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Carrello tricolore, Urso: oltre 27mila adesioni in tutta Italia

Carrello tricolore, Urso: oltre 27mila adesioni in tutta ItaliaRoma, 12 ott. (askanews) – Procede “molto bene” l’iniziativa del Carrello tricolore, “sotto due aspetti. Innanzitutto il numero di coloro che vi hanno aderito, inizialmente lo avevano fatto soprattutto i supermercati, che sono peraltro quelli che ovviamente sono più interessanti per il consumatore. Ma ora sono giunti anche i dati degli esercenti e dei commercianti, le parafarmacie e siamo ben oltre le 27.000 adesioni”. Lo ha rivendicato il ministro di Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, intervistato da Sky Tg24.

“Cioè punti vendita distribuiti in maniera quasi uniforme su tutto il territorio, che hanno il carrello tricolore. Quindi i cittadini sanno dove potersi rifornire a un prezzo più contenuto di beni di primaria necessità, non soltanto alimentari – ha rilevato – ma anche beni di largo consumo, di igiene per la casa, igiene per la persona, prodotti per l’infanzia, i giocattoli – e siamo in prossimità delle festività natalizie”. “Il secondo aspetto per cui è andato molto bene è che non sono solo prodotti di largo consumo” ad essere presenti “ma anche significativi prodotti di eccellenza, perché vi hanno aderito i marchi di eccellenza del Made in Italy e anche aziende di eccellenza internazionale. Che significa che nel carrello i cittadini troveranno anche beni di altissima qualità e di alta gamma, che sono a prezzo contenuto, in molti casi scontato del 10%, che rimarrà fisso – ha detto Urso -. E questo sconto è l’altro elemento significativo per tutti e tre i mesi del carrello tricolore. Questo sforzo di solidarietà che hanno manifestato le imprese italiane, gli esercizi commerciali, da chi produce i beni alimentari sino a chi ovviamente, nei supermercati, negli esercizi li vende, E’ la prima volta che accade in maniera così significativa, perché tutte le associazioni che rappresentano questa filiera, da chi coltiva la terra a chi vende il prodotto, vi hanno aderito e penso che anche questo sia importante per capire quanto valore abbia questa solidarietà rappresentata dei corpi sociali del nostro paese, nei confronti dei consumatori, soprattutto dei più deboli, che hanno bisogno appunto di un paniere calmierato, in un carrello giustamente chiamato tricolore”.

“Abbiamo creato questo carrello tricolore con un confronto durato mesi con tutte le associazioni che rappresento l’intera filiera. Quindi in questo clima di condivisione ovviamente rifletteremo insieme alle associazioni se e come eventualmente proseguirlo. Quello che voglio dire, ed è importante, è che questo è un successo dell’intero sistema paese – ha concluso il ministro – che fa questo sforzo corale”.

G7 finanziario condanna attacchi Hamas a Israele

G7 finanziario condanna attacchi Hamas a IsraeleMarrakech, 12 ott. (askanews) – Con un segnale netto e inequivocabile i ministri finanziari e i governatori delle banche centrali del G7 (Usa, Canada, Germania, Italia, Regno Unito, Giappone, Francia), riunitisi a Marrakech in Marocco, hanno condannato gli attacchi di Hamas a Israele. “Inequivocabilmente condanniamo i recenti attacchi terroristici di Hamas allo Stato di Israele ed esprimiamo la nostra solidarietà al popolo israeliano”, si legge nel comunicato finale nel quale viene peraltro ribadito “il nostro incrollabile sostegno all’Ucraina e siamo uniti – si legge – nella nostra condanna della aggressione illegale, ingiustificabile, e della guerra di aggressione non provocata della Russia nei confronti dell’Ucraina”. “Continueremo – si legge ancora – i nostri sforzi per assicurare che la Russia paghi la ricostruzione a lungo termine dell’Ucraina”.

