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Oggi 12 città da “bollino rosso” per il caldo

Oggi 12 città da “bollino rosso” per il caldoRoma, 15 lug. (askanews) – Secondo l’aggiornamento quotidiano del Ministero della Salute del Bollettino sulle ondate di calore, oggi sono 12 le città da “bollino rosso” per il caldo afoso che sta colpendo l’Italia (Ancona, Bologna, Campopasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Viterbo), con una città da “bollino arancione” (Palermo).


Domani, martedì 16 luglio, saranno ancora 12 le città da “bollino rosso” (sempre Ancona, Bologna, Campopasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Viterbo), con 3 città da “bollino arancione” (Torino, Palermo e Bolzano). Mercoledì 17 luglio il caldo si intensifica e le città da “bollino rosso” salgono a 13, con Palermo che si aggiunge alla lista di questi giorni (Ancona, Bologna, Campopasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Palermo, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Viterbo); 2 i “bollini arancioni” (Bari e Bolzano).


Il “bollino rosso” (livello 3) indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Il “bollino arancione” (livello 2) indica condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili.

Fake news social su Marco Violi attentatore di Trump. Il giornalista: querelo

Fake news social su Marco Violi attentatore di Trump. Il giornalista: quereloRoma, 14 lug. (askanews) – Le vie della disinformazione social hanno portato, la notte scorsa, per qualche tempo, a identificare falsamente l’attentatore di Trump con “l’antifa” “Mark Violets” con foto del giornalista e tifoso della Roma Marco Violi, direttore di “Roma giallorossa”. La fake news sarebbe partita da un troll italiano per poi diffondersi nel mondo Qanon e degli account di propaganda pro-Trump. Fino a diventare trending topic su X e finire perfino su qualche tv Usa.


Marco Violi è intervenuto per smentire su Instagram: “Sono stato svegliato nel cuore della notte, alle due di notte per precisione dalle numerose notifiche che ho ricevuto su Instagram e X. Mi trovo in Italia, sono a Roma e non avevo la minima idea di quello che fosse successo se non vedendo Sky tg 24. Le notizie che circolano sul mio conto sono totalmente prive di fondamento e sono state organizzate da un gruppo di hater che dal 2018 mi stanno rovinando la vita, con appostamenti presso la mia abitazione, foto del mio citofono e del mio portone. Sono dei veri e propri stalker”. E ha annunciato querele.

Secondo i meteorologi farà davvero molto caldo

Secondo i meteorologi farà davvero molto caldoRoma, 13 lug. (askanews) – E’ in arrivo l’anticiclone africano Caronte e sarà il più caldo di sempre. Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che le temperature eccezionali non saranno solamente al suolo, dovute anche all’urbanizzazione e alle attività umane, ma anche in quota (1500 metri) “dove sono previsti per il prossimo 19 Luglio ben 24 gradi al Nord e 27 in Sardegna. Valori eccezionali di caldo estremo. Si pensi che con il primo Caronte della storia (Luglio 2012) si arrivò a 20 gradi in quota: è facile calcolare un aumento locale delle temperature di almeno 4°C in un poco più di un decennio”.


Il Caronte del 2024 porterà “42 gradi a Foggia e Taranto, 41°C a Benevento, Siracusa e Firenze e Terni, 40°C ad Agrigento, Caserta e Ferrara. A Roma arriveremo a sfiorare i 40°C (percepiti 41°C) tra il 18 e il 19 luglio: come successe esattamente un anno fa, nello stesso identico periodo, potremo battere il record assoluto di caldo per la Capitale. Negli stessi giorni, durante il picco, anche Milano ‘cuocerà’ con una massima di 35°C e una percepita di 39°C a causa dell’alta umidità”. “Il Caronte 2024 sarà dunque molto più caldo del primo Caronte del 2012, quando le temperature al suolo faticarono a raggiungere i 37°C: una conferma che il clima è cambiato. 10-20 anni fa parlavamo di caldo estremo quando le massime toccavano 36-38°C, adesso arriviamo sempre più spesso agli OVER 40 (oltre i 40°C all’ombra)”, spiga ilMeteo.it “Da sottolineare come anche al Nord potremo toccare i 40°C (a Forlì) mentre sotto la Cupola del Brunelleschi, a Firenze, il termometro è previsto salire fino a 41°C sia il 18 sia il 19 di luglio. Anche al mare sarà difficile trovare refrigerio con oltre 38°C previsti anche lungo le coste campane”.


