Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Abi, Patuelli: tagliare la pressione fiscale sul risparmio

Abi, Patuelli: tagliare la pressione fiscale sul risparmioRoma, 9 lug. (askanews) – “L’economia necessita di certezza del diritto” mentre “i risparmiatori in Italia sono gravati da una pesante tassazione che spesso li orienta ad investire all’estero. Occorre favorire gli investimenti del risparmio e ridurre la pressione fiscale sui risparmiatori che investono a medio e lungo termine, che oggi subiscono una tassazione di quasi il 60% del reddito lordo prodotto dalle banche: si sommano l’Ires, l’addizionale del 3,5% e quelle locali, la ce dolare secca sui dividendi, l’Irap, l’Imu e l’imposta del bollo”. Lo ha affermato il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli nel suo intervento all’assemblea annuale dell’associazione, a Roma.


“Il risparmio investito a medio e lungo termine in strumenti di liquidità delle banche ha tassi competitivi con quelli dei più redditizi titoli di Sta to dell’area Euro ed è indispensabile per le banche per erogare prestiti a medio e lungo termine”.

Commissione Ue riapre indagine su aiuti di Stato a Lufthansa

Commissione Ue riapre indagine su aiuti di Stato a LufthansaBruxelles, 8 lug. (askanews) – La Commissione europea ha riferito, con un comunicato pubblicato oggi a Bruxelles, di aver avviato un’indagine approfondita per valutare se una misura di ricapitalizzazione tedesca da 6 miliardi di euro a favore della compagnia aerea tedesca Lufthansa sia in linea con le norme Ue sugli aiuti di Stato.


L’aiuto tedesco, che mirava a ripristinare la situazione patrimoniale e la liquidità di Lufthansa nella situazione eccezionale causata dal Covid, era stato inizialmente approvato dalla Commissione, il 25 giugno 2020, nell’ambito del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato predisposto per affrontare le conseguenze della crisi pandemica. Il 10 maggio 2023, tuttavia, la decisione della Commissione era stata annullata dal Tribunale di primo grado dell’Ue, con una sentenza secondo cui la misura di ricapitalizzazione autorizzata per Lufthansa non soddisfaceva molte delle condizioni stabilite nel Quadro temporaneo Covid. Un ricorso contro la sentenza presentato da Lufthansa è ancora pendente. La misura di aiuto tedesca, inizialmente approvata dall’Antitrust comunitario, consisteva in una ricapitalizzazione con tre aspetti: una componente azionaria di 306 milioni di euro e due componenti “ibride”, vale a dire la “Silent Participation I” da 4,7 miliardi di euro, con le caratteristiche di uno strumento azionario non convertibile, e la “Silent Participation II” da 1 miliardo di euro, convertibile in uno strumento di debito. Per beneficiare dell’aiuto, Lufthansa aveva dovuto rispettare una serie di impegni comportamentali, tra cui il divieto di distribuire dividendi e una rigorosa limitazione della remunerazione del suo management, compreso il divieto di pagare bonus. Inoltre, Lufthansa aveva dovuto cedere fino a 24 slot giornalieri negli aeroporti di Francoforte e Monaco per consentire ai vettori concorrenti di stabilirvi una loro base.


A seguito della sentenza di annullamento del Tribunale di primo la Commissione ha deciso ora di effettuare un’indagine più approfondita per valutare ulteriormente l’ammissibilità dell’aiuto a Lufthansa, concentrandosi su quattro punti: la necessità di un meccanismo (“step-up”) per incentivare l’uscita dello Stato dal capitale; il prezzo delle azioni al momento dell’eventuale conversione della “Silent Participation II” in partecipazioni azionarie; l’esistenza di un significativo potere di mercato in aeroporti diversi da Francoforte e Monaco, e in particolare almeno negli aeroporti di Dusseldorf e Vienna; alcuni aspetti degli impegni strutturali imposti a Lufthansa. L’apertura dell’indagine approfondita offre alla Germania e ai terzi interessati la possibilità di presentare osservazioni.


L’attività complessiva di Lufthansa nel trasporto aereo passeggeri comprende Lufthansa Passenger Airlines, Swiss International Air Lines Ltd., Brussels Airlines S.A./N.V., Austrian Airlines AG, Air Dolomiti S.p.A., Eurowings GmbH, Germanwings GmbH, Edelweiss Air AG e SunExpress Deutschland GmbH. Queste compagnie aeree operano voli verso più di 300 destinazioni in circa 100 paesi, con una flotta di oltre 700 aerei.