Fmi, ministro Giorgetti arrivato a Marrakech, parteciperà a G7-G20

Fmi, ministro Giorgetti arrivato a Marrakech, parteciperà a G7-G20Marrakech, 12 ott. (askanews) – Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti è giunto a Marrakech dove parteciperà ai vertici G7 e G20 finanziari nell’ambito degli incontri annuali di Fmi e Banca Mondiale in corso nella vittà marocchina. All’ordine del giorno della riunione dei ministri finanziari e del G7 figura al primo punto il sostegno all’Ucraina e al secondo gli assetti delle istituzioni finanziarie internazionali.

Giorgetti che insieme al governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco guida la delegazione italiana, parteciperà questa sera a una cena di lavoro con gli omologhi ministri e governatori del G20. Per il Governatore della Banca d’Italia Visco si tratta dell’ultima partecipazione agli annual meetings visto che tra poche settimane, alla fine del suo mandato, sarà sostituito da Fabio Panetta.

Il Cnel ha bocciato il salario minimo

Il Cnel ha bocciato il salario minimoRoma, 12 ott. (askanews) – L’assemblea del Cnel ha respinto l’emendamento proposto da 5 consiglieri di nomina del presidente della Repubblica sull’ipotesi di una sperimentazione del salario minimo per le categorie fragili: giovani, donne e immigrati. Il testo finale del Cnel sul salario minimo è stato approvato, secondo quanto si apprende, dall’assemblea con 39 voti favorevoli e 15 contrari. Gli aventi diritto erano 62. Otto consiglieri non hanno partecipato al voto. La Cgil ha reso noto il suo voto contrario al documento.

Bce, altolà colombe su rialzo tassi: non ripetere l’errore del 2011

Bce, altolà colombe su rialzo tassi: non ripetere l’errore del 2011Roma, 12 ott. (askanews) – Alla riunione di settembre del Consiglio direttivo della Bce, qualcuno, tra le “colombe”, ha messo in guardia dal fatto che aumentando ancora i tassi di interesse si rischiava di ripetere lo storico errore del 2011, quando la crisi dei debiti pubblici costrinse la banca centrale ad una rapida inversione di marcia rispetto alla manovra rialzista che aveva avviato. Questo inedito dettaglio – non era stato riferito dalla presidente Christine Lagarde nella conferenza stampa esplicativa – emerge dai verbali pubblicati oggi dall’istituzione, sulla riunione che si è svolta il 13 e 14 settembre.

In quella occasione è stato poi deciso a maggioranza di alzare ancora i tassi di 25 punti base, all’attuale 4,50%. Una componente minoritaria del Consiglio direttivo, coloro che solitamente vengono definiti “colombe” avrebbe preferito non operare questo ulteriore aumento. E una delle argomentazioni sollevate è stata appunto che “un ulteriore aumento dei tassi rischiava di ripetere la situazione che si era verificata nel 2011, quando si dovette invertire rapidamente la rotta rispetto agli aumenti dei tassi – riportano i verbali – di fronte alle conseguenze della crisi sui debiti pubblici”. Le colombe hanno inoltre sostenuto che se si poteva raggiungere il target di inflazione (2%) per la fine del 2025 tramite un tasso più basso, si aumentavano le probabilità di un “atterraggio morbido” dell’economia e che questo “sarebbe stato preferibile”.

Invece ha prevalso la tesi rialzista, sostenuta dai “falchi” e da una maggioranza di favorevoli che i verbali definiscono “solida”. Tra le varie argomentazioni usate, costoro hanno sostenuto che alzare ancora i tassi avrebbe dato “un forte segnale sulla determinazione del Consiglio di riportare l’inflazione al livello obiettivo in maniera tempestiva”. E che invece scegliere una pausa alla prima occasione in cui il rialzo dei tassi fosse più in bilico sarebbe stato interpretato come un “indebolimento della determinazione della Bce”, riportano ancora i verbali. Secondo questa componente maggioritaria, una pausa inoltre sarebbe stata interpretata come un segnale che il ciclo rialzista fosse finito. E che questo “avrebbe aumentato i rischi di rimbalzo dell’inflazione”. Al Consiglio direttivo della Bce partecipano i governatori di tutte le banche centrali dell’area euro, oltre al presidente, il vicepresidente e i componenti del comitato esecutivo della Bce stessa.

