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Domani sciopero della sanità: 1,5 mln prestazioni a rischio

Domani sciopero della sanità: 1,5 mln prestazioni a rischioRoma, 4 dic. (askanews) – Sono 1,5 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari e degli infermieri indetto per domani, 5 dicembre. A rischio tutti i servizi, compresi gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici (circa 30 mila quelli programmati che potrebbero essere rinviati), le visite specialistiche (180 mila) e gli esami radiografici (50 mila). Saranno in ogni caso garantite le prestazioni d’urgenza.

Lo sciopero, proclamato da Anaao Assomed e Cimo-Fesmed, e per il comparto dal sindacato Nursing Up, inizia alle 00.00 del 5 dicembre e coinvolgerà il 50% dei sindacalizzati. Allo sciopero possono comunque aderire tutti i medici, dirigenti sanitari, tecnici e amministrativi in servizio con rapporto a tempo determinato o indeterminato presso le Aziende ed Enti del SSN, compresi gli IRCCS, IZS, Arpa, oppure dipendenti delle strutture di carattere privato e/o religioso che intrattengono un rapporto di convenzione e/o di accreditamento con il SSN. Possono aderire anche i medici specializzandi assunti con il cosiddetto Decreto Calabria. Può scioperare anche il personale medico universitario che svolge attività assistenziale presso una Azienda Ospedaliera Universitaria. Per il comparto, può aderire tutto il personale sanitario non medico, afferente alle qualifiche contrattuali del comparto della sanità, operanti nelle ASL, nelle Aziende Ospedaliere e negli enti della sanità pubblica italiana. Sono – come sottolinea una nota diffusa dai promotori dello sciopero – almeno 5 le ragioni della protesta dei camici bianchi e dei professionisti sanitari (infermieri, ostetriche e professioni sanitarie ex legge n 43/2006): Assunzioni di personale: “Detassazione di una parte della retribuzione. Risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro. Depenalizzazione dell’atto medico. Cancellazione dei tagli alle pensioni”.

In occasione dello sciopero si svolgeranno manifestazioni in tutta Italia. I leader delle Associazioni parteciperanno al SIT-IN previsto a Roma in Piazza SS Apostoli alle ore 11.30. Ecco la mappa delle manifestazioni previste per domani: Torino: Ore 9.30 Ritrovo in Piazza Bengasi. Ore 10.00 Partenza corteo verso il grattacielo della Regione Piemonte. Ore 11.00 Manifestazione davanti alla Regione Piemonte. Genova: Ore 11.00 Sit-in Ospedale Villa Scassi (davanti al Pronto Soccorso). Bologna: Ore 10.00 Assemblea Aula 1 e 2 piano terra del padiglione 3, Ospedale Sant’Orsola. Ore 11.00 Sit-in Con punto stampa Via Albertoni (angolo via Primodì). Roma: Ore 11.30 Sit-in in Piazza SS. Apostoli. Napoli: Ore 11.00 Assemblea presso Holiday Inn Naples Centro Direzionale. Palermo: Ore 11.00 Assemblea presso Ordine dei Medici Via Rosario da Partanna, 22. Bolzano: Ore 14.30 Sit-in Piazza Magnago. Cagliari: Ore 10.30 Sit-in Piazza del Carmine. Trieste: Ore 8.00 Assemblea ASUGI. Udine: Ore 8.00 Assemblea ASUFC.

