Lavoro, Istat: ad ottobre disoccupazione cala al 5,8%, minimi dal 2007Roma, 2 dic. (askanews) – Cala la disoccupazione, ma aumenta l’inattività. Ad ottobre il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-3,8%, pari a -58mila unità) per uomini e donne e per tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione scende al 5,8% (-0,2 punti), ai minimi dall’aprile del 2007, quello giovanile al 17,7% (-1,1 punti), il dato più basso mai registrato dall’inizio delle serie storiche. Lo ha reso noto l’Istat.
Il numero di inattivi aumenta (+0,2%, pari a +28mila unità) tra le donne e gli under35, mentre diminuisce tra gli uomini e le altre classi d’età. Il tasso di inattività sale al 33,6% (+0,1 punti).
Lavoro, Istat: ad ottobre +47mila occupati, su anno +363milaRoma, 2 dic. (askanews) – Ad ottobre, dopo il calo di settembre, il numero di occupati torna a crescere, +47mila unità, attestandosi a 24 milioni 92mila; l’aumento coinvolge i dipendenti permanenti – che salgono a 16 milioni 210mila – e gli autonomi, pari a 5 milioni 158mila; i dipendenti a termine scendono a 2 milioni 724mila. Su base mensile, il tasso di occupazione sale al 62,5%. E’ la stima diffusa dall’Istat.
Anche la crescita dell’occupazione che si registra rispetto a ottobre 2023, +363mila occupati, è sintesi dell’aumento tra i dipendenti permanenti (+449mila) e tra gli autonomi (+127mila) e del calo tra i dipendenti a termine (-212mila).
Il manifatturiero italiano si contrae: l’indice Pmi novembre cala a 44,5Milano, 2 dic. (askanews) – Il settore manifatturiero italiano continua a contrarsi sempre più: l’Indice Pmi a novembre è sceso ancora a 44.5 punti, dai 46.9 di ottobre. Dopo i precedenti tre mesi di declino consecutivo, l’indice principale è calato al livello minimo in un anno. La debolezza delle condizioni della domanda rimane la causa principale del calo, con i nuovi ordini in entrata in declino al tasso più rapido sinora osservato nel 2024. Allo stesso tempo sia la produzione che i livelli occupazionali sono calati a tassi più elevati, mentre il livello degli ordini in fase di lavorazione è diminuito al ritmo più veloce in oltre 15 anni. Di conseguenza, si abbassa il bisogno di fattori produttivi, favorendo a sua volta un indebolimento della pressione sui costi.
Stellantis male in Borsa dopo uscita Tavares: titolo scivola a -7%Milano, 2 dic. (askanews) – Stellantis avvia la seduta a Piazza Affari con la retromarcia ingranata: il titolo cede il 6,7% a 11,696 euro, dopo non essere riuscito a fare prezzo nei primi minuti della seduta. Nella serata di domenica è arrivato l’annuncio dell’uscita di scena del discusso ceo, Carlos Tavares. Il successore sarà nominato entro il primo semestre del prossimo anno, ha fatto sapere l’azienda. Nel frattempo i poteri sono in capo a un comitato esecutivo presieduto da John Elkann. Stellantis ha, tuttavia, confermato la guidance finanziaria per il 2024.
Sciopero, Sbarra a Landini: sbagliato incendiare le piazze con le paroleRoma, 1 dic. (askanews) – “Landini e io siamo entrambi ‘figli del popolo’: prima di studiare abbiamo Oavorato e conosciamo la fatica della fabbrica e dei campi. io però credo in una comunicazione che unisce, non che divide. E penso che in questa fase abbiamo un compito anche pedagogico: dovremmo trasmettere il senso di una comune appartenenza allo stesso destino. E’ sbagliato incendiare le piazze, additare come nemici gli interlocutori istituzionali, alzare il livello di scontro nei luoghi di lavoro. Chi semina vento, raccoglie tempesta”. Per questo “non ho mai usato ‘rivolta sociale: preferisco di gran lunga ‘partecipazione sociale’””. Lo ha affermato, fra l’altro, il segretario Cisl Luigi Sbarra intervistto al ‘Corriere della Sera’.
“Dovremmo tutti darci una regolata e alimentare un clima di coesione, concordia. Che non significa annullare il duro confronto. C’è un corto circuito – ha ammonito Sbarra- che non mi convince nella retorica di questi. vedo una certa confusione che sovrappone l’antagonismo al conflitto, sacrosanta modalità dell’azione sindacale. In un Paese che ha visto le P38 in piazza, bisognerebbe misurare con molta attenzione le parole. Possono essere benzina sul fuoco “.
Sciopero, Sbarra a Landini: sbagliato incendiare le piazze con paroleRoma, 1 dic. (askanews) – “Landini e io siamo entrambi ‘figli del popolo’: prima di studiare abbiamo Oavorato e conosciamo la fatica della fabbrica e dei campi. io però credo in una comunicazione che unisce, non che divide. E penso che in questa fase abbiamo un compito anche pedagogico: dovremmo trasmettere il senso di una comune appartenenza allo stesso destino. E’ sbagliato incendiare le piazze, additare come nemici gli interlocutori istituzionali, alzare il livello di scontro nei luoghi di lavoro. Chi semina vento, raccoglie tempesta”. Per questo “non ho mai usato ‘rivolta sociale: preferisco di gran lunga ‘partecipazione sociale’””. Lo ha affermato, fra l’altro, il segretario Cisl Luigi Sbarra intervistto al ‘Corriere della Sera’.
