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Germania, Pil III trim +0,2% da trim precedente, -0,2% annuo

Germania, Pil III trim +0,2% da trim precedente, -0,2% annuoRoma, 30 ott. (askanews) – Nel terzo trimestre il Pil della Germania ha registrato un aumento dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Ma secondo la stima preliminare diffusa oggi da Destatis, l’agenzia di statistica federale, nel confronto su base annua ha subito un calo dello 0,2%, tenendo conto del fatto che nel 2023 nel terzo trimestre c’era stata una giornata lavorativa in più. Depurando i dati da questo elemento, la dinamica annua del terzo trimestre risulta positiva per lo 0,2%.


I dati segnano un miglioramento rispetto al secondo trimestre, quando il Pil della Germania aveva segnato un rialzo dello 0,1 per cento dai tre mesi precedenti e un calo dello 0,3% su base annua.

Bce, Ue potrebbe chiedere misure aggiuntive sui conti a alcuni Paesi

Bce, Ue potrebbe chiedere misure aggiuntive sui conti a alcuni PaesiRoma, 30 ott. (askanews) – Uno studio pubblicato dalla Bce parla di “segnali misti” su quella che sarà la dinamica definitiva dei bilanci dei paesi dell’area euro nel corso di quest’anno. Ma dato che i consuntivi 2024 saranno quelli da cui si partirà per valutare la dinamica delle spese nette nel 2025 “qualunque differenza tra le attuali previsioni e gli esiti finali diventerà rilevante nel valutare se i paesi abbiano sufficientemente onorato i loro obiettivi strutturali di medio termine”.


Il riferimento è a alla valutazione autunnale con cui, solitamente a fine novembre, la Commissione europea si esprimerà rispetto ai piani programmatici di bilancio presentati dai Paesi. L’analisi della Bce, un riquadro anticipato dal Bollettino economico che verrà diffuso domani, ipotizza che “in alcuni paesi possano servire misure di aggiustamento in modo da adeguarsi alle regole riviste” del patto di stabilità e di crescita dell’Ue. Il faro è sui paesi più indebitati ed è qui che lo studio rileva i suddetti segnali misti. In generale questi Stati hanno mostrato avanzi primari di bilancio più deboli tra 2019 e 2024 rispetto a quelli dei Paesi meno indebitati.


Tuttavia “alcuni governi, nello specifico tra le economie più grandi l’Italia, hanno riportato risultati del 2024 migliori dei nei loro piani per il 2025”. All’opposto “le ultime stime per il deficit in Francia lo pongono sopra il 6% in assenza di misure aggiuntive, sopra quanto precedentemente previsto”, osserva la Bce. (fonte immagine: ECB 2024).

Pil, Istat: +0,4% crescita acquisita per il 2024

Pil, Istat: +0,4% crescita acquisita per il 2024Roma, 30 ott. (askanews) – La crescita acquisita per il 2024 è allo 0,4%. Lo ha reso noto l’Istat che ha diffuso i dati del Pil del terzo trimestre.


“La sostanziale stazionarietà del Pil lascia quindi inalterata allo 0,4% la crescita acquisita già rilevata nel secondo trimestre dell’anno in corso”, ha spiegato l’Istituto. La crescita acquisita è la crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno.

Pil, Istat: nel III trimestre crescita zero, +0,4% su anno

Pil, Istat: nel III trimestre crescita zero, +0,4% su annoRoma, 30 ott. (askanews) – Nel terzo trimestre del 2024 il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente e sia cresciuto dello 0,4% rispetto al terzo trimestre del 2023. E’ la stima dell’Istat.


Il terzo trimestre del 2024 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al terzo trimestre del 2023. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria e di un aumento in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta.


La variazione acquisita per il 2024 è pari a 0,4%.

Utile crollato a -64%, Volkswagen: urgente necessità di agire, ci servono tagli dolorosi