Caso Orlandi, la lettera anonima: “Cercate documento datato 2019″

Caso Orlandi, la lettera anonima: “Cercate documento datato 2019″Roma, 4 dic. (askanews) – Il 13 novembre scorso, una lettera anonima relativa alla scomparsa di Emanuela Orlandi, è stata recapitata all’Università Niccolò Cusano presso la redazione di Radio Cusano Campus, alla cortese attenzione di Fabio Camillacci, giornalista del Cusano Media Group e di Pietro Orlandi, il quale, nel frattempo, aveva già ricevuto una lettera identica. Lo stesso Fabio Camillacci, dopo aver consegnato la missiva ricevuta all’avvocato Laura Sgrò per confrontarla con quella arrivata alla famiglia Orlandi e metterla agli atti, di comune accordo con il legale e Pietro Orlandi ha deciso di rivelare il testo della lettera solo ieri sera nella puntata di “Crimini e Criminologia” su Cusano Italia Tv. Nella lettera c’è un vero e proprio enigma da risolvere, un rebus, un rompicapo. Di seguito il testo integrale della lettera anonima:

“Si dice che presso la procura di Roma, sia conservato un documento datato 2019, relativo una figura femminile. Una donna con un nome “mariano” con uno strano accento anglosassone/AMERICANO? Il nome prefigura ambienti celesti, elevati, intoccabili, necessari di maggIORe attenzione; la donna inconsapevolmente (!?)…prevede Clearstream…e bar “d’ORO” retriever. Sembra quasi un film…”il ladro di bambini/E”?”. Il riferimento principale del testo è a un misterioso documento acquisito dalla Procura di Roma nel 2019, ma anche a una donna che in qualche modo sarebbe venuta a conoscenza del caso di Emanuela. Una donna con nome “mariano” tipo Fatima o Lourdes per esempio. E poi i riferimenti all’AMERICANO, famoso telefonista anonimo nei primi giorni della scomparsa di Emanuela Orlandi e allo IOR, Istituto Opere di Religione, la Banca vaticana al centro di gravissimi scandali nel periodo del sequestro Orlandi. È possibile che l’autore voglia indicare un movente di tipo economico? Sembra dimostrarlo anche la citazione della parola “Clearstream”, che fa riferimento ad attività bancarie e finanziarie su scala europea, con movimentazione di fondi in entrata/uscita dal Lussemburgo.

Intervenuto a “Crimini e Criminologia su Cusano Italia TV, Pietro Orlandi ha detto: “Francamente sono anche un po’ stanco di questa gente che invece di aiutarmi manda lettere con certi enigmi. Se questa persona che ci ha scritto sa qualcosa, ci aiuti veramente. Ecco, uno che fa queste cose è uno come Marco Fassoni Accetti; anzi non escludo che possa esserci proprio lui dietro quest’ennesima lettera anonima. Persone così non ci sono affatto utili: la persona che ha scritto queste cose con un preciso riferimento a un fascicolo del 2019 presente presso la Procura di roma, se sa davvero qualcosa la dica, altrimenti taccia perchè non è utile. Certa gente non la sopporto più”. Pietro Orlandi, parso stanco e amareggiato anche per il comportamento delle istituzioni, si è sfogato e ne ha approfittato per lanciare un appello ai parlamentari della Commissione d’inchiesta e a tutti i partiti: “Ci sono troppe cose e troppi comportamenti strani e ostruzionistici che non mi piacciono visto che ancora non sono stati scelti i nomi che faranno parte della Commissione e visto che peraltro è stata inserita una clausola che non prevede limiti di tempo. E’ evidente che questa Commissione non piace al Vaticano e la Santa Sede ha fatto, sta facendo e farà di tutto per ostacolarla. Camera e Senato ci hanno promesso che si sarebbero impegnati; io ci credo a questo. Però, se davvero vogliono aiutarci devono accelerare i tempi, perché già hanno perso troppo tempo. Purtroppo, finchè tutti i partiti non presentano i nomi dei 20 deputati e 20 senatori che ne faranno parte, la Commissione non può cominciare a lavorare. Quindi, il mio appello è questo: presentate presto questi 40 nominativi ai presidenti di Camera e Senato, affinchè la Commissione possa finalmente partire. Io vi sto aspettando, non vedo l’ora di essere convocato; anche perché se con tre inchieste aperte non riusciamo a fare un passo avanti, la vedo davvero dura. E non mi capacito di questo fatto: ma perché in Italia la ricerca della verità e della giustizia devono sempre trovare ostacoli? Purtroppo, però questa è la realtà: verità e giustizia vengono sempre più calpestate dallo Stato e dal Vaticano”. A Cusano Italia Tv è intervenuta anche la grafologa Candida Livatino che ha analizzato i caratteri scritti a penna dall’autore nell’intestazione della lettera anonima. L’esperta di scrittura ritiene che si tratti di una persona caratterizzata da tratti narcisistici ed egocentrici: “Le lettere che dovrebbero essere curve, sono invece quadrate e ci sono molte angolosità che segnalano una persona aggressiva, priva di valori, che vive in un mondo creato dalla sua fantasia”.

