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Roma, svastiche su muri del quartiere ebraico. La comunità: siamo preoccupati

Roma, svastiche su muri del quartiere ebraico. La comunità: siamo preoccupatiRoma, 9 nov. (askanews) – Un nuovo episodio di antisemitismo a Roma che desta la preoccupazione della comunità ebraica. Varie stelle di David equiparate alle svastiche naziste sono apparse nell’area di Portico D’Ottavia, in particolare in Piazza delle Cinque Scole, sulle scalette verso piazza Gerusalemme, in piazza di Monte Savello e via di Monte Savello dove c’è un’altra gradinata che conduce verso il lungotevere. “Dopo i tragici eventi del 7 ottobre in Israele, con le barbarie compiute da Hamas in danno di civili israeliani, assistiamo altresì ad un rigurgito di gravi episodi di antisemitismo in Italia, in tutta Europa e anche negli Stati Uniti”, denuncia a “Shalom”, Alessandro Luzon, Assessore ai Rapporti Istituzionali della Comunità ebraica di Roma.

“Eventi come questi destano sconcerto, enorme preoccupazione e riportano alla mente il periodo delle persecuzioni razziali: proprio oggi ricordiamo quando l’odio antisemita si manifestò con tutta la sua forza, tra il 9 e il 10 novembre del 1938, nella “notte dei cristalli”, prosegue Luzon. “Questi eventi ci ricordano anche il clima che ha preceduto l’attentato alla Sinagoga di Roma del 9 ottobre 1982. Fatti che devono rimanere fermi nelle nostre memorie per non compiere gli errori del passato. Abbiamo grande fiducia nelle istituzioni politiche e negli organi di Pubblica Sicurezza, sempre al nostro fianco, con i quali abbiamo costanti e proficui rapporti di collaborazione e che ringraziamo per il lavoro che costantemente svolgono nei loro ambiti”. Il caso è stato subito segnalato al Campidoglio che ha inviato sul posto gli operatori dell’ufficio Decoro per rimuovere le scritte. Appena scoperto, il simbolo nazista in piazza delle Cinque Scole è stato prontamente coperto con un quadrato per camuffarne il significato, ma la scritta è ancora pienamente visibile sul muro.

Il post scioccante della docente contro gli ebrei, Valditara: odio razziale e discriminazioni incompatibili con la scuola

Il post scioccante della docente contro gli ebrei, Valditara: odio razziale e discriminazioni incompatibili con la scuolaMilano, 9 nov. (askanews) – “Odio razziale e discriminazioni di ogni tipo sono incompatibili con i principi della nostra scuola che è la scuola costituzionale, improntata al rispetto della persona. Come Ministero metteremo in campo tutte le azioni necessarie a debellare atteggiamenti simili”. Così il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, interviene sul caso della docente di matematica della scuola dell’Istituto H-Farm di Roncade (Treviso), che avrebbe pubblicato su Instagram un post, poi rimosso, corredato dalla scritta “Andate all’inferno, Hitler aveva ragione su di voi ebrei”.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, su impulso del Ministro Valditara, si è prontamente attivato chiedendo al legale rappresentante dell’istituto informazioni esaustive e immediate sui fatti e di essere messo a conoscenza delle misure adottate. Trattandosi di una scuola straniera non vigilata dal Mim, l’iter disciplinare di accertamento e di eventuale sanzione può essere avviato solo dall’istituto stesso.

Ippica, Lollobrigida-Gen. Rispoli: Carabinieri e Masaf per sviluppo comparto

Ippica, Lollobrigida-Gen. Rispoli: Carabinieri e Masaf per sviluppo compartoRoma, 9 nov. (askanews) – Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida insieme al Comandante delle Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, Gen. C.A. Andrea Rispoli, ha inaugurato il padiglione del Masaf a Fieracavalli di Verona. I carabinieri del C.u.f.a. hanno partecipato all’evento fieristico con diversi stand del comando carabinieri tutela biodiversità e con una nutrita rappresentanza dei militari del comando tutela agroalimentare.

