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Imprese, Ccia: aperte tutte le call di Maker Faire Rome 2024

Imprese, Ccia: aperte tutte le call di Maker Faire Rome 2024Roma, 2 mag. (askanews) – Tutte le call di Maker Faire Rome 2024 sono aperte. La kermesse – promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Roma (www.makerfairerome.eu) – si terrà dal 25 al 27 ottobre al Gazometro Ostiense e affronterà tutte le componenti chiave dell’innovazione: dalla manifattura digitale all’Internet of Things, dalla robotica all’intelligenza artificiale, dall’agritech, al digital manufactoring, passando per i Big data e l’aerospazio, fino alle ultime scoperte del metaverso e della realtà aumentata. Ecco, nel dettaglio, le call di Maker Faire Rome 2024 con obiettivi, destinatari, modalità di invio delle proposte e scadenze.


Call for Makers – scadenza 3 giugno La “chiamata” è rivolta a maker, team, micro, piccole e medie imprese, startup e creativi di tutto il mondo. Partecipando alla Call for Makers si avrà la possibilità di sottoporre la propria idea ai curatori e i selezionati potranno usufruire, gratuitamente, di uno spazio per esporre il proprio progetto innovativo, essere protagonisti di un talk o esibirsi in pubblico durante Maker Faire Rome 2024. Ogni partecipante potrà presentare uno o più progetti e scegliere una o più modalità di partecipazione. Per ulteriori dettagli e per consultare il regolamento completo visionare il link: https://makerfairerome.eu/it/call-for-makers/ Call for Schools – scadenza 3 giugno Fin dalla sua prima edizione del 2013, Maker Faire Rome ha sempre dato spazio alla creatività dei giovani – vera e fondamentale ricchezza del nostro Paese – puntando a valorizzare l’impegno costante e la dedizione di tutti gli insegnanti che, quotidianamente, contribuiscono a far brillare doti e qualità di tutti gli alunni, attraverso iniziative, progetti e programmi didattici innovativi.


La Call for Schools, realizzata in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, è gratuita e rivolta a tutte le scuole secondarie di secondo grado nazionali e agli istituti scolastici analoghi appartenenti ai Paesi dell’Unione Europea (studenti 14-18 anni). Una giuria di esperti selezionerà i progetti più interessanti e innovativi, nati sui banchi di scuola, e gli Istituti scelti potranno partecipare a MFR2024 e avere uno spazio espositivo gratuito fisico o virtuale. Per gli istituti che saranno selezionati, la partecipazione all’evento verrà riconosciuta come attività valida per i Percorsi per Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO). Per ulteriori dettagli e per consultare il regolamento completo visionare il link: https://makerfairerome.eu/it/call-for-schools.


Call for Universities and Research Institutes – scadenza 3 giugno Da sempre Maker Faire Rome accende i riflettori sulle eccellenze in campo tecnologico e innovativo, dando risalto ai progetti delle Università statali e degli Istituti di Ricerca pubblici. E anche quest’anno MFR vuole raccontare il lavoro degli atenei e dei centri di ricerca facendo, attraverso questa call, una selezione delle migliori idee che verranno illustrate in uno spazio fisico all’interno di #MFR2024 (l’area nuda, il cui allestimento è a carico dell’espositore, sarà fornita gratuitamente mentre lo stand preallestito da 8 metri quadrati ha un costo di 400 euro). Per maggiori dettagli: https://makerfairerome.eu/it/call-for-universities-research-institutes.


“Maker Faire Rome – spiega Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – è una fiera inclusiva, dove la tecnologia è alla portata di tutti, non solo per gli addetti ai lavori. Questo spirito ci ha accompagnato fin dalla prima edizione e lo abbiamo mantenuto, intatto, negli anni. L’apertura delle call è sempre una fase emozionante e importante: aspettiamo di ricevere le centinaia di idee e progetti innovativi, ovvero la linfa vitale di ogni Maker Faire. Idee e progetti che cambieranno in meglio la nostra vita contribuendo, in maniera sostanziale, alla trasformazione digitale e sostenibile in atto”. “E’ più di un decennio – afferma Luciano Mocci, Presidente di Innova Camera, Azienda speciale della CCIAA Roma – che la nostra manifestazione mette in contatto persone, pensieri, opinioni, saperi, competenze da ogni parte del globo, creando legami sempre più forti e indissolubili grazie a una lingua universale: quella dell’innovazione. L’edizione 2024, al Gazometro Ostiense, metterà ancora una volta in evidenza il meglio di tutto questo ecosistema virtuoso e ormai imprescindibile per tutti noi”.

