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Omicidio di Pamela Mastropietro, confermato ergastolo per Oseghale. La mamma della 18enne: dica chi era con lui

Omicidio di Pamela Mastropietro, confermato ergastolo per Oseghale. La mamma della 18enne: dica chi era con luiMilano, 23 gen. (askanews) – Confermata in Cassazione anche l’accusa di violenza sessuale ed ergastolo definitivo per Innocent Oseghale in relazione all’omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne romana, uccisa e fatta ritrovare a pezzi dentro due trolley, nella campagne di Macerata.

“Da sei anni aspettavo questo momento. È quello che speravo”, lo ha detto Alessandra Verni, la mamma di Pamela Mastropietro, subito dopo la sentenza della Cassazione che ha stabilito l’ergastolo per Innocent Oseghale, che così risponde per omicidio, occultamento di cadavere e, con la sentenza di oggi, violenza sessuale. Trattenendo a stento le lacrime, abbracciata ad amici, appena fuori dall’aula della V sezione penale della suprema corte, aggiunge: “La battaglia non finisce qui”. E suo fratello, l’avvocato Marco Valerio Verni, che sin dall’inizio della vicenda ha rappresentato le ragioni della famiglia, ha aggiunto: “Abbiamo sempre manifestato la convinzione che ci possano essere altre responsabilità”. “Chiedo ad Oseghale di pentirsi e di dire chi era con lui. Comunque non voglio che esca di prigione dopo 10 anni”, lo ha detto la signora Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro, dopo la sentenza di Cassazione, parlando con i cronisti davanti alla Suprema corte. In occasione dell’anniversario della scomparsa, il 30 gennaio – ha continuato Alessandra – “organizzerò una fiaccolata sulla panchina di piazza Re di Roma dove Pamela stava sempre”. Rispondendo ai cronisti ha poi aggiunto, inviando un messaggio alla famiglia di Giulia Tramontano: “Combattete e non mollate mai”.

Sanità, firmato contratto medici dirigenti: aumenti 150 euro al mese

Sanità, firmato contratto medici dirigenti: aumenti 150 euro al meseRoma, 23 gen. (askanews) – Aumenti in busta paga pari, in media, a circa 150 euro lordi al mese e circa 10.800 euro lordi di arretrati. Diritti garantiti su orario di lavoro e carriere. Indennità di specificità anche per i dirigenti sanitari e indennità per turno nei servizi prestati presso i pronto soccorso. Quanto agli incarichi professionali, le aziende dovranno assegnarli “entro e non oltre 60 giorni dall’esito positivo della valutazione” così come dovranno finalmente organizzarsi per consentire il recupero dell’extraorario lavorato che fino ad oggi poteva essere azzerato.

Sono solo alcune delle novità in arrivo per i professionisti della sanità grazie al contratto nazionale di lavoro siglato oggi all’Aran – relativo agli anni 2019-2021 – che entrerà ufficialmente in vigore domani. “Complessivamente si tratta di un buon contratto” è il commento di Pierino Di Silverio, Segretario Anaao Assomed, e Guido Quici, Presidente Cimo-Fesmed, che sottolineano come “adesso si apra un capitolo ancor più rilevante, ovvero la contrattazione integrativa in tutte le aziende sanitarie del SSN, necessaria a rendere operative molte delle innovazioni introdotte nel CCNL, che altrimenti rischiano di rimanere lettera morta”.La Federazione dei Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari-FVM sottolinea in una nota che “Tutto sommato, date le condizioni in cui si è contrattato, è stato ottenuto il massimo possibile”, ma “le questioni che pendono irrisolte sulla sanità pubblica e sul diritto alla salute dei cittadini sono ancora tutte critiche e urgenti”. Per la Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN, “nel contratto abbiamo migliorato la possibilità di conciliazione dei tempi di vita-lavoro anche intervenendo sulle condizioni economiche del part time e del lavoro agile, ma servono soprattutto assunzioni di nuovi professionisti”.

