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Treni: sabato e domenica sciopero personale Fs, ritardi e cancellazioni

Treni: sabato e domenica sciopero personale Fs, ritardi e cancellazioniRoma, 11 ott. (askanews) – Nuovi disagi per chi viaggia in treno nel fine settimana. Proclamato da alcune sigle sindacali autonome uno sciopero nazionale del personale del gruppo FS Italiane, dalle ore 21 di sabato 12 alle ore 21 di domenica 13 ottobre. Lo sciopero potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine della protesta sindacale.


Trenitalia, tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, ove possibile, a riprogrammare il viaggio. Informazioni su collegamenti e servizi attivi sono disponibili attraverso l’App Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web del gruppo Fs Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.

Brembo acquisisce il 100% di Ohlins, leader in sospensioni premium

Brembo acquisisce il 100% di Ohlins, leader in sospensioni premiumMilano, 11 ott. (askanews) – Brembo ha siglato oggi un accordo con Tenneco, società nel portafoglio di fondi gestiti da Apollo Global Management, per l’acquisizione del 100% del capitale di Öhlins Racing, leader nella produzione di sospensioni premium ad alte prestazioni per moto e auto nei segmenti del primo equipaggiamento, del motorsport e dell’aftermarket. Lo si apprende da un comunicato della società. Il corrispettivo dell’operazione è di 405 milioni di dollari (370 mln euro circa).


“Öhlins è perfetta per Brembo. È un brand riconosciuto in tutto il mondo, con un business solido e una reputazione senza pari, sia in pista che su strada”, ha dichiarato Matteo Tiraboschi, presidente esecutivo di Brembo. “L’ingresso di Öhlins nel Gruppo è una grande opportunità per espandere la nostra offerta per il mercato automotive. Con questa acquisizione, facciamo un ulteriore passo avanti nella nostra strategia per fornire soluzioni intelligenti e integrate ai clienti, sfruttando le sinergie tra le principali tecnologie per il corner del veicolo”, ha aggiunto. Fondata nel 1976, Öhlins Racing ha sede a Upplands Väsby (Stoccolma), Svezia, e ha una forte presenza internazionale. Öhlins impiega circa 500 persone in due stabilimenti produttivi in Svezia e Thailandia, due centri di ricerca e sviluppo in Svezia e Thailandia e quattro sedi commerciali e di testing negli Stati Uniti, in Germania, Thailandia e Svezia. La tecnologia delle sospensioni Öhlins, sottolinea il comunicato, “è rinomata per precisione, prestazioni e innovazione”. Grazie a “decenni di esperienza e ingegneria avanzata”, Öhlins Racing offre un’ampia gamma di prodotti, tra cui ammortizzatori, forcelle, software e algoritmi e accessori per i segmenti di primo equipaggiamento e aftermarket. L’azienda “ha inoltre una forte tradizione nel mondo racing, con un’ampia presenza nei principali campionati motorsport”, fornendo, tra gli altri, team in MotoGP, Formula 1, World Superbike, NASCAR. Si prevede che Öhlins Racing chiuderà il 2024 con un fatturato pari a circa 144 milioni di dollari, con un margine Ebitda rettificato previsto compreso tra il 21% e 22%. (segue)


“Siamo certi che Brembo sia il partner giusto per far crescere Öhlins”, ha dichiarato Jim Voss, amministratore delegato di Tenneco. “Questa operazione dà ad Öhlins e alle sue persone l’opportunità di raggiungere nuovi traguardi e successi sotto la leadership di Brembo. Inoltre, supporta la nostra strategia di semplificazione del portafoglio di Tenneco e rafforza la nostra solidità finanziaria, mentre continuiamo a lavorare per la nostra visione a lungo termine”, ha aggiunto. “Unendo le forze con Brembo, siamo entusiasti di aprirci a nuove opportunità di crescita. Grazie ai nostri rispettivi punti di forza, porteremo innovazione e sempre più valore sia ai clienti sia alle nostre persone” ha dichiarato Tom Wittenschlaeger, amministratore delegato di Öhlins. Öhlins Racing è impegnata nello sviluppo della prossima generazione tecnologica di sospensioni meccatroniche, sia per la strada che per la pista. Questo approccio guidato dall’innovazione rafforza la missione di Brembo di essere un Solution Provider per la mobilità del futuro.


