Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Mbda, Béranger: cooperazione fondamentale, nessuno può fare da solo

Mbda, Béranger: cooperazione fondamentale, nessuno può fare da soloParigi, 15 mar. (askanews) – “La guerra in Ucraina ci ha ricordato brutalmente l’importanza del concetto di sicurezza e soprattutto di sovranità. E quanto ancora di più oggi sia importante la cooperazione che è l’unica maniera per fare massa critica visto che nessun paese europeo può pensare di poter fare da solo”.
Lo ha sottolineato Éric Béranger, CEO di Mbda, in occasione della conferenza stampa internazionale di presentazione dei risultati del Gruppo nel 2022 e le prospettive per il 2023, al Musée de l’Armée di Parigi
“In questo senso – ha aggiunto – oggi Mbda è più rilevante che mai: è un tool per la sovranità e per la cooperazione, che permette di consolidare le risorse, umane, industriali, finanziarie”. Sovranità da costruire, nel quadro europeo, “tutti insieme” e che per Béranger si declina con “la libertà di valutazione, libertà di decisione e libertà di azione”.
In materia di produzione e di risposta ad un mercato in forte crescita oggi servono “volumi e velocità” ed in questo “è fondamentale il rapporto con la supply chain e il dialogo con i clienti”.
Annunciato inoltre un forte investimento in risorse umane nel 2023, “con un programma di più di 2000 assunzioni”, ed un impatto in Italia di circa 200 unità.

Meta licenzierà altri 10.000 lavoratori dopo i tagli novembre

Meta licenzierà altri 10.000 lavoratori dopo i tagli novembreNew York, 14 mar. (askanews) – Il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha dichiarato martedì, in un post, che la società prevede di tagliare le posizioni di altri 10.000 dipendenti nei prossimi due mesi, dopo che in novembre già altri 11.000 impiegati erano stati licenziati, pari a circa il 13% del personale complessivo.
I piani di ristrutturazione saranno incentrati “sull’annullamento di progetti con bassa priorità e sulla riduzione dei nostri tassi di assunzione”. Per velocizzare il processo decisionale verranno rimossi anche livelli di middle management e si prevede di chiudere altri 5.000 ruoli aperti che non sono stati ancora ricoperti.
Zuckerberg, ha definito il 2023 “l’anno dell’efficienza”, in cui l’azienda mirerà a diventare “un’organizzazione più forte e più agile”. Restano attivi tutti i settori impegnati nel costruire il metaverso e la realtà aumentata.

Energia, Biden approva controverso progetto di trivellazione Alaska

Energia, Biden approva controverso progetto di trivellazione AlaskaNew York, 13 mar. (askanews) – Lunedì l’amministrazione Biden ha approvato un massiccio progetto di perforazione in Alaska, a favore della compagnia petrolifera ConocoPhillips, per circa 30 anni, nonostante le obiezioni dei gruppi ambientalisti.
Il progetto Willow dovrebbe produrre 576 milioni di barili di petrolio, provocando al contempo emissioni per 239 milioni di tonnellate di anidride carbonica, equivalenti a guidare più di 51 milioni di auto a benzina per un anno.
L’approvazione finale riguarda tre siti di perforazione ed esclude le operazioni in un altro sito, in attesa di ulteriori indagini. Il progetto Willow è stato particolarmente sostenuto dai rappresentanti dell’Alaska al Congresso, poiché apporterà benefici economici alla regione.

Pfizer acquista Seagen, leader farmaci antitumorali per 43 mld usd

Pfizer acquista Seagen, leader farmaci antitumorali per 43 mld usdNew York, 13 mar. (askanews) – Il colosso farmaceutico Pfizer pagherà 43 miliardi di dollari per l’acquisto dell’azienda biotecnologica Seagen, pioniera in farmaci che attaccano le cellule cancerogene risparmiando quelle sane. Le società prevedono che l’accordo si concluda alla fine di quest’anno o all’inizio del prossimo anno.
Pfizer sta cercando di accrescere il suo portafoglio di trattamenti contro il cancro, poiché il produttore di farmaci si prepara a un forte calo delle vendite dei vaccini Covid-19 e alla scadenza dei brevetti per alcuni dei suoi trattamenti più venduti.
L’accordo con Seagen aggiungerà quattro terapie antitumorali approvate con vendite combinate per quasi 2 miliardi di dollari nel 2022. Pfizer ha dichiarato che pagherà 229 dollari in contanti per azione, un premio del 32,7% rispetto al prezzo di chiusura di Seagen di venerdì.

