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Buchmesse, oggi Zecchi, Tamaro, Rovelli e Boeri sul palco

Buchmesse, oggi Zecchi, Tamaro, Rovelli e Boeri sul palcoFrancoforte, 16 ott. (askanews) – Prima giornata ufficiale alla Buchmesse di Francoforte, con l’Italia Paese Ospite d’onore. Diversi gli eventi già andati in scena. Nell’incontro “La bellezza delle parole”, presentato dal giornalista Luigi Mascheroni, Stefano Zecchi ha detto che bisognerebbe salvare la bellezza del mondo perché ora non c’è niente più sotto attacco dell’idea di bellezza che viene citata a sproposito, sbandierata senza motivo e attorno alla quale si costruisce una retorica che che fa solo del male all’idea stessa di bellezza. Secondo Zecchi se c’è un impegno che un uomo di cultura e anche un politico deve assumersi è quello di preoccuparsi dell’educazione alla bellezza delle nuove generazioni. Gli adulti – ha aggiunto il filosofo – ormai sono quelli che non hanno il senso della bellezza, ma si può ancora lavorare molto sui giovani, per educarli a distinguere ciò che è bello ciò che vale, ciò che è prezioso da ciò che effimero, ciò che è solo provocazione e ciò che è pura blasfemia, ciò che è semplice semplicemente brutto.


Susanna Tamaro, altra testimonial dell’Italia alla cerimonia inaugurale, ha invece affrontato il tema delle bellezza che si costruisce e si coltiva attraverso le parole, che devono essere quanto di più curato possibile. Per la scrittrice la bellezza la si coltiva anche scegliendo il linguaggio giusto, la forma giusta, le parole giuste. Qualsiasi scrittore ha il dovere oltre che il diritto di usare le parole che vuole, ma il dovere di usare sempre parole migliori e più efficaci, più precise nel descrivere ciò che si ha in mente. Nell’incontro Rovelli-Epicoco, moderato da Nico Spuntoni, è andato in scena il dialogo tra un teologo e uno scienziato che si è definito “serenamente ateo”. L’apocalisse per Rovelli è il pericolo della catastrofe planetaria per la corsa alle armi e per i cambiamenti climatici. Rovelli ha detto che, con stupore, si trova molto vicino alla Chiesa cattolica in controtendenza con chi invece la critica. Rovelli ha parlato di un’esigenza di vicinanza di valori, una voglia di ascolto che deve prevalere alla logica opposta della voglia di scontro. Epicoco, da parte sua, ha sostenuto che Cristo pone il suo magistero sempre come qualcosa di polemico rispetto a ciò che è accettato per l’uomo. Qualcosa di politicamente scorretto. Se il cristianesimo perdesse questa attitudine perderebbe sua caratteristica principale. C’è una fedeltà di fondo a dire ciò che è giusto”.


Nell’incontro tra Stefano Boeri e Giovanni Agosti, sempre con Mascheroni, si è parlato di spazio pubblico. “Dobbiamo riscoprire le migliaia di piazze che punteggiano l’Italia; non solo quelle più famose. Non dimentichiamo che l’Italia ha 5.000 borghi nella dorsale appenninica, di cui 2.500 abbandonati o semi abbandonati. E non c’è ne uno che non abbia una piazza dove ci sia municipio, una chiesa e molto spesso una o più opere d’arte straordinarie” ha detto Boeri, che ha aggiunto: “È enormemente più interessante vedere le cose nei contesti che le hanno prodotte, piuttosto che in nuovi contesti, pur legittimi come quelli dei musei . Quindi riuscire a mantenere le opere nei loro contesti, saperle restaurare e aumentarne la diffusione e la conoscenza è la grandissima sfida del nostro tempo”.

Design e arte, ecco la nuova forma di dialogo “Metallica”

Design e arte, ecco la nuova forma di dialogo “Metallica”Roma, 16 ott. (askanews) – Da sempre i metalli hanno esercitato un’influenza significativa sul genere umano. Nella storia, nel corso delle sue epoche, i metalli hanno contrassegnato di volta in volta lo sviluppo e l’evoluzione della vita dell’uomo.


