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Il Papa: ogni giorno qualcuno si prenda qualche tempo per pregare per la pace. Vogliamo la pace!

Il Papa: ogni giorno qualcuno si prenda qualche tempo per pregare per la pace. Vogliamo la pace!Città del Vaticano, 15 nov. (askanews) – “Preghiamo, fratelli e sorelle, per la pace in modo specialmente per la martoriata Ucraina che soffre tanto, e poi in Terra Santa, Plestina e Israele, e non dimentichiamo il Sudan che soffre tanto. E pensiamo dovunque c’è la guerra, ci sono tante guerre! Preghiamo per la pace. Ogni giorno qualcuno si prenda qualche tempo per pregare per la pace. Vogliamo la pace!”. A tornare a pregare così per la pace nel mondo è stato Papa Francesco al termine dell’udienza generale di oggi in piazza San Pietro.

A 40 giorni dal Natale c’è un caldo anomalo: dov’è finito il freddo?

A 40 giorni dal Natale c’è un caldo anomalo: dov’è finito il freddo?Roma, 15 nov. (askanews) – Trenta gradi di massima, zero termico oltre i 4000 metri, temperatura del mare intorno ai 20°C: no, non siamo a giugno, siamo in pieno novembre e mancano solo 40 giorni al Natale.

Per Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, stiamo vivendo una fase quasi estiva sul nostro Paese, confermando l’attuale e ‘proverbiale’ Estate di San Martino: il problema è che l’Estate di San Martino c’è tutto l’anno. Gli ultimi mesi sono stati tutti da record e molto probabilmente il 2023 diventerà l’anno più caldo della storia a livello globale, battendo anche il 2016. Infatti, come nel 2016, da maggio siamo entrati in una fase eccezionale di El Niño, il fenomeno meteorologico associato all’anomalo riscaldamento delle acque del Pacifico orientale. Proprio come nel 2016, potremmo avere nelle prossime settimane un Super El Niño con uno scarto di temperatura marina superiore ai 2°C: tutto questo calore inciderebbe sulla chiusura del 2023 spingendo l’anno verso il caldo record, anche in Italia. Questa fase anomala proseguirà probabilmente fino alla fine dell’anno, intervallata da qualche veloce passaggio ‘meno caldo’ in un contesto comunque stravolto. Anche i prossimi giorni vedranno, infatti, temperature 5-8°C superiori alle medie del periodo: solo tra venerdì 17 e la prima parte di sabato vivremo una brevissima fase autunnale più tipica. Troppo poco, il caldo ci accompagnerà ancora, stravolgendo usi e costumi di noi umani, ma soprattutto l’esistenza di fauna e flora. Anche nei prossimi mesi siamo destinati a vivere fasi anomale, e ogni anno che inizia è previsto più caldo del precedente.

Per quanto riguarda le prossime ore avremo ancora l’Estate di San Martino fino a giovedì 16 con prevalenza di sole, qualche nuvola in più sulle tirreniche e un po’ di vento. Venerdì 17, giornata sfortunata per gli scaramantici, potrebbe confermare il passaggio perturbato previsto al Centro-Sud con qualche pioggia e ancora vento. Ma dal weekend, rispettando il trend climatico, dovremmo rivedere ad oltranza il sole e il caldo anomalo su buona parte del Paese: pensate che a Milano, al momento, non sono previste piogge significative fino a dicembre, e siamo in pieno autunno.

Il freddo e il maltempo sono confinati nelle aree polari, in Scandinavia abbiamo raggiunto anche i -32 gradi a 500 metri di quota; ma questo gelo per adesso resterà prigioniero delle alte latitudini e l’effetto serra contribuirà a mitigare ancora il clima mondiale e il tempo italiano.