Assolombarda alza stime crescita del Pil lombardo: +1% nel 2024

Assolombarda alza stime crescita del Pil lombardo: +1% nel 2024Milano, 2 mag. (askanews) – Nel 2024 il Pil lombardo è previsto crescere del +1%, quando solo tre mesi fa le attese si fermavano al +0,6%. Alla fine di quest’anno, con un Pil di oltre 483 miliardi di euro, la Lombardia allungherebbe così il passo al di sopra dei livelli pre-Covid del +6,7%. Sono queste le principali evidenze del Booklet economia realizzato dal Centro Studi di Assolombarda. L’analisi rileva come l’espansione regionale si mantiene al di sopra del ritmo dell’Italia che, con una previsione per il 2024 del +0,7% (scenario Prometeia), è attesa portarsi entro fine anno al +4,2% rispetto al 2019.


Nel 2023 gli investimenti fissi lordi crescono del +4,7% annuo in Italia e, si stima, del +5,1% in Lombardia: a fine scorso anno, entrambe si trovano ampiamente sopra i livelli del pre-Covid del +26% e +19,7%, incrementi che si confrontano con un più contenuto +5,9% della Francia e un divario che persiste sia in Germania (-3,1%) sia in Spagna (-3,5%). “L’economia lombarda, rispetto al Pre-Covid, cresce più di tutti i benchmark europei: a fine 2024 la stima è +0,8% per Baden-Wurttemberg, +2,4% per Bayern, +4,8% per Catalunya, quando il nostro territorio aumenta del 6,7%, con quasi 84 miliardi di euro in più prodotti nel quinquennio”, ha dichiarato Alessandro Spada, presidente di Assolombarda. “Questi dati confermano la forza e la competitività delle nostre imprese, che con tenacia, passione, lungimiranza, dal 2019 al 2023, hanno aumentato i propri investimenti del 19,7% e che dimostrano costantemente di superare nei fatti qualsiasi previsione di crescita”.


Le proiezioni macro si confrontano con un sentiment delle imprese di Assolombarda ancora abbastanza eterogeneo secondo la flash survey di metà aprile. Il 39,5% delle 375 aziende manifatturiere e del terziario innovativo rispondenti prospetta, infatti, che nel 2024 la situazione economica regionale sarà in linea a quella dell’anno precedente, il 28% prevede un miglioramento e il 31,7% si aspetta un peggioramento. Sul fronte del mercato del lavoro, secondo le nuove previsioni (anch’esse migliorative rispetto a gennaio), nel 2024 il numero di occupati è atteso crescere del +1,1% in Lombardia e del +1% a livello nazionale, raggiungendo così rispettivamente incrementi del +2,2% e +3% rispetto al pre-Covid.

Ocse: Italia agisca contro evasione e freni aumenti spesa pensioni

Ocse: Italia agisca contro evasione e freni aumenti spesa pensioniRoma, 2 mag. (askanews) – L’Ocse suggerisce all’Italia di intervenire in maniera risoluta contro l’evasione fiscale, di limitare la crescita della spesa sulle pensioni e di effettuare ambiziose revisioni alla spesa pubblica generale. Le indicazioni sono contenute nel capitolo sulla penisola nell’ultimo Economic Outlook, secondo cui la piena attuazione del Pnrr potrebbe rafforzare in maniera persistente le capacità di crescita del Paese.