Da questo elemento chimico che conduce l’elettricità, dotato di lucentezza, malleabile e duttile, capace di riflettere con efficacia una porzione molto significativa della luce che lo colpisce, che Delvis Unlimited presenta Metallica. Un’installazione il cui opening sarà martedì 12 novembre, a Milano, che sviluppa nuove forme di dialogo e simbiosi con e tra diversi talenti: Derek Castiglioni, Duccio Maria Gambi, Stefano Del Vecchio, Matteo Cibic. Un ulteriore step nella storia del brand italiano che si arricchisce del talento artistico del duo Goldschmied&Chiari, restando fedele al suo spirito di evoluzione perpetua, al suo impegno nella divulgazione dell’arte e del design. La galleria Delvis Unlimited di Via Fatebenefratelli 9, nel cuore pulsante di Brera, affida la direzione creativa di Metallica a Matteo Cibic. Dopo il successo del progetto realizzato per la Milan Design Week 2024 “LOVE is a TYPO” c’è grande attesa per la nuova imperdibile installazione nel cuore di Milano.


Lo sguardo dei designer si è focalizzato sulla materia: il metallo che compone il paesaggio costruito dall’uomo e nel quale l’uomo si ritrova nella sua quotidianità. Partendo dall’essenza naturale del materiale stesso, si è passati poi attraverso l’individuazione delle tecniche di arte e disegno, artigianali o industriali. Ogni oggetto di Metallica è un simbolo, è l’energia di un racconto che conferisce identità alle forme delle cose. Galleria Delvis Unlimited è il contenitore, nel quale gli oggetti interagiscono esprimendo un linguaggio che accosta materia e forma.


Cinque sono le interpretazioni con cui Metallica si esprime. Ciascuna riflette l’altra. Un dialogo costante fra gli oggetti, l’ambiente e le persone che lo vivono. Questa caratteristica è un codice estetico comune nei pezzi di Metallica, una narrativa che ritroviamo nella sua essenza più pura, negli specchi ES, delle Artiste Goldschmied&Chiari. Matteo Cibic dice: “Il metallo diventa il mezzo attraverso cui si svelano nuovi orizzonti di design. E’ capace di condurre alla scoperta di espressioni di arte in cui l’unicità replicata in una serie limitata diventa un codice per manifestare l’esclusività di pensare ad una zona di comfort estetico assoluta”.


“Metallica rappresenta una sfida professionale – prosegue – non solo personale, ma un’evoluzione del pensare il design combinato all’arte. Quando sono stato chiamato da Stefano del Vecchio e dal suo team per una nuova installazione nella galleria di Milano ho pensato che tornare alle origini dei i lavori di Delvis Unmilited fosse un tributo necessario per raccontare la storia di un brand così innovativo. Il metallo è stato sin dal debutto introdotto nelle collezioni Delvis Unlimited, come se fosse un termoconduttore dell’animo di questo territorio estetico atipico presidiato da design e arte. Ecco che coinvolgere le prime opere di Stefano del Vecchio, imprenditore dietro il quale Delvis sviluppa la sua attività, creando un dialogo con designer innovativi e osservati dal panorama internazionale come Derek Castiglione e Duccio Maria Gambi mi sembrava una giusta evoluzione di questo progetto, che si arricchisce del talento artistico del duo Goldschmeid&Chiari, capace di interpretare l’arte in una visione più tratteggiata sul design”.

Oman, mecca per le missioni archeologiche italiane: ce ne sono 11

Oman, mecca per le missioni archeologiche italiane: ce ne sono 11Milano, 16 ott. (askanews) – Nel 2023 il Ministero degli Esteri ha sostenuto 279 missioni attraverso la concessione di contributi (209) o riconoscimenti istituzionali: 11 di queste missioni sono attualmente in Oman.


Gli archeologi italiani sono presenti nel Sultanato fin dagli anni settanta, accolti calorosamente dalle autorità omanite, che hanno trovato nelle università italiane partner affidabili per sostenere la ricerca sulla ricca storia dell’Oman. Le università italiane hanno così avviato una profonda e proficua collaborazione con le controparti locali, attraverso un dialogo costante che ha portato ad attività congiunte, pubblicazioni e approfondimenti, insieme alle Autorità omanite.


