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Alzheimer, Fda approva nuovo farmaco ampliando opzioni terapeutiche

Alzheimer, Fda approva nuovo farmaco ampliando opzioni terapeuticheRoma, 2 lug. (askanews) – La Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha approvato Donanemab, il farmaco contro l’Alzheimer della Eli Lilly, ampliando le limitate opzioni terapeutiche per questa malattia devastante. L’agenzia ha approvato il trattamento, che sarà venduto con il marchio Kisunla, destinato ad adulti con malattia di Alzheimer sintomatica precoce. Lo riporta la rete televisiva Usa Cnbc.


Secondo l’Alzheimer’s Association, quasi 7 milioni di americani soffrono di questa condizione, la quinta causa di morte per gli adulti sopra i 65 anni. Entro il 2050, si prevede che questo gruppo aumenterà fino a quasi 13 milioni negli Stati Uniti. È una vittoria tanto attesa per Eli Lilly dopo che donanemab ha dovuto affrontare ostacoli nel suo percorso verso il mercato. La FDA ha respinto l’approvazione del farmaco l’anno scorso a causa di dati insufficienti, per poi sorprendentemente ritardarla nuovamente a marzo. All’inizio di questo mese, un comitato consultivo dell’agenzia ha raccomandato la piena approvazione del trattamento, affermando che i benefici del trattamento superano i rischi.


Donanemab competerà testa a testa con un altro trattamento della Biogen e del suo partner giapponese Eisai chiamato Leqembi, che si è gradualmente diffuso negli Stati Uniti da quando ha ottenuto l’approvazione l’estate scorsa. Donanemab e Leqembi – spiega Cnbc – rappresentano pietre miliari nel trattamento dell’Alzheimer dopo tre decenni di tentativi falliti di sviluppare farmaci in grado di combattere questa malattia mortale. Entrambi i farmaci sono anticorpi monoclonali che colpiscono le placche tossiche nel cervello chiamate amiloide, un segno distintivo dell’Alzheimer, per rallentare la progressione della malattia nei pazienti nelle sue fasi iniziali.


Secondo uno studio in fase avanzata, sempre riportato dalla Cnbc, il farmaco di Eli Lilly ha rallentato la progressione dell’Alzheimer del 35% in 18 mesi rispetto a un placebo. I pazienti sono stati in grado di interrompere il trattamento e passare a un placebo dopo sei, 12 o 18 mesi dopo aver raggiunto determinati obiettivi di eliminazione della placca amiloide. Il farmaco, che viene somministrato tramite infusioni mensili, costerà circa 12.522 dollari per un ciclo di sei mesi, 32.000 dollari per 12 mesi e 48.696 dollari per 18 mesi. La copertura e il rimborso di Medicare sono disponibili per i pazienti idonei, ha affermato Eli Lilly. (immagine da profilo Linkedin Lilly)

General Motors: Migliori vendite trimestrali in Usa dal 2020

General Motors: Migliori vendite trimestrali in Usa dal 2020New York, 2 lug. (askanews) – Martedì la casa automobilistica General Motors ha pubblicato le vendite del secondo trimestre del 2024, dichiarando che sono state le migliori degli ultimi tre anni. General Motors ha registrato vendite per 696.086 unità, in crescita dello 0,6% rispetto all’anno precedente


Le consegne di veicoli elettrici sono aumentate del 40% rispetto all’anno precedente raggiungendo 21.930 unità. Tuttavia, i veicoli elettrici hanno rappresentato solo il 3,2% delle vendite totali del secondo trimestre. Non è noto l’impatto che gli attacchi informatici al fornitore di software per rivenditori automobilistici, CDK Global, verificatesi il 19 giugno hanno avuto o avranno sulle vendite.