Il ministro Lollobrigida ha evidenziato l’opportunità di rendere più puntuale, anche attraverso controlli più mirati e in sinergia, l’azione nel settore ippico da parte dell’Arma dei carabinieri ed in particolare dei reparti tutela agroalimentare, in stretta collaborazione con la direzione generale per l’ippica. L’obiettivo è promuovere l’incremento migliorativo, qualitativo e quantitativo delle razze equine in italia per sviluppare l’ippicoltura in tutti suoi aspetti, un comparto che rappresenta un importante settore economico e naturalistico dell’intera nazione, tra le prime al mondo. “Le sovvenzioni del Masaf agli ippodromi, per la gestione, il funzionamento ed il miglioramento degli impianti e di tutti i servizi connessi, necessitano di accurati controlli e verifiche da parte di tutte le istituzioni incaricate, per contrastare ogni forma di illecito e cattivo utilizzo di fondi pubblici. La stessa attenzione sarà rivolta alle attività connesse all’organizzazione dei giochi e delle scommesse sportive, che contribuiscono agli investimenti nel settore, oltre che alla prevenzione e al contrasto del fenomeno del doping animale”, dichiara il Generale Andrea Rispoli.

L’Arma dei Carabinieri potrà fornire un determinante contributo di competenza e specializzazione, per difendere sia il benessere animale del cavallo, sia l’intero comparto dell’ippica da interessi criminali, che ne possono ostacolare lo sviluppo e la competitività a livello internazionale. “Le direttive del ministro sono già in corso di attuazione, con diverse ispezioni e controlli in vari ippodromi da parte dei carabinieri e dei tecnici del ministero, che saranno potenziate e incrementate nei prossimi periodi. Obiettivo è riportare al centro dell’attenzione un settore importantissimo, sia per i risvolti economici, sociali, tecnici e culturali, sia per tutela dell’ambiente e la biodiversità nazionale”, aggiunge il Generale Rispoli.

In questa importante missione, a fianco del comando tutela agroalimentare, opera il raggruppamento carabinieri biodiversità, presente alla fiera con diversi stand di presentazione delle attività istituzionali e con dimostrazioni equestri per tutelare le razze equine autoctone, valorizzandole e preservandone la conservazione attraverso 7 centri di selezione equestre, oltre a dedicarsi ad attività educative e divulgative. I circa 100 puledri che vengono alla luce ogni anno, ricevono immediatamente l’imprinting della doma dolce, allevati e nutriti in ambienti naturali e protetti, contribuendo al mantenimento e alla selezione di alcune razze autoctone particolarmente pregiate e rare, che andranno, tra il resto, ad alimentare i corazzieri, il reggimento carabinieri a cavallo e i reparti ippomontati, operanti nei servizi d’istituto a tutela delle aree protette. “Le attività istituzionali del Comando unità forestali ambientali e agroalimentare carabinieri nel settore ippico e nella tutela delle specie equine, sotto la direzione del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, contribuiranno sempre più alla difesa, al rilancio e allo sviluppo del comparto, anche al fine di migliorare la competitività italiana, tutelandone, al contempo, il prezioso patrimonio naturale”, dichiara il ministro Lollobrigida.

Musicoterapia per i bambini con disturbi dello spettro autistico

Musicoterapia per i bambini con disturbi dello spettro autisticoRoma, 9 nov. (askanews) – I benefici della musicoterapia per i bambini con disturbi dello spettro autistico. A parlarne, in occasione della Giornata Europea della Musicoterapia, il 15 novembre, è la presidente dell’Associazione Italiana Professionisti della Musicoterapia (Aim) e musicoterapeuta del Centro Terapeutico dell’Antoniano di Bologna – che da oltre 40 anni offre trattamenti riabilitativi per bambini con disturbi dell’età evolutiva – Marinella Maggiori.