Sud, Istat: oltre il 70% degli under 35 vive ancora in famiglia

Sud, Istat: oltre il 70% degli under 35 vive ancora in famigliaRoma, 12 ott. (askanews) – La gioventù è un’età di passaggio, ma gli attuali giovani del Mezzogiorno hanno un percorso più “lungo e complicato” verso l’età adulta. Si dilatano notevolmente i tempi di uscita dalla casa dei genitori, di formazione di una famiglia propria. Nel Mezzogiorno il 71,5% dei 18-34enni nel 2022 vive in famiglia (64,3% nel Nord Italia; 49,4% nell’Ue a 27), con un forte aumento rispetto al 2001 (62,2%). E’ quanto emerge dal focus Istat ‘I giovani del Mezzogiorno: l’incerta transizione all’età adulta’.

Il sud d’Italia presenta una perdita accentuata di popolazione giovanile. Attualmente, la quota di giovani (18-34 anni) è maggiore nel Mezzogiorno (18,6%) rispetto al Centro-nord (16,9%), ma nel primo caso la flessione è molto severa (-28% dal 2002). Si prevede che nel lungo periodo (2061) gli ultra-settantenni saranno il 30,7% della popolazione residente nel Mezzogiorno (18,5% nel Centro-nord). La propensione alla nuzialità e alla procreazione si riduce, e tali eventi si posticipano ovunque. Nel 2021, l’età media al (primo) matrimonio degli italiani è di circa 36 anni per lo sposo (32 nel 2004) e 33 per la sposa (29 nel 2004); quella della prima procreazione per le donne è in continuo aumento (32,4 anni contro 30,5 nel 2001). Ciò rischia di interferire con il ciclo biologico della fertilità e di alimentare l’”inverno demografico”.

Nelle nuove generazioni di giovani meridionali si rileva una progressiva estensione dei percorsi di studio. I cosiddetti “millennials” (nati fra il 1981 e il 1995) sono di gran lunga più istruiti, soprattutto per la visibile riduzione della componente con titoli inferiori al diploma (24,4%) ormai superata da quella terziaria (27,8%). Negli ultimi anni è aumentata la propensione agli studi universitari, soprattutto nel Mezzogiorno: qui nell’a.a. 2021-22 si registrano 58 immatricolati per 100 residenti con 19 anni (56 nel Centro-nord); 47 iscritti ogni 100 19-25enni (41 nel Centro-nord); 22 laureati (anno solare 2022; I e II ciclo) ogni 100 23-25enni (19). Le immatricolazioni aumentano soprattutto nelle Regioni con alta disoccupazione e basso Pil pro-capite (fra il 2010 e il 2022: Sicilia +15,6 punti; Sardegna +13,6; Calabria +10,9; di contro: Lazio +8,4; Lombardia +5).

Fmi, Giorgieva: passi avanti in discussioni ristrutturazione debito

Fmi, Giorgieva: passi avanti in discussioni ristrutturazione debitoMarrakech, 12 ott. (askanews) – Cresce il consenso nelle discussioni sulla ristrutturazione del debito sovrano su questioni come la comparabilità del trattamento dei creditori privati e pubblici. Lo ha reso noto il direttore generale del fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva.

In una conferenza stampa Georgieva ha osservato che il quadro comune del Gruppo dei 20 (G20) per la ristrutturazione del debito ha tardato a produrre risultati, ma è incoraggiante osservare – ha aggiunto – che il tempo per trattare i casi dei singoli paesi si stia ora accorciando. Eliminare il quadro comune del G20 metterebbe il mondo in un “ambiente molto meno prevedibile”, ha affermato Giorgieva, aggiungendo che sarebbero necessari anche approcci creativi, comprese iniziative per allineare meglio la ristrutturazione del debito con la crisi climatica.