Schlein: sul caso Regeni chiediamo verità e giustizia

Schlein: sul caso Regeni chiediamo verità e giustiziaRoma, 4 dic. (askanews) – “Siamo qui per confermare la piena vicinanza alla famiglia di Giulio Regeni”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, che stamane è davanti al tribunale di Roma per la ripresa dell’udienza preliminare per il caso del ricercatore friulano ucciso nel febbraio 2016 in Egitto. “Speriamo che oggi ci possa essere finalmente la partenza di un processo che è stato molto atteso e a lungo ostacolato – ha continuato Schlein – ma anche a quel popolo giallo che ha tenuto accesa l’attenzione in questi anni di mobilitazione fin dal febbraio del 2016”.

Quindi Schlein ha sottolineato: “Siamo qui perché bisogna stare accanto alla famiglia di Giulio fino a quando non otterremo la piena verità su chi ha ucciso, su chi ha torturato e su chi sono i mandanti dell’efferato omicidio di un ricercatore italiano, di un ricercatore europeo. Chiediamo verità e giustizia e non ci fermeremo fino a quando non verrà fuori”.

Neve in pianura, poi arriva il Ciclone dell’Immacolata

Neve in pianura, poi arriva il Ciclone dell’ImmacolataRoma, 4 dic. (askanews) – I prossimi sette giorni saranno caratterizzati da ben due vortici ciclonici, il primo porterà un po’ di neve in pianura mentre il secondo, atteso per venerdì 8 dicembre giorno dell’Immacolata, provocherà una forte fase di maltempo su alcune regioni.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it ha pochi dubbi sull’evoluzione del tempo per i prossimi giorni. I principali centri di calcolo sono concordi e così la previsione potrebbe avere buone probabilità di realizzazione. Tra lunedì e martedì un ciclone attivo tra le Isole Britanniche e la Francia invierà una perturbazione sull’Italia che scorrerà, quanto meno al Nord, su un cuscino di aria gelida entrata in Italia nella giornata di domenica. Queste saranno le condizioni ideali per vedere la neve fino in pianura. Nel corso del pomeriggio su Piemonte e Lombardia sono attese nevicate fino a quote pianeggianti e anche se gli accumuli non saranno importanti la neve potrebbe causare delle problematiche alla circolazione stradale. Neve prevista fino alle prime ore di martedì con possibili accumuli di qualche centimetro a Torino, Bergamo, Alessandria, Asti, Cuneo, sul resto del Piemonte pianeggiante e inoltre anche sull’Emilia come a Piacenza, Parma, Reggio, meno probabile ma pur sempre possibile, magari mista a pioggia anche a Bologna. In montagna le nevicate, fino in valle, risulteranno perlopiù modeste. La perturbazione nel corso di martedì abbandonerà lentamente il Nord per concentrarsi sul Centro-Sud tirrenico con rovesci diffusi su Toscana, Umbria, Lazio e Campania. Sugli Appennini la neve scenderà sopra i 1200-1300 metri.