Landini: quello di Satnam Singh non è un caso isolato. Apriremo vertenza contro il caporalato

Landini: quello di Satnam Singh non è un caso isolato. Apriremo vertenza contro il caporalatoRoma, 6 lug. (askanews) – Lo sfruttamento che ha portato alla morte di Satnam Singh – il bracciante di origine indiana morto a Latina in conseguenza del presunto mancato soccorso del suo datore di lavoro in una vicenda che ha aperto uno squarcio sul tema del caporalato – “non è un caso isolato” ma un “sistema”. L’ha detto oggi il segretario del sindacato Maurizio Landini intervenendo a Latina alla manifestazione contro il caporalato.


“Alcuni discorsi in questi giorni, che hanno tentato di dire che saremmo di fronte a un caso isolato, a un cattivo imprenditore, perché tutto il resto invece funziona ed è fatto di un sistema per bene, diciamolo in modo molto chiaro, sono una pura bugia, non è così”, ha detto Landini. “Quello che oggi sta succedendo e che noi vogliamo denunciare – ha continuato – è che noi siamo di fronte ad un sistema di fare impresa che sfrutta e che uccide le persone. E che non riguarda, se vogliamo essere onesti, né solo l’agricoltura, né solo Latina, ma questo è un sistema che riguarda tutto il nostro Paese, che riguarda tutti i settori di attività del nostro Paese”. E la Cgil intende aprire una “vertenza” da sostenere in tutte le sedi per “sconfiggere il caporalato, il lavoro nero e le morti sul lavoro”, ha annunciato Landini intervenendo a Latina alla manifestazione contro il caporalato. “Lo scorso sabato 23 giugno in questa piazza, quando per la prima volta dopo la morte di Satnam siamo scesi in piazza, c’eravamo presi un impegno. E per noi gli impegni, le parole, contano più delle cose scritte. E l’impegno che c’eravamo presi era che quella manifestazione non poteva finire lì, non poteva essere una semplice protesta, indignazione, per l’episodio barbaro che era avvenuto e che aveva portato alla morte di Satnam”, ha premesso Landini, facendo riferimento alla morte del bracciante di origine indiana Satnam Singh, che secondo l’accusa sarebbe stato abbandonato morente dal suo datore di lavoro.


“Questa giornata in cui tutta la Cgil nazionale e tutte le sue categorie sono qui, per noi ha un significato molto preciso. E cioè che noi vogliamo con oggi aprire una vera e propria vertenza per sconfiggere il caporalato, il lavoro nero e le morti sul lavoro. E aprire una vertenza vuol dire una vertenza permanente in ogni luogo di lavoro, in ogni territorio, in ogni livello di confronto che il sindacato ha, col governo, con le istituzioni, con le controparti, perché questi temi siano i temi su cui noi vogliamo delle risposte e vogliamo produrre un cambiamento”, ha continuato il segretario della Cgil. “Questo – ha proseguito – a noi sembra il modo migliore, più coerente, quello che un sindacato deve fare per ricordare davvero Satnam, per chiedere giustizia e per fare davvero in modo che nessuno mai più debba morire sul lavoro o debba essere costretto a essere sfruttato sotto forma di caporalato o di lavoro nero”. Presente all amanifestazione anche il leader M5S Giuseppe Conte: “Dobbiamo estirpare la piaga del caporalato, abbiamo bisogno di tanti nuovi ispettori per rafforzare i controlli. Poi mi chiedo: sono stati stanziati 200 milioni del Pnrr per rimuovere tutti gli insediamenti abusivi nei campi, non è stato fatto ancora nulla eppure ormai è passato del tempo”, ha detto Conte, aggiungendo: “Come M5s proponiamo l’istituzione dell’omicidio sul lavoro: il caso di Satnam Singh è emblematico delle responsabilità del datore di lavoro che lo ha lasciato morire. L’introduzione di questo nuovo reato non è più rinviabile”. Infine, la questione migranti: “Il decreto flussi del 2024 è stato un fallimento, dobbiamo provvedere e rimediare”.


Alla manifestazione contro il caporalato, promossa dalla Cgil e alla quale hanno dato il sostegno numerose associazioni della società civile, ha aderito anche il Pd, con una delegazione del partito, composta da Annalisa Corrado e Camilla Laureti, componenti della segreteria nazionale, dal deputato Andrea Casu e dalla senatrice Cecilia D’Elia.

