Bce, lieve peggioramento attese esperti settore privato su inflazioneRoma, 27 ott. (askanews) – Negli ultimi tre mesi le aspettative medie di economisti e esperti del settore privato su crescita economica e inflazione sono leggermente peggiorate nell’eurozona, senza però mostrare fluttuazioni rilevanti. Sono invece maarginalmente migliorate le attese sul mercato del lavoro. E’ quanto emerge dall’ultima indagine trimestrale condotta dalla Banca centrale europea (Survey of Professional Forecasters).
Indicata come relativa al quarto trimestre di quest’anno mostra che per il 2023 le attese medie di inflazione sono salite di un decimale di punto rispetto all’indagine precedente, al 5,6%; sono invariate al 2,7% sul 2024 e salite di un decimale sul 2025 al 2,1%. Il dato del 2025 è quasi in linea perfetta con l’obiettivo della Bce che vuole una infrazione al 2% simmetrico. Ieri l’istituzione dopo 10 rialzi consecutivi dei tassi ha finalmente deciso di arrestare la sua manovra, confermando il riferimento sulle principali operazioni di rifinanziamento al 4,50%.
Per la crescita economica l’attesa su quest’anno degli analisti del settore privato si è indebolita di un decimale allo 0,5%, per il 2024 è scesa dei due decimali di punto allo 0,9% e per il 2025 è confermata all’1,5%. Infine per la disoccupazione, secondo quanto riportano le tabelle pubblicate dalla Bce, l’attesa media per quest’anno si è limata di un decimale di punto al 6,5%, quella sul 2024 è confermata al 6,7% mentre quella sul 2025 si è limata sempre di un decimale al 6,6%.
Questa indagine è stata condotta tra il 29 settembre e il 5 ottobre con 63 tra analisti finanziari e esperti consultati.
Ognissanti, Assoturismo: per il Ponte attesi 4,8 mln di pernottamentiRoma, 27 ott. (askanews) – Il fine settimana lungo di Ognissanti dà una spinta al turismo. Tra il 28 ottobre ed il primo novembre le strutture ricettive italiane dovrebbero registrare 4,8 milioni di pernottamenti, 200mila in meno rispetto allo scorso. A pesare sugli arrivi è l’incertezza meteo di ottobre, ma la domanda straniera – che conferma il buon andamento dopo i positivi risultati della stagione estiva – traina i mesi di settembre e ottobre, soprattutto nelle principali città d’arte.
È quanto emerge dalle stime elaborate dal Centro studi turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti sulla base di un’indagine realizzata sulle principali piattaforme di prenotazione online. Dalle rilevazioni emerge, inoltre, un tasso medio di occupazione dell’offerta turistica disponibile del 67%, un valore più basso rispetto a quello rilevato lo scorso anno. In ogni caso, per il Ponte di Ognissanti la parte più consistente del movimento turistico italiano e straniero è attesa verso le principali città d’arte, i borghi, ma un certo interesse è stato rilevato anche per le aree di montagna, le are rurali e di collina. Richieste di prenotazione per tipologia turistica.
Dai dati emerge un andamento differenziato per le diverse tipologie di prodotti turistici. In particolare, il tasso di occupazione delle strutture attive nelle città e centri d’arte si attesta al 78%, con punte molto al di sopra dell’80% nelle principali città italiane. Decisamente più contenute, invece, risultano le richieste di prenotazione nelle località marine e dei laghi, con una saturazione rispettivamente del 54% e del 55%. Leggermente in salita, inoltre, il trend per le località termali che registrano un tasso medio del 59%, mentre per le località di montagna e quelle rurali e di collina la saturazione media aumenta, rispettivamente, al 68% e al 67%.