Fed,Powell: Non concentrato su minacce Trump a indipendenza banca

Fed,Powell: Non concentrato su minacce Trump a indipendenza bancaNew York, 2 lug. (askanews) – Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, in una conferenza stampa a margine dell’incontro delle Banche centrali, organizzato dalla Bce in Portogallo ha dichiarato di non essere concentrato sulla possibilità che l’ex presidente Trump possa essere rieletto e potrebbe minare l’indipendenza politica della banca centrale.


“Penso che il sostegno all’indipendenza della Fed sia molto alto laddove conta davvero a Capitol Hill, in entrambi i partiti politici”, ha detto Powell durante la conferenza. “Mi preoccupo di fare il lavoro giusto. Questo è ciò di cui mi preoccupo”, ha ribadito il presidente della Fed. Trump, che ha nominato Powell durante la sua presidenza, ha dichiarato recentemente che il banchiere centrale è “un nemico” più grande della Cina e che se rieletto ridurrà l’indipendenza della Fed.

Pnrr, da Ue via libera premilinare a quinta rata da 11,1 mld euro

Pnrr, da Ue via libera premilinare a quinta rata da 11,1 mld euroBruxelles, 2 lug. (askanews) – La Commissione europea ha dato una valutazione preliminare positiva sulla richiesta di pagamento della quinta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dell’Italia. L’esborso, che era stato richiesto dall’Italia il 29 dicembre scorso, era legato al raggiungimento di 23 traguardi parziali (“milestone”) e 31 obiettivi finali, che la Commissione ha valutato positivamente, per un totale di 11,1 miliardi di euro (al netto dei prefinanziamenti già erogati), di cui 3,2 miliardi concessi come sovvenzioni e 7,9 miliardi come prestiti. In totale, la quinta rata finanzia passi avanti importanti relativi a 36 diverse misure, di cui 14 riforme e 22 investimenti.


La Commissione ha trasmesso al Comitato economico e finanziario (un organismo tecnico del Consiglio Ecofin) la valutazione preliminare positiva sugli obiettivi previsti dalla quinta rata. Il pagamento avverrà dopo l’ok del Comitato economico e finanziario, che ha quattro settimane per esprimersi. La revisione mirata del Pnrr nel maggio 2024 ha fatto salire a 54 i traguardi e gli obiettivi associati alla quinta richiesta di pagamento, poiché l’Italia ha attuato più rapidamente del previsto due obiettivi, originariamente programmati per la settima rata.


La realizzazione delle riforme e degli investimenti finanziati dalla quinta rata porterà, sottolinea la Commissione in una nota, “a cambiamenti positivi per i cittadini e le imprese in Italia in diverse aree, fra cui la legge sulla concorrenza, gli appalti pubblici, la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, la giustizia, il quadro di revisione della spesa pubblica e l’istruzione secondaria e terziaria”. Le “misure faro” finanziate dalla quinta rata comprendono innanzitutto il programma nazionale per la gestione dei rifiuti, che ha migliorato la raccolta differenziata dei rifiuti urbani (con una riduzione di nove punti percentuali del gap tra la media nazionale e le regioni con le prestazioni peggiori) e ha portato finora alla chiusura di 22 discariche irregolari, il 60% del totale (34) che era stato oggetto di procedure d’infrazione e condanne della Corte Ue.


Nove tra milestone e target riguardano poi la transizione verde e la gestione dell’acqua e dei rifiuti. L’Italia ha fornito, in questo quadro, sostegni per la riduzione del consumo di energia e la promozione delle fonti rinnovabili in agricoltura, nell’allevamento e nel settore agro-industriale. Un altro intervento importante riguarda le infrastrutture idriche primarie e la resilienza delle reti di distribuzione dell’acqua potabile, con una riduzione delle perdite e un aumento dell’efficienza dei sistemi di irrigazione in agricoltura nelle aree rurali, con una riduzione dei prelievi illegali di acqua. Cinque traguardi e obiettivi mirano a una mobilità più sostenibile, con la creazione di 200 chilometri di nuove piste ciclabili in aree metropolitane per connettere stazioni metro e poli universitari, 231 chilometri di nuove infrastrutture di trasporto pubblico nelle aree metropolitane e 85 nuove unità di materiale rotabile “pulito”, più 3.000 nuovi bus a zero emissioni nelle grandi città con alti livelli di smog. Inoltre, ci sono progetti per portare nel Mezzogiorno l’alta velocità ferroviaria.