Biden: Americani siano certi che sistema bancario è al sicuro

Biden: Americani siano certi che sistema bancario è al sicuroNew York, 13 mar. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden, intervenendo lunedì mattina sul fallimento della Silicon Valley Bank, che ha agitato i mercati nel fine settimana ha dichiarato: “Gli americani possono esser certi che il sistema bancario è al sicuro”. Il presidente ha aggiunto che “i vostri depositi saranno lì quando ne avrete bisogno”.
Biden ha spiegato che quando la scorsa settimana, ha saputo dei problemi delle banche e dell’impatto che avrebbero potuto avere sui posti di lavoro, sulle piccole imprese e sul sistema bancario in generale, ha incaricato il suo team “di agire rapidamente per proteggere questi interessi e l’hanno fatto venerdì”, prendendo il controllo degli asset della banca californiana, rifugio di molte startup tecnologiche.

Saudi Aramco, utile record nel 2022, aumentato del 47%

Saudi Aramco, utile record nel 2022, aumentato del 47%Roma, 12 mar. (askanews) – Saudi Aramco ha registrato un utile record di 161 miliardi di dollari nel 2022 e ha aumentato il dividendo sul risultaro di un anno tumultuoso per il mercato dell’energia che ha consentito al colosso petrolifero saudita, il più grande produttore di greggio al mondo, di fare cassa.
La compagnia statale dell’Arabia Saudita ha dichiarato di aver venduto più petrolio rispetto al 2021, di aver migliorato i margini di raffinazione e di aver beneficiato del rialzo dei prezzi del greggio, che hanno contribuito al balzo del 47% dell’utile netto al massimo da quando la società ha iniziato a pubblicare i risultati dopo la quotazione nel 2019.
Gli enormi profitti di Saudi Aramco completano la serie di risultati record per le più grandi compagnie petrolifere e gasiere del mondo dopo che i prezzi dei combustibili fossili sono aumentati vertiginosamente lo scorso anno a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Shell ha riportato utili di quasi 40 miliardi di dollari, i più alti nei suoi 115 anni di storia, mentre ExxonMobil ha realizzato profitti per 55,7 miliardi di dollari, il massimo mai raggiunto da una compagnia petrolifera occidentale.
Saudi Aramco è il più grande produttore mondiale di greggio e una delle poche società con capacità produttiva in eccesso che può essere utilizzata dal governo dell’Arabia Saudita per aumentare o diminuire l’offerta in linea con la domanda globale. Ha aumentato la produzione fino al 2022, prima che l’Arabia Saudita, in accordo con altri membri del cartello Opec, sfidasse la pressione degli Stati Uniti e tagliasse la produzione a novembre in risposta a presunte prospettive più deboli per la domanda.
L’anno scorso ha prodotto 11,5 milioni di barili al giorno di greggio e altri idrocarburi liquidi, che rappresentano circa il 10% dell’offerta mondiale di greggio.
Mentre molti rivali hanno rallentato gli investimenti nell’estrazione di petrolio nel tentativo di ridurre le proprie emissioni, Saudi Aramco è una delle poche società che investe nell’aumento della sua capacità di produzione massima, da 12 milioni di barili al giorno a 13 milioni. La spesa in conto capitale totale nel 2022 è aumentata del 18% su base annua, a 37,6 miliardi di dollari, rispetto ai 24,8 miliardi di dollari spesi da Shell. Saudi Aramco prevede di spendere dai 45 ai 55 miliardi di dollari nel 2023.
Amin Nasser, amministratore delegato, ha affermato che i “rischi di sottoinvestimento” nella produzione di petrolio e gas sono reali e stanno già contribuendo all’aumento dei prezzi. “Per sfruttare i nostri vantaggi unici su larga scala ed essere parte della soluzione globale, Aramco ha intrapreso il più grande programma di spesa in conto capitale della sua storia”, ha affermato.
Il free cash flow delle attività è stato di 148,5 miliardi di dollari, rispetto ai 107,5 miliardi nel 2021.
Aramco ha aumentato il suo dividendo, uno dei più ricchi al mondo, del 4% per il quarto trimestre a 19,5 miliardi di dollari, da pagare entro la fine di marzo. Il payout è una fonte vitale di entrate per il governo dell’Arabia Saudita, che detiene ancora direttamente il 94% delle azioni di Saudi Aramco. Ha offerto in borsa poco meno del 2% delle azioni della società nel dicembre 2019 e l’anno scorso ha collocato un altro 4% presso fondo sovrano saudita.