“La musicoterapia può essere un’importante risorsa per i bambini affetti da disturbi dello spettro autistico, è infatti capace di ridurre lo stress e migliorare le capacità comunicative, relazionali e motorie” ha dichiarato. Tra i servizi più importanti della struttura, che condivide le mura e l’anima con Zecchino d’Oro, i percorsi di musicoterapia. Nel 2022 sono state oltre 1.700 le ore dedicate a questa disciplina, seconda, per quantità di ore, solo alla logopedia. Il Centro rileva negli ultimi anni un aumento di accessi di bambini con disturbi dello spettro autistico, le musicoterapeute, in particolare, dal 2020 hanno accolto il 30% in più di bambini con questa tipologia di disturbo. “La musica non è solo arte, è emozione, sensazioni e coinvolgimento – ha aggiunto Marinella Maggiori – è come se fosse un’altra forma di comunicazione, un linguaggio universale che chiunque comprende e riconosce. È per questo che la musicoterapia è efficace e porta a risultati straordinari, in particolar modo per i soggetti autistici”.

“Che il potere della musica sia immenso – ha spiegato fra Giampaolo Cavalli, direttore di Antoniano – ce lo ha mostrato Padre Ernesto settant’anni fa quando oltre alla realizzazione della mensa per chi non aveva di che sfamarsi, sognò un luogo che nutrisse anche l’anima e lo riempì di musica e teatro. Il Piccolo Coro e lo Zecchino d’Oro hanno permesso di diffondere allegria e valori preziosi a tante generazioni di adulti e bambini e oggi il nostro Centro Terapeutico di Bologna è un altro esempio di cosa davvero ‘la musica può’ far accadere perché nell’aula della musicoterapia si trasforma anche in sostegno e opportunità di vita nuova per chi ne ha più bisogno. Sono proprio queste le ragioni per cui abbiamo scelto di intitolare la prossima edizione di Zecchino d’Oro, in onda su Rai 1 dal 1 al 3 dicembre, La musica può. Per rendere omaggio ai piccoli miracoli che la musica ci ha mostrato in questi anni”. “Le diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico sono in aumento – ha detto Alessandro Ghezzo, Neuropsichiatra Infantile del Centro Terapeutico di Antoniano – ciò è dovuto in parte a una maggiore consapevolezza e a diagnosi più precoci ed efficaci. In Italia, secondo l’Osservatorio nazionale, co-coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, 1 bambino su 77, nella fascia d’età tra i 7 e i 9 anni, presenta diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico, ma i dati sono fermi al 2019”.

È quindi sempre più fondamentale mettere in atto terapie e percorsi di riabilitazione per sostenere bambini e famiglie toccati da una diagnosi di questo tipo, per garantire supporto alle famiglie e soprattutto maggiore autonomia e una migliore qualità della vita ai bambini. La musicoterapia è una strada. “Recenti ricerche indicano che la musicoterapia può contribuire a migliorare la connettività cerebrale delle aree del cervello che sostengono le capacità comunicative, diminuendo, nel complesso, la severità del quadro clinico e migliorando la qualità della vita” ha proseguito il dott. Ghezzo. “Questi primi dati sono incoraggianti, ma occorre approfondire con altre ricerche. Noi del Centro Terapeutico di Antoniano, grazie al lavoro che facciamo tutti i giorni con questi bambini, possiamo essere un osservatorio per monitorare i risultati che possono essere ottenuti con la musicoterapia”. All’interno del percorso riabilitativo multidisciplinare che offre il Centro Terapeutico di Antoniano, la musicoterapia fornisce un contesto che facilita l’attenzione e l’instaurazione di legami nei bambini con difficoltà relazionali. La musica diventa un linguaggio non verbale universale che supera tutte le barriere. Come esperienza sensoriale piacevole e rassicurante, aiuta a regolare le emozioni e ad affrontare problemi di ipersensibilità sensoriale, molto frequenti in bimbi autistici. Gli stimoli musico-sonori, inoltre, aiutano a sviluppare abilità cognitive, motorie e linguistiche.

