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L’elettrico può attendere, Ferrari presenta la nuova 12Cilindri

L’elettrico può attendere, Ferrari presenta la nuova 12CilindriMaranello (Modena), 3 mag. (askanews) – Motore 12 cilindri centrale-anteriore. Berlinetta due posti secchi. Il mito Ferrari nasce con questi parametri, scolpiti nella storia dalle Berlinette più iconiche dei decenni d’oro della Casa del Cavallino. Cosa succede se la stessa formula viene riproposta 70 anni dopo lo sbarco della Ferrari oltreoceano? Mentre ci si arrovella tra full electric, ibrido e futurologie varie sui destini delle quattro ruote, solo la forza di un mito può consentire alla Ferrari, e solo alla Ferrari, di riproporre 830 cavalli prodotti da un endotermico aspirato sotto un lungo cofano piazzato davanti a chi guida, fino a 9500 giri al minuto che si traducono in un’accelerazione impressionante 0-100 in 2,9 secondi e 0-200 in meno di 7,9 per poi spingersi fino a una velocità massima di oltre 340 orari. Insomma, chi avrà la fortuna di trovarsi al volante di questa raffinatissima creatura meccanica avrà l’inarrivabile privilegio di guidare un mito. Un mito a 12 cilindri. Come si chiama? “12Cilindri” appunto. E tanto basta.


Il lancio della nuova vettura è avvenuto a Miami Beach in occasione del 70esimo anniversario della presenza del Cavallino negli Stati Uniti, dove sono stati invitati un migliaio di clienti fedelissimi che più di tutti apprezzeranno la scelta di tornare alle origini, al 1947 quando varcò i cancelli di Maranello la prima auto del Drake. Gli ingegneri hanno lavorato prima di tutto per ridurre peso e inerzia dei componenti: le bielle sono in titanio, materiale che garantisce un risparmio di massa del 40% rispetto all’acciaio; per i pistoni è stata utilizzata una lega di alluminio molto più leggera; l’albero motore è stato alleggerito del 3%. Rivoluzionata l’aerodinamica della vettura lunga 4 metri e 73 che nella parte posteriore delle fiancate presenta due “ali” che si muovono a seconda dell’accelerazione per bilanciare il carico verticale.


Tra le decine di innovazioni introdotte sulla 12Cilindri da segnalare l’introduzione del sistema frenante brake-by-wire. Ritroviamo inoltre il sistema a quattro ruote sterzanti indipendenti già introdotto sulla serie speciale 812 Competizione, che regola il movimento di ciascuna delle ruote in modo indipendente rispetto alle altre per migliorare la gestione dell’oscillazione in curva e la reattività nel cambio di direzione. Per la prima volta su una vettura stradale Ferrari sono state utilizzate una lega secondaria ricavata al 100% da materiale riciclato per la realizzazione di una parte del telaio e fusioni cave, che hanno consentito un risparmio di 146 kg di Co2 per ogni singolo telaio prodotto. “Gli Stati Uniti sono il nostro primo mercato su tutta la gamma; quindi, lo saranno anche per questa vettura” ha detto durante l’anticipazione alla stampa il direttore marketing di Ferrari, Enrico Galliera. Il progetto della 12Cilindri è partito quattro anni fa, nel pieno della discussione sull’elettrificazione dei motori. Il Cavallino – che presenterà nel 2025 la sua prima vettura full electric – ha fatto una scelta in controtendenza continuando a investire sul motore V12. “Saremmo arroganti se fossimo noi a dover decidere quali tecnologie avranno il sopravvento nel futuro – ha detto Galliera -. Noi vogliamo che sia il cliente a poter scegliere e che sia il mercato a poter dire qual è il futuro e qual è la direzione che un’azienda deve prendere”.


Ferrari prevede una crescita contenuta dei volumi di produzione per preservare l’esclusività anche di questo modello. Costo 395mila euro, 435mila per la spider. Le prime consegne si stimano già nel quarto trimestre di quest’anno.

L’Istat: a marzo +70mila occupati, su anno +425mila

L’Istat: a marzo +70mila occupati, su anno +425milaRoma, 3 mag. (askanews) – A marzo l’occupazione cresce dello 0,3%, pari a +70mila unità, per uomini e donne, per dipendenti e autonomi e per tutte le classi d’età a eccezione dei 35-49enni che registrano un calo. Il tasso di occupazione sale al 62,1% (+0,2 punti). E’ la stima provvisoria dell’Istat.