“Catenanuova sarà la località più calda con 44°C nelle zone interne della Sicilia ma, come detto, Caronte 2024 ci porterà purtroppo all’inferno ovunque, dalla Sicilia alla Lombardia, passando per la Capitale, dalla culla del Rinascimento (Firenze) fino alla metropoli milanese”.

Tutti assolti gli imputati per l’omicidio di Serena Mollicone (uccisa nel 2001)

Tutti assolti gli imputati per l’omicidio di Serena Mollicone (uccisa nel 2001)Roma, 12 lug. (askanews) – Tutti assolti gli imputati per l’omicidio di Serena Mollicone, la ragazza uccisa ad Arce nel giugno 2001. “Questa non è giustizia”, ha detto in un fiato la sorella di Serena Mollicone, Consuelo, dopo la sentenza di assoluzione.


Con la sentenza della corte d’assise d’appello della Capitale, è stata di fatto confermata la decisione di primo grado. Assolti dunque il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola (per lui erano stati chiesti 24 anni di reclusione), sua moglie Annamaria (per lei erano stati sollecitati 22 anni) e il loro figlio, Marco (rischiava anche lui 22 anni). Le condanne erano state sollecitate, nel corso della requisitoria, dal sostituto procuratore generale Francesco Piantoni e dal sostituto procuratore presso la Corte d’appello Deborah Landolfi. Quasi nessuno del comitato spontaneo che stamane ha distribuito le magliette per chiedere verità e giustizia per Serena Mollicone si è lasciato andare dopo la sentenza della corte d’assise d’appello di Roma che ha confermato le assoluzioni per gli imputati. Solo pochi discutono fuori dall’aula, mentre scortati dalle forze dell’ordine lasciano il tribunale della Capitale.


Sono cadute anche in secondo grado le accuse nei confronti del maresciallo dei carabinieri Franco Mottola; del figlio Marco (entrambi presenti). Stessa assoluzione anche per la signora Annamaria. Medesimo verdetto favorevole pure per i carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale. La decisione è arrivata dopo circa tre ore di camera di consiglio. (foto da Facebook)

Violenze e minacce, arrestati a Verona 7 estremisti di destra. Il gip: socialmente pericolosi