In diversi casi alcuni dei ricercatori sono diventati consulenti del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, incrementando ulteriormente le sinergie con il mondo accademico italiano. In questo contesto, l’impegno del Ministero degli Affari Esteri italiano a sostegno delle missioni archeologiche italiane, il dialogo regolare dell’Ambasciata con il Ministero per i Beni e le Attività del Turismo e l’affidabilità dei ricercatori italiani sono stati fondamentali per rafforzare il dialogo bilaterale e la cultura italiana presenza in Oman. Ed ecco le missioni archeologiche italiane attualmente in Oman:


1) campagna di ricerca archeologica nell’area di Wadi Bani Khalid, riguardante gli insediamenti dell’Età del Ferro, diretta dal Prof. Romolo Loreto dell’Università degli Studi di Napoli “l’Orientale”. 2) campagna di ricerca archeologica nella necropoli di Musandam, dall’età del ferro all’età preislamica, diretta dal Dott. Francesco Genchi dell’Università di Roma “La Sapienza”.


3) campagna di ricerca archeologica nell’area di Khutm, iscritta nella lista dei patrimoni dell’UNESCO nel 1988, diretta dal Prof. Maurizio Cattani dell’Università di Bologna. 4) campagna di ricerca archeologica nell’area medievale di Al Baleed, diretta dalla dott.ssa Roberta Giunta, dell’Università degli Studi di Napoli “l’Orientale”. 5) campagna di ricerca archeologica nell’area di Salut e Bisyah, dal neolitico all’età islamica, diretta dal Prof. Andrea Zerboni dell’Università degli Studi di Milano. 6) campagna di ricerca archeologica riguardante la necropoli e l’insediamento di Al Batinah durante l’Età del Bronzo e del Ferro, diretta dal Prof. Marco Ramazzotti dell’Università di Roma “La Sapienza”. 7) campagna di ricerca archeologica sulle tombe monumentali preistoriche dell’Età del Bronzo e del Ferro ad Halban, zona South Batinah, diretta dal Dott. Eugenio Bortolini dell’Università di Bologna. 8) campagna di ricerca archeologica ad Al Tikha, Rustaq, diretta dalla Prof.ssa Sara Pizzimenti dell’Università di Pisa. 9) Un progetto riguardante lo sfruttamento dei delfini, e dei mammiferi marini in genere, nella Penisola Arabica dalla preistoria al periodo preislamico, diretto dalla Dott.ssa Elena Maini dell’Università di Roma “La Sapienza”. 10) campagna di ricerca archeologica nel Governatorato di Al Batinah Sud nel sito neolitico di Hayy Al Sarh, presso Rustaq, diretto dal Dott. Niccolo’ Mazzucco dell’Universita’ di Pisa. 11) campagna di ricerca archeologica nel Dhofar relative alle comunita’ locali risalenti all’eta’ del ferro, diretta dalla Dott.ssa Silvia Lischi dell’Universita’ di Pisa

A gennaio arriva l’autobiografia di Papa Francesco: “Spera”

A gennaio arriva l’autobiografia di Papa Francesco: “Spera”Francoforte, 16 ott. (askanews) – Si intitola “SPERA” e uscirà in contemporanea mondiale nelle principali lingue e in più di 80 Paesi nel gennaio prossimo l’autobiografia di Papa Francesco, la prima realizzata da un Pontefice nella storia. L’annuncio-evento è stato dato oggi alla Fiera del Libro di Francoforte da Mondadori, che ne gestisce i diritti mondiali.