Altri 17 traguardi e obiettivi della quinta rata sono relativi alla transizione digitale della Pubblica Amministrazione e ai “diritti digitali” per i cittadini: entro il 31 dicembre 2023 ben 6.678 nuove entità della P.A. hanno adottato il sistema di pagamenti elettronico “PagoPA”, con un aumento del 71% rispetto al 2021; inoltre, 10.675 nuove entità si sono connesse alla piattaforma “IO” per la fornitura di servizi (251 in più rispetto al 2021). Alcune riforme del sistema di istruzione mirano a riallineare i programmi di studio alle esigenze del mercato del lavoro e ad agevolare l’accesso degli studenti all’occupazione, attraverso interventi nell’organizzazione del sistema scolastico, nel sistema di orientamento, nel reclutamento e nelle carriere dei docenti, nell’istruzione terziaria professionalizzante. Inoltre, 55.000 studenti con difficoltà socio economiche hanno ottenuto borse di studio per l’accesso all’università e sono stati costruiti o ristrutturati edifici scolastici con il miglioramento dell’efficienza energetica. In campo sanitario, un obiettivo riguarda gli investimenti per la diffusione della telemedicina, per cui ogni regione dovrà adottare almeno un progetto in quest’area, ed è stato fornito un sostegno a 500 farmacie che servono piccole comunità. Infine, 13 traguardi e obiettivi mirano a rafforzare l’ambito imprenditoriale, innanzitutto aumentando la concorrenza nei settori dell’elettricità e farmaceutico e del commercio al dettaglio, e con un rafforzamento dei controlli antitrust. In secondo luogo, con un complesso intervento per migliorare gli appalti pubblici, che prevede la piena operatività del sistema nazionale digitalizzato “e-Procurement System”, una riduzione dei tempi di assegnazione dei contratti d’appalto, l’uso di “sistemi dinamici” di acquisto e fornitura da parte delle autorità appaltanti, e la formazione professionale di oltre 20.000 agenti della Pubblica Amministrazione mirata alla gestione degli acquisti pubblici. Proprio sugli appalti pubblici, uno degli ambiti più difficili e complessi da riformare e rendere più efficienti in Italia, la Commissione ha emesso l’unica nota negativa. “In questa fase – spiega l’Esecutivo comunitario nella sua nota – la Commissione non può pronunciarsi sulla valutazione del conseguimento di un obiettivo (M1C1-85) che riguarda la riforma del quadro in materia di appalti pubblici e concessioni, e che prevede una riduzione del 10% del tempo medio tra l’aggiudicazione dell’appalto e la realizzazione dei lavori per le infrastrutture” previsti dal contratto. “È emerso che la formulazione della decisione di esecuzione del Consiglio Ue” che aveva approvato il Pnrr italiano “non precisa in modo sufficiente la metodologia da applicare per valutare il conseguimento soddisfacente di questo obiettivo”. Di conseguenza, la Commissione non ha dato per ora il suo via libera all’esborso dei 110 milioni di euro relativi a quest’obiettivo non ancora conseguito. “Poiché sono necessari ulteriori chiarimenti dell’obiettivo, l’Italia intende presentare una richiesta motivata per modificarlo, senza pregiudicare l’ambizione né la finalità strategica della misura”, riferisce la Commissione nella sua nota. Complessivamente, il Pnrr italiano comprende 66 riforme e 150 investimenti, che si articolano in 618 traguardi parziali e obiettivi finali, per un ammontare totale pari a 194,4 miliardi di euro, di cui 71,8 miliardi sotto forma di sovvenzioni e 122,6 miliardi sotto forma di prestiti, nel quadro del Fondo Rrf (“Dispositivo per la ripresa e la resilienza”) del programma “NextGenerationEU”.