Il numero di occupati a marzo 2024 supera quello di marzo 2023 dell’1,8%, pari a +425mila unità. L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,0 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,6 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. A marzo “la crescita dell’occupazione è effetto dell’aumento sia dei dipendenti, che raggiungono i 18 milioni 793mila, sia degli autonomi, pari a 5 milioni 56mila”, è il commento dell’Istat. Il numero degli occupati risulta pari a 23 milioni 849mila. Confrontando il primo trimestre 2024 con il quarto 2023, si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,2%, per un totale di 56mila occupati.


La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-2,1%, pari a -40mila unità) e all’aumento degli inattivi (+0,3%, pari a +40mila unità).

Sony e Apollo offrono 24 miliardi euro per Paramount Global

Sony e Apollo offrono 24 miliardi euro per Paramount GlobalRoma, 3 mag. (askanews) – Il gruppo Sony e il fondo di investimento Apollo hanno offerto 24 miliardi di euro per acquisire il gigante dei media americano Paramount Global. Lo riferisce la tv pubblica giapponese NHK riprendendo media Usa.


Il Wall Street Journal ha segnalato che una società cinematografica del gruppo Sony, in coppia con il fondo d’investimento Apollo hanno presentato l’offerta mercoledì. Il prezzo delle azioni di Paramount Global è salito alle stelle giovedì, seguendo una notizia secondo cui Sony Pictures e Apollo Global Management hanno fatto un’offerta di 26 miliardi di dollari per il gigante dei media in difficoltà.


Paramount ospita alcuni dei più grandi asset mediatici del mondo, inclusi Paramount Pictures, CBS, MTV, il Channel 5 del Regno unito e il Channel Ten dell’Australia. Tra i successi di botteghino dello studio cinematografico ci sono la serie di “Mission: Impossible” e “Il Padrino”. Tuttavia, Paramount ha avuto difficoltà con il passaggio ai media in streaming ed è stata lacerata da lotte di potere interne. Questa settimana Bob Bakish, CEO di Paramount e uno dei dirigenti dei media più longevi negli Stati Uniti, è stato destituito tra le notizie che lo vedevano in contrasto con Shari Redstone, l’attuale azionista di controllo di Paramount, sui suoi piani di vendere la compagnia.


Sony Group ha acquisito la Columbia Pictures negli Stati Uniti nel 1989 e si è concentrata sul business cinematografico. Il Wall Street Journal ha riferito che Sony diventerà un azionista importante se l’acquisizione sarà realizzata.

Lavoro, Istat: a marzo disoccupazione cala al 7,2%,per giovani al 20,1%

Lavoro, Istat: a marzo disoccupazione cala al 7,2%,per giovani al 20,1%Roma, 3 mag. (askanews) – In Italia, a marzo, il tasso di disoccupazione totale scende al 7,2% (-0,2 punti), quello giovanile al 20,1% (-2,3 punti). E’ la stima provvisoria dell’Istat.


Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-2,8%, pari a -53mila unità) per entrambi i generi e in ogni classe d’età tranne per i 35-49enni. La crescita del numero di inattivi (+0,1%, pari a +12mila unità, tra i 15 e i 64 anni) si osserva solo per gli uomini e gli under 50; tra chi ha almeno 50 anni l’inattività diminuisce. Il tasso di inattività si mantiene stabile al 33%.


Rispetto a marzo 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro, -7,4% pari a -148mila unità, sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, -1,7% pari a -213mila.

Lavoro, Istat: a marzo +70mila occupati, su anno +425mila

Lavoro, Istat: a marzo +70mila occupati, su anno +425milaRoma, 3 mag. (askanews) – A marzo l’occupazione cresce dello 0,3%, pari a +70mila unità, per uomini e donne, per dipendenti e autonomi e per tutte le classi d’età a eccezione dei 35-49enni che registrano un calo. Il tasso di occupazione sale al 62,1% (+0,2 punti). E’ la stima provvisoria dell’Istat.


Il numero di occupati a marzo 2024 supera quello di marzo 2023 dell’1,8%, pari a +425mila unità. L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,0 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,6 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. A marzo “la crescita dell’occupazione è effetto dell’aumento sia dei dipendenti, che raggiungono i 18 milioni 793mila, sia degli autonomi, pari a 5 milioni 56mila”, è il commento dell’Istat. Il numero degli occupati risulta pari a 23 milioni 849mila.