Nove milioni di italiani vittime di furti in casa. Primo il Lazio, ultime le Marche

Nove milioni di italiani vittime di furti in casa. Primo il Lazio, ultime le MarcheRoma, 9 nov. (askanews) – È il furto in casa il reato che fa più paura. Il 52,8% degli italiani mette in cima alle proprie paure quella di subire un furto in casa, con percentuali che raggiungono il 58,6% tra chi vive in un’abitazione singola o in una villetta e il 57,6% tra gli anziani. In effetti, informa una nota, il furto in casa è un’esperienza molto diffusa: 9 milioni di italiani (il 18,7% del totale) ne ha subito almeno uno e il 44,5% conosce vicini e amici che sono stati vittime di intrusioni all’interno delle mura domestiche. È quanto emerge dal 2° Rapporto dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa di Verisure Italia «La casa che vorrei. Spazio sicuro e che rassicura», realizzato dal Censis con il contributo del Servizio Analisi Criminale del Ministero degli Interni. Il trend dei reati: forte allarme nelle aree metropolitane. Nel 2022 sono stati commessi complessivamente 135.447 furti e rapine in abitazione, con un aumento rispetto all’anno precedente del 7,2%. Ma siamo molto lontani dai numeri pre-Covid e dai valori di inizio decennio. Tra il 2013 e il 2022 si registra, infatti, una diminuzione del 46,9% dei furti e delle rapine in casa. Tuttavia, la situazione non è dappertutto la stessa: questa tipologia di reati si concentra nelle grandi aree metropolitane.

Al primo posto c’è Roma, dove nel 2022 sono avvenuti 11.600 furti in abitazione, pari all’8,7% del totale nazionale. Seguono Milano con 9.081 furti (il 6,8%) e Torino con 5.875 (il 4,4%). In queste tre città metropolitane si concentra il 20% di tutti i furti nelle abitazioni commessi in un anno in Italia. Se si considera l’incidenza dei furti rispetto alla popolazione residente, al primo posto si colloca Bologna con 35,7 reati di questo tipo ogni 10.000 residenti, seguita da Firenze (33,7 per 10.000 abitanti) e Venezia (33,5). L’Indice Regionale della Sicurezza Domestica Censis-Verisure: il Lazio all’ultimo posto. Il primo Indice della sicurezza domestica a livello regionale, elaborato dal Censis per Verisure Italia, consente di posizionare le regioni italiane in una scala che va dalla più sicura, dove è minore la probabilità di rimanere vittima di un reato o di essere esposto ad altri rischi legati alla dimensione abitativa, e perciò tra i cittadini è diffuso un senso di sicurezza, fino alla regione meno sicura, dove l’effettiva possibilità di incorrere in un evento pericoloso all’interno della propria abitazione e l’allarme sociale sono più elevati. Al primo posto nella graduatoria regionale della sicurezza domestica si collocano le Marche, con un valore dell’indice di 117,3 su base 100. Seguono il Friuli-Venezia Giulia (111,9) e il Trentino-Alto Adige (111,7). All’ultimo posto per livello di sicurezza domestica reale e percepita si posiziona il Lazio, con un valore dell’indice pari a 73,8, preceduto da Campania (82,4) e Puglia (89,8). Diciassettesima è la Lombardia, con 93,3 punti. Investire in sicurezza? Ne vale la pena. Il 76,1% degli italiani è convinto che i sistemi di sicurezza sono utili perché scoraggiano i ladri ad entrare in casa e il 75,4% pensa che possedere sistemi di sicurezza a difesa della propria abitazione li fa stare più tranquilli e li fa vivere meglio. Di conseguenza, la metà della popolazione (il 50,6% del totale) è intenzionata ad investire di più nei prossimi anni per la sicurezza domestica. Che cosa si chiede a un sistema di sicurezza? Al primo posto, il 94,4% degli italiani giudica molto (67,1%) o abbastanza importante (27,3%) la capacità di un sistema di rilevare un tentativo di furto o una intrusione prima che avvengano. È proprio verso questo obiettivo che il mercato della protezione domestica si sta muovendo, per potenziare al massimo le capacità predittive dei sistemi di allarme, in modo da creare sistemi integrati con la Centrale operativa che prevedano una serie di barriere all’ingresso. La semplicità di utilizzo è la caratteristica principale che deve avere un sistema di allarme, segnalata dal 36,3% degli italiani. Segue l’assistenza gratuita nelle diverse fasi di vita del prodotto, menzionata dal 23,7%.