Nel paragrafo sui conti pubblici, lente parigino rileva che il deficit di bilancio si ridurrà rispetto al Pil restando però al di sopra della soglia del 3% fino al 2025, mentre il livello di debito-Pil è elevato con “pressioni sulla spesa dalle necessità di investimento e dai costi legati all’invecchiamento. Sarà necessario per diversi anni un consistente aggiustamento dei conti pubblici – si legge – per intervenire sulle future pressioni sulla spesa, mentre al tempo stesso bisognerà mettere l’incidenza del debito su un percorso più prudente e per allinearsi alle nuove regole” del Patto di stabilità e di crescita Ue. Secondo l’Ocse l’aggiustamento dovrebbe includere le misure sovramenzionate, inoltre osservando che sono stati compiuti progressi consistenti con le riforme strutturali lo studio rileva che le spese sui fondi di Nex Generation Eu e del Pnrr risultano in ritardo, elemento che “prevalentemente riflette ritardi nell’attuazione degli investimenti pubblici”.


La revisione del Pnrr, approvata dalle istituzioni europee nel 2023 potrebbe aiutare nel rafforzare l’attuazione “anche focalizzandosi su progetti la cui attuazione per il 2026 resta fattibile. La priorità – conclude l’Ocse – dovrebbe ora essere per il rafforzamento delle capacità di attuazione della pubblica amministrazione, specialmente a livello regionale e comunale”. (fonte immagine: Ocse).

L’Ocse conferma le previsioni di crescita per l’Italia, giù l’inflazione ma aumenta il debito pubblico

L’Ocse conferma le previsioni di crescita per l’Italia, giù l’inflazione ma aumenta il debito pubblicoRoma, 2 mag. (askanews) – L’Ocse ha nuovamente confermato le previsioni di crescita economica dell’Italia: più 0,7% del Pil quest’anno e più 1,2% il prossimo. I dati, contenuti nell’ultimo Economic Outlook, sono in linea con le stime indicate lo scorso 5 febbraio.


“L’alta inflazione negli ultimi due anni ha eroso i redditi reali, le condizioni finanziarie restano restrittive e la maggior parte dei sostegni straordinari legati al Covid e alla crisi dell’energia sono stato revocati – rileva l’ente parigino – pesando su consumi privati e investimenti. La prevista ripresa dei salari reali e l’aumento degli investimenti legato ai fondi di Next Generation Eu (il Pnrr) bilancerà solo in parte questi venti contrari”. Nella scheda sull’Italia l’Ocse parla di un quadro di rischi “ampiamente bilanciato”. Positive le attese sull’inflazione – stimata in drastico ridimensionamento quest’anno all’1,1%, dopo il 5,9% del 2023, e poi al 2% nel 2025 – e sul mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione è previsto in continuo calo al 7,4% quest’anno, dal 7,6% del 2023, e poi al 7,3% nel 2025.


Meno positive quelle sui conti pubblici: secondo l’Ocse l’incidenza del debito dell’Italia tornerà ad aumentare quest’anno al 139,1% del Pil, dopo il calo al 137,1% del 2023, e poi ulteriormente al 140% del Pil nel 2025. L’Italia dovrebbe ridurre il rapporto tra deficit bilancio e Pil al 4,4% quest’anno, dal 7,4% del 2023, e poi al 3,8% il prossimo, restando così al di sopra della soglia del 3% prevista dal Patto di stabilità e di crescita dell’Ue.

Ocse conferma previsioni crescita Italia: 2024 +0,7%, 2025 +1,2%

Ocse conferma previsioni crescita Italia: 2024 +0,7%, 2025 +1,2%Roma, 2 mag. (askanews) – L’Ocse ha nuovamente confermato le previsioni di crescita economica dell’Italia: più 0,7% del Pil quest’anno e più 1,2% il prossimo. I dati, contenuti nell’ultimo Economic Outlook, sono in linea con le stime indicate lo scorso 5 febbraio.


“L’alta inflazione negli ultimi due anni ha eroso i redditi reali, le condizioni finanziarie restano restrittive e la maggior parte dei sostegni straordinari legati al Covid e alla crisi dell’energia sono stato revocati – rileva l’ente parigino – pesando su consumi privati e investimenti. La prevista ripresa dei salari reali e l’aumento degli investimenti legato ai fondi di Next Generation Eu (il Pnrr) bilancerà solo in parte questi venti contrari”. Nella scheda sull’Italia l’Ocse parla di un quadro di rischi “ampiamente bilanciato”. Positive le attese sull’inflazione – stimata in drastico ridimensionamento quest’anno all’1,1%, dopo il 5,9% del 2023, e poi al 2% nel 2025 – e sul mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione è previsto in continuo calo al 7,4% quest’anno, dal 7,6% del 2023, e poi al 7,3% nel 2025.