Scoperto all’esame per la patente con l’auricolare lo ingoia: denunciato

Scoperto all’esame per la patente con l’auricolare lo ingoia: denunciatoRoma, 14 nov. (askanews) – La scorsa settimana, all’interno della sala dove l’Ufficio Patenti della Provincia Autonoma di Bolzano organizza gli esami di teoria per il rilascio della patente di guida, durante una sessione di prove, gli Agenti in borghese della Polizia Stradale di Bolzano sorprendevano una persona in possesso di un microauricolare inserito in un orecchio, verosimilmente utilizzato per farsi suggerire, in maniera esatta, le risposte a tutte e 30 le domande. Durante il controllo, nella speranza di distruggere le prove a suo carico, il candidato riusciva a sfilarsi il piccolo dispositivo elettronico (con batteria incorporata) e a ingoiarselo, nonostante il tentativo degli Agenti di bloccarlo. L’autore dell’insano gesto veniva quindi accompagnato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Bolzano, dove veniva sottoposto ad una radiografia che consentiva di rilevare la presenza dell’auricolare già nell’apparato digerente (si veda la foto in allegato). Dopo aver ottenuto dal personale medico l’assicurazione che il soggetto non incorresse in alcun pericolo, lo stesso veniva accompagnato presso gli uffici della Squadra di P.G. del Compartimento Polizia Stradale di Bolzano, dove veniva fotosegnalato e denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bolzano per i reati di presentazione di esami opera di altri (una vecchia ma ancora efficace legge del 1925) e per falsità ideologica per induzione, fatti per i quali rischia la pena della reclusione da 6 mesi a 2 anni.

Dopo l’estate di San Martino arriva un venerdì 17 di piogge

Dopo l’estate di San Martino arriva un venerdì 17 di pioggeRoma, 14 nov. (askanews) – ‘L’estate di San Martino dura tre giorni e un pochino’ recita il proverbio, centrato sull’11 novembre (giorno del Santo) ma valido fino alla metà del mese: il detto popolare verrà rispettato anche quest’anno; infatti, dopo un periodo piovoso ed instabile, è tornata l’alta pressione e le temperature massime sono già aumentate anche di 8 gradi. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che l’alta pressione si estenderà su buona parte del Mediterraneo, dopo il transito durante le ultime settimane di una lunghissima serie di perturbazioni atlantiche. Oltralpe invece avremo ancora un anticipo d’inverno con tanta neve in Savoia, Svizzera ed Austria: queste nevicate, sul margine meridionale, interesseranno ancora le nostre Alpi di Confine, in particolare la Valle d’Aosta dove la Dama Bianca è protagonista da giorni e resterà ancora dominante.

Altrove, come detto, l’Estate di San Martino porterà prevalenza di sole ed un ulteriore aumento termico con massime fino a 25°C specie sul settore adriatico, in Sicilia e in Sardegna. Sul versante tirrenico soffieranno invece venti tesi da Ovest che porteranno anche un po’ di nuvolosità mentre in Pianura Padana non escludiamo locali nubi basse; ma l’Estate di San Martino è così, un momento di tranquillità più asciutto e soleggiato dopo lunghe fasi piovose e molto instabili, con la possibilità locale di avere anche qualche nuvola in più.Come di consueto, dunque, per 3 giorni ed un pochino avremo tempo stabile e in prevalenza soleggiato, ma poi torneranno le piogge: da Venerdì 17 aria più fredda ed instabile scenderà dal Nord Europa e provocherà un peggioramento sull’Italia con piogge veloci e locali temporali, soprattutto al Centro-Sud. Questa perturbazione segnerà la fine della proverbiale ‘Estate di San Martino che dura 3 giorni ed un pochino’; ciò nonostante, dal weekend, una nuova spinta anticiclonica riporterà subito altri momenti soleggiati e più tranquilli: il lungo treno di perturbazioni, arrivato dopo la metà di ottobre, è partito per altre destinazioni e in Italia prevarrà il sole almeno fino al 20 novembre, salvo durante la ‘sfortunata’ parentesi di Venerdì 17.

Riforme, card. Zuppi: Costituzione sia di tutti e sentita da tutti

Riforme, card. Zuppi: Costituzione sia di tutti e sentita da tuttiRoma, 13 nov. (askanews) – Se riforma deve essere si parta dalla riforma della legge elettorale mentre la “Costituzione sia di tutti e sia sentita da tutti”. Questo il monito del presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi che ha parlato nel pomeriggio ad Assisi introducendo con la sua prolusione i lavori della 78.ma Asssemblea straordinaria della Cei.