Violenze e minacce, arrestati a Verona 7 estremisti di destra. Il gip: socialmente pericolosiRoma, 12 lug. (askanews) – Operazione della Polizia di Stato che ha portato a 7 misure cautelari e 29 indagati negli ambienti di estrema destra per diversi episodi di violenza Nella mattinata di oggi, la polizia di Stato di Verona ha dato, infatti, esecuzione alle 7 misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di sei veronesi e di un trentino di età compresa tra i 19 e i 27 anni, nell’ambito di un’indagine che vede coinvolte complessivamente 29 persone per alcuni episodi per i quali sono stati contestati a vario titolo i reati di lesioni, violenza privata, minacce, danneggiamento pluriaggravati e porto di oggetti atti ad offendere. Tra gli episodi più significativi si ricorda l’aggressione perpetrata in via Mazzini ai danni di un giovane nel contesto della propugnata “lotta alle baby gang”, le violenze commesse ai danni di alcuni tifosi marocchini in Corso Porta Nuova nelle fasi finali del campionato di calcio in Qatar e l’agguato messo in atto nel corso della “Festa in Rosso” a Quinzano del luglio 2023. Per alcune di queste azioni violente, come nell’episodio contro i tifosi marocchini, il giudice ha riconosciuto altresì l’aggravante della finalità dell’odio e della discriminazione razziale. In quella circostanza rimasero coinvolti diversi giovani marocchini, che subivano lesioni e danneggiamenti alle vetture sulle quali erano a bordo. I fatti contestati riguardano poi ancora quanto accaduto nel luglio 2023 a margine dell’annuale “Festa in Rosso” di Quinzano dove, oltre all’esplosione di un rudimentale ordigno, sono state perpetrate violenze nei confronti di partecipanti anche con l’uso di bastoni e bottiglie di vetro. Due degli arrestati, più recentemente, sono stati identificati tra i 67 tifosi italiani che lo scorso 15 giugno a Dortmund – prima della partita Italia – Albania del Campionato europeo “Euro 2024” – sono stati intercettati dalle autorità tedesche, nella circostanza supportate da funzionari di polizia italiani, poco prima di aggredire un gruppo di supporter albanesi. All’atto del controllo, sono stati rinvenuti numerosi passamontagna, bombe carta e materiale atto ad offendere e tutti i tifosi sono stati sottoposti ad un fermo preventivo. Uno dei due veronesi fermati in Germania – tra l’altro – risulta anche destinatario di un Daspo internazionale, violando pertanto anche la misura di prevenzione del Questore. I destinatari delle misure cautelari sono tutti noti alla Forze di Polizia per il compimento di atti della medesima indole, alcuni dei quali compiuti anche in ambito sportivo. Oltre alla militanza nei contesti dell’estremismo di destra scaligero, infatti, alcuni di loro gravitano anche nel gruppo Ultras “North Side” del Chievo Verona. Nella misura cautelare, il GIP ha voluto sottolineare come molti degli indagati abbiano commesso i fatti in esame nonostante fossero già stati denunciati in stato di libertà oltre che destinatari di provvedimenti amministrativi da parte del Questore, facendo emergere “totale sprezzo per le guardie”, come loro definiscono i poliziotti.


Sulla base dei “gravi indizi di colpevolezza rilevati e dall’aggressività delle condotte poste in essere”, il giudice delle indagini preliminari ha ritenuto di applicare gli arresti domiciliari “sulla base di un quadro di pericolosità sociale di apprezzabile gravità tale da poter fondatamente ritenere la possibile reiterazione di ulteriori reati della stessa specie”, si spiega. Dalle evidenze investigative acquisite dagli uomini della DIGOS della Questura di Verona, coordinati dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, gli indagati sono stati ritenuti “incapaci di contenere i propri impulsi e veicolare le proprie idee in modo pacifico”, traendo dal gruppo di appartenenza incitamento e approvazione e mostrando di considerare il ricorso alla violenza una modalità di affermazione delle proprie idee e di sopraffazione sull’avversario.

E’ legge il decreto agricoltura, ecco che cosa prevede

E’ legge il decreto agricoltura, ecco che cosa prevedeRoma, 11 lug. (askanews) – Sostegno al credito delle aziende con la moratoria dei mutui, intervento sul carburante agricolo agevolato, misure per coprire danni alle coltivazioni e agli allevamenti, norme sugli impianti fotovoltaici e interventi per la lotta al caporalato. Sono alcuni degli interventi previsti dal Dl Agricoltura, approvato oggi in via definitiva alla Camera con 181 sì e sul quale il Governo aveva posto la fiducia.


Tra le misure previste, la moratoria per i mutui e i finanziamenti a rimborso rateale contratti dalle aziende che nello scorso anno hanno subito riduzioni di almeno il 20% del volume d’affari. Il decreto stabilisce anche l’incorporazione del Sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell’Agricoltura (Sian) in Agea, di cui vengono ampliate le garanzie. Aumentano, inoltre, il Fondo per la sovranità alimentare e le risorse edicate ai produttori di grano e alle imprese della pesca. Il decreto stanzia 15 milioni di euro per le aziende danneggiate dalla siccità persistente in Sicilia, oltre ai fondi per ristorare gli agricoltori di Romagna, Marche e Toscana, dopo la straordinaria alluvione del 2023. Stanzia 50 milioni di euro per i viticoltori del centro-sud danneggiati dalla peronospera e altri 2 milioni di euro per quelli danneggiati dalla flavescenza dorata della vite.


