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La Cassazione: l’impegno della magistratura e della polizia non basta a contrastare i femminicidi

La Cassazione: l’impegno della magistratura e della polizia non basta a contrastare i femminicidiMilano, 25 gen. (askanews) – Il “forte impegno della polizia giudiziaria e della magistratura non è sufficiente” per contrastare il fenomeno dei femminicidi, ma “deve essere preceduto da una forte azione di sensibilizzazione e prevenzione culturale e sociale e da azioni di ampio respiro”. Lo evidenzia la prima presidente della Cassazione, Margherita Cassano, in un passaggio della sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario.

Secondo Cassano, è necessario coninvolgere “non solo la famiglia e la scuola, ma l’intera collettività” con interventi “in grado di incidere sulle cause generali di questa drammatica involuzione delle relazioni interpersonali, in cui sulla dimensione affettiva prevalgono tragicamente l’idea del possesso e del predominio sulla donna e il disconoscimento dell’uguaglianza di genere”. Altrettamto importante, sottolinea ancora la prima presidente della Suprema Corte, “promuovere l’indipendenza economica delle donne, in quanto non può esservi libertà di denuncia senza la libertà dai bisogni primari”.

Cancelliere Paternò: “Ordine di Malta deve adeguarsi a nuovo mondo”

Cancelliere Paternò: “Ordine di Malta deve adeguarsi a nuovo mondo”Roma, 25 gen. (askanews) – “Noi abbiamo una tradizione di azione umanitaria di mille anni. Siamo un’entità che, essendo apolitica e non avendo una sua agenda, aiuta tutti, indipendentemente dalla religione e dall’origine. Siamo uno dei pochi soggetti al mondo che può parlare con tutti e trovare soluzioni. La diplomazia umanitaria consiste nel trovare mezzi per difendere i diritti umani, per aiutare le persone che hanno le maggiori difficoltà. E in questo momento e in questo mondo, persone così ce ne sono tante. Questa conferenza cade in un momento molto opportuno. Volendo entrare nel Terzo Millennio, l’Ordine di Malta deve attrezzarsi, ricordando sempre i suoi valori, ma adeguando il suo modo di agire alle esigenze che il mondo ogni volta ci presenta. È questa la sfida che dobbiamo affrontare”. Così il Gran Cancelliere Riccardo Paternó di Montecupo, prima dell’inizio dei lavori della Conferenza degli Ambasciatori del Sovrano Ordine di Malta presso Villa Magistrale a Roma.

La Cassazione: c’è stato uno sforzo corale per l’attuazione delle riforme

La Cassazione: c’è stato uno sforzo corale per l’attuazione delle riformeRoma, 25 gen. (askanews) – “L’anno appena trascorso ha visto l’intera magistratura sia ordinaria che onoraria impegnata nel dare attuazione alle riforme del processo civile e penale varate nel 2022. Si è trattato di uno sforzo corale animato da alta tensione ideale, da grande senso di responsabilità, da scrupolosa attenzione agli aspetti organizzativi quale componente essenziale della cultura del magistrato”. Lo spiega la prima presidente della Cassazione, Margherita Cassano, nel suo intervento per la inaugurazione dell’anno giudiziario, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro della Giustizia, Sergio Mattarella, e dei vertici della giurisdizione.

“La legittimazione – aggiunge – si rinnova quotidianamente con la risposta meditata e responsabile alle domande di giustizia, la tutela dei diritti fondamentali della persona, il rigoroso rispetto delle garanzie difensive, l’osservanza del metodo del contraddittorio, l’attento ascolto delle ragioni degli altri, il costante confronto con l’avvocatura e l’intera comunità dei giuristi, la leale collaborazione con le altre istituzioni, oltre che con comportamenti ispirati a equilibrio, sobrietà, riservatezza”.