Lagarde: “In Europa dobbiamo prendere in mano il nostro destino”

Lagarde: “In Europa dobbiamo prendere in mano il nostro destino”Roma, 5 lug. (askanews) – In Europa “se vogliamo essere alla pari” con le altre grandi potenze globali “dobbiamo prendere in mano il nostro destino”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde durante un dibattito alle Rencontres economiques di Aix-en-Provence.


“Serve un mercato unico europeo, servono capitali che siano attratti e che restino in Europa. E ci serve che i talenti europei possano svilupparsi ed esprimersi. Per questo abbiamo bisogno di uno sforzo collettivo in questa incredibile creazione che è stata l’Europa. Dobbiamo prendere in mano il nostro destino”, ha detto. Lagarde ha anche citato il problema della “transizione demografica: saremo obbligati a far fronte a questo invecchiamento della società e dovremmo aumentare la produttività”.

L’Antitrust chiude l’istruttoria sul caso uova di Pasqua, Ferragni verserà 1,3 mln in beneficenza

L’Antitrust chiude l’istruttoria sul caso uova di Pasqua, Ferragni verserà 1,3 mln in beneficenzaRoma, 5 lug. (askanews) – L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha concluso l’istruttoria aperta lo scorso gennaio sulla diffusione delle comunicazioni commerciali con cui sono state pubblicizzate le uova “griffate Ferragni” in occasione delle festività pasquali 2021 e 2022. “Il procedimento – ricorda l’Autorità – era stato avviato nei confronti delle società Fenice, Tbs Crew e Sisterhood (titolari dei marchi e dei diritti relativi alla personalità della signora Chiara Ferragni) e di Cerealitalia Industrie Dolciarie (titolare del marchio ‘Dolci Preziosi’). Alla vendita del dolciume era associata un’iniziativa benefica a favore dell’impresa sociale ‘I Bambini delle Fate’”.


Tramite l’istruttoria, l’Autorità intendeva verificare se le informazioni potessero indurre i consumatori a ritenere che, acquistando le uova “griffate Ferragni”, avrebbero contribuito a sostenere economicamente l’impresa sociale “I Bambini delle Fate”. Tutte le società parti del procedimento hanno presentato impegni che sono stati valutati positivamente e resi vincolanti nei loro confronti dall’Antitrust. L’impegno più rilevante prevede che siano devoluti a “I Bambini delle Fate”, nell’arco di tre esercizi finanziari, almeno 1,3 milioni (ovvero il 5% dei rispettivi utili distribuibili, con un minimo complessivo di 1,2 milioni per il triennio, da parte delle società Fenice e Tbs; 100.000 euro da parte di Cerealitalia). Si tratta di una misura idonea a ristorare i consumatori che, acquistando il prodotto, volevano fornire un contributo economico a “I Bambini delle Fate”. Le società si sono inoltre impegnate a separare in modo netto e permanente le attività con finalità commerciali (promozione e vendita di prodotti e/o servizi) da quelle con finalità benefiche, in modo da eliminare alla base ogni rischio di diffondere comunicazioni commerciali non corrette sull’eventuale contributo che i consumatori possono fornire a iniziative benefiche tramite l’acquisto di prodotti o servizi. L’Autorità verificherà la piena e corretta attuazione degli impegni da parte delle società, e in caso di inottemperanza, oltre a riaprire il procedimento, potrà applicare una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 10.000.000 euro nonché, qualora l’inottemperanza sia reiterata, disporre la sospensione dell’attività di impresa per un periodo non superiore a trenta giorni.


Dal canto loro, le società di Chiara Ferragni, Tbs Crew e Fenice, “hanno deciso di separare nettamente le attività commerciali da quelle benefiche, impegnandosi ad astenersi dallo svolgimento di operazioni in cui attività commerciali siano connesse ad attività benefiche e, con specifico riferimento a quest’ultime, a darne illustrazione in apposita sezione dei rispettivi siti web di prossima creazione”, è quanto emerge da una nota del gruppo Ferragni dopo la chiusura dell’istruttoria Antitrust sul caso della beneficenza e le uova di cioccolato pasquali. Nella nota si legge che “le società Tbs Crew e Fenice comunicano che esso è stato chiuso dall’Autorità accettando gli impegni proposti dalle Società e dalle altre parti del procedimento, in quanto ritenuti idonei a garantire la tutela dei consumatori”. “Come segno concreto di impulso ed incentivo ad attività benefiche, le società parti del procedimento hanno assunto impegni economici, consistenti in versamenti in favore dell’impresa sociale ‘I Bambini delle Fate’, pari, per tre anni, al 5% dei rispettivi utili distribuibili, con un minimo complessivo di 1.200.000 euro per il triennio”.