Ancora, proroga di un anno la sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea): le attività di ricerca presso i siti sperimentali saranno concesse fino al 31 dicembre 2025. Il decreto inasprisce anche il contrasto alle pratiche commerciali sleali (UTP) tramite una più dettagliata definizione dei costi medi di produzione, dei costi di produzione e dei prezzi dei beni. Sul fronte dell’olivicoltura, per contrastare la Xylella il decreto Agricoltura stanzia 30 milioni di euro destinati ai reimpianti e alle riconversioni. Previsti anche 4 milioni per i coltivatori di kiwi colpiti dal fenomeno della moria del kiwi. Per quanto riguarda la Psa, è previsto un rafforzamento degli interventi per contrastarne la diffusione attraverso il rafforzamento dei poteri e dei fondi a disposizione del Commissario straordinario. Oltre alla nomina di due distinti commissari per l’eradicazione della brucellosi e della tubercolosi e il contenimento del granchio blu.


Entra finalmente in funzione il Registro telematico per i cereali (Granaio Italia), che prevede per le aziende che comprano e vendono cereali italiani e stranieri l’obbligo di comunicare al Masaf il volume totale delle operazioni effettuate ogni tre mesi. E viene mantenuta la tassazione fiscale agevolata per agricoltori che realizzano piccoli impianti fotovoltaici destinati al solo uso aziendale Nel decreto ci sono anche delle norme per contrastare il caporalato: dalla istituzione di una banca dati sui contratti di appalto in agricoltura fino al potenziamento del personale ispettivo e alla nascita di un sistema informativo per la lotta al caporalato con tutte le amministrazioni pubbliche presenti. Da ultimo, viene prorogato l’incarico del Commissario per la scarsità idrica con un piano di interventi urgenti e istituito il Dipartimento per le politiche del mare. “Il Decreto Agricoltura è legge, il Governo è dalla parte di agricoltori e pescatori con fatti concreti. 500 milioni di euro per sostenere le filiere in difficoltà, affrontare le emergenze e garantire maggiori controlli, specialmente sulle importazioni, assicurando un giusto reddito ai nostri produttori”. Così sul proprio profilo Facebook il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, dopo che la Camera con il voto di fiducia ha approvato il decreto Agricoltura. “Finalmente, dopo anni, agricoltura e pesca tornano ad essere centrali in Italia”, conclude il ministro.

Rapporto Ecomafie: aumentano i reati ambientali (+15,6%), un fatturato illegale da 8,8 miliardi

Rapporto Ecomafie: aumentano i reati ambientali (+15,6%), un fatturato illegale da 8,8 miliardiRoma, 11 lug. (askanews) – In Italia le ecomafie premono sempre di più sull’acceleratore e fanno affari d’oro. A dimostrarlo è l’aumento dei reati ambientali che nel 2023 salgono a 35.487, registrando +15,6% rispetto al 2022, con una media di 97,2 reati al giorno, 4 ogni ora. Illeciti che si concentrano soprattutto nel Mezzogiorno e in particolare nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa – Campania, Puglia, Sicilia e Calabria – dove si concentra il 43,5% deli illeciti penali, +3,8% rispetto al 2022. Tutto il mercato illegale nella Penisola è valso agli ecomafiosi nel 2023 ben 8,8 miliardi. A tracciare un quadro di sintesi è il nuovo report di Legambiente “Ecomafia 2024. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia” (edito da Edizioni Ambiente), nel 30esimo anno dalla sua prima pubblicazione, e i cui dati sono stati presentati oggi a Roma.


