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Incidente stradale in Campania, morti due carabinieri

Incidente stradale in Campania, morti due carabinieriMilano, 7 apr. (askanews) – Due carabinieri hanno perso la vita in un incidente stradale avvenuto la notte scorsa in provincia di Salerno. Lungo il percorso che collega i comuni di Eboli e Campagna, sono state coinvolte tre auto, una delle quali era quella dei militari. Le vittime sono il maresciallo Francesco Pastore, di 25 anni e l’appuntato scelto Domenico Ferraro, di 27 anni, entrambi originari della Puglia. Prestavano servizio alla stazione di Campagna.


Nell’incidente sono rimaste ferite quattro persone, tra cui un terzo militare. Sei ambulanze sono arrivate sul posto. L’incidente si è verificato sulla strada statale 91 della Valle del Sele, che collega il Quadrivio di Campagna alla località Sant’Andrea. “È con profondo dolore che esprimo, a nome mio e di tutta la famiglia della Difesa, i sentimenti del più profondo cordoglio ai familiari del Maresciallo Francesco Pastore e del Carabiniere Francesco Ferraro, militari dell’Arma scomparsi ieri sera a causa di un tragico incidente stradale durante lo svolgimento del loro servizio di controllo del territorio. Un pensiero di vicinanza e auguri di pronta guarigione all’altro carabiniere rimasto ferito”. Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto dopo il tragico incidente avvenuto ieri sera sulla statale 91 a Campagna, provincia di Salerno, dove hanno perso la vita due carabinieri. Un altro militare è rimasto ferito e si trova in prognosi riservata presso l’ospedale di Eboli.


“Ho espresso all’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, Capo di Stato Maggiore della Difesa e al Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, le mie più sentite condoglianze. Tutta la Difesa si stringe idealmente ai familiari e agli affetti più cari del Maresciallo Francesco Pastore e del Carabiniere Francesco Ferraro”, ha affermato il ministro.

Derby Roma-Lazio, scontri tra tifosi vicino all’Olimpico: un arresto

Derby Roma-Lazio, scontri tra tifosi vicino all’Olimpico: un arrestoMilano, 6 apr. (askanews) – Tensione nei pressi dello stadio Olimpico a Roma nel giorno del derby di campionato tra Roma e Lazio, in programma oggi alle 18. Secondo quanto riferito dalla Questura in mattinata circa 200 ultras laziali a volto coperto hanno affrontato un centinaio di romanisti. Le misure di monitoraggio e prevenzione messe in atto della polizia hanno permesso di evitare il peggio dello scontro, separando i due gruppi, anche con l’utilizzo di lacrimogeni. Un tifoso romanista è stato arrestato. Le forze dell’ordine hanno anche sequestrato caschi, mazze e cacciaviti.


(foto archivio)

Covid, casi ancora in discesa: -16,3% rispetto a scorsa settimana

Covid, casi ancora in discesa: -16,3% rispetto a scorsa settimanaRoma, 5 apr. (askanews) – In merito all’andamento della situazione epidemiologica da Covid-19 il ministero della Salute specifica che nella settimana compresa tra il 28 marzo e il 3 aprile 2024 si registrano: 505 nuovi casi positivi con una variazione di -16,3% rispetto alla settimana precedente (n: 603); 21 deceduti con una variazione di +5,0% rispetto alla settimana precedente (n: 20). 95.940 i tamponi processati con una variazione di -20,3% rispetto alla settimana precedente (n: 120.436). Il tasso di positività dell’0,5% resta invariato rispetto alla settimana precedente (0,5%). Il tasso di occupazione in area medica al 3/4/2024 è pari al 1,2% (732 ricoverati), rispetto al 1,2% (754 ricoverati) del 27/03/2024; il tasso di occupazione in terapia intensiva al 3/4/2024 è pari allo 0,2% (22 ricoverati), rispetto allo 0,2% (25 ricoverati) del 27/03/2024.