“Il libro della mia vita è il racconto di un cammino di speranza che non posso immaginare disgiunto da quello della mia famiglia, della mia gente, del popolo di Dio tutto. È, in ogni pagina, in ogni passo, anche il libro di chi ha camminato insieme a me, di chi ci ha preceduto, di chi ci seguirà» commenta Papa Francesco nella nota che anticipa la diffusione del volume. “Un’autobiografia non è la nostra letteratura privata, piuttosto la nostra sacca da viaggio. E la memoria non è solo ciò che ricordiamo, ma ciò che ci circonda. Non parla unicamente di quel che è stato, ma di quel che sarà. Sembra ieri, e invece è domani. Tutto nasce per fiorire in un’eterna primavera. Alla fine, diremo solo: non ricordo niente in cui non ci sei Tu”. Ricco di rivelazioni e racconti inediti, emozionante e umanissimo, commovente e drammatico ma anche capace di autentico umorismo, il memoriale di Francesco prende il via nei primi anni del Novecento, con la narrazione delle radici italiane e dell’avventurosa emigrazione in America Latina degli avi, per svilupparsi nell’infanzia, la giovinezza, la scelta vocazionale, la maturità, fino a coprire l’intero pontificato e il tempo presente. Un testo di grande forza narrativa, nel quale il Papa attraverso il racconto autobiografico affronta con schiettezza, coraggio e profezia anche i più importanti e dibattuti temi della nostra contemporaneità, nonché i nodi cruciali del suo servizio come pastore universale della Chiesa.


Scritto con Carlo Musso, già direttore editoriale non fiction di Piemme e Sperling & Kupfer e poi fondatore del marchio indipendente Libreria Pienogiorno, questo eccezionale documento per volontà di Papa Francesco avrebbe dovuto in un primo momento essere pubblicato solo dopo la sua morte, ma il Giubileo della Speranza annunciato per il 2025 e le esigenze del tempo lo hanno risolto a diffondere ora questa preziosa eredità. “È stata una lunga, intensa avventura che ha impegnato gli ultimi sei anni: i lavori per la stesura sono iniziati fin dal marzo 2019 e si concluderanno nelle prossime settimane” commenta Musso. Il volume, destinato ad affascinare i lettori di tutto il mondo e a rappresentare un lascito di speranza per le generazioni future, è arricchito da alcune straordinarie fotografie, anche private e inedite, provenienti dalla disponibilità personale del Pontefice.


Questi gli editori a oggi coinvolti nella pubblicazione: Italia Mondadori, Usa Random House, UK Viking, Canada Penguin Random House, Francia Albin Michel, Germania Penguin Random House / Kösel-Verlag, Spagna Penguin Random House, Portogallo Penguin Random House, Brasile Companhia das letras, Croazia Znanje, Slovacchia Ikar, Ungheria Kossuth Kiado, Romania Polirom, Grecia Gutenberg Dardanos, Corea Catholic Publishing House, Catalogna Penguin Random House / Rosa del vents, Polonia Swiat Ksiazki, Lituania Lithuanian Writers Union, Cechia Euromedia.

Annunciata l’autobiografia di Papa Francesco: “Spera”

Annunciata l’autobiografia di Papa Francesco: “Spera”Francoforte, 16 ott. (askanews) – Si intitola “SPERA” e uscirà in contemporanea mondiale nelle principali lingue e in più di 80 Paesi nel gennaio prossimo l’autobiografia di Papa Francesco, la prima realizzata da un Pontefice nella storia. L’annuncio-evento è stato dato oggi alla Fiera del Libro di Francoforte da Mondadori, che ne gestisce i diritti mondiali.


“Il libro della mia vita è il racconto di un cammino di speranza che non posso immaginare disgiunto da quello della mia famiglia, della mia gente, del popolo di Dio tutto. È, in ogni pagina, in ogni passo, anche il libro di chi ha camminato insieme a me, di chi ci ha preceduto, di chi ci seguirà» commenta Papa Francesco nella nota che anticipa la diffusione del volume. “Un’autobiografia non è la nostra letteratura privata, piuttosto la nostra sacca da viaggio. E la memoria non è solo ciò che ricordiamo, ma ciò che ci circonda. Non parla unicamente di quel che è stato, ma di quel che sarà. Sembra ieri, e invece è domani. Tutto nasce per fiorire in un’eterna primavera. Alla fine, diremo solo: non ricordo niente in cui non ci sei Tu”. Ricco di rivelazioni e racconti inediti, emozionante e umanissimo, commovente e drammatico ma anche capace di autentico umorismo, il memoriale di Francesco prende il via nei primi anni del Novecento, con la narrazione delle radici italiane e dell’avventurosa emigrazione in America Latina degli avi, per svilupparsi nell’infanzia, la giovinezza, la scelta vocazionale, la maturità, fino a coprire l’intero pontificato e il tempo presente. Un testo di grande forza narrativa, nel quale il Papa attraverso il racconto autobiografico affronta con schiettezza, coraggio e profezia anche i più importanti e dibattuti temi della nostra contemporaneità, nonché i nodi cruciali del suo servizio come pastore universale della Chiesa.