Dati, commenta Legambiente, “nel complesso preoccupanti: nel 2023 in Italia aumenta anche il numero delle persone denunciate (34.481, +30,6%), così come quello degli arresti (319, +43% rispetto al 2022) e quello dei sequestri (7.152, +19%). Tra gli illeciti, nella Penisola continua a salire la pressione del ciclo illegale del cemento (13.008 reati, +6,5%), che si conferma sempre al primo posto tra i reati ambientali; ma a preoccupare è soprattutto l’impennata degli illeciti penali nel ciclo dei rifiuti, 9.309, + 66,1% che salgono al secondo posto. Al terzo posto con 6.581 reati la filiera degli illeciti contro gli animali (dal bracconaggio alla pesca illegale, dai traffici di specie protette a quelli di animali da affezione fino agli allevamenti); seguita dagli incendi dolosi, colposi e generici con 3.691 illeciti. Crescono anche i numeri dell’aggressione al patrimonio culturale (642 i furti alle opere d’arte, +58,9% rispetto al 2022) e degli illeciti nelle filiere agroalimentari (45.067 illeciti amministrativi, + 9,1% rispetto al 2022), a cominciare dal caporalato. Sono inoltre 378 i clan mafiosi censiti.


(segue) A livello regionale, spiega ancora il Rapporto Ecomafie di Legambiente, la Campania si conferma al primo posto della classifica con più illeciti ambientali, 4.952 reati, pari al 14% del totale nazionale, seguita da Sicilia (che sale di una posizione rispetto al 2022, con 3.922 reati, +35% rispetto al 2022), Puglia (scesa al terzo posto, con 3.643 illeciti penali, +19,2%) e Calabria (2.912 reati, +31,4%). La Toscana sale dal settimo al quinto posto, seguita dal Lazio. Balza dal quindicesimo al settimo posto la Sardegna. Tra le regioni del Nord, la Lombardia è sempre prima. A livello provinciale, Napoli torna al primo posto, a quota con 1.494 reati, seguita da Avellino (in forte crescita con 1.203 reati, pari al +72,9%) e Bari. Roma scende al quarto posto, con 867 illeciti penali, seguita da Salerno, Palermo, Foggia e Cosenza. La prima provincia del Nord è quella di Venezia, con 662 reati, che si colloca al nono posto ed entra nella classifica delle prime venti province per illegalità ambientale.


Continua l’applicazione della legge 68/2015 sugli ecoreati che nel 2023 ha superato la quota 600, anche se registra un lieve calo rispetto all’anno precedente quando era stata contestata 637 volte. Un calo dovuto al calo dei controlli, passati da 1.559 a 1.405. Il delitto di inquinamento ambientale resta nel 2023 quello più contestato, 111 volte, portando a ben 210 denunce e 21 arresti. Altro dato riguarda i comuni commissariati che sono attualmente 19.

Invalsi, gli studenti italiani ancora lontani dai livelli pre Covid ma segni di ripresa

Invalsi, gli studenti italiani ancora lontani dai livelli pre Covid ma segni di ripresaRoma, 11 lug. (askanews) – Gli studenti italiani, soprattutto quelli delle scuole Superiori, non hanno ancora recuperato le performance pre Covid, ma i risultati 2024 delle prove Invalsi (che monitorano le competenze in Italiano, Matematica e Inglese) restituiscono risultati incoraggianti, quantomeno un cambio di tendenza: in particolare nell’ultimo anno della Secondaria di II grado c’è un ‘miglioramento significativo’ in tutte le discipline, per Italiano più che in Matematica, soprattutto in Inglese.


Non mancano situazioni critiche: sono ancora molto elevati i divari territoriali, con il Sud e le Isole che arrancano, ma anche tra comuni nelle stesse aree geografiche; nella Secondaria di I grado solo 4 studenti su 10 terminano il ciclo con competenze in Matematica adeguate: ‘Un dato allarmante’; al II anno della Secondaria di secondo grado quasi 4 studenti su 10 non raggiungono almeno il livello base in Italiano. Tra i dati più incoraggianti quelli sulla dispersione scolastica: nel 2024 la dispersione scolastica ‘implicita’ (la quota di studenti che terminano il loro percorso scolastico senza aver acquisito le competenze fondamentali in nessuna delle tre materie monitorate dall’Invalsi) scende al 6,6% e raggiunge il valore più basso da quando è iniziata la sua rilevazione (2019, era al 7,5%); e prosegue anche il calo della dispersione ‘esplicita’ (i 18-24enni che non arrivano al diploma o a una qualifica professionale di ELET-Early Leavers from Education and Training): nel 2023 è al 10,5%, -1% sul 2022 e ben -15,4% sul 2001 (25,9%).