Utile crollato a -64%, Volkswagen: urgente necessità di agire, ci servono tagli dolorosiMilano, 30 ott. (askanews) – La casa automobilistica tedesca Volkswagen ha registrato nel terzo trimestre 2024 un crollo dell’utile del 63,7% a 1,58 miliardi e del 42% dell’utile operativo a 2,86 miliardi, mentre il fatturato si attesta a 78,5 miliardi (-0,5%). I risultati hanno risentito dell’aumento dei costi fissi e degli accantonamenti per la ristrutturazione, spiega l’azienda. Le vendite di veicoli sono diminuite dell’8,3% nel periodo. Alla fine di settembre 2024, la liquidità netta del gruppo era negativa per 160,6 miliardi (-147,4 mld a fine 2023). “I risultati dei nove mesi riflettono un contesto di mercato difficile e sottolineano l’importanza di realizzare i programmi di performance che abbiamo lanciato in tutto il gruppo”, ha commentato Arno Antlitz, Cfo e COO di Volkswagen. “Il marchio Volkswagen ha registrato un margine operativo di appena il 2% dopo nove mesi. Ciò evidenzia l’urgente necessità di ridurre significativamente i costi e di aumentare l’efficienza. La nostra dinamica di prodotto ci dà fiducia – ha proseguito -. Il significativo miglioramento degli ordini in Europa occidentale nel terzo trimestre rispetto all’anno precedente testimonia il rafforzamento della nostra gamma di prodotti, dalle auto con motore a combustione agli ibridi e ai veicoli completamente elettrici. Dal punto di vista operativo, ci aspettiamo una fine dell’anno più forte, grazie all’aumento dei volumi e ai nuovi modelli interessanti di tutti i marchi”.


Ma, gli ultimi dati di Bilancio di Volkswagen “dimostrano l’urgente necessità di agire e di misure dolorose”, ha affermato il direttore finanziario e direttore generale del gruppo automobilistico tedesco, Arno Antlitz, durante la teleconferenza di presentazione dei risultati di terzo trimestre e primi nove mesi dell’anno. “So bene che i tagli che fronteggiamo sono duri per ognuno di noi, tuttavia è nostra responsabilità (procedere) per il futuro di questa società”, ha avvertito. Secondo il dirigente “i costi nelle nostre attività in Germania sono lontani dall’essere competitivi e non possono continuare a questi livelli”. Antlitz ha precisato che “alla luce della riservatezza delle discussioni con le parti sociali” non intendeva “speculare sulle indiscrezioni di stampa” in merito ai piani di riassetto.


Lunedì scorso la presidente del Consiglio aziendale del gruppo, Daniela Cavallo, un organismo del gruppo nominato dai lavoratori, ha riferito che il management ha elaborato un piano che prevede – per la prima volta nella storia di Volkswagen – la chiusura di almeno di 3 dei 10 impianti in Germania, assieme a un taglio del 10% sui salari e il loro successivo congelamento su 2025 e 2026. L’obiettivo è risparmiare 4 miliardi. In diverse città, tra cui Osnabrueck dove si trova una delle tre fabbriche a rischio chiusura hanno avuto luogo manifestazioni di protesta e scioperi dei lavoratori.


A pesare la flessione in Cina (-10%), che ha penalizzato anche i conti della controllata Porsche, e in Europa (-1%) che non è stata compensata dalla crescita negli Usa (+7%) e in Sud America (+15%). Anche l’altro brand premium Audi è in difficoltà a causa delle vendite deludenti dei modelli elettrici che hanno portato alla decisione di interrompere la produzione a partire dalla fine di febbraio 2025 nello stabilimento di Bruxelles, dove viene prodotto il suv bev Q8 e-tron con circa 3mila addetti.

Volkswagen: nel terzo trimestre utile -64% a 1,58 miliardi

Volkswagen: nel terzo trimestre utile -64% a 1,58 miliardiMilano, 30 ott. (askanews) – La casa automobilistica tedesca Volkswagen ha registrato nel terzo trimestre 2024 un crollo dell’utile del 63,7% a 1,58 miliardi e del 42% dell’utile operativo a 2,86 miliardi, mentre il fatturato si attesta a 78,5 miliardi (-0,5%). I risultati hanno risentito dell’aumento dei costi fissi e degli accantonamenti per la ristrutturazione, spiega l’azienda.


Le vendite di veicoli sono diminuite dell’8,3% nel periodo.Alla fine di settembre 2024, la liquidità netta del gruppo era negativa per 160,6 miliardi (-147,4 mld a fine 2023). “I risultati dei nove mesi riflettono un contesto di mercato difficile e sottolineano l’importanza di realizzare i programmi di performance che abbiamo lanciato in tutto il gruppo”, ha commentato Arno Antlitz, Cfo e COO di Volkswagen. “Il marchio Volkswagen ha registrato un margine operativo di appena il 2% dopo nove mesi. Ciò evidenzia l’urgente necessità di ridurre significativamente i costi e di aumentare l’efficienza. La nostra dinamica di prodotto ci dà fiducia – ha proseguito -. Il significativo miglioramento degli ordini in Europa occidentale nel terzo trimestre rispetto all’anno precedente testimonia il rafforzamento della nostra gamma di prodotti, dalle auto con motore a combustione agli ibridi e ai veicoli completamente elettrici. Dal punto di vista operativo, ci aspettiamo una fine dell’anno più forte, grazie all’aumento dei volumi e ai nuovi modelli interessanti di tutti i marchi”.