Giustizia, Cassazione: sforzo corale per attuazione riforme

Giustizia, Cassazione: sforzo corale per attuazione riformeRoma, 25 gen. (askanews) – “L’anno appena trascorso ha visto l’intera magistratura sia ordinaria che onoraria impegnata nel dare attuazione alle riforme del processo civile e penale varate nel 2022. Si è trattato di uno sforzo corale animato da alta tensione ideale, da grande senso di responsabilità, da scrupolosa attenzione agli aspetti organizzativi quale componente essenziale della cultura del magistrato”. Lo spiega la prima presidente della Cassazione, Margherita Cassano, nel suo intervento per la inaugurazione dell’anno giudiziario, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro della Giustizia, Sergio Mattarella, e dei vertici della giurisdizione.

“La legittimazione – aggiunge – si rinnova quotidianamente con la risposta meditata e responsabile alle domande di giustizia, la tutela dei diritti fondamentali della persona, il rigoroso rispetto delle garanzie difensive, l’osservanza del metodo del contraddittorio, l’attento ascolto delle ragioni degli altri, il costante confronto con l’avvocatura e l’intera comunità dei giuristi, la leale collaborazione con le altre istituzioni, oltre che con comportamenti ispirati a equilibrio, sobrietà, riservatezza”.

Il Papa: la guerra è una negazione dell’umanità, basta armi. Pregare per la pace

Il Papa: la guerra è una negazione dell’umanità, basta armi. Pregare per la paceRoma, 24 gen. (askanews) – “La guerra stessa è una negazione dell’umanità: non stanchiamoci di pregare per la pace, perchè cessino i conflitti, si arrestino le armi e si soccorrano le popolazioni stremate. Penso al Medio Oriente, alla Palestina, a Israele, alle notizie inquietanti che provengono dalla martoriata Ucraina, soprattutto per i bombardamenti che colpiscono luoghi frequentati da civili, seminando morte, distruzione e sofferenza”. Lo ha detto Papa Francesco, concludendo l’udienza generale di oggi in aula Paolo VI in Vaticano.

“Prego per le vittime e i loro cari e imploro tutti, specialmente chi ha responsabilità politica a custodire la vita umana mettendo fine alle guerre. La guerra sempre è una sconfitta, sempre. Solo ‘vincono’ i fabbricatori di armi”, ha concluso il Papa. “Sabato prossimo, 27 gennaio, si celebra la Giornata internazionale di commemorazione delle vittime dell’Olocausto: il ricordo e la condanna di quell’orribile sterminio di milioni di persone ebree e di altre fedi, avvenuto nella prima metà del secolo scorso, aiutino tutti a non dimenticare che le logiche dell’odio e della violenza non si possono mai giustificare, perchè negano la nostra stessa umanità”.

Omicidio di Pamela Mastropietro, confermato ergastolo per Oseghale. La mamma della 18enne: dica chi era con lui

Omicidio di Pamela Mastropietro, confermato ergastolo per Oseghale. La mamma della 18enne: dica chi era con luiMilano, 23 gen. (askanews) – Confermata in Cassazione anche l’accusa di violenza sessuale ed ergastolo definitivo per Innocent Oseghale in relazione all’omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne romana, uccisa e fatta ritrovare a pezzi dentro due trolley, nella campagne di Macerata.

“Da sei anni aspettavo questo momento. È quello che speravo”, lo ha detto Alessandra Verni, la mamma di Pamela Mastropietro, subito dopo la sentenza della Cassazione che ha stabilito l’ergastolo per Innocent Oseghale, che così risponde per omicidio, occultamento di cadavere e, con la sentenza di oggi, violenza sessuale. Trattenendo a stento le lacrime, abbracciata ad amici, appena fuori dall’aula della V sezione penale della suprema corte, aggiunge: “La battaglia non finisce qui”. E suo fratello, l’avvocato Marco Valerio Verni, che sin dall’inizio della vicenda ha rappresentato le ragioni della famiglia, ha aggiunto: “Abbiamo sempre manifestato la convinzione che ci possano essere altre responsabilità”. “Chiedo ad Oseghale di pentirsi e di dire chi era con lui. Comunque non voglio che esca di prigione dopo 10 anni”, lo ha detto la signora Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro, dopo la sentenza di Cassazione, parlando con i cronisti davanti alla Suprema corte. In occasione dell’anniversario della scomparsa, il 30 gennaio – ha continuato Alessandra – “organizzerò una fiaccolata sulla panchina di piazza Re di Roma dove Pamela stava sempre”. Rispondendo ai cronisti ha poi aggiunto, inviando un messaggio alla famiglia di Giulia Tramontano: “Combattete e non mollate mai”.