Il Rapporto nazionale INVALSI 2024 è stato presentato oggi alla Camera dei Deputati, alla presenza del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. ‘Il cambiamento di tendenza, non ci porta, Inglese a parte, a dire che abbiamo recuperato gli esiti prepandemici. Per l’ultimo anno di Secondaria di Secondo grado il miglioramento c’è ed è significativo per tutte le discipline, sia Italiano che Matematica’, ha spiegato il presidente INVALSI Roberto Ricci: ‘Il dato più bello in assoluto è il calo così rilevante della dispersione scolastica implicita. Un ragazzo in questa condizione è a fortissimo rischio di esclusione sociale e di diritti e doveri di cittadinanza. Quello che mi preoccupa maggiormente, è il dato allarmante sulla Matematica nella secondaria di I grado, soprattutto ragazzi che ragazze: 4 su 10 terminano con competenze matematiche adeguate’.


Quest’anno le prove INVALSI hanno coinvolto circa 1 milione di studenti della scuola Primaria (classe II e classe V), circa 570.000 studenti della scuola Secondaria di Primo grado (classe III) e più di 1 milione di studenti della scuola Secondaria di Secondo grado: ‘Nonostante gli elevati numeri di studenti e studentesse partecipanti, di classi e di scuole coinvolte – precisa Invalsi – le prove si sono svolte regolarmente con tassi di copertura molto elevati, vicini al raggiungimento di tutta la popolazione destinataria delle prove stesse’. I RISULTATI DELLA SCUOLA PRIMARIA – Per quanto di modesta entità, si riscontrano prime indicazioni di una ‘inversione di tendenza’ dei risultati in Italiano e Matematica gli allievi della II primaria. Nonostante gli esiti siano ancora significativamente meno buoni di quelli registrati nel 2019 e nel 2021, si evidenzia una lieve ripresa per quanto riguarda la Matematica che, se confermata in futuro, potrebbe segnare l’inizio della ripresa in un grado scolastico così importante. E’ infatti in crescita rispetto al 2023 la percentuale di allievi che raggiungono almeno il livello base. – In Italiano circa il 67% (era il 69% nel 2023 e il 73% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (almeno la fascia 3); – In Matematica circa il 67% (era il 64% nel 2023 e il 71% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (almeno la fascia 3).