«Con questo progetto», dichiara Stefan Konrad, Managing Director di Verisure Italia, «vogliamo offrire un’analisi e un’interpretazione minuta dei cambiamenti che sono in atto nella società italiana riguardo al valore attribuito alla casa e alla sicurezza, per informare, prevenire e presentare soluzioni innovative. È dedicato a istituzioni, addetti ai lavori e a chiunque voglia informarsi sul tema, mettendoci al servizio delle persone e della società per innalzare il livello di sicurezza reale e percepita dagli italiani». «La casa è il bene più prezioso che abbiamo, è uno spazio vitale in cui si esprimono attività quotidiane sempre più diversificate e complesse», aggiunge Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis. «Ecco perché la sicurezza domestica è una componente fondamentale della nostra qualità della vita e del benessere individuale, cui siamo disposti a destinare sempre più risorse, pur di vivere meglio e più tranquilli».

Vaticano: transessuale può essere battezzato ed essere testimone nozze

Vaticano: transessuale può essere battezzato ed essere testimone nozzeCittà del Vaticano, 8 nov. (askanews) – “Un transessuale – che si fosse anche sottoposto a trattamento ormonale e ad intervento chirurgico di riattribuzione di sesso – può ricevere il battesimo, alle medesime condizioni degli altri fedeli, se non vi sono situazioni in cui c’è il rischio di generare pubblico scandalo o disorientamento nei fedeli. Nel caso di bambini o adolescenti con problematiche di natura transessuale, se ben preparati e disposti, questi possono ricevere il Battesimo”. E’ quanto stabilito dal Dicastero per la Dottrina della Fede che ha così risposto ad alcuni quesiti giunti lo scorso 14 luglio dal Vescovo brasioiano di Santo Amaro ,mons. José Negri. Il presule aveva posto alcuni quesiti, che ora hanno avuto una risposta e sono stati controfirmati da Papa Francescocirca la possibile di partecipare ai sacramenti del battesimo e del matrimonio da parte di persone transessuali o omoaffettive. “A determinate condizioni, si può ammettere al compito di padrino o madrina un transessuale adulto che si fosse anche sottoposto a trattamento ormonale e a intervento chirurgico di riattribuzione di sesso. – afferma ancora nelle sue risposte il Dicastero della dottrina della fede – Non costituendo però tale compito un diritto, la prudenza pastorale esige che esso non venga consentito qualora si verificasse pericolo di scandalo, di indebite legittimazioni o di un disorientamento in ambito educativo della comunità ecclesiale”. Ed ancora, per quanto riguarda il fatto che un transessuale possa essere testimone di un matrimonio, si afferma che “non c’è nulla nella vigente legislazione canonica universale che proibisca ad una persona transessuale di essere testimone di un matrimonio”.

Il Papa lancia un nuovo appello di pace per la Palestina, Israele e l’Ucraina

Il Papa lancia un nuovo appello di pace per la Palestina, Israele e l’UcrainaCittà del Vaticano, 8 nov. (askanews) – “Pensiamo e preghiamo per i popoli che soffrono la guerra. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, e pensiamo al popolo palestinese e a quello israeliano, che il Signore ci porti ad una pace giusta”. Il nuovo appello alla pace è stato rivolto da Papa Francesco al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro.

“Si soffre tanto, soffrono i bambini, gli ammalati e i vecchi e muoiono tanti giovani. La guerra sempre è una sconfitta, non dimentichiamo, sempre è una sconfitta!…”, ha concluso Papa Francesco.

Papa, nuovo appello di pace per Palestina, Israele e Ucraina

Papa, nuovo appello di pace per Palestina, Israele e UcrainaCittà del Vaticano, 8 nov. (askanews) – “Pensiamo e preghiamo per i popoli che soffrono la guerra. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, e pensiamo al popolo palestinese e a quello israeliano, che il Signore ci porti ad una pace giusta”. Il nuovo appello alla pace è stato rivolto da Papa Francesco al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro.

“Si soffre tanto, soffrono i bambini, gli ammalati e i vecchi e muoiono tanti giovani. La guerra sempre è una sconfitta, non dimentichiamo, sempre è una sconfitta!…”, ha concluso Papa Francesco.