Nel complesso, il tasso di saturazione più elevato dell’offerta è stato registrato per le strutture ricettive attive nelle regioni del Nord: il Piemonte conquista il primo posto con il 75% delle prenotazioni, seguito da Veneto ed Emilia- Romagna entrambe con il 72% delle richieste, dalla Lombardia (71%), dal Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia con il 70% di occupazione delle camere ed infine dalla Liguria la cui percentuale scende al 57%. Risulta, invece, mediamente in calo nelle regioni del Centro: il Lazio è il primo in classifica con il 73% delle prenotazioni, seguito da Toscana ed Umbria (69%), dalle Marche (64%), Abruzzo (52%) ed infine dal Molise (48%). Mentre per le regioni del Sud e Isole i tassi di saturazione rilevati risultano ancora più contenuti: la Campania registra il 62% di occupazione delle camere, la Sicilia e la Sardegna rispettivamente il 61% il 59%, la Basilicata il 58%, la Calabria il 55% e la Puglia il 53%.
La Bce arresta la corsa al rialzo sui tassi e ritrova l’unanimitàRoma, 26 ott. (askanews) – Dopo la più aggressiva e prolungata stretta monetaria della sua storia, la Banca centrale europea ha finalmente deciso una pausa sui rialzi dei tassi di interesse per l’area euro. E dopo mesi di crescenti diverbi, su questa decisione il Consiglio direttivo ha ritrovato l’unità (la scelta è stata unanime).
Con ogni probabilità a questo ha contribuito anche il clima “caloroso ed emozionato” attorno al commiato del governatore uscente della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che “dopo 12 anni di onorato servizio era al suo ultimo Consiglio direttivo”, come ha raccontato la presidente Christine Lagarde nella conferenza stampa post direttorio. L’istituzione ha confermato il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento al 4,50% e al 4% quello sui depositi, che le banche commerciali parcheggiano presso la stessa Bce. Invece non è stata nemmeno discussa, come riferito dalla presidente, l’ipotesi (che pure era circolata anche tra gli analisti) di rivedere i propositi di rinnovare fino alla fine del 2024 gli stock di titoli accumulati con il piano anticrisi Pepp. Questa scadenza è stata invece confermata.
Le decisioni sono in linea con le attese e le successive spiegazioni Lagarde, in definitiva, non hanno offerto veri elementi in più. La presidente ha voluto allontanare le speculazioni sui tempi dei futuri tagli ai tassi di interesse: qualunque discussione in tal senso “sarebbe totalmente prematura”. Invece ha voluto rimarcare che il fatto che la Bce confermi oggi tassi “non significa che non gli alzeremo più”. Ma in realtà questo è proprio quello che si attendono in molti. Mentre quasi nessun analista, salvo in caso di inattesi e brutali shock al rialzo dell’inflazione, sembra dare credito alla possibilità di altri aumenti.
Semmai si tratterà di vedere quanto a lungo la Bce lascerà questo livello di tassi di interesse che comunque è ritenuto restrittivo e che sta avendo un crescente effetto deprimente, come riconosciuto dallo stesso Consiglio, sui livelli di domanda nell’eurozona. Per l’economia la Bce si attende debolezza per il resto dell’anno e poi un progressivo miglioramento “negli anni futuri”, con il calo dell’inflazione che in parallelo dovrebbe favorire un recupero di potere di acquisto delle famiglie. Alla presidente sono state rivolte domande anche riguardo ai livelli raggiunti dal differenziale dei titoli di Stato dell’Italia rispetto a quelli della Germania sulla scadenza decennale, lo “spread” oltre 200 punti base. Ha risposto in maniera indiretta: la Bce intende garantire “una trasmissione appropriata” della sua politica monetaria in tutti i paesi dell’unione valutaria “e abbiamo tutti gli strumenti per assicurarci che accada”, ha detto.