Inoltre, “la presentazione e formulazione degli impegni è stata vista come occasione sia per un’evoluzione interna alle aziende sia per individuare un ‘modello di comportamento’ che possa fungere da benchmark per l’intero settore dell’influencer marketing”. Infine, “le società si sono impegnate all’adozione di un’autoregolamentazione interna relativa alle attività di comunicazione e marketing, anche ispirata alle più recenti best practice in materia, munita di presidi che ne garantiscano l’enforcement e accompagnata dall’organizzazione di training periodici a beneficio dei dipendenti”.

Commercio, Istat: a maggio vendite al dettaglio +0,4% su mese

Commercio, Istat: a maggio vendite al dettaglio +0,4% su meseRoma, 5 lug. (askanews) – A maggio si stima, per le vendite al dettaglio, una variazione congiunturale positiva sia in valore sia in volume (rispettivamente +0,4% e +0,2%). Le vendite dei beni alimentari sono in aumento (+1,1% in valore e +0,8% in volume) mentre quelle dei beni non alimentari sono in calo (-0,2% in valore e in volume). Lo ha reso noto l’Istat.


Nel trimestre marzo – maggio 2024, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio sono in aumento in valore (+0,1%) e in diminuzione in volume (-0,1%), così come quelle dei beni alimentari, mentre le vendite dei beni non alimentari sono invariate in valore e registrano un lieve calo in volume (-0,1%). Su base tendenziale, a maggio 2024, le vendite al dettaglio aumentano dello 0,4% in valore e diminuiscono dello 0,8% in volume. Le vendite dei beni alimentari sono in crescita dell’1,4% in valore e in calo dello 0,8% in volume, mentre quelle dei beni non alimentari diminuiscono sia in valore sia in volume (rispettivamente -0,3% e -0,8%).


Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti. L’aumento maggiore riguarda Foto ottica e pellicole, supporti magnetici, strumenti musicali (+3,4%) e Prodotti di profumeria, cura della persona (+3,2%), mentre registrano il calo più consistente Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-6,2%). Rispetto a maggio 2023, il valore delle vendite al dettaglio è in aumento per la grande distribuzione (+0,9%) e le imprese operanti su piccole superfici (+0,2%), mentre è in calo per le vendite al di fuori dei negozi (-1,6%) e il commercio elettronico (-1,4%).

Al via monitoraggio prezzi alimentari in mercati capoluogo di Regione

Al via monitoraggio prezzi alimentari in mercati capoluogo di RegioneRoma, 5 lug. (askanews) – Sotto i riflettori i prezzi dei prodotti alimentari nei mercati al dettaglio dei capoluoghi di Regione. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy e il ministero dell’Interno, con la partecipazione di Unioncamere, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con l’obiettivo di avviare un progetto di monitoraggio sperimentale dei prezzi al consumo di alcuni prodotti alimentari e agroalimentari, commercializzati nei principali mercati al dettaglio nei Comuni capoluogo di Regione e di Provincia autonoma.


L’iniziativa “favorirà un monitoraggio più efficace e capillare delle dinamiche dei prezzi dei prodotti che hanno maggiore impatto sui consumi delle famiglie. La sperimentazione si aggiunge alle attività a difesa del potere di acquisto che il Mimit, attraverso l’azione del Garante per la sorveglianza dei prezzi, ha attivato con il progetto di monitoraggio di filiera che, ad oggi, conta sulle informazioni statistiche provenienti mensilmente dai mercati all’origine (fonte Ismea), all’ingrosso (fonte Bmti- Cciaa) e al consumo (fonte Istat)”. L’attuazione del protocollo – che coinvolge per il Mimit l’Unità di missione a supporto del Garante per la sorveglianza dei prezzi, la Direzione generale consumatori e mercato, la Direzione per i servizi territoriali con gli ispettorati territoriali (Casa del Made in Italy) competenti per territorio – prevede l’istituzione presso le Prefetture Capoluogo di regione e i Commissariati del governo per le province di Trento e Bolzano di “Osservatori speciali” che si avvarranno, per la loro attività, anche della collaborazione sul territorio delle Associazioni dei consumatori che concorreranno a rilevare nei mercati le informazioni e i dati di prezzo.


