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Industria, Istat: produzione agosto +0,1% mese, -3,2% su anno

Industria, Istat: produzione agosto +0,1% mese, -3,2% su annoRoma, 10 ott. (askanews) – Ad agosto si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,1% rispetto a luglio. Al netto degli effetti di calendario, ad l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 3,2% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 22 di agosto 2023). Lo ha reso noto l’Istat.


Nella media del periodo giugno-agosto si registra un calo del livello della produzione dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale per i beni di consumo (+2,8%) e l’energia (+2,3%); diminuiscono invece i beni strumentali (-2,5%) e i beni intermedi (-2,8%).


Flessioni tendenziali caratterizzano quasi tutti i comparti: la riduzione è meno pronunciata per i beni di consumo (-2,0%), più marcata per i beni intermedi (-7,2%) e quelli strumentali (-7,3%); in crescita solo l’energia (+6,0%). I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+7,9%), la fabbricazione di prodotti chimici (+5,2%) e le altre industrie manifatturiere (+2,5%). Le flessioni maggiori si rilevano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-14,2%), nella fabbricazione di macchinari e attrezzature (-11,6%) e nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-10,8%).

Bper: nel nuovo piano dividendi per 3,2 miliardi, utile 2027 a 1,5 mld

Bper: nel nuovo piano dividendi per 3,2 miliardi, utile 2027 a 1,5 mldMilano, 10 ott. (askanews) – Utile netto cumulato di 4,3 miliardi nel periodo 2025-2027, dividendo cumulato cash pari a 3,2 miliardi, con un dividend yield superiore al 15% e un payout ratio medio che sale al 75%, Rote superiore al 16% e Cet1 ratio superiore al 14,5% nel 2027. Sono questi i principali obiettivi finanziari del nuovo piano industriale di Bper “B:Dynamic|Full Value 2027” predisposto dal nuovo amministratore delegato Gianni Franco Papa.


Nel dettaglio, il risultato netto è previsto in aumento da 1,3 miliardi a 1,5 miliardi (+15% 2024-27; Cagr +5%). Ammonta a 5,5 miliardi il target dei ricavi nel 2027 (+1,5% 2024-27) positivamente impattati dall’effetto combinato della crescita degli impieghi e delle maggiori commissioni (+12% 2024-27) per un totale di 550 milioni, che più che compensano il calo di 450 milioni del margine di interesse dovuto alle prudenziali aspettative sui tassi e al calo effetto ecobonus. La raccolta gestita è vista in crescita del 7% l’anno a 81 miliardi, facendo leva sul nuovo assetto del wealth management e su Banca Private Cesare Ponti. Grazie anche al supporto del Gruppo Unipol, Bper prevede di incrementare la penetrazione assicurativa dal 15% al 25%. Sul fronte della qualità degli attivi, è stimato un Npe ratio netto all’1,4% e best-in-class coverage ratio superiore al 52% nel 2027, con costo del rischio inferiore a 45 punti base nel 2027. Gli oneri operativi, esclusi svalutazioni e ammortamenti, diminuiranno del 7% tra il 2024 e il 2027 (Cagr -2,3%) attestandosi a 2,4 miliardi a fine piano. L’organico del gruppo scenderà di circa il 10% a circa 18.500 risorse per fine 2027. Le uscite volontarie, già concordate, ammonteranno a circa 1.600. Il turnover organico riguarderà circa 1.500 persone in arco di piano. Il gruppo farà 1.100 assunzioni mirate attraendo talenti con competenze specialistiche e ampia esperienza in aree strategiche (es. IT). A tal proposito, Bper prevede significativi investimenti per 650 milioni in arco di piano per accelerare lo sviluppo di tecnologia, sicurezza e Ai/GenAi.


