Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Libri, arriva anche la mindfulness rivolta agli studenti

Libri, arriva anche la mindfulness rivolta agli studentiRoma, 26 mag. (askanews) – TS Edizioni pubblica, anche in formato e-book, Mindfulness per studenti. Pensieri per nutrire la mente e ottenere risultati, di Georgina Hooper, pittrice australiana e docente universitaria di arte orientale. Scrive l’autrice nell’introduzione: “Da allieva prima, e poi da insegnante, ho osservato e sperimentato approcci diversi all’apprendimento. Tra tutti, lo studio consapevole mi pare essere la metodologia più efficace. Dopo molti anni di esperienza nel campo della mindfulness, mi si sono aperti la mente e il cuore e ho concluso che non esiste un unico modo di essere un bravo studente. La via della conoscenza e dell’acquisizione di competenze è personale e deve essere trovata attraverso un graduale processo di conoscenza di sé”.

Mindfulness per studenti è una raccolta di buone ispirazioni per trasformare l’apprendimento in un’esperienza positiva, anno dopo anno. Il percorso di studio assume talvolta caratteri stressanti e ansiogeni, a causa dell’incubo delle scadenze e dell’ossessione per i risultati che tolgono molto al piacere di imparare. Georgina Hooper – istruttrice di mindfulness con master in terapia del benessere emotivo – guida il lettore alla scoperta della gioia dello studio suggerendo trucchi e strategie per affrontare l’inevitabile fatica dell’imparare, per trovare la giusta concentrazione e il flusso di programma, per nutrirsi in modo equilibrato e dormire a sufficienza, accettando anche il fallimento come parte del cammino verso il successo, e coltivando una curiosità permanente indispensabile alla conoscenza.

”La mossa del cavallo”, a Sarajevo la mostra di Luigi Ballarin

”La mossa del cavallo”, a Sarajevo la mostra di Luigi BallarinRoma, 26 mag. (askanews) – Il primo giugno l’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina inaugurerà presso la Galleria Nazionale della Bosnia Erzegovina a Sarajevo la mostra pittorica “La mossa del cavallo”, del maestro veneziano Luigi Ballarin. In mostra circa trenta opere inedite, con il nobile equino assoluto protagonista, tra tele con acrilico e smalto e opere in ferro. Sarà visitabile, a ingresso libero, sino al 18 giugno, da lunedì a sabato (dalle ore 10:00 alle ore 20:00).

In occasione del vernissage sarà presente il maestro, già reduce dal successo dell’esposizione “Magnifiche architetture” Magnificent Architectures” presso la Medresa del Gazi Husrev-bey della Gazi Husrev Begova nel 2022, nonché la curatrice Beste Gursu. Assieme all’Ambasciatore Marco Di Ruzza, sarà così dato il via alle celebrazioni per la Festa della Repubblica Italiana 2023 (che ricorre ogni 2 giugno), all’insegna dell’arte e delle relazioni culturali tra Italia e Bosnia Erzegovina. La produzione artistica di Ballarin, tra contrasti cromatici, forme essenziali ed equilibrati movimenti, intrisa di “arti” e di storia, si fa ponte tra Oriente e Occidente, con rimandi stilistici ad altre culture, in primis quelle bizantina e turca. Il risultato diventa quindi “meta-arte”, un’arte che guarda all’arte, con quel cavallo che ne è al contempo sintesi e sorgente. Grazie alle tecniche miste e all’uso dell’acrilico e dello smalto, Ballarin rende insolite le sue decorazioni, imprecise da vicino ma perfette da lontano.

“Sono lieto di potere accostare il simbolo dell’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina a una preziosa esposizione di opere del maestro Luigi Ballarin, che con la sua storia personale e professionale è fulgido esempio di quel fitto mondo di scambi ideali e culturali che uniscono l’Italia all’Oriente – ha spiegato Marco di Ruzza, Ambasciatore d’Italia in Bosnia Erzegovina a Sarajevo – la mostra, inaugurata significativamente nel contesto delle celebrazioni della Festa della Repubblica italiana, offrirà al pubblico bosniaco-erzegovese e a tutti coloro che avranno la fortuna di visitare la Galleria Nazionale di Sarajevo l’opportunità unica di immergersi nelle atmosfere mistiche ed eleganti dell’arte di Ballarin, che trova in questa terra entusiasta ricezione proprio per la capacità del maestro di interpretare con intelligente e creativa duttilità lo spirito dell’incontro e della contaminazione”. Luigi Ballarin inizia la sua carriera artistica negli anni ’90 a Venezia; nel 2000 si trasferisce a Roma e, dopo un invito per una mostra personale, si innamora di Istanbul. Attualmente vive e lavora nelle tre città, creando un’unione tra culture diverse con un linguaggio unico e originale. La sua arte è infatti unione tra Oriente e Occidente e sintetizza in immagini iconiche le suggestioni delle arti minori, che percorrevano i cammini degli scambi commerciali e dei viandanti, e fondevano le diverse tradizioni: le decorazioni delle maioliche, lo smalto delle oreficerie, i ricami dei tessuti preziosi.