Inoltre, le Prefetture e i Commissariati del Governo di Trento e Bolzano, concorreranno, assieme alle amministrazioni coinvolte, a individuare, con dettagliate “note operative”, i prodotti, i tempi e le modalità di raccolta dei dati in modo da restituire maggiore affidabilità alle rilevazioni condotte. Il sistema camerale, per il tramite di Unioncamere, fornirà il proprio supporto tecnico e la propria esperienza analitica nel monitoraggio.

Bce, Lagarde: inflazione eurozona cala ma non vogliamo che risalga

Bce, Lagarde: inflazione eurozona cala ma non vogliamo che risalgaRoma, 4 lug. (askanews) – Se potesse scegliere tra una vittoria della Francia agli europei di calcio e il ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2% della Bce, Christine Lagarde cosa sceglierebbe? “Inflazione al 2% senza alcun dubbio”. È la risposta alla domanda, scherzosa, con cui si è conclusa una intervista della numero uno dell’istituzione monetaria all’emittente portoghese Rtp.


Per il resto Lagarde ha ribadito che l’istituzione intende assumere le sue future decisioni volta per volta, sulla base dell’evolversi dei dati, e che anche dopo un primo taglio dei tassi di interesse operato a giugno, si mantiene in guardia contro il carovita, perché intende portare a termine il suo compito di stabilità dei prezzi e soprattutto non vuole vedere risalite delle dinamiche dei prezzi. “Quello che cerco sempre di capire è in che percorso ci troviamo. Abbiamo viaggiato molto: al suo picco l’inflazione era al 10,6%, era meno di due anni fa, gli ultimi dati, su giugno, la davano al 2,5%. Quindi è calata di 8 punti percentuali in meno di due anni. Quindi penso che la lotta che abbiamo avviato contro l’inflazione si è dimostrata efficiente, non eravamo i soli, il petrolio è calato, i costi e l’energia sono calati – ha detto – ma penso che le decisioni che abbiamo preso nel corso di questo periodo per aumentare i tassi hanno avuto un impatto sulle aspettative di inflazione situazioni”.


Poi a giugno “abbiamo deciso di tagliare i tassi di 25 punti base all’ultima riunione. E penso che questo percorso di disinflazione continuerà, ma dobbiamo assicurare che questo sia effettivamente il caso. Perché non vogliamo che l’inflazione risalga – ha avvertito – e gli europei non la vogliono vedere. Quindi dobbiamo restare vigili e fiduciosi che l’inflazione continuerà a calare e che i dati che riceviamo su salari, profitti, attività rafforzino la nostra fiducia che siamo in un percorso per vincere la lotta all’inflazione”. Nell’area euro “abbiamo avuto sostanzialmente stagnazione per sei trimestri e poi l’attività si è un po’ ripresa nell’inizio del 2024, un po’ più di quello che prevedevamo. Speriamo che questo continui ma penso che abbiamo imparato la lezione di essere molto attenti all’incertezza, agli sviluppi geopolitici”.


Quanto alle decisioni future “continueremo a decidere sulla base dei dati e dobbiamo avere dati su tre questioni chiave: salari, gli utili delle imprese e la produttività. Perché contribuiscono ai servizi e l’inflazione dei servizi è ben superiore alla media del 2,5%: è al 4,1%, quindi dobbiamo essere particolarmente attenti ai servizi e guardare il sottostante, quali sono le componenti. Il lavoro è una componente rilevante e dobbiamo guardare dove vanno i salari. Abbiamo visto salari leggermente più alti del previsto nel primo trimestre e dobbiamo guardare profitti delle imprese. Perché se questi salari non sono assorbiti dei profitti, i costi saranno scaricati ai prezzi e non vogliamo vederlo. Questo insieme di dati non sono sicura che lo avremo a ogni singolo consiglio direttivo, ma sapete in teoria potrebbe avvenire a qualunque incontro, sulla base di dati solidi” che si decida un taglio.