“Dovremmo tutti darci una regolata e alimentare un clima di coesione, concordia. Che non significa annullare il duro confronto. C’è un corto circuito – ha ammonito Sbarra- che non mi convince nella retorica di questi. vedo una certa confusione che sovrappone l’antagonismo al conflitto, sacrosanta modalità dell’azione sindacale. In un Paese che ha visto le P38 in piazza, bisognerebbe misurare con molta attenzione le parole. Possono essere benzina sul fuoco “. . .
Sciopero, Landini: dal governo tentativo di svolta autoritariaChianciano Terme, 1 dic. (askanews) – “Il governo, invece di porsi il problema di come rispondere a 500.000 persone che sono andate in piazza e a milioni di persone che hanno scioperato, continua a dire che il problema è quello che è successo a Torino fatto da 100 persone, si capisce che siamo di fronte a qualcosa che non torna. Perché siamo di fronte a una esplicita volontà di non misurarsi con quella che è la richiesta che è stata avanzata”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a margine dell’assemblea di Europa Verde in corso a Chianciano Terme.
“Si diceva che la Cgil e la Uil non rappresentavano nessuno? Io non sto dicendo che noi rappresentavamo tutti, ma da quello che si è visto venerdì 29 noi rappresentiamo una parte importante di questo paese e rappresentiamo una parte importante di questo paese, quelli che pagano le tasse, quelli che tengono in piedi questo paese, e una delle rivendicazioni che stiamo facendo ad esempio è di andare a prendere i soldi dove son,o perché in questi due anni i profitti sono aumentati in una maniera esagerata e sono calati i salari e la tassazione sta aumentando sul lavoro dipendente e sui pensionati”, ha continuato Landini. “Quindi – ha concluso – io penso che ci sia un tentativo esplicito di, lo ripeto”, di fare “una svolta autoritaria, perché quando alle persone che ti chiedono democraticamente di essere ascoltate e non gli rispondi e pensi addirittura di fare un decreto che li arresti se manifestano, ecco io penso che questa è una svolta autoritaria contraria ai principi della nostra costituzione”.
Sciopero, Zangrillo: adesione nel pubblico impiego solo del 5,5%Roma, 30 nov. (askanews) – E’ stata del 5,57% l’adesione dei dipendenti pubblici allo sciopero generale indetto ieri da Cgil e Uil. Il dato, consultabile sul cruscotto degli scioperi del pubblico impiego sul sito internet del Dipartimento della funzione pubblica, pur essendo ancora parziale, in quanto riferito alla metà dei dipendi pubblici, indica una tendenza ormai definita.
“Questo risultato certifica il fallimento di uno sciopero meramente politico che le nostre persone del servizio pubblico evidentemente non hanno condiviso – commenta il ministro della Funzione pubblica, Paolo Zangrillo – continuiamo a lavorare nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori italiani per lo sviluppo del Paese”.
Governo, Landini: rivolta sociale? Vedo montature e attacchiRoma, 30 nov. (askanews) – Sull’espressione “rivolta sociale” il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, vede “montature, delegittimazione e attacchi”. Dal palco del congresso delle Acli, il leader sindacale è tornato sulle polemiche dei giorni scorsi, affermando che “di fronte al livello di diseguaglianze cresciute e la crisi della democrazia, con la gente che non va a votare, invece di una reazione vedo il rischio di rassegnazione e paura”.
Se di fronte alle ingiustizie “non si ha una reazione – ha detto Landini – non so più cosa dire. La rivolta è in termini di partecipazione per cambiare questa situazione. Abbiamo un Governo che agisce per mettere in discusisone le organizzazioni sociali e di rappresentanza, non riconoscendone il ruolo e pensando di voler comandare e non mediare. C’è bisogno che le persone, di fronte alle ingiustizie, non si voltino dall’altra parte. Ognuno si rivolti e si metta insieme con gli altri per cambiare questa situazione”.
Ita-Lufthansa, da Ue ok a remedies: chiusura accordo a inizio 2025Bruxelles, 29 nov. (askanews) – La Commissione europea ha approvato a Bruxelles la definizione di EasyJet, Iag e Air France-Klm come operatori che forniranno i rimedi idonei ai sensi degli impegni assunti da Lufthansa e dal Mef al fine di acquisire il controllo congiunto di ITA Airways. L’approvazione di rimediatori una condizione affinché Lufthansa e il Mef possano attuare la transazione. “Dopo l’approvazione odierna, Lufthansa e il Mef possono attuare la transazione”, ha sottolineato la Commissione.
“Dopo Mps anche per Ita vediamo il traguardo”, ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “Siamo soddisfatti per questa nuova tappa, ora dobbiamo fare l’ultimo miglio”, ha aggiunto Giorgetti commentando la pronuncia della commissione DGcomp sul dossier. La compagnia aerea tedesca ha fatto sapere che dopo il via libera “incondizionato” da parte della Ue all’acquisto del 41% di Ita Airways, “la chiusura dell’accordo è attualmente prevista per l’inizio del 2025”. Lufthansa evidenzia che “l’autorità di concorrenza dell’Ue ha approvato le misure correttive presentate da Lufthansa e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano l’11 novembre. Il Gruppo Lufthansa accoglie con favore questa autorizzazione da parte della Commissione UE, in quanto rappresenta un’importante pietra miliare nel processo di M&A verso il successo dell’acquisizione di ITA Airways”.