Philips, forte impegno parametri Esg, 77% utilizzo energie rinnovabili

Philips, forte impegno parametri Esg, 77% utilizzo energie rinnovabiliRoma, 10 mar. (askanews) – Royal Philips, leader mondiale nelle tecnologie per la salute, ha fatto notevoli progressi verso la realizzazione dei suoi ambiziosi obiettivi ambientali, sociali e di governance (ESG). Nel 2022, con i suoi prodotti e servizi, Philips ha migliorato la vita di 1,81 miliardi di persone, di cui 202 milioni in comunità svantaggiate. Nello stesso tempo l’azienda ha ridotto ulteriormente le emissioni di CO2 legate alle operation e, insieme ai suoi fornitori, quelle indirette (Scope 3) lungo tutta la catena del valore dell’assistenza sanitaria. Lo rende noto la multinazionale olandese in un comunicato.
“Continuiamo ad avvicinarci al nostro obiettivo di migliorare la vita di 2 miliardi di persone l’anno entro il 2025, intensificando allo stesso tempo i nostri sforzi per essere sostenibili sia nelle nostre operation che lungo la catena del valore”, ha dichiarato Marnix van Ginneken, Chief ESG & Legal Officer di Royal Philips. “Il crescente slancio da parte del settore sanitario e dei clienti a ridurre l’impatto ambientale collettivo ci incoraggia a impegnarci ogni giorno di più per contenere le emissioni lungo tutta la value-chain dell’assistenza sanitaria e a guidare il passaggio verso un’economia circolare”.
I risultati raggiunti avvicinano Philips all’obiettivo di migliorare 2 miliardi di vite all’anno entro il 2025, di cui 300 milioni nelle comunità svantaggiate. Nel 2022 è stato possibile migliorare l’accesso alle cure nelle comunità svantaggiate grazie a partnership, allo sviluppo di soluzioni digitali innovative e all’introduzione di nuovi modelli di business e di finanziamento, sostenibili e scalabili.
Tra gli altri sviluppi chiave nella dimensione sociale, spiccano il 30% di donne in ruoli dirigenziali, una maggiore attenzione alla salute e al benessere dei dipendenti (sia fisico che mentale) e una costante attenzione nel creare luoghi di lavoro sicuri e salubri.
Nel 2022, il contributo dei ricavi derivanti da un approccio di economia circolare ha raggiunto il 18% del fatturato (nel 2021 era il 16%). Nello stesso anno, la restituzione di apparecchiature mediche di grandi dimensioni è aumentata del 10% rispetto al precedente, per un totale di oltre 3.500 sistemi. Inoltre, i consumatori hanno iniziato a sfruttare le opportunità, recentemente rese disponibili, di noleggiare i tiralatte Philips Avent o i dispositivi di epilazione IPL Lumea.
Nella progettazione di nuovi prodotti – informa ancora la nota dell’azienda – Philips applica principi di EcoDesign per ridurne il consumo energetico, evitare l’utilizzo di sostanze pericolose, prevedere la circolarità a fine ciclo e rendere gli imballaggi più facili da riciclare e riutilizzare. Il contributo al fatturato generato da prodotti e soluzioni EcoDesigned ha raggiunto quota 71,7% (2021: 70,5%), sostenuto da prodotti per la cura e la bellezza, che contengono oltre il 25% di plastica riciclata, e dall’introduzione nell’Oral Healthcare delle prime testine per spazzolini contenenti il 75% di materiali bio-based.
La domanda di sistemi sanitari sostenibili è supportata invece da soluzioni come l’MR 5300 con il suo magnete BlueSeal, leader del settore, che aiuta i reparti di radiologia a ridurre in modo significativo la necessità di gas elio, sottoprodotto dell’estrazione di combustibili fossili e risorsa sempre più scarsa in natura.
Oltre a rimanere neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio (dal 2020), Philips ha raggiunto il 77% (2021: 74%) di utilizzo di energia rinnovabile, superando l’obiettivo del 75% entro il 2025. Ha inoltre ridotto del 22% le emissioni di CO2 legate a trasporti e distribuzione, grazie a una politica di trasporto aereo più rigorosa e all’ottimizzazione dei magazzini.
La circolarità del ciclo di rifiuti è arrivata al 91% (2021: 87%) attraverso il riciclo, il riutilizzo e la loro riduzione. Un esempio è la sostituzione della plastica monouso negli imballaggi dei fornitori con scatole che possono essere utilizzate più volte. Di conseguenza, meno dello 0,1% dei rifiuti rimanenti a livello operativo è stato conferito in discarica, in linea con l’ambizione di Philips di essere “zero waste”.
Philips è inoltre orgogliosa del fatto che CDP, una ONG globale che valuta le prestazioni e la gestione delle emissioni di CO2 delle aziende, abbia inserito Philips nella lista CDP Climate Change “A” per la decima volta consecutiva, grazie alle performance nel contrasto al cambiamento climatico e alla trasparenza dell’azienda.
Nel 2022, Philips è stata la prima azienda health tech ad aver ottenuto l’approvazione dell’iniziativa Science Based Targets (SBTi) per gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 dell’intera catena del valore, compresi Scope 1 (interne), Scope 2 (approvvigionamento energetico), Scope 3 (value-chain).
Da una ricerca di Health Care Without Harm emerge come il 71% delle emissioni mondiali Scope 3 del settore sanitario derivi principalmente supply-chain . Per questo motivo Philips collabora assiduamente con i suoi fornitori, mettendo a loro disposizione gli strumenti, le competenze e l’esperienza acquisita nelle proprie operation per aiutarli a valutare e ridurre le emissioni. Il 41% dei fornitori (in base alla spesa) si è impegnato a rispettare gli obiettivi basati su questi parametri (2021: 28%) – l’obiettivo di Philips è il 50% entro il 2025.
L’impegno di Philips per una governance responsabile e trasparente è illustrato nel report Philips Human Rights Report 2022, attraverso il quale l’azienda ha aggiornato gli stakeholder sui progressi compiuti nell’ultimo anno in ambito diritti umani, e sui piani per un continuo miglioramento.
Philips continua inoltre ad avere un ruolo attivo – in collaborazione con istituzioni globali come l’International Financial Reporting Standards (IFRS) Foundation, il World Economic Forum (WEF) e l’Unione Europea – nel contribuire all’evoluzione verso un quadro di rendicontazione ESG basato su parametri global standard.
Per una visione completa dei risultati ottenuti da Philips in ambito ambientale, sociale e di governance, Philips rimanda al capitolo 5 del Philips Annual Report 2022.