Arte, a Roma la Galleria Russo celebra i suoi 125 anni

Arte, a Roma la Galleria Russo celebra i suoi 125 anniRoma, 25 mag. (askanews) – Quest’anno ricorrono i centoventicinque anni dalla fondazione della Galleria Russo, da quel lontano 1898, quando Pasquale Addeo aprì la sede di Roma in via del Babuino. Dopo oltre un secolo di storia, oggi la Galleria Russo è ancora al centro del fermento culturale della capitale, con le sue vetrine che affacciano su via Alibert, tra via Margutta a Piazza di Spagna. Per questa occasione, il 25 Maggio verrà celebrata una serata di festeggiamenti nell’esclusiva location della Lanterna di Fuksas, in via Tomacelli, la grande cupola in vetro che svetta sul tetto dell’ex palazzo dell’Unione Militare, nel pieno centro storico della Capitale.

“Siamo particolarmente lieti di questa ricorrenza e di poter accogliere i nostri ospiti, che gravitano da sempre intorno alla galleria, in occasione del 125° anniversario. Sarà un’emozione poter ripercorrere alcuni momenti, grazie alle immagini del passato, ma anche celebrare insieme una grande occasione di condivisione all’insegna della cultura e della passione per l’arte. Sono certo che la ricerca della bellezza e il potere benefico dell’arte siano un motore fondamentale per la crescita delle future generazioni e questo mi ha spinto a proseguire nel mio lavoro, coinvolgendo anche mia figlia Francesca Romana e mio nipote, Alberto, in un ideale passaggio di testimone”, ha affermato il Direttore della Galleria Russo, Fabrizio Russo. “La Galleria Russo si è ritagliata, nel corso degli anni, uno spazio sempre più importante nel mercato dell’arte. Oggi, infatti, le Gallerie rivestono un prezioso ruolo di ricerca ed individuazione nuovi artisti dando linfa vitale all’intero comparto” ha concluso Fabrizio Russo, Direttore della Galleria Russo dal 1994. Tra gli invitati alla serata, esponenti del mondo politico, imprenditoriale, della cultura e dell’arte, che verranno accolti dal Direttore Fabrizio Russo, anche Presidente Confcommercio Roma Centro Storico, e dal suo Staff, per un aperitivo sulla terrazza, per poi proseguire la serata con una cena di Gala placée, allietati dalla voce della cantante Manuela Zanier. Sullo sfondo scorreranno le immagini fotografiche e video della Galleria Russo, contenute nel documentario inedito. I Russo rappresentano un’eccellenza tutta italiana e si distinguono per essere l’unica famiglia italiana arrivata alla quinta generazione di galleristi. La figlia e il nipote del Direttore Fabrizio Russo, Francesca Romana e Alberto Russo, sono già al lavoro, seguendo il filone degli artisti contemporanei. Sempre al centro degli eventi culturali della capitale, la Galleria Russo promuove mostre, attività e convegni, come il ciclo di incontri aperto al pubblico di collezionisti e appassionati, dal titolo “Collezionare Cultura”. Il grande bagaglio di esperienza e storicità, che accompagna la più antica galleria d’arte d’Italia, è stato raccolto e raccontato in un libro e un documentario sulla storia di famiglia, dal titolo “La chiusura del cerchio”. Il libro è stato scritto da Francesca Romana Morelli, mentre il documentario è stato diretto da Irene Pantaleo e Benedetta Nervi. Le due opere ripercorrono in modi diversi uno spaccato di storia attraverso aneddoti e ricostruzioni documentate.

Fabrizio Russo è alla guida della Galleria dal 1994, quando ha iniziato a gestire in autonomia l’attività puntando sugli artisti del ‘900, come Boccioni, Severini, Balla, Prampolini, Sironi e la Scuola Romana. La Galleria Russo è diventata negli anni un punto di riferimento sia per coloro che vogliano trovare le opere dei Maestri del ‘900, che per rappresentare una nutrita schiera di artisti contemporanei. La Galleria Russo svolge anche un grande lavoro documentale, essendo responsabile e custode dell’intero Archivio e Fondo dell’Opera di Duilio Cambellotti, in collaborazione con gli eredi Cambellotti, gli Archivi Tato (Resp. Massimo Duranti) e l’Archivio di Antonio Mancini (Resp. Cinzia Virno) e altri, come l’Archivio Amerigo Bartoli e l’Archivio Giovanni Stradone.