L’andamento degli esiti della V Primaria è piuttosto differenziato in base alla disciplina, ma prevalgono le note positive rispetto a quelle meno favorevoli. Ad eccezione dell’Italiano dove i risultati sono stabili, in Matematica e soprattutto in Inglese si riscontra una inversione nell’andamento dei risultati, con una crescita statisticamente significativa per entrambe le prove di Inglese. – In Italiano circa il 75% (era il 74% nel 2023 e l’80% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (almeno la fascia 3); – In Matematica circa il 68% (era il 63% nel 2023 e il 66% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (almeno la fascia 3); – Anche i risultati d’Inglese sono nuovamente in crescita dopo il calo del 2023. Il 95% (era l’87% nel 2023, il 94% nel 2022) degli allievi e delle allieve raggiunge il prescritto livello A1 del QCER nella prova di lettura (Reading), mentre nella prova di ascolto (Listening) è l’86% di allievi e allieve (erano l’81% nel 2023 e l’85% nel 2022) a raggiungere il prescritto livello A1 del QCER. LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – Come era avvenuto nel 2023, anche i risultati del 2024 confermano che si è fermato il calo in Italiano e Matematica riscontrato tra il 2019 e il 2021, ma purtroppo non si riscontra ancora un’inversione di tendenza. Gli esiti di Inglese (sia listening sia reading) sono invece in netto miglioramento. A livello nazionale gli studenti che raggiungono risultati almeno adeguati, ossia in linea con quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali, sono: in Italiano il 60% (-2 punti percentuali rispetto al 2023); in Matematica il 56% (invariato rispetto al 2021, 2022 e al 2023); in Inglese Reading (A2) il 82% (+2 punti percentuali rispetto al 2023 e +4 punti percentuali rispetto al 2022 e + 6 punti percentuali rispetto al 2021); in Inglese Listening (A2) il 68% (+3 punti percentuali rispetto al 2023, +6 punti percentuali rispetto al 2022 e +8 punti rispetto al 2021). Dall’inizio della rilevazione (2018) è aumentata di ben 14 punti percentuali la quota di allievi che raggiungono il prescritto A2 in Listening. I divari territoriali rimangono molto ampi. In alcune regioni del Mezzogiorno si riscontra un maggior numero di allievi e allieve con livelli di risultato molto bassi. In particolare, solo il 48% degli studenti della macro-area Sud raggiunge almeno il livello 3 in Matematica e tale percentuale scende drammaticamente al 39% nel Sud e Isole. Si confermano, in parte ampliate, forti evidenze di disuguaglianza di opportunità di apprendimento nelle regioni del Mezzogiorno sia in termini di diversa capacità della scuola di attenuare l’effetto delle differenze socio-economico-culturali sia in termini di differenze tra scuole e, soprattutto, tra classi. LA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO – Per quanto riguarda il II anno della Secondaria di secondo grado (nel 2020 e nel 2021 le prove non si sono svolte a causa della pandemia), in Italiano il 62% degli studenti (-1 punto rispetto al 2023; -4 punti percentuali rispetto al 2022 e -8 punti rispetto al 2019) raggiunge almeno il livello base (ovvero il livello 3). Le differenze tra l’Italia centro-settentrionale e quella meridionale rimangono consistenti, anche se si osserva un preoccupante calo nel Nord Ovest e nel Centro; in Matematica il 55% degli studenti e delle studentesse, risultati invariati rispetto al 2013 (+1 punto percentuale rispetto al 2022 e 7 punti percentuali rispetto al 2019), raggiunge almeno il livello base (ovvero il livello 3). La distanza nei risultati tra Centro-Nord e Mezzogiorno si riduce di qualche punto percentuale poiché solo le due macro-aree meridionali migliorano leggermente rispetto al 2023. Tuttavia, la quota di allievi e di allieve che raggiungono almeno il livello 3 si riduce ulteriormente nel Sud rispetto al grado 8, passando dal 48% al 44%, evidenziandosi una vera e propria emergenza nell’apprendimento della Matematica. Per l’ultimo anno della Scuola Secondaria di Secondo grado, i risultati delle prove INVALSI evidenziano invece ‘un apprezzabile miglioramento rispetto agli anni passati in tutte le discipline osservate’: in Italiano il 56% degli studenti (+5 punti rispetto al 2023, +4 punti rispetto al 2022) raggiunge almeno il livello base (ovvero il livello 3). Il divario massimo tra Nord e Sud scende dai 23 punti del 2023 ai 21 punti del 2024; in Matematica sembra intravedersi un leggero miglioramento con il passaggio al 52% (dopo tre rilevazioni stabili al 50%) della quota di allievi e di allieve che raggiungono almeno il livello 3. Il divario massimo tra Nord e Sud scende dai 31 punti del 2023 ai 27 punti del 2024, ancora molto ampio, ma comunque in miglioramento; in Inglese il 60% degli studenti raggiunge i traguardi (B2 per l’istruzione tecnica e liceale e il B1+ per quella professionale) nella prova di Reading (+4 punti percentuali rispetto al 2023) e il 45% in quella di Listening (+3 punti percentuale rispetto al 2023). Soprattutto per la prova di Listening la differenza della quota di allievi e di allieve che raggiunge i traguardi prescritti è di 31 punti percentuali tra il Nord e il Mezzogiorno. ‘Nella V Primaria, già dall’anno prossimo cominceremo sul campo le fasi di sperimentazione sulla somministrazione delle Prove in formato Computer Based, per arrivare il più presto possibile sull’intera popolazione’, ha confermato Ricci: ‘Dopo la sperimentazione saremo in grado di fare una previsione sulla messa a regime: l’obiettivo è il prima possibile’.