Scritto con Carlo Musso, già direttore editoriale non fiction di Piemme e Sperling & Kupfer e poi fondatore del marchio indipendente Libreria Pienogiorno, questo eccezionale documento per volontà di Papa Francesco avrebbe dovuto in un primo momento essere pubblicato solo dopo la sua morte, ma il Giubileo della Speranza annunciato per il 2025 e le esigenze del tempo lo hanno risolto a diffondere ora questa preziosa eredità. “È stata una lunga, intensa avventura che ha impegnato gli ultimi sei anni: i lavori per la stesura sono iniziati fin dal marzo 2019 e si concluderanno nelle prossime settimane” commenta Musso. Il volume, destinato ad affascinare i lettori di tutto il mondo e a rappresentare un lascito di speranza per le generazioni future, è arricchito da alcune straordinarie fotografie, anche private e inedite, provenienti dalla disponibilità personale del Pontefice.


Questi gli editori a oggi coinvolti nella pubblicazione: Italia Mondadori, Usa Random House, UK Viking, Canada Penguin Random House, Francia Albin Michel, Germania Penguin Random House / Kösel-Verlag, Spagna Penguin Random House, Portogallo Penguin Random House, Brasile Companhia das letras, Croazia Znanje, Slovacchia Ikar, Ungheria Kossuth Kiado, Romania Polirom, Grecia Gutenberg Dardanos, Corea Catholic Publishing House, Catalogna Penguin Random House / Rosa del vents, Polonia Swiat Ksiazki, Lituania Lithuanian Writers Union, Cechia Euromedia.

Lucca Comics, Himorta protagonista al Gaming Village by Mediaworld

Lucca Comics, Himorta protagonista al Gaming Village by MediaworldRoma, 16 ott. (askanews) – Dal 30 ottobre al 3 novembre al Lucca comics & Games 2024 Antonella Arpa in arte Himorta, la donna più seguita d’Europa in ambito cosplay con oltre 1 milione di followers su Instagram e 3 milioni di seguaci complessivi sui vari canali social sarà presentatrice e grande protagonista al Gaming Village by Mediaworld in Piazza della Caserma.


Durante tutti i giorni della Kermesse Antonella Arpa sarà così tra le principali mattatrici del Gaming Village, un grande spazio di oltre 600 mq e al tempo stesso una vera e propria opera d’arte, firmata da Giovanni Timpano, fumettista di fama internazionale, in cui videogames, tornei, eventi cosplay e arte si fonderanno in un’unica incredibile esperienza all’insegna del divertimento e della condivisione. Conosciuta come la donna in costume più amata e seguita d’Italia Himorta, al secolo Antonella Arpa, artista del roster di 2WATCH è un fenomeno tutto italiano, una storia unica nel suo genere che in pochissimo tempo è riuscita a conquistare l’affetto del grande pubblico di tv e social vestendo i panni di oltre 200 personaggi tra videogames, manga, serie tv, cartoni animati e personaggi cinematografici e dei fumetti. Mondo dei fumetti che Antonella rincorre da bambina e che è riuscita a portare anche in tv.


Grande amante dei manga, sei anni fa Antonella decide di rendere omaggio ad una delle sue opere giapponesi preferite: One Piece. Veste i panni di Ace Pugno di Fuoco e si innamora perdutamente del mondo cosplay tanto da diventarne in breve tempo un’icona di stile e originalità. E proprio il mercato dei fumetti e dei manga, che Himorta ama e rappresenta, è cresciuto, e non solo in Italia, nell’ultimo anno di oltre il 100% ed è diventato capace di esprimere ed occupare i posti più importanti tra i bestseller dell’intero panorama librario. Da nota Cosplayer a vera eroina moderna, Himorta è inoltre autrice de “La carta del fuoco” fumetto in cui mondo reale e fantasy s’intrecciano così in un tutt’uno davvero inedito e sorprendente.

