Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Petrolio, prezzi in netto calo. Wsj: Emirati pensano a lasciare Opec+

Petrolio, prezzi in netto calo. Wsj: Emirati pensano a lasciare Opec+Roma, 3 mar. (askanews) – Prezzi del petrolio in netto calo sul mercato dopo che il Wall Street Journal, in un lungo pezzo sulle difficoltà nei rapporti tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, ipotizza che gli Emirati, penalizzati dalle quote produttive decise dall’Opec+, possano lasciare il cartello. Il greggio Brent consegna a maggio cede 1,50 dollari a 83,25 dollari al barile, il Wti consegna ad aprile perde 1,41 dollari a 76,75 dollari al barile.
“All’interno dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, dominata dai sauditi, gli Emirati Arabi Uniti sono obbligati a pompare molto meno delle loro capacità, danneggiando le loro entrate petrolifere. Gli Emirati hanno spinto a lungo per pompare più petrolio, ma i sauditi hanno detto di no, secondo i delegati dell’OPEC” scrive il quotidiano finanziario Usa. “Ora, dicono funzionari emiratini, gli Emirati Arabi Uniti, stanno avendo un dibattito interno sull’uscita dall’OPEC, una decisione che scuoterebbe il cartello e minerebbe il suo potere sui mercati petroliferi globali”.
Wsj spiega: “Gli Emirati si sono scontrati con i sauditi lo scorso ottobre quando l’OPEC+ ha deciso di ridurre drasticamente la produzione di petrolio per sostenere i prezzi. In pubblico, gli Emirati hanno sostenuto il taglio della produzione, ma funzionari statunitensi hanno affermato che hanno detto loro in privato che volevano pompare di più, in linea con i desideri di Washington, ma hanno incontrato la resistenza dell’Arabia Saudita”.

Tesla punta a nuovo modello economico ma non dà tempi, titolo giù 5%

Tesla punta a nuovo modello economico ma non dà tempi, titolo giù 5%Roma, 2 mar. (askanews) – Incontrando ieri gli investitori i vertici di Tesla hanno affermato che, grazie ai miglioramenti in termini di efficienza e costi, l’azienda è sulla buona strada per lanciare un veicolo elettrico molto più economico, attingendo a un nuovo ampio mercato.
I progressi compiuti verso quella che l’azienda ha definito una “piattaforma di nuova generazione” per un veicolo più economico hanno dominato il primo investor day di Tesla nella sua fabbrica in Texas. Le azioni della società sono scese del 5% nel dopoborsa americani perchè i dirigenti non hanno voluto dare dettagli su quando sarebbe stato lanciato un nuovo modello o quanto sarebbe costato.
Lars Moravy, capo dell’ingegneria dei veicoli, ha dichiarato: “Ci muoveremo così rapidamente nei prossimi due anni”. Ha aggiunto che il nuovo veicolo “di grande volume” sarebbe stato prodotto in una serie di stabilimenti dell’azienda, tra cui una nuova struttura in Messico che è stata annunciata dal presidente del paese all’inizio di questa settimana e confermata da Tesla ieri.
L’amministratore delegato Elon Musk ha affermato che “l’accessibilità economica” è stata il più grande ostacolo all’ingresso in un mercato molto più ampio da parte di Tesla. Prima delle recenti riduzioni dei prezzi per i suoi veicoli elettrici, ha affermato, “non eravamo sicuri di quale fosse l’elasticità sul prezzo della domanda per Tesla”.
“Abbiamo scoperto che anche piccole variazioni di prezzo hanno un grande impatto sulla domanda, molto grande”, ha aggiunto.
Nella prima apparente conferma che il giro di riduzioni dei prezzi ha contribuito a rilanciare la domanda dopo un inizio anno debole, Tom Zhu, capo delle operazioni di Tesla in Cina, ha affermato che i prezzi più bassi hanno avuto un impatto immediato, con l’azienda che ha aumentato la sua quota di mercato nel Paese.
Musk ha assunto un ruolo insolitamente di basso profilo all’evento per gli investitori, lasciando ai dirigenti il compito di illustrare in dettaglio come hanno migliorato l’efficienza e ridotto i costi con l’obiettivo di rendere più economica la produzione del prossimo modello dell’azienda.
Zhu ha affermato che la società ha seguito un processo in ciascuno dei suoi stabilimenti automobilistici di “interrogazione, eliminazione, semplificazione, accelerazione, automatizzazione” – interrogando ogni fase del suo processo di produzione e tagliando tutto ciò che non era essenziale, prima di capire come accelerare il processo e automatizzarlo.
Un’auto a un prezzo inferiore è vista da molti analisti di Wall Street come essenziale per l’obiettivo di Tesla di vendere 20 milioni di veicoli all’anno entro la fine del decennio, rispetto agli 1,3 milioni venduti nel 2022. Zach Kirkhorn, chief financial officer, ha affermato che la società ha bisogno di investimenti da 150 miliardi a 175 miliardi di dollari per raggiungere il suo obiettivo di produzione nel 2030, anche se ha aggiunto che la casa automobilistica prevede di raggiungere questo obiettivo con il suo flusso di cassa operativo.
Commentando il nuovo stabilimento in Messico, Musk ha dichiarato: “Continueremo ad espandere la produzione in tutti i nostri stabilimenti. Non si tratta di spostare la produzione da nessuna parte da nessuna parte, si tratta di espandere la produzione globale totale”.