Aerei, Iata: a gennaio traffico aereo +67% su base annua

Aerei, Iata: a gennaio traffico aereo +67% su base annuaRoma, 8 mar. (askanews) – Continua nel 2023 la ripresa del traffico aereo internazionale. Secondo i dati diffusi dalla Iata, l’Associazione internazionale del trasporto aereo, il traffico totale nel gennaio 2023 (misurato in chilometri passeggeri di ricavi o RPK) è aumentato del 67% rispetto al gennaio 2022. A livello globale, il traffico è ora all’84,2% dei livelli di gennaio 2019.
Il traffico nazionale di gennaio 2023 è aumentato del 32,7% rispetto al periodo dell’anno precedente, grazie all’abolizione della politica zero-COVID in Cina. Il traffico nazionale totale di gennaio 2023 è stato pari al 97,4% del livello di gennaio 2019.
Il traffico internazionale è aumentato del 104% rispetto a gennaio 2022, con tutti i mercati che hanno registrato una forte crescita, guidata dai vettori della regione Asia-Pacifico. Gli RPK internazionali hanno raggiunto il 77% dei livelli di gennaio 2019.
“La domanda di viaggi aerei è partita molto bene nel 2023. La rapida rimozione delle restrizioni COVID-19 per i viaggi nazionali e internazionali in Cina è di buon auspicio per la continua e forte ripresa del settore dalla pandemia nel corso dell’anno. E, cosa importante, le numerose incertezze economiche e geopolitiche di questi giorni non hanno frenato la domanda di viaggi”, ha dichiarato Willie Walsh, Direttore Generale della Iata.