“Grande soddisfazione e orgoglio” per la firma da parte dell’Aran: “Il Ccnl della dirigenza sanitaria 2019-2021, rappresenta un passo fondamentale verso il riconoscimento e la valorizzazione del personale dirigenziale, medico, veterinario e sanitario del nostro Servizio sanitario nazionale. Risultati che sono frutto di negoziati lunghi, intensi e costruttivi, che hanno portato a miglioramenti significativi nelle condizioni di lavoro, nella tutela dei diritti e nella carriera del personale” è il commento del presidente Antonio Naddeo. 

L’Istat: nel 2023 4 omicidi su 5 sono avvenuti in ambito familiare

L’Istat: nel 2023 4 omicidi su 5 sono avvenuti in ambito familiareMilano, 23 gen. (askanews) – Nel 2023 “4 omicidi su 5 avvengono nell’ambito familiare ristretto o allargato”. Lo ha assicurato Saverio Gazzelloni, direttore della Centrale delle statistiche demografiche e del censimento della popolazione dell’Istat, nel corso dell’audizione davanti alla commissione Parlamentare d’inchiesta sul femminicidio.

I primi dati relativi agli omicidi commessi nell’anno 2023, ha spiegato Gazzelloni, “indicano un moderato aumento dei casi di omicidio volontario consumato, che dai 322 del 2022 passano a 330. A fronte di un aumento per gli uomini, gli omicidi di donne diminuiscono dai 126 del 2022 ai 120 del 2023. In genere, le analisi realizzate nel corso degli anni indicano che, in misura stabile, oltre la metà degli omicidi sono attribuiti al partner o all’ex partner della donna uccisa e circa il 20% ad altri parenti”. L’incidenza, ha evidenziato direttore della Centrale delle statistiche demografiche e del censimento della popolazione dell’Istat, “è comunque ancora decisamente maggiore tra gli uomini (0,73 omicidi per 100mila residenti maschi e 0,40 per 100mila donne nell’anno 2023)”.

Di Segni: non organizzeremo la maratona della Memoria, è impossibile per motivi sicurezza

Di Segni: non organizzeremo la maratona della Memoria, è impossibile per motivi sicurezzaMilano, 23 gen. (askanews) – “Non abbiamo potuto quest’anno per motivi di sicurezza organizzare la maratona” in occasione del Giorno della Memoria: “È importante prendere atto che purtroppo un evento promosso da molti anni in diverse città quest’anno non si può fare. Quest’anno ci sembra impossibile pensare di poter correre per le strade d’Italia. E se c’è una situazione dove sono liberi coloro che alzano il braccio per il saluto romano e fanno loro sì le manifestazioni, così come lo squadrismo dei centri sociali che sono quasi tutelati da una libertà costituzionale, evidentemente è aberrante che non lo possa fare tutta la cittadinanza per correre liberamente. E questo è l’impegno di coerenza sul quale chiediamo attenzione”. Lo ha detto la presidente dell’Unione delle comunità ebraiche, Noemi Di Segni, nel corso della conferenza stampa con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, per la presentazione delle iniziative del Giorno della Memoria.

Successivamente, rispondendo ad una domanda in merito, Mantovano ha affermato: “Siamo ovviamente in grado di garantire la sicurezza di qualsiasi iniziativa pubblica. Ovviamente rispettiamo la sensibilità dell’Ucei di promuovere o soprassedere su singole iniziative”. Quanto alla gestione delle manifestazioni, “il governo italiano mantiene, anche nella continuità delle scelte fatte da diverse maggioranze di governo, una linea di gestione dell’ordine pubblico che è il rispetto della libertà di manifestare. Questa libertà non è senza limiti, incontra limiti nelle leggi in vigore e nell’ordine pubblico, e ogni qualvolta questi limiti vengono superati si interviene, se possibile nell’immediatezza”. 