L’ottava ed. di CVTà Street Fest 2023 dal 2 al 4 giugno

L’ottava ed. di CVTà Street Fest 2023 dal 2 al 4 giugnoRoma, 24 mag. (askanews) – Ritorna dal 2 al 4 giugno 2023 a Civitacampomarano (CB) Cvtà Street Fest, l’attesissimo festival internazionale di street art che ha fatto rinascere l’antico borgo molisano da appena 300 abitanti. Cvtà Street Fest firma quest’anno la sua ottava edizione che porterà insieme all’arte di strada anche la grande musica, con Leeroy Thornhill, tastierista e dj, membro storico dei leggendari Prodigy, e un ricco programma di eventi tra spettacoli, concerti, installazioni e live performance molte delle quali nate specificatamente per entrare in connessione con i luoghi del paese, come quella di DJ Gruff, ispirata alla sua esperienza a Cvtà.

Quella di quest’anno è dunque un’edizione speciale, che conferma il successo di una visione: che un borgo a rischio di spopolamento possa ripartire grazie al linguaggio dell’arte, e allo sguardo di una donna, Alice Pasquini, ambasciatrice della street art italiana del mondo, che ha ideato Cvtà Street Fest nel 2016, e lo dirige insieme allo staff dell’Associazione Culturale CivitArt anch’esso composto interamente da donne. Su questa scia Cvta’ Street Fest2023 invita tre artiste internazionali Elléna Lourens, Helen Bur, HERA, provenienti da diverse esperienze nell’arte urbana, e diversi paesi del mondo – Sudafrica, Regno Unito, e Germania – e un vero e proprio pioniere dell’arte: l’americano, Dan Witz.

Saranno loro a portare la propria arte, quella di strada – che di solito prende forma nelle periferie, nelle stazioni, e nelle ex fabbriche delle grandi citta’ – sui muri dell’antico borgo sannita, tra le sue strade e le sue piazze, e tra la sua gente. Continuando in quel processo di rigenerazione urbana che con la partecipazione e il coinvolgimento di tutta la comunità, ha trasformato Civitacampomarano in un atelier mondiale di artisti, a cielo aperto e gratuito. Elléna Lourens, giovane artista sudafricana che crea murales leggeri e poetici caratterizzati da poche linee e colori, per creare paradisi di tranquillità in ogni luogo; Helen Bur, in perenne movimento tra il Regno Unito e le strade del mondo, dove realizza le sue opere dal gusto surrealista, in cui spesso il personale diventa globale offrendo una lettura della vita tra le righe. HERA (al secolo Jasmin Siddiqui, 1981), pittrice tedesco-pakistana con radici artistiche nel graffitismo e nell’arte di strada, attiva sin dal 2001 sia da sola che come parte del noto duo HERAKUT con il quale è anche impegnata attivamente a favore di cause umanitarie, collaborando tra gli altri con l’Unicef, il Global Fund, WWF Germania, Viva Con Agua. E infine l’urban artist americano Dan Witz, (Chicago, 1957), interessato ai cambiamenti sociali e alle questioni politiche ed economiche del nostro tempo.

“Abbiamo sempre avuto una presenza femminile a Cvta’ Street Fest; l’anno scorso con Cinta Vidal, e ancora prima con Maria Pia Picozza e MP5, per citarne solo alcune, ma quest’anno per la prima volta al festival abbiamo una maggioranza di artiste donne, per dare un più ampio respiro a una parte della street art che resta ancora minoritaria”, spiega Alice Pasquini. “Come sempre avviene per Cvta’ Street Fest, ho scelto gli artisti per la loro poetica, e per la capacità di relazione con la comunità e con i luoghi; sarà interessante vedere come queste donne provenienti da diverse parti del mondo si inseriranno nel contesto, e che tipo di interpretazione femminile porteranno sui muri di Civitacampomarano”, conclude l’artista e direttrice del festival.

IL PROGRAMMA Tra gli ospiti più attesi di Cvtà 2023 c’è sicuramente Leeroy Thornhill, tastierista e dj, membro storico dei Prodigy, i cui brani dal successo planetario – come “Breathe”, “Smack My Bitch Up” e “Firestarter” – hanno reso leggendaria la band. Continuando la sua carriera da solista, dopo lo scioglimento del gruppo, nella vibrante scena dance britannica, Leeroy Thornhill si destreggia tra i synth e le danze scatenate che da sempre ne sono stati la cifra stilistica della band, fondendo breakbeat, electro, old skool e rave. L’artista sabato 3 giugno nel fossato del Castello Angioino condurrà il pubblico in uno dei suoi set ad alta energia con i quali Thornhill ha girato il mondo intrattenendo un pubblico di “raver” della prima era, da dove tutto è partito, fino alle nuove generazioni. Ma il festival è anche occasione di ritorni e di rincontri come quello con il talento rivoluzionario e inarrestabile di DJ Gruff tra i pionieri della old school Hip-Hop nazionale, apprezzatissimo turntablist, DJ, beatmaker, rapper e produttore. Da molte edizioni ospite di Cvtà Street Fest, Gruff per l’apertura di venerdì 2 giugno presenterà una performance site specific e inedita che coniuga video e musica raccogliendo immagini, ricordi, sensazioni e suoni – come le voci degli abitanti del borgo che l’artista ha registrato e poi campionato – dell’esperienza vissuta in questi anni a Civitacampomarano.