Un passo del suo lungo discorso ai vescvi italiani è stato dedicato proprio al progetto di riforma costituzionale avanzato da governo e maggioranza di centro-destra e che tante polemiche sta suscitando. “L’Italia, in un momento così delicato economicamente e socialmente, sta discutendo su un tema impegnativo, la riforma costituzionale. Ho già detto, in un precedente intervento, – ha affermato Zuppi – che per un’efficace riforma, che tocca meccanismi delicati del funzionamento della democrazia, è indispensabile creare un clima costituente, capace di coinvolgere quanto più possibile le varie componenti non solo politiche, com’è ovvio e come fu all’origine della Costituzione, ma anche culturali e sociali”, ha detto il porporato. “Siamo ancora lontani da questo e non posso che ripetere l’invito, perché la Costituzione sia di tutti e sia sentita da tutti”, visto che, ha aggiunto Zuppi, “Costituzione significa anche questo: statuire insieme, perché non si vive di solo presente e per costruire il futuro anche il passato, la nostra storia democratica, può offrire una lezione di sapienza”. Da qui la richiesta, già avanzata un anno fa dai vescovi italiani che “valutando con preoccupazione il progressivo astensionismo”, e per “recuperare la partecipazione dei cittadini” si “inizi dalla riforma della legge elettorale, che tanti esponenti politici di ogni parte, giuristi e autorevoli personalità hanno giudicato da cambiare”.

“Per questo – ha spiegato ancora il presidente della Cei – parlavo di un clima costituente che sia coinvolgente: bisogna riaffezionare gli italiani alla Repubblica, alla casa comune. Se i legami sociali si allentano, è invece necessario rafforzarli, sentendosi parte di un destino comune”, ha concluso.

Papa Francesco: le armi non porteranno mai la pace

Papa Francesco: le armi non porteranno mai la paceRoma, 12 nov. (askanews) – “Le armi non porteranno mai la pace. Basta fratelli, basta: a Gaza si soccorrano i feriti, si proteggano i civili, si facciano arrivare molti più aiuti umanitari, si liberino gli ostaggi”: è l’appello lanciato da papa Francesco al termine della preghiera dell’Angelus.

Salutando i fedeli, Francesco si è detto vicino a tutti coloro che soffrono, “israeliani e palestinesi, in questo momento buio”: “Ogni essere umano, che sia cristiano, ebreo, musulmano, di qualsiasi popolazione e religione è sacro, è prezioso agli occhi di Dio, ha diritto a vivere in pace”, ha concluso.

Il Papa: la Chiesa non si lasci intrappolare dall’attivismo

Il Papa: la Chiesa non si lasci intrappolare dall’attivismoRoma, 12 nov. (askanews) – “Chi svolge un ruolo nella Chiesa, non deve lasciarsi intrappolare dall’attivismo, ma dedicare tempo al Signore, all’ascolto della sua Parola, all’adorazione”: lo ha ribadito papa Francesco nel corso della pregheira dell’Angelus, al termine della quale ha riordato il conflitto mediorentale invitando e mettere fine ai combattimenti.

“Oggi si è molto attenti alle apparenze, l’importante è curare bene la propria immagine e fare bella figura davanti agli altri. Ma Gesù dice che la saggezza della vita sta altrove: nel curare ciò che non si vede, ma è più importante, perché sta dentro di noi. È la custodia della vita interiore. Vuol dire sapersi fermare per ascoltare il proprio cuore, per vigilare sui propri pensieri e sentimenti. Vuol dire saper fare spazio al silenzio, per essere capaci di ascoltare. Vuol dire saper rinunciare a un po’ di tempo passato davanti allo schermo del telefono per guardare la luce negli occhi degli altri, nel proprio cuore, nello sguardo di Dio su di noi”, ha spiegato. “La vita interiore non si improvvisa, non è questione di un attimo, di una volta ogni tanto, di una volta per tutte; va preparata dedicando un po’ di tempo ogni giorno, con costanza, come si fa per ogni cosa importante. Allora possiamo chiederci: io che cosa sto preparando in questo momento della vita? Forse sto cercando di mettere da parte qualche risparmio, sto pensando a una casa o a un’automobile nuova, a dei progetti concretià Sono cose buone. Ma sto pensando anche a dedicare del tempo alla cura del cuore, alla preghiera e al servizio degli altri, al Signore che è la meta della vita?”, ha concluso il Papa. Salutando i fedeli, Francesco si è detto vicino a tutti coloro che soffrono, “israeliani e palestinesi, in questo momento buio”: “Le armi non porteranno mai la pace. Basta fratelli, basta: a Gaza si soccorrano i feriti, si proteggano i civili, si facciano arrivare molti più aiuti umanitari, si liberino gli ostaggi; ogni essere umano, che sia cristiano, ebreo, musulmano, di qualsiasi popolazione e religione è sacro, è prezioso agli occhi di Dio, ha diritto a vivere in pace”.