FdI, la procura di Biella chiude le indagini: Pozzolo rischia il processo per lesioni personali colpose

FdI, la procura di Biella chiude le indagini: Pozzolo rischia il processo per lesioni personali colposeRoma, 5 apr. (askanews) – Lesioni personali colpose. Per quest’accusa, in via principale, la Procura di Biella ha chiuso le indagini, passo che in genere prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, in relazione ad Emanuele Pozzolo, il deputato di Fratelli d’Italia dalla cui pistola è partito un colpo che ha ferito, la notte di Capodanno, un uomo durante una festa a Rosazza. Secondo quanto spiegato dagli inquirenti in una nota non sarebbe stata riscontrata, nel corso delle indagini, la versione fornita dal parlamentare. Le altre ipotesi di reato contestate a Pozzolo, dai magistrati, sono porto illegale di arma da fuoco e di munizionamento in luogo pubblico o aperto al pubblico, omessa custodia di armi e accensioni/esplosioni pericolose.

Il ministro della Salute Schillaci annuncia un piano per le liste d’attesa “a breve”: ‘Ci mettiamo la faccia’

Il ministro della Salute Schillaci annuncia un piano per le liste d’attesa “a breve”: ‘Ci mettiamo la faccia’Roma, 5 apr. (askanews) – Quello delle liste d’attesa è “un tema cruciale”, su cui “noi abbiamo messo la faccia: è un problema che si trascina da decenni, a cui vogliamo dare risposte concrete con un piano che interviene su diversi aspetti e che a breve sarà messo in campo”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenendo alla Camera al convegno “La salute come fondamentale diritto per una riforma della sanità”.


“Oggi noi non abbiamo dati certi sulle liste d’attesa: sembra assurdo ma è così. Per questo – ha ricordato – stiamo definendo un sistema di monitoraggio puntuale, prestazione per prestazione, Regione per Regione, per identificare quali sono le prestazioni davvero carenti e critiche, in quale ambito, e poi poter selettivamente intervenire”. “Abbiamo rifinanziato i piani regionali di recupero delle liste d’attesa: i precedenti 500 milioni non erano stati tutti spesi. Ma voglio ribadire che i soldi messi dal governo per le liste d’attesa vanno spesi per la soluzione di questo problema, non per altre esigenze”, ha ricordato Schillaci, che smentisce ancora i tagli alla sanità: “A chi sostiene che avremmo tagliato i fondi alla sanità ricordo che non è così. Con l’ultima legge di Bilancio ci sono 3 miliardi in più per il 2024, 4 miliardi in più per il 2025, 4,2 per il 2026 e non ricordo incrementi del Fondo di questa portata nelle finanziarie dei governi di qualche anno fa quando si dava molto di meno, tranne che nel periodo pandemio, al Fondo sanitario. Dire quindi che stiamo facendo dei tagli è falso”. “Siamo impegnati per una riforma della sanità che punta a migliorare i servizi, le risposte che diamo ai cittadini e valorizzare i nostri professionisti sanitari”, ha proseguito Schillaci: “La salute con questo governo è diventata una priorità, che stiamo affrontando con interventi concreti e non solo con slogan. Veniamo da anni in cui la sanità è stata oggetto di tagli, definanziamenti e messa ai margini dell’agenda politica. Se non si investe in salute si mette a rischio la tenuta sociale e economica dell’Italia: noi questa la consapevolezza la abbiamo e lo stiamo dimostrando. L’abbiamo dimostrato con le prime due finanziarie aumentando le risorse per il Fondo sanitario nazionale, che ha raggiunto le cifre più alte in assoluto”.


“Il Servizio sanitario italiano, nonostante qualche criticità, resta tra i migliori al mondo. Se guardiamo i dati Ocse, anche se la spesa sanitaria dell’Italia è inferiore rispetto a altri Stati come Francia e Germania, gli esiti di salute e la qualità delle cure sono generalmente superiori alla media”, ha ricordato il ministro, attaccando: “Noi abbiamo cominciato a combattere questo odioso fenomeno dei medici gettonisti. Ogni tanto ascoltiamo assurde accuse di privatizzazione della sanità, ma vi ricordo che la vera subdola privatizzazione è quella fatta dai governi che hanno spalancato le porte alle cooperative e ai gettonisti”. “Nessuno prima di noi – ha detto ancora – si è preoccupato che tutto questo portasse alla fuga dal servizio sanitario pubblico, nessuno si è preoccupato che il medico che lavora a cottimo guadagna il triplo di chi si dedica ai pazienti in ospedale ogni giorno, e non solo a chiamata. Nessuno si è preoccupato che alcuni tra i medici a gettoni lavoravano senza una preparazione adeguata alle mansioni specifiche che sono chiamati a svolgere, come emerso dalle ispezioni dei Nas che ho disposto nei primi mesi del mio mandato di ministro”, ha concluso Schillaci.