Insulti razzisti a Maignan, Piantedosi: colpire i singoli non il sistema

Insulti razzisti a Maignan, Piantedosi: colpire i singoli non il sistemaRoma, 23 gen. (askanews) – Il caso degli insulti razzisti a Mike Maignan nella partita di calcio Udinese-Milan “deve farci riflettere sulla necessità di rendere ancora più efficaci le sanzioni per colpire i singoli responsabili di questi atti inaccettabili. Vanno individuati strumenti che, oltre alla chiusura degli stadi e delle curve, rendano ancora più incisiva la risposta dello Stato verso gli autori di questi gravissimi gesti. Anche in considerazione del fatto che la decisione di sospendere una partita potrebbe scontare la difficoltà dei possibili riflessi sulla sicurezza e sull’ordine pubblico. Il mondo dello sport interessa un vasto pubblico che non deve essere penalizzato dal gesto di singoli”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in una intervista alla Gazzetta dello Sport.

“Esprimo un giudizio di assoluta condanna, quello che è successo è gravissimo, comportamenti vili che non solo offendono la dignità della vittima ma tradiscono lo spirito stesso del gioco del calcio e i valori che dovrebbe trasmettere”, prosegue il titolare del Viminale, facendo sapere di avere “subito chiesto al Capo della polizia di fare ogni sforzo per individuare prima possibile chi si è macchiato di una simile condotta. E già c’è stata l’identificazione di una persona. Lo sport rappresenta una straordinaria opportunità di comunicazione, promozione e crescita ma questi gesti odiosi, commessi da un pugno di delinquenti che tentano di nascondersi tra la folla, recano discredito a un’intera comunità e trasmettono un’idea distorta del nostro Paese”. “Il dialogo” con Figc e Leghe, prosegue, “è costante, abbiamo già sottoscritto e reso operativo un significativo protocollo contro l’antisemitismo e il razzismo. Ma ho intenzione di fare anche altro Ho già sentito il collega Abodi. Nei prossimi giorni organizzeremo un nuovo incontro con tutto il mondo del calcio. Atleti, club, tifosi, operatori del settore hanno il diritto di andare avanti senza essere condizionati da singoli o gruppetti di criminali razzisti”, conclude Piantedosi.

Enorme bolla anticiclonica fino a febbraio, fase quasi primaverile

Enorme bolla anticiclonica fino a febbraio, fase quasi primaverileRoma, 23 gen. (askanews) – Il vero inverno è durato poco, troppo poco. Nei prossimi giorni torneranno temperature anomale, oltre i 10 gradi in Val Padana, oltre i 15 gradi al Centro ed oltre i 20 gradi al Sud. Torneremo in una fase quasi primaverile. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma l’espansione del ‘temibile’ anticiclone nordfricano, con temperature fino a 10-12 gradi oltre la media del periodo: come avviene spesso in inverno, le anomalie saranno più marcate in montagna ed al Centro-Sud e questo anticiclone sarà ‘temibile’ in quanto porterà temperature troppo elevate per le nostre montagne.

Ma non mancheranno delle eccezioni, qualche disturbo si paleserà in questo contesto di vasta espansione anticiclonica: nelle prossime ore una blanda perturbazione in transito favorirà momenti di instabilità sulla dorsale appenninica con qualche debole nevicata oltre i 1100-1300 metri fino al Sud. Ma dal pomeriggio, e almeno fino alla fine del mese, non si prevedono altri sussulti significativi: dominerà l’alta pressione con temperature in aumento, cieli perlopiù liberi da nubi con tempo asciutto e mite. Mercoledì 24 mostrerà già i primi segni evidenti di caldo anomalo, ad iniziare dalle montagne, poi il picco sarà raggiunto tra giovedì e venerdì quando addirittura lo zero termico si porterà fino a 3900 metri, una quota tipica di fine giugno – inizio luglio.