Questa operazione, sottoinea il comunicato, è “la più grande acquisizione nella storia di Brembo”. Il corrispettivo della transazione è 405 milioni di dollari (che corrispondono a circa 370 milioni di euro al tasso di cambio odierno) in assenza di cassa o debito finanziario, ed è soggetto ai consueti meccanismi di aggiustamento previsti per operazioni simili. L’operazione sarà pagata “utilizzando la liquidità disponibile”. L’acquisizione è soggetta all’approvazione delle autorità antitrust, al seguito della quale avverrà il perfezionamento dell’operazione, atteso all’inizio del 2025. (immagine da sito ufficiale Ohlins)

Manovra, Sbarra al Governo: non allungare mani su spesa sociale

Manovra, Sbarra al Governo: non allungare mani su spesa socialeRoma, 11 ott. (askanews) – La Cisl ha chiesto al Governo che “non si tocchi assolutamente la spesa sociale”. Così il segretario generale Luigi Sbarra a Rainews 24 aggiungendo che “non è possibile allungare le mani con interventi di riduzione della spesa su lavoro, redditi delle famiglie, sanità, pensioni e politiche sociali”.


Secondo il numero uno della Cisl bisogna “costruire condizioni per rimettere in moto la crescita. Fino al 2026 la bussola è il Pnrr. Dobbiamo spendere fino all’ultimo centesimo e collegare le risorse del Pnrr a quelle dei fondi strutturali strutturali europei e alle risorse nazionali”.

Manovra, Giorgetti: persone fisiche e imprese non hanno niente da temere

Manovra, Giorgetti: persone fisiche e imprese non hanno niente da temereMilano, 11 ott. (askanews) – “Le persone fisiche e le imprese non hanno niente da temere, sarà una manovra equilibrata che metterà a tacere tutte queste polemiche astruse viste in questi giorni”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, all’evento di FdI ‘Far crescere insieme l’Italia’.


“L’obiettivo principale era la conferma del taglio del cuneo fiscale, lo faremo e lo renderemo strutturale – ha detto – faremo tagli significativi a ministeri, enti pubblici, se nessuno si offende”.

Petrolio +3% tra MO e Milton, barile Brent sopra 79 dollari

Petrolio +3% tra MO e Milton, barile Brent sopra 79 dollariRoma, 10 ott. (askanews) – È di nuovo rally sui prezzi del petrolio, con il barile di Brent che torna a superare i 79 dollari. Per giorni le quotazioni sono state sferzate dai timori di inasprimento e ricadute per il settore dal conflitto in Medioriente, dopo l’attacco missilistico dell’Iran contro Israele. Ora a spingere i prezzi contribuisce anche l’uragano che sta devastando la costa est degli Stati Uniti. Il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord guadagna un 3,24 percento a 79,06 dollari. Il West Texas Intermediate sale del 3,26 percento a 75,63 dollari.

Federmeccanica ai sindacati: no a ulteriori aumenti salariali

Federmeccanica ai sindacati: no a ulteriori aumenti salarialiRoma, 10 ott. (askanews) – No ad ulteriori aumenti salariali per i metalmeccanici. Gli effetti e i risultati del modello già in essere, con adeguamenti retributivi dei minimi di garanzia pari a 310 euro riconosciuti nella vigenza del contratto (2021-2024), “non hanno precedenti ed eguali”. E’ stata questa la risposta di Federmeccanica ai sindacati, che chiedono invece incrementi mensili sui minimi tabellari pari a 280 euro a regime. “Tutte le garanzie e i benefici previsti nell’ultimo contratto vengono confermati in questa proposta – dice la federazione delle aziende metalmeccaniche – che aggiunge ulteriori trattamenti migliorativi: più sostenibilità, più solidarietà, più tutele, più inclusione, più benefici economici. L’idea della aziende metalmeccaniche è di puntare soprattutto sul secondo livello di contrattazione, con l’obiettivo di “realizzare il primo contratto nazionale in chiave Esg, così che l’adempimento della norma contrattuale diventi esso stesso un’azione utile per realizzare standard qualificati ai fini Esg”.