Il Tribunale del Riesame nega la revoca dei domiciliari a Toti, “persistente pericolosità”

Il Tribunale del Riesame nega la revoca dei domiciliari a Toti, “persistente pericolosità”Genova, 11 lug. (askanews) – I giudici del tribunale del Riesame di Genova hanno respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari avanzata dal presidente della Regione Liguria, attualmente sospeso, Giovanni Toti.


Per il governatore ligure, che dallo scorso 7 maggio è ai domiciliari nella sua villa di Ameglia con l’accusa di corruzione, sono state bocciate anche le misure attenute dell’obbligo di dimora ad Ameglia o divieto di dimora a Genova proposte in subordine dal suo avvocato difensore, Stefano Savi. “E’ quella tecnico amministrativa e non quella squisitamente politica l’area in cui si inserisce la persistente pericolosità di Toti al quale – non a caso – viene contestato di aver scambiato utilità economiche con l’adozione di specifici provvedimenti amministrativi e non certo di aver adottato scelte ‘politiche’ nella sua veste di presidente della Regione”, scrivono i giudici del tribunale del Riesame di Genova nell’ordinanza con cui hanno respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari avanzata dal presidente della Regione Liguria, attualmente sospeso, Giovanni Toti.


In questo alveo, secondo il collegio giudicante, “persiste la concreta probabilità che l’indagato reiteri condotte di analogo disvalore, confidando nel malinteso senso di ‘tutela del bene pubblico’ cui ha ammesso di essersi ispirato all’epoca dei fatti nei rapporti che ha intrattenuto con Spinelli e Moncada e che, sulla scorta di un quadro gravemente indiziario nemmeno formalmente contestato, ad oggi risultano correttamente qualificate in termini di corruzione”.

Farà (molto) caldo, per almeno 15 giorni

Farà (molto) caldo, per almeno 15 giorniRoma, 10 lug. (askanews) – Lunghissima ondata di calore con anticiclone africano ad oltranza, salvo qualche forte temporale al Nord. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma l’arrivo graduale della più intensa ondata di caldo del 2024 (fino ad ora), estesa anche sul settentrione e con valori oltre i 37°C diffusi. I picchi sono attesi tra Sicilia e Sardegna con 42-43°C già nelle prossime ore, poi ci sarà una novità venerdì che bloccherà in parte la risalita del caldo infernale.


Nel dettaglio, già dalle prossime ore il termometro segnerà 37-38°C anche sulla Capitale con il caldo africano diffuso su tutta Italia: solo al Nord-Ovest avremo qualche temporale in montagna che localmente sconfinerà verso le pianure adiacenti. Giovedì sarà una fotocopia del mercoledì, mentre una grande novità è attesa per venerdì con lo scoppio di violenti temporali al Nord. Venerdì 12 luglio una perturbazione atlantica, in transito nel cuore dell’Europa, lambirà infatti le Alpi sin dalle prime ore del mattino con temporali sul settore montano di Nord-Ovest: si prevede anche la possibilità di qualche forte rovescio tra le pianure del Piemonte e quelle della Lombardia. Dal pomeriggio altri focolai temporaleschi si sposteranno verso Est, interessando anche il Basso Veneto, specie dalla sera, e l’Emilia Romagna. Le Alpi vivranno una giornata diffusamente instabile con tanti rovesci e un temporaneo sensibile calo termico.


Ma sarà solo un break: da sabato, gradualmente, l’anticiclone africano tornerà ancora più prepotente ed esteso. Al mattino avremo gli ultimi refoli di aria instabile con qualche piovasco al Nord, poi la configurazione sinottica diventerà monotona per più giorni. Da domenica, e fino almeno al 25 luglio, il caldo sarà estremo ovunque con l’anticiclone africano: l’alta pressione si espanderà fino all’Ucraina portando circa 10°C in più rispetto alla media su tutto lo Stivale. Vivremo un periodo complesso, anche molto afoso e con minime notturne che si avvicineranno e localmente supereranno i 25°C al Centro-Sud. Sarà un’ondata molto pericolosa, soprattutto per la persistenza.