“Questo piano è realistico e chiaro e siamo pienamente impegnati nella realizzazione di tutti gli obiettivi, continuando a creare valore per tutti i nostri stakeholder”, ha commentato l’amministratore delegato, Gianni Franco Papa. “Abbiamo fondamentali forti, una posizione solida e distintiva, ma anche un enorme potenziale per la creazione di valore per tutti i nostri stakeholder, che questo nuovo piano saprà cogliere”.

Germania verso calo Pil per 2°anno consecutivo, Governo taglia stime

Germania verso calo Pil per 2°anno consecutivo, Governo taglia stimeRoma, 9 ott. (askanews) – L’economia tedesca, che da sola conta circa un terzo del Pil dell’Eurozona, si avvia a contrarsi anche quest’anno dopo il calo del 2023. Il governo tedesco ha rivisto al ribasso le sue previsioni sul prodotto interno lordo per il 2024 a una contrazione dello 0,2%. Un calo della produzione quest’anno dopo un calo dello 0,3% l’anno scorso, segnerebbe il secondo caso di anni consecutivi di contrazione del Pil da quando la Germania Ovest e la Germania Est sono state riunificate nel 1990. Il ministro dell’Economia Robert Habeck aveva previsto un’espansione dello 0,3% per quest’anno nelle previsioni biennali del governo pubblicate alla fine di aprile.


È probabile che una lenta ripresa attecchisca l’anno prossimo, con una crescita annuale dell’1,1% nel 2025, prima che l’espansione acceleri all’1,6% nel 2026, ha affermato Habeck mercoledì in una dichiarazione via e-mail riportata da Bloomberg. Habeck ha rimarcato l’urgenza di andare avanti nell’affrontare i persistenti “problemi strutturali” della Germania come la mancanza di sicurezza energetica, l’eccessiva burocrazia e la carenza di lavoratori qualificati, che, a suo parere, insieme all’incertezza geopolitica, stanno pesando sul clima economico. “Nel mezzo della crisi, la Germania e l’Europa sono schiacciate tra la Cina e gli Stati Uniti e devono imparare a farsi valere”, ha affermato Habeck. Negli ultimi mesi sono aumentate le preoccupazioni per il declino economico della Germania, con il settore automobilistico chiave particolarmente colpito. Una serie di notizie negative, dalla minaccia della Volkswagen di chiudere le fabbriche nazionali alla decisione della Intel di posticipare un nuovo stabilimento di semiconduttori da 30 miliardi di euro (33 miliardi di dollari) nell’ex Est comunista, ha evidenziato le numerose sfide che la Germania deve affrontare.


L’economia peraltro potrebbe già essere in recessione tecnica, con un’altra possibile contrazione nel terzo trimestre dopo un calo dello 0,1% della produzione nel periodo da aprile a giugno.

Manovra, Confcommercio: no all’aumento delle accise sul gasolio

Manovra, Confcommercio: no all’aumento delle accise sul gasolioRoma, 9 ott. (askanews) – “Se fossero confermate le ipotesi allo studio del Governo sull’aumento delle accise sul gasolio, questo eventuale provvedimento danneggerebbe non solo il sistema dell’autotrasporto, ma peserebbe negativamente sul complesso delle attività economiche”. A lanciare l’allarme è Confcommercio auspicando che “si apra un tavolo di confronto con le categorie interessate, proprio per evitare incrementi della tassazione in un frangente di grave debolezza dei consumi delle famiglie. È davvero l’ultima cosa di cui c’è bisogno”.

Giorgetti: aumenta il potere d’acquisto ma non i consumi

Giorgetti: aumenta il potere d’acquisto ma non i consumiRoma, 9 ott. (askanews) – Secondo i dati Istat “aumenta il potere d’acquisto delle famiglie, ma questo non si traduce in consumi ma in risparmio”. Lo ha detto il ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, svolgendo in Aula alla Camera la replica del governo al termine della discussione generale sul Piano strutturale di bilancio. Secondo Giorgetti, la situazione geopolitica con le guerre e l’incertezza che generano “hanno un impatto psicologico sulle scelte. Quello che leggiamo o vediamo in tv o su internet – ha aggiunto – indice ad un comportamento conservativo”.