Pnrr, rapporto da Commissione Ue su attuazione in tutti i paesi

Pnrr, rapporto da Commissione Ue su attuazione in tutti i paesiBruxelles, 10 ott. (askanews) – La Commissione europea ha pubblicato, oggi a Bruxelles, la sua la terza relazione annuale sull’attuazione del Fondo Rrf (“Recovery and Resilience Facility”), che con 648 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti è il principale strumento per il finanziamento dei Piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr) del programma post pandemico di rilancio dell’economia nell’Ue “NextGenerationEU”.  


Secondo la Commissione, dopo un rallentamento subìto nel 2023 a causa delle modifiche che tutti i paesi Ue hanno apportato ai loro Pnrr con la revisione introdotta dalla nuova iniziativa “RePowerEU”, a seguito della crisi energetica e delle fiammate inflazionistiche causate dall’invasione russa dell’Ucraina, l’attuazione delle misure finanziate dal Fondo Rrf ora “sta accelerando, promuovendo riforme e continui progressi negli investimenti negli Stati membri”. Secondo la relazione, “la Commissione sta supportando gli Stati membri nell’attuazione completa e tempestiva dei loro piani attraverso processi più snelli e ha ulteriormente migliorato sia la trasparenza che i meccanismi per proteggere gli interessi finanziari dell’Ue”, spiega una nota dell’Esecutivo comunitario.


Il Fondo Rrf, ricorda la nota, “è un motore fondamentale per investimenti e riforme ambiziosi negli Stati membri, in iniziative che promuovono la transizione verde e digitale e rafforzano la resilienza e la competitività dell’Ue. Fin dalla sua istituzione, il Fondo ha generato oltre 82 miliardi di euro di investimenti a sostegno diretto delle imprese. Sono state realizzate oltre 900 riforme per ridurre gli oneri burocratici, e in particolare per accelerare i processi per ottenere permessi e licenze da parte delle aziende, aiutando l’industria dell’Ue a diventare più competitiva”. Con il supporto del Fondo Rrf, rileva la Commissione, “sono stati risparmiati 34 milioni di megawattora di consumo energetico, oltre 11,8 milioni di persone hanno potuto partecipare a programmi di istruzione e formazione, e 9,8 milioni di persone hanno beneficiato di misure di protezione contro i disastri naturali connessi al cambiamento climatico”. Inoltre, “si prevede che oltre 300 miliardi di euro di nuovi finanziamenti del Fondo Rrf saranno erogati entro la fine del 2024”.


La Commissione sottolinea l’accelerazione in corso nell’attuazione dei piani finanziati dal Fondo Rrf, dopo “i ritardi nel 2023 in gran parte legati all’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia, all’elevata inflazione, ai problemi emersi nelle catene di approvvigionamento e alla necessità di adottare i capitoli ‘RePowerEU’” nei Pnrr degli Stati membri. Ad oggi, il Consiglio Ue ha approvato 26 nuovi capitoli “RePowerEU”, che forniscono fondi aggiuntivi per attuare riforme e investimenti mirati a diversificare le forniture energetiche dell’Ue, accelerare la transizione verde e sostenere le famiglie vulnerabili. Finora, la Commissione ha ricevuto 69 richieste di pagamento da 25 Stati membri e ha erogato 265,4 miliardi di euro, ovvero il 41% dei finanziamenti Rrf disponibili. Di questi fondi già erogati, 170,8 miliardi sono sovvenzioni (il 50% circa del totale disponibile pari a 357 miliardi) e 94,6 miliardi sono prestiti (su un totale disponibile di 291 miliardi). Entro la fine dell’anno, si prevede che saranno erogati oltre 300 miliardi di euro di fondi.