Maltempo a Sud e poi arriva una nuova perturbazione atlantica su tutta l’Italia

Maltempo a Sud e poi arriva una nuova perturbazione atlantica su tutta l’ItaliaRoma, 8 nov. (askanews) – Da metà ottobre il tempo è cambiato: dopo una lunga fase siccitosa e caldissima sono arrivate le piogge e, proprio a causa del calore accumulato nei mesi precedenti, i fenomeni sono risultati anche violenti.

Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che questa fase, a luoghi alluvionale, è associata all’Estate senza fine del 2023: il mese di ottobre è risultato il più caldo dal 1800, tutto questo calore ha causato fenomeni violenti e continua a generare nubifragi in spostamento verso il Sud. In particolare è il nostro mare che dimostra un’ottima ‘memoria termica’: dopo i mesi bollenti estivi il calore sta ancora ‘uscendo’ dalle nostre acque mediterranee in modo molto lento; in questo modo si formano ancora temporali e grandine dal sapore estivo in pieno novembre. Nelle prossime ore avremo dunque ancora fulmini e saette verso il meridione, con accumuli di pioggia localmente importanti. Il fronte instabile nel corso della giornata si sposterà da ovest verso est, lasciando gradualmente libere da nubi le regioni tirreniche. Da domani, però, sarà subito pronta un’altra perturbazione atlantica con nuove piogge anche sulle zone alluvionate della Toscana. Nel dettaglio al mattino avremo gli ombrelli aperti solo in Liguria e sulle Alpi occidentali, altrove inizieranno a soffiare miti ma umidi venti di Scirocco; dal pomeriggio, come spesso accade con le perturbazioni atlantiche, il maltempo si sposterà verso Est invadendo gran parte del Nord, la Sardegna e le coste toscane. In serata tutto il Centro-Nord e la Campania saranno pronte a riaprire gli ombrelli, con una certa preoccupazione per le zone colpite dai recenti eventi alluvionali.

Venerdì 10 novembre la situazione non sarà migliore: avremo ancora delle piogge su gran parte dell’Italia, con schiarite più ampie solo al Nord-Ovest ed in Sicilia. Insomma il mese di novembre continuerà ad essere bagnato, ma non particolarmente freddo e con temperature in linea perlopiù con le medie del periodo. Un autunno 2023 in piena regola purtroppo anche alluvionale, mentre l’anno scorso si gridava alla siccità estrema: cambiamenti climatici sempre più evidenti. Un accenno al weekend: ci saranno momenti soleggiati prima dell’ingresso di una nuova perturbazione atlantica nella giornata di domenica; dal pomeriggio del 12 novembre sono attese altre gocce d’acqua dalla Toscana alla Sicilia con i fenomeni più intensi tra Lazio e Basso Tirreno.

Giustizia, nei primi 6 mesi del 2023 in calo la durata processi

Giustizia, nei primi 6 mesi del 2023 in calo la durata processiRoma, 7 nov. (askanews) – Si riduce la durata dei processi ed accelera l’abbattimento dell’arretrato, in linea con gli obiettivi del PNRR concordati con l’Europa. Questo il quadro che emerge dai dati di monitoraggio del primo semestre 2023, il primo dopo l’entrata in vigore delle riforme del processo civile e penale, e che registra gli effetti dei cambiamenti organizzativi attuati dagli uffici giudiziari, anche con l’arrivo degli addetti all’Ufficio per il processo.

La relazione, curata dalla Direzione generale di statistica e analisi organizzativa (DgSTat) del Dipartimento per la transizione digitale della giustizia l’analisi statistica e le politiche di coesione del Ministero della Giustizia, pubblicata sul sito del Ministero insieme con i dati di monitoraggio, esamina gli andamenti considerando i fattori che incidono sugli stessi, incluse le positive influenze dovute alla riduzione del numero degli iscritti accaduto durante il periodo pandemico. I valori al 30 giugno 2023, confrontati con quelli del 2019 (anno di riferimento fissato nel PNRR) segnalano una decisa accelerazione nella riduzione della durata dei processi calcolata in base al disposition time, l’indicatore di durata che misura il rapporto tra i processi pendenti e quelli definiti, con valori di: – 19,2% nel settore civile; – 29,0% in quello penale.

(segue)