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Usa, prezzi case a ottobre toccano massimo storico per Case Shiller

Usa, prezzi case a ottobre toccano massimo storico per Case ShillerRoma, 26 dic. (askanews) – I prezzi delle case nelle 20 più grandi aree metropolitane degli Stati Uniti sono aumentati per il nono mese consecutivo e hanno raggiunto livelli record, a causa della persistente mancanza di case in vendita.

L’indice S&P CoreLogic Case-Shiller dei prezzi delle case nelle 20 città è aumentato, destagionalizzato, dello 0,6% in ottobre rispetto al mese precedente. Lo riporta marketwatch specificando che i prezzi delle case nei 20 principali mercati metropolitani statunitensi sono aumentati del 4,9% negli ultimi 12 mesi terminati a ottobre.

Una misura più ampia dei prezzi delle case, l’indice nazionale, è aumentato dello 0,6% in ottobre ed è aumentato del 4,8% anche nell’ultimo anno. L’indice delle 20 città e quello nazionale giungono così ai massimi storici.

Un rapporto separato della Federal Housing Finance Agency ha anche mostrato che i prezzi delle case sono aumentati dello 0,3% in ottobre rispetto al mese scorso, e sono aumentati del 6,3% nell’ultimo anno. Sebbene l’aumento dei tassi abbia spaventato molti, le persone continuano ad acquistare case, spingendo al rialzo la domanda e i prezzi delle case.

Eppure pochi proprietari di case sono interessati a vendere le proprie case e a rinunciare al tasso ipotecario del 3% o 4%, il che sta creando una persistente carenza di scorte di rivendita. Storicamente le case di rivendita costituiscono quasi il 90% del mercato.

Natale, Coldiretti: gli italiani a tavola hanno speso 3 mld:+10%

Natale, Coldiretti: gli italiani a tavola hanno speso 3 mld:+10%Roma, 26 dic. (askanews) – Gli italiani hanno speso quasi 3 miliardi di euro per i cibi e le bevande da portare in tavola tra la cena della vigilia e il pranzo di Natale 2023 che quasi nove italiani su dieci (88%) hanno deciso di trascorrere a casa propria o con parenti o amici. E’ questo il bilancio stimato dalla Coldiretti per il pasto più importante dell’anno che vede una buona presenza nei ristoranti ed anche negli agriturismi scelti da oltre 300mila grazie alle crescita delle presenze di italiani e stranieri dei piccoli borghi.

Se nel menu della vigilia – continua la Coldiretti – è stato scelto di servire soprattutto il pesce presente in 8 tavole su 10 (78%), a Natale a prevalere è la carne con bolliti, arrosti e fritti, dall’agnello ai tacchini, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo, pizze rustiche e i dolci fatti in casa, con il record di una media di 2,7 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ dal quale si evidenzia il ritorno delle tavolate con in media 8 persone a condividere il menu natalizio che salgono a 10 in Sicilia e Sardegna. Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per quasi nove italiani su dieci (89%) assieme alla frutta locale di stagione (88%), mentre il panettone con il 78% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 73% anche se ben il 58% scegli anche i dolci della tradizione locale. Ma c’è anche un 41% che si è messa alla prova con farina e mattarello per preparare da solo il dolce delle feste.

Per la maggioranza delle tavole è stato scelto un menu a base di prodotti o ingredienti nazionali con una spesa stimata – conclude la Coldiretti – in 1 miliardo di euro per pesce e le carni compresi i salumi, 600 milioni di euro per spumante, vino ed altre bevande, 330 milioni di euro per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria, 600 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 210 per pasta e pane e 210 milioni di euro per formaggi e uova.

Record rimborsi da Fisco a famiglie e imprese nel 2023: 22,4mld

Record rimborsi da Fisco a famiglie e imprese nel 2023: 22,4mldRoma, 26 dic. (askanews) – Supera i 22,4 miliardi di euro la somma complessivamente rimborsata quest’anno dal Fisco a famiglie e imprese. Il 2023 si chiude dunque con il miglior risultato di sempre: 2,5 miliardi in più erogati rispetto al 2022, quando furono rimborsati 19,9 miliardi (+12%) e un record anche per il numero dei pagamenti, che superano l’asticella dei 3,4 milioni (55mila più dello scorso anno) mai raggiunta finora.