Successivamente ci sarà un breve respiro anticiclonico e così le giornate di mercoledì e giovedì risulteranno prevalentemente soleggiate salvo locali piogge sul basso Tirreno, ma già da giovedì sera si avvicinerà all’Italia un nuovo ciclone. Venerdì 8 dicembre infatti, giorno dell’Immacolata, il vortice piomberà sull’Italia e si posizionerà sul Mar Ligure e successivamente si sposterà sulla Sardegna. In questo contesto il tempo subirà un rapido, ma forte peggioramento dapprima al Nordovest e poi sui settori occidentali italiani, soprattutto in Sardegna e Sicilia. Le precipitazioni potrebbero risultare molto abbondanti con rischi idrogeologici. La neve cadrà inizialmente anche in pianura sul Piemonte. La perturbazione collegata al ciclone abbandonerà rapidamente l’Italia già nel corso del weekend 9-10 dicembre.

”Qualità della Vita 2023″, vince Udine. Poi Bologna e Trento

”Qualità della Vita 2023″, vince Udine. Poi Bologna e TrentoRoma, 4 dic. (askanews) – E’ la provincia di Udine ad aggiudicarsi – per la prima volta – il primo posto nella classifica della “Qualità della Vita 2023”, la ricerca del Sole 24 Ore, arrivata al 34mo anno, che misura il benessere della popolazione italiana con 15 indicatori.

Sul podio, al secondo posto c’è Bologna (-1 rispetto al 2022) e al terzo posto la provincia di Trento (+ 2). Nella top ten, dal quarto posto in poi si trovano Aosta (+2), Bergamo (+9), Firenze (-3), Modena (+10), Milano (0), Monza e Brianza (+14), Verona (+6).

Riguardo le altri grandi città, Roma è 35ma (-4), Torino 36ma (+4), Napoli scivola invece al terzultimo posto, 105ma (-7). Chiudono la classifica Caltanissetta (-1) e Foggia (-3).

Crosetto: nessuna promozione per Vannacci, polemiche pretestuose

Crosetto: nessuna promozione per Vannacci, polemiche pretestuoseRoma, 3 dic. (askanews) – A fine giornata è il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a spegnere le polemiche sulla nomina del generale dell’Esercito Roberto Vannacci a capo dello stato maggiore delle forze operative terrestri.

“In merito alle pretestuose polemiche che oggi alcuni stanno provando a sollevare, sentendosi esperti di questioni e tematiche militari – sottolinea in una nota il ministro Crosetto – mi preme solo sottolineare che il generale dell’Esercito Roberto Vannacci non è stato nè promosso nè retrocesso. Lo Stato Maggiore dell’Esercito italiano ha deciso di affidargli uno dei ruoli che gli competevano per grado, esperienza e diritto, in attesa che siano esperiti gli accertamenti previsti”. “Le garanzie costituzionali a tutela della persone – prosegue Crosetto – valgono anche per i militari e nessuno può emettere giudizi sommari, sostituendosi alle norme e alle procedure previste a tutela di uno Stato di diritto che, in una democrazia, riguarda tutti. In questi mesi si è svolta l’inchiesta sommaria i cui esiti sono ancora in via di valutazione. In attesa di quest’ultima, evitando di attribuirgli incarichi di comando o con visibilità e/o proiezione esterna, è stato affidato al generale Vannacci un incarico di staff, all’interno di una catena di comando ben delineata ed in linea con la sua esperienza. Nello specifico, Vannacci non è stato nominato, come scrivono in queste ore alcune tv e organi di stampa, ‘capo delle forze terrestri’ ma Capo di stato maggiore del Comando delle Forze Terrestri. Comando delle Forze terrestri che ha un suo comandante, il generale Camporeale e un vice comandante, il generale Ristuccia, Comandante delle Forze Operative. Il generale Vannacci dipenderà e sarà dunque agli ordini del generale Ristuccia. Suggerirei, pertanto, di evitare polemiche strumentali basate su scarse o superficiali informazioni e di attendere con serenità che, come sempre, la legge faccia il suo corso”, conclude il ministro della Difesa.