A Modena dall’8 novembre il “Learning More Festival”

A Modena dall’8 novembre il “Learning More Festival”Roma, 16 ott. (askanews) – Il Learning More Festival, primo festival in Italia dedicato alle frontiere della formazione, dell’apprendimento e del capitale umano, torna a Modena per la sua terza edizione, da venerdì 8 a domenica 10 novembre 2024. Saranno ospiti più di 150 accademici, docenti, educatori, innovatori tech, imprenditori, professionisti del learning e del capitale umano, della comunicazione, dell’arte e del design, insieme a genitori, studenti e cittadini di tutta Italia per scoprire nuove frontiere e scenari futuri della formazione.


Il Learning More Festival offrirà spunti per rispondere alla crescente richiesta di competenze professionali trasversali della contemporaneità, creando punti di incontro tra la scienza dell’apprendimento e settori apparentemente diversi come il design, i linguaggi visivi, la comunicazione e le competenze digitali. A confrontarsi su queste tematiche saranno i principali esperti del settore, provenienti dall’Italia e dall’estero, che coinvolgeranno il pubblico in oltre 100 appuntamenti, tra lezioni, workshop, talk di approfondimento, experience ed eventi pop. Per le famiglie e le scuole, il programma offrirà laboratori innovativi e incontri di orientamento. Le attività si svolgeranno in 15 location diverse della città, durante tre giornate ricche di dialoghi e confronti. Il festival è promosso da FEM – Future Education Modena, centro internazionale e primo hub innovativo per l’EdTech in Italia, creato da Wonderful Education e Fondazione di Modena.


IL PROGRAMMA Il programma è ricco e si sviluppa attorno a sette palinsesti tematici.


Neuroscienze e apprendimento. La mente che impara. Gli esperti si chiederanno come funziona il cervello, come imparare e come sviluppare tecniche efficaci di apprendimento. Tra i tanti ospiti di questo palinsesto interverranno gli stranieri: Gloria Janet Mark, professoressa emerita all’Università di California, Irvine, e autrice del popolarissimo libro Attention Span (HarperCollins Italia, 2023) e Claire Badger, vicepreside della Godolphin and Latymer School di Londra, che spiegherà nel talk Creatività: la connessione cognitiva come il pensiero creativo può essere sviluppato attraverso i curricula scolastici, chiarendo le connessioni tra creatività e scienza cognitiva. Apprendimento aumentato. Accrescere e potenziare l’apprendimento. I metodi e gli strumenti a disposizione dell’apprendimento sono in grande espansione: creatività, immaginazione e motivazione sono stimoli fondamentali per acquisire nuove conoscenze. Ne parleranno: Chiara Attanasio e Morena Rossi, ideatrici del podcast StereotipArt; Valentina Gianfrate, professoressa associata in Design all’Università di Bologna, e Francesco D’Isa, filosofo e artista visivo, con il talk Imparare il pensiero creativo ed esplorarlo con l’AI; Antonio Brusa, autore e Glauco Babini, presidente di LudoLabo in Giochi per imparare la storia; Andrea Ligabue, tra i massimi esperti nazionali di didattica ludica, in Giochi, Scienza e Didattica: una combinazione vincente, presenteranno traiettorie consolidate di didattica con il gioco.