Più di 22,4 miliardi di euro restituiti a famiglie e imprese – Dei 22,4 miliardi di rimborsi fiscali complessivamente pagati nel 2023 (dati al 21.12.23), più di 4 miliardi riguardano rimborsi di imposte dirette: 2,7 miliardi di Irpef ritornati nella disponibilità delle famiglie e oltre 1,3 miliardi di Ires restituiti alle imprese. Dei 2,7 miliardi di euro accreditati a persone fisiche, 1,5 miliardi sono stati pagati (con bonifico o assegno) direttamente dall’Agenzia delle Entrate a quasi 2 milioni di cittadini che hanno presentato il modello 730 entro la fine di settembre senza indicare un datore di lavoro per ricevere l’accredito in busta paga. In pratica, anche chi ha perso il lavoro ha comunque ricevuto in tempi brevi il rimborso spettante.

Ai titolari di partita Iva (imprese, artigiani e professionisti) sono stati invece riconosciuti rimborsi dell’Imposta sul valore aggiunto per quasi 18 miliardi. Restituiti alla collettività anche 439 milioni relativi ad altre imposte (registro, concessioni governative, imposte dirette derivanti dalla deducibilità Irap). In crescita anche il numero dei pagamenti – Se invece degli importi si considera il numero dei pagamenti effettuati, sono oltre 3,4 milioni le richieste di rimborso chiuse positivamente dall’Agenzia quest’anno: i rimborsi Irpef sono stati poco meno di 3,3 milioni (circa il 96% del totale) e 100mila i rimborsi Iva. Nell’ordine di qualche decina di migliaia (48mila in tutto), infine, i rimborsi Ires e quelli relativi ad altre imposte gestiti dall’Agenzia.

Superbonus, Giorgetti: si farà qualcosa solo se non pregiudica conti

Superbonus, Giorgetti: si farà qualcosa solo se non pregiudica contiRoma, 24 dic. (askanews) – Sul superbonus “spero per mercoledì di avere i dati aggiornati e in base alla politica del ministero dell’Economia dirò fino a che punto potremo tutelare le situazioni più fragili”. Lo ha affermato il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, che il 27 dicembre, su richiesta delle opposizioni, sarà presente in Commissione bilancio alla Camera.

“Però devo ricordare – ha aggiunto Giorgetti intervistato da Il Giornale – che ogni mese di superbonus ha un costo enorme, insostenibile in termini di finanza pubblica. Si farà solo qualcosa nei limiti in cui non venga pregiudicato l’equilibrio generale dei conti”.

Inflazione Usa, Biden: Raggiunto traguardo, a livelli pre-pandemia

Inflazione Usa, Biden: Raggiunto traguardo, a livelli pre-pandemiaNew York, 22 dic. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden commentando i dati di oggi sull’inflazione di novembre scesa a +2,6%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ha detto che la giornata di oggi è “una pietra miliare significativa con l’inflazione degli ultimi sei mesi (giunta) al livello pre-pandemico del 2 percento”. Il presidente ha ricordato che i prezzi sono scesi su prodotti importanti come benzina, latte, giocattoli, elettrodomestici, elettronica, noleggio auto e tariffe aeree, e questo mentre “gli americani hanno visto il loro reddito crescere del 3,7 percento nell’ultimo anno”.

Biden ribadisce, con soddisfazione, di aver smentito le previsioni degli analisti che si aspettavano un picco di disoccupazione per combattere l’inflazione “il tasso di disoccupazione è rimasto al di sotto del 4 percento per 22 mesi consecutivi, e i salari, la ricchezza e la quota di americani in età lavorativa con un lavoro sono più alti ora di quanto non fossero prima dell’inizio della pandemia”. Il presidente attribuisce il successo al “duro lavoro” messo in atto dalla sua amministrazione sia sulle catene di approvvigionamento che sul mercato del lavoro. Biden è consapevole che “i prezzi sono ancora troppo alti per troppi americani” e annuncia che continuerà ad insistere sulla riduzione dei prezzi dei farmaci, dell’energia e sulle tasse nascoste che gli americani pagano su tanti prodotti.

Nella manovra passata al Senato misure per 32 miliardi. Conferma il cuneo ma taglia le pensioni

Nella manovra passata al Senato misure per 32 miliardi. Conferma il cuneo ma taglia le pensioniRoma, 22 dic. (askanews) – Il disegno di legge di bilancio completa il primo passaggio parlamentare con l’ok del Senato che arriva a ridosso della pausa natalizia. Il provvedimento, sul cui il governo ha chiesto e ottenuto la fiducia, passa ora all’esame della Camera per un’approvazione al fotofinish per evitare l’esercizio provvisorio. Montecitorio avvierà l’esame in Aula il 28 dicembre per concluderlo il 29 e avrà quindi solo il tempo di confermare senza modifiche il testo uscito da Palazzo Madama.