Sanità, firmato contratto medici dirigenti: aumenti 150 euro al mese

Sanità, firmato contratto medici dirigenti: aumenti 150 euro al meseRoma, 23 gen. (askanews) – Aumenti in busta paga pari, in media, a circa 150 euro lordi al mese e circa 10.800 euro lordi di arretrati. Diritti garantiti su orario di lavoro e carriere. Indennità di specificità anche per i dirigenti sanitari e indennità per turno nei servizi prestati presso i pronto soccorso. Quanto agli incarichi professionali, le aziende dovranno assegnarli “entro e non oltre 60 giorni dall’esito positivo della valutazione” così come dovranno finalmente organizzarsi per consentire il recupero dell’extraorario lavorato che fino ad oggi poteva essere azzerato.

Sono solo alcune delle novità in arrivo per i professionisti della sanità grazie al contratto nazionale di lavoro siglato oggi all’Aran – relativo agli anni 2019-2021 – che entrerà ufficialmente in vigore domani. “Complessivamente si tratta di un buon contratto” è il commento di Pierino Di Silverio, Segretario Anaao Assomed, e Guido Quici, Presidente Cimo-Fesmed, che sottolineano come “adesso si apra un capitolo ancor più rilevante, ovvero la contrattazione integrativa in tutte le aziende sanitarie del SSN, necessaria a rendere operative molte delle innovazioni introdotte nel CCNL, che altrimenti rischiano di rimanere lettera morta”.La Federazione dei Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari-FVM sottolinea in una nota che “Tutto sommato, date le condizioni in cui si è contrattato, è stato ottenuto il massimo possibile”, ma “le questioni che pendono irrisolte sulla sanità pubblica e sul diritto alla salute dei cittadini sono ancora tutte critiche e urgenti”. Per la Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN, “nel contratto abbiamo migliorato la possibilità di conciliazione dei tempi di vita-lavoro anche intervenendo sulle condizioni economiche del part time e del lavoro agile, ma servono soprattutto assunzioni di nuovi professionisti”.

“Grande soddisfazione e orgoglio” per la firma da parte dell’Aran: “Il Ccnl della dirigenza sanitaria 2019-2021, rappresenta un passo fondamentale verso il riconoscimento e la valorizzazione del personale dirigenziale, medico, veterinario e sanitario del nostro Servizio sanitario nazionale. Risultati che sono frutto di negoziati lunghi, intensi e costruttivi, che hanno portato a miglioramenti significativi nelle condizioni di lavoro, nella tutela dei diritti e nella carriera del personale” è il commento del presidente Antonio Naddeo. 

L’Istat: nel 2023 4 omicidi su 5 sono avvenuti in ambito familiare

L’Istat: nel 2023 4 omicidi su 5 sono avvenuti in ambito familiareMilano, 23 gen. (askanews) – Nel 2023 “4 omicidi su 5 avvengono nell’ambito familiare ristretto o allargato”. Lo ha assicurato Saverio Gazzelloni, direttore della Centrale delle statistiche demografiche e del censimento della popolazione dell’Istat, nel corso dell’audizione davanti alla commissione Parlamentare d’inchiesta sul femminicidio.

I primi dati relativi agli omicidi commessi nell’anno 2023, ha spiegato Gazzelloni, “indicano un moderato aumento dei casi di omicidio volontario consumato, che dai 322 del 2022 passano a 330. A fronte di un aumento per gli uomini, gli omicidi di donne diminuiscono dai 126 del 2022 ai 120 del 2023. In genere, le analisi realizzate nel corso degli anni indicano che, in misura stabile, oltre la metà degli omicidi sono attribuiti al partner o all’ex partner della donna uccisa e circa il 20% ad altri parenti”. L’incidenza, ha evidenziato direttore della Centrale delle statistiche demografiche e del censimento della popolazione dell’Istat, “è comunque ancora decisamente maggiore tra gli uomini (0,73 omicidi per 100mila residenti maschi e 0,40 per 100mila donne nell’anno 2023)”.