Gb, a febbraio scendono prezzi case, maggior calo da un decennio

Gb, a febbraio scendono prezzi case, maggior calo da un decennioRoma, 1 mar. (askanews) – I prezzi delle case nel Regno Unito sono diminuiti dell’1,1% annuo a febbraio, il loro primo calo annuale da giugno 2020 mettendo a segno la contrazione più netta da novembre 2012, secondo un rapporto ampiamente seguito della società edile Nationwide.
Febbraio ha visto un calo dello 0,5% su base mensile, con i prezzi ora inferiori del 3,7% rispetto al picco di agosto 2022 poiché i tassi ipotecari più elevati e una crisi del costo della vita hanno continuato a scoraggiare l’acquisto di case.
“La recente serie di dati deboli sui prezzi delle case è iniziata con la turbolenza del mercato finanziario in risposta al mini-Budget alla fine di settembre dello scorso anno”, ha dichiarato mercoledì il capo economista nazionale Robert Gardner in un comunicato stampa.
I tassi dei mutui sono aumentati vertiginosamente nel settembre 2022 dopo che il disastroso “mini-budget” di riduzione delle tasse dell’ex primo ministro Liz Truss aveva provocato un crollo record nel mercato dei titoli di stato del Regno Unito, portando infine a un intervento della Banca d’Inghilterra e alle dimissioni di Truss dopo soli 44 giorni min carica.
Il calo di febbraio probabilmente riflette il persistente danno alla fiducia e la compressione dei redditi delle famiglie, con l’inflazione che continua a superare la crescita dei salari e i tassi dei mutui che rimangono sostanzialmente più alti rispetto ai minimi del 2021, ha spiegato ancora Gardner.

Cina, industria accelera: Pmi manifatturiero a top da febbraio 2012

Cina, industria accelera: Pmi manifatturiero a top da febbraio 2012Roma, 1 mar. (askanews) – L’attività manifatturiera cinese è cresciuta al ritmo più veloce in oltre un decennio a febbraio, smentendo tutte le aspettative, con la produzione in aumento dopo la revoca delle restrizioni COVID-19 alla fine dell’anno scorso.
L’indice dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero (PMI) è balzato a 52,6 da 50,1 di gennaio secondo quanto reso noto dall’Ufficio nazionale di statistica cinese, sopra la soglia dei 50 punti che separa l’espansione e la contrazione dell’attività. Il PMI ha superato di gran lunga una previsione degli analisti di 50,5 ed è stata la lettura più alta dall’aprile 2012.

Fmi, economista cileno Valdés direttore Western Hemisphere Department

Fmi, economista cileno Valdés direttore Western Hemisphere DepartmentRoma, 28 feb. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale ha nominato Rodrigo Valdés nuovo direttore del Western Hemisphere Department, che supervisiona tutte le Americhe. Secondo quanto riporta un comunicato, assumerà la carica dal primo maggio succedendo a Ilan Goldfajn, che lascerà il Fondo per per assumere la presidenza della banca di sviluppo Inter americana.
Valdez è professore di economia alla School of government dell’Università cattolica del Cile, precedentemente è stato ministro delle Finanze cileno. E’ già stato vice direttore del Dipartimento occidentale del Fmi dal 2009 al 2012.

Pfizer valuta acquisizione biotech Seagen per 30 miliardi dollari

Pfizer valuta acquisizione biotech Seagen per 30 miliardi dollariNew York, 27 feb. (askanews) – La casa farmaceutica Pfizer è in trattative per l’acquisizione della compagnia di biotecnologia Seagen, secondo il Wall Street Journal, in un accordo valutato oltre 30 miliardi di dollari. Se l’accordo venisse ultimato, Pfizer aggiungerebbe al suo portfolio una gamma di terapie antitumorali mirate. Le trattative sono ancora in fase iniziale e potrebbero incontrare ostacoli da parte dell’antitrust.
L’anno scorso Seagen era in trattative per entrare a far parte del gruppo Merck & Co., in un accordo che sarebbe valso almeno 40 miliardi di dollari, ma le due parti non sono arrivate in dirittura di arrivo. Pfizer, lo scorso anno ha fatturato 100 miliardi di dollari. Seagen ha ricevuto l’approvazione per terapie che trattano linfomi e forme di cancro al seno.