La manovra, con ‘impieghi’ per circa 32 miliardi (manovra lorda)come risulta dal dossier del servizio bilancio di Camera e Senato, porta ad un aumento di 15,7 miliardi del deficit. Il resto delle coperture, circa 17 miliardi, arrivano da tagli alla spesa (8,6 mld) e maggiori entrate (8,5 mld). A Palazzo Madama è stata adottata una procedura insolita, con i gruppi di maggioranza che seguendo il suggerimento del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non hanno presentato emendamenti in Commissione. Le proposte di modifica della maggioranza, di fatto, sono state veicolate attraverso emendamenti dei relatori. Una procedura che, secondo le opposizioni, avrebbe distorto la normale dialettica parlamentare. Le opposizioni hanno deciso di presentare un emendamento unitario per destinare 40 milioni di euro a interventi contro le violenze di genere.

Il piatto forte della legge di bilancio è la conferma per il solo 2024 del taglio del cuneo contributivo di 6 punti percentuali per i redditi fino a 35.000 euro e di 7 punti fino a 25.000 euro che vale poco meno di 11 miliardi netti. La proroga consentirà ai lavoratori di non perdere il beneficio di circa 100 euro in busta paga (per i redditi di 27.500 euro lordi). A questo risultato si arriva con l’effetto combinato del taglio contributivo e dell’accorpamento delle aliquote al 23% fino a 28.000 euro derivante dal primo modulo della riforma dell’Irpef che dovrebbe essere approvata definitivamente dal Consiglio dei ministri prima della fine dell’anno. D’altra parte arriva una stretta sulle pensioni con la penalizzazione nel calcolo di quota 103 (41 anni di contributi e 62 di età), e misure di accesso più restrittive su Opzione donna e Ape sociale oltre alla penalizzazione delle pensioni di anzianità per medici (per i quali però è previsto un meccanismo di tutela), maestri d’asilo, dipendenti degli enti locali ed ufficiali giudiziari. Salve le pensioni di vecchiaia.

Sempre in tema di pensioni è prevista una rimodulazione del meccanismo di indicizzazione all’inflazione per il 2024 assicurando il 100% alle pensioni fino a 4 volte il minimo, il 90% tra 4 e 5 volte il minimo e a scendere per i trattamenti di maggiore importo fino al 22% per gli assegni oltre 10 volte il minimo. Dopo un lungo dibattito interno alla maggioranza non entra l’intervento sul superbonus 110%. La soluzione tecnica del Sal (stato avanzamento lavori) straordinario al 31/12/2023, ancora in valutazione, potrebbe essere inserita in un provvedimento ad hoc o nel decreto milleproroghe. Oggi il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha riferito che prima di ogni decisione “bisogna guardare i conti e i costi”.