Il ricchissimo palinsesto musicale dei concerti si completa con i dj set di Dj Geen, Dj Kein e Dj Lilith e Mista P.

Come sempre i giorni del Cvtà Street Fest saranno una grande festa che animerà il borgo animandolo di luci, suoni e colori. Gli artisti provenienti da diversi parti del mondo e diverse esperienze, lavoreranno “gomito a gomito” con gli abitanti del paese, nell’ottica del rispetto dello spirito dei luoghi e della loro identità, coinvolgendo la comunità e partecipando alle numerose attività, tra laboratori e tour, realizzate grazie all’impegno dello staff tecnico e artistico dei professionisti del festival, l’Associazione Culturale CivitArt Anche in questa edizione non mancherà il famosissimo Tour dei Muri (in programma tutti i giorni con due appuntamenti alle ore 10.30 e alle ore 18.00), la visita guidata alla scoperta delle opere d’arte sui muri del borgo – ormai oltre 70 – realizzate negli anni da artisti come David de la Mano, Alex Senna Nespoon, Jan Vormann, Add Fuel, Martin Whatson, Biancoshock, Icks, Uno, Gola Hundun solo per citarne alcuni, ognuna delle quali ha una storia da raccontare e custodire.

E ritornano anche gli appuntamenti dedicati alla gastronomia e alle tradizioni locali, con i laboratori dove sarà possibile conoscere le ricette che si tramandano da generazioni, e preparare piatti tipici come i “Cielli” di Civitacampomarano, dolci del paese a base di mosto cotto e i “Cavatelli” molisani. Tra le tradizioni più divertenti e caratteristiche di Civitacampomarano c’è infine la “passatella”, il tipico gioco da osteria che ha le sue origini nella Roma antica (ne parlano Catone e Orazio) e divenne parte della tradizione romanesca nella Roma dei Papi. Lo scopo del gioco è quello di non far bere il vino o altre bevande alcoliche leggere a un partecipante al fine di screditarlo o umiliarlo. A Civitacampomarano è tutt’ora in voga come passatempo per i pomeriggi e le serate al bar.

Headquarted della manifestazione, sarà come sempre Casa Cuoco, la dimora storica in cui visse il celebre illuminista italiano Vincenzo Cuoco, situata a due passi dal Castello Angioino e circondata dalle opere del Cvtà Street Fest. Casa Cuoco, grazie a un accordo tra Airbnb, Anci e Ministero dei Beni Culturali è stata ristrutturata e affidata all’associazione CivitArt, per ospitare nei giorni del festival gli artisti arrivati a Civitacampomarano da tutto il mondo: un altro luogo simbolo di un’iniziativa capace di superare i confini nazionali. Cvtà Street Fest, con la direzione artistica di Alice Pasquini, è organizzato dall’Associazione Culturale CivitArt in collaborazione con la ProLoco “Vincenzo Cuoco” di Civitacampomarano e il comune di Civitacampomarano.

Esce “Il terzo non si scorda mai”, il primo libro dei Fius Gamer

Esce “Il terzo non si scorda mai”, il primo libro dei Fius GamerRoma, 24 mag. (askanews) – Dal 6 giugno sarà disponibile in tutte le librerie “Il terzo non si scorda mai – lo scudetto vissuto dai tifosi” il primo libro dei Fius Gamer, noto trio di creator tra i più seguiti e amati in Italia nel mondo del calcio con oltre 3 milioni e mezzo di seguaci sui social tra YouTube, Tik Tok e Instagram. Il libro in uscita per Sperling & Kupfer, già disponibile in preorder in tutti gli store digitali, celebra la vittoria dello scudetto del Napoli raccontata attraverso l’originale voce appassionata dei Fius Gamer, tifosi azzurri sempre in prima linea per il Napoli ancor prima di essere creator da milioni di views.