Visco: crescita globale frena, paesi in via di sviluppo vulnerabili

Visco: crescita globale frena, paesi in via di sviluppo vulnerabiliMarrakech, 12 ott. (askanews) – L’economia mondiale sta frenando considerevolmente e la maggior parte dei Paesi emergenti e in via di sviluppo sono molto vulnerabili ai rischi globali. A lanciare l’allarme è il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che, nel suo ultimo intervento al Development Committee della Banca Mondiale, nel corso degli incontri annuali di Marrakech, ha voluto rimarcare il ruolo “fondamentale” delle istituzioni internazionali.

“Le prospettive macroeconomiche globali – afferma Visco -nell’intervento consegnato ai meeting – sono deboli e altamente incerte. La crescita globale rallenterà notevolmente 2023 e 2024 e i rischi sono chiaramente orientati al ribasso, riflettendo non solo la perdita di slancio in alcuni aree, ma anche la possibilità che shock climatici e tensioni geopolitiche possano innescare ulteriore cibo e aumenti dei prezzi dell’energia. Nel frattempo, l’inflazione è ancora elevata, anche se in lieve calo. La maggior parte degli emergenti e le economie in via di sviluppo rimangono altamente vulnerabili ai rischi globali. In questo contesto – sottolinea il numero uno di Via Nazionale – risulta fondamentale l’azione del sistema multilaterale e delle istituzioni finanziarie internazionali fornire un sostegno rapido ai più vulnerabili, costruire economie inclusive e resilienti e generare energia crescita sostenibile”. Nel suo intervento Visco premette che “le riunioni annuali della Banca Mondiale (BM) e del Fondo Monetario Internazionale (FMI) si svolgono in un momento toccante per il Nord Africa. I danni e il bilancio umano del terremoto qui in Marocco e nel Le catastrofiche inondazioni in Libia portano rinnovata attenzione sulla necessità di rafforzare la resilienza agli estremi naturali eventi. Le nostre più sincere condoglianze vanno alle molte migliaia di persone ferite e sfollate. Noi rimaniamo ispirati dal popolo ucraino, che continua ad affrontare l’aggressione russa con coraggio e determinazione ed esprimiamo il nostro fermo sostegno allo Stato di Israele e la nostra inequivocabile condanna degli spaventosi e ignobili atti di terrorismo di Hamas”.

Cosa fare dunque per combattere la povertà e la fragilità di molti Paesi nel mondo? Riferendosi all’attività della Banca Mondiale Visco aggiunge: “Accogliamo quindi con favore il documento “Finire la povertà su un pianeta vivibile: rapporto ai governatori del mondo Bank Evolution” ed elogiamo il management, il personale e il Consiglio di amministrazione per i progressi significativi realizzati dallo scorso aprile. La direzione è chiara, il piano ambizioso e l’impegno nel programma di riforme visibilmente forte. Questo deve continuare. Manterremo il nostro sostegno a questo lavoro nei prossimi mesi con un approccio costruttivo e attendo con ansia ulteriori progressi in occasione delle riunioni primaverili del 2024. Siamo d’accordo con la visione e la missione proposte, che mantengono il doppio obiettivo: sradicare la povertà estrema e promuovere la prosperità condivisa, sottolineando al contempo l’importanza di affrontare le sfide globali”. Secondo Visco un aspetto importante è quello che “riconosce che la lotta contro la povertà estrema e la disuguaglianza non può essere raggiunta senza affrontare le minacce interconnesse del cambiamento climatico, delle pandemie, della fragilità e dei conflitti le pressioni legate agli sviluppi demografici”.

M.O., il presidente Usa Biden avverte l’Iran: state attenti

M.O., il presidente Usa Biden avverte l’Iran: state attentiRoma, 11 ott. (askanews) – “Voglio che sia chiaro per gli iraniani state attenti”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, parlando di quanto sta avvenendo in Israele con gli attacchi di Hamas, in un incontro alla Casa Bianca con la comunità ebraica.

“Stiamo mandando ulteriori aiuti militari alla difesa israeliana – ha aggiunto -, anche una flotta di navi”. E’ in atto una “campagna di crudeltà pura contro il popolo ebraico – ha aggiunto -, con giorni più letali dall’olocausto per il popolo ebraico”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, parlando dell’attacco di Hamas ad Israele.