Meno positive quelle sui conti pubblici: secondo l’Ocse l’incidenza del debito dell’Italia tornerà ad aumentare quest’anno al 139,1% del Pil, dopo il calo al 137,1% del 2023, e poi ulteriormente al 140% del Pil nel 2025. L’Italia dovrebbe ridurre il rapporto tra deficit bilancio e Pil al 4,4% quest’anno, dal 7,4% del 2023, e poi al 3,8% il prossimo, restando così al di sopra della soglia del 3% prevista dal Patto di stabilità e di crescita dell’Ue.

Balneari, il Consiglio di Stato boccia le proroghe: subito le gare Ue

Balneari, il Consiglio di Stato boccia le proroghe: subito le gare UeRoma, 30 apr. (askanews) – Mannaia del Consiglio di Stato sulle nuove proroghe alle concessioni balneari decise da diversi Comuni. Con una sentenza del marzo scorso pubblicata oggi, il massimo organo di giustizia amministrativa esaminando un ricorso dello scorso di un proprietario di stabilimento balneare ha riaffermato con forza la non rinnovabilità delle concessioni scadute lo scorso 31 dicembre e la necessità imperativa di metterle a gara in applicazione della normativa Ue della direttiva Bolkeinstein, richiamando i “principi della Corte di Giustizia Ue, 20 aprile 2023, e a tutta la giurisprudenza europea precedente di dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale”. L’ottava sezione del Consiglio di Stato, inoltre, nel motivare la sua decisione sottolinea inoltre la necessità anche di aumentare gli spazi di spiaggia libera sulle coste italiane per allinearsi lla direttiva Ue. All’ opposoto di quango sostenuto dalla recente mappatura governativa delle spiagge italiane che invece sosteneva la non scarsitò delle stesse sui nostri litorali.

Bankitalia, rischi su stabilità finanziaria in lieve riduzione

Bankitalia, rischi su stabilità finanziaria in lieve riduzioneRoma, 30 apr. (askanews) – Pur in presenza di forti tensioni geopolitiche a livello internazionale, i rischi per la stabilità finanziaria in Italia sono in lieve riduzione, anche per effetto del favorevole andamento dei mercati. Lo rileva la Banca d’Italia nell’ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria.


Rispetto allo scorso novembre, osserva l’istituzione di Via Nazionale, il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani a dieci anni e quelli tedeschi è diminuito; le condizioni di liquidità sono migliorate ulteriormente, con scambi che a febbraio scorso hanno raggiunto un nuovo massimo storico. Sebbene ancora fragile, il quadro macroeconomico si è stabilizzato, si legge, in un contesto caratterizzato da solidità del mercato del lavoro, consolidamento del processo di disinflazione e miglioramento del saldo delle partite correnti. Le più recenti previsioni prefigurano inoltre un rafforzamento della crescita nella seconda parte dell’anno.


Al tempo stesso, però, il permanere del rapporto tra debito pubblico e Pil su valori elevati rimane tuttavia un fattore di rischio, avverte lo studio, in particolare in caso di sviluppi dell’economia meno favorevoli di quanto atteso.

Bankitalia: condizioni banche buone, azzerato divario Npl con Ue

Bankitalia: condizioni banche buone, azzerato divario Npl con UeRoma, 30 apr. (askanews) – In Italia Le condizioni del sistema bancario si mantengono buone: la redditività è significativamente aumentata e resterebbe alta anche nell’anno in corso. Le grandi banche italiane sono riuscite a chiudere il divario, rispetto alle loro pari dell’eurozona, sulla quota di crediti deteriorati rispetto al totale, corretti per le rettifiche. Le principali fonti di vulnerabilità restano riconducibili sia al potenziale peggioramento della qualità dei prestiti, sui cui però le attese sono per sviluppi gestibili e non allarmanti, sia alle possibili difficoltà di raccolta in una fase di riassorbimento della liquidità in eccesso da parte dell’Eurosistema. Peraltro


E’ il quadro illustrato dalla Banca d’Italia nell’ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria, avvertendo che non si attenuano i rischi legati all’evoluzione della situazione geopolitica internazionale, che potrebbero avere ricadute rilevanti sul quadro macroeconomico. Secondo lo studio, il rapporto tra i crediti deteriorati e il totale dei finanziamenti (non-performing loans ratio, Npl ratio) al netto delle rettifiche è rimasto stabile 1,4 per cento. “Il divario dell’indicatore per i gruppi significativi italiani – si legge – rispetto a quello per il complesso degli intermediari soggetti alla supervisione diretta della Bce si è annullato”.