“A Napoli si è atteso tanto per il terzo scudetto – dichiarano i Fius Gamer – obiettivo raggiunto in maniera incredibile proprio in questa stagione dopo 33 anni. Momenti che resteranno per sempre indelebili nella storia della nostra squadra del cuore. Ecco perché abbiamo deciso di celebrare questo momento storico per tutta Napoli e non solo con questo nostro primo libro. Non potevano non rendere omaggio a quella che è la nostra squadra, una passione che ci accompagna si da quando siamo bambini. Sono stati anni intensi vissuti da tifosi, tra sconforto ed esaltazione, delusioni e soddisfazioni. Abbiamo voluto lasciare un segno tangibile di tutto quello che abbiamo vissuto in questi anni da ‘giovani’ tifosi. Una sorta di testimonianza che ricorderemo anche tra molto tempo. La prova che le difficoltà, le delusioni ed i momenti negativi possono portare anche a traguardi ben più importanti di quello che ci si immagina. Nel ‘Il terzo non si scorda mai’ – proseguono i Fius Gamer – siamo riusciti finalmente a raccontarci, mostrando, tra aneddoti e storie mai raccontate tutte le emozioni che ci hanno portato sin qui, grazie soprattutto alla nostra squadra del cuore. Le peripezie che ha dovuto affrontare il Napoli sono anche metafora di quello che ognuno di noi può affrontare nel proprio cammino. Tutto appare spesso in salita e difficile, molte volte bisogna riprendersi da forti batoste ma quando si raggiungono risultati importanti senza nessuna scorciatoia particolare è tutto più bello. Proprio come è accaduto al Napoli campione d’Italia 2022/23. Ora lo possiamo finalmente dire “Il terzo non si scorda mai”. I Fius Gamer, ovvero Andrea, Antonio e Mirko ad oggi contano più di 1 milione di iscritti sul loro canale YouTube e più di 650 mila followers su Instagram sui singoli profili fiusgamer, @mr.spartapraga e @mirkof93. Non solo Instagram e YouTube ma anche TikTok: i loro canali personali @fiusgamer, @mr.spartapraga e @mirkof93 totalizzano una community di 2 milioni di fan. Le reactions alle gare dei partenopei sono diventate nel tempo un vero e proprio marchio di fabbrica diventati virali sul web e sono fra i contenuti più amati sui loro canali insieme a riflessioni sul mondo pallonaro, food challenge, quiz, vlogs, e tanto altro.

Dal ritiro a Castel di Sangro fino alla festa esplosa in un Maradona straripante di tifosi (nonostante la partita decisiva si giocasse a Udine) Mirko, Antonio e Andrea sono stati sempre vicini alla squadra e con loro tutte le persone – più di due milioni e mezzo – che li seguono fedelmente in ogni loro avventura. Hanno gioito, pianto, esultato. Si sono arrabbiati e hanno inveito. Proprio come tutti gli altri appassionati che in ogni parte del mondo condividono l’amore per Napoli e per la loro squadra di calcio. “Cantavamo, piangevamo commossi, consapevoli di quanto fosse bello essere tifosi del Napoli, sembrava di essere tornati agli anni 80′ quando Maradona era ancora in campo e la città intera era ai suoi piedi. Sembrava di vivere i racconti dei nostri nonni, dei nostri papà, dei nostri zii, che avevano vissuto tutta l’epopea degli ultimi trent’anni del Napoli. Finalmente avevamo il nostro pezzo di sogno. Finalmente anche per Noi c’era un grande trionfo da tramandare ai posteri”.

”Morgana. La Madre”: on line il nuovo podcast di Murgia e Tagliaferri

”Morgana. La Madre”: on line il nuovo podcast di Murgia e TagliaferriRoma, 23 mag. (askanews) – Da oggi è on line il primo episodio di Morgana. La Madre, la nuova stagione dell’iconico podcast scritto a voce da Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, con l’aiuto di Dario Nesci. Le nuove Morgane di questa stagione saranno madri per scelta, per caso e a volte per errore: persone che hanno interpretato la maternità fuori dagli stereotipi rassicuranti e dai legami biologici.

La nuova serie è un viaggio in cui le autrici scoperchiano un mondo liberante mostrando alternative, tutte diverse, nel quale nessuna è una madre migliore o peggiore delle altre, per restituire un’esperienza più rappresentativa che ci riguarda tutti. La prima puntata del podcast è dedicata a “Le madri delle House” che nella New York di fine anni ’60 hanno rivoluzionato la scena della ballroom contemporanea partendo dai drag contest. Uomini gay e donne transgender, nere e latine, si appropriano del nome di mother richiamando a sé i “reietti” della società etero-normata e rivendicando la maternità come esperienza non solo biologica ma anche culturale.

“Abbiamo deciso di partire da quello che forse è il racconto più problematico, quello in cui tutto è mischiato – sottolineano le autrici Michela Murgia e Chiara Tagliaferri – Vogliamo far capire che da questo vortice può nascere qualcosa non di confuso, ma di nuovo. Siamo curiose, non ci interessano i vecchi cliché, ci sembra che il mondo che ci si apre davanti abbia possibilità di più risposte, che ci si chieda di essere creative più di quanto siano state, e forse avrebbero voluto essere, le nostre madri in passato”. Il primo episodio della nuova serie è stato registrato alla XXXV edizione del Salone internazionale del Libro di Torino, nell’auditorium del Lingotto gremito di pubblico e salutato dalla standing ovation degli oltre 1500 presenti, che hanno partecipato al più imponente podcast live mai realizzato in Italia.