“Mio padre – ha concluso Biden – diceva che il silenzio è complicità e io mi rifiuto di stare in silenzio. L’America non resta in silenzio, noi respingiamo il terrorismo”.

Ucraina, Yellen: da Usa sostegno incrollabile. Sanzioni funzionano

Ucraina, Yellen: da Usa sostegno incrollabile. Sanzioni funzionanoMarrakech, 11 ott. (askanews) – Sostegno “incrollabile” degli Usa all’Ucraina contro l’aggressione russa. Apprezzamento per la “coraggiosa resilienza” di Kiev ma anche per le politiche portate avanti dal presidente Zelensky nella lotta alla corruzione e sull’economia e il buon governo. Constatazione dell’efficacia delle sanzioni economiche a Mosca. Sono questi alcuni dei punti principali toccati dal segretario al Tesoro Usa Janet Yellen nella tavola rotonda ministeriale sulla’Ucraina svoltasi a Marrakech nell’ambito degli incontri annuali di Fmi e Banca Mondiale che è stata aperta in videocollegamento proprio dal presidente ucraino.

“Vorrei essere chiara – ha detto Yellen – riguardo alla guerra: gli Stati Uniti condannano la brutale guerra della Russia nella maniera più forte possibile. Vorrei anche essere chiara riguardo al nostro incrollabile sostegno. Abbiamo fornito un solido sostegno economico all’Ucraina e gli Stati Uniti sosterranno l’Ucraina insieme ai nostri alleati per tutto il tempo necessario”. Dopo aver ricordato la terribile sofferenza del popolo ucraino e gli ingenti danni economici” provocato dal’invasione russa, Yellen ha aggiunto che tale atto ha anche portato a effetti devastanti sulla sicurezza alimentare in tutto il mondo causati dall’insensibile presa di mira da parte della Russia delle infrastrutture di esportazione agricola dell’Ucraina e dal suo recente ritiro dalla Black Sea Grain Initiative”.

“L’Ucraina – ha detto il segretario al Tesoro Usa – ha dimostrato una coraggiosa resilienza e il suo governo ha svolto un lavoro straordinario nell’ultimo anno e mezzo sostenendo l’economia ucraina e il popolo ucraino. Nonostante tutto, il presidente Zelenskyy ha mantenuto una chiara attenzione alla lotta alla corruzione e al rafforzamento della responsabilità e del buon governo. Continuare ad affrontare queste difficili questioni sarà fondamentale per garantire il futuro che gli ucraini meritano”. Dagli Usa giudizio positivo per il team economico dell’Ucraina che “ha anche fornito politiche valide e risultati concreti in una situazione incredibilmente difficile. Anche la performance positiva dell’Ucraina rispetto al suo programma da 15,6 miliardi di dollari del FMI è stata fondamentale per garantire stabilità macroeconomica e portare avanti le riforme. Gli sforzi continui nell’ambito del programma saranno essenziali per la ripresa e la ricostruzione”.

“Apprezziamo – ha detto ancora Yellen- inoltre l’attenzione della Banca Mondiale e della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo sul sostegno all’Ucraina. La responsabilità e le forti garanzie fornite dalle banche multilaterali di sviluppo sono essenziali. Siamo rincuorati dal fatto che i nostri partner globali in questo impegno continuino a sostenere l’Ucraina. Ciò include i nostri alleati europei, che si sono fatti avanti e si sono impegnati a fornire 50 miliardi di euro in quattro anni per l’assistenza e la ripresa economica dell’Ucraina”. “E, in risposta alla guerra scelta dalla Russia – ha concluso – la nostra storica coalizione di sanzioni continuerà a limitare l’accesso della Russia alla tecnologia, alle attrezzature e ai fondi di cui ha bisogno per rifornire le sue forze armate. Ciò include il nostro tetto massimo sui prezzi del petrolio russo e dei prodotti petroliferi raffinati, che ha preso di mira con successo la principale fonte di entrate della Russia, pur mantenendo la stabilità nei mercati petroliferi globali”.