Oggi il consiglio si è riunito in trasferta ad Atene, una consuetudine che vede ogni anno, un volta l’anno, la riunione tenersi a turno in uno dei paesi dell’unione valutaria. La prossima riunione è calendarizzate il 14 dicembre e in quella occasione verranno anche aggiornate le previsioni economiche sull’inflazione. A quel punto si vedrà in quali termini i tecnici della Bce valutino l’eventuale impatto delle tensioni che si sono scatenate in Medioriente a causa dell’attacco terroristico di Hamas contro Israele e delle rappresaglie delle forze israeliane. A dicembre al posto di Visco al Consiglio ci sarà Fabio Panetta, che dal primo novembre sarà il nuovo governatore della Banca d’Italia e che lascerà il comitato esecutivo della Bce, in cui gli subentrerà Piero Cipollone, vice direttore generale uscente di Bankitalia. Facendo chiaramente capire di chi stesse parlando, senza mai nominarlo direttamente, Lagarde ha tributato un affettuoso saluto a Visco. “Il livello di calore, di emozione e di ringraziamento che gli è stato dimostrato, e la sua risposta, hanno ricordato a tutti noi che sebbene a volte non concordiamo, peraltro oggi abbiamo deciso in maniera unanime, ma sebbene possiamo dissentire in alcune situazioni, ci sta questo nostro obiettivo comune, abbiamo una elevata qualità di dibattito” in cui “anche il dissenso” va considerato un contributo prezioso. (di Roberto Vozzi).
Manovra, Cgil e Uil: scioperi e manifestazioni dal 17 novembreMilano, 26 ott. (askanews) – Decisa da Cgil e Uil una mobilitazione con scioperi di 8 ore e manifestazioni su base territoriale e regionale a partire dal 17 novembre contro la manovra e le politiche economico e sociali del Governo.
“Per cambiare la proposta di legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali fino ad ora messe in campo dal Governo ed a sostegno delle piattaforme sindacali unitarie presentate, dando seguito ai mandati ricevuti dai propri rispettivi Organismi statutari e dopo gli ultimi confronti di carattere organizzativo interni ai due singoli sindacati – si legge in una nota -, Cgil e Uil hanno deciso di dare vita, per il prossimo mese, a un percorso comune di mobilitazione con scioperi di 8 ore o per l’intero turno, strutturato su base territoriale e regionale”. La mobilitazione sarà articolata sulla base delle seguenti indicazioni organizzative: venerdì 17 novembre, 8 ore o intero turno di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori delle Regioni del Centro. Nella stessa giornata, inoltre, le lavoratrici e i lavoratori delle categorie del trasporto e di tutto il pubblico impiego sciopereranno sempre per 8 ore o intero turno, ma su tutto il territorio nazionale. Il 20 novembre a scioperare sarà la Sicilia, mentre la Sardegna dovrebbe scioperare il 27. Venerdì 24 novembre, le 8 ore o l’intero turno di sciopero riguarderanno tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle Regioni del Nord. Infine, venerdì 1 dicembre a incrociare le braccia per 8 ore o per l’intero turno saranno tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle Regioni del Sud.
Biden: Economia americana continua a crescere, inflazione è scesaNew York, 26 ott. (askanews) – “Dico sempre che è un errore scommettere contro il popolo americano e proprio oggi abbiamo appreso che l’economia è cresciuta del 4,9% nel terzo trimestre. Non avrei mai creduto che avremmo avuto bisogno di una recessione per abbassare l’inflazione”. Così il presidente americano Joe Biden ha commentato i dati sul prodotto interno lordo statunitense, pubblicati stamattina dal dipartimento del commercio.
“Oggi abbiamo visto ancora una volta che l’economia americana continua a crescere e che anche l’inflazione è scesa”, ha detto il presidente americano sottolineando che il risultato “è una testimonianza della resilienza dei consumatori e dei lavoratori americani, sostenuta da Bidenomics”, il piano economico presidenziale. Biden ha voluto sottolineare che anche “il tasso di disoccupazione è stato inferiore al 4% per 20 mesi consecutivi, i salari reali sono aumentati nell’ultimo anno e la ricchezza mediana delle famiglie americane è cresciuta a un livello record”, spingendo il mantra di una presidenza vicina alla classe operaia.
Morgan Stanley, Ted Pick sarà il prossimo CEO da gennaio 2024New YORK, 26 ott. (askanews) – La banca di investimenti Morgan Stanley ha nominato il suo prossimo amministratore delegato: Ted Pick, copresidente dell’istituto negli ultimi due anni.