Un record nel record: fino a oggi Morgana ha registrato oltre 6.5 milioni di download e rappresenta un punto di riferimento nel mondo del podcast italiano. Questa nuova stagione è prodotta da Storielibere in collaborazione con Lavazza e Valentino, che all’interno delle loro aziende si impegnano a promuovere una visione consapevole della maternità, libera dagli stereotipi e dalle discriminazioni di genere.

Fotografia e cinema, in Triennale l’altra faccia dell’Arte povera

Fotografia e cinema, in Triennale l’altra faccia dell’Arte poveraMilano, 22 mag. (askanews) – Gli artisti dell’Arte povera e delle avanguardie tra gli anni Sessanta e Settanta e la loro relazione con la fotografia, il cinema e il video: di questo si ragiona in un progetto espositivo affascinante che arriva in Triennale a Milano dopo essere stato a Parigi al Jeu de Paume e a LE BAL, istituzioni che, insieme alla Triennale, lo hanno immaginato e realizzato. Tra i curatori anche Lorenza Bravetta. “La mostra Reversing the Eye – ha detto ad askanews la responsabile di fotografia, cinema e new media di Triennale – che abbiamo deciso di allestire sui muri perimetrali del Palazzo dell’Arte, proprio per situarla in questo luogo che con l’Arte povera ha avuto scambi ed esperienze importanti, fa il punto su questa stagione straordinaria nella quale i media hanno contribuito alla ridefinizione della funzione dell’arte”.

La mostra in un certo senso completa il racconto complessivo sul movimento dell’Arte povera, il più rilevante contributo italiano all’arte del secondo novecento, e porta in scena opere fondamentali, su tutte probabilmente quelle di Giulio Paolini, che ancora oggi, nonostante decenni di storicizzazione, mantiene un elemento di inafferrabilità e di mistero che lo rende unico, anche nei lavori con la fotografia. Ma il discorso sull’originalità dell’utilizzo della immagini vale anche per tanti altri, dal cielo stellato di Luciano Fabro agli autoritratti senza tempo di Luigi Ontani, fino ovviamente ai quadri specchianti di Pistoletto. “Questa fluidità delle loro vite, delle loro esperienze, della loro ricerca – ha aggiunto Bravetta – era la stessa con cui usavano la fotografia, senza mai definirsi fotografi, senza neanche mai chiedersi se avessero dovuto definirsi rispetto al mezzo che utilizzavano”.

In qualche modo – e in mostra ci sono anche grandi fotografi, su tutti Ugo Mulas – l’esposizione indaga l’anima più pop, se così possiamo dire, dell’Arte povera, la sua più diretta vicinanza alla “vita reale” e, in fondo probabilmente la sua più forte persistenza nell’immaginario di oggi.

A Roma “Reclamatio Terra”, per riflettere sul cambiamento climatico

A Roma “Reclamatio Terra”, per riflettere sul cambiamento climaticoRoma, 22 mag. (askanews) – Dopo il successo della mostra “Sotto i Raggi del Sole” lo scorso ottobre presso la Villa di Massenzio e il Mausoleo di Romolo a Roma, arriva un nuovo progetto espositivo, “Reclamatio Terra. Riflessioni sul rapporto tra Uomo e Ambiente”, dedicato al tema del futuro del Pianeta e alla necessità di costruire un nuovo rapporto Uomo/Natura, per riflettere sul problema del cambiamento climatico con una particolare attenzione agli oceani in occasione del “World Oceans day” dell’8 giugno. La collettiva verrà ospitata presso il Piano Nobile di Palazzo Falconieri, sede dell’Accademia d’Ungheria in Roma, da giovedì 8 giugno a lunedì 12 luglio 2023. La mostra, a cura di Antonietta Campilongo con testi di Alice Straffi e promossa dall’Associazione Neworld ETS, che conta 28 artisti e circa 40 opere esposte, è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 19.30.

“Reclamatio Terra”, progetto espositivo sperimentale che si è andato sviluppando nel tempo intorno a un’indagine critica su un tema di grande attualità, si propone come una forma di narrazione collettiva, aperta a contributi artistici che affrontino problemi legati all’etica, alla definizione della corrispondenza culturale e al rapporto tra uomo e ambiente per diffondere consapevolezza e stimolare il maggior numero di persone a prendersi cura del Pianeta. Lo scopo è comunicare, attraverso l’arte e la cultura, una coscienza sui problemi dell’ambiente, e determinare volontà e capacità di reagire al degrado, utilizzare al meglio le risorse che il pianeta Terra offre, ricordando sempre che sono deperibili. In mostra gli artisti ungheresi Veronika Palkovics, Villo Steiner e Klára Várhelyi, gli italiani Rosella Barretta, Juna Cappilli, Antonella Catini, Antonio Ceccarelli, Silvano Corno, Alessandro Di Francesco, Alexander Luigi Di Meglio, Alexandre di Portovenere, Lean (Andrea Leonardi), Valentina Lo Faro, Maria Pia Michieletto, Lucia Nicolai, Enrico Porcaro, Gabriella Porpora, Loredana Raciti, Fabio Romoli, Loredana Salzano, Stefania Scala, Sound of clay (Elena Urbani, Fabiola Arcuri), Andrea Sterpa, Carlo Tirelli, Anna Tonelli e Tommaso Maurizio Vitale. Special Guest, Adriana Pignataro.