SSN, Fnomceo a scienziati: Schillaci ha intrapreso la strada giusta

SSN, Fnomceo a scienziati: Schillaci ha intrapreso la strada giustaRoma, 4 apr. (askanews) – “Una preoccupazione, quella sulla tenuta del Servizio sanitario nazionale oggetto ieri di un appello firmato da 14 scienziati, che da sempre la FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, condivide con il Ministro della Salute Orazio Schillaci”. Parola di Filippo Anelli, che della FNOMCeO è il presidente, e che torna oggi in un video per il Tg Sanità a commentare il documento, firmato anche dal Nobel Parisi, che sollecita più risorse per il Servizio sanitario nazionale.


“Per consolidare un servizio sanitario come quello di oggi – afferma Anelli – dopo vent’anni di tagli, bisogna puntare sui professionisti, ed è questo che è stato inizialmente fatto attraverso l’intervento sulla manovra economica dello scorso anno, allocando 2,3 miliardi proprio sui professionisti sanitari ed è questa la strada su cui il Ministro è impegnato per dare una risposta ai tanti cittadini che la chiedono”. E sono veramente tanti i cittadini che vogliono che il Governo metta tra le priorità dell’agenda politica la salute: ben il 90%, secondo l’indagine demoscopica condotta dall’Istituto Piepoli per FNOMCeO e presentata lo scorso ottobre in occasione del convegno con il quale la Federazione ha celebrato i 45 anni del Servizio sanitario nazionale.


“Lo chiediamo anche noi – conclude Anelli – credo che individuare nuove risorse, puntare sui professionisti sia la risposta più giusta da dare per risolvere il problema delle liste d’attesa, ma soprattutto per garantire in maniera uguale il diritto alla salute a tutte le persone che si trovano in Italia”.

Gemmato: SSN ingolfato da anni definanziamento. E’al centro agenda Governo

Gemmato: SSN ingolfato da anni definanziamento. E’al centro agenda GovernoRoma, 4 apr. (askanews) – “Non ci voleva certamente il parere di alcuni autorevolissimi scienziati italiani per constatare che nel nostro Paese vi sia la necessità di una importante revisione del Servizio Sanitario Nazionale. Liste di attesa, carenza di personale medico, finanziamento sanitario: sono tutte questioni che affrontiamo giornalmente da 16 mesi a questa parte, ma che affliggono la nostra sanità pubblica da almeno quindici anni, quando a governare non era questa compagine politica”.Risponde al documento siglato da 14 nomi della scienza sulle preoccupazioni riguardo il Ssn, il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ricordando che “il nostro è un SSN ingolfato da anni e anni di definanziamento e modelli organizzativi non più funzionali; l’emergenza pandemica ha fatto da spartiacque e ha messo in evidenza tutte le vulnerabilità stratificate nel tempo di un’assistenza sbilanciata: tra ospedale e territorio, tra Nord e Sud, tra aree delle stesse Regioni. Oggi il Governo Meloni rimette la salute al centro dell’agenda politica, ed oggi è doveroso ribadire – ancora una volta – che questo esecutivo ha appostato sul fondo sanitario nazionale la cifra record di 134 miliardi di euro per il 2024, con un investimento di oltre 11 miliardi per il prossimo triennio”.


“I fatti parlano chiaro – ribadisce – e molte delle cose che gli stessi scienziati elencano, noi le abbiamo già portate a casa in soli 16 mesi dell’attuale esecutivo. Abbattimento delle liste di attesa e la valorizzazione del personale sanitario sono i pilastri imprescindibili su cui stiamo puntando. Abbiamo previsto l’aumento della tariffa oraria per medici e infermieri per le prestazioni aggiuntive che – sulla scia di quanto già fatto con il Decreto Bollette nel marzo 2023 in favore del personale impegnato nei reparti di emergenza-urgenza – mirano ad affrontare la carenza di personale medico e del comparto, ridurre l’abuso delle esternalizzazioni e incentivare i professionisti sanitari a svolgere lavoro in più su base volontaria e, di conseguenza, abbattere le liste di attesa. Abbiamo stanziato 2,4 miliardi di euro per il rinnovo contrattuale del personale del Servizio sanitario nazionale che consentono di rivedere al rialzo un accordo collettivo fermo da anni e che testimoniano l’attenzione al capitale umano, il vero motore e propulsore della nostra sanità”. “Ai detrattori del nostro SSN – aggiunge il sottosegretario alla Salute – cito quanto riportato nell’ultima Relazione al Parlamento della Corte dei Conti sulla gestione dei servizi sanitari regionali, che rileva come le performance del SSN, riguardo agli esiti di salute e alla qualità delle cure, risultino superiori a quelle medie dei Paesi OCSE, descrivendo un sistema sanitario mediamente efficiente ed efficace. Certo si può sempre investire di più in sanità e lo stiamo facendo, ma ai maggiori finanziamenti vanno accompagnati nuovi modelli gestionali più innovativi e performanti”.