Di Segni: non organizzeremo la maratona della Memoria, è impossibile per motivi sicurezza

Di Segni: non organizzeremo la maratona della Memoria, è impossibile per motivi sicurezzaMilano, 23 gen. (askanews) – “Non abbiamo potuto quest’anno per motivi di sicurezza organizzare la maratona” in occasione del Giorno della Memoria: “È importante prendere atto che purtroppo un evento promosso da molti anni in diverse città quest’anno non si può fare. Quest’anno ci sembra impossibile pensare di poter correre per le strade d’Italia. E se c’è una situazione dove sono liberi coloro che alzano il braccio per il saluto romano e fanno loro sì le manifestazioni, così come lo squadrismo dei centri sociali che sono quasi tutelati da una libertà costituzionale, evidentemente è aberrante che non lo possa fare tutta la cittadinanza per correre liberamente. E questo è l’impegno di coerenza sul quale chiediamo attenzione”. Lo ha detto la presidente dell’Unione delle comunità ebraiche, Noemi Di Segni, nel corso della conferenza stampa con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, per la presentazione delle iniziative del Giorno della Memoria.

Successivamente, rispondendo ad una domanda in merito, Mantovano ha affermato: “Siamo ovviamente in grado di garantire la sicurezza di qualsiasi iniziativa pubblica. Ovviamente rispettiamo la sensibilità dell’Ucei di promuovere o soprassedere su singole iniziative”. Quanto alla gestione delle manifestazioni, “il governo italiano mantiene, anche nella continuità delle scelte fatte da diverse maggioranze di governo, una linea di gestione dell’ordine pubblico che è il rispetto della libertà di manifestare. Questa libertà non è senza limiti, incontra limiti nelle leggi in vigore e nell’ordine pubblico, e ogni qualvolta questi limiti vengono superati si interviene, se possibile nell’immediatezza”. 

Insulti razzisti a Maignan, Piantedosi: colpire i singoli non il sistema

Insulti razzisti a Maignan, Piantedosi: colpire i singoli non il sistemaRoma, 23 gen. (askanews) – Il caso degli insulti razzisti a Mike Maignan nella partita di calcio Udinese-Milan “deve farci riflettere sulla necessità di rendere ancora più efficaci le sanzioni per colpire i singoli responsabili di questi atti inaccettabili. Vanno individuati strumenti che, oltre alla chiusura degli stadi e delle curve, rendano ancora più incisiva la risposta dello Stato verso gli autori di questi gravissimi gesti. Anche in considerazione del fatto che la decisione di sospendere una partita potrebbe scontare la difficoltà dei possibili riflessi sulla sicurezza e sull’ordine pubblico. Il mondo dello sport interessa un vasto pubblico che non deve essere penalizzato dal gesto di singoli”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in una intervista alla Gazzetta dello Sport.

“Esprimo un giudizio di assoluta condanna, quello che è successo è gravissimo, comportamenti vili che non solo offendono la dignità della vittima ma tradiscono lo spirito stesso del gioco del calcio e i valori che dovrebbe trasmettere”, prosegue il titolare del Viminale, facendo sapere di avere “subito chiesto al Capo della polizia di fare ogni sforzo per individuare prima possibile chi si è macchiato di una simile condotta. E già c’è stata l’identificazione di una persona. Lo sport rappresenta una straordinaria opportunità di comunicazione, promozione e crescita ma questi gesti odiosi, commessi da un pugno di delinquenti che tentano di nascondersi tra la folla, recano discredito a un’intera comunità e trasmettono un’idea distorta del nostro Paese”. “Il dialogo” con Figc e Leghe, prosegue, “è costante, abbiamo già sottoscritto e reso operativo un significativo protocollo contro l’antisemitismo e il razzismo. Ma ho intenzione di fare anche altro Ho già sentito il collega Abodi. Nei prossimi giorni organizzeremo un nuovo incontro con tutto il mondo del calcio. Atleti, club, tifosi, operatori del settore hanno il diritto di andare avanti senza essere condizionati da singoli o gruppetti di criminali razzisti”, conclude Piantedosi.