Imparare e lavorare con l’Intelligenza Artificiale. L’intelligenza artificiale per l’apprendimento e il lavoro. Sull’AI il dibattito è acceso: quali sono le opportunità che offre e come coglierle? Un palinsesto ricchissimo di appuntamenti, a partire da due interventi internazionali di eccezione: Dennis Yi Tenen (Columbia University) con Literary Theory for Robots, che esplorerà l’insospettabile passato comune di letteratura e informatica, la storia degli strumenti automatizzati nella scrittura, i limiti dell’intelligenza artificiale e il valore dell’esperienza umana nel processo creativo, e Naomi Susan Baron, professoressa emerita di Linguistica presso l’American University di Washington, USA, esplorerà nel talk Who read this? The impact of AI-as-reader. Le competenze del XXI Secolo e il futuro del lavoro. Sulle competenze necessarie per il futuro del lavoro si esprimeranno numerosi esperti del settore, tra cui: Francesco Bertiato (PHD in Scienze dell’esercizio fisico e del movimento umano Università di Verona), Andrea Bortolamasi, (Comune di Modena) e Simone DiGrandi (ANCI e Comune di Ragusa). Sarà un incontro a più voci quello di Maria Raffaella Caprioglio (Umana), Giacomo Villano (Confindustria), Andrea Bairati (AIRI), Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione della Regione Emilia-Romagna, e Luca Peretti (Fonditalia). Non è possibile parlare di nuove tecnologie senza imbattersi nel tema dei dati, per questo sarà presente Michael Brenner, responsabile creativo di Data4Change. Organizzazioni che imparano, la società che cresce. Come creare organizzazioni e imprese che hanno conto e sanno navigare nella complessità? Sull’importanza dell’investimento sul capitale umano interverranno: Natal Dank, autrice di Agile HR (Ayros Editore, 2023) e Agile L&D ( Kogan Page Ltd, 2024) e tra le massime esperte HR; Michele Mauri, Matteo Bonera e Andrea Giambelli, rappresentanti di alcune delle realtà più innovative in Italia: Accurat, The Visual Agency e Density Design. EdTech: strumenti per l’innovazione. L’apprendimento è in evoluzione grazie alle tecnologie. Learning More Festival torna a ospitare le semifinali italiane dei GESAwards, la più grande competizione Edtech a livello mondiale che sarà introdotto da un intervento di Gianfranco Ruta, COTEC, della Presidenza della Repubblica Italiana e Riccardo Agostini, AD Gruppo Spaggiari. Tra gli altri ospiti, interverranno: Benjamin Marteau, creatore di Pix; Davide D’Amico, Direttore Generale per l’innovazione digitale del Ministero dell’Istruzione e del Merito e Willem Schoors, del Ministero dell’educazione Fiammingo. Family Lab. Molti appuntamenti affronteranno il tema della genitorialità ai tempi del digitale, tra cui: Maurizio Fea, psichiatra, e Giuseppe Lavenia, psicoterapeuta, con l’incontro Abitudini e dipendenze dalle tecnologie: come crescere figli sicuri e consapevoli; Michele Marangi, tra i massimi esperti italiani di educazione mediale, presenterà e farà sperimentare applicazioni progettate per coinvolgere genitori e figli in attività educative.

”Per un teatro delle città”, petizione a sostegno del teatro urbano

”Per un teatro delle città”, petizione a sostegno del teatro urbanoRoma, 16 ott. (askanews) – L’Associazione Nazionale Arti Performative (ANAP-Agis) ha avviato una campagna di sensibilizzazione sul ruolo cruciale del teatro urbano nelle comunità italiane, lanciando una petizione per chiedere un maggiore riconoscimento e sostegno istituzionale a questa forma di espressione artistica. Per portare il tema all’attenzione delle istituzioni nazionali, il prossimo 24 ottobre è in programma un incontro in Senato, promosso dal Sen. Francesco Verducci e con il patrocinio di ANCI, quale momento chiave per presentare le istanze e discutere con le istituzioni le misure necessarie a valorizzare il teatro di strada.


Il teatro urbano ha un impatto profondissimo sul tessuto sociale e culturale delle città e dei borghi italiani. Esso rappresenta non solo un momento di intrattenimento, ma un potente strumento di coesione sociale e di valorizzazione dei territori. Dai grandi centri urbani alle piccole comunità rurali, il teatro di strada è in grado di raggiungere e coinvolgere un pubblico vasto e diversificato, superando le barriere geografiche e culturali. Questo lo rende un fenomeno di enorme rilevanza per la vita pubblica e per l’innovazione artistica del nostro Paese. Nonostante ciò, il teatro urbano non gode di una politica culturale adeguata. Attualmente, il settore riceve soltanto lo 0,07% del Fondo Nazionale dello Spettacolo dal Vivo, una percentuale che non riflette in alcun modo l’impatto che questa forma d’arte ha sulle comunità. La categoria delle artiste e degli artisti del teatro di strada è ancora vista attraverso stereotipi che ne sminuiscono la professionalità e la portata culturale, nonostante le competenze riconosciute invece a livello internazionale, la formazione completa e complessa, la preparazione che queste figure mettono in campo. Le compagnie che animano piazze e spazi pubblici, infatti, non sono composte da artisti di strada improvvisati, ma da professioniste e professionisti che contribuiscono in maniera significativa all’innovazione teatrale, alla ricerca artistica e all’identità culturale del Paese.