La Commissione, infine, sottolinea di aver “continuato a raccogliere con successo fondi sui mercati dei capitali per finanziare lo strumento Rrf”, e ricorda di aver emesso finora in particolare “60,2 miliardi di euro in obbligazioni verdi NextGenerationEU”. Il Fondo Rrf ha una durata limitata nel tempo: “Tutti gli sforzi – avverte la Commissione – dovranno rimanere concentrati sulla piena e tempestiva attuazione dei piani nazionali entro il 2026”. In questo contesto, la Commissione ricorda di “aver ha adottato ulteriori misure nel 2024 per supportare gli Stati membri nell’attuazione”. Lo scorso luglio, l’Esecutivo comunitario ha introdotto “processi più semplici, con linee guida aggiornate per gli Stati membri, con un’attenzione particolare alle modalità di revisione dei piani, che rimarranno pertinenti per affrontare i colli di bottiglia nell’attuazione. Sono stati inoltre semplificati i requisiti di rendicontazione per gli Stati membri”. La Commissione ha poi chiarito ulteriormente “i modi per combinare il Fondo Rrf con altri fondi Ue e migliorare le sinergie”. La relazione adottata oggi include un’analisi approfondita dei dati degli Stati membri sui 100 maggiori destinatari finali dei finanziamenti nell’ambito del Fondo Rrf. Negli allegati alla relazione, tra l’altro, la Commissione fornisce ulteriori chiarimenti su due concetti chiave del regolamento Rrf, che sono stati al centro di controversie con la Corte dei Conti europea (Eca): il primo punto riguarda le modalità con cui la Commissione determina quando una riforma o un investimento ha avuto inizio, per decidere se è ammissibile o no nell’ambito del Fondo Rrf (“clausola di retroattività”; il secondo punto concerne la corretta definizione di “spesa ricorrente” nel bilancio di uno Stato membro, essenziale per determinare se un investimento debba essere escluso dai finanziamenti Rrf.   Nel primo caso, la Commissione considera, ad esempio, che una misura per la quale i lavori sono cominciati nel 2020 era ammissibile anche se i contratti erano stati conclusi nel 2019. Nel secondo caso, la Commissione considera che la regola generale che vieta di sostituire con il Fondo Rrf il finanziamento di misure previste nella spesa corrente di un paese, si applica in particolare ai salari pagati dallo Stato o ad altre spese costanti, ma non, ad esempio, a una misura anti-corruzione, anche quando una iniziativa simile era già stata presa in passato.       Altri chiarimenti riportati negli allegati della relazione riguardano il concetto di doppio finanziamento nel contesto del Fondo Rrf e la nozione di destinatari finali dei finanziamenti. La Commissione, infine, sostiene di stare “rafforzando costantemente il suo quadro di audit e controllo, tenendo conto anche delle raccomandazioni del Parlamento europeo, del Consiglio e della Corte dei conti europea”, e precisa di  effettuato 17 audit ex-post nel periodo settembre 2023-agosto 2024 sul soddisfacente adempimento di traguardo parziali e obiettivi finali (“milestones” e “targets”). Sono stati inoltre effettuati quattro “audit di sistema” degli apparati di controllo nazionali. Per quanto riguarda l’Italia, in particolare, la Commissione riporta due casi di misure esemplari finanziate dal Fondo Rrf: il sostegno alla collaborazione industriale di 25 aziende nel quadro di un Ipcei (“Importanti progetti di comune interesse europeo”), con focus sulle tecnologie dell’idrogeno, la microelettronica, i servizi cloud di prossima generazione, che contribuiscono alla competitività e sostenibilità dell’Ue; e il miglioramento dei servizi e infrastrutture su 172 chilometri di linee ferroviarie nel Meridione. 

Usa, inflazione settembre frena meno di attese, +0,2% mese +2,4% anno

Usa, inflazione settembre frena meno di attese, +0,2% mese +2,4% annoNew York, 10 ott. (askanews) – A settembre, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,2% come nel mese precedente, secondo quanto comunicato dal dipartimento del Lavoro. Le stime erano per un dato a +0,1%. Il dato annuale ha rallentato dal 2,5% di agosto al 2,4% di settembre. Gli analisti stimavano un dato al 2,3%.