Biden su inflazione Usa gennaio:Ottimista,c’è molto lavoro da fare

Biden su inflazione Usa gennaio:Ottimista,c’è molto lavoro da fareNew York, 24 feb. (askanews) – “Il rapporto di oggi mostra che abbiamo compiuto progressi sull’inflazione, ma abbiamo ancora molto lavoro da fare”, ha detto venerdì il presidente americano Joe Biden, commentando i dati sull’inflazione di gennaio. .
Biden ha ribadito che “potrebbero esserci delle battute d’arresto lungo il percorso, ma affrontiamo le sfide economiche globali da una posizione di forza. E non permetterò ai miei amici repubblicani al Congresso di minare quella forza”. Il presidente ha attaccato quei membri del GOP che lavorano per “l’abrogazione dell’Inflation Reduction Act, tagliando le tasse per i ricchi e le grandi società, tagliando i programmi critici per gli anziani e le famiglie americane”.
Il presidente ha voluto sottolineare che la sua visione sul Paese è diversa e ha detto: “quando viaggio per il paese, vedo ottimismo per quest’anno e per gli anni a venire” e ha elencato i tanti segnali di ottimismo ricevuti da famiglie, lavoratori ed anziani, tuttavia ha ribadito che “la lotta non è finita”.

Usa, Inflazione Pce in gennaio +0,6%, annuale +5,4%

Usa, Inflazione Pce in gennaio +0,6%, annuale +5,4%New York, 24 feb. (askanews) – L’inflazione negli Stati Uniti resta a livelli alti, con il dato ‘core’, il più seguito, è aumentato più del dato di dicembre, lo stesso per il dato annuale. La misura preferita dalla Federal Reserve per calcolarla, il dato Pce (personal consumption expenditures price index), è cresciuta dello 0,6%, nel mese precedente aveva registrato un +0,1%. Rispetto ad un anno prima, il dato è cresciuto del 5,4%. A marzo, registrato un +6,6%, il dato più alto dal 1982.
La componente “core” del dato, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta dello 0,6%, mentre nel mese precedente aveva registrato un +0,3%. Rispetto ad un anno prima il Pce core è cresciuto del 4,7%, superiore al 4,4% di dicembre. Il valore Pce è contenuto nel dato diffuso dal dipartimento del Commercio relativo ai redditi personali e alle spese ai consumi.

Usa, redditi personali dicembre +0,6%, spese consumi +1,8%

Usa, redditi personali dicembre +0,6%, spese consumi +1,8%New York, 24 feb. (askanews) – I redditi personali, negli Stati Uniti, in gennaio sono aumentati, meno delle attese degli analisti, mentre le spese per i consumi si sono rivelate superiori alle previsioni. Secondo i dati del dipartimento del Commercio, i redditi personali hanno registrato un aumento dello 0,6% in gennaio, rispetto al mese precedente, contro attese per un aumento dell’1,2%.
Le spese per i consumi sono cresciute dell’1,8%, mentre gli analisti avevano previsto un rialzo dell’1,4%. I redditi di personali di dicembre sono stati rivisti e passano da +0,2% a +0,3%; mentre i consumi sono passati da -0,1% a -0,2%.

Cina: interverremo militarmente se Taiwan cercasse indipendenza

Cina: interverremo militarmente se Taiwan cercasse indipendenzaRoma, 24 feb. (askanews) – La Cina ha ribadito che l’Esercito di liberazione del popolo, le forze armate della Repubblica popolare cinese, è pronto a intervenire per bloccare ogni eventuale dichiarazione di indipendenza di Taiwan. Lo scrive oggi il South China Morning Post.
Il portavoce del ministero della Difesa di Pechino Tan Kefei, ieri, ha accusato i politici di Taipei di “colludere con forze esterne” ha a bollato come “contradditoria” la valutazione data dagli Stati uniti sul rischio di conflitto attorno a Taiwan.
Il 9 febbraio l’assistente segretaria alla Difesa Usa per la sicurezza nell’Indo-Pacifico Ely Ratner ha detto che è improbabile che la Cina attacchi Taiwan prima del 2030, non si vede insomma come imminente un attacco. Tuttavia, una settimana prima, il direttore della Cia William Burns aveva detto che il presidente cinese Xi Jinping avrebbe ordinato alle forze armate di essere pronte a invadere Taiwan entro il 2027.
“Abbiamo consapevoli che la parte Usa sembra avere l’abitudine di fare affermazioni contradditorie”, ha detto Tan in una conferenza stampa ieri. Poi ha aggiunto che Pechino vuole una riunificazione pacifica con Taiwan, ma ha aggiunto che un intervento armato decisivo è nello stato delle cose per garantire la sovranità cinese sull’isola. Inoltre ha invitato le autorità taiwanesi del partito di maggioranza (il Partito democratico progressivo) a “rinsavire” e non continuare a eswser ein “collusione con forze esterne”, perseguendo un’indipendenza che “mette i compatrioti di Taiwan in una situazione pericolosa”. L’Esercito di liberazione del popolo, ha proseguito, “metterà in campo ogni azione” necessaria per sconfiggere attività separatiste.