews) – La situazione a Forlì è “critica malgrado la tregua meteo”. E’ quanto spiegato dal sindaco della città, Gian Luca Zattini, in un’intervista al Corriere della Sera. “Ci sono allagamenti dovuti agli straripamenti dei canali emiliano-romagnoli e di alcuni scoli cittadini. Martedì notte è stato drammatico con i nostri tre fiumi che hanno raggiunto, in contemporanea, il livello massimo di piena della loro storia. La furia enorme ha travolto tutto e tutti: alcuni nostri quartieri sono sommersi da metri d’acqua”, ha spiegato.

A preoccupare di più sono “le campagne”. “Si stanno progressivamente allagando ma speriamo che non accada più nulla di tragico”, ha detto il sindaco che spera non ci siano più vittime. “Sono già tre ed è il dolore più grande per un sindaco e per tutti i forlivesi. Invito chi abita in campagna alla massima allerta. Diamoci una mano e tuteliamo le vite, senza mai rischiare: i danni alle proprietà sono incalcolabili ma si possono ricomprare, le vite no”, ha precisato Zattini. Il sindaco ha comunque una certezza: “Ci rialzeremo malgrado questa tragedia immane. Abbiamo superato le guerre mondiali e supereremo anche questa tragedia immane. Fra qualche tempo ripenseremo a questi giorni come a un brutto incubo. Da dimenticare”, ha concluso.

Il maltempo in Emilia-Romagna ha già provocato 9 morti (oltre 10mila gli evacuati)

Il maltempo in Emilia-Romagna ha già provocato 9 morti (oltre 10mila gli evacuati)Bologna, 17 mag. (askanews) – “L’unica cosa irreparabile di questa emergenza sono le nove persone che hanno perso la vita e speriamo che non ce ne siano altre”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, aggiornando al tg de La7 il numero delle vittime per l’alluvione che ha colpito la regione. Intanto proseguono le operazioni per mettere in sicurezza le persone in abitazioni a rischio, oltre 10mila gli evacuati. Allerta rossa anche giovedì 18. Sono ancora in corso le operazioni per mettere al sicuro chi si trova nelle abitazioni a rischio nelle zone colpite dal maltempo. Impegnati circa 600 vigili del fuoco, di cui 300 arrivati da fuori regione, che hanno finora garantito oltre 430 interventi con l’impiego di 200 mezzi e 3 elicotteri. In volo per tutta la giornata anche l’elicottero del 118 di Ravenna per l’evacuazione di persone fragili. Mentre sono attese ulteriori precipitazioni intermittenti, nelle prossime ore, fino alla notte. È questo l’ultimo aggiornamento dell’emergenza che sta colpendo l’Emilia-Romagna da quasi 48 ore. Al momento sono oltre 10.000 le persone evacuate dalle proprie case, principalmente tra le province di Bologna, Forlì Cesena e Ravenna. Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) ha attivato 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari, oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili. E sono in arrivo in serata 26 uomini e sei gommoni dalla Brigata San Marco. La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come farà la Guardia di Finanza. I VOLONTARI Sono oltre 1200 i volontari oggi in campo per portare soccorso alla popolazione. Sono 700 quelli provenienti dai coordinamenti di tutte le provincie della Regione. Circa 370 appartengono alle colonne mobili delle Regioni Toscana, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Piemonte, Umbria, Lazio e delle Provincie Autonome di Trento e Bolzano. 139 quelli appartenenti a 14 associazioni nazionali di protezione civile. Dal 2 maggio, data dell’inizio del maltempo salgono così a oltre 7500 le giornate/uomo messe in campo dai volontari di protezione civile. ALLAGAMENTI E FRANE In 41 comuni si sono registrati almeno 50 esondazioni. Interessati 15 centri nel bolognese: Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Castel Guelfo, Castel del Rio, Fontanelice, Castenaso, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sala bolognese; 13 nel ravennate: Brisighella, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Russi, Cervia; 11 nel forlivese-cesenate: Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Mercato Saraceno, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Gambettola, Meldola, Bertinoro; 2 nel riminese: Riccione e Santarcangelo di Romagna. Sono oltre 280 le frane, di cui 120 particolarmente importanti in 58 comuni: provincia di Bologna: Bologna, Imola, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Monterenzio, Fontanelice, Loiano, Monte San Pietro, Monghidoro, Castel San Pietro Terme, Pianoro, Marzabotto, Monzuno, Casalfiumanese, Sasso Marconi. provincia di Modena: Montecreto, Polinago, Rignano sulla Secchia, Marano sul Panaro, Pievepelago, Serramazzoni, Maranello, Sassuolo, Zocca, Pavullo nel Frignano, Fiorano modenese, Guiglia, Lama Mocogno, Montese. Provincia di Forlì Cesena: Tredozio, Predappio, Dovadola, Mercato Saraceo, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Santa Sofia, Civitella di Romagna, Galeata, Roncofreddo, Modigliana, Bertinora, Meldola, Portico e San benedetto, Premilcuore e Rocca San Casciano. Provincia di Reggio Emilia: Canossa, Baiso, Carpineti, Toano e Villa Minozzo, Ventasso. Provincia di Ravenna: Casola Valsenio, Brisighella e Riolo Terme Provincia di Rimini: Casteldelci, Sant’Agata Feltria, Novafeltria, San Leo, Montescudo-Monte Colombo Sono oltre 400 le strade comunali, provinciali e statali interrotte LA SITUAZIONE DEI FIUMI E CORSI D’ACQUA Sono 23 fiumi e corsi d’acqua esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone, Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco, Sintria, Bevano, Zena, Rabbi, Voltre, Bidente, Ravone, Rio Cozzi, Rigossa, Savena. Altri 13 i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Marecchia, Ausa, Uso, Rubicone, Idice, Santerno, Quaderna, Panaro, Samoggia, Ghironda, Lavino, Navile, Fiumi Uniti.