Pick, che è stato anche a capo del dipartimento di investment banking e trading della banca e delle operazioni a Wall Street, succederà a James Gorman, a partire dal 1° gennaio 2024, ed entrerà a far parte del consiglio di amministrazione della banca. Gorman rimarrà presidente esecutivo per un periodo non reso noto. Morgan Stanley aveva annunciato a maggio che Gorman intendeva dimettersi entro un anno e che avrebbe scelto il suo successore tra uno dei tre principali capi divisione della banca.
Domenica torna l’ora solare, con quella legale risparmi per 90 milioniRoma, 26 ott. (askanews) – Torna da domenica prossima l’ora solare. Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre infatti lancette indietro dell’orologio di un’ora. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 370 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 140 mila famiglie. Il dato si traduce in un risparmio economico di circa 90 milioni di euro.
I benefici dell’ora legale riguardano anche l’ambiente: il minor consumo elettrico ha infatti consentito di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 180 mila tonnellate. Nel 2023, considerando il periodo di ora legale da domenica 26 marzo a domenica 29 ottobre, giorno in cui tornerà l’ora solare, il costo del kilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ è stato, secondo i dati dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, di circa 24,5 centesimi di euro al lordo delle imposte.
Dal 2004 al 2023, secondo l’analisi di Terna, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 11,3 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,1 miliardi di euro.
Usa, Compromessi case esistenti +1,1% settembre, meglio di stimeNew York, 26 ott. (askanews) – Il numero di compromessi per la vendita di case esistenti negli Stati Uniti in settembre ha registrato un leggero aumento, dopo il crollo del 7,1% registrato in agosto. Il dato, reso noto dall’associazione di settore National Association of Realtors (NAR), è cresciuto dell’1,1% a 72,6 punti. Gli analisti si attendevano un ribasso dell’1,5%. Rispetto a settembre 2022, il dato è diminuito dell’11%.
Secondo Lawrence Yun, capo economista di NAR, “l’aumento del patrimonio immobiliare sta contribuendo ad aumentare le vendite anche a fronte dell’aumento dei tassi ipotecari. Ciò sottolinea l’importanza di un aumento delle scorte nel contribuire a far muovere il mercato immobiliare complessivo”.
Terna: domenica torna ora solare, con quella legale risparmi per 90 mlnRoma, 26 ott. (askanews) – Torna da domenica prossima l’ora solare. Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre infatti lancette indietro dell’orologio di un’ora. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 370 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 140 mila famiglie. Il dato si traduce in un risparmio economico di circa 90 milioni di euro.
I benefici dell’ora legale riguardano anche l’ambiente: il minor consumo elettrico ha infatti consentito di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 180 mila tonnellate. Nel 2023, considerando il periodo di ora legale da domenica 26 marzo a domenica 29 ottobre, giorno in cui tornerà l’ora solare, il costo del kilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ è stato, secondo i dati dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, di circa 24,5 centesimi di euro al lordo delle imposte.
Dal 2004 al 2023, secondo l’analisi di Terna, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 11,3 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,1 miliardi di euro.
Lagarde: Visco al suo ultimo Consiglio salutato con calore e emozioneRoma, 26 ott. (askanews) – Il saluto di oggi del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco che essendo giunto a fine mandato ha partecipato alla sua ultima riunione del Consiglio direttivo della Bce è stato accolto da “emozione, calore e ringraziamenti” da parte degli altri banchieri centrali dell’area euro. Lo ha riferito la presidente della Bce, Christine Lagarde come nella conferenza stampa al termine del Consiglio.
Lagarde ha usato termini di profonda stima per Visco (di cui non ha mai fatto esplicitamente il nome ma il riferimento era molto chiaro): “oggi uno dei nostri membri, dopo 12 anni di onorato e leale servizio ha concluso il suo mandato al Consiglio direttivo. Era la sua riunione di commiato, e il livello di calore, di emozione e di ringraziamento che gli è stato dimostrato, e la sua risposta, hanno ricordato a tutti noi – ha detto Lagarde – attorno al tavolo che a volte non concordiamo, peraltro oggi abbiamo deciso in maniera unanime, ma sebbene possiamo dissentire in alcune situazioni ci sta questo obiettivo comune, abbiamo una elevata qualità di dibattito e anche il dissenso va considerato” un contributo prezioso.