Henkel, forte crescita fatturato 2022 a 22,4 mld, margine op -13,7%

Henkel, forte crescita fatturato 2022 a 22,4 mld, margine op -13,7%

A 2,3 miliardi di euro. Prevista ulteriore crescita fatturato 2023

Roma, 7 mar. (askanews) – Fatturato in espansione e margine operativo in calo per il colosso dei prodotti per la casa Henkel. “In un anno molto sfidante come il 2022 abbiamo ottenuto una significativa crescita del fatturato e una profittabilità soddisfacente, e abbiamo implementato importanti misure strategiche. Siamo riusciti a compensare parzialmente il drammatico aumento dei costi delle materie prime e della logistica applicando prezzi più alti e continuando a lavorare sull’efficienza. Il nostro fatturato è così salito al nuovo record di circa 22,4 miliardi di euro, con un profitto operativo di 2,3 miliardi di euro. Su queste basi, proporremo agli azionisti un dividendo allo stesso livello dell’anno scorso. Con l’integrazione delle nostre attività rivolte al largo consumo nella nuova divisione Consumer Brands, abbiamo avviato con successo una delle più grandi trasformazioni della nostra azienda negli ultimi decenni”, ha detto in una nota il CEO di Henkel, Carsten Knobel.
“Grazie al grande impegno del nostro team globale, alla nostra cultura, alla solida e lungimirante strategia di crescita, abbiamo superato complessivamente bene le difficoltà dell’anno fiscale appena concluso. Siamo ben equipaggiati per navigare in questi tempi complessi e raggiungere obiettivi ambizioni. Siamo pronti per crescere ancora, trainati dallo sviluppo delle nostre divisioni Adhesive Technologies e Consumer Brands”.
Il fatturato del Gruppo Henkel è salito a 22.397 milioni di euro nell’anno fiscale 2022, con una crescita nominale dell’11,6% e una significativa crescita organica pari all’8,8%, dovuta anche all’aumento dei prezzi praticati da tutte le business unit. Acquisizioni e dismissioni hanno avuto un impatto pari al -1,1% sul fatturato, mentre le oscillazioni valutarie hanno avuto un impatto positivo pari al 3,9%.
La divisione Adhesive Technologies ha ottenuto una crescita a doppia cifra del fatturato organico (+13,2%) grazie al contributo di tutte le aree di business. L’andamento del fatturato organico di Beauty Care è stato leggermente negativo (-0,5%). Mentre il segmento professionale della cura dei capelli ha mostrato segni di ripresa, le attività al consumo sono state penalizzate dalle misure già annunciate di gestione del portafoglio. La business unit Laundry & Home Care ha visto una crescita del fatturato organico del 6,3%, trainata soprattutto dallo sviluppo importante dell’area Laundry Care.
Nei mercati emergenti il fatturato è cresciuto in termini organici del 13,3%, mentre nei mercati maturi lo sviluppo è stato del 5,2%.
Il margine operativo depurato (EBIT depurato) ha raggiunto i 2.319 milioni di euro, in calo rispetto ai 2.686 milioni di euro dell’anno fiscale 2021 (-13,7%). Sulla profittabilità ha pesato l’aumento rilevante dei costi delle materie prime e della logistica, che sono stati solo parzialmente compensati dal rincaro dei prezzi e dalle continue misure per contenere i costi e migliorare l’efficienza della produzione e della supply chain. Al 10,4%, il tasso depurato di ritorno sulle vendite (margine EBIT depurato) è stato inferiore allo scorso anno (13,4% nel 2021).
Gli utili depurate per azione privilegiata sono scesi del 14,5% a 3,90 euro (4,56 euro l’anno scorso), ovvero del 17,8% a tassi costanti di cambio.