Da anni, l’Associazione Nazionale Arti Performative si impegna per affermare la credibilità e la legittimità artistica di un settore che merita un riconoscimento maggiore. Il teatro urbano non è solo spettacolo, ma una forma d’arte con una forte carica innovativa, capace di influenzare linguaggi e tendenze, e con una funzione sociale e un impatto economico strategici per la riqualificazione e l’attrattiva dei territori. Carlo Alberto Lanciotti, presidente di ANAP-Agis, rivendica, dati alla mano, il grande ruolo che queste attività artistiche hanno per lo sviluppo culturale, sociale, turistico dei territori: “L”indagine Sponsor Value di StageUp – IPSOS del 2013 ha rivelato che la frequentazione dei festival del teatro di strada è la 9° attività del tempo libero degli italiani e che il pubblico di questi eventi è equivalente a quello di tutto il resto del comparto teatrale (circa 26 milioni di persone). Ogni euro speso in questi eventi è in grado di restituirne ai territori circa 7. Come è possibile che in Italia non si investa su questa incredibile risorsa?”.

Agostino Penna, ambasciatore per l’Italia alla Buchmesse Francoforte

Agostino Penna, ambasciatore per l’Italia alla Buchmesse FrancoforteRoma, 16 ott. (askanews) – Con il motto “Radici nel futuro”, a sottolineare l’importanza del passato, della tradizione che si intersecano con innovazione e nuovi innesti, Agostino Penna (vincitore di Tale e Quale Show) showman e grande interprete della canzone italiana di tutti i tempi, sarà uno degli “ambasciatori” designati dal Commissario Straordinario del Governo a rappresentare L’Italia alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte 2024.


Agostino si esibirà ogni giorno sulla piazza centrale di Francoforte con brani che sono diventati parte della storia, non solo italiana ma internazionale, superando ogni barriera di spazio e tempo. Musicista e compositore, dismessi gli abiti del pianista, indossa quelli di showman dalla caratura internazionale. Una lunga carriera, tanta esperienza maturata anche all’estero e tanti aneddoti e racconti inediti che colorano le sue performance, imprevedibili e uniche, grazie alla maturità di artista dalle mille sfumature. Agostino ha suonato alle nozze di David Bowie, duettato con Bono, Quincy Jones, Lionel Richie, Selena Gomez, cantato per Kevin Kostner, Antonio Banderas tra i tanti e, come sempre, saprà trascinare il pubblico coinvolgendolo in uno spettacolo “interattivo” e sorprendente.

Houellebecq: sostegno sempre Israele, ma vorrei conoscere meglio

Houellebecq: sostegno sempre Israele, ma vorrei conoscere meglioTorino, 15 ott. (askanews) – Lo scrittore francese Michel Houellebecq è intervenuto al Circolo dei Lettori a Torino per l’anteprima del festival Radici, dedicato all’identità, coltivata, negata e ritrovata, e ha parlato di Israele.


“Sono della stessa idea – ha detto l’autore de ‘Le particelle elementari’ – sostengo sempre Israele come prima, però mi rendo conto che la situazione è sempre più difficile, sempre più dolorosa, che però ci sono delle cose che forse bisognerebbe conoscere meglio e non credo di conoscere a fondo tutto quello che riguarda quanto è avvenuto nella società. Però quello che non capisco sicuramente è l’antisemitismo contemporaneo”. “C’è una frase che forse spiega bene il mio pensiero – ha aggiunto Hoellebecq – e cioè che l’antisemitismo è il socialismo degli imbecilli. In effetti ci sono movimenti di estrema sinistra che prendono le posizioni nette, però mi ricordo quando andavo a liceo che conoscevo dei ragazzi che si dichiaravano Trotzkisti, quindi erano di estrema sinistra, però non si sarebbero mai schierati con con Hamas, quindi probabilmente nel frattempo qualcosa è cambiato”.