Schillaci: Iss al lavoro su linee guida contro prescrizioni inappropriate

Schillaci: Iss al lavoro su linee guida contro prescrizioni inappropriateRoma, 10 nov. (askanews) – “C’è probabilmente un tasso importante di inappropriatezza nella richiesta di alcune prestazioni” e questo influisce sulle liste d’attesa. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto all’evento dedicato alla Sanità, organizzato a Milano dal Corriere della Sera. “Alcuni esami, di alta complessità, devono essere la parte finale di un percorso diagnostico – ha spiegato – non l’inizio per poi magari tornare indietro” ma “quello che si lega all’appropriatezza delle prescrizioni – ha sottolineato – è spesso il discorso della medicina difensiva”. Di qui l’orientamento di raccogliere delle linee guida: “Su questo – ha detto il ministro – l’Istituto Superiore di Sanità si è già messo al lavoro”. “Avendo linee guida – ha spiegato Schillaci – individuiamo percorsi che danno certezza anche ai medici prescrittori. Oltre che a chi chiede le prestazioni”.

Musei, convegno nazionale su “La gestione dei Musei di Enti Locali”

Musei, convegno nazionale su “La gestione dei Musei di Enti Locali”Roma, 10 nov. (askanews) – Qual è lo stato di salute gestionale dei musei degli enti locali? E, soprattutto, qual è la visione nazionale, regionale e locale per il loro rilancio, crescita qualitativa ed evoluzione? Il convegno nazionale su “La gestione dei Musei di Enti Locali. Criticità, modelli innovativi, prospettive di sviluppo” è organizzato dai Musei Civici di Verona, uno dei poli museali fra i più ampi e antichi d’Italia, che hanno ideato e progettato il programma delle giornate di mercoledì 22 e giovedì 23 novembre 2023, nella Sala Convegni della Gran Guardia a Verona, insieme a ICOM Italia, alla Direzione Beni, Attività culturali e Sport della Regione del Veneto e alla Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, con il contributo di ANMLI, di ANCI e di numerosi professionisti museali ed altri esperti coinvolti nell’iniziativa.

Responsabili di Musei civici, istituzioni preposte alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali e un più vasto bacino di esperti e portatori di interesse, si sono dati tutti appuntamento a Verona, per riflettere sull’evoluzione delle strutture museali civiche e dei modelli di gestione a circa 60 anni dalla ripartizione operata nel Decreto Ministeriale del 1965 sulla base della Legge 1080 del 1960 sulle Norme concernenti i musei non statali ma soprattutto per avviare un primo costruttivo dialogo sul futuro dei Musei civici di tutta Italia, con strategie e progettazioni nuove e condivise, in grado di rispondere alle sfide innovative della società contemporanea e di generare un complessivo rilancio del settore. Ai musei, investiti di funzioni sempre più ampie e incisive sul territorio, viene richiesto, infatti di assicurare un’offerta elevata dal punto di vista culturale ed efficace sul piano sociale ed economico, in sintonia con gli standard proposti per l’accreditamento nel Sistema Museale Nazionale e con le aspettative dei cittadini e dei turisti. Finalità che richiedono competenza e consapevolezza degli obiettivi e delle compatibilità economiche, tecniche e operative per raggiungerli.

Il convegno è promosso da Comune di Verona – Assessorato alla Cultura e Musei Civici di Verona, Regione del Veneto – Assessorato alla Cultura, ICOM Italia (International Council of Museums) Italia, con la collaborazione di Ministero della Cultura, Direzione generale Musei. Ha il patrocinio di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e di ANMLI – Associazione Nazionale Musei Locali Italiani e gode del sostegno degli Amici dei Civici Musei di Verona. “Un appuntamento che porta la città di Verona alla ribalta della scena museale nazionale” sottolinea l’Assessora alla Cultura Marta Ugolini. “Per due giorni si rifletterà sulle prospettive di sviluppo ma anche sulle criticità che la gestione di musei di enti locali comporta. Si tratta di un vero e proprio simposio di esperti, che vede la partecipazione della Direzione generale dei Musei del Ministero della Cultura, con interventi di esponenti ministeriali e delle direzioni regionali venete, docenti universitari di diritto amministrativo e autorevoli esponenti del comparto museale italiano. Un’occasione di confronto preziosa, essenziale per fare il punto su istituzioni che hanno una responsabilità anzitutto di presidio e poi di conservazione a livello locale del patrimonio culturale materiale oltre che il compito di valorizzare i rapporti, ciascuno con il proprio territorio e la propria comunità locale. In Italia, di fatto, non esiste un grande museo centrale di Stato, come può nei Paesi che hanno avuto unitarietà (il Louvre in Francia o il British Museum nel Regno Unito). In Italia si contano una ventina di celeberrimi musei statali accanto ad una pluralità di musei locali che nei diversi territori hanno il compito di cura e di valorizzazione di questo immenso, diffuso e unico patrimonio storico, artistico e culturale che sta in tutto il nostro Paese. E’ nostro compito interrogarci sulla validità gestionale di tale assetto”.