Università Padova sospende lezioni per funerali di Giulia Cecchettin

Università Padova sospende lezioni per funerali di Giulia CecchettinRoma, 3 dic. (askanews) – In segno di lutto la rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, ha disposto, per tutta la mattina del 5 dicembre fino alle 14, la sospensione delle lezioni e, per tutta la giornata, l’esposizione a mezz’asta delle bandiere. Lo riferisce una nota dell’Ateneo padovano, ricordando che la stessa giornata di martedì 5 dicembre, alle ore 11, nella Basilica di Santa Giustina si terranno i funerali di Giulia Cecchettin, “studentessa del nostro ateneo, vittima di un efferato femminicidio”, si legge nella nota.

La ragazza, brutalmente assassinata dall’ex fidanzato Filippo Turetta, si sarebbe dovuta laureare proprio all’Università di Padova, pochi giorni dopo la sua morte.

Papa: condizioni di salute in miglioramento

Papa: condizioni di salute in miglioramentoCittà del Vaticano, 2 dic. (askanews) – Le condizioni di salute di Papa Francesco “sono in miglioramento, il Papa non presenta febbre e prosegue con la terapia del caso”. E’ quanto riferisce una nota Vaticana che precisa che “per evitare di esporsi a sbalzi di temperatura, domani mattina Papa Francesco reciterà l’Angelus in collegamento da Casa Santa Marta. La preghiera – si aggiunge – sarà trasmessa in diretta televisiva e sugli schermi presenti in Piazza San Pietro, da Vatican Media e in streaming sul sito di Vatican News”.

Natale, oltre 21 milioni valutano acquisti consigliati dai creator

Natale, oltre 21 milioni valutano acquisti consigliati dai creatorRoma, 1 dic. (askanews) – Siamo al countdown verso le prossime festività natalizie e la corsa ai regali per molti è già cominciata. Che sia previdente o in ritardo cronico, lo shopping ha alla sua base quella che tecnicamente si chiama “purchase intention”, l’intenzione sottesa all’acquisto. Secondo l’Osservatorio InSIdE, promosso da Pulse Advertising in collaborazione con Eumetra e Università di Pavia, una spinta decisa è fornita dall’attività dei content creator che, su tutte le piattaforme, stimolano all’acquisto e influenzano le scelte di chi compra.

L’Osservatorio nella sua nuova release restituisce una mappa di quanto le scelte d’acquisto degli italiani siano condizionate dagli influencer e dai loro messaggi. “In Italia questo dato non è ancora considerato in modo adeguato dalle aziende che comunicano” afferma Paola Nannelli, Executive Director di Pulse Advertising e ideatrice dell’Osservatorio InSIdE. I dati hanno indagato la “purchase intention” generata dagli influencer nella propria community e restituiscono una fotografia che evidenzia come, attualmente, la figura dell’influencer sia in grado di condizionare le scelte d’acquisto e i comportamenti del proprio pubblico. Partiamo considerando che 28 milioni di italiani seguono almeno un influencer; se gestiti in modo efficace, i social network permettono ad esempio anche a piccole realtà di intercettare direttamente un bacino molto ampio di utenti profilati, proprio quegli stessi utenti che sono di fatto potenziali clienti. I dati, però, sottolineano come un influencer prima di riuscire a guidare le scelte d’acquisto dei suoi follower deve guadagnarsi la loro fiducia. Quando gli utenti incontrano una collaborazione tra brand e influencer (advertising) hanno da “abbastanza” a “molta fiducia”, solo un 16 % resta scettico e se GenZ e Millennials si approcciano con interesse a questi contenuti, i boomer sono più rigidi, meno abituati a certi meccanismi di promozione. Il 51% della GenZ si fida del consiglio dell’influencer, mentre i boomer sono più pragmatici e si fidano del brand. A prendere in considerazione i consigli dati dai creator sono anche i più attenti alle politiche di CSR delle aziende legate all’ambiente o alle condizioni di lavoro dei dipendenti dell’azienda in questione. Dalla survey emerge anche che gli appartenenti alla comunità LGBTQ+, forse perché in media più giovani, siano più attenti a quel che dicono gli influencer seguiti e più propensi poi a seguirne i consigli, in particolare nell’abito dell’intrattenimento, cinema o serie tv.