Feltrinelli compra il 10% della casa editrice Adelphi

Feltrinelli compra il 10% della casa editrice AdelphiMilano, 2 lug. (askanews) – Giangiacomo Feltrinelli Editore annuncia di aver finalizzato l’acquisizione del 10% della casa editrice Adelphi. Lo si legge in una nota. “L’operazione rinsalda un legame antico fra due editori di fortissima tradizione che, sia pur con profili diversi, trovano punti di contatto nel rapporto con i loro cataloghi, nel modo d’intendere il lavoro editoriale e nella relazione con autrici e autori”, si legge.


“L’idea di una partecipazione in casa Adelphi – ha rivelato Carlo Feltrinelli, Presidente del Gruppo Feltrinelli – risale a tante conversazioni molto amichevoli con Roberto Calasso sul futuro delle nostre case editrici e sulla salute delle librerie italiane. Dopo la morte di Roberto, ho ripreso l’argomento con l’antropologo Francesco Pellizzi, socio storico di Adelphi, scomparso purtroppo lo scorso agosto. Con la moglie Gini Alhadeff e i figli, Giandomenico e Aurora, abbiamo in queste settimane definito l’accordo per l’acquisto del 10% del capitale della casa editrice, rimanendo a loro il 3,5% della società”. Feltrinelli, ha aggiunto, “intende essere un partner di garanzia e offrire tutta la possibile collaborazione, nel più che ovvio rispetto di ogni autonomia, ad una delle più prestigiose e affascinanti realtà editoriali in Italia e nel mondo, la cui avventura peraltro fu presentata pubblicamente la prima volta proprio in una libreria Feltrinelli in via Manzoni a Milano, nel lontano 1962”.

L’Ue dà via il via libera preliminare all’esborso della quinta rata del Pnrr (11,1 miliardi)

L’Ue dà via il via libera preliminare all’esborso della quinta rata del Pnrr (11,1 miliardi)Bruxelles, 2 lug. (askanews) – La Commissione europea ha dato oggi una valutazione preliminare positiva riguardo alla richiesta di pagamento della quinta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dell’Italia. L’esborso, che era stato richiesto dall’Italia il 29 dicembre scorso, era legato al raggiungimento di 23 traguardi parziali (“milestone”) e 31 obiettivi finali, che la Commissione ha valutato positivamente, per un totale di 11,1 miliardi di euro (al netto dei prefinanziamenti già erogati), di cui 3,2 miliardi concessi come sovvenzioni e 7,9 miliardi come prestiti. In totale, la quinta rata finanzia passi avanti importanti relativi a 36 diverse misure, di cui 14 riforme e 22 investimenti.


Il lavoro fatto sul Pnrr “ci ha permesso di raggiungere dei record che sono stati riconosciuti
dalla Commissione europea. L’Italia è al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del Pnrr. Siamo lo Stato membro che ha ricevuto finora l’importo maggiore, 113 miliardi e mezzo di euro a fronte dei 194 miliardi quasi e mezzo previsti, ovvero il 58,4% del totale del nostro Pnrr”, ha commentato in un videomessaggio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Ovviamente – ha aggiunto – il nostro lavoro non si ferma qui, va avanti senza sosta. Solo pochi giorni fa abbiamo inoltrato la sesta richiesta di pagamento da 8 miliardi e mezzo di euro e anche su questo siamo i primi in Europa. Abbiamo convocato per domani un’altra cabina di regia per verificare lo stato d’attuazione degli obiettivi previsti per chiedere il versamento della settima rata da 18,2 miliardi di euro. La messa a terra del PNRR rimarrà una priorità assoluta dell’intero governo perché ogni obiettivo raggiunto è un passo avanti per rendere la nostra nazione più forte, più moderna, più attenta ai bisogni delle famiglie e delle imprese. Lo avevamo promesso ai cittadini e stiamo mantenendo fede anche a quest’impegno”, ha concluso Meloni nel suo videomessaggio. 