Edison: nei nove mesi Ebitda a 1,4 mld (+13,3%) con spinta rinnovabili

Edison: nei nove mesi Ebitda a 1,4 mld (+13,3%) con spinta rinnovabiliMilano, 30 ott. (askanews) – Nei primi nove mesi dell’anno Edison ha registrato ricavi a 10,9 miliardi dai 14,05 miliardi dello stesso periodo del 2023, a seguito della riduzione dei prezzi medi di vendita delle commodity, nonostante i maggiori volumi di energia elettrica (+1,5%) e gas (+17,9%) venduti. L’ebitda è salito a 1,4 miliardi (+13,3%): a trainare la performance è stata la produzione rinnovabile, che nel periodo rappresenta oltre il 29% del mix produttivo del gruppo, grazie soprattutto al contributo dell’idroelettrico.


L’utile si attesta a 403 milioni dai 486 milioni dello stesso periodo del 2023, principalmente a seguito di accantonamenti materiali per le attività di rigenerazione territoriale. L’indebitamento finanziario al 30 settembre 2024 registra un saldo a credito di 52 milioni rispetto al saldo a credito di 160 milioni di fine 2023. Sulla base dei buoni risultati dei primi nove mesi e tenendo conto dell’attuale contesto di mercato così come di quello regolatorio, Edison prevede un ebitda per l’intero 2024 pari ad almeno 1,65 miliardi.

Ubs: nel terzo trimestre utile a 1,4 mld dollari, ben sopra attese

Ubs: nel terzo trimestre utile a 1,4 mld dollari, ben sopra atteseMilano, 30 ott. (askanews) – Il colosso bancario svizzero Ubs ha registrato nel terzo trimestre un utile netto di 1,4 miliardi di dollari (1,3 miliardi di euro), nettamente superiore alle previsioni degli analisti.


La banca, che nello stesso periodo dell’anno precedente aveva messo a segno una perdita di 715 milioni di dollari a causa dei costi associati all’acquisizione del Credit Suisse, ha registrato un aumento del 5% dei ricavi a 12,3 miliardi di dollari, oltre le stime del mercato. “In un contesto di mercato che, pur essendo costruttivo, presenta ancora periodi di forte volatilità e dislocazione, la nostra attività ha registrato un’impressionante crescita dei ricavi grazie al mantenimento di un forte slancio della clientela, in particolare nelle Americhe e nell’APAC”, ha dichiarato il Ceo Sergio Ermotti. “Continuiamo a mitigare in modo significativo il rischio di esecuzione mentre progrediamo nell’integrazione di Credit Suisse, rimanendo disciplinati nel perseguire i nostri obiettivi di costo ed efficienza”.

Alphabet conti terzo trimestre sopra attese, utile +34% a 26,3 mld

Alphabet conti terzo trimestre sopra attese, utile +34% a 26,3 mldMilano, 29 ott. (askanews) – Alphabet società che controlla Google ha chiuso il terzo trimestre con risultati superiori alle attese degli analisti grazie a un aumento dei ricavi pubblicitari e della domanda per i servizi cloud abbinati all’intelligenza artificiale. I ricavi sono aumentati del 15% a 88,27 miliardi di dollari, l’utile del 34% a 26,3 miliardi di dollari pari a un utile per azione di 2,12 dollari.


Guardano alle diverse aree di business, i ricavi pubblicitari sono aumentati del 10% a 65,8 miliardi, quelli legati al cloud hanno raggiunto gli 11,3 miliardi. In crescita del 62% anche gli investimenti a 13,1 miliardi concentrati soprattutto nell’intelligenza artificiale. “Lo slancio che sta attraversando l’azienda è straordinario. Le nostre soluzioni di intelligenza artificiale stanno dando i loro frutti attirando nuovi clienti con contratti sempre più importanti”, ha commentato il Ceo Sundar Pichai. In deciso rialzo il titolo nell’after hours +5% a 178,7% con un bilancio del +20% da inizio anno.

Arrivano nuovi dazi Ue sulle auto elettriche cinesi: dal 17% al 35,5%

Arrivano nuovi dazi Ue sulle auto elettriche cinesi: dal 17% al 35,5%Bruxelles, 29 ott. (askanews) – La Commissione europea ha adottato, oggi a Bruxelles, il suo regolamento di esecuzione che impone dazi compensativi anti-sovvenzioni sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina per un periodo di cinque anni. I nuovi dazi entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue.