“La nuova definizione di museo di ICOM (2022) ha esteso a nuove responsabilità il ruolo dei musei nella società contemporanea. Accessibilità, inclusione, diversità, sostenibilità, etica e partecipazione delle comunità sono valori chiave ineludibili per i musei di oggi e di domani” – spiega la Direttrice dei Musei Civici di Verona Francesca Rossi. “I musei veronesi, che rappresentano uno dei sistemi museali più longevi e variegati d’Italia, rientrando nel 16% dei musei italiani fondati prima del 1960, sono ben consapevoli del profondo cambiamento in atto. In anni recenti sono stati riorganizzati in una struttura unificata che opera intensamente attivando reti di cooperazione ed è orientata verso un’autonomia gestionale secondo le ‘Linee programmatiche dell’Amministrazione comunale’ allineate agli indirizzi della riforma dei musei statali ad autonomia speciale e alle indicazioni della nuova la Legge per la Cultura, n.17 del 2019 della Regione del Veneto, che è molto esplicita al riguardo. Avvertiamo quindi la necessità di rafforzare sempre più i rapporti di collaborazione tra professionisti museali e portatori di interesse e di creare occasioni di incontro per condividere buone pratiche e riflessioni sui modelli di gestione adatti al nostro tempo e alle diverse comunità di riferimento. Queste finalità di fondo hanno animato l’impegno per realizzare questo grande simposio nazionale”. “Innanzitutto le mie congratulazioni all’Amministrazione della Città di Verona e alla Direttrice Francesca Rossi per aver voluto fortemente organizzare questo convegno. A mio avviso il ruolo dei musei di enti locali è una componente fondamentale di quella spina dorsale della cultura in Italia che ci porta a riflettere sui temi della conservazione ma che ci impegna anche fortemente a guardare al futuro. I musei civici hanno reinterpretato la loro missione: da luogo di conservazione ed esposizione a luogo di relazione con le comunità di riferimento. Ecco perché la dimensione civica dei musei sta assumendo un’importanza sempre maggiore, perché sono partner di tante iniziative e stabiliscono un rapporto bidirezionale con i cittadini. Il compito dei musei non è più dunque raccontare qualcosa a qualcuno che non sa, ma di essere luoghi dove riflettere sul futuro, spazi della contemporaneità socialmente rilevanti e utili per le nostre comunità. Inoltre, ci sono dei grandi trend legati alla dimensione europea del Green New Deal per cui è necessario prestare attenzione anche alla dimensione della digitalizzazione. Questo è un momento molto importante e il convegno ci aiuterà ad analizzare questi passaggi, in cui noi siamo soggetti che operano eticamente in modo professionale, ma con la partecipazione della comunità, per offrire esperienze diversificate” afferma Michele Lanzinger, Presidente ICOM-Italia.