Fed, Powell: inflazione sembra tornare a calare ma vogliamo più dati

Fed, Powell: inflazione sembra tornare a calare ma vogliamo più datiRoma, 2 lug. (askanews) – Sui possibili tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve “non indicherò alcuna data specifica. Sappiamo che se ci muoviamo troppo presto possiamo disfare il lavoro fatto e che se, invece, lo facciamo troppo tardi potremmo danneggiare oltre il necessario un’economia. Quindi teniamo conto che questi due rischi”. Lo ha affermato il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell durante un dibattito al forum annuale della Bce a Sintra, in Portogallo.


“Nel primo trimestre di quest’anno abbiamo continuato a avere crescita solida e un mercato del lavoro che è ancora forte, anche se continuiamo a vedere ribilanciamenti. E l’inflazione dopo pause nel primo trimestre”, in cui era risalita sopra il 3% “ora vede segnali di ripresa della sua tendenza disinflazionistica. Abbiamo fatto progressi, le ultime letture suggeriscono che stiamo tornando su una dinamica disinflazionistica ma vogliamo essere più fiduciosi. Vogliamo vedere più dati come quelli che abbiamo visto di recente”. Al direttorio della Fed “abbiamo benissimo presente di avere rischi bivalenti e che dobbiamo gestirli”, ha ribadito.

Fed, Powell: Inflazione al 2% solo alla fine del 2025 o nel 2026

Fed, Powell: Inflazione al 2% solo alla fine del 2025 o nel 2026New York, 2 lug. (askanews) – “Vedremo l’inflazione al 2% probabilmente solo alla fine del prossimo anno o nel 2026”, così ha detto il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, intervenendo al forum delle Banche centrali, organizzato in Portogallo dalla Bce.


“E’ probabile che l’inflazione negli Stati Uniti abbia raggiunto il picco, ma sono necessarie ulteriori letture” prima di considerarlo un assunto ha spiegato Powell. “Vogliamo essere più fiduciosi che l’inflazione si stia muovendo verso il basso in modo sostenibile… prima di iniziare il processo di allentamento della politica” monetaria, ha spiegato il presidente della Fed.

Pnrr, Ue dà via libera preliminare a esborso quinta rata

Pnrr, Ue dà via libera preliminare a esborso quinta rataBruxelles, 2 lug. (askanews) – La Commissione europea ha dato oggi una valutazione preliminare positiva riguardo alla richiesta di pagamento della quinta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dell’Italia.


L’esborso, che era stato richiesto dall’Italia il 29 dicembre scorso, era legato al raggiungimeno di 23 traguardi parziali (“milestone”) e 31 obiettivi finali, che la Commissione ha valutato positivamente, per un totale di 11,1 miliardi di euro (al netto dei prefinanziamenti già erogati), di cui 3,2 miliardi concessi come sovvenzioni e 7,9 miliardi come prestiti. In totale, la quinta rata finanzia passi avanti importanti relativi a 36 diverse misure, di cui 14 riforme e 22 investimenti.

Lagarde: bene calo inflazione giugno ma strada ancora accidentata

Lagarde: bene calo inflazione giugno ma strada ancora accidentataRoma, 2 lug. (askanews) – Sull’inflazione dell’area euro a giugno “abbiamo visto un numero più basso del mese scorso. Questo è positivo, ma avevamo detto che sarebbe stato un percorso accidentato e riteniamo ancora che sia probabile così fino alla fine del 2024. Ma prevediamo ancora il ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2% alla fine del 2025”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde durante un dibattito al forum annuale a Sintra, in Portogallo.


Lagarde ha anche riconosciuto che l’inflaizone sui servizi è rimasta invariata a un valore più elevato, il 4,1%. “Ovviamente siamo molto attenti alle componenti e a cosa sia dietro ai servizi”, ha detto.