In questo contesto di calma piatta dobbiamo essere molto pignoli per trovare dettagli meteo significativi: ecco che segnaliamo il vento forte sui crinali alpini tra mercoledì e giovedì, poi la possibilità di banchi di nebbia da giovedì in Pianura Padana durante le ore notturne. A tratti transiteranno anche delle sottili velature ma, come detto, dominerà la stabilità anticiclonica subtropicale. Questa alta pressione nordafricana rimarrà centrata tra Spagna e Francia ed estenderà la sua ‘prepotenza’ sull’Italia almeno fino alla fine del mese, compresi i famosi Giorni della Merla (29-30-31): da tradizione gli ultimi 3 giorni di gennaio dovrebbero essere i più freddi: ebbene quest’anno la Merla non si rifugerà in un camino come da proverbio popolare, dovrebbe restare bianca e non diventare nera di fuliggine.

Le temperature si manterranno ancora sopra la media climatica del periodo fino all’inizio di febbraio.

Caso Ferragni, l’influencer indagata anche per la bambola Trudi

Caso Ferragni, l’influencer indagata anche per la bambola TrudiMilano, 22 gen. (askanews) – L’influencer Chiara Ferragni risulta iscritta nel registro degli indagati a Milano, con l’ipotesi di truffa aggravata, non solo per la vicenda del pandoro della Balocco, e per quella delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi, ma anche per la bambola Trudi.

La notizia è emersa dall’atto con cui la Procura milanese aveva sollevato davanti al pg della Cassazione il conflitto sulla competenza ad indagare per il caso del pandoro della casa dolciaria della provincia di Cuneo.  Il caso della bambola Trudi, una edizione limitata creata dopo il matrimonio con Fedez, riguarda una campagna benefica che era stata promossa nel maggio 2019 con uno schema simile a quello usato poi con i pandoro e le uova di Pasqua, la vendita di un prodotto per finanziare iniziative benefiche, in questo caso la lotta al cyberbullismo e l’omofobia. “Tutti i profitti andranno a Stomp out bullying, un’organizzazione no profit per combattere contro il cyberbullismo, un argomento molto vicino al mio cuore”, aveva dichiarato Chiara Ferragni. TBS Crew Srl già nei giorni scorsi aveva sottolineato che i ricavi per le vendite della bambola tramite l’e-commerce The Blonde Salad, erano stati donati nel luglio 2019, precisando che “l’impegno a favore di Stomp Out Bullying ha riguardato – come dichiarato nei materiali di comunicazione – esclusivamente le vendite delle bambole fatte sul canale e-commerce diretto e non anche su altri canali gestiti da terzi”. Le tre diverse iniziative dell’influencer legate alla beneficenza sono ora oggetto di indagini dei magistrati.

Benedizioni gay, il cardinale Zuppi: sono una risorsa, non legittimano nulla

Benedizioni gay, il cardinale Zuppi: sono una risorsa, non legittimano nullaRoma, 22 gen. (askanews) – La “misericordia” e “lo sguardo amorevole della Chiesa su tutti i figli di Dio” è la giusta interpretazione della Dichiarazione del dicastero della Dottrina della Fede, Fiducia supplicans, che ammette la possibilità di concedere la benedizione alle coppie irregolari e alle coppie omosessuali. Lo ha detto il cardinale Matteo Zuppi, aprendo i lavori del Consiglio Episcopale Permanente.

“Un documento – sottolinea Zuppi – che si pone nell’orizzonte della misericordia, dello sguardo amorevole della Chiesa su tutti i figli di Dio, senza tuttavia derogare dagli insegnamenti del Magistero”. Il cardinale Zuppi ricorda che “non vi è alcuna messa in discussione del significato del Sacramento del matrimonio” e, facendo sua una riflessione del cardinale Giuseppe Betori, sottolinea come “le benedizioni sono ‘una risorsa pastorale piuttosto che un rischio o un problema’, un gesto che ‘non pretende di sancire né di legittimare nulla’”.