Tra i punti cruciali in discussione al convegno, lo status giuridico e la missione, i livelli di autonomia dei musei all’interno dell’ente locale, le forme di governance e di partenariato, le reti e i sistemi locali e territoriali, i contratti, la collaborazione col Terzo Settore, le professionalità e gli strumenti che possano garantire lo studio, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, la piena accessibilità, la condivisione di conoscenze, il piacere e il benessere dei visitatori, nel rispetto delle diverse identità e sensibilità, promuovendo quel ruolo di agenti di trasformazione sociale, che emerge dalla nuova definizione di museo approvata nel 2022 da ICOM, nel territorio di riferimento e nell’ambito del più ampio Sistema Museale Nazionale. Fra i numerosi interventi previsti da segnalare, mercoledì 22 novembre: Massimo Osanna, Direttore Generale Musei – Ministero della Cultura; Fausta Bressani, Direttore Direzione Beni Attività Culturali e Sport – Regione del Veneto; Giuseppe Piperata, Professore ordinario di diritto amministrativo allo Iuav di Venezia; Girolamo Sciullo, già Professore ordinario di Diritto amministrativo all’Università di Bologna; Pierpaolo Forte, Professore ordinario di Diritto amministrativo all’Università del Sannio di Benevento; Ludovico Solima, Professore ordinario di Management e imprenditorialità nelle imprese culturali Dipartimento di Economia – Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’. E, ancora: Stefano Baia Curioni, Direttore Fondazione Palazzo Te; Daniele Ferrara, Direttore Direzione regionale Musei Veneto – Ministero della Cultura. Giovedì 23 novembre, la tavola rotonda dedicata al tema “Per il rafforzamento della rete museale della città di Verona”. Coordinerà l’Assessora alla Cultura Marta Ugolini, con i rappresentanti di: Musei Civici di Verona (Francesca Rossi), Casa Museo Palazzo Maffei (Vanessa Carlon), Fondazione Miniscalchi Erizzo (Giovanna Residori), Museo Archeologico Nazionale (Giovanna Falezza).

Tim, i negozi diventano “Punti Viola” per contrastare violenza di genere

Tim, i negozi diventano “Punti Viola” per contrastare violenza di genereRoma, 10 nov. (askanews) – TIM scende di nuovo in campo a fianco delle donne. Dopo aver recentemente lanciato Women Plus, un’app pensata per sostenere l’occupazione femminile, il Gruppo guidato da Pietro Labriola ha presentato una nuova iniziativa, questa volta coinvolgendo la sua rete di punti vendita. Sfruttandone la capillarità sul territorio, TIM metterà a disposizione i propri negozi per accelerare la diffusione in tutta Italia della rete dei ‘Punti Viola’, ‘luoghi sicuri’ che DonneXStrada, l’associazione no profit per la sicurezza in strada e contro la violenza di genere, sta portando in tutto il Paese. Il personale degli oltre 200 negozi di proprietà della società è stato adeguatamente formato e sensibilizzato per prestare una prima assistenza e contribuire a diffondere consapevolezza e strumenti per contrastare la violenza di genere. L’iniziativa rappresenta un nuovo tassello di ‘La parità non può aspettare’, il progetto di TIM che vuole sostenere, a 360 gradi, l’empowerment femminile, perché, come sottolinea il manifesto dell’iniziativa, “all’Italia che vuole crescere serve il talento, la passione, il coraggio e l’impegno di tutte e tutti” ed è quindi necessario mettersi ‘in connessione’ per “superare gli stereotipi, offrire opportunità alle donne e contrastare la violenza di genere”. Anche per questo il Gruppo punta a far crescere ulteriormente il progetto realizzato con DonneXStrada: all’evento di lancio di oggi, infatti, Marco Sanza, Amministratore Delegato di TIM Retail, ha lanciato una ‘call to action’ per sensibilizzare anche la rete di vendita indiretta ad aderire al progetto.

“Vogliamo fare leva sulla valenza sociale dei nostri negozi e la loro presenza su tutto il territorio nazionale, dalle strade delle più importanti città italiane, alle stazioni e alle gallerie commerciali”, ha dichiarato Marco Sanza, Amministratore Delegato di TIM Retail. “Il progetto favorisce inoltre lo sviluppo di quelle competenze trasversali e relazionali delle nostre persone addette alle vendite che sono necessarie per supportare le persone che possano trovarsi in situazioni di pericolo. Ma vogliamo fare di più: per questo invitiamo anche tutta la rete vendita in franchising a unirsi a questa iniziativa”.“La collaborazione tra DonneXStrada e TIM rappresenta l’impegno concreto di un’azienda che vuole veramente cambiare le cose. Sono entusiasta del supporto di TIM, che è fondamentale per un’associazione non profit come la nostra e per tutta la società: insieme possiamo contribuire a un cambiamento sempre più necessario”, ha aggiunto Laura De Dilectis, fondatrice di DonneXStrada e CEO della startup VIOLA.

TIM ha presentato il suo nuovo progetto all’interno della 4 Weeks 4 Inclusion, la maratona interaziendale sull’inclusione ideata e promossa da TIM, alla cui quarta edizione partecipano oltre 400 partner: sul sito 4w4i sarà possibile vedere la presentazione del progetto, quella di Women Plus e tutti gli altri eventi dell’iniziativa.