Ia, Cipollone (Bce): preservare giudizio umano e pensiero critico

Ia, Cipollone (Bce): preservare giudizio umano e pensiero criticoRoma, 4 lug. (askanews) – Entrare nell’era dell’intelligenza artificiale significa affrontare la sfida di realizzare il suo potenziale gestendone i rischi. “Resta incerto se l’Ia apparirà nelle statistiche di produttività o se creerà un nuovo paradosso. In una certa misura, l’eventuale manifestarsi di un paradosso della produttività dell’Ia dipenderà in parte dalla nostra capacità di misurare con precisione il suo contributo, e gli statistici hanno un ruolo importante da svolgere data la complessità della misurazione del capitale immateriale”. Lo afferma Piero Cipollone, componente del Comitato esecutivo della Bce nel suo intervento alla plenaria della 15esima conferenza dell’Istat, intitolata “La statistica ufficiale nel tempo dell’Intelligenza Artificiale”.


“Come per altre tecnologie, però, l’Ia potrà produrre pienamente i suoi effetti solo in un giusto ecosistema, che favorisca la concorrenza nella sfera dell’Ia, assicuri una distribuzione equa dei possibili guadagni di produttività, stabilisca solide salvaguardie normative ed etiche – ha detto – e promuova le competenze corrispondenti nel mercato del lavoro”. “Per le banche centrali – ha osservato Cipollone, secondo il testo del suo discorso pubblicato dalla Bce – l’Ia offre opportunità di innovazione e guadagni di efficienza, dall’analisi economica alla comunicazione. Ma ci sono anche rischi che devono essere presi in considerazione, e per i quali stiamo debitamente creando le adeguate salvaguardie”.


“Nell’integrare l’Ia nei nostri processi, dobbiamo assicurare che il giudizio umano e il pensiero critico rimangano in primo piano. Questo equilibrio sarà essenziale per mantenere la fiducia nei nostri dati – ha avvertito – nelle nostre decisioni e nel sistema finanziario in generale”.

L’Istat: l’Italia fa progressi verso lo sviluppo sostenibile

L’Istat: l’Italia fa progressi verso lo sviluppo sostenibileRoma, 4 lug. (askanews) – L’Italia fa progressi verso lo sviluppo sostenibile. L’analisi del numero di misure in miglioramento e in peggioramento restituisce un quadro variegato, ma nel complesso positivo, soprattutto rispetto alle variazioni di lungo periodo, che vedono quasi il 60% delle misure in miglioramento e solo meno di un quinto in peggioramento. E’ quanto emerge dal rapporto Istat sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) che fotografa l’aggiornamento e l’analisi delle misure statistiche finalizzate al monitoraggio dell’Agenda 2030 per il nostro Paese.


Rispetto al lungo periodo, la percentuale di misure con variazione positiva è particolarmente elevata per: il Goal 5, in cui migliorano gli andamenti della violenza sulle donne e della presenza femminile in posizioni direttive; il Goal 7 (Energia pulita), grazie ai progressi di tutte le misure sui consumi di energia e sulle fonti rinnovabili; il Goal 8 (Lavoro e crescita economica), caratterizzato da una generalizzata ripresa del mercato del lavoro e dal positivo andamento del consumo di materia; per il Goal 17 (Partnership per gli obiettivi), contraddistinto, in particolare, dalla positiva crescente diffusione dell’Ict. I Goal 4 (Istruzione) e 11 (Città sostenibili) presentano le più elevate incidenze (oltre il 40%) di indicatori in peggioramento rispetto ai dieci anni precedenti e al contempo una percentuale di misure in miglioramento inferiore alla media (intorno al 40%). Per quanto riguarda il Goal 4, peggiorano le competenze alfabetiche e numeriche degli studenti in generale, e in particolare di bambine e bambini della scuola primaria (anche per l’ultimo anno). L’andamento del Goal 11 risulta invece penalizzato dalle crescenti difficoltà di trasporto pubblico e dall’incremento dell’abusivismo edilizio.


I Goal 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e 10 (Ridurre le disuguaglianze) si caratterizzano per la scarsità (nell’ultimo anno) e la totale assenza (negli ultimi dieci anni) di misure in peggioramento, pur con una presenza di molte di esse in condizione di stabilità. I Goal 6 (Acqua), 14 (Vita sott’acqua) e 15 (Vita sulla terra) presentano una percentuale superiore alla media di misure stabili negli ultimi dieci anni. Nel Goal 15, in particolare, quasi i due terzi delle misure rimangono stabili nel lungo periodo. Il Goal 14, a differenza del 6 e 15, vede però un maggior dinamismo nel breve periodo, con un’alta percentuale (intorno al 60%) di misure in miglioramento rispetto all’anno precedente.