“Dio vuole che tutti siano salvi – conclude Zuppi – è quindi compito della Chiesa interessarsi di tutti e di ciascuno. Non possiamo dimenticare che tutti i battezzati godono della piena dignità dei ‘figli di Dio’ e, come tali, sono nostri fratelli e nostre sorelle”.

Incidenti nucleari e dighe crollate: al via i nuovi test “IT-alert”, il calendario dei disastri (simulati)

Incidenti nucleari e dighe crollate: al via i nuovi test “IT-alert”, il calendario dei disastri (simulati)Roma, 22 gen. (askanews) – La protezione civile continua la sperimentazione del sistema di allarme pubblico IT-alert, relativa alla fase dedicata a scenari di rischio specifici e su porzioni ridotte e circoscritte di territorio. La prima fase di test del 2024 si svolgerà da oggi 22 gennaio al 26 e verranno effettuati i test di invio del messaggio in parte dei territori di dodici regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle D’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano.

Gli scenari di rischio saranno tre: – Collasso di una grande diga in Campania, Sicilia, Valle D’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano; – Incidente rilevante in stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli – Venezia Giulia, Sardegna e Toscana; – Incidente nucleare in Piemonte. L’attività di sperimentazione che sarà messa in campo, spiega la Protezione civile, ha un doppio obiettivo: sperimentare IT-alert su porzioni ridotte e circoscritte di territorio e incentivare la familiarizzazione con la ricezione del messaggio con testo declinato in base al rischio specifico e all’area interessata. Il tutto si inserisce nella cornice più ampia del processo di avvicinamento alla possibile messa in operatività del sistema di allarme pubblico, come previsto dalla Direttiva del 7 febbraio 2023.

Per lo scenario di incidente rilevante in uno stabilimento industriale soggetto alla direttiva Seveso il testo della notifica che la popolazione coinvolta riceverà sarà il seguente: “TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente industriale vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST”. Mentre per lo scenario di collasso di una grande diga sarà: “TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO il collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per il collasso di una diga vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST”.

Infine per lo scenario di incidente nucleare sarà: “TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente nucleare in un impianto sito in paese estero con potenziali ripercussioni nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente nucleare vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST”. Nei giorni dei test, dall’homepage del sito si accederà a una pagina dedicata dove sarà possibile visionare il testo del messaggio che i cittadini riceverebbero in caso di pericolo reale per quel determinato rischio e le informazioni sul caso specifico. Sull’homepage sarà presente anche il link al questionario che, come per i precedenti test, tutti coloro che si troveranno nei territori coinvolti saranno invitati a compilare per contribuire a implementare il sistema. Coloro che, pur trovandosi nell’area interessata dal test, non dovessero ricevere alcuna notifica di IT-alert, potranno compilarlo ugualmente per segnalare tale mancanza.