Maltempo in Emilia-Romagna, ecco cosa intende fare il governo nel prossimo Consiglio dei ministri

Maltempo in Emilia-Romagna, ecco cosa intende fare il governo nel prossimo Consiglio dei ministriRoma, 17 mag. (askanews) – Nel prossimo consiglio dei ministri “porterò uno schema di delibera per estendere gli effetti dello stato di emergenza anche alla provincia di Rimini”. Lo ha annunciato il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci nel punto stampa alla Protezione civile sull’emergenza maltempo in Emilia-Romagna. Il prossimo cdm sarà convocato martedì 23 maggio. Con la proposta di estensione degli effetti dello stato di emergenza a Rimini “si aggiunge alle altre città in cui è in vigore dal 4 maggio, con una aggiunta di 20 milioni per le urgenze e il ripristino della viabilità, oltre ai 10 già previsti per far fronte alle prime spese”.

“Come abbiamo dimostrato nel tempo, vorremmo parlare poco e fare i fatti. Il danno non è quantificabile quando l’evento è in corso. Abbiamo immaginato insieme alle organizzazioni di categoria tutte le verifiche da fare. Arriveremo a caratterizzare le risorse necessarie oltre agli interventi. Abbiamo aree colpite direttamente e indirettamente ma una fotografia dei danni reali rispetto agli eventi scorsi non è possibile, vanno verificate in maniera puntuale e utilizzare risorse senza sprecare un euro”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, nel corso della conferenza stampa. “Saranno sospesi i termini per i versamenti e per gli adempimenti tributari tanto per le persone fisiche quanto per strutture più articolate come le società” ha detto poi il viceministro all’Economia, Maurizio Leo. “Con il ministro Calderone valuteremo anche gli adempimenti che saranno messi a carico dei sostituti di imposta”, ha aggiunto Leo spiegando che tutto ciò sarà oggetto del provvedimento che il governo varerà al Cdm di martedì. “Per quanto riguarda le rate dei mutui, anche qui già c’è stata autorizzazione al differiemnto delle rate dei mutui al pari di quello che faremo per quanto attiene agli altri aspetti tributari. Tutto ciò che riguarda aspetti finanziari è monitorato, c’è un’intesa di base e a questo si darà corso”.

“Il nostro obiettivo è di mettere in sicurezza il lavoro e le aziende e i lavoratori dei territori interessati dai fatti di cui parliamo. Sarà necessario verificare con attenzione quelle che sono le realtà interezìssate dall’alluvio di questi gioni e soprattutto predisporre gli strumenti per accompagnare il percorso dei prossimi mesi tra cui una certa attenzione agli adempimenti in metaria lavoristica e contributiva e soprattutto i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali” ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone. “Guarderemo alle esigenze del lavoro in agricoltura soprattutto per la parte della manodopera agricola che opera a tempo determinato che ha bisogno di essere sostenuta per avere diritto a interventi che possano avere uno sbocco nei prossimi anni”, ha aggiunto il ministro. “Ragioniamo sull’utilizzo di strumenti di ammortizzatori sociali per quelle che sono particolari situazioni e categorie di lavoratori come gli operai a tempo determinato nel comparto agricolo. Abbiamo ancora bisogno di capire la dimensione dei numeri dei soggetti coinvolti”. “Lavoriamo per mettere in sicurezza le aziende dando la possibilità di differire i temini per gli adempimenti in materia lavoristica, previdenziale e soprattutto anche per differire il termine di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali” ha detto Calderone. “Questo necessita di una attenta ricognizione non solo dei territori ma anche delle aziende, delle tipologie di realtà economiche che sono interessate per essere specifici e andare a a individuare e delineare bene gli interventi all’interno del decreto”, ha aggiunto Calderone. Nelle zone colpite dalla emergenza maltempo “proporremo la sospensione e il rinvio rinvio delle udienze civili e penali” ha poi detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nella conferenza stampa in corso al Dipartimento della Protezione civile. “Agiremo in armonia con quanto fatto con il decreto Ischia. Prima di tutto, – ha aggiunto il Guardasigilli – avremo un’interlocuzione con i responsabili degli uffici giudiziari per la verifica dell’agibilità”. Quindi – ha continuato Nordio – “proporremo il rinvio delle udienze civili e penali e la sospensione dei termini per gli adempimenti sia contrattuali sia delle varie cambiali di tutti gli atti aventi forza esecutiva”.

Il governo riferirà “tempestivamente” sui danni prodotti dal maltempo in Emilia Romagna, i presidenti delle Camere sono stati informati ma “meglio attendere qualche giorno per una informativa più completa e dettagliata e più utile alla luce di cio che accadrà nelle prossime ore”. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani prendendo la parola alla conferenza stampa. “Già a partire dalla conferenza dei capigruppo ci sarà attenzione massima a calendarizzare i provvedimenti” con le misure del governo a sostegno delle zone colpite dal maltempo “perchè siano approvate in tempi più rapidi possibili in Cdm e in entrambi i rami del Parlamento”.