“Pragmatismo, visione, programmazione. Questi i principi che ispirano tutto il lavoro dell’Esecutivo, che sta dimostrando di tenere la sanità, soprattutto la sanità pubblica, sempre in cima all’agenda politica, senza ideologie e pregiudizi”, conclude.

Vestiti, gioielli e ristoranti con i soldi destinati ai migranti: a processo moglie, suocera e cognati di Soumahoro

Vestiti, gioielli e ristoranti con i soldi destinati ai migranti: a processo moglie, suocera e cognati di SoumahoroRoma, 4 apr. (askanews) – La moglie, la suocera e i due cognati del deputato Aboubakar Soumahoro sono stati mandati a processo dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Latina. Le accuse contestate nell’ambito dell’inchiesta sulle cooperative coinvolte nella gestione di richiedenti asilo e di minori non accompagnati, sono a seconda delle posizioni, frode in pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale (per distrazione) e autoriciclaggio. Il processo inizierà a Latina il prossimo 11 giugno. Al centro della vicenda c’è l’attività della cooperativa Karibu, con sede nel comune di Sezze. Secondo gli inquirenti, la moglie del deputato, Liliane Murekatete, la suocera Marie Therese Mukamitsindo e i cognati Michel Rukundo, Richard Mutangana e Aline Mutesi, avrebbero distratto fondi che erano stati erogati e destinati all’accoglienza dei migranti. In ragione di ciò gip di Latina aveva disposto, nei mesi scorsi, anche un sequestro per quasi 2 milioni di euro. In base a quanto ricostruito dalla Guardia di finanza erano emerse, nel corso delle indagini, disposizioni bancarie “prive di congrua giustificazione causale e comunque per finalità diverse da quelle alle quali era preposta la Karibu”. In particolare, come era stato riportato nell’ordinanza, le carte di credito delle cooperative sarebbero state usate anche per “finalità private (ristoranti, gioiellerie, centri estetici, abbigliamento, negozi di cosmetica)”.

M.O. Pisani: allerta già massima su obiettivi Israeliani

M.O. Pisani: allerta già massima su obiettivi IsraelianiRoma, 4 apr. (askanews) – “Il livello di allerta sugli obiettivi israeliani in Italia è già massimo da tempo, indipendentemente dagli ultimi eventi. Ci sono poi misure contingenti che vengono adottate sulla base di attività informative. Ad esempio in passato, in un particolare momento, l’ambasciata d’Israele venne chiusa”. Lo ha detto il capo della Polizia direttore generale della Pubblica Sicurezza, Vittorio Pisani, a margine della presentazione della campagna “Sicuri si parte”, rispondendo ad una domanda a proposito dell’allarme per obiettivi israeliani in Italia, dopo le notizie di possibili ritorsioni iraniane in seguito all’uccisione a Damasco di uno dei leader dei pasdaran.

Soldi in cambio di voti: ai domiciliari il sindaco del Triggiano

Soldi in cambio di voti: ai domiciliari il sindaco del TriggianoMilano, 4 apr. (askanews) – Cinquanta euro in cambio di un voto: per questa accusa il sindaco di Triggiano, comune del Barese, è finito agli arresti domiciliari.


Il blitz, condotto dai carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria su richiesta della procura di Bari, ha portato in tutto a 10 misure cautelari (un arresto in carcere,7 ai domiciliari e 2 divieti di dimora nel Comune di Triggiano) per associazione finalizzata alla “corruzione elettorale”.Nel mirino degli inquirenti è finito un “meccanismo illecito” in grado, secondo l’ipotesi accusatoria, di condizionare il risultato delle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre 2020 nel comune di Grumo Appula, e del 3 e 4 ottobre 2021 nel comune di Triggiano.