Il messaggio di test arriverà sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno nelle aree target, secondo il seguente calendario: 22 gennaio, ore 12:00 Incidente nucleare: – Regione Piemonte – Città metropolitana di Torino 23 gennaio, ore 14:30 Incidente rilevante in stabilimenti industriali: – Regione Toscana – TOSCOCHIMICA, Prato (PO) e Campi Bisenzio (FI) 24 gennaio, ore 12:00 Incidente rilevante in stabilimenti industriali – Regione Calabria – BUTANGAS, Montalto Uffugo, Luzzi, Rende, Rose (CS) – Regione Campania – GAROLLA S.R.L., Napoli – Regione Emilia-Romagna – SCAM S.P.A., Modena – Regione Sardegna – FIAMMA 2000 S.P.A., Serramanna (SU) e Villasor (SU) 25 gennaio, ore 12:00 Incidente rilevante in stabilimenti industriali: – Regione Basilicata – ENI S.P.A., Viggiano, Grumento Nova (PZ) – Regione Friuli-Venezia Giulia – RIR-GALA LOGISTICA S.R.L., Visco, Aiello del Friuli, Palmanova, San Vito al Torre (UD) Collasso grandi dighe: – Regione Campania – Diga di Presenzano – Amorosi, Dugenta, Faicchio, Limatola, Melizzano, Puglianello (BN); Ailano, Alife, Alvignano, Baia e Latina, Bellona, Caiazzo, Capua, Castel Campagnano, Castel Morrone, Dragoni, Gioia Sannitica, Piana di Monte Verna, Pietravairano, Pontelatone, Pratella, Presenzano, Raviscanina, Ruviano, Sant’Angelo d’Alife e Vairano Patenora (CE) – Provincia Autonoma di Bolzano – Diga di Monguelfo – Brunico, Chienes, Monguelfo-Tesido, Perca, Rasun-Anterselva, San Lorenzo di Sebato, Valdaora. 26 gennaio, ore 12:00 Incidente rilevante in stabilimenti industriali: – Regione Abruzzo – GPL SODIFA S.R.L., L’Aquila Collasso grandi dighe: – Regione Sicilia – Diga di Ancipa – Centuripe, Troina (EN); Cesarò, San Teodoro (ME); Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Catania, Motta, Paternò, Randazzo, Sant’Anastasia (CT) – Regione Valle D’Aosta – Diga di Beauregard – Arvier, Valgrisenche e Villeneuve. Le date dei test potrebbero subire variazioni nel caso in cui i sistemi di protezione civile regionali si dovessero trovare impegnati in attività per eventuali allerte meteo-idro in atto o per situazioni di emergenza.

Roccella: non si può parlare di violenza sulle donne senza condannare il 7 ottobre

Roccella: non si può parlare di violenza sulle donne senza condannare il 7 ottobreRoma, 21 gen. (askanews) – “Noi non possiamo davvero parlare di violenza contro le donne, non possiamo discutere di patriarcato, non possiamo parlare come abbiamo fatto in questi ultimi tempi, della violenza sulle donne se non mettiamo a fuoco quello che è avvenuto il 7 ottobre”. Così Eugenia Roccella, Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità alla presentazione, a Roma, dell’associazione “SetteOttobre”, a proposito degli stupri perpetrati sulle donne israeliane il 7 ottobre 2023 ad opera degli uomini di Hamas. “E’ successo qualcosa di unico che dobbiamo portare davanti a tutte le corti internazionali, una vicenda su cui davvero tutte le donne e tutti gli uomini devono unirsi o non non potremo più parlare di violenza contro le donne se non parliamo seriamente di quello che è accaduto il 7 ottobre se non lo portiamo all’attenzione di tutti se non riusciamo a portarlo davanti alle corti internazionali sarà un grande fallimento se non riusciamo a farlo”. Roccella poco prima aveva esortato: “sugli stupri del 7 ottobre bisogna prendere posizione al di là delle posizioni che si possono avere sul conflitto, perché esula anche dalle posizioni politiche che ognuno può avere. Gli stupri di guerra sono la manifestazione più evidente più incredibile della violenza contro le donne. E’ un modo per considerare le donne non soltanto con disprezzo perché quello che si fa con lo stupro di guerra è cercare di annientare il nemico, il maschio. Cioè dire attraverso la donna, che non viene considerata neanche nella sua essenza di essere umano, voglio annientare la tua discendenza voglio colpire te, ti considero appunto una non persona è voglio arrivare alla desertificazione del futuro”. Quindi Roccella ha detto che “si dice spesso che per una vittima è equivalente essere uccisa da una bomba o in altro modo, perchè morire è ovviamente qualcosa che poi rende tutti uguali di fronte a questo evento irrimediabile. Ma non è così. Io non credo che sia così. Io credo che non sia equivalente essere stuprate e violentate con la ferocia, quella cattiveria con l’odio che si è manifestato il 7 ottobre o morire sotto le bombe: non è la stessa cosa”.