“Adriana Pignataro è tutta orientata verso una dimensione astraente dove il tema dell’equilibrio è determinante come presupposto generale della sua poetica – ha spiegato lo storico dell’arte Claudio Strinati – risente forse della civiltà del “collage” trasfigurata in una pittura fatta di frammenti, campiture, volumi, spazi che sembrano ereditare il grande filone della Pop Art italiana ma con un respiro invero vastissimo che congloba tante diverse esperienze in uno stile e in un sistema di organizzazione dell’immagine in cui il fattore del dualismo è costantemente presente nell’idea di una contrapposizione che è di fatto, fratellanza”.

Al via a Taranto il progetto Artlab Eyeland-l’isola delle arti

Al via a Taranto il progetto Artlab Eyeland-l’isola delle artiRoma, 22 mag. (askanews) – Si apre al pubblico venerdì 2 giugno il progetto Artlab Eyeland – l’isola delle arti, promosso e organizzato da PhEST – associazione culturale che realizza il Festival Internazionale di fotografia e arte a Monopoli – con il sostegno del Comune di Taranto attraverso il Piano di rigenerazione sociale per l’area di crisi di Taranto e con il patrocinio della Regione Puglia e della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo. E la partnership dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e di Programma Sviluppo. Il progetto, che in queste settimane ha già coinvolto i tarantini in workshop e iniziative, vuole raccontare la rinascita di Taranto attraverso varie forme di espressione artistica proposte ai visitatori e ai cittadini in forma partecipata e collaborativa.

Dalle opere di street art, ai progetti fotografici e di design, dai suoni raccolti dalla strada e trasformati in musica, alla poesia, all’arte contemporanea e al teatro. Molti autori di fama internazionale, da Sam Gregg, fotografo ritrattista e documentarista londinese al collettivo Mentalgassi e altri esporranno le loro opere a Taranto e saranno presenti in residenze d’artista per dare vita a progetti d’arte con il coinvolgimento degli abitanti. Artlab Eyeland diventa così l’isola delle arti, un organismo vivo che per i prossimi mesi si lascerà trasformare da artisti nazionali e internazionali e dagli abitanti della Città Vecchia in una sorta di laboratorio permanente, sotto la direzione artistica di Giovanni Troilo, la curatela fotografica di Arianna Rinaldo e Rica Cerbarano, e la curatela per l’arte contemporanea di Roberto Lacarbonara. Un progetto che, attraverso l’arte, la fotografia e il design contribuisce alla rinascita di una città che sta diventando sempre più la culla di importanti eventi culturali di respiro internazionale: dall’imminente Map Festival che mette in relazione musica e architettura, alle varie edizioni di Trust, il festival di street art citato dalle principali riviste di settore, fino all’edizione pilota della Biennale del Mediterraneo di Architettura e Arte Contemporanea del 2024. Il racconto di Taranto si strutturerà attraverso laboratori, workshop, esposizioni diffuse ed eventi outdoor, momenti che troveranno nella poesia metropolitana – voce dello spazio urbanizzato e dei cittadini – il perfetto accompagnamento; palazzi, strade e impalcature saranno a disposizione di differenti discipline di artisti locali e internazionali. Una mostra concluderà la call for artists Isola Madre rivolta agli artisti di Taranto e provincia e realizzata in collaborazione con Salgemma.