Google, DOJ propone scissione per chiudere azione per monopolio

Google, DOJ propone scissione per chiudere azione per monopolioRoma, 9 ott. (askanews) – Il Dipartimento della Giustizia Usa avrebbe proposto una scissione di alcune divisioni di Google per chiudere l’azione legale per monopolio nei motori di ricerca in corso contro l’azienda. Lo riferisce Bloomberg.


La raccomandazione sarebbe stata presentata formalmente dal DOJ in una recente udienza della corte federale che sta esaminando il caso. Tra gli asset che Google potrebbe cedere il sistema operativo Android, il browser Chrome. Dovrebbero poi cessare i pagamenti per rendere Google il motore di ricerca di default.

Psb, Giorgetti:_dati economici migliorano ma aumenta incertezza

Psb, Giorgetti:_dati economici migliorano ma aumenta incertezzaRoma, 8 ott. (askanews) – “Siamo in un momento caratterizzato da tendenze contrastanti: da un lato c’è un andamento delle variabili economiche in linea con le attese, con il mercato del lavoro e i saldi di finanza pubblica più favorevoli delle previsioni” dall’altro “l’allargamento dei conflitti sta alimentando l’incertezza”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in audizione alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato sul piano strutturale di bilancio. “L’incertezza sul quadro globale” ha aggiunto “sta probabilmente incidendo non solo sugli investimenti delle imrpese ma anche sui consumi con un aumento della propensione al risparmio delle famiglie che si registra negli ultimi mesi”. Dopo l’aggiornamento delle stime del Pil effettuato dall’Istat “diventa più difficile raggiungere una crescita dell’1% nell’anno in corso”, ha affermato Giorgetti aggiungendo che non ci sono preoccupazioni per gli anni successivi.

Casa, idealista: a Roma affitti +12,2% in un anno, +2,7% III trimestre

Casa, idealista: a Roma affitti +12,2% in un anno, +2,7% III trimestreRoma, 8 ott. (askanews) – I prezzi degli affitti a Roma stanno raggiungendo nuovi picchi, spinti anche dall’effetto Giubileo. Secondo un’analisi di idealista, il portale immobiliare leader nello sviluppo tecnologico in Italia, le richieste da parte dei proprietari di case sono aumentate del 12,2% rispetto al 2023, del 2,7% solo nel terzo trimestre del 2024, portando il canone medio a 16,9 euro al metro quadro. Dopo i mesi estivi, i rincari si sono fatti sentire in 14 dei 21 quartieri romani monitorati. Tra gli aumenti più significativi, spiccano quelli di Lido di Ostia (11,5%), Trigoria-Castel di Leva (7,3%), Eur-Torrino-Giuliano Dalmata (5,8%) e Trionfale-Monte Mario (5%). Anche il Centro ha registrato un incremento superiore alla media cittadina del 2,7%, con un aumento del 4,3%, seguito dai quartieri di Monte Sacro (4,2%), Parioli (3,1%), Prenestino (3%) e Aniene-Collatino (2,9%). Altre cinque zone di Roma hanno visto crescite comprese tra il 2,3% di Giustiniana-La Storta-Olgiata e lo 0,1% di Roma est-Autostrade. Al contrario, i quartieri di Portuense-Magliana e Garbatella-Ostiense hanno subito cali significativi, rispettivamente del -9,4% e del -5,3%. Flessioni meno marcate si registrano ad Aurelio (-1,3%) e Ardeatino-Appio Pignatelli-Cecchignola (-1,1%). Anche Prati (-0,8%), Nomentano-Tiburtino (-0,3%) e Cassia-Flaminia (-0,2%) hanno mostrato lievi riduzioni negli affitti durante il trimestre. Sul fronte dei prezzi, il centro di Roma si conferma il quartiere con gli affitti più elevati, toccando i 25,5 euro al metro quadro. Seguono Prati (21,5 euro/m²) e Parioli (20,7 euro/m²), entrambi con prezzi che superano la soglia dei 20 euro al metro quadro. Canoni superiori alla media cittadina di 16,9 euro mensili si riscontrano anche a Nomentano-Tiburtino (19,9 euro/m²), Aurelio (18,4 euro/m²), Appio Latino (18,2 euro/m²) e Trionfale-Monte Mario (17,4 euro/m²). Negli altri distretti, invece, le richieste dei locatori sono più contenute, oscillando tra i 16,7 euro mensili di Cassia-Flaminia e i 10,6 euro di Roma est-Autostrade, quest’ultima rappresentante la zona con gli affitti più accessibili della Capitale.