Il dato “core”, ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è cresciuto dello 0,3%, come in agosto, contro attese per un +0,2%. Rispetto a un anno prima, il dato “core” è cresciuto al 3,3%, oltre il +3,2% di agosto. Le attese erano per un dato a +3,2%. I prezzi energetici sono diminuiti dell’1,9% rispetto al mese precedente, quelli dei generi alimentari sono aumentati dello 0,4%.

Bce, “Il vero banco di prova per l’inflazione sarà il 2025″

Bce, “Il vero banco di prova per l’inflazione sarà il 2025″Roma, 10 ott. (askanews) – Per la Bce “guardando avanti un approccio di graduale rimozione della restrizione monetaria sarà appropriato, se i dati che perverranno risulteranno in linea con le previsioni di base. Al tempo stesso, va mantenuta l’opzionalità riguardo alla velocità dell’aggiustamento”. Perché “da un lato se i dati dovessero indicare una sostenuta accelerazione nella velocità della disinflazione o un rallentamento consistente della velocità della ripresa economica, un ritmo di aggiustamento più rapido sarebbe opportuno”. E specularmente, nella situazione opposta sarebbe invece opportuno un approccio più lento. Sono le considerazioni per le mosse a venire proposte dal capo economista della Bce, Philip Lane in occasione del consiglio direttivo che si è svolto l’11 e 12, secondo i verbali pubblicati oggi.


Contiene una frase indicativa, sul fatto che “il vero banco di prova” per la rotta monetaria sarà vedere cosa accadrà nel 2025. Nelle settimane più recenti sono lievitate le aspettative, alimentate da esponenti della stessa Bce, che al Consiglio della prossima settimana (16-17 ottobre) possa essere operato un nuovo taglio dei tassi di interesse, in particolare a seguito dei nuovi cali dell’inflazione e dei segnali di indebolimento dell’economia. Ma negli ultimissimi giorni i rialzi dei prezzi del petrolio hanno apportato un nuovo elemento che potrebbe creare ulteriori discussioni.


Secondo i verbali diffusi oggi, a inizio settembre i componenti del Consiglio “concordavavano ampiamente sul fatto che un approccio di graduale rimozione del freno monetario sarebbe stata appropriata se i dati si fossero rivelati in linea con le previsioni”. Al tempo stesso però è stato sottolineato che restava necessaria la cautela, perché al momento non si era ancora in grado di “cantare vittoria” sull’inflazione, visti anche i lievi ritocchi a rialzo delle previsioni sull’inflazione di fondo e la recente risalita dell’inflazione nei servizi. Secondo il consiglio Bce “il vero test sarà nel 2025 – avvertono i verbali – quando diventerà più chiaro se la crescita salariale sarà rallentata, se la produttività si sarà ripresa e se il trasferimento dei rialzi del costo del lavoro sarà stato moderato abbastanza da mantenere contenute le pressioni sui prezzi”.

Istat: la spesa mensile delle famiglie 2023 giù, pesa l’inflazione

Istat: la spesa mensile delle famiglie 2023 giù, pesa l’inflazioneRoma, 10 ott. (askanews) – Nel 2023 la spesa media mensile per consumi delle famiglie in valori correnti è pari a 2.738 euro, in aumento (+4,3%) rispetto al 2022 (2.625 euro), ma in termini reali si riduce dell’1,5% per effetto dell’inflazione (+5,9% la variazione su base annua dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo). E’ quanto emerge da un report dell’Istat. Anche la spesa equivalente diminuisce in termini reali per tutte le famiglie e quasi nella stessa misura per le famiglie meno abbienti (-1,6%) e per quelle più abbienti (-1,7%). In leggera flessione i divari territoriali: la differenza relativa tra la spesa massima del Nord-ovest e quella minima del Sud scende dal 36,9% del 2022 al 35,2% del 2023. Stabile la differenza in termini relativi dei livelli di spesa tra le famiglie composte soltanto da italiani e quelle con stranieri (32%; 32,4% nel 2022).