Il capitale circolante netto in percentuale sul fatturato è cresciuto del 4,5%, guadagnando 2,3 punti percentuali rispetto all’anno scorso. Questo è attribuibile principalmente al rilevante aumento dei prezzi dei materiali diretti.
Il flusso libero di cassa è stato pari a 653 milioni di euro, in significativo calo rispetto ai 1.478 milioni di euro del 2021 in ragione dell’aumento del capitale circolante netto e del flusso ridotto di cassa delle attività operative, risultato del margine operativo inferiore.
La posizione finanziaria netta è stata di -1.267 milioni di euro (-292 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Ciò riflette le spese relative alla campagna di riacquisto delle azioni lanciata nel febbraio 2022 e al pagamento dei dividenti nel secondo trimestre dell’anno.
All’Annual General Meeting del 24 aprile 2023 sarà proposto agli azionisti un dividendo allo stesso livello dello scorso anno, pari a 1,85 euro per azione privilegiata e 1,83 euro per azione ordinaria. Questo corrisponde a un rapporto di payout del 46,6%, che è superiore alla fascia tra il 30 e il 40% indicata come obiettivo e riflette l’inusuale impatto sulla profittabilità dell’aumento dei prezzi e dei costi della logistica. La solidità finanziaria e il basso indebitamento del Gruppo consentono a Henkel di mantenere continuità nei dividendi proposti agli azionisti.
L’economia mondiale rimarrà debole nel 2023. In base alle attuali stime, la spinta inflazionistica resterà alta a causa dell’aumento previsto del costo del lavoro, dell’energia e dei beni commodity. In questo contesto, rispetto al 2022 si attende per i prezzi medi dei materiali diretti un rincaro nella fascia bassa o media della cifra singola. I tassi d’interesse rimarranno significativamente più alti negli anni scorsi. La domanda industriale sarà inferiore all’anno passato, mentre la ripresa dei mercati al consumo nelle aree chiave per Henkel subirà un rallentamento. La dismissione delle attività di Henkel in Russia sarà completata entro la fine del primo trimestre 2023.
Considerati questi elementi, per l’anno fiscale 2023 Henkel prevede una crescita organica del fatturato tra l’1,0 e il 3,0%, con uno sviluppo in questa fascia per entrambe le business unit. Il tasso depurato di ritorno sulle vendite (margine EBIT depurato) è atteso tra il 10,0 e il 12,0%, in particolare tra il 13,0 e il 15,0% per Adhesive Technologies e tra il 7,5 e il 9,5% per Consumer Brands. A tassi costanti di cambio, l’utile depurato per azione privilegiata (EPS) è stimato tra il -10,0 e il +10,0%.
Annunciata nel gennaio 2022, l’integrazione delle attività rivolte al largo consumo in un’unica divisione rappresenta una delle maggiori trasformazioni di Henkel negli ultimi decenni. La nuova business unit Consumer Brands, operativa dall’inizio del 2023, riunisce nella stessa organizzazione tutti i marchi al consumo in diverse categorie merceologiche, compresi brand iconici come Persil (Dixan in Italia) e Schwarzkopf. Con questa operazione, Henkel ha creato una piattaforma multicategoria del valore di circa 11 miliardi di euro di fatturato nel 2022.

Usa, -1,6% ordini alle fabbriche a gennaio, meno delle stime

Usa, -1,6% ordini alle fabbriche a gennaio, meno delle stimeNew York, 6 mar. (askanews) – A gennaio, gli ordini alle fabbriche negli Stati Uniti sono in declino ma meno delle attese. Il Dipartimento del Commercio ha reso noto che gli ordini sono scesi dell’1,6%, dopo che in dicembre si era registrato +1,8%. Il dato di dicembre è stato rivisto ed è passato da +1,8% a +1,7%.
Al netto dei trasporti, gli ordini alle fabbriche sono cresciuti dell’1,2%. Escludendo la difesa, un’altra categoria volatile, il dato ha perso l’1,8%.