Mef, a Giorgetti cintura nera ad honorem di judo

Mef, a Giorgetti cintura nera ad honorem di judoRoma, 2 mag. (askanews) – Al ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti è stata conferita oggi dalla Federazione Mondiale Judo (IJF), su proposta di Felice Mariani (primo italiano a vincere una medaglia olimpica nella disciplina di judo e già deputato della Repubblica), la cintura nera ad honorem di judo.


La cerimonia, riferisce un comunicato del Ministero, si è svolta al Mef dove Marius Vizer, presidente della Federazione Mondiale di Judo ha conferito al ministro il riconoscimento. Presenti anche il presidente del settore judo Fijlkam, col. Giuseppe Matera, il capo protocollo della IJF, Antonio Ernesto, il cantante Albano Carrisi e Max Hervé George, partner sponsor IJF. “La cintura ad honorem di judo simboleggia – ha detto Mariani – la dedizione, la disciplina e l’impegno che il ministro ha dimostrato nel promuovere uno stile di vita attivo e sano attraverso lo sport. Giorgetti, durante il suo mandato come sottosegretario del Consiglio dei ministri con Delega allo Sport, ha voluto fortemente la riforma dello Sport, pietra miliare per la pratica sportiva di base nel nostro paese”.


“Sono onorato e commosso per questo riconoscimento – dice Giorgetti – tanto più che lo sport, in generale, rappresenta per me non solo una passione ma anche un valore fondamentale per crescere e rinascere”.

Piazza Affari chiude poco mossa (-0,03%), sugli scudi Mps

Piazza Affari chiude poco mossa (-0,03%), sugli scudi MpsMilano, 2 mag. (askanews) – Chiusura poco mossa per Piazza Affari (Ftse Mib -0,03% a 33.736 punti), al termine di una seduta debole, nonostante l’andamento positivo di Wall Street, all’indomani della Fed, che ha lasciato invariati i tassi, e delle rassicurazioni del presidente Powell, che ha escluso un rialzo dei tassi quest’anno per contrastare l’inflazione. Quadro contrastato per le altre Borse europee: a Francoforte il Dax ha ceduto lo 0,1%, a Parigi il Cac40 lo 0,88%, mentre a Londra il Ftse100 ha guadagnato lo 0,6%, a Madrid l’Ibex35 lo 0,16%.


Tra i titoli principali della Borsa di Milano, sugli scudi Mps (+5,12%) spinta dal risiko bancario partito in Spagna: ieri Bbva ha presentato al Banco Sabadell un’offerta di scambio che valorizza l’istituto 11,5 miliardi, con un premio del 30% per gli azionisti del gruppo catalano. Bene anche Pirelli (+2,08%), Ferrari (+2,04%) e Banco Bpm (+1,84%). Ancora forti vendite su Stellantis (-4,31%) dopo la trimestrale sotto le attese. Sul fronte dei nostri titoli di Stato, lo spread ha chiuso in lieve calo a 131 punti, con il rendimento del Btp decennale che sul mercato secondario è al 3,88%.

Bonus di 100 euro, secondo l’esperto c’è il rischio di doverlo restituire

Bonus di 100 euro, secondo l’esperto c’è il rischio di doverlo restituireRoma, 2 mag. (askanews) – I lavoratori dipendenti che a gennaio 2025 percepiranno in busta paga il bonus di 100 euro potrebbero trovarsi nella condizione di doverlo restituire. “Questo rischio esiste – spiega ad Askanews il fiscalista Gianluca Timpone -. Per ricevere il bonus a gennaio 2025, il lavoratore dipendente deve presentare domanda al datore di lavoro quando ancora non può avere la chiara consapevolezza di quali siano stati i suoi redditi complessivi nel 2024. Vanno considerati anche i redditi da locazione, da lavoro straordinario, premi e altre indennità. E basta superare anche di un euro la soglia dei 28.000 euro per perdere il diritto al bonus, come è avvenuto per gli 80 euro di Renzi”.