Dallo scorso giugno, aggiunge Bankitalia, l’ammontare dei prestiti nello “stadio 2” (indicatore di possibili peggioramenti) è rimasto invariato, al di sotto dei livelli osservati a dicembre del 2022; l’incidenza sul totale dei prestiti in bonis è tuttavia lievemente aumentata (di 20 punti base), risultando pari al 9,9 per cento a dicembre del 2023. Il divario tra banche significative e meno significative si è sostanzialmente annullato. L’andamento degli altri indicatori anticipatori del deterioramento ha messo in evidenza deboli segnali di peggioramento della qualità del credito, prosegue Bankitalia. Il tasso di ingresso in arrears – che misura i ritardi di pagamento dei prenditori in bonis – è leggermente aumentato rispetto a giugno sia per i prestiti alle imprese, sia per quelli alle famiglie; per entrambe le controparti è cresciuto in misura maggiore per i finanziamenti a tasso variabile. Con riferimento alle imprese, il tasso di ingresso in arrears è salito maggiormente per il settore delle costruzioni, al 2,4 per cento (dal 2,1 di giugno del 2023).


“Nostre proiezioni coerenti con lo scenario macroeconomico pubblicato ad aprile indicano un graduale incremento del tasso di deterioramento dei prestiti alle imprese, che raggiungerebbe il 2,8 per cento nella media del 2025, guidato dall’aumento dell’onere del debito. Per le famiglie l’indicatore rimarrebbe contenuto, allo 0,9 per cento nel 2025 – dice Bankitalia -. Il tasso di deterioramento resterebbe comunque ben inferiore a quello osservato in passati episodi di crisi sia per le famiglie sia per le imprese. La vulnerabilità delle banche italiane derivante dalle esposizioni al complesso del settore immobiliare si mantiene su livelli contenuti.

Microsoft investirà 1,7 mld usd in infrastrutture IA in Indonesia

Microsoft investirà 1,7 mld usd in infrastrutture IA in IndonesiaNew York, 30 apr. (askanews) – Il gigante del software Microsoft investirà 1,7 miliardi di dollari in infrastrutture cloud e di intelligenza artificiale in Indonesia nei prossimi quattro anni, in vista di un previsto boom della domanda di computer basati sull’IA nel quarto paese più popoloso del mondo.


La notizia è stata comunicata da Microsoft, dopo un incontro tra l’amministratore delegato Satya Nadella e il presidente indonesiano Joko Widodo. L’investimento consentirà di costruire il primo data center della società in Indonesia e segnerà il più grande investimento di Microsoft nel Paese. L’azienda di Bill Gates intende formare 2,5 milioni di persone in tutta la regione sull’intelligenza artificiale, anche in vista di una crescente domanda di servizi di cloud computing. Il numero di progetti pubblici di IA generativa sulla piattaforma di sviluppo GitHub, usata in Indonesia, è triplicato nel 2023. Il ceo di Microsoft Nadella è in viaggio nel sud-est asiatico e nei prossimi giorni incontrerà i leader di Malesia e Thailandia.

Pil eurozona nel primo trimestre cresce dello 0,3%

Pil eurozona nel primo trimestre cresce dello 0,3%Milano, 30 apr. (askanews) – Nel primo trimestre 2024, il Pil è aumentato dello 0,3% sia nell’area dell’euro sia nella Ue rispetto al trimestre precedente, secondo la stima flash preliminare pubblicata da Eurostat. Su base annua, il dato è invece rispettivamente in crescita dello 0,4% e dello 0,5% (dopo il +0,1% nella zona euro e il +0,2% nell’Ue nel trimestre precedente).


Nel quarto trimestre 2023, il Pil era diminuito dello 0,1% nell’area dell’euro ed era rimasto stabile nella Ue.