Gentiloni: esborsi totali sui Pnrr attesi a 300 mld per fine anno

Gentiloni: esborsi totali sui Pnrr attesi a 300 mld per fine annoRoma, 8 ott. (askanews) – Ad oggi la Commissione europea ha effettuato esborsi per 267 miliardi di euro sui vari Piani di ripresa e resilienza nazionali e conta di effettuarne altri 45 miliardi di euro da qui alla fine dell’anno, con cui il totale dovrebbe raggiungere quota 300 miliardi, in prossimità del 50% del totale del Recovery fund. Lo ha riferito il commissario europeo all’economia, Paolo Gentiloni nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin.


“Sappiamo che resterà una sfida e sarà essenziale per i Paesi membri mantenere un alto livello di impegno e di stretta cooperazione con la Commissione”, ha detto.

Bankitalia, imprese italiane caute su economia, peggiora domanda

Bankitalia, imprese italiane caute su economia, peggiora domandaRoma, 8 ott. (askanews) – Le imprese in Italia mantengono un atteggiamento cauto sulle prospettive dell’economia, mentre nel terzo trimestre le valutazioni sulla domanda sono peggiorate. E’ la fotografia scattata dall’ultima indagine sulle aspettative di inflazione e crescita, condotta dalla Banca d’Italia tra il 26 agosto e il 16 settembre 2024 presso aziende italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti. In lieve ripresa le aspettative di inflazione, ma a livelli che restano contenuti.


Da segnalare, poi, che Bankitalia ha introdotto una sezione monografica nella rilevazione, da cui emerge che entro il prossimo biennio l’Intelligenza Artificiale verrà utilizzata da circa un terzo delle imprese industriali e due quinti di quelle dei servizi, specialmente le più grandi. Tornando alle valutazioni sull’economia, i giudizi sulla situazione generale sono rimasti cauti. E anche le attese sul prossimo trimestre sono meno positive rispetto alla scorsa primavera in tutti i comparti di attività. Le prospettive delle imprese sulle proprie condizioni operative a breve termine rimangono deboli, risentendo ancora prevalentemente dell’incertezza economico-politica.


Le imprese continuano a riportare valutazioni negative sulle condizioni per investire, prosegue l’indagine, mentre restano stabili quelle sull’accesso al credito; la posizione complessiva di liquidità è considerata ancora soddisfacente. Secondo le attese, la spesa per investimenti complessivamente rallenterà nell’anno in corso. La dinamica dell’occupazione prevista per il prossimo trimestre è meno favorevole rispetto alla precedente indagine, ma si continua a prefigurarne un’espansione, specialmente nelle costruzioni. I listini praticati dalle imprese negli ultimi 12 mesi sono cresciuti a un ritmo meno intenso rispetto alla precedente rilevazione; per i prossimi 12 mesi, le imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi continuano ad attendersi una crescita dei propri prezzi moderata, a fronte di una dinamica più elevata nelle costruzioni. Le aspettative delle imprese sull’inflazione al consumo sono lievemente cresciute su tutti gli orizzonti temporali, riporta Bankitalia, restando tuttavia su livelli contenuti.