Il bonus di 100 euro, spiega ancora Timpone “agisce sotto forma di detrazione/maggiorazione in busta paga”, quindi “è da considerarsi una cifra lorda e a tassazione con l’aliquota marginale del primo scaglione Irpef ossia del 23%”. Da considerare inoltre che sono esclusi dal bonus i contribuenti ‘incapienti’, sia perchè hanno un reddito sotto gli 8.500 euro e quindi rientrano nella no tax area, sia nel caso in cui “hanno una imposta pari a zero per effetto di detrazioni. Rientrano in questa casistica i contribuenti che, pur dovendo pagare l’irpef ad esempio per 1500 euro, sono allo stesso tempo destinatari di detrazioni generate dal pagamento di interessi su mutui, lavori di ristrutturazione, spese mediche, per 1.500 euro. Anche in questo caso nessuna indennità potrà essere riconosciuta, mentre se le detrazioni arrivano a 1480 euro il bonus massimo riconoscibile non potrà superare i 20 euro”.


“In pratica – conclude Timpone – è stato variato il meccanismo che disciplinava il bonus una tantum di 200 euro erogato dal governo Draghi a fronte dell’aumento delle bollette. In quel caso l’importo era netto e non bisognava neanche formulare domanda da parte del dipendente. Ma le risorse in campo erano molto superiori”.

Fisco, Timpone: rischio restituzione per il bonus 100 euro

Fisco, Timpone: rischio restituzione per il bonus 100 euroRoma, 2 mag. (askanews) – I lavoratori dipendenti che a gennaio 2025 percepiranno in busta paga il bonus di 100 euro potrebbero trovarsi nella condizione di doverlo restituire. “Questo rischio esiste – spiega ad Askanews il fiscalista Gianluca Timpone -. Per ricevere il bonus a gennaio 2025, il lavoratore dipendente deve presentare domanda al datore di lavoro quando ancora non può avere la chiara consapevolezza di quali siano stati i suoi redditi complessivi nel 2024. Vanno considerati anche i redditi da locazione, da lavoro straordinario, premi e altre indennità. E basta superare anche di un euro la soglia dei 28.000 euro per perdere il diritto al bonus, come è avvenuto per gli 80 euro di Renzi”.


Il bonus di 100 euro, spiega ancora Timpone “agisce sotto forma di detrazione/maggiorazione in busta paga”, quindi “è da considerarsi una cifra lorda e a tassazione con l’aliquota marginale del primo scaglione Irpef ossia del 23%”. Da considerare inoltre che sono esclusi dal bonus i contribuenti ‘incapienti’, sia perchè hanno un reddito sotto gli 8.500 euro e quindi rientrano nella no tax area, sia nel caso in cui “hanno una imposta pari a zero per effetto di detrazioni. Rientrano in questa casistica i contribuenti che, pur dovendo pagare l’irpef ad esempio per 1500 euro, sono allo stesso tempo destinatari di detrazioni generate dal pagamento di interessi su mutui, lavori di ristrutturazione, spese mediche, per 1.500 euro. Anche in questo caso nessuna indennità potrà essere riconosciuta, mentre se le detrazioni arrivano a 1480 euro il bonus massimo riconoscibile non potrà superare i 20 euro”.


“In pratica – conclude Timpone – è stato variato il meccanismo che disciplinava il bonus una tantum di 200 euro erogato dal governo Draghi a fronte dell’aumento delle bollette. In quel caso l’importo era netto e non bisognava neanche formulare domanda da parte del dipendente. Ma le risorse in campo erano molto superiori”.

Il nuovo Patto di stabilità e di crescita è entrato in vigore

Il nuovo Patto di stabilità e di crescita è entrato in vigoreRoma, 2 mag. (askanews) – Con il via libera definitivo da parte del Consiglio europeo, lunedì, che ha seguito a breve giro la ratifica da parte del Parlamento Ue, martedì scorso, il 30 aprile, è entrato formalmente in vigore il nuovo quadro di regole sui conti pubblici dei paesi dell’Unione Europea, il Patto di stabilità e di crescita rivisto. Lo riferisce la Commissione europea, spiegando con un comunicato che si tratta della riforma più profonda su queste regole dalla crisi finanziaria ed economica del passato decennio.


Ora la prossima tappa chiave nella transizione al nuovo quadro è rappresentata dal “Pacchetto di primavera” del semestre europeo, che la Commissione presenterà il 19 giugno (dopo quindi le elezioni del Parlamento Ue), con le indicazioni sui piani di Bilancio per il medio termine, e che sarà accompagnato anche dalle decisioni sulle procedure per eccesso di deficit in base ai dati del 2023. Successivamente, entro il 20 settembre, i Paesi dovranno presentare piani programmatici pluriennali completi sui conti pubblici (laddove in molti casi finora hanno solo approntati versioni sintetiche, come nel Def), che includano anche impegni su riforme prioritarie e investimenti.