Con la manovra arrivano oltre 3 miliardi per la sanità e 5 miliardi per il rinnovo dei contratti pubblici. A queste voci se ne aggiungono altre di minore entità, come le risorse per le spese indifferibili (il finanziamento delle missioni internazionali, quello a sostegno dell’Ucraina), 200 milioni per il rifinanziamento dei bonus energia per il primo trimestre dell’anno, gli sgravi per le imprese che aumento gli assunti a tempo indeterminato, la decontribuzione per un anno per le donne con due figli (fino a dieci anni di età del più piccole) e permanente se hanno tre figli (fino a diciotto anni), lo scorporo dei titoli di Stato dal calcolo Isee, l’ulteriore potenziamento dei congedi parentali, la proroga della carta ‘dedicata a te’ per l’acquisto dei generi alimentari. Si riduce dal prossimo anno il canone Rai che si paga attraverso la bolletta elettrica: passa da 90 a 70 euro l’anno. Tra le principali modifiche introdotte nel corso dell’esame del Senato la correzione della norma sulle pensioni di medici e operatori sanitari, maestri d’asilo, dipendenti degli enti locali e ufficiali giudiziari. Eliminati i tagli alle pensioni di vecchiaia, per queste categorie, ad esclusione dei medici e del comparto sanità, resta il taglio già previsto nel ddl di bilancio se i lavoratori vanno in pensione anticipatamente (42 anni di contributi senza avere 67 anni di età). In ogni caso, non sono previsti tagli alle pensioni anticipate per chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2023. Per medici, infermieri e operatori sanitari viene invece previsto un meccanismo di tutela che, in caso di pensione anticipata, porta ad una decurtazione che diminuisce quanto più si ritarda il pensionamento e si azzera se si ritarda di tre anni. Posticipate le finestre di uscita di un mese se si maturano i requisiti nel 2025, di 2 mesi se si maturano i requisiti nel 2026, di 4 mesi se si maturano i requisiti nel 2027 e di 6 mesi se si maturano i requisiti dal primo gennaio 2028. Il governo è intervenuto con un emendamento per finanziare il Ponte sullo Stretto prevedendo che una quota di risorse pari a circa 2,3 miliardi di euro venga attinta dal Fondo sviluppo e coesione per la programmazione 2021-2027, liberando risorse dal bilancio dello Stato per un analogo ammontare. La norma prevede che l’autorizzazione di spesa per finanziare la realizzazione del Ponte, inizialmente pari a 11,63 miliardi fino al 2032, scenda a 9,312 miliardi. I 2,318 miliardi mancanti vengono coperti per 718 milioni dal Fondo per lo sviluppo e la coesione “sulla quota afferente alle amministrazioni centrali”. I restanti 1,6 miliardi arrivano sempre dal Fondo per lo sviluppo e coesione ma “sulle risorse indicate per le Regioni Sicilia e Calabria”. Arrivano 100 milioni di euro per contrastare il disagio abitativo. Le risorse verranno utilizzate per elaborare modelli sperimentali di edilizia residenziale pubblica. Con un emendamento è arrivato anche il chiarimento sull’applicazione della cedolare secca aumentata al 26% per gli affitti brevi. In particolare viene precisato che ai redditi derivanti da locazione breve si applica l’aliquota al 26%, ridotta al 21% per i redditi derivanti da contratti di locazione breve relativi ad una unità immobiliare individuata dal proprietario in sede dichiarazione dei redditi. Nel corso dell’esame al Senato sono state aumentate di circa 100 milioni di euro le risorse a favore del comparto sicurezza e difesa (per aumenti in busta paga, assicurazioni sanitarie integrative e per il trattamento previdenziale). Via libera a Palazzo Madama anche all’emendamento unitario delle opposizioni che prevede 40 milioni di euro per un pacchetto di interventi contro la violenza sulle donne. Pd, Avs, M5S, Iv e Azione hanno deciso di destinare l’intera loro quota del fondo per le modifiche dei parlamentari a queste misure. Le risorse andranno a finanziare il reddito di libertà, i centri antiviolenza, la prevenzione e la formazione degli operatori.

Usa, Inflazione PCE novembre -0,1%, scende a +2,6% dato annuale

Usa, Inflazione PCE novembre -0,1%, scende a +2,6% dato annualeNew York, 22 dic. (askanews) – L’inflazione negli Stati Uniti ha decelerato in novembre dopo il rialzo di ottobre. La misura preferita dalla Federal Reserve per calcolarla, il dato Pce (personal consumption expenditures price index), è scesa dello 0,%. Su base annuale è cresciuta del 2,6%, molto meno del +3% di ottobre e del +3,4% registrato in settembre.

La componente “core” del dato, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta dello 0,1% rispetto al mese precedente, quando aveva registrato un +0,3% e del 3,2% rispetto a un anno prima, meno del +3,5% registrato in ottobre. Analisti attendevano un aumento del 3,3% per il dato PCE core. Il valore Pce è contenuto nel dato diffuso dal dipartimento del Commercio relativo ai redditi personali e alle spese ai consumi. I cali riflettono gli effetti delle politiche restrittive messe in atto dalla Banca Centrale Usa.

Usa, sale a 69,7 pt fiducia consumatori Un. Michigan dicembre

Usa, sale a 69,7 pt fiducia consumatori Un. Michigan dicembreNew York, 22 dic. (askanews) – In dicembre, gli statunitensi si sono dimostrati molto ottimisti sull’economia rispetto al mese precedente e hanno battuto le attese degli analisti. L’indice finale sulla fiducia redatto mensilmente dall’Università del Michigan è passato dai 61,3 di novembre ai 69,7 di dicembre. Le attese erano per un rialzo a 69,4 punti, come in lettura preliminare.