Le aliquote dei dazi, aggiuntivi rispetto a quelli già esistenti, sono calibrate individualmente su ciascun produttore cinese che esporta verso l’Ue, in modo da compensare l’effetto delle sovvenzioni ricevute da quelle imprese, che danneggiano l’equa concorrenza con i produttori europei, come ha concluso l’indagine condotta dalla Commissione sulla filiera dei veicoli elettrici a batteria in Cina. A partire dall’entrata in vigore delle misure, i produttori esportatori cinesi Byd, Geely e Saic, inclusi nel campione preso in conto dalla Commissione, saranno soggetti a dazi compensativi con aliquote pari rispettivamente al 17,0%, al 18,8% e al 35,3%. A seguito di una richiesta motivata di esame individuale, a Tesla verrà assegnato un dazio del 7,8%. Le altre società che hanno collaborato con l’indagine della Commissione saranno soggette a un dazio del 20,7%. Tutte le altre società che non hanno collaborato saranno soggette a un dazio del 35,3%.


“Parallelamente – riferisce una nota della Commissione -, l’Ue e la Cina continuano a lavorare per trovare soluzioni alternative compatibili con il Wto (l’Organizzazione mondiale per il commercio, ndr), che siano efficaci nell’affrontare i problemi individuati dall’indagine”. I nuovi dazi scadranno alla fine del periodo di 5 anni, a meno che non venga avviata prima una revisione della scadenza. “La Commissione – sottolinea la nota – rimane inoltre aperta a negoziare impegni sui prezzi (‘price undertakings’, ndr) con i singoli esportatori, come consentito dalle norme dell’Ue e del Wto”. Gli impegni da parte degli esportatori, in questo caso, riguarderebbero la fissazione di un prezzo minimo per la vendita nel mercato Ue dei veicoli elettrici cinesi importati, in modo da annullare comunque l’effetto dannoso delle sovvenzioni.


I dazi definitivi saranno riscossi a partire dal giorno dell’entrata in vigore del regolamento, e quindi comunque entro fine ottobre o inizio novembre. I dazi provvisori che erano stati imposti sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina il 4 luglio 2024, sottoforma di garanzie bancarie, non saranno riscossi. Questo significa che le auto elettriche cinesi arrivate nell’Ue negli ultimi mesi e ancora negli stock degli importatori potranno essere vendute sul mercato senza dover sottostare al costo aggiuntivo dei dazi. La Commissione monitorerà l’efficacia delle misure in vigore, anche per garantire che non vengano eluse. Ogni produttore esportatore che ha collaborato, o che è un nuovo esportatore, avrà il diritto di richiedere una revisione accelerata per stabilire un’aliquota di dazio individuale, prendendo in contro tutti i fattori che possono ridurre l’aliquota (per esempio se si dimostra che non riceve o non riceve più sovvenzioni, o che sono state ridotte). Gli importatori possono anche richiedere un rimborso se ritengono che il loro produttore esportatore non sia sovvenzionato o se il margine di sovvenzione è inferiore ai dazi pagati dagli importatori. Per essere accettata, questa richiesta deve essere debitamente comprovata.


L’indagine anti-sovvenzioni era stata annunciata dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il 13 settembre 2023 durante il suo discorso sullo stato dell’Unione. “La decisione di oggi – sottolinea la nota – è basata sulle crescenti prove del recente e rapido aumento delle esportazioni a basso prezzo di veicoli elettrici a batteria provenienti dalla Cina verso l’Ue. Durante l’indagine, la Commissione ha seguito rigorose procedure legali, in linea con le norme dell’Ue e dell’Omc, consentendo a tutte le parti interessate, tra cui il governo cinese, le aziende e gli esportatori, di presentare commenti, prove e argomentazioni”. “L’Ue rimane il campione mondiale del commercio aperto, equo e basato sulle regole. La concorrenza è benvenuta, anche nel settore dei veicoli elettrici, ma deve essere sostenuta da equità e parità di condizioni”, afferma nella nota il vicepresidente esecutivo della Commissione e commissario responsabile per il Commercio, Valdis Dombrovskis. “Adottando queste misure proporzionate e mirate dopo un’indagine rigorosa, stiamo difendendo – sottolinea il commissario – pratiche di mercato eque e la base industriale europea. Parallelamente, rimaniamo aperti a una possibile soluzione alternativa, che sia efficace nell’affrontare i problemi individuati, e compatibile con il Wto”, conclude Dombrovskis.