La Torre dell’Orologio sarà la sede delle attività laboratoriali, Palazzo Galeota e Palazzo De Notaristefani ospiteranno alcune delle mostre più attese e dal 23 giugno anche il Chiostro di San Francesco diventerà uno spazio espositivo grazie alla partnership con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro che mette a disposizione la splendida location del dipartimento jonico dell’Università nella Città Vecchia. Fra le strade della Città dei due mari sarà possibile incontrare artisti internazionali impegnati in laboratori e ai quali saranno dedicate mostre ed eventi di grande impatto. Tra questi: Sam Gregg, uno dei primi grandi ospiti delle residenze d’artista, dal 24 aprile, ha già realizzato – oltre al lavoro in residenza sugli abitanti della Città Vecchia che sarà allestito in esterni proprio sull’isola – un laboratorio di fotografia rivolto ai giovani tarantini, i cui lavori finali verranno esposti durante Artlab Eyeland. Il fotografo londinese presenzierà inoltre alla sua mostra personale a Palazzo De Notaristefani, un’esposizione dedicata ad un progetto ancora in corso e realizzato interamente sulla città di Napoli nell’arco di una decina d’anni. Alex Palmieri, a cui va l’onore di aprire la manifestazione con il dj set del 2 giugno, sarà il protagonista – dal 28 giugno al 14 luglio – di un laboratorio di produzione musicale, durante il quale i partecipanti impareranno attivamente a raccontare la città e a promuovere la sua bellezza per mezzo di registrazioni ambientali; i presenti potranno produrre una traccia musicale interamente scritta con i suoni della Città Vecchia. Il corso di Alex Palmieri sarà quindi orientato all’ascolto come visione e comprensione di un luogo abitato dalle anime che lo vivono e come unico senso per esplorare la città. Caos, nome d’arte di Dario Pruonto, sarà a Taranto dal 29 maggio al 15 giugno e presenterà al pubblico un progetto di arte partecipata, che coinvolgerà i cittadini in attività di rigenerazione urbana, allo scopo di creare coesione sociale e favorire la cittadinanza attiva e l’ascolto generativo. Di origini milanesi, Dario Pruonto è un artista pubblico e figura di riferimento della street poetry italiana; la sua ricerca esplora il rapporto tra arte visiva, linguaggio e contesto urbano e tocca temi complessi quali l’incomunicabilità, il confine e la relazione. Ogni capacità e conoscenza, ogni punto di vista, rappresenterà quindi una parte del progetto realizzato tra le vie di Taranto, con un profondo senso etico e un valore sociale. Non la cittadinanza al servizio dell’artista, ma l’artista al servizio della cittadinanza. Il collettivo tedesco Mentalgassi sarà presente in due momenti distinti: dal 23 al 26 maggio, per fotografare gli abitanti della Città Vecchia, e dal 7 all’11 giugno, per l’allestimento collettivo dell’opera finale. Mentalgassi è un collettivo di artisti che opera a livello internazionale nel campo della fotografia e degli interventi urbani; la loro attività artistica è votata allo stravolgimento della forma e degli utilizzi di oggetti di uso quotidiano, creando momenti sorprendenti. Combinano fotografia, manipolazione delle immagini, scultura e street art ed espongono en plein air nei contesti metropolitani. La mostra è a cura di Rica Cerbarano che firma anche le mostre fotografiche dedicate a Polina Osipova, designer e artista della Repubblica Ciuvascia della Federazione Russa che ha recuperato le tradizioni ancestrali delle donne del suo popolo per sfidare i limiti del suo paese e della sua cultura e Mous Lamrabat che con From Morocco to the World ridefinisce i codici della moda e del lusso sullo sfondo del meraviglioso paesaggio naturale del suo Paese.

Arianna Rinaldo firma invece la curatela delle mostre fotografiche: Where Do We Go When The Final Wave Hits di Arko Datto, artista indiano, esploratore e critico dell’era digitale, che si propone con questa selezione di immagini di indagare la distopia dell’imminente apocalisse ambientale nei contesti non urbani della regione del Delta. By an Eye Witness di Azadeh Akhlaghi, un dialogo visuale fra chi resta e chi va via, tra la morte, con gli spiriti, i rimpianti ed i ricordi, e la vita realizzato dall’artista iraniana già assistente alla regia di Abbas Kiarostami e fotografa di fama internazionale. Arquitectura Libre di Adam Wiseman, fotografo messicano con approccio fotogiornalistico al rapporto tra immagine e realtà, che esplora l’idea di casa non a partire dalla sua funzione, ma come simbolo. Le exhibition di arte contemporanea sono curate da Roberto Lacarbonara: La riappropriazione della città dell’architetto, designer, artista, teorico e storico dell’architettura Ugo La Pietra, “ricercatore nelle arti visive” che illustra come riappropriarsi della città per mezzo di operazioni comportamentali e non di interventi fisici.

Costruire, installazione di scarti delle produzioni industriali che vuole alludere alla progressiva urbanizzazione del paesaggio reale, firmata dal romagnolo Marco Neri che dedica la sua ricerca artistica al recupero della pittura. After After Love, installazione ambientale in legno e vetro ispirata alla “casa fai-da-te” del film “One week” di Buster Keaton in proiezione grazie alla Cineteca di Bologna e realizzata dal duo artistico napoletano Vedovamazzei (Simeone Crispino e Stella Scala) con grande ironia, sperimentazione e gioco mettendo in discussione la nostra identità e le nostre certezze.

Biennale Architettura, il Leone d’oro al Padiglione del Brasile

Biennale Architettura, il Leone d’oro al Padiglione del Brasile

Askanews

Editore: askanews S.p.A.
Direzione e coordinamento A.BE.T.E. S.p.A.
Sede Legale: Via Prenestina 685, 00155 Roma
Sedi Operative: Via Prenestina 683, 00155 Roma
Corso Europa 7, 20122 Milano – Via della Scala 11, 50123 Firenze
Ph. +39 06695391
Capitale Sociale: € 1.390.422,00 i.v. – P.I. 01719281006 – C.F. 07201450587

© 2017 askanews S.p.A.