Per quanto riguarda l’inflazione, le aspettative a un anno sono scese dal 4,5% al 3,1%; quelle a cinque anni sono passate dal 3,2% al 2,9%. La componente che misura le aspettative sulla situazione attuale è essa salita da 68,3 punti a 73,3 punti; mentre la componente che misura le attese per il futuro è in rialzo da 56,8 a 67,4 punti. Nel febbraio 2020, prima dell’inizio della pandemia, l’indice era a 101 punti.

L’Agcom sanziona Meta per la pubblicità del gioco d’azzardo: multa da 5,85 milioni

L’Agcom sanziona Meta per la pubblicità del gioco d’azzardo: multa da 5,85 milioniMilano, 22 dic. (askanews) – L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha sanzionato la società Meta Platforms Ireland per 5,85 milioni di euro per la violazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo ai sensi dell’articolo 9 del Decreto Dignità.

Il procedimento, avviato a seguito di numerose segnalazioni pervenute all’Autorità, ha accertato la presenza di contenuti di promozione o comunque di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, su 18 profili/account (5 su Instagram e 13 su Facebook), nonché di 32 contenuti sponsorizzati, ossia diffusi dietro pagamento sui predetti social media, atti a promuovere e/o pubblicizzare attraverso video e immagini attività di gioco e scommesse online con vincite in denaro. Meta, analogamente a quanto recentemente deliberato nei confronti di Google Ireland e Twitch Interactive Germany, è stata ritenuta responsabile, in quanto titolare dei mezzi di diffusione, ossia le piattaforme di condivisione video Facebook e Instagram, per i 32 contenuti sponsorizzati. In particolare, spiega l’Agcom, è emerso come la società non si sia limitata ad ospitare, con modalità puramente tecniche, passive ed automatiche, i contenuti caricati dagli utenti, ma abbia offerto un vero e proprio servizio pubblicitario; tale circostanza mette la stessa società in condizione di conoscere l’illiceità del contenuto.

Per i 18 profili/account (5 su Instagram e 13 su Facebook), la società è stata ritenuta responsabile solo per 5 account in quanto, a seguito della notifica dell’atto di contestazione – che segna il momento in cui la società ha avuto piena consapevolezza dei contenuti illeciti diffusi – ha provveduto a rimuovere solo 11 dei 18 profili/account segnalati. All’irrogazione della sanzione si accompagna, inoltre, un ordine di notice & take down, nonché un ordine di notice & stay down.

Meta: multa Agcom da 5,85 milioni per pubblicità gioco d’azzardo

Meta: multa Agcom da 5,85 milioni per pubblicità gioco d’azzardoMilano, 22 dic. (askanews) – L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha sanzionato la società Meta Platforms Ireland per 5,85 milioni di euro per la violazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo ai sensi dell’articolo 9 del Decreto Dignità.

Il procedimento, avviato a seguito di numerose segnalazioni pervenute all’Autorità, ha accertato la presenza di contenuti di promozione o comunque di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, su 18 profili/account (5 su Instagram e 13 su Facebook), nonché di 32 contenuti sponsorizzati, ossia diffusi dietro pagamento sui predetti social media, atti a promuovere e/o pubblicizzare attraverso video e immagini attività di gioco e scommesse online con vincite in denaro. Meta, analogamente a quanto recentemente deliberato nei confronti di Google Ireland e Twitch Interactive Germany, è stata ritenuta responsabile, in quanto titolare dei mezzi di diffusione, ossia le piattaforme di condivisione video Facebook e Instagram, per i 32 contenuti sponsorizzati. In particolare, spiega l’Agcom, è emerso come la società non si sia limitata ad ospitare, con modalità puramente tecniche, passive ed automatiche, i contenuti caricati dagli utenti, ma abbia offerto un vero e proprio servizio pubblicitario; tale circostanza mette la stessa società in condizione di conoscere l’illiceità del contenuto.

Per i 18 profili/account (5 su Instagram e 13 su Facebook), la società è stata ritenuta responsabile solo per 5 account in quanto, a seguito della notifica dell’atto di contestazione – che segna il momento in cui la società ha avuto piena consapevolezza dei contenuti illeciti diffusi – ha provveduto a rimuovere solo 11 dei 18 profili/account segnalati. All’irrogazione della sanzione si accompagna, inoltre, un ordine di notice & take down, nonché un ordine di notice & stay down.