La purchase intention risulta essere particolarmente forte per la GenZ ma nell’affidarsi agli influencer per le raccomandazioni sugli acquisti, insieme all’età, gioca molto la presenza di figli minorenni. Infatti, quando si ha un minorenne in casa è più probabile che si prendano in considerazione prodotti consigliati da influencer e che in seguito si acquistino. In generale, il 57% del pubblico prende in considerazione un prodotto consigliato dal creator, cioè più di 21 milioni italiani. Infine, i settori merceologici per cui questo processo sembra essere molto diretto sono: beauty & make-up, abbigliamento, cucina, tecnologia, videogiochi, cinema e serie tv. Il sondaggio restituisce una mappa sugli acquisti nati su suggerimento dei social, evidenziando le differenze in base al gruppo di utenti: più dell’80% dei boomer procede all’acquisto di prodotti beauty, seguito da cinema e moda. Per la GenX l’indice di interesse si concentra nel cinema, cucina e beauty, i Millennials comprano abbigliamento e molti più viaggi delle categorie precedenti.

Il rilevamento è stato condotto da Eumetra, Istituto di ricerca sociale e di marketing, su un campione di 2000 persone tra i 15 e 65 anni, equilibrato tra uomini e donne, provenienti da tutta Italia, suddivisi per fasce d’età secondo le metriche proprie del mondo dei social media: Baby boomers (1945-64), Generation X (1965 – 1984), Millennials (1984 – 1994), Generazione Z (1995 – 2010).

Il Censis: “Italiani sonnambuli”, convinti del declino

Il Censis: “Italiani sonnambuli”, convinti del declinoRoma, 1 dic. (askanews) – “Alcuni processi economici e sociali largamente prevedibili nei loro effetti sembrano rimossi dall’agenda collettiva del Paese, o sono comunque sottovalutati. Benché il loro impatto sarà dirompente per la tenuta del sistema, l’insipienza di fronte ai cupi presagi si traduce in una colpevole irresolutezza. La società italiana sembra affetta da sonnambulismo, precipitata in un sonno profondo del calcolo raziocinante che servirebbe per affrontare dinamiche strutturali dagli esiti funesti”. Lo rileva il Censis nel 57esimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese.

“Nel 2050 – dice il dossier – l’Italia avrà perso complessivamente 4,5 milioni di residenti (come se le due più grandi città, Roma e Milano insieme, scomparissero). La flessione demografica sarà il risultato di una diminuzione di 9,1 milioni di persone con meno di 65 anni (in particolare, -3,7 milioni con meno di 35 anni) e di un contestuale aumento di 4,6 milioni di persone con 65 anni e oltre (in particolare, +1,6 milioni con 85 anni e oltre). Si stimano quasi 8 milioni di persone in età attiva in meno nel 2050: una scarsità di lavoratori che avrà un impatto inevitabile sul sistema produttivo e sulla nostra capacità di generare valore”. “Ma il sonnambulismo non è imputabile solo alle classi dirigenti: è un fenomeno diffuso nella ‘maggioranza silenziosa’ degli italiani. Resi più fragili dal disarmo identitario e politico, al punto che il 56,0% (il 61,4% tra i giovani) è convinto di contare poco nella società. Feriti da un profondo senso di impotenza, se il 60,8% (il 65,3% tra i giovani) prova una grande insicurezza a causa dei tanti rischi inattesi. Delusi dalla globalizzazione, che per il 69,3% ha portato all’Italia più danni che benefici. E rassegnati, se l’80,1% (l’84,1% tra i giovani) è convinto che l’Italia sia irrimediabilmente in declino”.